Una giornata di lavoro come tante altre per il nostro medico che si gode una semplice pausa fuori su uno dei tanti balconi della struttura. Un lungo camice bianco lasciato aperto, un paio di pantaloni marroni ed un dolcevita nero a proteggerlo dal freddo, nella mano destra regge una sigaretta, i capelli sono lunghi e biondi, scompigliati e che sparano un po’ da tutte le parti, stanco fissa davanti a lui con i suoi occhi gialli, se ne sta lì il nostro bel tenebroso con lo sguardo assorto nei suoi pensieri, si gode la sigaretta come se fosse l’unico momento di pace. Intanto all’interno le infermiere si stanno dedicando allo smistamento dei malati, delle persone che a volte giungono per una semplice visita altre invece nella speranza di trovare una cura ai loro mali, insomma il solito via vai di persone che riempie il luogo di un sommesso vociare nei corridoi [png http://www.zerochan.net/1992047]
La porta del suo studio si apre e si richiude, la ode distintamente. Sbuffa la boccata appena inspirata e spegne la sigaretta con un gesto secco e infastidito nel posacenere <avevo detto d’essere in pausa!> esclama voltandosi rivolto ad un’ipotetica infermiera per poi ritrovarsi invece una paziente. La osserva attraverso i vetri socchiusi e si schiarisce la voce mentre rientra. Punta diretto alla sua scrivania <siediti> la voce è scazzata, poco gentile e affabile ma che volete farci ha buttato mezza sigaretta e lui voleva la nicotina. Quindi eccolo andare semplicemente a cercare tra le cartelle, prende quelle in cima e ne osserva un po’ i nomi <uhmm> la osserva, ok forse non è così difficile dato che due sono di uomini e una sola di una donna <Natsumi?> domanda appena prima di aprirla per cercare di capire cosa deve fare anche se basta osservarla per capirlo [png http://www.zerochan.net/1992047]
Finisce di leggere quella cartella e poi sospira andando ad avvicinarsi alla donna, un attimo in cui pare concentrarsi e poi dell’alone verde appare intorno ai suoi palmi che andrebbero a posizionarsi davanti al volto di Natsumi, lei dovrebbe poter sentire un caldo alone arrivare alle palle mentre pian piano quella tecnica va a debellare non soltanto la ferita ma anche le probabili infezioni da esse derivate. Lui respira piano per gli istanti in cui continua quel trattamento, si adopera su ogni centimetro di porzione graffiata prima mentre la pelle aumenta il suo potere rigenerativo andando così a cicatrizzarsi e guarire sotto l’influsso di quel chakra. Lentamente quindi lei dovrebbe sentire la sensazione modificare fino al punto in cui nulla la infastidisce più. Il medico ora si limita ad abbassare le braccia, riportarsele nelle tascone e torna verso la scrivania <quando esci fai entrare il signor Karima> una richiesta che suona molto come un ordine ma poco importa no? Lei è tornata sana come un pesce ed è tutto finito [end]