Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

L'odio mette radici profonde nell'animo umano.

Free

0
0
con Shiro, Kaori

19:26 Shiro:
  [PoAlFi] Fisico imponente, passo pesante, camminata con aria a dir poco smargiassa come un piccolo boss. Una giacca nera con un numero non meglio precisato di tasche per quante sono è tenuta chiusa nascondendo una canottiera bianca e la voluminosa muscolatura sottostante. Pantaloni neri che potrebbero assomigliare tranquillamente a quelli di una persona qualsiasi, totalmente anonimi mentre ai piedi indossa degli anfibi neri che sembrano essere stati lucidati da poco con talmente tanti passanti che le calzature arrivano a coprire più di metà del polpaccio; nelle tasche due Tirapugni; occhiali da sole molto grossi coprono metà del volto o quasi ed il cappuccio della giacca alzato fa il resto insieme al capo basso. Su ordine di Kurako aveva dovuto rinunciare al rabacco da masticare, ma ora che è morto rieccolo a rumanare la sua amata"droga" che gli macchia i denti e poi ora è lui a ricoprire il posto del suo ex capo. Il proprio chakra è già bello che impastato per il Taijutser di Kusagakure che sembrerebbe sempre pronto a scattare ma è solo il suo tono muscolare a suggerire una certa irascibilità... ma a chi vogliamo darla a bere gli basta molto poco per scattare al moro qui ma per il momento fa il bravo. Per non saper "ne leggere ne scrivere" il moro ha pensato bene di andare a prendersi una bella armatura pesante completa perchè già si fa parecchio male da solo tramite le porte, almeno in tal modo può contenere i danni e sebbene la maggior parte delle parti metalliche siano al di sotto dei vestiti e quindi ben nascoste, gli spallacci non ci entravano per cui le uniche protezioni a vista sono proprio quelle per le spalle... ma la testa? No quella no, meglio scoperta. Cammina lentamente, come se non stesse andando da nessuna parte in particolare e lo sguardo è evidentemente distratto ma immerso in quei bassifondi sembra stare praticamente a casa propria. Dopo la missione con Kaori l'ha portata in uno dei suoi posti preferiti, sta appunto varcando l'ingresso e l'insegna dice "PoAlFi" cosa significa? Lo si potrà capire entrando... quasi tutti i tavoli sono occupati da giocatori di poker e da qui il "Po", dietro il bancone una riserva vastissima di liquori per tutti i palati e dunque ecco l' "Al" ed infine il "Fi" viene dalle signorine che si portano gli ospiti nelle camere al piano di sopra [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante][Chakra On]

19:38 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] La ragazza segue i passi del taijutser senza dire una parola. Non vuole sfidare la sorte che quel giorno ha permesso ai due di stabilire quel contatto nel quale non avrebbe mai sperato. Nonostante fosse ben conscia dello strano astio che l'altro par nutrire per i konohani, in qualche modo quel giorno sono riusciti a raggiungere una sorta di punto d'incontro. Hanno conversato, chiacchierato, riuscendo persino a non offendersi ad un certo punto della conversazione sebbene manchi quel pizzico di confidenza tipico delle persone in buoni rapporti. La missione è stata completata, è andata a buon fine e i due possono concedersi un po' di tempo libero prima di tornare a far rapporto al palazzo dell'Hasukage. Impiegano questo tempo per approfondire la loro conoscenza, per migliorare quel rapporto sicuramente utile per una squadra che combatte per la vita. Non che capiteranno molte altre occasioni per combattere fianco a fianco considerando la differente appartenenza dei due, ma non si sa mai, no? Magari davanti ad una bella pinta di birra o a qualsiasi altro alcolico l'altro voglia bere, riusciranno a capirsi e vedersi sotto una luce diversa. Chissà? Così, la chuunin, indossando i suoi tipici abiti da kunoichi composti da una camicia viola pallido e dei pantaloni elasticizzati neri, affianca il cammino del kusano seguendolo fino al Tanzaku Gai, una nota meta per libertini e farfalloni. Kaori non ci è mai stata, non saprebbe ben orientarsi in un luogo come questo, per cui si limita a camminare accanto al taijutser fino ad entrare in un locale chiamato "PoAlfi". Un nome un programma, insomma. Appena entrata nota la presenza di vari tavoli da poker disposti per la zona e la presenza di un bancone ben fornito di alcolici di ogni tipo. Donne avvenenti e sensuali avanzano per i tavoli con espressioni feline e seducenti portando la Hyuga a sentirsi estremamente a disagio in quel luogo. Arrossisce appena muovendo timidamente i propri passi seguendo l'altro verso il banco od un tavolo. Dopotutto è lui l'esperto, è libero di scegliere per entrambi dove sistemarsi. <Ehm...> si schiarisce la voce, Kaori, lanciando una occhiata imbarazzata alla volta dell'energumeno al suo fianco. <Sei già stato qui molte volte?> azzarda un tentativo di conversazione innocente, la prima cosa che le passi per la mente per spezzare quel silenzio denso e disagiante che sente penetrarle nelle ossa. [chakra: on]

19:48 Shiro:
  [PoAlFi] Per la maggior parte del tempo sembrerebbe disinteressarsi di tutto il ragazzone, non gli interessano ne il gioco ne le donne... ha un bordello intero a disposizione anche se si tratta di una situazione difficile quella in cui versa la Yakuza ma quello è un altro discorso. Kaori va a spezzare il loro silenzio <è uno dei miei posti preferiti> lo era prima di entrare nella Famiglia ed ha continuato ad esserlo, si respira il tipo di ambiente adatto alla sua personalità... non è così per Kaori ma dopotutto sono estremamente diversi quei due Shinobi e non solo per sesso e provenienza. Si muove direttamente in direzione del bancone prendendo posto sul primo sgabello libero a disposizione curandosi di averne uno accanto che non sia occupato; cerca però di tenersi il più lontano possibile da tutti gli altri presenti. Stanno per affrontare degli argomenti personali e delicati, non ha proprio voglia di spiattellarli ai quatto venti per cui si tiene il più in disparte possibile. Fa schioccare le dita della mano per richiamare l'attenzione del Barman <Whisky, il migliore, triplo, con giaccio... due bicchieri e vedi che vuole lei dato che paga per entrambi> indicandogli la Chunin con un cenno della mano [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante][Chakra On]

19:57 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] Uno dei suoi posti preferiti, eh? Più Kaori si guarda attorno più si sente estranea a questo luogo. Si sente a disagio nel vedere quelle bellissime donne avanzare indisturbate fra i tavoli con quei corpi mezzi scoperti, quel trucco così sensuale da renderle delle vere e proprie Dee. Si sente imbarazzata, sminuita, impacciata mentre avanza con le gote rosse e il passo insicuro verso gli sgabelli posti dinnanzi al bancone. Prende posto accanto al giovane lanciando di tanto in tanto una occhiata lì attorno. C'è uno strano silenzio che sale dai tavoli dove qualcuno gioca a poker, la concentrazione dev'essere massima. Un brusio sparso però riempie il locale levandosi dagli sparuti tavoli dove amici e conoscenti bevono qualcosa assieme. Un posto al quale lei non appartiene, al quale, probabilmente, non apparterrà mai. <Mhn> mormora lei tornando a volgere lo sguardo verso il bancone dinnanzi a sé. <Capisco> annuisce semplicemente, senza sapere bene cosa aggiungere. Si sente quasi una bambina portata in un luogo per i grandi, come se qualcuno potesse venire da un momento all'altro a rimproverarla per essersi intrufolata in un luogo non adatto ai più piccoli. Sente le orecchie andare a fuoco ma per fortuna la folta capigliatura violacea le copre lasciandole almeno un piccolo margine di sollievo. Lascia che il nerboruto attiri l'attenzione di un cameriere facendo la sua ordinazione, ritrovandosi poi ad affrontare il reale problema della serata: lei non regge l'alcol. Cosa dovrebbe fare? Unirsi alla bevuta per evitare di farlo bere da solo col rischio di ubriacarsi o astenersi per rimanere lucida e rischiare di farlo innervosire? Lo sguardo scivola fra i due tentennando per un attimo prima di ritrovarsi a respirare a fondo e fare spallucce. <Mi porti una birra. Meglio tenermi leggera se voglio riuscire a pagare il conto> cerca di scappottarsela così. Un alcolico piuttosto leggero che non le confonda i sensi ma che le permetta di bere assieme al moro, ed al tempo stesso una valida scusa per non star ordinando niente di più. [chakra: on]

20:10 Shiro:
  [PoAlFi] La scelta di Kaori è particolarmente ragionata, sebbene non sia a proprio agio in posti come questo non si è fatta cogliere in fallo scegliendo la strada migliore per poter uscirne nel modo migliore. Le ordinazioni arrivano presto... un boccale di birra per Kaori ed i due bicchieri di liquore per il moro che, senza neanche brindare, prende il primo e lo butta giù d'un fiato prima di cominciare a giocare invece con il secondo bicchiere ed il liquore in esso contenuto <qui si sta bene perchè finchè paghi i tuoi debiti...> ed indica sia il liquore, che i tavoli da gioco, che le ragazze <...a nessuno importa chi sei, da dove vieni, quali sono i tuoi scopi. Sei il perfetto signor nessuno, no domande, no pensieri, no dubbi, no oppressioni ma> comincia a ridacchiare <tratta male una ragazza, non coprire un debito di gioco, consuma senza pagare ed esci da qui con qualche pezzo in meno> non la guarda, gli occhi sono fissi su quel bicchiere e l'ambrato liquido al suo interno dai riflessi dorati <allora... cosa vuoi sapere di me?> perchè in fondo è quello l'unico motivo per cui quei due si sono ritrovati li insieme <ma soprattutto... perchè?>[2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante][Chakra On]

20:28 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] Arrivate le ordinazioni Kaori va afferrando il boccale con una mano senza però sollevarlo o portarlo alle labbra. Poggia semplicemente la mano attorno al manico dell'enorme bicchiere in vetro spesso e osserva la schiuma bianca ricoprire il liquido ambrato contenuto in esso. Non ha moltissima voglia di bere, ma al tempo stesso non vuole rendere quell'incontro scomodo. Bere da soli è piuttosto triste, specialmente se si considera i loro rapporti non propriamente felici, per cui decide di forzarsi a bere almeno un po'. Certo, non alla rapidità dell'altro considerando quanto in fretta il whisky sia sparito dal primo bicchiere, ma cerca di metterci almeno un po' di gusto. Porta il boccale alle labbra andando a prendere un bel sorso di birra. Sente la bevanda frizzantina scivolare fresca lungo la gola, dolciastra, pizzicante, poggiando poco dopo il vetro sul banco, la mano ancora stretta attorno al manico. Ascolta le parole di Shiro mentre manda giù il sorso e accenna un mezzo sorriso quand'ode la spiegazione dell'altro circa quel luogo. Si guarda attorno notando come effettivamente ci sia un certo contegno fra i suoi ospiti. Le donne sono corteggiate, adulate, guardate, ma nessuno pare osare muovere un dito senza permesso. <E questo ti fa sentire libero?> domanda la giovane alla volta del kusano, sinceramente incuriosita dalla sua risposta. <Per questo ti piace venire qui?> aggiunge poco dopo voltando il capo verso quello di lui, osservandolo, ricercando nei tratti del suo viso le risposte che non riesce a strappargli di bocca. Non importa che lui eviti il suo sguardo, non importa che sia più interessato a fissare il bicchiere che ha fra le mani. Le va bene così. <Voglio capire se siamo davvero colpevoli di qualche tipo di torto nei tuoi confronti o in quelli di chiunque altro> rivela Kaori dopo un silenzio di diversi attimi portando a sua volta lo sguardo sul suo boccale, sulla schiuma che diminuisce man mano, che si ritira poco a poco dal bicchiere. <Spesso i torti fatti vengono nascosti, le storie cambiate e occultate per evitare scandali o problemi di fama e reputazione. Voglio sapere di star servendo un governo che meriti di essere servito.> rivela lei col capo leggermente chino verso il boccale, le mani a cingerlo rigirandoselo appena lentamente. <Un odio come quello non può certo nascere da una sciocchezza... per cui, almeno, vorrei sapere perchè ci odi così tanto> aggiunge espirando piano una generosa quantità d'aria, voltandosi poi alla volta del taijutser. Le iridi perlacee ricercano la sua figura, il suo viso e si soffermano nei suoi occhi scuri. [chakra: on]

20:45 Shiro:
  [PoAlFi] <Perchè mi piace venire qui? Perchè se non sei nessuno vuol dire che non hai ne passato ne futuro e tutto ciò che conta è il presente... ed i soldi naturalmente> quelli devono esserci per stare bene in un posto come quello, ma non devon essere troppi da attirare attenzioni indesiderate perchè ogni medaglia ha il proprio risvolto <Dimmi signorina "voglio capire se siamo davvero colpevoli di qualche tipo di torto nei tuoi confronti o in quelli di chiunque altro" qual'è il destino che viene riservato ad un Mukenin eh?> la sfida, è chiaro che sia quello il tasto dolente <cosa succede ad uno shinobi quando tradisce il proprio villaggio? Avanti dimmelo!> e si vuole veramente una risposta, vuole sapere se Konoha si comporta con i traditori come si comporterebbe lui. Vuole capire quanto Kaori sia "giusta" secondo quello che è il proprio concetto di giusto naturalmente. Vuole capire quale sia il suo punto di vista su questo argomento naturalmente. Tutto ciò prima di cominciare ad esporre quella che la sua storia, il suo passato, le sue sofferenze e le sue vittorie. Si porta il secondo bicchiere alle labbra e comincia a sorseggiarlo assaporando tutti gli effluvi dell'alcol e le magnifiche sensazioni che sembra donare alla propria lingua mentre tutti i sapori e gli odori la avvolgono [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante][Chakra On]

20:58 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] Kaori ascolta in silenzio le parole del taijutser ritrovandosi a chiedersi se anche lei, talvolta, abbia sentito il bisogno di essere "nessuno". Di essere solo una fra tanti, una goccia nell'oceano. Dimenticare d'essere una kunoichi, una Hyuga, divenire uguale al prossimo, senza doveri o responsabilità a gravarle sulle spalle. A volte, forse, lo ha voluto. Lasciar perdere tutti i pesi che la sua vita comporta solo per qualche ora ed essere una ragazza qualsiasi, una persona qualunque. <Capisco> mormora alla fine, semplicemente, annuendo appena col capo. <A volte ho desiderato anche io essere "nessuno". Mettere da parte passato e futuro per godermi solo poche ore di presente> rivela sapendo che, probabilmente, all'altro non importi granché di questo suo pensiero. Beve un nuovo piccolo sorso di birra e va voltando il capo verso Shiro quando l'altro le pone quelle domande. L'osserva seria in viso ritrovandosi a mettere sul campo un primo pezzo dell'intricato puzzle che l'altro pare essere. Forse, all'origine di tutto il suo odio verso il suo Villaggio, c'è un traditore che Konoha non ha punito. Almeno questo è il primo pensiero che passa per la mente della chuunin a giudicare dall'improvviso tipo di domande ch'egli le sta rivolgendo. Si prende qualche attimo per riflettere, per pensare, prima di umettarsi le labbra e tentare di rispondere a quei quesiti che lui le ha posto. <Viene bandito. Viene ricercato. Classificato sulla base dei suoi crimini e su questa base gli viene messa alle spalle una taglia.> spiega lei cercando di non lasciarsi agitare dall'improvviso scatto istintivo dell'altro. Questo è quello che sa, quello che almeno succede a Konoha. Non sa se negli altri Villaggi sia diverso, non sa in che altro modo i traditori vengano trattati nelle altre Terre, sa solo quello che viene imposto nella sua nazione e su questa base si ritrova a rispondere con quanta più calma possibile alle parole del taijutser. [chakra: on]

21:23 Shiro:
  [PoAlFi] Anche Kaori ha desiderato essere un "nessuno" probabilmente sotto questo punto di vista potrebbero anche arrivare a capirsi ma sicuramente -o meglio dire con ogni probabilità- non si capiranno mai del tutto. Gli viene data la più classica delle risposte... quella che darebbe un qualsiasi shinobi dopotutto, dipende molto dal soggetto in questione <Quello che mi ha messo al mondo, nonostante fosse un traditore della Foglia, ha continuato a farsi la sua vita senza problemi. Magari ne ha cominciato una nuova con un falso nome, ma ha continuato a fare indisturbato tutto ciò che voleva sia con il suo corpo sia con tutti coloro che gli stavano intorno> digrigna i denti, non è sereno, non è tranquillo e lo si vede palesemente. Sta rivivendo davanti ai suoi occhi il simbolo, la personificazione del marciume di Konohagakure <Konoha, tu, i tuoi compaesani, il tuo Kage e tutti quanti gli altri gli avete permesso di continuare una bella vita> si porta la mano al petto, attraverso gli abiti sfiora le cicatrici da ustione che porta sul petto. Manda giù d'un fiato il secondo bicchiere di liquore <Amico, portamene un altro!> gli serve l'alcol per poter andare avanti in quella conversazione [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante][Chakra On]

21:40 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] L'altro non dice nulla circa le prime parole di Kaori portando la ragazza a sentirsi in parte sollevata. A volte il silenzio è la cosa migliore da potersi aspettare da determinate situazioni e, in questo caso, sicuramente è molto più confortante di un "e chi se ne frega". Lascia semplicemente che la conversazione prosegua e si ritrova ad udire l'inizio del racconto dell'altro stringendo il suo boccale fra le mani. Sente il risentimento, la rabbia ed il rancore dell'altro riempire la sua voce e avverte un fastidio che, probabilmente, nel profondo è semplicemente dolore. Lo vede mandare giù il resto del secondo bicchiere e si ritrova ad osservarlo mentre chiama il barista per farsi riempire una nuova porzione. <E Kusa non ha mukenin a piede libero per il mondo?> domanda lei senza alcun tono d'accusa nella voce, alcun sarcasmo a definire e sfumare quelle parole. Semplici, logiche, che escono serene dalle sue labbra come se stesse cercando di porgli dinnanzi un ragionamento lineare e chiaro. <O Kiri? O Kumo? O Iwa?> continua ancora ponendo esempi su esempi, respirando piano. Si sistema con la mancina una ciocca di capelli dietro il relativo orecchio e si umetta rapidamente le labbra con un gesto secco e veloce. <E' ingiusto che gente capace di tradire il proprio Villaggio giri a piede libero per il mondo, non dico che non dovresti essere arrabbiato. Ma questo è un problema che affligge ogni villaggio e non solo il nostro.> dice Kaori con un mezzo sospiro andando a porre ora il proprio sguardo sulla birra che ha fra le mani. Cappuccio Rosso, per esempio, è l'ennesimo traditore che devono fermare. L'ennesima minaccia che il Villaggio, da solo, non sembra capace di debellare e che devono a tutti i costi arginare. Un pericolo terribile, tremendo, di cui però non può parlare. Il pensiero le adombra lo sguardo, la rende più seria, pensierosa, mentre ancora una volta solleva il boccale per bere un nuovo ricco sorso. [chakra: on]

21:52 Shiro:
  [PoAlFi] <Ah> e qui sembra alterarsi sul serio il moro che lancia uno sguardo feroce alla Chunin che potrà leggere in quegli occhi tutto ciò che il taijutser prova. Non è solo risentimento o rancore, è letteralmente odio, odio del più radicale e profondo... qualcosa le cui radici sono talmente radicate nell'animo del combattente che strappargliele potrebbe voler dire solamente la morte <e così pensi di cavartela? "Anche gli altri hanno traditori in giro quindi non è colpa nostra"> fa uno sguardo schifato <sei molto peggio di quanto pensassi> afferra il nuovo bicchiere e comincia a sorseggiarlo <non la penseresti allo stesso modo quando il Coprifronte con il simbolo della Foglia viene usato per spezzare le ossa di tua madre e le tue. Una donna incapace di ribellarsi ammazzata dalle violenze subite. Non la penseresti allo stesso modo quando quel coprifronte è l'ultima cosa che vedi prima che venga usato per bendarti... mentre hai le mani legate e diventi la bambola con cui quel maledetto ha sfogato tutti i suoi peggiori desideri. Robe che la peggiore put***a non avrebbe fatto neppure per un lingotto d'oro. Il mio corpo porta segni meno evidenti di quelli della mia memoria> sputa per terra l'eccesso di salivazione provocato dal tabacco che sta masticando <siete tutti responsabili. Tutti> ecco perchè odia tanto Konoha [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante][Chakra On]

22:12 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] Un sospiro silenzioso, interno, va riempiendo i polmoni della chuunin all'udire lo sfogo del taijutser circa quella storia. Ascolta in silenzio, atterrita, quel triste discorso, quelle memorie che probabilmente non abbandoneranno mai i suoi pensieri e lascia ch'egli sfoghi la sua rabbia in quel dire. Può comprendere solo alla lontana quel dolore, può solo provare ad immaginare l'astio che alberga nel suo cuore, che lo anima. E non può certo dargli torto. Ma credere che Konoha lasci volontariamente in giro i propri traditori senza cercare di fermarli equivale a mettersi delle fette di prosciutto davanti agli occhi per non accettare che non sempre la giustizia può vincere. Non sempre il bene trionfa. E anche quando lo fa richiede il suo tempo. <Infatti non posso capire il dolore che provi> conferma Kaori senza cercare di compatirlo, di fargli credere di poter capire i suoi sentimenti. <Non posso sapere come ci si senta e non posso capire come tu possa sentirti. Posso solo immaginare quanto grande sia il tuo odio> premette lei puntando lo sguardo verso le mensole ricolme di liquori dall'altro lato del bancone, di fronte a lei ed alle spalle del barista che passa da un lato all'altro del banco per servire i vari clienti lì seduti. <Ma lui non rappresenta più il nostro Villaggio. Quel coprifronte non gli appartiene più. Quel simbolo non lo rappresenta più. E quel coprifronte che hai guardato con orrore è il simbolo di una terra che è stata a sua volta tradita e calpestata da quell'uomo> cerca di dire lei stringendo le labbra. <Un suo errore non rende colpevoli i piccoli konohani che vivono al Villaggio. Nè le loro madri o i loro padri> Non è Konoha il suo nemico. E' solo quell'uomo. Inspira a fondo finendo di bere la sua birra prima di voltarsi verso di lui e guardarlo dritto negli occhi, l'espressione seria a palesarsi sul suo sguardo, il bicchiere vuoto sul bancone e le iridi appena luccicanti per l'alcol bevuto. <Neppure io desidero che feccia simile viva ancora, andando in giro mostrando il simbolo del nostro Villaggio come una beffa al mondo. Per cui ti propongo un patto> chiosa la ragazza con tono serio, deciso, sincero, senza alcuna traccia di timore o ironia nella voce o nello sguardo. <Collaboriamo insieme per trovarlo e punirlo. Fermiamolo e potrai tu stesso portare giustizia. Oppure lasciare che me ne occupi io assieme ai miei compagni e lasciare che sia Konoha ad occuparsi del cane che gli è sfuggito di mano> Tace per qualche istante lasciando modo al kusano di pensare, ragionare su quell'offerta che le è uscita spontanea di labbra. <Cosa ne pensi?> domanderebbe solo dopo diversi attimi alla volta del taijutser. <E' l'unico modo che mi è venuto in mente per riscattare questo debito> [chakra: on]

22:31 Shiro:
  [PoAlFi] <Tutti coloro che causano un problema e non lo risolvono sono responsabili di tutte le conseguenze che ne derivano> spiega quello che è il suo punto di vista <tzè> scuote il capo, quella visione "buonista" che lui tipicamente affibia a Konoha è tipicamente incarnata dalla Chunin e la sua risposta fa nascere una risata isteria nel moro che mostra il pugno alla giovane <trovarlo? Punirlo? Ucciderlo?> ghigna ferale, come una tigre in gabbia <di chi pensi sia stato il sangue che ho versato la prima volta? Chi pensi sia stato il primo che io abbia ucciso? Appena sono stato sufficientemente forte da soprafarlo... io... i-io... ho distrutto il suo corpo ed il suo volto con le mie stesse mani. Nessuna arma, nessuna di quelle stronzate da ninjutser... solo io ed i miei pugni> si scola il bicchiere prima di alzarsi <paga il conto, verrò a Konoha con te prima o poi> un segno d'apertura per ricambiare quel gesto oppure un mezzo per raggiungere un secondo fine? A Kaori la scelta ma intanto si infila le mani in tasca e se ne va verso Kusagakure, incurante che lei lo segua o no [End]

22:47 Kaori:
  [Extempore - PoAlfi] Una visione del mondo che Kaori non può contestare, non può cambiare. Non può imporre il suo giudizio a qualcun altro, il suo modo di credere o vedere il mondo. Deve accettare il pensiero altrui senza imporgli il proprio. Così si ritrova a tacere respirando piano, a fondo, ritrovandosi poi a sentire la risata dell'altro alla sua proposta. Una risata non gioiosa, non ricca, ma quasi scura, quasi folle. Ascolta quelle parole schiudendo le labbra, fissandolo per un infinito istante con dispiacere. L'incapacità di Konoha di fermare per tempo quel criminale ha reso quel ragazzo un assassino. Come sarebbe stata diversa la sua vita se quell'uomo non avesse fatto del male a lui e sua madre? Si sente mortificata all'idea del dolore che l'altro ha dovuto provare per via di quell'uomo, all'idea di saperlo ora assassino per colpa di quel mostro. Ascolta in silenzio, muta, ritrovandosi alla fine ad abbassare lentamente le spalle con dispiacere. <Mi dispiace per come sono andate le cose> mormora semplicemente alla fine, sincera. <Dico davvero> E probabilmente l'altro non le crederà, forse non le interesserà per davvero, ma lei è onesta in quel dire e vuole che lui lo sappia. Se poi vorrà crederci... beh, questo spetta a lui deciderlo. Tira fuori dalla tasca porta oggetti il proprio porta monete e lascia sul banco i soldi necessari a pagare le bevande richieste più una piccola mancia. Rinfila il porta monete nella tasca e si volta poi verso il ragazzone seguendone i passi. <Davvero?> domanda lei speranzosa, una nuova piccola luce ad illuminarle lo sguardo. <D'accordo! Ci andremo insieme! E' una promessa, eh?> cerca di strappargliela così, sorridendo, seguendo i suoi passi fino al ritorno a casa a Kusagakure. [END]

Terza parte di una serie di role avvenute temporalmente nell'arco di poche ore.

Shiro porta Kaori in uno dei suoi locali preferiti al Tanzaku Gai per raccontarle la storia del suo odio verso i konohani davanti ad una bella bevuta offerta dalla ragazza. Qui i due parlano e si scambiano opinioni e pensieri fino a quando la chuunin non comprende il motivo di tanto astio da parte del taijutser.

Alla fine sembrano persino riuscire a concludere la serata non troppo male, ma probabilmente è ancora presto per sperare in un rapporto pacifico col ragazzo.