Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Quanti anni hai?

Free

1
0
con Hikari, Ikkino

21:48 Ikkino:
  [Locanda] Un'altra giornata nel centro di Kusa e il nostro Ikkino è intento nel camminare dopo aver fatto tutti i servizi per quanto riguarda il suo lavoro extra. La pioggia cade sui suoi capelli infrangendosi successivamente sulla sua polo nera a maniche lunghe e collo alto, il tutto cadrebbe a sua volta sui suoi jeans blu prima di finire sugli stivaletti di un marroncino chiaro. Ogni passo che fa una valanga di pioggia che prende. Il suo passo è rivolto verso una locanda del quarto cerchio dato che le commissioni le ha finite proprio da quelle parti. <Uhm…> lo sguardo viene alzato e il passo bloccato <Le erbe di Kusa…> una classica locanda tranquilla dal nome.

21:58 Hikari:
  [Locanda - Quarto Cerchio] Questa sera, Hikari si trova nel Quarto Cerchio, proprio come la sera precedente. Questa volta però ha deciso di non proseguire oltre, verso il Quinto, onde evitare incontri scomodi. Ieri si è fatta riaccompagnare, pur di essere sicura. A differenza di ventiquattro ore prima, sta piovendo, tanto per cambiare. Quella pioggia incessante non ha esitato a diminuire. Eppure, nonostante questo, la giovane ragazza ha comunque deciso di uscire, per mettere qualcosa sotto i denti. In casa ha praticamente solo cibo istantaneo, e dopo un po’ le dà il voltastomaco. Quindi, avvolta nel suo mantello, si mette alla ricerca di un posto caldo e accogliente in cui mangiare, accompagnata questa volta da un ombrello, per coprirsi meglio. Si guarda ogni tanto attorno, con un’immagine ancora vivida nella mente: quella cupa figura anziana che è passata vicino a lei e ad Ikkino mentre parlavano. A ripensarci le vengono i brividi. Nota a qualche metro di distanza un locale illuminato. Le vetrate sembrano ampie e luminose. Sembra il posto perfetto. Facendosi più vicina, riesce a leggerne il nome: “Le Erbe di Kusa”. Beh, promette bene. Notta accanto a sé un ragazzo in piedi, intento anche lui a leggere l’insegna. Sorriderebbe riconoscendolo, e senza dir nulla porta il proprio ombrello sopra il suo capo, bagnato fradicio, come il resto del corpo. < Ancora sotto l’acqua, eh? > domanderebbe ironica, rivolgendogli un occhiolino.

22:07 Ikkino:
  [Locanda] Lo sguardo è fermo fisso verso l’alto nella ricerca dell’insegna. Non è ancora entrato dentro la locanda, perciò rimane ancora un po’ fuori come un ebete fin quando non viene svegliato da una voce conosciuta <Uhm?!?> il busto viene girato in senso orario per scorgere la nuova figura. <Hikari!> esclama il nostro Ikkino prima di farle un sorriso gigante. A quanto pare il nostro giovane sembra essere più che felice nell’incontrarla nuovamente <Eggià… Non ho avuto modo di fermarmi oggi… Una consegna di qua, una di là e sono senza energie… Però la donna… > breve pausa per riprendere fiato <Il capo della fabbrica, è stata chiara al riguardo. > voce che andrebbe ad essere modificata in una un po’ più autoritaria per imitare il suo boss <”E’ un lavoro faticoso, sei sicuro di volerlo fare? Ci sono dei turni pesanti”> insomma solita routine, anche se ci si deve ancora abituare. <Tu? Tutto bene?>

22:15 Hikari:
  [Locanda - Quarto Cerchio] L’ampio sorriso rivoltogli dal ragazzo la rallegra. E’ la terza volta ormai che si incontrano per caso, ed è la prima persona con cui Hikari sembrerebbe avere delle conversazioni normali, senza insulti o sfide di sguardi. Si porterebbe la mano sinistra davanti alle labbra, al fine di nascondere una tenera risata dopo aver sentito l’imitazione del suo capo. La mano destra è ancora intenta tenere sollevato l’ombrello sul capo di Ikkino. < Io sì, tutto bene. Sono ancora un po’ scossa dal nostro inquietante incontro pomeridiano. > risponderebbe, ripensando a quella lunga barba grigia, bagnata e gocciolante. Davvero raccapricciante. < Che fai, entri? > spera di aver trovato qualcuno con cui passare la serata, e anche di non essere di troppo, ovviamente. Finalmente può passare del tempo con qualcuno di normale. < Vorrei mettere qualcosa sotto i denti. >

22:20 Ikkino:
  [Locanda] <Oggi pomeriggio?> alza lo sguardo prima di posizionare indice e pollice a sorreggersi il mento, qualche pensiero per ragguagliarsi su cosa ha fatto e… <Ah si…> [Clap] una schioccata di dita <… Il tizio misterioso…> sorride. <Ah si si certo…> devono entrare in locanda ed ecco perché il giovane andrebbe nuovamente a girarsi verso la porta d’ingresso. Braccio destro che andrebbe ad essere sollevato e il palmo andrebbe a toccare il portone in legno. Una mossa gentile e il giovane andrebbe ad aprire la locanda ai due, giusto il tempo di entrare e di permettere alla giovane di seguirlo. Ovviamente la porta andrebbe ad essere mantenuta aperta, d’altronde Ikkino è un gentiluomo. Smanacciata sui capelli per togliersi un po’ di acqua piovana di dosso ed eccolo pronto a cercare una postazione. <Dovrebbe andar bene quel tavolo lì no?> una domanda retorica dato che partirebbe ugualmente verso la loro futura postazione da cibo (?).

22:29 Hikari:
  [Locanda - Quarto Cerchio] < Grazie mille. > direbbe lei, ringraziandolo per averle tenuto aperta la porta. Le buona maniere non sembrano cosa comune in questa città. Questo ragazzo sembra diverso da tutti gli abitanti di Kusa. O almeno da quelli che ha incontrato. Raggiunto il loro tavolo, e dopo aver lasciato l’ombrello bagnato all’ingresso, Hikari si sfilerebbe il mantello, appoggiandolo ai propri piedi, come suo solito, rivelando il suo abbigliamento. Questa sera ha optato per un maglioncino nero, accompagnato da un paio di skinny jeans chiari, che si tuffano nei suoi adorati anfibi. Ideali per un tempo così piovoso. Porta i lunghi capelli raccolti in una morbida coda di cavallo, che le scivola delicatamente sulla schiena. < Sembri un pulcino bagnato, lo sai? > scherzerebbe lei, in attesa che l’altro si sieda. Appoggerebbe il gomito sul tavolo, e il mento sul palmo della mano, osservandolo mentre cerca di asciugarsi il più possibile. < Non so ancora quanti anni hai. > in effetti, il giovane non lo ha mai accennato.

22:40 Ikkino:
  [Locanda] Arrivato a destinazione, il giovane andrebbe a sedersi sulla relativa sedia del tavolo, mettendosi bello comodo. <Prego… Siediti pure…> ci mancava che Hikari gli chiedesse il permesso. Ikkino è gentile, perciò non ha problemi a condividere un po’ del suo tempo. <Eh eh… Un pulcino fortunato ahaaa> e se la riderebbe a quella battuta prima della domanda clou. I gomiti andrebbero ad essere posizionati sul tavolo e le mani chiuse in un unico pugno sul quale appoggiare la propria testolina. E’ intento ora nel guardare la ragazza <Anni? Indovina…> ha trovato come divertirsi oggi. Vediamo se la ragazza riesce ad indovinare sulla sua età. Il suo volto è giovane, roba da 16-17-18 anni, ma riuscirà la ragazza ad indovinare? <Ah ehm… Mi scusi… Possiamo ordinare?> fa verso un cameriere.

22:49 Hikari:
 Ikkino è davvero molto gentile, e soprattutto è un ragazzo davvero solare. Le ci voleva un po’ di allegria, che in questa prima settimana di permanenza a Kusa è stata quasi inesistente. < Fortunato? > ripeterebbe lei, incuriosita da quell’affermazione. Vorrebbe saperne di più. Il ragazzo ha assunto una posa simile a quella di Hikari, ma con entrambe le mani. Una scintilla sembrerebbe balenare negli occhi di lui una volta tirato fuori il discorso dell’età. Vorrebbe che sia lei a indovinare. Si è fatta già un’idea la prima volta che lo ha incontrato, chissà se si rivelerà esatta. < Secondo me ne hai diciassette. > sentenzierebbe, assottigliando gli occhi e lasciando che sul proprio viso si dipinga un sorriso da investigatrice. Avvicinatosi il cameriere, la ragazza dà una fugace occhiata al menù, per poi ordinare. < Per me del riso al pollo e una spremuta di arancia, grazie. > non è la prima volta che ordina una simile bevanda in un locale, ma non vuole limitarsi all’acqua, preferirebbe qualcosa di più saporito. Per chiedere dell’acqua c’è sempre tempo.

23:00 Ikkino:
  [Locanda] <Per me invece della carne e dell’acqua…> anche lui ordina da mangiare e da bere come ha fatto la ragazza, perciò ora si può ritornare ai loro bei discorsetti. <Uhm?!?> alza gli occhi al soffitto prima di scrollare la testa a destra e a sinistra. <Errore!! Puoi sempre ritentare se vuoi> sorride divertito. La ragazza ha sbagliato sulla sua età, ma questo non dovrebbe sconvolgerla, tutti non l’azzeccano al primo tentativo. <Posso solo dirti che ho abbastanza anni per permettermi di bere alcolici eh eh> se la riderebbe il giovane <Anche se sinceramente non mi piace molto ubriacarmi… Certo ovvio…> scrolla le spalle <A meno che non ci sia seriamente qualcosa per cui festeggiare. > Bè per il resto il giovane è un ragazzo uguale a tutti gli altri, ride, lavora e apprende. <Tu invece?> ha appena chiesto il nome ad una signora? Che maleducato <Quanti anni hai?> altro sorriso. Già si immagina la risposta.

23:10 Hikari:
  [Locanda] Cavolo, ha sbagliato. Eppure ne era quasi del tutto convinta. Il ragazzo appare parecchio divertito. E’ contenta che la conversazione stia prendendo questa piega. Appreso il nuovo indizio, ovvero che ha l’età per bere alcolici, la ragazza assumerebbe ora una posizione pensierosa, rivolgendo i grandi occhi castani verso l’alto, corrucciando appena le labbra rosee. < Diciotto, diciannove? > azzarderebbe poi. Non gliene darebbe più di così. < Neanche io amo bere, solo quando si festeggia. > direbbe, concordando col ragazzo, e ritornando nella posizione precedente. Lo guarda negli occhi, sollevando un sopracciglio. Solitamente non le viene mai chiesta l’età, e lei non la rivela a meno che non sia necessario o sia proprio lei a volerlo fare. Però, questa sera decide di giocare al suo stesso gioco. < Indovina. > direbbe poi, particolarmente divertita.

23:17 Ikkino:
  [Locanda] <Mmm… > attimi di riflessioni prima di sorride con un <No e… No…> che disdetta, non ha ancora indovinato. Poi ecco un altro sorriso. Si immaginava che la ragazza le avrebbe detto le sue stesse parole. Ha avuto ciò che merita. <Io…> acciglia gli occhietti <Te ne darei diciotto…> belli tondi tondi. In fondo le ha rivelato che non le piace bere, perciò da maggiorenne e da non ribelle che è, dovrebbe aver provato (?). <Diciotto è il numero perfetto…> e se lei lo vorrà potrebbe persino essere così. Sta di fatti che parlando parlando le ordinazioni finalmente arrivano e il piatto fumante di carne andrebbe ad essere posizionato proprio sotto il volto di Ikkino. <Ho una fame…> esclama con tutta la sua emozione nel vedere tale pietanza <E’ tutto il giorno che non mangio. Fai questo e fai quello e… > spallette che andrebbero ad essere scrollate <E niente , è passato il momento del pranzo…> , perciò forchetta e coltello e immediatamente la carne andrebbe ad essere infilzata.

23:25 Hikari:
  [Locanda] Ha sbagliato ancora una volta. Che abbia quindi la stessa età di lei? < Uffa, devo ammettere che non ti darei più di diciannove anni. > sbufferebbe, chiudendo gli occhi in una finta espressione nervosa. Li riapre invece alla sua ipotesi. < Hai sbagliato anche tu, non ne ho diciotto. > intonerebbe soddisfatta, con un battito di mani. Evidentemente nessuno dei due è bravo a questo gioco. < Ne hai mica venti? > chiederebbe poi. Mentre aspetta la risposta ecco arrivare le loro ordinazioni, finalmente. Il profumo del riso condito con il pollo è davvero invitante. E’ come se all’improvviso si aprisse una voragine nello stomaco di Hikari. < Allora è proprio ora che metti qualcosa sotto i denti, Ikki! Buon appetito. > “Ikki”. Non sa effettivamente perché lo abbia chiamato così, ma le è venuto spontaneo. Forse perché è la prima persona con cui si sente a suo agio, qui a Kusa. Inizierebbe quindi a mangiare, gustandosi ogni bacchettata di riso.

23:37 Ikkino:
  [Locanda] <Eh eh…> azzannata la carne il giovane andrebbe a continuare con il discorso. <Din Din…> imiterebbe il suono di un campanello <Fuocherello…> ma non ancora fuoco. E’ giovane e il suo aspetto inganna parecchie persone <Dai che ci sei quasi… Tu…> la indica con la forchetta contenente un pezzo di carne <Ventuno…> dovrebbe aver indovinato? <Grazie eheh…> se la riderebbe per il galateo espresso dalla donna <Buon appetito anche a te…> e detto ciò andrebbe ad azzannare avidamente quel pezzo di carne che tanto bramava da ore. Forse non sarà l’unica cosa che ordinerà quest’oggi, d’altronde ora con un lavoro più o meno regolare se lo può permettere no? E poi ha risparmiato sui soldi del pranzo (?). <Confessa!!! Ho indovinato? Dammi almeno un indizio…> nel caso abbia fatto una gaffe dando più anni del solito.

23:47 Hikari:
  [Locanda] < Fuocherello? > ripeterebbe lei. Quindi ci è vicina, bene. Porterebbe le bacchette vicino alle labbra, posandole su di esse, assumendo ancora una volta l’espressione pensierosa di poco prima. < Ventuno, massimo ventidue. Non di più. > concluderebbe, abbassando lo sguardo su Ikkino, chiaramente affamato. Dopo qualche boccone da parte di entrambi, il ragazzo chiede un indizio. < Un indizio, eh? Ci sei vicino, parecchio. Ti dico che è un multiplo di dieci. > se non lo indovina ora non lo farà mai più. Glielo ha praticamente servito su un piatto d’argento. Arrivati a questo punto, Hikari potrebbe concludere che il ragazzo che le è seduto di fronte sia più grande di lei, anche se non lo avrebbe mai detto. Però meglio così, si trova più a suo agio a parlare con persone della sua età. Berrebbe quindi un sorso di spremuta d’arancia, passandosi poi il tovagliolino sul labbro superiore, al fine di portar via l’umido che la bevanda le ha lasciato.

23:54 Ikkino:
  [Locanda] <Indovinato eh eh> e se la riderebbe. Finalmente la ragazza ha capito la sua età. <Mi danno sempre meno anni… Sembro così giovane? > e una linguetta andrebbe ad essere fatta verso Hikari. E’ divertito da questo giochetto <Allora vent’anni… Sicuramente non dieci e non trenta…> dovrebbe essere riuscito nel giochino no? <Sicuramente te ne avrei dati diciotto…> ma in fondo che vuoi che siano due anni di rughe sulla pelle? Bastano giusto due torte in faccia da lei-sa-chi per farsi la maschera di bellezza. E nuovamente la carne andrebbe ad essere infilzata con la forchetta prima di essere dilaniata dal coltello. Solito movimento a mò di montante verso l’alto e il boccone di carne andrebbe ad essere masticato prima di essere inghiottito. <Ho vinto allora? Bé? Bè? Cosa ho vinto?> fa tutto lui senza aver nemmeno fatto una scommessa.

00:05 Hikari:
  [Locanda] < Finalmente! > esclamerebbe soddisfatta. < Sì, sembri più giovane. > dovrebbe prenderlo come un complimento, no? Ricambierebbe poi la sua linguaccia. E questi due avrebbero vent’anni? Sembrano due ragazzini. Il pensiero fa sorridere la giovane donna, che scuote il capo, divertita. < Sì, ne ho venti. E così alla fine tu sei più grande di me. > sentenzierebbe, portandosi alle labbra un altro boccone di riso. La cosa la rassicura, è bello incontrare qualcuno della stessa fascia di età, fare discorsi non troppo seri e divertirsi a cena. Finalmente una serata degna di essere definita piacevole. < Ah, vuoi anche un premio? A questo punto dovrei meritarmelo anche io. > annuirebbe, unendo le mani in un battito per la seconda volta. In fondo, anche lei ha indovinato, dopo diversi tentativi. < Il massimo che posso offrirti è il mio ombrello. > ironizzerebbe, guardando l’oggetto appena nominato appoggiato all’ingresso, facendo un cenno al ragazzo.

00:11 Ikkino:
  [Locanda] <Eggià… Ventun’anni non sono da poco… Sarà molto probabilmente per via della barba…> dato che è sbarbato al momento e non ha quasi un pelo sul volto. <A quanto pare si… Sono più grande di te… Non si direbbe?> ma non lo hanno già detto? <E' strano quindi andare all'accademia ninja a quest'età... Non ci sono moltissime persone delle mia età...> vedasi gli ultimi due Kusani che si sono rivelati freddi e di pietra. <Sentiamo!!!> è tutt’orecchi <Che premio vorresti?> per quanto riguarda il suo ombrello, non ha ancora detto né sì, né no nel riceverlo, aspetterebbe piuttosto la risposta su cosa voglia la signorina. Nel frattempo la carne andrebbe ad essere finita con gli ultimi bocconi. Ha completato un bel pasto nutriente questa sera. <Per quanto riguarda i volantini?> beve ora qualche sorso d’acqua <Ti sei fatta dare gli altri? > almeno potrebbe farle un po’ di pubblicità per ricompensarla. Sempre che lei voglia.

00:22 Hikari:
  [Locanda] < Sì, può darsi. > continuerebbe, osservando il suo viso. In effetti non sembra esserci neanche l’ombra di un pelo. Però alla fine non è mica un problema. Certo, forse con qualche ciuffetto in più riuscirebbe a fare più colpo sulle ragazze. Ma Ikkino non sembra uno che pensa a queste cose, almeno apparentemente. Sembra del tutto concentrato sul cammino ninja e sul suo nuovo lavoro. E’ ammirevole. Ecco la fatidica domanda, che premio vorrebbe Hikari? Non saprebbe, non ha molta fantasia in questi casi. < Uhm, non so, Ikki. Lasciamici pensare qualche minuto. > direbbe, sorridendo. Anche la ragazza terminerebbe ora il proprio pasto, pulendosi infine le labbra con il tovagliolo. Sorseggerebbe poi la bevanda ordinata, in procinto di rispondergli. < Purtroppo era chiusa. A volte mi chiedo che orari faccia, quello, sembrerebbe fare di testa sua. > direbbe, riferendosi al proprio capo. < Comunque, se proprio vuoi aiutarmi, puoi anche spargere in giro la voce, senza alcun pezzo di carta. > andrebbe poi ad arrotolarsi intorno al dito indice la punta della coda di cavallo, lasciando che i capelli color nocciola scivolino intorno ad esso.

00:28 Ikkino:
  [Locanda] Continua a sorseggiare l’acqua limpida in una maniera che manco fosse un sommelier. <Potrei sempre spargere voce… Quello si> ammicca alla ragazza <Però per lo meno mi dovresti dare uno di quei volantini per capire il nome della bottega e la sua precisa ubicazione… Poi specialità?> insomma è più facile consegnare volantini che dire tutta quella pappardella. <Piuttosto… > breve pausa <Perché non ti iscrivi nell’accademia ninja? > breve pausa nell’osservarla <Potresti diventare un ottima dottoressa… Non mi sembri la tipa da tattuatrice, ma più da infermiera…> ma non aveva appena detto dottoressa? L’ha appena degradata. <Puoi aiutare gli altri e giocherellare ugualmente con qualcosa di appuntito con i tuoi clienti. Ovviamente non sarà l’ago con inchiostro ma qualche siringa magica per curare le persone piuttosto che imbrattarle…> una cosa del tutto legale se solo lo volesse. <Inoltre si guadagna bene dalle missioni.> non che ne abbia fatta qualcuna fin ora.

00:35 Hikari:
  [Locanda] In effetti il ragazzo ha ragione, con un volantino tra le mani sarebbe tutto più semplice. < Specialità? Direi un po’ di tutto. Ho visto gli schizzi del mio capo, e ritraggono qualsiasi cosa. > appoggerebbe il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, percorrendone l’estremità con un dito, riflettendo. Una ninja, eh? Le era passato per la testa di iscriversi e fare quanto meno le lezioni iniziali. Solo che lei non è fatta per i pericoli, le grandi responsabilità. Per aiutare gli altri sì, quello sempre. < Non saprei, Ikki. Io sono un’artista a metà, non me la caverei male lì in bottega. > direbbe, seguendo con lo sguardo il proprio dito che percorre il bordo del bicchiere. Accennerebbe un sorriso al gioco di parole che il ragazzo illustra con la parola “ago”. < Perché me lo chiedi? Vuoi vedermi anche in Accademia? > chiederebbe, curiosa. Gli occhi le si assottigliano leggermente e si posano sul viso del ragazzo. Che possa metterlo in difficoltà con quella domanda?

00:46 Ikkino:
  [Locanda] <Quindi un po’ di tutto…> se lo segna sul suo taccuino mentale. <Secondo me staresti bene col camice bianco aiutando gli altri…> discorsi seri fra i nostri giovani <E poi male che vada potresti sempre continuare a lavorare alla bottega come lavoro extra…> e che ne so <Magari potresti persino tattuare le cicatrici dei pazienti adeguatamente per non far sembrare la ferita eh eh> se la riderebbe per l’idea geniale che gli è venuta. <Vederti in accademia?> arrossisce <Più che altro vorrei vederti dottoressa eh eh> smanacciata sulla sua folta chioma prima di tirarsela all’indietro. Ha detto una cosa giusta e il pensiero di un altro potrebbe persino influenzare la ragazza. <Pensaci… Lavori alla bottega… Che tanto da come parli sembra stia sempre chiusa… > breve pausa smanettando le mani in aria per amplificare e dare un senso concreto al suo discorso <E nello stesso tempo fai la dottoressa medica… Sai… Utilizziamo strane forze noi… Lo chiamiamo Chakra…> sorride.

00:55 Hikari:
 Le lusinghe del ragazzo sembrano farsi spazio all’interno della mente di Hikari, che lo ascolta attentamente. < Dici? > si limiterebbe a dire, un po’ titubante. Non ha mai pensato ad un futuro da dottoressa. E poi, al momento il suo lavoro è poco gratificante perché è solo un’apprendista, sicuramente andando avanti diventerà più emozionante, e soprattutto serio. Con ago e inchiostro non si scherza. < E’ un’idea carina, quella di coprire le cicatrici dei pazienti. Ma posso farlo anche senza essere una dottoressa. > riflettendoci è così. Lo sguardo vagherebbe sul viso del giovane, analizzandone i lineamenti. Viso fino, delicato, incorniciato da una folta chioma nera. Un sorriso sempre stampato in volto. Mentre lo scruta, nota un leggero rossore comparire sulle sue guance. < Vedermi dottoressa? > ripeterebbe, un po’ confusa. Sembra tenerci parecchio a questa cosa. < Uhm, non so. Al momento credo che intraprenderò la via dell’inchiostro per un po’, poi non si sa mai. Ma parlami di questo Chakra. >

01:03 Ikkino:
  [Locanda] <Bè.. come posso dire…> in fondo non è un maestro, né tanto meno un genin, è solo un allievo che parla di un qualcosa che ha studiato confusamente a scuola. <Il nostro corpo ha due energie… Una fisica data dallo sprigionamento delle cellule e una energia mentale data dalla nostra mente…> in parole povere <l’obbiettivo del ninja è quello di saper impastare queste due energie in un'unica forza chiamata Chakra. E’ un qualcosa che ti dà dei poteri straordinari… Tipo sono riuscito a liberarmi da delle corde, sono riuscito a trasformarmi in un'altra persona e sono addirittura riuscito a creare una copia di me stesso…> sorride spassionato dalla sua descrizione. Sono veramente EUFORICO (semi cit.) di presentarsi un Ikkino nuovo, adrenalinico e carico più che mai. <Sembra seriamente magia… Cose che non avrei mai detto fossero possibili…> evidentemente non ha mai visto un ninja all’opera.

01:10 Hikari:
  [Locanda] E’ sempre bello sentir parlare qualcuno di qualcosa per cui ha una passione. In questo caso, Hikari sta ascoltando il suo interlocutore, che sembra davvero emozionato ad ogni parola che dice. Anche se il concetto non è ben chiaro alla ragazza, dato che di ninja ne sa proprio poco, capisce che è qualcosa di magnifico da come Ikkino ne sta parlando. Sta raccontando le sue esperienze dirette con questo Chakra, e la ragazza, sorpresa, non può far altro che ripetere < Davvero? > e <Sul serio? > più volte. Quindi anche lei ha questo potere nascosto, se così si può dire. E’ una cosa molto emozionante. Finito il discorso del ragazzo, la giovane donna lancia un’occhiata fugace all’orologio. < Si è già fatto tardi! > esclamerebbe. Il tempo le è passato veloce. < Che ne dici di andare? > domanderebbe, sperando che il ragazzo acconsenta. Si sente stanca, e per una sera forse riuscirà a dormire con un bel ricordo.

01:15 Ikkino:
  [Locanda] Parla e parla e i minuti sono diventate ore… Stanno lì già da parecchio tempo <E’ una cosa veramente fuori dal comune…> almeno fuori dal comune di Kusa sull’angolo di via della morte (?). <Certo… A dire la verità sono stanco pure io… Ho lavorato tutto il giorno e non vedo di tuffarmi nel letto… Domani credo che dovrò pure svolgere una missione di livello D per conto dei ninja… Devo riparare una cosa… Costruire un'altra. > non ci ha ben capito, perciò è confuso. Il sonno dilaga ed Ikkino andrebbe finalmente ad alzarsi <Allora alla prossima…> sorride verso la ragazza prima di andare ad estrarre il portafoglio. <Pago io… Devo festeggiare il mio nuovo lavoretto…> e di certo quei pochi spiccioli che deve dare per la sua ordinazione, non dovrebbero portarlo sull’orlo del fallimento. Quindi salutato la donna e pagata la cena, il giovane andrebbe via non prima di aver riferito <Pensaci per l’accademia… Secondo me sarai una secchioncella lì ahaah>[END]

01:23 Hikari:
  [Locanda] Deciso il da farsi, i due ragazzi si alzano dal tavolo. Hikari recupera il proprio mantello da terra e se lo riappoggia delicatamente sulle spalle, allacciandone l’unico bottone. < Wow! Buona fortuna allora! > darebbe poi due pacche sulla spalla destra del ragazzo, rivolgendogli un sorriso incoraggiante. Lo seguirebbe verso la cassa, e alla sua offerta risponderebbe con < Grazie, Ikki. Sei davvero molto gentile. > E’ da parecchio tempo che qualcuno non le offre un pasto fuori. Cammina dietro il ragazzo, diretto verso la porta. < Alla prossima! Sì, ci penserò. Magari diventiamo compagni di corso. > azzarderebbe, accennando una risata. Ora può tranquillamente pensare al suo letto caldo che la aspetta a casa. L’indomani non avrà nulla di importante da fare, quindi avrà la mattinata libera. Probabilmente dormirà fino a tardi, come suo solito. Diretta verso casa sotto la pioggia, Hikari ripensa alla serata appena passata. Nessun tipo strano, nessuna discussione. Solo chiacchiere tranquille tra amici. [End.]

Hikari ed Ikkino si incontrano per strada. Entrano in una locanda e parlando di loro. L'argomento si impunta subito sulla loro età e fra giochi e divertimento Ikkino tenta di convincere Hikari ad iscriversi all'accademia di Kusa.
Pace, abbracci e tanti saluti.