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Colazione all'Anteiku

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con Zashiki, Natsumi

10:50 Natsumi:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Nevica all’esterno, ormai da qualche ora. Nevica all’esterno e lei si sofferma per un breve istante a osservare quel manto bianco al di fuori delle immense vetrate del bar. Un bar dall’aspetto caratteristico, un bar semplice ma moderno. Un bancone e tre sgabelli si aprono sul lato sinistro rispetto all’ingresso, da dove si può anche visionare la porta che sale verso le camere e la zona comune della famiglia di cui la ragazza fa ormai parte. Alcuni tavolini sono posti in giro per il salone, vasi privi di fiori offrono una specie di ornamento. Alcune persone sono già presenti all’interno del locale, con la neo Contraente a fare da barista dietro al bancone. Indossa una camicetta bianca a coprire il busto privo di forme, un grembiule nero a chiudersi al di sopra di essa e dei pantaloni neri che fasciano le gambe sottostanti. Scarpe nere e lucide sono indossate ai piedi e i capelli lilla sono tenuti ordinati con un paio di forcine a bloccare i ciuffi ribelli presenti ai lati, sulle tempie. Un viso candido e pulito, un viso rosato e delicato, con un leggero velo di rosso a ridosso delle labbra. Un paio di orecchini a bottoncino sono portati ai lobi delle orecchie, con una piccola pietra rossa, simile al rubino, al colore del sangue. Un sorriso stampato e forzato, è difficile vederla a suo agio con qualsiasi emozione che comporti una certa allegria, una certa felicità, una certa positività non voluta. Sta preparando un caffè per un cliente appena giunto, un caffè speciale, uno di quelli che sono il marchio di fabbrica dello stesso locale. Un caffè corretto con cioccolato e polvere al cacao al di sopra della schiuma di latte. Un caffè che piace anche a Natsumi, Sumi per i suoi fratelli e le sue sorelle, un caffè semplice all’apparenza ma buonissimo e particolare al palato. Non impasta il Chakra, non ne sentirebbe il bisogno, di sente tranquilla e protetta in queste mura, in questa dimora, nella sua nuovissima casa. Si sta abituando all’idea di famiglia, si sta riabituando a essere parte di una famiglia e nessuno deve osare portarla via da loro. Nessuno.

10:55 Zashiki:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Quest'oggi il risveglio del giovane Doku è stato condito con una piacevole sorpresa, LA NEVA. Si della soffice, bianca e innocente neve si è adagiata sul villaggio Kusano. Che bello vero? Si senz'altro, però fa freddo, eccome se fa freddo. Un freddo secco, intenso capace di penetrare i vestiti sino ad arrivare alle ossa. E' uscito dal magione Doku, ormai la sua nuova casa, la sua temporanea nuova casa, in attesa che la yakuza inizi a portare qualche profitto. Sta di fatto che questa mattina il giovane si dirige verso uno dei locali, per essere precisi un bar, più apprezzati di Kusa, del resto pure lui ha bisogno di fare colazione. Questa volta il passo è più celere del solito, obbligato, se non vuole congelare. Indossa il solito completo elegante nero completato da un paio di guanti del medesimo colore e una giacca grigia che lascia intravedere la cravatta nera. Questa volta la giacca anziché essere appoggiata sulle spalle e indossata, il meteo lo richiede. Passando tra una via e un'altra dovrebbe essere ormai quasi arrivato. Le labbra, dolcemente, cullano una sigaretta che viene tenuta dalla mano destra, sarebbe uno spreco se dovesse cadere. Qualche fiocco di neve imbianca la nera figura del Doku e prima di entrare nel bar farebbe un ultimo tiro di sigaretta prima di lanciarla in strada e con la mano destra ora libera andrebbe a togliere la neve dalle spalle e dai neri ribelli capelli. Muoverebbe qualche passo e quello splendore di figura entrerebbe in scena, il divo dei Doku è arrivato. Uno sguardo magnetico dovrebbe squadrare il posto.

11:10 Natsumi:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Una moltitudine di persone, ecco ciò che entra e esce dal locale, da questo bar sconosciuto per la Goryo, prima di vederlo con i suoi stessi occhi e prima di esserci finita dentro per una sua disattenzione. Ma è felice di poter essere qui, è felice di essere parte di un gruppo unito, di un gruppo unico, di un gruppo che si sostiene e che difende i membri in caso di necessità, in caso di giusta necessità. Non si difende per caso, non si difende in caso di errore madornale, non si difende in caso di tradimento. Ma lei non intende compiere nulla di ciò, non intende rompere quella fiducia che Ruby e Nimura nutrono in lei. Grazie a loro è ancora viva, grazie a loro può guardare ancora la luce del sole, la neve candida che scende sul terreno e la pioggia che bagna e che dona la vita alle piante e agli animali dei boschi. E’ viva, è la cosa più importante e ripagherà ogni singolo centesimo di quell’occasione ricevuta, di quella seconda possibilità. Il caffè speciale è pronto e si avvicinerebbe al bancone, al fondo rispetto all’ingresso e servirebbe il tutto all’uomo che ha ordinato quella specialità, quel tocco magico che il caffè e il cioccolato donano al palato. Un caffè meraviglioso, un caffè particolare, un caffè che sa di chicchi appena raccolti e che dona un retrogusto di polvere di cacao. Una vera gioia per il gusto, una vera gioia per chiunque assaggi quella bevanda calda e accogliente. Osserverebbe il salone davanti a sé, osserverebbe alcuni tavoli che ora sono vuoti e che vanno svuotati delle tazzine lasciate sulla superficie lignea e di cui, nessuno, si sta ancora occupando. Sono in tre dietro al bancone, lei, Hiruma e un’altra ragazza e, quindi, si può staccare per prelevare il tutto e portare le tazzine al lavaggio che meritano. Una vassoio verrebbe preso tra le dita della mano destra, la sua principale, prima di uscire dal bancone e muovere i passi verso i tavoli più vicini a quella zona, quelli su cui aveva posto i propri occhi. Passo svelto e deciso, passo svelto e preciso, non deve rovinare nulla e non deve rompere nulla. Vuole essere brava, vuole essere giusta, vuole essere un esempio. Il vassoio viene posto al di sopra di un tavolo completamente vuoto e inizierebbe a prendere le tazzine e a riporle su di esso, per velocizzare lo sgombero e permettere a nuovi clienti di potersi sedere e godersi la mattinata in loro compagnia. Le inizia persino a piacere questo lavoro, in un certo senso, in quanto le permette di essere efficiente e di essere sotto stretto controllo della Capa. [Chakra Off]

11:18 Zashiki:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Ma come, nessuno lo accoglie, resterebbe un po' stranito da ciò <Tsk> ma come si dice in questi casi, se la cameriera non va da Zashiki, allora Zashiki fa come vuole. E' una legge universale, adattabile in tante diverse situazioni, questa in primis. Cercherebbe un tavolo vuoto e qualora lo trovasse andrebbe a sedersi, in maniera piuttosto elegante considerando il tipo. Una volta seduto continuerebbe a guardarsi intorno in attesa che qualcuno arrivi a servirlo, del resto è li anche per quello, vuole mangiare, deve fare colazione se no come farà a lavorare quest'oggi. La gamba destra andrebbe ad accavallarsi sopra la mancina e le due mani guantate andrebbero a porsi una sopra l'altra sulla coscia destra. Attende, ma per quanto? Poco, almeno fino a quando non decide di spalancare la voce <Posso ordinare?> rivolto a chi? A qualcuno, di fatto il tono non è troppo alto ma è udibile da quasi tutti i presenti, un tono secco, freddo ma pacato. Attende nuovamente, leggermente spazientito. Odia aspettare, odia farlo a lavoro, odia farlo a casa, odia a farlo in qualsiasi situazione.

11:29 Natsumi:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Continuerebbe a ripulire i tavolini ancora occupati dai bicchieri e dalle tazzine perché va mantenuto un certo decoro e un certo ordine, in modo tale da offrire un miglior servizio e una migliore visuale a chiunque entri all’interno e voglia consumare presso di loro. Finirebbe solo ora di sparecchiare il tutto e riporterebbe il vassoio a ridosso del bancone, facendolo così prelevare a Hiruma e si volterebbe ancora per capire se c’è altro da effettuare, altro da sistemare o altro a cui porre la propria attenzione. La gente comincerebbe ad affollarsi a quell’ora, con alcuni che ancora bevono e gustano la loro colazione e altri che si apprestano a giungere e a occupare i tavoli liberi e puliti dalla sporcizia. E una voce si alzerebbe al di sopra del coro e del vociare presente e attirerebbe l’attenzione della Goryo. Lo sguardo lilla andrebbe a cercare la figura che richiama l’attenzione con quel vigore, con una pazienza ormai abbandonata e accantonata chissà dove. Si avvicinerebbe quindi alla figura di Zashiki, del neo Doku, prima di prelevare il taccuino e la penna dalla taschina del grembiule e chiedere, provando a mostrare un sorriso quantomeno accettabile e caloroso <Benvenuto all’Anteiku. Cosa vuole ordinare?> disponibile ed educata, deve imparare a far fuoriuscire il tutto in modo più spontaneo e più allegro, come Nimura ordina e richiede a tutta la sua famiglia. Ci prova ogni volta, in ogni occasione possibile, per non far sfigurare nessuno e per mandare avanti un’attività ottima e conosciuta nel villaggio. La mano è pronta a scrivere, a segnare l’ordinazione ed eventuali particolarità richieste dal cliente verso cui si pone. Sì, è rivolta a lui adesso, a quel ragazzo spazientito e in perenne scontro con il mondo, con quell’attesa minima che lo snerva. L’attesa è solo l’anticamera del piacere dei sensi, del piacere del gusto e delle sue relative papille gustative. Lei stessa ha testato i prodotti offerti e, davvero, possono piacere a tutti, anche al più complicato e pretenzioso dei clienti. [Chakra Off]

11:38 Zashiki:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Finalmente, la cameriera arriva e una rapida occhiata la squadrerebbe <Mmm> attimi di riflessione <Era ora> sentenzia gelido, proprio come il clima al di fuori del locale. Quindi con lo sguardo fisso sulla giovane cameriera inizierebbe a ordinare <Vediamo> ci pensa un po' su e poi ricorda le parole del Kage Kusano <Dannato> nulla di più. Un'altra breve pausa prima di esternare quello che vuole <Allora direi caffè con una spolverata di cacao e un goccio, appena, di latte> spiega poi muovendo lo sguardo verso le gambe della giovane per poi tornare sul suo volto <E una fetta di torta, indifferente il tipo> spiega pacato, dopo di che andrebbe ad umettare le labbra <E anche il tuo nome se possibile> direbbe cercando di fare un piccolo sorriso. Non che lo sappia fare bene, però ci prova. Del resto cosa è il giovane Doku se non un dio incarnato in un giovane? Forse ultimamente si è un po' montato la testa, ma capitelo, è giovane ha avuto gironi pesanti e forse ha riscoperto la propria vera natura. Uno sguardo glaciale fatto di un azzurro intenso, i capelli mossi neri darebbero un aria sbarazzina, insomma come piace alle ragazze. Il suo approccio avrà funzionato? Chissà, sta di fatto che almeno spera di ricevere la colazione.

11:53 Natsumi:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] E’ una ragazza sveglia e decisa, lei ed è riuscita a superare una miriade di pretendenti al lavoro in ospedale, a quell’offerta di ricerca di tirocinanti, di persone che si prodigano a imparare le arti curative e a essere così in grado di riconoscere ferite, di curare le ferite e di avere accesso a conoscenze di veleni, di farmaci, di tutto ciò che possa comportare il corpo umano. E’ felice di esserci riuscita e lo aveva comunicato a tutti questo suo primo successo. Non si vuole pavoneggiare, non la Natsumi originale, ma voleva comunque mettere in chiaro che farebbe di tutto per rimanere tra loro ed essere parte di loro. Nel pomeriggio tardi deve tornare in ospedale e andare avanti con il suo tirocinio, seguendo diversi orari, diversi medici, diverse procedure standard. Deve imparare molto e lo deve fare perché è quello che vuole davvero. Lo sguardo lilla rimarrebbe a ridosso del Doku, del suo viso all’apparenza angelico e all’apparenza altezzoso e sicuro di sé. Quei soggetti le danno il voltastomaco, quei soggetti non sono il tipo ideale della Goryo, ma neanche alla lontana. Se varia quel suo approccio, ci potrebbe anche provare davvero con lei. Ma se rimane così, può anche abbandonare ogni vana speranza. Giungono, finalmente, le parole riguardanti l’ordinazione che vuole effettuare, a quella colazione che vorrebbe ricevere, a quell’attesa che dovrebbe svanire a breve. Scrive ogni singolo dettaglio sul taccuino retto tra le dita della mano sinistra e la penna nella mano destra. Ideogrammi semplici e veloci, ideogrammi atti a velocizzare la preparazione e l’esecuzione finale. <Perfetto> direbbe in un primo momento, strappando il foglietto dal resto del taccuino. La domanda indiretta portata dall’altro, poi, la farebbe fermare per un attimo, squadrandolo da capo a piedi con le iridi lilla. Capelli neri, sbarazzini, occhi azzurri come il cielo e un sorriso appena accennato, poco spontaneo, proprio come il suo. Un sorriso forzato che tocca le labbra della Goryo, prima di rispondere semplicemente <Io sono Natsumi> non ha problemi a fornire il suo nome di battesimo, in quanto è un’informazione pubblica, nessuno può collegare ancora nulla a esso. Un nome, il suo nome, il suo verissimo nome. Dopo aver fornito quell’informazione, si volterebbe un attimo e darebbe le spalle al ragazzo per portare l’ordinazione all’attenzione di Hiruma e prelevare, così, una fetta di torta alle mele sfornata una mezz’oretta fa. La ripone accuratamente su di un vassoio, dentro a un piattino e adagiata su un tovagliolo bianco. Una forchettina posta al lato e pulita maniacalmente, per poter gustare quella prelibatezza senza avvertire sapori sgradevoli. Tempi brevi e celeri sono offerti in questo locale, con l’ordinazione che viene preparata celermente e precisamente da suo fratello e viene posta anche la tazza al di sopra di quel vassoio che verrebbe così prelevato dalla figura della Genin. Spalle che verrebbero donate al bancone, ora, portandosi in direzione di Zashiki e della sua voglia d’essere un neo latin lover. [Chakra Off]

12:20 Zashiki:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Ascolta con attenzione il nome della ragazza e ne rimane quasi incantato. Non la interrompe, lascia che prima faccia il proprio dovere e attenderebbe dunque che ritorni per portare quanto richiesto. Se così fosse, al ritorno della fanciulla chioserebbe sempre con una voce pacata <Bel nome> direbbe cerando ancora di abbozzare un sorriso. Deve far pratica, potrebbe sempre servigli in futuro e in più ha trovato una bella ragazza, quale occasione migliore <Comunque piacere, Zashiki> direbbe piegando appena il collo verso la destra lasciando che quei capelli sbarazzini ondeggino leggermente. Quindi andrebbe ad adocchiare quanto ordinato e poi tornerebbe sulla ragazza <Vuoi un pezzo di torta?> chiederebbe sempre con quella voce pacata, ancora e per ora, tranquilla. Quindi proseguirebbe <Sei molto carina sai?> cerca di sedurla? Forse, sta di fatto che quel colore lilla è veramente carino <Perché non mi fai un po' compagnia?> concluderebbe dunque. La ragazza sarebbe in servizio, ma poco importa. L'egocentrismo del ragazzo non gli permetterebbe di considerare quella semplice verità. Ora attende, attende di iniziare a fare colazione. Attende che la giovane Goryo gli presti un po' di attenzione e magari gli faccia veramente compagnia.

12:38 Natsumi:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] I passi sarebbero portati in modo celere in direzione del ragazzo che ha effettuato l’ordinazione, in modo da non spazientire gli altri clienti e offrire sempre la maggiore efficienza, velocità ed educazione. Pretende tutto questo Nimura a chiunque entri nella famiglia, pretende che siano persone a modo e che sappiano essere dei Goryo a tutti gli effetti. Pretende ma non forza, pretende ma non mette pressione ai suoi numerosi figli. Natsumi si sente davvero sua figlia, adesso, una figlia adottata e coccolata. Posizionerebbe il vassoio al di sopra del tavolo a cui è posto il Doku, in modo tale da porgli la tazza con il caffè richiesto, con quel poco di latte e quel cacao sulla superficie e la fetta di torta di mele, scelta da lei e dolce portante del locale. Le parole del ragazzo giungerebbero chiare al suo orecchio, accogliendo quei complimenti ma proverebbe comunque a passare oltre. E’ in servizio, non può abbandonare i suoi fratelli in un momento della giornata così critico, ma replica comunque alle domande poste <Grazie. Sia per il nome, sia per il trovarmi carina. Ma non posso fermarmi a farti compagnia e a mangiare io stessa una fetta di torta. Sono in servizio, ci sono clienti che chiedono la mia attenzione e il mio lavoro…>. Taglierebbe corto, non vuole cedere alle prime dolcezze e alle prime avance di un ragazzo fin troppo pomposo, ancora, per i suoi gusti. Accetta e replica, accetta e passa oltre. Devi lavorare molto con lei, Zashiki. Moltissimo. Non bastano quelle attenzioni, quei complimenti, quell’essere dolce e comprensivo. Lei è abituata a stare da sola, è dovuta crescere da sola e ha maturato un’introversione piuttosto accentuata. La sua parte conscia, perlomeno. <Ha bisogno d’altro, Zashiki?> cerca di mantenere una certa distanza, cerca di mantenere un certo decoro e una certa educazione. Un sorriso delicato e un poco più spontaneo sulle labbra rosse, su di un incarnato rosato, come se petali di fiori di pesco fossero incastonati in quella pelle. Una ragazza chiusa, una ragazza bella ma lontana dall’egocentrismo. Rimane nei pressi del Doku, guardandolo e scrutandolo, per provare a percepire qualcosa di più di quegli occhi azzurri e di quell’aria sbarazzina. [Chakra Off]

12:49 Zashiki:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Ah, che ragazza devota al proprio mestiere, se toccava Zashiki non avrebbe esitato a lasciare il lavoro per una bella ragazza. Ma va be, il mondo è bello perché è vario, no? Arriva finalmente la sua colazione e direbbe <Grazie> con un tono leggermente più caldo <Della tua magnifica presenza> direbbe cercando di produrre un sorriso più spontaneo, sta provando uno strano calore, un calore che piano piano pare essere in grado di sciogliere quella maschera gelida che lo contraddistingue. Quindi continuerebbe a guardare la ragazza <Peccato, mi avrebbe fatto piacere> sentenzierebbe, questa cosa della dedizione al lavoro non la capisce proprio, forse perché alla fine il lavoro del giovane non è limitato da regole o schemi. Quindi la destra andrebbe ad arpionare la tazza così da poter assaggiare il caffè <Buonissimo, veramente> gentile, fin troppo per chi conosce il ragazzo. Ah il potere dell'amore o forse solo quello della paraculaggine. Chissà andatelo a capire. Comunque sta di fatto che risponderebbe solo alla fine alla domanda <Si> prenderebbe un po' di fiato <Mi piacerebbe invitarti ad uscire, uno di questi giorni> affermerebbe sicuro di se, ma comunque piano piano sta diventando più caloroso. Quindi andrebbe a donare un atro sorriso alla ragazza prima di tornare serio sulla propria colazione, avviandosi a mangiare anche la torta. Probabilmente ha trovato il posto in cui a venire a fare colazione o forse ha trovato semplicemente il motivo per farlo, una dolce fanciulla tinta di lilla.

13:34 Natsumi:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Lei è dedita a quello che fa, a quello che deve fare. Lei è diligente, efficiente, non vuole risultare lavativa o poco incline all’adattamento. Vuole rimanere qui e ci vuole rimanere il più possibile, essere parte di un mondo unico, di un mondo con regole e con paletti seri e decisi. Il vassoio viene trattenuto saldo tra le dita, le parole del ragazzo la colgono ancora impreparata, poco abituata a sentire complimenti e poco abituata a essere corteggiata, diciamo. <E’ mio dovere> risponderebbe, manco fosse un automa, con un distacco diretto e freddo. Lei deve essere gentile in questo momento, lei deve essere ben disposta in questo momento, lei deve essere educata in questo momento. Non può sgarrare, non può fare di testa propria e deve pensare al benessere e alla riuscita del locale. E’ una dipendente, ecco cos’è. Non risponderebbe alla prima affermazione e passerebbe oltre, guardando l’altro assaporare la bevanda calda appena ricevuta, una bevanda calda accogliente e unica per il palato. Palati fini e palati complicati apprezzano ogni peculiarità delle loro offerte culinarie. Non ha mai visto nessuno andarsene scontento, mai. <Mi fa piacere> semplice e concisa, una vera cameriera in tutta la sua magnificenza. <Dimmi pure> direbbe in un primo momento, avvertendo quel Sì che viene pronunciato nella sua direzione. Si avvicinerebbe appena alla figura del Doku, ascoltando poi la domanda indiretta che ne scaturisce dopo. Rimane pietrificata, spiazzata, confusa. Nessuno l’aveva mai invitata in generale, nessuno l’aveva mai considerata in qualsiasi modo, nessuno l’aveva mai corteggiata e bramata. Concedere una possibilità? Perché no, tanto non ha nulla da perdere. <Va bene. Ma il posto e il momento lo decido io> non vuole rischiare nulla e non vuole rischiare le penne. Dietro alla più gentile delle facce può nascondersi il più perfido dei diavoli. Ci sono troppe incognite nel mondo, ci sono troppi imprevisti, troppe imboscate, troppi elementi storti. E’ cauta, molto cauta. [Chakra Off]

13:46 Zashiki:
  [Terzo Cerchio - Anteiku] Ascolta il dire della ragazza e sorriderebbe nuovamente, soddisfatto <Va bene> quindi finirebbe di gustarsi la colazione prima di lasciare un po' di soldi sul tavolino. Quindi si alzerebbe dalla sedia e manderebbe un occhiolino alla ragazza <E' stato un piacere conoscerti Natsumi> smuoverebbe un po' la chioma per donare quell'effetto molto swish che funziona sempre <A presto allora> nulla di più, si avvierebbe verso l'uscita del loco, direzione chissà, forse lavoro o forse no, boh. [End]

Zashiki si reca al locale per far colazione. Ottiene una bella colazione e un appuntamento. Divertente **