Esame Genin Kouki - Teorico
Quest
Secondo piano, aula B-3. Sta per affrontare la prima parte del tuo esame, il sensei non è ancora arrivato. A te la prima
[Esterno->Aula B-3] Dopo aver concluso le lezioni in accademia, la ragazzina può finalmente auspicare ad affrontare l’esame genin, almeno la prima parte, quella scritta. Un semplice test scritto che spera di riuscire a superare senza problemi. Non si sente molto sicura di sé per quanto riguarda la teoria, decisamente si sente più sicura con la pratica. Indossa i suoi soliti vestiti composti da pantaloni lunghi e neri che si stringono con un elastico alla caviglia, scarpe nere ai piedi, maglietta a maniche lunghe di colore blu e un giubbino nero che però tiene sempre aperto. La chiusura lampo non funziona. Anche quest’oggi i capelli sono tenuti sciolti, lunghi e lisci, che le ricadono come una cascata di pece lungo tutta la schiena. La frangia incornicia il visino sottile che, per il suo essere pallido, spicca in contrasto coi neri capelli. Due occhiaie segnano i suoi occhi dorati, come al solito, e contribuiscono a darle quell’aria malaticcia insieme alla sua corporatura piccola e sottopeso. La sua espressione si presenta come al solito neutra, distante, immersa in qualche suo pensiero… dopo tutto non è ancora successo nulla che possa turbare la sua maschera e decisamente al momento sta solo camminando verso l’accademia, sotto la pioggia. Non ha nessuna protezione, ma per lo meno il suo passo è veloce e deciso, sia per non doversi bagnare troppo e sia per non rischiare di arrivare in ritardo. Per quanto il suono della pioggia le piaccia e la rilassi, ora sa di non poter perdere tempo ad ascoltarlo. Raggiungerebbe quindi l’ingresso dell’accademia, entrando al suo interno ed avvertendo il giusto calduccio per poter iniziare ad asciugarsi. I capelli sono zuppi e alcuni ciuffi le si appiccicano al viso, ma lei li raccoglierebbe con entrambe le manine e li strizzerebbe, per far ricadere l’acqua in eccesso sul pavimento. Anche i vestiti sono umidi e bagnati, ma per quelli attenderebbe che si asciughino da soli. Nel mentre cercherebbe di capire, dalla bacheca, in quale aula le tocca andare per affrontare quella sua prima parte dell’esame. Gli occhi scorrono veloci, ma finalmente andrebbero ad individuare l’aula esatta. <Secondo piano? Ok.> sussurra appena, parlando tra sé e sé, mentre si avvierebbe verso le scale, per poter salire al piano indicato e cercare l’aula B-3. Si affretterebbe, aumentando la sua camminata, ed infine raggiungerebbe il luogo indicato. Una rapida occhiata all’interno prima di entrare, giusto per constatare che il sensei non è ancora arrivato, quindi ne varcherebbe la soglia, andando dritta verso il primo banco vuoto disponibile. Si siederebbe al suo posto, composta e con la schiena dritta, braccia sul banco e sguardo fisso sulla porta, in attesa dell’arrivo del sensei. Non le importa di chi altro c’è in classe con lei, vuole pensare solo a sé stessa, ed è quello che farà. Cercherebbe di apparire piuttosto tranquilla, per non lasciar trasparire quella lieve insicurezza che sente, cercando di mantenere la sua solita espressione distaccata e rimanendo nel più totale silenzio. Isolandosi da un probabile vociare degli altri intorno a sè.
Giornata nuvolosa in quel di Kusagakure. La giovane Kouki, quest'oggi, si sta dirigendo in accademia per affrontare la parte teorica del suo esame, un'esame che lo porterà sempre più vicino all'obiettivo ovvero il diventare un ninja. L'aula in cui verrà sostenuta tale prova è B-3, un nome una garanzia, composta da file di banchi lontani 1 metro l'uno dall'altro, finestre chiuse con le tende a coprire il tutto, cattedra davanti ai banchi con il sensei dietro ad attendere l'arrivo degli alunni. Su ogni banco vi è un foglio capovolto e con la relativa penna al fianco. Tutti i ragazzi entrano in aula, tutti prendono posto e, una volta piena, il sensei muove i passi verso la porta andando a chiuderla<Oggi è il giorno dell'esame. Mi voglio complimentare con voi per aver raggiunto un tale traguardo ma non è ancora finita. Quando ve lo dirò io girerete il foglio che conterrà delle domande a cui va data una risposta entro un tempo limite di 30 minuti. Non copiate e quelli di voi che verranno sorpresi nel compiere tale atto, verranno rispediti alla prima lezione del percorso accademico. Tutto chiaro?>severo su questo punto ma è pur sempre un'esame. Torna dietro la cattedra andando a sedersi, il polso viene scoperto mostrando l'orologio<30 minuti a partire da ora, cominciate>e con questo, l'esame ha inizio. [Esame genin][Attendere le domande, non azionare]
Ora inizio 16:43. Ora fine 17: 13
Fare end di consegna
[Aula B-3->Esterno] Il sensei entra in aula e senza perdere tempo distribuisce i fogli per l’esame scritto. La ragazzina non si guarda intorno, non ne ha interesse, figuriamoci se si metterebbe mai a copiare. Va ad ascoltare le istruzioni che vengono date riguardo all’esame… un tot di domande in mezz’ora di tempo. La piccola abbassa lo sguardo sul foglio ancora girato, andando a sospirare lievemente. L’insicurezza si fa sentire e quando il sensei dà il via all’esame, lentamente andrebbe a girare il foglio. Leggerebbe tutte le domande in una prima lettura, facendosi un’idea generale di quello che le viene chiesto. A parte l’ultima domanda, che le risulta un po’ più complessa, le restanti sembrano decisamente fattibili. Prenderebbe quindi la penna e inizierebbe a scrivere le proprie risposte, cercando di essere abbastanza veloce. Completamente assorta nel suo test, cercherebbe di isolarsi totalmente per permettersi una maggiore concentrazione. La penna scorre veloce, e la sua ansia di non fare in tempo si fa sentire sempre di più. Tuttavia riesce ad arrivare all’ultima domanda quando mancherebbero circa dieci minuti. Un profondo respiro e la rileggerebbe un paio di volte, prima di poter formulare una risposta coerente e giusta nella sua testa. Dopo di che inizierebbe a scrivere, completando quel test scritto pochi minuti prima della fine del tempo. Poserebbe la penna sul banco, e quindi attenderebbe la fine del tempo e l’ordine del sensei di consegnare il foglio. La ragazzina quindi andrebbe ad alzarsi dal proprio posto, prendendo il foglio e consegnandolo al maestro. Non dice nulla, la sua espressione si mostra distaccata come al solito, mentre dentro di sé non ha la netta certezza di aver fatto un lavoro perfetto come avrebbe voluto. Abbassa un attimo lo sguardo, quindi si avvierebbe fuori dall’aula, allontanandosi dai gruppetti di studenti intenti a scambiarsi idee sulle proprie risposte. Non vuole saperne nulla al momento, deve andarsene e riflettere su quanto ha ancora da migliorare. [END]Note: Ottime risposte, concise e dirette tranne l'ultima che è sbagliata
I genin non possono affrontare missioni di livello A, era a trabocchetto. La risposta corretta sarebbe stata "Appena uscita dall'accademia non posso affrontare missioni A"
Per il resto niente da dire, promossa al pratico