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La volontà del fuoco

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con Furaya, Raido

16:18 Furaya:
 Le spoglie della Nara s'aggirano per la Prateria della Memoria. S'è spinta fino ai limiti della stessa, soltanto per raggiungere un posto in particolare. Veste abiti comodi, finora mai visti indosso. Una camicia nera, con rifiniture dorate simili a fiori e rosse attorno alle braccia. Lascia intravedere uno scollo sul petto, e la stessa è allacciata tramite il colletto soltanto attorno al collo. Sotto al seno, compare una fascia, dalla quale si dirama del tessuto come mantella, nera, arrivante sino ad oltre i glutei. Le rifiniture dorate e rosse partono dai vambraci attorno alle braccia, sino a risalire. Al di sotto, vi è un pantalone nero ed aderente, il quale fa risaltare le proprie forme. Ai piedi, un paio di sandali neri. Katana nell'apposito fodero contro il fianco mancino; Tasca Porta Kunai e Shuriken attorno alla coscia opposta, con svariati oggetti al suo interno, la cui maggioranza sono sistemati nei Fuda. Altri due ne ha attorno ai polsi, nei quali ha sigillato la Falce ( a destra ) e la Zanbato ( a sinistra ). Nessun'ombra di coprifronte, forse sistemati in tutt'altre tasche. Chakra di già attivo, membra che fremono. Sorpassa il Monumento ai Caduti e raggiunge il Cimitero dei Traditori. Dissestato, lapidi divelte. Dovrebbe riuscire ad intravedere - qualora sia ancora lì - la di lei Katana erosa dal tempo, sfilacciata l'elsa e decaduto il terreno. Sta cercando una Lapide. Una precisa, senza nome, senza volto. Ma sa ch'è quella. [Chakra ON][Abito: http://i.imgur.com/GnJlHcQ.jpg][Katana al fianco sinistro | Fuda polso dx: Falce | Fuda polso sx: Zanbato | Avvelenate][Resto Equip in Scheda]

16:35 Furaya:
 Alterna le inferiori leve, in modo tale che possa raggiungere la Lapide prefissata. Schiena diritta, sguardo che aleggia nei dintorni, in quella desolazione rotta soltanto da qualche sparuto pezzo di marmo qui e là. Cadaveri, circondata da ossa e scempi. Volti che son rimasti nella storia per via della loro malvagità, per via della loro predisposizione al male. Luogo di culto che non viene mai visitato. Ma, nonostante tutto, anche i peggiori traditori hanno diritto ad essere sotterrati, a far sparire le loro spoglie. < ... > Si ferma innanzi a quella che è la Lapide di Ryota Nara, suo padre. Il gelo non ha ancora preso il sopravvento. Si inginocchia, piegando le gambe con le ginocchia rivolte in avanti. Busto inclinato, braccia poggiate sulle cosce. Capo che si piega di lato. < Schifo. > Si rialza in men di due secondi netti, con la gamba manca che viene spinta, con quanta forza possiede in avanti, precisamente verso la lapide di marmo. Cerca, con la suola del sandalo che ivi dovrebbe andare ad impattare, al centro, di spingere la suddetta a terra, liberando in un certo qual modo il terreno. Mandritta che, frattanto, s'avvicina al Fuda attorno al polso mancino. Vi immetterebbe una infima quantità di Chakra, proveniente dal centro del petto, sino a fuoriuscire dagli tsubo delle dita. Da quivi, dovrebbe riuscire ad estrarre la Zanbato, la quale verrebbe sorretta dal braccio portante, con la punta rivolta verso il suolo, piatto verso la tomba. < Tsk. > Uno schioccar della lingua contro il palato, silenzio onnipresente, sguardo sprezzante. [Chakra ON][Abito: http://i.imgur.com/GnJlHcQ.jpg][Katana al fianco sinistro | Fuda polso dx: Falce | Fuda polso sx: Zanbato | Avvelenate][Resto Equip in Scheda]

16:52 Furaya:
 Richiamata la Zanbato dal Fuda, comincia ad usarla come vanga. Certo, utilizzare un'arma decisamente forte e duttile come vanga non è la migliore delle cose. Fa infilare la punta nel terreno, iniziando a forzare e a smuovere le varie zolle. Così facendo, dovrebbe riuscire a togliere i primi strati del terreno che copre la bara di suo padre. Inspira ed espira regolarmente. Sta soltanto profanando una tomba. Di un traditore, tra l'altro. A chi volete che importi? Dovrebbe riuscire, tramite movimenti coadiuvati da braccia, spalle e busto, oltre che di cosce e polpacci, a togliere la terra con la punta e il piatto della spada. Così facendo, la spingerebbe di lato. Tenta di aprirsi una sorta di varco, affinché possa di già riuscire ad intravedere quella che è la bara dove suo padre, ormai da oltre tre anni, riposa. Sapete che smacco se, aprendola, non ci trova neppure i rimasugli delle ossa e della cenere? Prosegue alacremente nel proprio lavoro, in modo tale da sbrigarsi quanto prima in ciò che deve compiere e, infine, andarsene dal loco. < Ngh-- > Stringe i denti, non fiata neppure una sillaba. Vuole soltanto far ciò per cui è andata lì e poi andarsene nuovamente. Pensa veramente che un simile atto possa mettere la parola "Fine", un Punto fisso, ad una questione tanto delicata? [Chakra ON][Abito: http://i.imgur.com/GnJlHcQ.jpg][Katana al fianco sinistro | Fuda polso dx: Falce | Fuda polso sx: Zanbato | Avvelenate][Resto Equip in Scheda]

Il paese del fuoco è soggetto a molteplici piogge in questo periodo. L'acqua cade dal cielo in modo incessante e con pretese immense; il cielo è scuro, completamente ricoperto di grossi nuvoloni grigi che offuscano il sole impedendo il passare dei raggi del suddetto. Il freddo si fa sentire in particolar modo con il vento che soffia, non molto forte, ma lo fa rendendo la pioggia più insidiosa e snervante. La giovane consigliera di Konoha è intenta a scavare e disotterrare la tomba del padre per dargli gli ultimi saluti bruciandolo completamente, un'azione vile e da vigliacchi, prendersela con il corpo di un morto eppure lo sta facendo. Furaya, ma come ti sei ridotta? Fatto sta che non è tutto rose e fiori l'operazione a qualcosa accade, qualcosa succede davvero. Non c'è nessuno vicino a te e nelle vicinanze e lo sai bene, i tuoi sensi possono percepire che sei da sola ma la tua spalla destra viene toccata, una mano si posa su di essa ma non percepisci calore, freddo o altro bensì solo un tocco, qualcuno o qualcosa che ti tiene e ti ferma<Alla fine sei diventata come me>una voce alle tue spalle parla, è la voce di un uomo, la voce di Ryota Nara si fa nuovamente viva. Il sannin si presenta con i suoi classici vestiti blu, gli occhi da sole blu ma non è in forma umana bensì in forma di spirito trasparente e brillante e si palesa alle tue spalle<Mia figlia...lo sapevo che in fondo eri come me, l'ho sempre saputo>parla ancora, apparentemente senza nesso alcuno ma diamo tempo al tempo. [Ambient]

17:36 Furaya:
 < Ngh-- > Stringe i denti. Salda la presa sull'elsa della Zanbato. Continua a scavare con foga, con la pioggia che, battente, bagna ogni cosa e ne dovrebbe facilitare la disotterrazione nonché profanazione. Si irrigidisce nel momento stesso in cui sente quel tocco contro la spalla destrorsa. Non si muove, bensì smette soltanto di scavare per qualche istante. < ... > Sgrana lievemente gli occhi, labbra serrate. Mani che saldano la presa al di sopra dell'elsa, spada che verrebbe sollevata dal terreno. Spalle in tensione, schiena che si raddrizzerebbe. Gambe lievemente divaricate, torsione del busto e movimento delle spalle che ne dovrebbe favorire il presunto attacco. La Zanbato, messa in orizzontale con il taglio rivolto verso destra, dovrebbe venir diretta proprio in quella direzione. Tramite rotazione del busto, la Spada dovrebbe fermarsi all'altezza del fianco della Nara. Al contempo, nel momento stesso in cui essa dovrebbe giungere in quella data direzione, muoverebbe le inferiori leve tanto che si girerebbe ulteriormente sul posto. In tal maniera, dovrebbe riuscire a far avanzare ulteriormente la Spada verso quella determinata direzione. La spada dovrebbe, dunque, compiere un angolo di oltre novanta gradi, un angolo ottuso di poco meno di centottanta gradi. Partirebbe dal davanti fino a raggiungere il dietro, previa rotazione dell'intero corpo sul proprio asse, donando il fianco destro laddove precedentemente dava la schiena. < SPARISCI, CAZZO! > Digrigna a denti stretti. < FAMMI FINIRE! > Non sta ragionando. Persa in un Limbo senza fine. Tornerebbe a scavare, qualora sia riuscita a scacciare quell'emanazione eterea della propria psiche. [Chakra ON][Abito: http://i.imgur.com/GnJlHcQ.jpg][Katana al fianco sinistro | Fuda polso dx: Falce | Fuda polso sx: Zanbato | Avvelenate][Resto Equip in Scheda]

La furia della ragazza si fa viva al solo sentire la voce del padre, la voce di un uomo che l'ha torturata e ridotta all'ombra di se stessa. Il dolore è ancora vivo anche dopo tre anni, la rabbia per ciò che ha fatto brucia ancora ardentemente nel di lei cuore, una rabbia cieca che non ha eguali ma è solo uno spirito, una visione e percezione della tua mente. Ryota è morto e sepolto e lo sai ma quella figura trasparente si manifesta, quell'ectoplasma si forma alle spalle della consigliera. Non sorride, non esibisce alcuna felicità, è serio, tremendamente serio eppure è anche sereno e tranquillo<Finisci. Non ti fermerò>le mani vengono portate dietro le schiena con la destra a prendere il polso della sinistra nella solita posizione che caratterizza il Nara e la di lui, elegante, figura. Cammina verso destra, fa il giro con passi lenti mettendosi proprio dinanzi alla jonin in modo da poterla vedere meglio in tutta la sua bellezza<Ti ho osservata, sono 3 anni che ti osservo>non l'ha mai persa di vista, non l'ha mai abbandonata veramente<Dall'inferno in cui mi hai gettato, ho continuato e vegliare su di te, a seguirti notando con immenso piacere come le nostre strade, alla fine, si siano incrociate Furaya>questa volta sorride, sorride di gusto ma non nel modo sguaiato bensì in quello pacato e tranquillo<Capo clan dei Nara; generale Anbu e...vuoi diventare Hokage, non è vero? Si che è vero, i tuoi pensieri sono molto chiari perchè anche tu, come me, hai capito che Hitomu non è un Kage così come non lo erano i suoi predecessori, non è così figlia?>il tormento psicologico di Ryota, continua imperterrito. [Ambient]

17:56 Furaya:
 Gesto che, alla fin fine, non serve a niente. Lo sa, lo comprende. Non è ancora così persa né andata mentalmente da non saperlo. Non lo guarda neppure direttamente, col timore che un di lui sguardo possa ridurla nuovamente in ginocchio. Un brivido le percorre tutta la colonna vertebrale, attraversando le scapole che non fanno altro che stringersi tra di loro. < Non puoi fermarmi. Sei morto. > Sibila a denti stretti, mentre affossa nuovamente la lama nel terreno, cominciando a spingere via ulteriore terra. Dovrebbe riuscire ad intravedere, ormai, quella bara di legno nel quale l'ha fatto seppellire. < ... > Continua imperterrita, ascoltando le parole ch'egli dice, notando con la coda dell'occhio il suo avvicinamento al proprio corpo, alla propria visuale. Gira la testa dall'altro lato. Non vuole guardarlo. Non vuole ricordarlo. < Ti ho gettato nell'Inferno dove io stessa stavo cadendo per colpa tua. > Afferma, parlando al vuoto palesemente, giacché lui altro non è che uno spirito. Spirito che la Nara riesce a vedere. < ... > Resta interdetta quando Ryota Nara le fa presente le proprie cariche attuali, dopo tre anni dalla fine dell'ultima Guerra. Non ha torto. In tre anni, è migliorata, ha ricevuto incarichi di prestigio, ma non ha ancora raggiunto l'apice vero e proprio. < Si può sapere che cosa vuoi da me? Si può sapere perché ancora mi tormenti NONOSTANTE TU SIA MORTO!? > Alza la voce, urlando, nel pronunciare le ultime parole. Scava, scava. E qualora sia giunta dove la bara si mostra, scorciata e bagnata già dal maltempo, poggerebbe la Spada al suolo, infilzandola nel terreno. < ... > Raddrizza la colonna vertebrale, respiro corto, totalmente fradicia per via della pioggia. Occhi assottigliati, folli. Furia cieca, lampi d'odio nelle iridi. Follia. [Chakra ON][Abito: http://i.imgur.com/GnJlHcQ.jpg][Katana al fianco sinistro | Fuda polso dx: Falce | Fuda polso sx: Zanbato | Avvelenate][Resto Equip in Scheda]

La furia di Furaya emerge ancora una volta scagliandosi contro il genitore ma è giusto, perchè continua a tormentarla dopo tutto questo tempo? Come mai, anche dopo la morte, continua a darle fastidio rendendone la vita insopportabile? Una coincidenza? Furaya è pazza? Niente di tutto questo perchè la verità è ben peggiore, molto più brutta di quanto si pensi<Oh no, l'inferno in cui vivo è un posto dolce, affabile e dove il diavolo stesso si prostra ai miei piedi>nonostante la morte, dimostra di essere ancora potente, dimostra che il suo potere è vero e non solo parole<La Terra è l'inferno, qui bene e male si scontrano provocando sofferenze, distruzione mentre la sotto c'è solo male, c'è un unico potere a governare tutto ed è per questo che la pace regna sovrana>una discorso assai contorto ma giusto. In paradiso vi è bene, all'inferno vi è male ma in entrambi i posti vi è sempre pace ed è forse questo il peggior difetto del mondo dei vivi, non esiste una forza che lo governa in modo unico. Lo sfogo raggiunge il suo limite con quella domanda, una domanda piena di rabbia, di istinti omicidi per cert versi ma merita comunque una risposta, una risposta indesiderata<Perchè?>domanda con tono sorpreso come se non credesse a quelle parole<Io non ti sto tormentando, non sono altro che il frutto della tua immaginazione. Non ti sei mai chiesta come mai sei l'unica che riesce a vedermi nonostante io sia morto? Io vivo in te Furaya, io sono te e tu sei me. Non puoi sottrarti al tuo destino, non puoi negare ciò che sei>il silenzio cala all'improvviso per qualche attimo; attimi di tensione che intercorrono tra i due shinobi della foglia<Tu sei Furaya Nara, figlia di Ryota Nara e futuro Hokage della foglia>un piccolo e sadico sorriso si manifesta sul viso del sannin, un sorriso che vuol dire tutto e non vuol dire niente, enigmatico come al suo solito. [Ambient]

16:36 Furaya:
 Una volta trovata la Bara, sporca di fango, quel ch'egli in realtà merita, la Nara la osserva con fare sadico. Occhi vitrei, ma nei quali pare risvegliarsi una certa furia. Fiamme, Volontà del Fuoco che non demorde. Braccia lasciano cadere la Zanbato a terra, affianco ai propri piedi. Mani che, invece, andrebbero ad unirsi in prossimità del petto. Dita che si contorcono, nel tentativo di formare i seguenti sigilli: Drago, Serpente, Scimmia, Cinghiale, Cavallo e Tigre. Dovrebbe compierli a velocità esorbitante, cosicché possa andare successivamente a mescolare il proprio Chakra Katon nei polmoni. Questi ultimi dovrebbero assumere le peculiarità dell'Elemento scelto. Inspira profondamente dalle labbra, gonfiando la cassa toracica, al fine ultimo di creare un soffio d'aria, il quale - tramite la normale e consueta espirazione - dovrebbe prendere forma sotto forma di una palla di fuoco. Il getto di fuoco proveniente dalle di lei labbra dovrebbe assumere una grandezza di circa dodici metri e mezzo, con una portata attorno ai venticinque metri. Andrebbe a mirare, ovviamente, davanti a sé in direzione della bara che dovrebbe intravedere. Farebbe continuare il getto, a costo di restare senza Chakra, nel tentativo di bruciare e vedere ardere le spoglie del padre defunto. Gamba destra posta poco più indietro rispetto alla gemella, per un equilibrio più statico. Braccia posate lungo i rispettivi fianchi, occhi socchiusi per via dell'eccessivo calore e colore delle fiamme. < E' QUESTO L'INFERNO. > Sbotta d'un tratto, quando le primordiali fiamme saranno finite. Vuole accertarsi, del resto, che tutto sia stato fatto correttamente e che ciò che ivi era riposto sia stato distrutto. < Riesco a vederti perché sto impazzendo. Non c'è altra soluzione. > Esplica, senza ancora guardarlo. < Ma ora sparirai! Sono SICURA tu sparirai! > Lo ha bruciato per quello, non per altro. Solo per quella singola ragione. Spera che, così facendo, Ryota Nara sparisca PER SEMPRE dalla di lei testa. < NON SONO, NON SARO' MAI TE! > Urla, strizzando le palpebre, digrignando i denti. Non vuole sentirlo, non vuole vederlo. Mani che s'avvicinerebbero rapide alle orecchie, tappandole. < VA VIA! > Ultima. [Chakra: 85/100][Ninjutsu: 125 | Mente: 125][Tentativo Palla di Fuoco Suprema]

La palla di fuoco parte contro la bara andando a bruciarla, le fiamme salgono, si alimentano sempre di più così come il calore che scaturisce da esse. Una potenza senza eguali, molto simile a quella del defunto padre. Ryota cammina, percorre la strada andando a levitare sopra la suddetta bara, in mezzo alle fiamme con la propria figura che prende letteralmente fuoco<E tu credi che un fuocherello basti a scacciarmi? Credi che tu sia pazza perchè vedi me? Secondo me è più folle questo che stai facendo. Non siamo in una favola dell'orrore Furaya, cerca di capirlo>continua con la sua pressione psicologica, continua ad attaccare la mente della ragazza con fare insistente e senza sosta. Vuole vederla cedere, trasformarsi in ciò che è nata per essere<Tutto quello che hai fatto, tutto quello che hai vissuto e visto è servito per arrivare a questo momento figlia mia. Così come me, anche tu hai perso tutto. Il villaggio ti parla alle spalle, non ti riconoscono come la consigliera ma come mia figlia perchè tu sei mia figlia. Lo so io, lo sanno loro e lo sai tu>piccoli momenti di pausa prima di proseguire in quel suo dire, convincente e incisivo<Quando ti guardi allo specchio vedi il mio riflesso. Nei tuoi occhi si possono scorgere i miei. Nella tua forza si può scorgere la mia. Ombre e lava. Fuoco e oscurità. Noi siamo un tutt'uno. Smettila di resistere, smettila di opporre resistenza; lo hai fatto per anni e come è andata a finire? Hai perso tutti quelli che amavi perchè ti negavi ripudiando la vera te stessa>un nuovo sorriso va a crearsi sul volto di Ryota rendendolo più scuro in viso<Ti ricordi quando ti hanno liberata dalla mia prigione, di come hai incenerito quell'uomo senza pensarci due volte e dimostrando il tuo vero potere? Quella sei tu. Porta avanti la mia opera, sali al comando, crea un mondo dove sarai tu a decidere, un mondo dove più nessuno morirà. Dimmi che lo farai, dillo figlia mia, di che accetterai il tuo destino una volta per tutta bruciando quella maschera che porti ogni giorno. Tu sei fuoco, tu sei furia, tu sei vita e forza>come un coltello, continua a girare in quella piaga formatasi anni e anni fa, una piaga che si amplia sempre di più ma ha ragione, ha sempre ragione e forse è arrivato il momento di accettarlo e divenire la vera Furaya. Gli occhi di Ryota vengono chiusi mentre scompare in mezzo alle fiamme, divenendo polvere<Io ti osservo, sempre>la sua voce echeggia nell'aria con dirompente forza penetrando nell'animo della ragazza. Non è finita. [END]

End obbligatoria

17:26 Furaya:
 Il Fuoco alimenta il Calore, stessa cosa che commette la Lava nel corpo della giovane. Troppe assonanze con suo padre, le stesse che le rendono la vita impossibile. Aggrotta le sopracciglia, i denti digrignano. Mani che s'abbassano, scoprendo i padiglioni auricolari. La di lui voce penetra, non le dà tempo né modo di non ascoltarlo. < Siamo in Incubo. > Ribatte, abbassando lo sguardo verso il terreno, laddove le fiamme continuano ad ardere, testimoni della potenza sprigionata dalla Consigliera. Una potenza che vien fuori soltanto quand'è furiosa, quando è necessario. Solitamente, tende a dimostrare poco del proprio potenziale, poiché perbenista. Pensa dapprima al bene del popolo, di ciò di cui veramente hanno bisogno. Soltanto in un secondo momento, può pensare veramente a cosa è capace di fare con le proprie potenzialità e possibilità. Muscoli del volto che si irrigidiscono, mente che vaga, ormai persa nel sentire le parole che da Ryota - o il Fantasma di questi - pronuncia. Parole, una dopo l'altra, che fa sue. < Tutto quello che ho vissuto e visto? Hai idea di cosa io abbia visto per colpa tua? > Non serve ripeterlo né ricordarglielo. Lo sa, lo sa anche fin troppo bene. Inspira dalle narici, ora che il Katon vien richiamato, giacché inutile da utilizzare. < Possedere il tuo stesso Sangue non comporta il fatto che io sia come te. > Se ne era fatta una ragione. Aveva finalmente chiarito il fatto che, nonostante i geni, nonostante la somiglianza, lei NON è Ryota Nara. E, alla fine, arriva a lui a rovinare ogni fottuto pensiero, ogni ragionamento sensato che aveva finalmente trovato riparo e rifugio nella mente della Consigliera, ivi depositandosi per allietarle le giornate venture. < Ho i tuoi stessi occhi. > Piega il capo verso destra, senza guardare quel Fantasma, quell'Ombra palesatasi affianco a lei. < Me lo diceva sempre Kaneko. Me lo dicono sempre tutti. > Scuote lentamente il capo, non volendoci pensare ulteriormente. Dal proprio tono, traspare la malinconia, tutta la tristezza insita in quei ricordi. < Quel Potere me lo avevi donato tu.. Non sapevo ancora controllarlo. E se veramente avessi avuto potere, sta pur certo che mi sarei liberata da sola da quella prigionia. > Sussurra a denti stretti, lasciando che la schiena resti ritta, le gambe altrettanto, smistando il peso corporeo su ambedue le leve. < Forse.. Sei veramente l'unico che mi è rimasto. > Fa affidamento su una Entità, su QUALCOSA di non meglio definito che le sta dicendo che deve essere come lui. Non un Traditore, bensì arrivare laddove suo padre NON è riuscito ad arrivare. < Ti dimostrerò.. Che non solo sono Fuoco, bensì arde in me la VOLONTA' del Fuoco. > Si avvicina e passa oltre il terreno. Lì a terra, dovrebbe ancora esserci la Katana, quella con l'elsa nera e rossa. La stessa con la quale uccise Ryota. L'elsa è inguardabile, sfilacciata ed erosa dal tempo. La lama è lievemente arrugginita, ridotta a scaloni per via del filo non trattato. < ... > Ne stringe l'elsa, la toglie dal terreno, ormai bagnato e, dunque, cedevole. La solleva verso l'alto, ne scruta il filo. Quella Katana.. Il di lui sangue insecchito e ormai svanito, unito alla ruggine e al terreno. < L'unico ricordo veramente importante che ho di te è la tua Morte. > La Spada ne sarà soltanto un monito. [END]

Furaya è intenta a disseppellire il padre per dare fuoco alla bara ma lo spirito di Ryota torna a farle visita per farle accettare il suo destino.

Note: Brava Furaya, brava, brava, brava!!!

No exp purtroppo