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con Mekura, Kaori

21:05 Kaori:
 In seguito a quanto accaduto la sera precedente, Kaori sente dentro di sé il dovere di riferire a Mekura il sunto del suo incontro con l'Uchiha. Non desidera rivelarle i particolari della storia personale dell'altro, non sono affari suoi che può decidere arbitrariamente di sbandierare in giro, ma deve dirle di avergli accennato qualcosa circa la situazione degli Hyuga. Oltretutto sente di doverla avvisare anche della sua decisione di aiutarlo nella missione personale dell'Uchiha non cercando da lei né un permesso né un consenso, ma quanto più un dialogo. Considerando la situazione che si trovano a vivere l'una accanto all'altra le sembra quanto mai doveroso essere sincera con lei e metterla al corrente di aver deciso di dedicarsi a missioni così delicate ed importanti. Vestita di una giacca a doppio petto blu notte ed uno sciarpone rosso attorno alla gola per ripararsi dal freddo pungente dell'inverno, Kaori si dirige a passo cadenzato e tranquillo verso un semplice locale del terzo cerchio dove ha dato appuntamento a Mekura: il Grifone. Caldi pantaloni elasticizzati neri compaiono al di sotto della giacca coprendo le cosce e i quadricipiti per poi scivolare all'interno di alti stivali scuri che dalle ginocchia s'abbassano fino ai piedi piccoli ma agili. La chioma corvina -quasi nera sotto la sola luce della luna- svolazza ad ogni moto delle leve inferiori dietro la sua schiena, liscia, libera da elastici o fermagli. Il coprifronte di Konoha è nascosto dalla lana rossa che le avvolge il collo mentre né armi né strumenti son stati portati con sé. Mani nelle tasche della giacca ed espressione tranquilla la scortano fino all'ingresso del locale, i tre special jonin incaricati da Raido di seguirla a tenerla d'occhio dai tetti circostanti, senza perderla mai di vista. La giovane varca la soglia richiudendosi la porta alle spalle e va al bancone richiamando l'attenzione di uno dei camerieri intenti a lavare vettovaglie e bicchieri. <Buonasera> saluta con la solita immancabile educazione e le gote arrossate per il freddo. <Vorrei un tavolo quanto più appartato possibile, se lo avete, anche piccolo> chiede con le labbra distese in un mezzo sorriso mentre il giovane cameriere annuisce immediatamente alla sua richiesta. L'accompagna fino ad un tavolo posto dinnanzi un'ampia vetrata, appena distaccato dal resto della sala, messo in una sorta di piccolo corridoio che sul fondo si perde nella cucina. Kaori si accomoda sorridendo al giovane andando quindi a spogliarsi di giacca e sciarpa che lascerebbe poggiate sul divanetto attorno al tavolino. Col chakra che già circola in corpo, la chuunin si umetta le labbra e va a formare i sigilli del bue, del cane, del drago e del cinghiale con le dita all'altezza del petto. Andrebbe lei a visualizzare nella propria mente la sua figura, la sua immagine, concentrandosi solo su di essa. Andrebbe a focalizzare la sua attenzione sulla corporatura esile, sulla chioma violetta che scivola indisturbata fino ai fianchi, sulle iridi caratteristiche e perlacee che brillano in viso. Visualizzerebbe il naso piccolo, le labbra sottili e la camicetta di un viola pallido che la ricopre dalle spalle fino ai fianchi. Si concentrerebbe sulle curve del petto, delle cosce e sul colore dei pantaloni scuri che la ricoprono. Non mancherebbe di ricordare la forma degli stivali e del coprifronte e starebbe ben attenta a ricordare di regolare la propria altezza. Solo a quel punto, con la propria immagine ben stampata nella mente, andrebbe a spingere la propria energia oltre i canali del keirakukei fino agli estremi del proprio corpo per poi lasciar fuoriuscire il chakra dagli tsubo e andare a portarlo al proprio fianco per plasmarlo con la forza della propria concentrazione. Andrebbe lei a modellare la propria energia azzurrina seguendo i dettagli dell'immagine stampata nella propria mente fino a creare quella che dovrebbe essere una sua esatta e perfetta copia. Una volta fatto andrebbe semplicemente a rilasciare il chakra e, se tutto fosse andato come previsto, ecco che accanto a lei sarebbe dovuta ora comparire una seconda Kaori identica alla prima. <Vai al banco, di là, e attendi l'arrivo di Mekura. Una volta entrata portala da me> le ordinerebbe, semplicemente, vedendo la copia limitarsi ad annuire col capo e avanzare fino alla zona centrale del locale. Ella andrebbe dunque a fermarsi, in piedi, accanto al bancone continuando a fissare con fare tranquillo la porta d'entrata. [Tentativo Moltiplicazione del Corpo] [Se chakra: 68/70]

21:34 Mekura:
 Ha deciso di portare un abito aderente, femminile e scuro, uno di quelli che sperava di portare presto, con qualcun'altro, ma alla fine ha decido di farne a meno di quel accompagnatore ed ha deciso di sfoggiarlo. Abito nero, che arriva fino a metà coscia, maniche lunghe e scollo a u ampio che arriva fino al seno lasciando scoperto il decoltè con una collana che scivola sul collo. Sotto questo porta un paio di calze color carne e una scarpa chiusa con un tacco leggero. Sopra porta un Haori di lana caldo, lasciato aperto con delle tonalità chiare ed i bordi più scuri che simulano la trama simile a quelle di scaglie stilizzate o di penne di qualche rapace. Allunga il passo verso la zona dove Kaori le ha chiesto di andare: terzo circolo, dal grifone, il nome suona bene. Una volta arrivata, supera la porta e si troverebbe davanti la copia di Kaori. Fa per salutare quando vede che questa le da la schiena e si dirige altrove. <...> Solleva un sopracciglio seguendola mentre si dirigono nell'area prescelta dalla ragazza in un luogo appartato e tranquillo. Il suo volto è curato, truccato a dovere, come se ci avesse speso diverso tempo ed inoltre porterebbe una borsa con all'interno i propri documenti, qualche oggetto di necessità, tonici per il chakra e coagulanti che sono sempre utili ed i giochi di Ken che si è dimenticata di togliere, inoltre si troverebbe il flaconcino delle gocce e così anche un libro riguardante i serpenti che continua a studiare in modo acceso. Una volta ritrovatasi davanti a due Kaori, in particolare a quella originale, supererebbe la copia e si metterebbe a sedere di fronte a lei con un sorriso, il solito sorriso distaccato che porta sempre. <allora, dimmi tutto> trattiene i suoi pensieri al riguardo sollevando la testa e guardando Kaori in faccia, aspettando risposte più dettagliate su quella questione che dire importante è poco. <incomincia dal principio, se non ti disturba...mentre ordiniamo da bere> si ne ha assolutamente bisogno per quello che si devono dire.Il chakra sarebbe attivo per ogni evenienza. [ch on]

22:00 Kaori:
 La copia sorride semplicemente alla volta di Mekura quando la vede arrivare e la scorta senza dire -ovviamente- una parola fino al tavolo appartato ove la Hyuga attende l'arrivo della compagna. Non appena la vera Kaori nota la figura della kunoichi si ritrova ad aprirsi in un sorriso colpito e leggermente imbarazzato; si sente appena a disagio ad aver indossato i soliti abiti da kunoichi ora che accanto a lei c'è una Mekura così ben curata e agghindata. <Caspita, stai benissimo> la saluta lei con un sorriso gentile, le iridi perlacee a seguire i di lei movimenti mentre la copia verrebbe fatta svanire poco dopo. <Quando ti ho dato appuntamento non intendevo... appuntamento> calca quell'ultima parola con un'enfasi particolare lasciandosi sfuggire una risatina leggera. La calma prima della tempesta. Lascia ch'ella si accomodi prima di sentire quel suo dire, quel suo incitarla a spiegarle ogni cosa. Kaori annuisce e, respirando a fondo, inizia a parlare. <Potrei aver fatto un casino> mormora stringendo le labbra con fare colpevole prima di proseguire e spiegare per bene. <Ieri sera Katsumi Uchiha è venuto a cercarmi in ospedale. Aveva bisogno di chiedermi qualche favore, in particolare uno in qualità di medico, e abbiamo preso a parlare> principia lei con una certa calma, andando per ordine e senza rivelare più del necessario. <Per farmi capire alcune cose mi ha spiegato una storia che ha a che fare col suo clan e che mi ha portata a fraintendere il suo volere. Pensavo sapesse qualcosa circa la nostra missione e che fosse venuto a mettermi in guardia e ho detto qualcosa che gli ha rivelato in parte ciò che sta succedendo nel clan> ammette lei, colpevole, rialzando lo sguardo ad incontrare le iridi della Hyuga. <Suppongo tu lo conosca essendo entrambi membri dell'Alba; non ho idea di quale sia il vostro rapporto, nè posso dire di conoscerlo e di sapere che tipo sia in realtà, ma da quel che ho avuto modo di vedere ieri mi sembra una persona abbastanza riservata, non penso andrebbe a dire a qualcuno di questa storia...> aggiunge subito dopo quasi a volersi giustificare o a voler 'rassicurare' l'altra di non aver creato chissà quale gravissimo danno rivelando all'Uchiha delle informazioni circa il progetto Hyuga puri. [chakra: on]

22:20 Mekura:
 Incrocia le gambe mentre chiude gli occhi e posiziona la borsa accanto a lei ponendo le mani sul grembo prendendo un lungo respiro per poi rivolgere l'attenzione verso Kaori. <grazie> sorride gioviale <lo so..ma avevo voglia di attirare un po' l'attenzione, è da tanto che volevo metterlo...> porta in avanti le braccia puntellando sul tavolo con i gomiti prendendo un lungo respiro mentre poggia il volto tra le mani <...e...mettere abiti che mi stanno bene porta certe soddisfazioni, anche solo per farmi vedere in giro e dire al mondo "guardami, sono molto di più di tutto quello che mi lanci addosso"> ride rimettendosi in modo composto lisciandosi la gonna <è supponente comportarsi da imperatrici quando non si ha il diritto di esserlo, ma fin quando nessuno lo sa e fin quando dimostri che hai pieno controllo di loro e del tuo corpo, tutti vorranno credere e inginocchiarsi> Kaori intanto dice che ha fatto un guaio, Mekura non dice altro ma muove la mano come per dirle "continua" piegando la testa di lato ed assottigliando le palpebre, in attesa, in ascolto. Alla fine viene fatto il nome di Katsumi, non comprende comunque il perché avesse bisogno di Kaori, ma con molta probabilità si tratta di Kimi...se è così allora le ha già parlato. Inoltre ha parlato degli hyuga puri con lui <è successo ieri immagino?> chiede la donna per maggiori informazioni <e per quale motivo ti aveva cercato?> domanda questa incrociando le braccia prima ascoltare la descrizione di Katsumi <riservato è un termine che non uso spesso per descriverlo, ma è calzante...fortunatamente> chiude gli occhi prendendo di nuovo un lungo sospiro <da lui non c'è nulla di cui temere è una persona con dei principi infondo, ma è uno di quelli a cui piace farsi Molto, molto male...ne so qualcosa infondo> lei è la regina dei masochisti. <quindi non è stato un errore grave, per fortuna> afferma tornando seria <ma consiglio in futuro di ponderare sul fatto di rivelare queste informazioni in base a chi sembra che ti voglia "aiutare"Kaori. Se fosse stato un'altro ad avvicinarti in questo modo per un errore simile le nostre coperture potevano saltare così come la nostra partenza> prende un lungo respiro <non è semplice, lo comprendo, ma abbiamo bisogno di discrezione, a costo di nascondere l'ovvio> detto questo torna più calma e composta facendo un'altro cenno della mano <prego continua> [ch on]

22:38 Kaori:
 Ascolta le parole di Mekura e si ritrova ad osservarla mentre lentamente si apre a lei. Pare una ragazza piuttosto forte di norma ma ora, con queste sue rivelazioni, par quasi bisognosa di riconfermare una sicurezza ed una bellezza che forse ha sentito mancare ultimamente. Chissà? < Oh beh. Credo che in questo momento attireresti le attenzioni di chiunque > sorride la Hyuga con fare gentile, semplice, ritrovandosi poi a sentirsi concedere di proseguire dall'altra. Le riassume brevemente quanto accaduto la sera prima e al sentire le parole di Mekura sente uno strano senso di disagio riempirle lo stomaco. Una fusione fra il rimprovero bonario di una superiore con più esperienza e la rassicurazione di chi sa che l'errore commesso non dovrebbe portare gravi conseguenze. < Sì, lo so... è solo che quello che mi ha raccontato sembrava calzare troppo a pennello con quello che sta accadendo > spiega lei scuotendo appena il capo ripensando all'incontro della sera precedente. < Mi ha parlato di laboratori e di clonazioni e per questo ho pensato che sapesse qualcosa su di noi. Mi era parsa troppo assurda l'idea che potesse trattarsi di una coincidenza. E invece era così > sospira lei stringendo poi le labbra in una linea sottile. < Comunque ho pensato che, anche se non avesse rivelato nulla a nessuno, fosse il caso di avvisarti. Dopotutto ero certa che vi conosceste considerando la vostra comune appartenenza ad Alba > aggiunge poco dopo più seria, tornando a guardarla in viso decisamente più sollevata. Ode la sua domanda e si ritrova ad umettarsi le labbra indecisa su cosa rivelarle e cosa no. Non sta a lei, dopotutto, rivelare questo tipo di informazioni così particolari... no? < Diciamo che mi ha chiesto di aiutarlo a salvare una persona considerate le mie possibilità in ospedale > non vuole dire di chi si tratti nè di cosa sia accaduto. Non sono fatti suoi e, in ogni caso, neppure della Hyuga. < E poi diciamo che mi ha chiesto se mi andasse di stare dalla sua parte per un suo... progetto. Ma questi credo che siano dettagli di cui non posso parlare senza il suo permesso. E' qualcosa che riguarda lui e che penso non stia a me rivelare ad altri> quasi a volersi scusare con la compagna per quel suo silenzio autoimposto. Non le è stato esplicitamente chiesto di tenere il segreto ma le pare quanto mai d'obbligo rispettare la privacy di un certo tipo di rivelazioni. < Sinceramente sono stata piuttosto sorpresa di essere contattata e cercata da lui per qualcosa di così personale visto che non l'ho mai incontrato prima, ma ho comunque deciso di accettare la sua richiesta, sebbene gli abbia spiegato che la nostra missione abbia la precedenza su tutto > [chakra: on]

23:04 Mekura:
 Come non comprenderla? alla fine non potrebbe essere una cosa così assurda alla fine, tanto che Mekura scuote il capo aggiungendo <non ti biasimo: nel nome del potere si giustificano azioni bestiali, tanto che alla fine chiunque sia a compiere questa azione o in che periodo la riconosci come la stessa..> non ha modi eleganti per definire quello che è uno sbaglio <...si come lo stesso sbaglio> assottiglia gli occhi <la clonazione del clan Uchiha è iniziato per risolvere ad una crisi: il clan era morto, con un solo esponente, nel giro di due o tre generazioni il sangue si sarebbe dissipato e il clan perso, ma non si fece solo per far rivivere il clan, più che altro era solo un mero pretesto per ricreare la figura di Sasuke uchiha..serviva solo lui allo scopo o chi come lui disumanizzando le creazioni che hanno creato negli anni, Katsumi nasce da questo contesto> Mekura rimane in silenzio incrocia le mani tra loro guardando il vuoto con interesse mentre ascolta le parole di Katsumi <ah..> si, è Kimi, neanche per Akendo cercherebbe un medico con tanto ardore. Solleva un sopracciglio di nuovo <ah...progetti> ripete lei mentre la sua mente viaggia, sempre più interessata alla faccenda. <sono...particolarmente offesa devo dire> afferma lei ironizzando. <huhuhu in effetti siamo sorprese in due sulla questione ma dato che è qui in città avrò modo di dirgliene quattro al riguardo personalmente> afferma sibilando con uno sguardo cattivo ed un sorriso non proprio solare. <non trovi ironico che una persona al di fuori della corporazione, di questa corporazione, sappia più di quanto dovrebbe su un suo appartenente E, mettendo un dito nella piaga addirittura vada a dire "sono questioni private"> la cosa la fa sorridere parecchio <ma come ho detto lo saprò comunque e posso intuire che cosa> si allontana dal tavolo, appoggiando la schiena indietro <tu cosa gli hai detto rispetto a questo progetto?> domanda lei incuriosita lasciandola parlare ancora una volta attendendo in silenzio senza battere neppure ciglio o muovere alcun muscolo [ch on]

23:16 Kaori:
 Per fortuna il fatto che Mekura sia già a conoscenza della reale storia del Clan Uchiha rende più semplice parlarne, per Kaori. Almeno questa parte di discussione non par essere un segreto fra i due membri dell'Alba il che le rende possibile di parlare con maggior calma e serenità. Ascolta quel suo dire ritrovandosi d'un tratto ad aggrottare di poco le sopracciglia. Le era parso di capire, dalle parole del medio destro, che lui non fosse un clone come gli altri... che lui fosse il cosiddetto unico Uchiha puro rimasto e che per tal motivo Arima fosse così contrario all'idea che proprio la sua discendenza venisse "macchiata" dal sangue e dai geni della Doku. Ma forse, questo, Mekura non lo sa. < Katsumi-sama è sembrato piuttosto contrario a questa condizione del suo stesso clan. Questo eterno e perpetuo tentativo di ricreare una figura morta ormai anni addietro. E sinceramente non potrei essere più d'accordo... se anche qualcuno dovesse possedere il sangue o i geni di Sasuke Uchiha, non sarà mai la stessa persona. Avrà pensieri ed esperienze diverse che formeranno una persona altrettanto diversa. E' un progetto destinato a fallire > si ritrova lei a dire con un leggero sospiro prima di udire quel dire dell'altra, quel suo sentirsi come offesa del fatto che il suo compagno sia andato a cercare aiuto da qualcuno di esterno alla loro organizzazione, da una Hyuga diversa da lei. Non riesce ad immaginare la Hyuga che bacchetta severamente il mezzo Seiun, le sembra davvero buffo considerata l'espressione seria ed impassibile ch'egli ha portato in viso per tutto il tempo. Par quasi intoccabile tranne quei rari momenti in cui il suo sguardo s'accende di fiamme oscure. < Beh non credo sia una questione che riguardi Alba direttamente quanto più lui stesso. > dice lei cercando di dire il suo punto di vista, il motivo per cui, forse, l'altro si sia sentito spinto a cercare aiuto all'esterno del gruppo di cui fa parte. < Non so che tipo di rapporti intercorrano fra voi, per cui non so proprio dire come mai non sia venuto a chiedere a voi per primi > si stringe appena nelle spalle cercando di trarsi d'impaccio. La vede mettersi più comoda e, alla sua ultima domanda, Kaori si ritrova ad umettare le labbra più tranquilla, sentendo d'aver passato la parte critica della conversazione. < Ha intuito che qualcuno stia cercando di clonare anche noi. La trova una cosa estremamente pericolosa e ha detto che se dovessimo aver bisogno avrei potuto chiedergli aiuto. A lui o all'Akatsuki > rivela lei prendendo una pausa di un secondo. < Ma gli ho detto che se fosse stato necessario un loro intervento sarebbe stato più saggio che fossi tu a parlarne con loro > dopotutto Mekura è uno dei membri stessi dell'organizzazione: chi meglio di lei può arrogarsi il diritto di richiederne l'aiuto? [chakra: on]

23:39 Mekura:
 <è un bene che la pensi così e che anche tu la pensi così> afferma Mekura seriamente tenendo le gambe incrociate mentre solleva il mento continuando ad ascoltarla <ho incontrato diversi Uchiha, una di questi, una che era a capo allora mi ha estremamente deluso...> afferma seriamente <alla richiesta di prendersi carico dei propri doveri, di portare in salvo dei civili di Oto sai dove è rimasta? all'interno del laboratori mentre la guerra infuriava, mentre a Oto si ammazzavano a vicenda> sorride sbefeggiando Hanabi <il clan Uchiha, così preso da loro stessi dalla necessità di rimanere nel passato come bambini che brancolano nel buio urlando "che non hanno paura" e che di conseguenza sono così presi dalle loro paure che devono trascinare tutto il mondo con loro....non abbiamo più bisogno di questi atteggiamenti> afferma seriamente <questo mondo non ha più bisogno di questi uchiha, non ha più bisogno di un fantasma del passato> stringe le labbra mentre ci pensa <si, è sempre stato molto caro> afferma impaziente ritornando su Katsumi <ma quello che voglio sapere è tu che cosa gli hai detto quando ti ha chiesto di stare della sua parte per questo "progetto" in particolare cosa ti ha detto di fare?> domanda Mekura seriamente <va da se, che non rallenteremo la tabella di marcia, quindi qualsiasi richiesta ti abbia fatto, non deve mettere ne a repentaglio la nostra missione principale, ne la tua vita SE non è strettamente necessario> afferma questa seriamente, quando viene rivelato l'unico vero errore di Kaori a questo punto è stato quello di mettersi per primo in sostegno a loro e non il contrario in modo da metterli in debito con Katsumi o di rendere i loro sforzi, nel caso venisse fuori questa storia, solo un pretesto politico degli hyuga di stringere una collaborazione più solida e eliminare i loro nemici interni permettendo di mettere in mezzo gli uchiha in affari interni e viceversa. [ch on]

23:54 Kaori:
 Il racconto che le viene propinato da Mekura la lascia oltremodo allibita. E' davvero possibile che esista qualcuno del genere? Capace di lasciare il proprio clan a morire mentre si rifugia all'interno di quei dannati laboratori? E'qualcosa di orripilante e deludente che porta la Hyuga a scuotere appena il capo con fare contrariato, decisamente deluso. <Forse le cose stanno davvero per cambiare, ora. Chissà...> mormora la chuunin inspirando profondamente, ripensando alla determinazione che ha visto brillare negli occhi di Katsumi quando le ha esposto il suo piano, il suo desiderio. Un progetto che a primo impatto può apparire come un mero disegno di vendetta ma che, a meglio rifletterci, lascia trasparire un desiderio profondo di cambiare le cose, di salvare quei giovani ancora capaci di poter scegliere. Forse l'albino sarebbe davvero riuscito a cambiare il suo clan, la scala di valori che li ha contraddistinti nel tempo e che ha portato a quel marciume che ora vive nell'animo della maggior parte di loro. Ascolta i chiarimenti della Hyuga e si ritrova a schiudere le labbra a forma di 'o', avendo ora compreso meglio ciò che le era stato precedentemente chiesto. < Oooooh > annuisce appena col capo, fermandosi un istante soltanto. < Gli ho detto che ci avrei voluto pensare e che non avevo una risposta immediata da dargli perchè era un discorso troppo grande ed importante per decidere sul momento. Ho passato la serata, la notte e questa mattina a riflettere ed alla fine gli ho detto che lo avrei aiutato. > Niente di più di questo. < Non mi ha detto con esattezza cosa vuole che io faccia nello specifico, mi ha spiegato semplicemente quello che è il suo scopo, il suo obiettivo. Ma suppongo che ci sarà uno scontro, alla fine, al quale partecipare > rivela lei umettandosi rapidamente le labbra, la mancina a sistemare una ciocca violacea dietro l'orecchio sinistro. < Come ti ho già detto prima l'ho informato del fatto che la nostra missione ha la precedenza su tutto e che nonostante sia d'accordo ad aiutarlo non avrei potuto farlo se ci fossero stati risvolti imprevisti nel nostro viaggio. Non sono sprovveduta fino a questo punto. > puntualizza allora fissandola negli occhi più seriamente, senza però alzare la voce o ricorrere a toni scortesi. Un semplice chiarimento. Non avrebbe messo la battaglia di qualcun altro dinnanzi la salvezza e la salvaguardia del proprio clan, non c'era neppure bisogno di pensarlo. < All'incirca questo è tutto. Il resto son solo particolari di cui, mi par di capire, vorrai discutere con lui > aggiunge poco dopo espirando piano l'aria dai propri polmoni stringendosi leggermente nelle spalle. Ha detto tutto quello che sentiva di dover dire, tutto ciò che aveva a che fare con lei. Il resto sono soltanto dettagli della vita dell'Uchiha di cui lei non avrebbe parlato per rispetto nei suoi riguardi, esattamente come non avrebbe mai rivelato a lui dettagli della vita della Hyuga dinnanzi a sé. [chakra: on]

00:05 Mekura:
 Non c'è altro da dire in effetti, le cose sono andate bene, tutto sommato, l'attenzione non è mai abbastanza, ma almeno non sembra che ci siano all'orizzonte grandi imprevisti <dovremmo cambiare anche noi, l'onorevole Juusan ha fatto del suo meglio per portare avanti il cambiamento: togliere le due casate ad esempio ed unificarne in una più potente> sospira <qualsiasi cosa troveremo nelle ricerche sugli Hyuga dovrà essere nascosto o eliminato, a meno che non possa essere utile per il futuro del clan> commenta la ragazza seriamente. <comunque hai agito bene Kaori, non ho altro da dirti su questa faccenda, avevo comunque intenzione di lasciare una delle mie copie qui, per assicurarmi che i miei figli siano al sicuro e per tenere d'occhio la situazione a Kusa, la utilizzerò anche per poter parlare con Katsumi mentre noi partiremo> afferma Mekura seriamente stiracchiandosi <ma noi non abbiamo ancora ordinato nulla, dove sono questi camerieri?> borbotta la donna guardando in una direzione ipotetica del bancone che al momento non vede per poi ritornare su Kaori <humf....Iwa....era una città che volevo visitare per le maestranze, conoscere nuove tecniche per conciare la pelle ed il cuoio...ma penso che avrò poco tempo per questo> sospira ripensando al suo lavoro ed alla impossibilità di aprire una conceria come avrebbe sperato, non ha il tempo materiale per farlo e a malapena dormiva quando era in apprendistato. [ch on]

00:15 Kaori:
 Effettivamente i cambiamenti portati dall'attuale capoclan sono stati a dir poco incredibili. L'esistenza delle due casate passate aveva portato spesso e volentieri ad un contrasto intestino dei membri del clan che logorava dall'interno ciascuno di loro. A seconda della famiglia in cui si nasceva si poteva essere destinati a dover dare la vita per salvare quella del figlio di un'altra famiglia più "nobile", una vera e propria istigazione all'odio a parer suo. < Beh, sarà una scelta che potremo prendere solo quando scopriremo cosa sia successo. Mi chiedo solo fin dove possano essersi spinti... > sospira lei con fare pensoso per poi lasciare che le parole dell'altra la risollevino del tutto. Si sente molto meglio ora che anche Mekura è a conoscenza di quanto successo e che sia d'accordo con lei e con quanto fatto, per cui sente di poter partire -l'indomani- molto più tranquilla. < Mi sembra una buona idea. Alla peggio la copia potrà svanire per informarti di tutto. > annuisce Kaori con un sorriso rilassato per poi ridacchiare all'appunto dell'altra. Effettivamente ancora nessun cameriere è passato a servirle il che la porta a sollevarsi in piedi e sporgersi appena oltre il corridoio per richiamare l'attenzione di uno dei vari commessi con un cenno del capo ed un sorriso gentile. <Ne sta arrivando uno> la informa la chuunin rimettendosi a sedere per poi udire quelle parole circa i suoi vecchi propositi sulla città di Iwa. < Ci sarà tempo per tornarci in tempi più sereni, non ne dubito. Per ora penso che non avremo tempo per il turismo purtroppo > sospira dispiaciuta prima di veder giungere il cameriere al loro tavolo. Lascerebbe che la compagna ordini quel che desideri per poi accodarsi a lei e ordinare qualcosa di non troppo pesante. Il mattino seguente si sarebbero messi in viaggio alla volta della Roccia e non sarebbe stato davvero il caso di far tardi. Avrebbero continuato a chiacchierare ancora per un po' prima di dividersi per tornare ognuna a casa propria per affrontare una lunga notte di sonno e di attese. [END] [Scusa la end improvvisa ma s'è fatto tardi per me çWç]

00:30 Mekura:
 <me lo chiedo anche io> ma sa che la vera domanda è quanto saranno loro disposti ad andare avanti, quando dovranno scegliere, perché se non muoiono saranno costretti a fare una scelta importante in ogni caso. <se ci cercassero a Kusa sanno chi cercare> Chiude gli occhi di nuovo per poi adocchiare il cameriere. Farebbe le sue ordinazioni e da li si godrebbe quel momento di tranquillità con Kaori, arrivando anche a tirare fuori il libro riprendendo da dove ha appuntato l'ultima volta. Dovranno viaggiare presto e dovrà salutare la sua famiglia prima di andare via, perciò dopo aver bevuto, la ragazza ha preferito congedarsi e dirigersi a casa per stare insieme a Ai ed a Ken, un rituale che fa sempre da quando ha impegni che tengono lontano la sua persona dai propri figli adottivi...in particolare quando deve salutare Ai, la sua ragazza, il suo gioiello e...il gioiello di Azrael. Patetico, ma è come se quel figlio fosse completamente suo e non perché voleva vendicarsi del nara. Era esattamente come sperava che fosse, forse con gli occhi più simili ai suoi...[end]

Kaori chiede a Mekura di vederla per informarla del suo incontro con Katsumi della sera precedente. Mekura ascolta e rimane colpita dal dialogo dei due ma alla fine rassicura la chuunin dicendole che tutto sommato il loro segreto è al sicuro nelle mani dell'Uchiha.