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Veleno e Sangue. Sangue e Veleno

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con Kimi, Raido, Natsumi

15:56 Natsumi:
  [Lato Sud] Ha deciso di uscire un po’ dalle mura dell’Anteiku e dalle mura del villaggio, volendo scoprire un poco cosa si cela al di fuori della sua zona di sicurezza. Sembra quasi comportarsi come un gatto, rimanendo in un certo raggio d’azione. Ha rischiato troppo la pellaccia, ha rischiato troppo di non vedere la luce del sole e, adesso, deve ripagare quella fonte di sopravvivenza che scorre nelle proprie vene. Indossa un maglioncino verde scuro al di sopra del busto poco formoso, un paio di leggins neri a fasciare le gambe snelle e agili e un paio di scarpette nere indossate ai piedi. Attaccate alla cintola si trovano il veleno stordente, nella sua boccetta chiusa, un fumogeno per le evenienze, un tonico per chakra nella tasca dei leggins, sulla destra e un coltello nuovo nel suo fodero, rilegato sul polso sinistro, nascosto accuratamente dal maglione scuro. Labbra rosse che spiccano su di un incarnato rosato, capelli lilla scalati dal dietro verso l’avanti sul capo e iridi del medesimo colore che osservano l’ambiente circostante. Pochi passi vengono portati ancora in avanti, pochissimi, prima di arrestarli e porsi con la schiena contro il tronco di uno dei ciliegi presenti. Socchiuderebbe, ora, gli occhi, quelle iridi lilla chiare e delicate, quelle iridi lilla rare e meravigliose. Cercherebbe di portare le braccia ad alzarsi rispetto ai fianchi, a portarsi davanti al petto e di provare a incrociare le dita delle mani, di farle incontrare tra loro, di ricreare così il sigillo della capra. Proverebbe a estraniarsi dal mondo che la circonda, da tutto ciò che possa recarle disturbo, da tutto ciò che possa essere di monito negativo per la sua mente e la sua essenza. Dal rumore dei legnetti che impattano sul terreno, al rumore della brezza leggera che si infrange contro i rami degli alberi, al rumore provocato dai suoi stessi pensieri, dai suoi ricordi, da quello che può essere collegato alla vita reale. Tenterebbe di cancellare le immagini dalla sua testa, di eliminare ogni singola immagine, ogni singolo colore, ogni singola sfumatura di tutto ciò che caratterizzava il suo passato, il suo presente e la sua prospettiva, nuova, per il futuro. Tenterebbe così di trovare la concentrazione, la pace dei sensi. Solo ora cercherebbe di ritrovare la forza fisica: quella forza che muove i muscoli, quella forza che muove le ossa, che muove i muscoli volontari e involontari, che muove i nervi, gli impulsi del corpo. Lei dona sempre un color giallo tenue a essa, abbinandolo al blu, intenso e meraviglioso, della forza psichica. La forza che smuove i pensieri, che smuove i ragionamenti, che smuove i ricordi, che smuove il cassettino della memoria. La forza che ci permette di essere efficienti e di essere noi stessi. Li unirebbe, gli darebbe un’unica entità, un’unica essenza, un’unica realtà, come un enorme minestrone, come un enorme miscuglio omogeneo e compatto. Il Chakra, quell’energia che muove molto, poco e tutto. Impasto e pronto e lo indirizzerebbe in parti eque verso le diverse zone del corpo, per poterlo utilizzare alla prima occasione. Solo ora riaprirebbe le palpebre e tornare così con l’attenzione in direzione della realtà, dell’ambiente che la circonda, di tutto ciò che riguarda il piccolo mondo animale e i diversi passanti che poco notano la sua presenza. Si troverebbe al lato sud del boschetto, nella zona meno ambita dalle coppiette e più riparata dagli occhi indiscreti. [Attivazione Chakra: 30/30][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

16:18 Kimi:
 Un nuovo potere scorre nelle sue vene, una nuova forza che non ha ancora avuto la possibilità di sperimentare, le ha permesso di tornare alla vita, di salvarsi eppure sarebbe stupido non provare a sfruttarlo, imparare a controllarlo proprio come con il veleno. Un’arma segreta che potrebbe decretare la sua vittoria contro dei nemici decisamente più potenti di lei, gl’hanno dimostrato chiaramente in fondo. Ed è per questo che anche oggi ha lasciato le mura della magione di Yukio, abbandonando i fratelli e il suo lavoro non per riflettere su ciò che ha scoperto recentemente ma più che altro per apprendere meglio e far suo quel sangue grazie al quale i reni sono tornati a funzionare, le labbra sono riapparse e le cicatrici peggiori sono scomparse dalla sua vista. Cammina verso gli alberi di ciliegio fuori da Kusa, affrontando la pioggia, non c’è nulla di poetico oggi in quel luogo spoglio e bagnato dalle lacrime del cielo, violente mentre cadono come a volerle ricordare la sofferenza e quella capacitò di piangere che ha perso ormai, svuotata di tutto il dolore, incapace di sopportarne altro o di poterlo semplicemente esprimere. Si muove lenta lei mentre respira piano addentrandosi sempre di più. Indossa degli abiti molto semplici e comuni in realtà, le gambe pallide e che stanno lentamente riprendendo massa, sono coperte da un paio di aderenti pantaloni neri, elastici la fasciano lasciandone però iberi i movimenti, da tempo immemore non era così coperta. Sul busto una camicia nera allacciata fino al collo a coprire qualsiasi segno che possa aiutare ad identificarla, sopra ad essa proprio come quando ancora non combatteva indossa un gilet viola a sottolinearle le forme. In cima a tutto ciò proprio dal colletto spunta un ciondolo in pietra azzurro, il volto è appuntito, ancora magro per quanto non più scheletrico, candida la pelle, liscia proprio come quella di una bambola di porcellana, gli occhi spiccano, azzurri proprio come quella collana che spicca nel nero degli abiti. I capelli nuovamente neri le arrivano circa alle spalle, ricadono lisci e sbarazzini in realtà mentre intorno agli occhi c’è dell’ombretto chiaro a sottolineare ancor di più quella differenza cromatica capace di farla apparire non solo una bambola ma soprattutto di ghiaccio, quasi non ci fosse vita in lei. Per proteggersi dalla pioggia infine ha con sé un semplice ombrello nero la cui asta di metallo è appoggiata alla spalla destra. Nota Natsumi mentre si aggira per quel luogo ma decide semplicemente di non darle troppa importanza, un’occhiata di sfuggita quasi a volerne controllare la posizione e la distanza ma nulla più, lei non ha né il tempo ne la voglia per conversare con sconosciuti. Cercherebbe solo di concentrarsi sul chakra che già vigoroso scorre in lei, andrebbe ad immaginarselo all’interno delle sue ghiandole salivari, come suo solito è lì che lo radunerebbe eppure questa volta eviterebbe di andare semplicemente ad immergerlo nel veleno ma bensì andando a far convergere quell’energia ai due lati del volto si limiterebbe ad accumularlo. Se fosse riuscita a questo punto tenterebbe di far avvicinare le due distinte sacche di energia verso il suo naso, alzandole con attenzione ed unendole. Se fosse quindi riuscita ad accumularlo si limiterebbe a farlo salire, dritto per andare nel solco centrarle, continuerebbe ad immaginarselo come una sfera dai bordi talmente sottile d’essere come carta velina, all’interno il flusso che quasi come un oceano in assenza di gravità all’improvviso continua a mescolarsi senza però poter davvero scatenare una tempesta. Se fosse riuscita quindi andrebbe solo ad aumentare la pressione su quella carta velina lasciando che si distrugga e il mare al suo interno si riversi nella sua mente andando a correre e scavare nella sua testa, unendosi ai neuroni e seguendo i suoi nervi. Cercherebbe così di richiamare quel potere completamente nuovo [tentativo richiamo innata Goryo][chakra on]

16:33 Natsumi:
  [Lato Sud] Silenzio nel suo cuore, silenzio nel suo animo, il Chakra dovrebbe scorrere fluido e deciso all’interno del proprio corpicino, senza sosta, senza ostacoli, senza alcun blocco interiore. La pioggia continua a imperversare sul villaggio e sui luoghi circostanti, con la Goryo che cerca di ripararsi in qualche modo sotto quell’albero su cui è appoggiata, almeno fino a quando non incrocia lo sguardo della figura di Kimi. Non l’ha mai vista prima d’ora, ma le sembra quasi un volto conosciuto da molti, un volto che pochi riescono a ricordare. Ma non si fermerebbe qui con quelle piccole precauzioni, no. E’ giunto il momento di riprovare ad attivare il proprio potere, di poter sentire nuovamente sulla pelle e nel sangue quel cambiamento, quei lineamenti dolci quanto spietati. Si porterebbe a prelevare una piccola quantità di Chakra dal centro dello stomaco, una quantità atta a mutare, a modificare, a rendere tutto un’essenza nuova, un’essenza viva, un’essenza unica. Porterebbe quindi quella piccola quantità a transitare attraverso quello stesso stomaco, a muoversi attraverso i condotti dei polmoni, dell’esofago, delle stesse corde vocali presenti all’interno della gola. Spingerebbe ancora più su, per far passare quella quantità attraverso la bocca, i condotti del naso, dietro le nervature degli occhi e far giungere così il tutto al cervello, in quell’organo essenziale per la vita ed essenziale per poter pensare e poter ragionare in un mondo complicato e colmo di imprevisti. Cercherebbe di inserire quella quantità all’interno di quel canale vuoto, di quella rientranza presente tra i due emisferi, tra le due zone del cervello che svolgono diversi compiti in un corpo umano, in un corpo provvisto di ragione. Una piccola zona vuota da colmare, da riempire, a cui donare un senso di pienezza ed è lì che si andrebbe a incastrare quella piccola quantità prelevata poco prima dalla bocca dello stomaco. Spinge e spinge, ancora e ancora, per permettere a quel corpo di mutare, per andare ad abituarsi a quella forma vista solo poche volte negli ultimi giorni. Ed ecco che i capelli lisci e scalati dovrebbero iniziare a mutare di nuovo e mostrare una tonalità corvina lucente, viva, radiante, come se delle pietre d’onice fossero state fuse e inserite nel cuoio cappelluto della ragazza. Le iridi lilla assumerebbero un color verde vivo, un verde intenso, quel verde che richiamerebbe il colore delle foglie di piante sempreverdi, di quella tonalità che luccica al contatto con la brina, al contatto con le goccioline di pioggia che scendono durante le giornate uggiose. E la pelle assumerebbe una colorazione particolare, una colorazione strana, una colorazione che richiamerebbe il ritorno di un cadavere dalla tomba. Bianca, bianchissima, dalla tonalità perlacea, quasi avessero posti dei brillantini al di sopra di essa. Labbra rosate, un rosa appena accennato, si porterebbe sulle labbra della Goryo, su labbra che si schiuderebbero per far fuoriuscire una voce melliflua, una voce angelica, una voce delicata, una voce che pare esser giunta da un mondo parallelo. Si troverebbe soddisfatta di quella forma raggiunta, con quei colori e quelle gradazioni belle ma speciali, che iniziano a farla abituare a vedersi in quelle vesti. E’ una Goryo, a tutti gli effetti. Lo sguardo smeraldino si sposterebbe fisso sulla figura di Kimi, seguendola, quasi fosse un animale atto a proteggere il proprio territorio. Non la conosce, lei, nell’effettivo e vuole appurare chi sia veramente. Nessuna parola uscirebbe dalle labbra rosate della kunoichi, sebbene sia chiaro un certo senso di prudenza. Le mani andrebbero a staccarsi dal tronco dietro di sé, con le dita della mano destra che si muovono lentamente, un gesto automatico e istintivo. [Richiamo Innata Goryo][Chakra On: 29/30][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

16:50 Kimi:
 Non c’è alcun cambio in lei ne fisico ne mentale ma c’era anche da aspettarselo, la sua controparte non è certo una molto facile con cui trattare e soprattutto non smania di uscire e mostrarsi specie se non in presenza di chi decide lei, una sua personalità che pensava di aver assorbito e ormai dimenticato che è riuscita a tornare alla luce senza però volerla comandare, senza pretendere di avere il corpo sempre tutto per sé, remissiva in parte per quanto estremamente pericolosa. Non riesce quindi a controllare subito quell’innata e lo sapeva, il suo sarà un percorso più lungo rispetto a quello fatto con il veleno, più impervio anche non è nata con quel potere ma le è stato impiantato successivamente. Arresta finalmente il passo voltandosi mentre i suoi occhi chiari tornano a posarsi per un istante su quella donna decisamente cambiata ora. Non l’avvicina né fa altro di particolare lasciando che lo sguardo prosegua in quel suo controllo. Non può asserire con sicurezza di aver capito la causa di quella stranezza ma proprio perché consapevole di mutare anche lei nel corpo non si mette subito sulla difensiva, non parte all’attacco ma anzi finge ancora di ignorarla tutto questo mentre il suo chakra viene spostato nuovamente. Ha imparato sulla sua pelle che peccare di superbia può essere decisamente deleterio per questo motivo adesso il chakra torna nelle sue ghiandole salivari ma a differenza di poco prima va subito ad immergersi all’interno del suo veleno, come un filo di lana che viene tinto lei lascia che quel flusso scorra nel suo veleno ne assuma le proprietà tossiche prima di tornare a scorrere placidamente per il suo corpo. Quella sensazione la riconosce fin troppo bene, lo sente scorrere il lei la forza e il desiderio di avvelenare che sorge spontaneo ogni volta che la sua innata doku viene trasportata al chakra. Ora che può quindi permettersi maggiore tranquillità si concentra andando a prendere un respiro profondo e socchiudendo appena le palpebre, nuovamente torna ad immaginarsi il suo flusso di chakra, lo muoverebbe così da andare ad accumulare l’energia in corrispondenza delle ghiandole salivari, se fosse riuscita quindi ora esattamente come prima andrebbe a farle risalire e convergere in corrispondenza dei seni nasali, a questo punto una grossa sfera di chakra dai lembi sottili e fragili dovrebbe esserci creata ed è proprio questa che verrebbe sollevata per raggiungere il solco centrale, con estrema attenzione per poi lasciare che il chakra al suo interno si espanda per il cervello raggiungendo i neuroni e permeando i suoi nervi, seguendoli e conquistandoli, facendoli suoi cercando quindi di andare a richiamare nuovamente quel nuovo potere a lei quasi completamente sconosciuto se non per quello che è stato Katsumi e dirle. Deve migliorarne il controllo se vuole poterlo usare come asso nella manica. Molti ormai conoscono Medusa ma in quanti saprebbero affrontare Yuurei? [tentativo richiamo innata Goryo][chakra on][arte del veleno liv 3]

17:07 Natsumi:
  [Lato Sud] Rimarrebbe nell’assoluto silenzio e nell’assoluta apatia mentre osserva la figura in avvicinamento della Doku. Tanti conoscono la sua nomea, tanti conoscono i suoi tratti fisici e i suoi tratti velenosi, tanti hanno sentito sulla propria pelle i segni velenosi ma non sono sopravvissuti per poterlo raccontare. La mano destra continuerebbe con quel gesto assolutamente automatico, assolutamente istintivo, procurando forse un certo senso di nervosismo in coloro che l’osservano, in coloro che vedono il tutto come una sorta di tic, come una sorta di movimento involontario del corpo. Eppure lei controlla tutto questo, eppure lei controlla ogni minimo particolare di questa essenza che prende il predominio sull’originale quando l’innata è attiva. Una mente contorta e subdola, un viso delicato e dolce, una bambolina di porcellana pronta a prendere vita nel buio della notte, nelle ombre più scure, nei luoghi più nascosti e dimenticati. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno maturato un piccolo terrore nei confronti di quelle bamboline. Tenere, semplici, fini ma dagli occhi penetranti, occhi che seguono, occhi che non lasciano mai andare via. Mai. La pioggia continua a sbattere senza sosta contro il corpicino della fanciulla, oltrepassando le fronde dei ciliegi e riversandosi su quei capelli neri come la pace e su quelle iridi smeraldo, preziose come la pietra stessa. Si avvicinerebbe alla figura della Doku, prenderebbe coraggio, con le dita della mano destra che continuano a muoversi ritmicamente e lo sguardo che scende da quello altrui. Passi leggeri, in avanti, passi quasi marziali ma dall’aspetto assolutamente naturale e spontaneo. Lei rischia, ogni tanto, rispetto alla sua controparte originale. Natsumi ha paura di affrontare certe situazioni, per paura di perire, per paura di finire tra le mura di un ospedale. Di nuovo. Ma Sumi no, Sumi è prudente ma si avvicina comunque e capisce dove fermarsi. Prosegue solo se può davvero attecchire con qualcosa, solo se può davvero provocare danno, solo se può davvero essere incisiva e letale. E’ calcolatrice, determinata, un sorriso sarcastico su un volto dolce e tenero. Gambe che ora andrebbero a fermarsi, a pochi metri dalla figura di Kimi, con la testa che si inclina leggermente sulla sinistra e scruta ogni dettaglio dell’altra donna, ogni singolo elemento, ogni minimo particolare. Il sorriso permane, non scende da quelle labbra rosate, il movimento alla mano destra che rimane e ancora nessuna parola che esce dalle corde vocali. E’ muta al momento, non vuole dar modo alla Doku di farle comprendere se sia in grado di conversare o meno. [Innata Goryo: Attiva][Chakra On: 29/30][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

17:31 Kimi:
 L’altra si avvicina mentre lei comunque la tiene d’occhio, senza darle troppa importanza ma senza per questo non considerarla e così mentre la ragazza inizia a camminare i suoi occhi si muovono per posarsi su di lei, freddi e distaccati, vetro pure e ghiaccio in quelle iridi chiare- Ed è proprio mentre la guarda che finalmente dovrebbe riuscire in quel richiamo, la personalità dominante lascia lentamente il passo a quella invece di Yuurei, mentre l passaggio avviene i suoi capelli vanno lentamente a schiarirsi passando da quel nero corvino ad un colore più chiaro, un grigiastro/azzurro che vista la mancanza di luce pare essere più simile al viola, il crine torna a ricordare il trauma più recente schiarendosi ed è in quell’istante che solo l’occhio destro muta, l’Iride da a colorarsi di un accesso rosso cremisi, sangue puro mentre la sclera si scurisce andando a farsi nera come un accumulo da sangue. Uno sguardo di due tonalità differenti si posa su Natsumi, il sinistro che resta azzurro mentre il destro muta facendosi più inquietante quasi più malvagio. Nasce attentamente un perverso sorriso su quel volto candido, le labbra che si tendono verso l’alto andando così a disegnare quell’espressione divertita e priva di qualsiasi sanità che la caratterizza, ma non solo persino il colore cambia, nere anch’esse a ricordare il fuoco oscuro che gliel’ha mangiate, che per un sacco di tempo le ha tolto la possibilità di sorridere, l’amateratsu. Le cicatrici tornano a camminare quella pelle candida, nascoste la maggior parte eppure sul collo si possono notare dei segni di tonalità ancora più pallida della sua pelle disegnarsi tutt’intorno a lei, i mille trauma la sua vena masochista che esce prepotentemente allo scoperto mostrandosi senza alcun ritegno. Eccola lì Yuurei, finalmente richiamata che punta lo sguardo sulla ragazza, no per lei non esiste pericolo che possa spaventarla e soprattutto quella semplice donna non viene nemmeno vista come tale. Eccola l’idea che balena e corre veloce nella mente di quella sua parte, di quell’angolo di personalità così tanto spesso soppresso da essere divenuto un essere quasi a sé stante <vuoi giocare con me tesoro?> la voce raggiunge una tonalità decisamente alta, il divertimento è palese in quella sua frase mentre un saltellio la porta ad avvicinarsi proprio come i bambini felici per il loro palloncini lei flettere la gamba destra alzando la gemella e poi balza in avanti andando a distendere nuovamente la destra, atterrando però sulla sinistra e rimanendo così in equilibrio su una sola gamba prima di ripetere il gesto, il busto appena flesso in avanti, l’ombrello sempre poggiato alla sua spalla che si muove andando a bagnarle quel crine chiaro. Non smette di fissarla sinistramente divertita [tentativo richiamo innata Goryo][chakra on][arte del veleno liv 3]

17:53 Natsumi:
  [Lato Sud] Lo sguardo smeraldino continua a rimanere fermo e vivo a ridosso dell’altra donna, senza scostarsi minimamente dal suo, come a volerla contemplare nella sua totalità, come a volerla contemplare e studiare. Lei memorizza, lei assimila, lei valuta le situazioni, i momenti, cerca sempre di girare la situazione a suo vantaggio. La osserverebbe in assoluto silenzio, con quel sorriso sinistro e sarcastico che permane sulle labbra rosate, con quel sorriso che sa di desolazione e di tenebre. E inizierebbe a mutare tutto davanti a lei, quella figura che prima aveva tratti di un colore, pian piano iniziano ad assumere colorazioni più chiare, più decise, con un’eterocromia che intacca gli occhi. L’uno che rimane l’uguale, l’altro che diviene color del sangue, così tanto simile al sangue. Conosce quel potere, conosce quel flusso che milita nella testa di Kimi, ha imparato a conoscere quel potere e a muoverlo nel suo corpo. Ha appena imparato a ricreare dei piccoli parassiti che si attaccano alla pelle altrui per mezzo di piccoli aculei, piccoli animaletti che prelevano il chakra senza il consenso del corpo ospite. Un potere adatto e ideale per lei, un potere che si addice a una come lei. Il sorriso sarcastico andrebbe ad ampliarsi in brevissimo tempo e si apre ancora di più non appena la Doku andrebbe a rivolgerle parola, quasi avesse appena trovato una compagna di giochi. Non sa che è molto più sadica di lei, non sa che è molto più letale di lei, non sa che milita anche un veleno tossico nelle vene altrui, nella pelle, in tutta la sua essenza. Replicherebbe solo ora alle sue parole, con una voce graffiata e rauca, difficile ancora da mantenere stabile <Certo che gioco con te, dolcezza. Sono qui, ti sto aspettando> ignara di andare contro a una donna molto furba e molto dritta. <Fammi vedere cosa sai fare. Fammi vedere se sei capace di lasciarmi dei segni. Su, su> e parla di quei cerchi violacei che rimangono sulla pelle quando un Goryo utilizza l’innata e si trova a contatto con un altro corpo. Lei si è allenata in modo estenuante su Ruby e su Hiruma, lasciando segni a non finire sui loro corpi. Loro sono i suoi fratelli acquisiti, sono quelle persone che le permettono di stare bene e di sentirsi a suo agio con quella nuova realtà. L’aspetto di Kimi è mutato, è certa che si tratti dei suoi stessi geni e la guarderebbe saltellare come una bambina pronta a giocare a campana con la compagnuccia di giochi. Due entità scostanti, due entità tetre, due entità che brandiscono un nuovo potere da pochissimo tempo. Vuole provare a toccarla, vuole provare ad avvicinarsi ulteriormente a lei. Cercherebbe di ridurre al mezzo metro il vuoto che si pone tra i loro corpi, i passi che si muovono in avanti senza sosta alcuna. Dunque, cercherebbe di far perno sul proprio sangue, di farlo defluire attraverso le braccia, di sentirlo scorrere vivo all’interno delle vene, delle arterie, di ogni singolo elemento che compone l’apparato circolatorio. Lo farebbe smuovere attraverso il braccio, per poi passare nella zona che costeggia l’osso del gomito e arrivare così all’avambraccio destro. Lo spingerebbe ancora di più in quella direzione, cercherebbe di farlo fluire attraverso il polso, attraverso le falangi di ogni singolo dito, attraverso il palmo che ora proverebbe ad appoggiarsi a ridosso del braccio di Kimi, di uno dei punti scoperti del suo corpo. Proverebbe a sentire il calore del corpo umano, prima di tentare di far fluire il sangue attraverso i pori della pelle, i pori delle dita e del palmo della mano destra, per potersi insinuare nella pelle altrui, per provocare una macchia violacea in quella zona precisa. Una macchia dalla forma tondeggiante, una macchia visibile e centrale, come se un bambino si fosse divertito a dipingere un cerchio con un pennarello, come un segno d’amicizia nei confronti dell’altra. Un tentativo, un primo riscontro, dato che l’altra è sicuramente più veloce e dai sensi più sviluppati, dall’agilità e dall’esperienza più marcate. [Spostamento in Avanti 2/4][Manifestazione Primo Stadio 2/4][Punti Vita -1][Innata Goryo: Attiva][Chakra On: 29/30][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

18:08 Kimi:
 Il sorriso non svanisce da quel viso, anzi lei resta semplicemente immobile osservando quello scatto il movimento della donna che decide semplicemente di andarle incontro, di colpirla sulla stoffa della camicia, non che la cosa paia comunque importarle davvero. Si lascia semplicemente sfiorare il braccio senza accennare ad un movimento in quel caso. Sorride divertita lei mentre il suo braccio destro si alza, il gomito che va dapprima a piegarsi, così che l’avambraccio possa raggiungere il suo petto, a questo punto andrebbe ad alzare proprio il gomito mentre anche la spalla va a muoversi, così come il busto che andrebbe a voltarsi verso la ragazza. Una volta essere giunta in traiettoria semplicemente andrebbe a distendere il braccio così che la mano raggiunga la donna, un movimento basilare in realtà il suo portato però al massimo della sua velocità così da far raggiungere al palmo aperto il lato sinistro del volto dell’altra Goryo. Cerca semplicemente di toccarla, senza per questo limitare la potenza del movimento ma al contempo non vuole sferrarle un vero pugno, potremmo definirla come una dolce carezza avvelenata. Infatti mentre lei tenterebbe semplicemente di andare a spostare la sua mano su Natsumi lei andrebbe a controllare il flusso del suo sangue, il chakra che penetrerebbe in esso così da permettere al suo gene Goryo di andare a fare il suo lavoro, un controllo che proverebbe a sperimentare per la prima volta nella pratica, dato che le è stato solo spiegata la teoria da Katsumi. Cercherebbe, proprio come Natsumi, di far fuoruscire gocce del suo sangue dalli pori della pelle così che tutto il suo palmo sia cosparso di quel particolare potere. Se fosse riuscita a toccarla quindi oltre al veleno che comunemente le avrebbe somministrato ora dovrebbe aggiungersi anche il danno di quel nuovo potere per lei tutto da scoprire. Sorriderebbe quindi, restando immobile davanti a lei, divertita, giocare non è mai stato così divertente. Fletterebbe quindi il collo verso destra per andare ad osservare, in caso il contatto sai effettivamente riuscito, la manifestazione del miasma sul volto dell’altra, un sorriso nero che lascia trasparire la curiosità e il puro divertimento che la compongono <è bello> direbbe quindi lei, semplicemente ammaliata da ciò che è stata in grado di fare, alal scoperta nuovamente del sangue, di un altro tipo di veleno, un parassita questa volta che proprio attraverso i pori della sua mano dovrebbe essere passato a lei [Miasma 3 stadio][chakra 86/95][arte del veleno liv 3][2/4 colpo al volto][agilità 80][forza:10]

STOP

Due ragazze, una pura e una che è riuscita a prendere un potere non suo. Due ragazze che si fronteggiano, per gioco, per scherzo o per qualsiasi altro motivo. La giornata nuvolosa è perfetto in questo frangente, un piccolo combattimento, uno scambio di screzi ma andiamo a vedere nell'immediato quello che avviene. Natsumi si avvicina a Kimi toccandola semplicemente sul braccio; la zona presa in considerazione manifesterà una piccola chiazza violacea mentre il di lei chakra diminuisce, di poco, ma diminuisce. Al contrario, Kimi reagisce a quella piccola offesa con un semplice schiaffo che arriva molto velocemente ma la cui potenza è decisamente bassa. Il colpo impatta contro il viso di Natsumi che non lo vede arrivare data la grande agilità della Doku però, si rivela diverso dal solito. Il primo fattore è il veleno Doku che si riversa in Natsumi causandogli continue perdite di salute e, in più, vi è il sangue Goryo. Sulla guancia sinistra della genin si va a creare una macchia violacea e una considerevole perdita di chakra per il colpo subito. Poco male o poco bene, il gioco è appena iniziato d'altronde, chi la spunterà? [Pvp?][Kimi: -4 punti chakra][Natsumi: -8 punti chakra; -3 pv per lo schiaffo; -3 pv a turno per 4 turni per effetto del veleno][Distanza: ingaggio]

edit per errore del master: il ninjutsu di Natsumi non è abbastanza alto e ciò non provoca alcun effetto su Kimi che non perde chakra e, in più, il veleno ha effetto solo per 3 turni.

Turni: Kimi e poi Natsumi

18:45 Kimi:
 Sorride ad osservare il lavoro, quel segno sul volto di Natsumi un’espressione che si tramuta molto velocemente in una risata estasiata, divertita, il controllo non è molto sul quel nuovo potere eppure Yuurei andrebbe a nutrirsi di quella sensazione per restare ancora al comando sentendo comunque il tempo scadere, non è così facile per lei ora. Eppure quella risata permane nell’aria andando così ad espandersi non si preoccupa di far silenzio con l’ombrello che a causa di quello schiaffo dovrebbe essere caduto, semplicemente a terra, aperto e rivolto verso l’alto, alle sue spalle. Lei continua a ridere con l’acqua che pian piano scivola su quel corpo, sulla camicia e sui pantaloni, bagnandole i capelli più chiari <ancora!> esclama semplicemente saltellando sul posto, non tenta di far qualcosa di molto diverso, adesso tornerebbe a scattare con la mano destra che invece di discendere e posarsi placidamente lungo il suo fianco tenterebbe di andare a prendere il polso dell’altra. Uno scatto ancora una volta di quel braccio che verrebbe fatto andando a contrarre i suoi muscoli, il palmo aperto che andrebbe a richiudersi lungo il polso sinistro dell’altra donna, le dita che cercherebbero di stringerla nella morsa, per fare questo ovviamente lei dovrebbe flettere in avanti il busto, un gesto che dovrebbe essere simultaneo al braccio che scatterebbe veloce verso il basso e in avanti così da poterla ghermire a suo piacimento. Fletterebbe anche le gambe così da assicurarsi un appoggio ben più stabile. Mentre i suoi muscoli si mettono all’opera per permetterle di dare massima forza e velocità ad un gesto così semplice lei tenterebbe nuovamente di far reagire il suo sangue al suo chakra, di mischiarli e prenderne il controllo una seconda volta tentando quindi di adar a far fuoriuscire dai pori della sua pelle minuscole goccioline e per cercare di lasciare una nuova macchia violacea sul polso dell’altra. Cercherebbe poi di tenerla stretta con quelle sue dita affusolate e magre per quanto la forza non sia mai stato uno dei suoi , appunto, punti di forza. Nonostante le ripetizioni e l’ironia nella frase spera comunque che basti per continuare a giocare ancora un po’ a divertirsi con quella nuova esperienza e chissà magari ripetere l’esperienza del primo vero richiamo del veleno quando finì per uccidere, senza accorgersene, suo padre a furia di avvelenarlo [Miasma 3 stadio][chakra 80/95][arte del veleno liv 3][2/4 presa][agilità 80][forza:10]

19:03 Natsumi:
  [Lato Sud] Ci vuole poco tempo, pochissimo, prima che la situazione si ribalti a suo svantaggio. Ovviamente. Non riesce a toccare il braccio dell’altra, coperto dalla stoffa della camicetta, non riesce nemmeno a sfiorarla con la punta della mano, con la punta delle dita. Non riesce a scalfirla, a fare un minimo di danno sulla sua pelle, a vedere una macchia violacea attraverso la stoffa del vestito altrui. E, di rimando, non riuscirebbe a fermare l’avanzata della mano di Kimi, ritrovandosi quel tocco contro il viso, sulla guancia sinistra, con il sangue e il veleno che entrano in circolo attraverso quella zona e che inizierebbero a debilitare il corpo della Contraente. La riserva di chakra diminuisce, la riserva delle forze diminuisce di un minimo e il tutto succede con un solo e semplicissimo tocco. Sa bene che si trova addosso quel segno violaceo, ora, quel segno che le farà scendere sempre di più il Chakra. Ma l’altra non si fermerebbe qui, l’altra continuerebbe con quel gioco perverso, con quel gioco intrapreso, con quella voglia di sentire il contatto diretto con lei. Proverebbe a schivare il tocco dell’altra, quella presa stretta contro il suo polso sinistro, per non sentire di nuovo le forze calare, così come lo stesso Chakra. Proverebbe a far un paio di passi in laterale, verso destra, di circa due metri. E tenterebbe di fare una contro offensiva, tenterebbe di provocare un minimo danno verso la Doku. <Ora voglio divertirmi pure io> voce graffiata, voce rauca e bassa nelle corde vocali. Cercherebbe, ora, di sentire dentro di sé il sistema circolatorio, quel sangue prezioso che circola nelle sue vene, che pompa dal cuore, passa per i polmoni, per i reni, per ogni singolo organo presente nel corpo. Cercherebbe di prelevare una piccola quantità di Chakra dalla bocca dello stomaco, dalla zona dove si trova il quantitativo maggiore di quell’energia, per poterlo utilizzare e per poterlo fondere con il sangue. Sì, esatto, con il sangue. Tenterebbe di far scorrere il Chakra attraverso le vene del corpo: dall’addome ai polmoni, dal cuore alle braccia, per spingere quell’energia verso le mani, verso quei palmi candidi e puri, verso quella terminazione ultima nella parte superiore del corpo. Dunque, proverebbe a spingere un quantitativo di sangue verso quella zona, di convogliare quel liquido vermiglio in direzione delle mani, per farlo scorrere nei pori delle dita, nei pori del dorso, nei pori e nelle linee che si visionano sul palmo. Ed è lì che tenterebbe di mescolarli tra loro, di renderli unici, di renderli un’unica realtà e avere la visione nitida dei due elementi fusi. Cercherebbe di modellare quell’essenza per donargli una forma, per donargli un’identità, per donargli una direzione precisa. Dovrebbe riuscire a schiacciarli insieme, a formare un ovale nitido e dai bordi definiti, un ovale violaceo e con alcuni piccoli aculei che si mostrano sulla maggior parte della superficie. Aculei acuminati ma appena percettibili, aculei acuminati e pronti ad attecchire contro la pelle di un qualsiasi nemico, di una qualsiasi vittima, di una qualsiasi persona. Un ovale bello e colorato agli occhi della Goryo, un ovale che tenterebbe di far fuoriuscire dal palmo della mano destra, un ovale che dovrebbe uscire dal palmo destro, dai piccoli pori presenti, dai minuscoli pori presenti. Un ovale che verrebbe lanciato solo ora da Sumi, un lancio laterale verso la guancia sinistra della donna, per poterlo far attecchire sulla pelle altrui, per provocare un lievissimo danno sulla pelle altrui. Un piccolo parassita violaceo, un parassita bello e invitante, un parassita colorato. Ci prova, non può far altro che provarci in qualche modo. Deve imparare a testare i suoi limiti, deve imparare a testare le sue possibilità, deve imparare a padroneggiare quel potere nella sua totalità. [Schivata 2/4][Parasitus 2/4][ -2 Punti Vita][Innata Goryo: Attiva, -1 Chakra][Chakra On: 20/30, -2 per la Tecnica][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

19:11 Natsumi:
  [Lato Sud] Edit Tag: [Schivata 2/4][Parasitus 2/4][Innata Goryo: Attiva, -1 Chakra][Chakra On: 20/30, -2 per la Tecnica][ -2 Punti Vita per la Tecnica][-3 Punti Vita per Effetto Veleno Doku][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

La differenza di abilità tra Kimi e Natsumi è abissale, non vi è paragone e nuovamente la velocità di Kimi è superiore riuscendo senza problemi ad afferrare il polso della genin sul quale si formerebbe un altra macchia violacea e ulteriore chakra viene meno alla riserva della genin; in più, il veleno della Doku fa nuovamente effetto aumentandone la durata e sono altri punti vita persi per la genin. Nonostante, però, la ragazza sia stata presa per un polso, riesce comunque ad utilizzare la tecnica parassitaria contro Kimi creando, appunto, un parassita che viene scagliato contro la Doku a una velocità abbastanza alta ma la giovane riesce a vedere grazie ai sensi piuttosto elevati. Lo vede partire anche se la distanza è molto vicina e fuggire è particolarmente difficile diretto verso la guancia sinistra della donna. Riuscirà a fare qualcosa? Scopriamolo. [PVP][Natsumi: -8 punti chakra; -3 pv a turno per 3 turni per effetto del veleno + 1 aggiuntivo per nuovo contatto][Kimi: DIFESA EXTRA 1/4 DI TURNO. AZIONA SOLO LEI][Distanza: ingaggio]

19:43 Kimi:
 Perché schivare quando ce l’ha tra le mani? Insomma non è da lei. E quindi nulla si limita a lasciare la sua mano velenosa su quel polso senza minimamente spostarsi, non è assolutamente sua intenzione. Resta immobile dunque lei che non prova nemmeno per sbaglio a scansarsi e anzi tiene solo maggiormente la mano della donna. Continua a ridacchia per tutta risposta, continua ad osservarla ignorando il pericolo e anzi esponendosi senza alcun problema, amante del caos, masochista o forse semplicemente stupida, mettetela come volete ma quella è Yuurei che non sembra intenzionata a fare nemmeno un passo e anzi si limiterebbe ad osservare la tecnica della ragazza sorridendo <sì gioca anche tu> una risata esce da quella bocca, divertita, profondamente gioiosa e sicuramente malata. Nella sua mente non c’è altro che adrenalina pura causata da quel gioco, non è un vero combattimento ma l’idea stessa che lei possa essere ferita basta per renderla estremamente euforica e pronta a combattere. Uccidere od essere uccisi, non è più così per lei si riduce tutto al piacere, semplicemente a questo farsi del male, essere ferita, causare scompiglio, caos nella mente avversaria questa è la vera motivazione che la tiene incollata esattamente lì dov’è lei senza appunto farle nemmeno balenare per la testa l’idea di spostarsi da quel punto. Finchè può stare a comando di quel corpo perché non sfruttare al massimo ogni istante che le viene fornito, non c’è davvero una risposta è semplicemente fatta male proprio come quando ancora viveva ad Oto preferiva scontrarsi a viso aperto con i nemici, senza paura e anzi godendo di ogni singola ferita che le veniva inferta, rischiando la sua vita più volte cacciandosi nei guai e costringendo quindi quei pochi a cui importava qualcosa di lei a salvarla, mettersi a rischio loro stessi solo per poterla spingere via da quell’onda di pura pazzia da cui veniva travolta continuamente ed è proprio questo che è ora lei: al stessa identica ragazzina di anni prima solo più potente e incazzata[Miasma 3 stadio][chakra 80/95][arte del veleno liv 3]

Kimi resta ferma, immobile lasciandosi colpire dalla genin. Il parassita le colpisce la guancia penetrandogliela e conficcandosi nella pelle provocando una buona uscita di sangue [-19 pv], una buona mossa per la Goryo e una pessima strategia per la Doku. Il movimento istintivo del corpo è quello di portare il viso a voltarsi verso destra ma la presa sulla genin rimane salda ancora per un po', la situazione si può ribaltare volendo ma serve molta forza di volontà. [PVP][Natsumi 9 punti chakra totali e 93 pv][Kimi 81 pv totali][Turni Natsumi/Kimi]

20:14 Natsumi:
  [Lato Sud] E’ riuscita a colpire la Doku che, stranamente, non cerca di evitare quel colpo che lei porta, subendo quel parassita sul proprio viso e lasciando che si intacchi sulla guancia come se niente fosse. Le provocherebbe un danno minimo, un danno che non è nulla in confronto al veleno che sta fluendo nelle vene della Goryo. Una Goryo pura, una Goryo vera, una Goryo che non può contare su un’altra forza alla base, che non può contare sull’esperienza dell’altra, che non può contare sulla potenza che l’altra mostra in ogni singolo frangente. Le iridi smeraldine rimarrebbero a ridosso del volto di Kimi, rimirando quel parassita attaccarsi alla sua pelle e provocando, così, un sorriso sarcastico sulle labbra rosate, più chiare rispetto a quelle rosse che porta di solito. Una figura che cercherebbe di sciogliersi dalla presa della donna, che cercherebbe di scansare il polso da quella presa e potersi allontanare così da lei. Si sente ancora più debilitata rispetto a prima, altre energie che vengono risucchiate per forza del veleno, un veleno tossico che sta risucchiando vita dalle sue cellule. Non può morire proprio oggi, non può permettersi questo lusso proprio oggi e proverebbe a colpire la donna nello stomaco. Rilascerebbe la propria innata, non può continuare a sprecare Chakra inutilmente, rischierebbe solo di svenire o di finire molto peggio. Non ha molta forza su cui contare, non ha molta dimestichezza con i colpi corpo a corpo, ma non potrebbe fare altrimenti in questo frangente. La mano destra, che dovrebbe essere posta lungo il fianco destro della ragazza, si andrebbe a chiudere in un pugno, con le dita che si dovrebbero chiudere sul palmo e formare l’azione desiderata. Cercherebbe, poi, di rivolgere il pugno con la chiusura delle dita verso l’alto, il gomito che dovrebbe piegarsi indietro e poi essere slanciato velocemente in avanti. Un movimento atto a colpire lo stomaco dal basso verso l’alto, il braccio che verrebbe disteso in quella direzione, un montante, con il pugno che dovrebbe impattare contro lo stomaco della Doku e cercare così di farle mollare la presa dal polso sinistro, da quella morsa estenuante sulla propria pelle. Deve liberarsi, vuole liberarsi e andarsene da questo inferno arrivato nel bosco e che sta mettendo a repentaglio la sua realtà, il suo futuro. Se il colpo riceve un riscontro positivo, proverebbe a muoversi all’indietro, spostandosi di diciannove metri circa dalla Doku, lontana dal suo tocco, lontana da quella presa velenosa. <Non voglio giocare più. Basta> direbbe schietta e diretta, con la Natsumi originale che prende voce, un tono determinato ed esausto. [Montante 2/4][Spostamento Indietro: 2/4][Chakra On: 9/30][-3 Punti Vita per Effetto Veleno Doku][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

Master a cena

20:33 Kimi:
 Un colpo diretto al suo volto che dovrebbe provocarle dolore ma in realtà le da solo piacere, mentre il sangue esce a causa di quel parassita lei ride, con le gote ormai rosse o meglio anche l’altra e il respiro che si fa appena più pesante, segno di quanto gradisca quel particolare tocco. Chiude gli occhi per godersi quell’istante e mentre le riapre la trasformazione torna al punto di partenza, perde semplicemente il controllo su quell’innata, labbra che tornano rosee, l’occhio destro che si libera della sclera nere e dell’iridi rosso tornando gelido proprio come il sinistro, i capelli che tornano a scurisci mentre le varie cicatrici sul suo corpo svaniscono alla vista di chiunque, per quanto rimangano ben impresse della sua mente. La situazione ora cambia e mentre la ragazza prova a divincolarsi lei senza mollare la presa, per opporre resistenza mantenendo i muscoli rigidi, si limita a flettere le gambe mentre il busto si volta appena verso sinistra, questo dovrebbe bastare per poi andare a spostare il peso del suo corpo sulla gamba sinistra, i piedi perdono l’appoggio dei talloni ed ecco che la gamba destra darebbe la spinta di quello scatto iniziare verso sinistra che dovrebbe distanziarla di cinque metri sul lato. La visione die fatti cambia proprio come la sua personalità ora è uccidere o venir uccisi per quando essendo davanti ad un membro del clan Goryo sa che deve porsi un limite, ragiona con freddezza mentre il sangue le sporca il volto. Ha osato attaccarla, avvicinarla e poi cercare di ferirla e per quanto Yuurei possa essere stata al gioco con lei è in realtà una questione molto diversa, il chakra risalirebbe semplicemente verso le ghiandole salivari mentre le mani veloci andrebbero a comporre il sigillo del serpente. Il chakra nelle sue ghiandole salivari andrebbe a raccogliere una buona quantità di chakra prima di risalire nella bocca, ora lei andrebbe a posizionare le mani intorno alle labbra come a disegnarne un prolungamento, ben distese. Mentre il corpo si muove il suo chakra andrebbe a modellare quella quantità di veleno tossico così da fargli assumere la forma di due spiedi. Nulla di più. A questo punto si limiterebbe a prendere la mira per poi soffiare fuori tutta l’aria e insieme lanciare i due spiedi che dovrebbero partire in direzione di Natsumi, uno per lato del volto con il solo scopo di graffiarla e avvelenarla nuovamente <credi di potermi ferire e poi andartene semplicemente?> la voce risuonerebbe fredda, distaccata proprio come la morte che lentamente si avvicina. No non può esagerare ma sta attenta, conosce la sua forza e per questo conta il tempo che manca al suo veleno per smettere l’effetto, cerca di prevederne i danni così da limitarsi a spaventare la ragazza, spaventarla abbastanza da farle cambiare idea sul colpirla anche se poi a ben vedere è stata solo colpa sua se si è ferita, ma questi sono dettagli[chakra 70/95][arte del veleno liv 3][spiedi doku x2][pv 81]

20:34 Kimi:
 [edit][chakra 76/95][avevo cannato il costo della tecnica sorry]

Lo scontro è completamente nelle mani di Kimi che lascerebbe andare la ragazza per poi allontanarsi di 5 metri dalla suddetta. Natsumi assopisce la sua innata così come Kimi perde il controllo sulla sua innata tornando la Doku di sempre. Giustamente, è stata attaccata, quindi cosa fare? La paura è l'arma migliore e va a creare quei due spiedi per poi scagliarli contro la genin. La differenza tra le percezioni cognitive di Natsumi e la velocità degli spiedi è troppo anche solo per cercare di vederli partire e, di conseguenza, essi vanno a colpire le guance della giovane di striscio, lacerandole appena ma è comunque un attacco degno di note [-15 pv], il sangue esce bagnandole il viso. Una fortuna che Kimi sia stata magnanima o poteva finire davvero molto peggio; inoltre, l'effetto del veleno viene prolungato nuovamente. La distanza tra le due è di 5 metri, Natsumi non riesce a spostarsi in tempo. [PVP][Natsumi - 3 pv per l'avvelenamento per altri 2 turni][5 metri la distanza][Turni: Kimi/Natsumi]

21:41 Kimi:
 Magnanima è il termine giusto per definirla, si limita quindi a flettere nuovamente le gambe e spostare il busto in avanti, mentre i talloni andrebbero a staccarsi dal terreno. Esattamente come prima andrebbe a spostare il suo baricentro così da sbilanciarsi prima di iniziare nuovamente quello scatto. Senza dover aggiungere altro si limiterebbe quindi a scostare la gamba sinistra, andare ad effettuare quel primo passo di quello che è uno scatto portato al massimo della sua velocità. Andrebbe così non solo a raggiungerla ma soprattutto a superarla al massimo della distanza da lei raggiungibile. Se fosse riuscita mentre il busto resta flesso in avanti per la corsa e le gambe si muovono in sincrono con le braccia per aumentare la potenza di spinta si limiterebbe ad alzare il tono in prossimità di Natsumi così da poter essere udita <non osare mai più> non ha altro da aggiungere lei terminata la sua corsa si limiterebbe a camminare, uno schiaffo morale quello scatto, nulla di più, quasi a volerle dimostrare la differenza di potere tra loro e soprattutto il fatto che comunque con lei non si scherza. Ad ogni modo mentre continuerebbe con quel passo più lento solo per tornare verso la magione la sua mano destra salirebbe verso la guancia così da accarezzare ila ferita e riscoprirsi a sorridere per il semplice piacere che le provoca, stimoli che nella sua mente sono da sempre confusi e da sempre sovrapposti, nonostante la sua personalità decisamente meno masochista di quella da Goryo non smette di trarne puro piacere. Certo lei evita di farsi volutamente ferire a differenza dell’altra ma questo non significa che sotto sotto, e anche sopra sopra diciamocelo, non le piaccia. Quindi a meno che non venga raggiunta lei si allontanerebbe per lasciare Natsumi da sola a riflettere o qualsiasi cosa si senta di dover fare ora[chakra 76/95][arte del veleno liv 3][spiedi doku x2][pv 81][end?]

21:46 Natsumi:
 Altri due colpi inferti contro il proprio corpo, altri due colpi che lambiscono le sue guance e lasciano rivoli di sangue a scendere lungo il viso. Altro veleno che viene iniettato nel suo corpo, altro veleno che entra in circolo nel suo corpo e debilita ulteriormente le sue forze. Un leggero scatto che viene portato dal corpo dell’altra per giungere a breve contro di lei, senza che riesca a fuggire, senza che riesca a muovere alcun muscolo, senza che riesca a scostarsi da lei. Poche parole che risuonano nella sua testa, poche parole che suonano quasi come una condanna contro la mente della Goryo. La vedrebbe allontanarsi, svanire alla sua vista e si porterebbe verso l’Anteiku per riflettere e per cercare di curarsi quelle ferite. Se non ci riuscirà, dovrà recarsi all’ospedale e farsi togliere quel veleno dal proprio sangue. Ha subito abbastanza quest’oggi e sta imparando a diffidare molto anche da chi maneggia il suo stesso potere. <End> [Chakra On: 9/30][-3 Punti Vita per Effetto Veleno Doku][Veleno Stordente x1 – Fumogeni x1 – Tonico per Chakra x1 – Coltello x1]

END

Natsumi e Kimi giocano come due bimbe a chi si fa più male.

Note: brave entrambe ragazze, niente da segnalare in particolare.