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Patto al veleno

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con Yami, Sosachi

17:20 Sosachi:
  [Bosco] Giornata fredda, soleggiata, ma fredda. Nebbia, fitta in alcuni tratti, segno tipico di un paese freddo e paludoso come quello di Kusa, dove, ormai da tempo risiede stabilmente il Doku. Oggi vuole fare due passi, tranquillamente, senza che la solita routine di allenamenti a cui si sta sottoponendo gli vieti di rilassarsi un pomeriggio. Indossa i soliti abiti scuri, la cappa che lo copre praticamente da testa ai piedi e il cappuccio, soprattutto, viene portato sopra il capo, celandogli il viso dal naso in giù. Ha con sè armi? No, non ne ha, perchè è comunque vicino a casa e nel caso ci fossero dei problemi saprebbe o, almeno, dovrebbe potersela cavare con le sue abilità: sempre che non rispunti Kimi pronta a tagliarlo con le sue armi di vuoto. Ad ogni modo cammina con le mani in tasca, al caldo e raggomitolato in sè all'interno del bosco, precisamente al centro di uno dei sentieri maestri del bosco, uno di quelli più battuti e, in teoria, praticati dalle persone che amano passeggiare in questo bosco. Bosco che ormai, vista la stagione, non presenta più i tipici ciliegi in fiore, ma alberi spogli, secchi e privi di vita che come mani, ramificate tendono verso il cielo, alla ricerca di qualche raggio di sole che possa riscaldare quei rami secchi e privi di fiori e foglie. Il chakra non è impastato, quindi, tenterebbe ora il richiamo. La prima cosa è la formazione del sigillo della capra all'altezza del plesso solare. Una volta effettuato, andrebbe a chiudere gli occhi così da immaginare due flussi energetici all'altezza della bocca dello stomaco: mente e corpo. Attraverso la conoscenza del chakra e l'allenamento, cercherebbe di impastarli a dovere imponendo un movimento circolare ai due flussi e soprattutto un movimento che permetterebbe ai due di avvicinarsi, collidere ed armonicamente plasmarsi così da dare vita al chakra, per l'appunto. Se ci fosse riuscito dovrebbe avvertire un certo torpore all'interno delle sue membra, come se il sistema linfatico venisse inondato di quest'energia mistica che appartiene al mondo ninja. Una volta richiamato andrebbe a scomporre il sigillo continuando a camminare tranquillo. [chakra on(?)]

18:04 Yami:
  [Bosco] Kusa … dolci colline verdi interrotte ogni tanto da delle paludi fangose, è oramai abituato a quella visione, sapeva benissimo che il tutto si riduceva spesso a campi di riso coltivati come meglio si poteva e soprattutto, nulla era cambiato rispetto a quando i potenti precedenti erano al potere e ora vi erano i nuovi regnanti, YUkio sarà anche un potente ninja ma la povera gente non riusciva spesso neanche a raggiungere la fine del mese con i miseri guadagni che otteneva, il Seiun non riusciva a tollerare una cosa del genere … perché il mondo si era diviso in caste? L’epoca dei ninja era niente altro che una maschera dell’epoca feudale, non c’era mai stata uguaglianza e non ce ne sarebbe mai stata con il sistema vigente, le cose dovevano cambiare. Il Seiun aveva finalmente terminato la sua creazione, un nuovo abito fatto apposta per lui munito di cinghie, un cappuccio e un lieve mantello, le colorazioni erano di un nero profondo contornato da venature rossastre, il Seiun lo aveva indossato insieme a degli stivali di cuoio e ora era presso il bosco dei ciliegi, aveva percepito una presenza nelle sue immediate vicinanze e per quel motivo, il giovane aveva iniziato ad avviarsi verso di essa. Il suo viso rimane inespressivo nonostante intraveda Sosachi, il Doku che era un tempo suo compagno e che ora sembrerebbe aver prestato la sua lealtà a Kusagakure. Silenzioso come un felino, il Seiun si avvicinerebbe alle spalle del Doku andando poi a sollevare la mano destra e con l’indice della medesima, andrebbe a picchiettarne la spalla, se il giovane si voltasse si troverebbe una figura abbastanza alta e con un cappuccio in testa da cui due iridi color dell’oro lo scrutano, viso occultato dalle tenebre del manto stesso < Beh … e dire che mi aspettavo di vederti in ospedale, ancora non mi spiego come tu e il tuo talento abbiate deciso di servire l’ordine dei medici, questa cosa m’incuriosisce … Doku > lo chiama per il nome del suo clan ma quello, coincidenza, era anche il nome attribuitogli nel vecchio culto della luna di cui Yami, aveva perso i ricordi relativi a Kuricha e a Enma, rimossi con cura da Yukio stesso < E’ comunque sempre un piacere rivedere un amico > enuncia lui, con un tono privo di emozione. [Ck on – Scusami per l’attesa]

18:10 Sosachi:
  [Bosco] Il suo incedere si fa sempre più lento, quasi come se fosse arrivato colà dove aveva intenzione di recarsi, sebbene la sua meta fosse un semplice punto qualunque nel bosco: non aveva una vera destinazione, ma a seconda della sua volontà si sarebbe fermato per poter, quindi, rimanere con i suoi pensieri e cominciare a fare ciò che gli riesce meglio, isolarsi. Si ferma, allarga i polmoni ispirando una grande quantità di aria all'interno della cavità toracica, quindi, espirerebbe con forza tutta l'anidride carbonica ed i vari componenti dell'aria verso l'esterno. Sono semplici esercizi di respirazione che, quotidianamente, si è deciso a fare per aiutare e favorire il rilassamento della muscolatura e dei nervi del giovane genin, spesso distratto, nervoso ed in questi periodi, sommerso di cose da fare. Deciderebbe finalmente anche di richiamare a sè la sua innata, ovvero, l'arte del veleno. Semplicemente andrebbe a far circolare il chakra all'interno delle ghiandole salivari che si trovano all'altezza del collo per permettere al suo chakra di farsi un bagno all'interno del veleno tossico che contraddistingue lui dagli altri ninja ed anche dagli altri conclannati. Il chakra, quindi, di un colore violaceo e carico di tossine comincerebbe a girare vorticosamente nel sistema linfatico. Un sorriso, maligno, all'estremità sinistra della bocca va a palesarsi, segno dell'avvenuto richiamo dell'innata. Si sente più forte e protetto, come non gli accadeva da tempo, ormai. Ad un certo punto sente un tocco sulla schiena, sulla spalla per l'esattezza, e quasi inaspettato. Aveva sentito una figura avvicinarsi dal momento che il suo chakra era attivato ed i sensi erano assolutamente potenziati rispetto a quelli dei normali cittadini. Sapeva di possedere qualche cosa in più. Al tocco, comunque, si gira e nota una figura più alta di lui. Sente le sue parole. Un riso si palesa sul volto. < Tsk. > lo ascolta < Piuttosto che tenermelo per me, preferisco usarlo in qualche cosa di più utile, che mi permette di apprendere, essere migliore e più forte. Preparato a tutto. > poi si porta ad un paio di metri dall'altro, per precauzione. < Anche io sono contento di rivederti. Che fine hai fatto da quel pomeriggio? > Si riferisce all'ospedale e al casino che aveva combinato il Seiun. [chakra on | arte del veleno 1]

18:38 Yami:
  [Bosco] Il veleno era il talento del Doku, non vi erano maestri al di sopra di essi e dunque la loro innata era assai pericolosa specie se in mani sbagliate ma oramai il Seiun aveva capito come trattare con il Doku, non per questo motivo erano comunque alleati, i due si capivano e si stimavano a vicenda, grazie a questa loro sintonia si erano sempre trovati d’accordo ma alla domanda del giovane, il Seiun per la prima volta sembrerebbe contrariato < Sono stato portato in carcere … la mia esecuzione era vicina tuttavia quel gran simpaticone del nostro Kusakage si è presentato a me portando insieme a lui un amico, un certo Katsumi Uchiha che mi ha fatto un’offerta … scusami se non entro nei dettagli ma ne so ancora poco e non vorrei sbilanciarmi, so solo che se mai dovesse pendere una taglia su qualcuno io verrei mandato a dare la caccia al mio bersaglio e non escludo che la cosa mi donerebbe un certo piacere > enuncia il Seiun, il Doku conosce bene quella parte del carattere di Yami … quel ragazzo era ciò che più era paragonabile a un mastino, una volta che fiutava la preda, non era più possibile sfuggirgli … lo avrebbe cacciato sino a quando non si sarebbe ucciso o consegnato a lui sul bordo della follia. Le mani del moro andrebbero dunque a seguire le braccia che s’incrocerebbero al petto < Reputi dunque che restando al servizio del villaggio tu potrai accrescere i tuoi poteri? > lo sguardo sembrerebbe come sfidarlo a ribattere di sì, aveva visto le missioni proposte dal villaggio, per i più giovani non c’era pressoché possibilità di mettersi alla prova … di rischiare la vita per poi sentirsi, letteralmente vivi quando facevano ritorno alle loro case con la paga della missione al sicuro nelle loro tasche < Seriamente … pensi che affrontare avversari mediocri possa permetterti di accrescere le tue abilità in modo tale da raggiungere un livello superiore? > è una domanda che ha posto molte volte anche a se stesso, ora che però ha Yumire, il Seiun era diventato più calmo e calcolatore, in una delle sue meditazioni egli aveva intravisto una possibilità di un mondo migliore, motivo per cui aveva bisogno di alleati < Dimmi Sosachi, ti piacerebbe metterti davvero alla prova? > chiede, la sua offerta è lanciata, il Seiun vuole i talenti del Doku … attraverso i suoi occhi e le sue orecchie avrebbe potuto essere ovunque, avrebbe potuto contare su un medico e su un potente velenista quando sarebbe stato il momento. [Ck on]

18:45 Sosachi:
  [Bosco] L'incontro è di quelli inaspettati, quelli che possono essere considerati quasi unici, visto che Yami non si vede da parecchio tempo. Anzi, i due non si vedono di persona da tre anni praticamente, dalla fuga verso Kusa del giovane, visto che il loro precedente incontro si era concluso con Yami portato via dalla polizia di Kusa ed arrestato. Un incontro dove il Seiun fa sempre la voce grossa, ma Sosachi non ha paura, non si vede come inferiore. D'altronde dopo tre anni potrebbe essere anche diventato più forte del moro, visto che in tre anni si può fare tutto, no? Ciononostante rimane pacato, controllato e severo nello sguardo, coperto e nascosto dalla cappa. Non lo tocca, potrebbe avvelenarlo, quindi preferisce rimanere assorto, con le mani nelle tasche come se stesse nascondendo un'arma, un potere. Lo chiama Doku, ma in realtà non sa che lui sia un Doku a tutti gli effetti, ma sa soltanto della sua conoscenza dei veleni, sebbene limitata alla sua innata ed alle rudimentali conoscenze apprese nei pomeriggi di studio in ospedale. < Il Kage eh? E' da una vita che non lo incontro, o meglio, è una vita che non vedo Yukio .. ora che è Kage non l'ho più visto. > Poi sente un nome, sconosciuto a lui < Katsumi Uchiha, dici? Mai sentito nominare > ma deve essere un pezzo grosso se è arrivato assieme al Kage davanti al patibolo del giovane Seiun. < Certo, d'altronde ora sarei una preda troppo facile. Se mai uscissi dal villaggio, tradissi Kusa, avrei poche chances di vittoria e sarei la più facile e veloce preda della storia dei mukenin. Quindi si, ritengo che questa sia la scelta migliore per me .. > poi sente le altre parole, provocatorie. < Gli avversari sono connaturati con il mio livello. Già più volte mi sono trovato davanti avversari troppo forti per me, che mi hanno quasi ucciso. > Riferimento ad Azrael Nara che fino a poco tempo fa lo avrebbe anche ucciso, visti i precedenti e gli affari tra il Doku e Kuricha. < Non ha senso porsi degli obiettivi impossibili, per crescere gli obiettivi devono essere sfidanti, ma non impossibili. Crescere e diventare migliori ogni giorno è un lento processo e non credo che affrontare qualche avversario in più possa fare la differenza. Ma .. > Silenzio < .. dimmi pure, ascolto la tua proposta. Ma mi riservo eventualmente la possibilità di dissentire. A te. > Quindi via. Yami a te la parola. [chakra on | arte del veleno]

19:06 Yami:
  [Bosco] E’ vero, del tempo è passato ma in un certo senso il Doku è ancora … puro, incontaminato dal male che può generarsi nel mondo e quelle iridi dorate ne hanno visto fin troppo, voleva porre fine a quegli insulsi spargimenti di sangue, voleva porre fine alle disuguaglianze che c’erano e ci sono sempre state nell’epoca dei ninja … le rivoluzioni non cambiano nulla, solamente quando qualcuno si rende come il popolo e si fa voce delle sue sofferenze eliminando nelle ombre coloro che opprimono i poveri essi vengono elevati divenendo modelli da seguire ma attorno a quei semplici mortali bisognava aggiungere un manto sovrannaturale, un manto di protettori < Katsumi … la tigre bianca dell’Akatsuki > precisa meglio riferendosi al titolo ufficiale del giovane Uchiha che si era presentato a lui senza alcuna remore e lo aveva invitato ad allearsi a lui come cacciatore di taglie. Sbuffa alle argomentazioni del suo interlocutore < Ripeto … pensi davvero che affrontare avversari del tuo livello risvegli in te il tuo istinto di sopravvivenza? Quella pulsione primordiale che ti impone di fare qualsiasi cosa pur di rimanere attaccato alla vita? Non credo > enuncia il Seiun andando a lasciar scivolare lentamente le braccia ai fianchi < Gli obbiettivi che bisogna porsi da superare devono essere di poco al di sopra del tuo supposto limite, così si migliora … ogni giorno sempre di più, è una versione leggermente più veloce del processo che attua il villaggio ma ciò non implica che sia puramente sicuro > enuncia il Seiun che permarrebbe in quel tono quasi mistico < Vorrei che tu ti unisca a me Sosachi, sai bene che la mia visione del mondo è alquanto astratta, tuttavia in una delle mie meditazioni ho colto qualcosa, come una specie di barlume di speranza … qualcuno deve ergersi ed educare la razza umana dalle ombre, eliminando coloro che opprimono i deboli, ripagandoli con la medesima moneta … necessito dei tuoi talenti per vedere quella speranza realizzarsi, certo … se possiedi un dono non posso prometterti di crescere anche con esso, le tue conoscenze potrebbero permanere limitate ma … ciò che ti offro è la possibilità di fare davvero qualcosa per poter effettivamente cambiare questo mondo marcio > enuncia lui andando a sollevare la mano destra e portarla a porgersi in direzione del biondino < Sappi però che se accettassi un simile percorso, dovresti condurre una doppia vita … una come Sosachi … e l’altra, come un messaggero divino, un giustiziere che porta la gioia ai meritevoli e il terrore delle tetre fauci a coloro che meritano una giusta punizione > il discorso prosegue ma lui fa una piccola e teatrale pausa < Non ti chiedo di tradire il villaggio, ti chiedo di essere i miei occhi e le mie orecchie … in ognuno c’è del marcio, dobbiamo radunare alleati … il mio percorso per ascendere presso le prove le sacre vie della reincarnazione comincerà a breve e ne uscirò cambiato Sosachi … molto cambiato > enuncia lui, potrebbe essere completamente diverso da ciò che è … e gli serve qualcuno che lo mantenga cosciente di possedere ancora vestigia mortali. [Ck on]

19:16 Sosachi:
  [Bosco] Sicuramente avrà da proporgli qualche cosa di particolare, non lo mette in dubbio, ma deve fare delle scelte ed ora ha troppe gatte da pelare per poter assecondare ogni richiesta, ma potrebbe essere arrivata l'ora di fare un accordo "do ut des", anche. Sicuramente Yami, essendo un cacciatore di taglie, o meglio, a sentire lui, potrebbe avere per le mani accordi e prede che potrebbero essere in poco tempo sconfitte ed essere carne da macello per gli studi del medico. Sente le parole di Yami ed è discordante dalla versione dell'altro < Beh, sì, sfidanti vuol dire appunto che ti pongono una sfida, ma deve essere raggiungibile, altrimenti uno si auto-impone un risultato che mai e poi mai potrà raggiungere con risultato quello di veder annichilita la sua stessa volontà e spirito di iniziativa. > Diciamo che Yami ha attuato una trasformazione da come se lo ricorda, è molto disfattista e complottista relativamente al villaggio ed alla vita normale che stava conducendo Sosachi in questo momento. < Vedi Yami, per me il mondo è cambiato da un tempo .. Ormai con la morte di Kuricha e la sparizione di Enma Ai ho abbandonato la visione del mondo come un posto trascendentale, sono più pragmatico, realista. Devo dire che è bello avere visioni delle cose discordanti, altrimenti sarebbe una noia clamorosa. Ma dimmi, non credi che porti l'obiettivo di diventare colui che porterà via il marcio dalla terra sia qualche cosa di un po' troppo .. > farebbe il gesto con il pollice e l'indice quasi come ad indicare una "C" che vuol dire la distanza in pratica < .. esagerato? Come puoi pretendere di cambiare le cose? Saresti uno contro tutti. Io in questo momento sono implicato in una serie di vicende che mi terranno occupato e con molti grattacapi. Se devo accettare la tua proposta ho bisogno che mi dica bene tutti i dettagli, in modo tale da prendere una decisione con coscienza. > Incrocia le braccia al petto. < In primis, quando parli di talento, a cosa ti riferisci? Quando parli di orecchie ed occhi, mi stai dicendo che vuoi che sia una specie di infiltrato nel villaggio? E .. che cosa vuol dire reincarnarti? Cioè, non credi di esagerare un tantino? > Chiede, d'altronde tutta questa cosa gli sta sembrando moolto ma moooolto strana. [chakra on | arte del veleno]

19:37 Yami:
  [Bosco] Scuote il capo < Non ho ricordi di queste due persone che hai menzionato, tuttavia quello che dici ha una falla, mi spiego meglio > enuncia mantenendo ora la mano sul suo fianco < Vedi, coloro che intendo scegliere li addestrerò personalmente … i miei addestramenti sono duri, a volte potrebbero sembrare addirittura crudeli ma essi arriveranno a tirar fuori da voi le capacità che mi saranno consentite dato il mio livello attuale > enuncia mantenendosi però sul fatto di riconoscere di avere lui stesso dei limiti, una cosa estremamente umana da parte sua, alquanto insolita. Percepisce le parole secondo cui il mondo non può essere cambiato e che lui potrebbe essere uno contro tutti < Sosachi, nessuno è mai davvero accompagnato, la vita di uno shinobi è generalmente solitaria, io sono riuscito a trovare qualcuno che mi apprezza ma non voglio mettere questa persona in pericolo > enuncia con quasi nostalgia nel suo tono, cosa che suonerebbe alquanto strana … insolita alle percezioni del biondino < Il mondo può essere cambiato, può rinascere ma ciò comporterà dei sacrifici, io rinuncerò a percorrere un sentiero alla luce del sole divenendo l’ombra minacciosa che nella notte porta giustizia a costo di sporcarsi le mani di sangue > una breve pausa < In questi tre anni, prima dell’evento che mi portò in quell’ospedale ho viaggiato in lungo e in largo nelle terre inesplorate dei continenti ninja, scoprii un santuario, una filosofia di vita secondo cui il mondo in cui viviamo non è altro che una prova e che la ricompensa è uno stato di beatitudine eterna, il Nirvana .. tuttavia per raggiungere tale beatitudine ed elevarsi a livello spirituale al di sopra di ogni uomo bisogna sperimentare le più disparate sofferenze attraverso le sei sacre vie della reincarnazione al fine di ascendere e divenire un essere superiore … non un Kami, ma semplicemente un portatore di giustizia ed equilibrio in questo mondo corrotto in cui io vedo solo cadaveri sotto i piedi di chi sopravvive … > una nuova pausa mentre le iridi si piantano in quelle di sosachi < L’ordine naturale deve essere ripristinato Sosachi, non permetterò che un mondo così bello possa essere condotto alla distruzione solo perché coloro che lo guidano hanno dimenticato come percepire il respiro del creato > una frase forte, che implica la sua volontà ferrea < Per talento posso riferirmi anche ad abilità innate, in quanto a occhi e orecchie sì, voglio che tu tenga d’occhio il villaggio dell’erba per me … voglio che ogni volta che qualcosa di marcio sia nella tua vista tu lo memorizzi e che poi tu lo riferisca a me, in quel caso, me ne occuperò io nottetempo > enuncia con fare determinato < Aspiro ad ascendere Sosachi … aspiro a raggiungere la via dei Tendou … dove le creature più simili alle divinità, i Deva, risiedono e il loro unico peccato è la noia > enuncia lui andando a osservare ora nuovamente il viso del biondo < Sei con me Sosachi? > chiede infine, sì o no … fa la tua mossa Doku. [Ck on]

19:52 Sosachi:
  [Bosco] E' assolutamente perplesso, le parole di Yami gli sembrano vane e prive di significato. Ha perso la convinzione nell'esistenza di un messaggio non terreno, in qualche cosa di superiore che i Kami hanno tessuto per i ninja. Osserva il giovane davanti a lui, pare cambiato e pieno di sè. Non aveva più l'aria del braccio destro di Kuricha, sembrava essere diventato Kuricha. Sosachi, invece, era tornato con i piedi per terra ed aveva deciso di seguire solamente il suo "credo": migliorare e crescere, senza "se" e senza "ma". Fin'ora aveva inanellato una serie di successi che gli erano serviti come trampolino di lancio e che gli avevano garantito un certo spirito positivo. Chissà che cosa si attende Yami da lui. Sente il monologo di Yami sulla questione ma molti sono gli interrogativi < Beh, io posso darti anche una mano, ma non mi è ancora chiaro il posto che devo ricoprire in questa tua avventura. Mi parli di tutta una serie di cose che mi lasciano alquanto perplesso, se devo essere sincero. Il fatto che io diventi un tuo messaggero, questo non mi dà problemi, quindi sarei anche favorevole. Ma cosa intendi con marcio? Non credi che sia una visione del mondo troppo radicale? Il marcio per te cos'è? Soprusi di potere? Ingiustizie? Cosa per te non è giusto? Perchè potrei anche cercare e trovare informazioni ma poi a te quanto servono? E soprattutto la mia partecipazione a questa avventura porterebbe via un sacco di tempo. > Poi un attimo. Si ferma e pensa < Ma potrei cambiare idea. Facciamo una cosa, un patto per un patto. Sei un cacciatore di taglie no? Io comincerò ad essere tuo alleato in questa tua cosa se mi porterai un segno della tua reale necessità di avere uno come me. > Sorride < Visto che sono una risorsa per uno come te, devi guadagnarti i miei servizi. Perchè .. > sorride e comincia a fare quello che gli piace di più < .. ho mentito. Io conosco Katsumi Uchiha. E' stato colui che mi ha permesso di entrare all'ospedale ed iniziare il mio percorso nell'organizzazione. Diciamo che .. mi tiene d'occhio. Mantiene i miei contatti con Yukio, anche perchè come ben sai .. essendo Kage ha meno tempo da dedicare ai suoi ex nemici. > Attende. [chakra on | arte del veleno 1]

16:20 Yami:
  [Bosco] Sapeva bene che convincere Sosachi non sarebbe stato facile, infatti il Seiun non aveva detto quelle cose solo per bellezza, infatti desiderava che il doku comprendesse a pieno la filosofia che lo spingeva a compiere quel viaggio all'interno del proprio io interiore, le rosate si schiudono < Vedi Sosachi ... il marcio e il male sono la stessa cosa, per esempio ... se mi giungesse voce che qualcuno sta esercitando delle pressioni su qualcuno tramite una sua influenza politica, io lo caccerei sino a quando non lo avrei di fronte a me, chiuso in un angolo e sarà allora che la giustizia calerà su di lui come un martello > enuncia mantenendo un aria calma e composta < Portando sempre l'esempio di prima, la punizione sarà in base al suo crimine ... se ha affermato di poter vedere il futuro per ingannare brava gente, allora gli saranno cavati gli occhi > una punizione terribile, ma a quanto pare questa era la linea di modi che intendeva attuare il Seiun nei confronti del mondo marcio in cui si trovavano a vivere < Non esiste pietà ... solo una pena più leggera, ma comunque tutti riceveranno una punizione che è proporzionale alla propria colpa > enuncia, meglio che il doku non conosca la pena che il giovane infliggerebbe agli stupratori ... non sarebbe un bello spettacolo ne da raccontare e nemmeno da descrivere. Sente le parole del giovane doku e solleva un sopracciglio < Una prova di aver davvero bisogno di te? Sosachi ... se non avessi avuto necessità dei tuoi talenti non mi sarei avventurato sin qui non credi? Comunque ti dirò una cosa, non necessito solo dei tuoi talenti come shinobi ma anche dei tuoi talenti di medico giacché ... ho una persona che più in avanti potrebbe necessitare di cure mediche > enuncia lui, si riferisce a Yumire ... quella ragazza era quasi un chiodo fisso per il Seiun, non voleva che soffrisse ma soprattutto, lui aveva intenzioni serie con lei < Dunque sentiamo .. cosa ti occorre per provare che io possa avere necessità di una persona come te all'interno della mia cerchia? > chiede infine, quasi stizzito dalla mancanza di fiducia del Doku. [Ck on]

16:34 Sosachi:
  [Bosco] Sente le parole del Seiun, non sembrano avere moltissimo senso ancora. < Ok, la tua è una visione molto nobile delle cose, ma non credi che in un contesto come quello di Kusa, dove la rivoluzione è appena terminata, non ci sia nessuno che possa fare troppe influenze politiche? > Ad ogni modo, il discorso è troppo complesso e non ci sarà mai chi ha ragione e chi non ce l'ha, visto che sono due modi di vedere le cose totalmente antitetiche e ci saranno sempre chi è a favore e chi è contro a questa idea. < Beh, non è che tu ti sia spinto troppo in là > ammicca < Siamo pur sempre al centro del Paese dell'Erba, poi è stato già strano che tu mi abbia trovato così per caso. Non metto in dubbio le tue conoscenze da assassino, ma se ti servo davvero vuol dire che devi avere tutto il mio talento che devo sviluppare. > Sente il fatto delle conoscenze mediche, prende la palla al balzo, tutto è nei piani < Beh, non so chi sia la persona che potrebbe aver bisogno di me, ma ora come ora le mie conoscenze sono basilari, rudimentali ed assolutamente poco sviluppate, non potrei salvare molte vite. Ho bisogno di studiare il corpo umano, capire come funziona nel pieno delle sue funzionalità. Se sei davvero un assassino come dici fai questo favore per me: portami un cadavere, che sia anche abbastanza fresco. Anzi, appena lo uccidi prendilo e portamelo subito a casa mia, non ti puoi sbagliare, è l'unica casa che c'è al bosco dei ciliegi, al limitare est del bosco. > In realtà non è casa sua, perchè quella è il Dojo Doku, ma lì c'è un rudere che ogni tanto usa come nascondiglio. Non svela tutti i particolari < Mi serve per capire bene come funziona il sistema circolatorio, il sistema linfatico, il sistema nervoso ed anche capire la struttura ossea. Capisci che studiare solo su dei tomi non aiuta al massimo la comprensione delle funzioni del corpo umano. Di certo è un cadavere, non posso curarlo, mi serve avere un cadavere per fare analisi sugli organi e capire meglio tutto. > sorride, incrocia le braccia, ma subito la destra è portata verso il Seiun < E' un sì? > Chiede la mano, come a suggellare il patto < In cambio ti porto tutte le informazioni che riesco a trovare sul villaggio in questo momento e prometto di riflettere sulla tua proposta. > E' un contratto preliminare. [chakra on | arte del veleno 1]

17:02 Yami:
  [Bosco] Nobile vero ... ma a quanto pare il Doku non scava fin troppo a fondo in ciò che le sue parole implicano, infatti, il Seiun sta implicando che lui non sarebbe divenuto altro che quella giustizia diretta, senza troppi intralci burocratici o diplomatici .. lui sarebbe diventato una sorta di estensione malsana della giustizia ma terribilmente efficace < Oramai la mia residenza si trova fuori dai confini del paese dell'erba Sosachi, in una sperduta catena montuosa nei pressi del paese della roccia ma non ti rivelerò il punto esatto, ti dico solo che è un luogo abbastanza lontano > enuncia lui mantenendo uno sguardo serio a man mano che la conversazione prosegue. Alla fine, la sua richiesta è solamente quella di portargli un cadavere no? < Avrai il tuo cadavere ma come ben sai io scelgo adeguatamente le mie prede, non ti porterò il cadavere di un innocente, bensì ti porterò quello di qualcuno che potrebbe avere commesso un crimine e su cui la mia giustizia si abbatterà la forza e il fragore del fulmine stesso > enuncia mantenendo la postura e osservando ulteriormente la figura del Doku, sospirando < Puoi considerare accettata la tua richiesta, appena possibile ti contatterò per consegnarti il tuo cadavere ... solo, non farmi aspettare troppo > detto questo il Seiun volge le spalle al Doku < Ci vedremo presto, Sosachi > asserisce prima di flettere appena le gambe e per poi scattare verso l'uscita del bosco dei ciliegi, forse aveva un alleato ma le sue doti avevano un prezzo, un prezzo che lui avrebbe pagato volentieri se ciò significava avere il Doku e i suoi talenti ai suoi servigi. [Ck on end per me]

17:04 Sosachi:
  [Bosco] Sapeva che sarebbe stato azzardato fare una richiesta del genere, ma sicuramente era la cosa giusta da fare: si prende tempo, parecchio tempo per decidere e si prende anche tempo per svolgere tutte le cose che deve fare, per assecondare le richieste di tutti i suoi alleati. Non lascia certo nessuno dietro: tra Yakuza, lavori, famiglia e missioni ha le sue belle gatte da pelare e deve cercare di fare tutto nel minor tempo possibile e sicuramente delegare senza lasciare molta possibilità di risposta è l'essenziale. Certo, non lascia tutto a Yami perchè se mai non riuscisse sarebbe lui stesso nei guai, quindi continuerebbe la sua ricerca del cadavere, ma un aiutino non farebbe di certo male, anzi, velocizzerebbe le cose e le renderebbe più facili. < Sai cosa mi manca di quel passato che non ricordi? Il fatto che ero davvero un credulone, ora sono anche maturato e so riflettere. Premetto che ritengo il tuo ideale nobile, ma penso che sia una scelta, la mia, che devo valutare e ponderare moooolto bene. Allontanarmi ora dalle mie mansioni sarebbe troppo pericoloso e darebbe troppo nell'occhio e noi non vogliamo questo. > Sorride, è solare ultimamente. < Ma per questo motivo se mai accettassi sarebbe una cosa molto graduale ed anche ponderata nel migliore dei modi, perchè altrimenti sarebbe un problema per entrambi, mi capisci no? > Non pensa che l'altro sia stupido, quindi, cerca di fare un discorso più che logico, anche in relazione alle precedenti battute e dialoghi che si erano reciprocamente scambiati. Sa di essere importante per il Seiun e questo potrebbe essere un elemento a favore per il momento. Qualche informazione? Ma sì, non è un problema. Basterà girare per il villaggio e fare qualche domanda qua e là. Di certo da membro della Yakuza origliare non è altro che una parte del suo mestiere. < Ah ho capito, sei in vacanza. Comunque non dipenderà da me Yami, tu devi compiere quell'omicidio, e non mi interessa chi sia, mi basta avere a disposizione quel cadavere per fare ciò che devo. Tutto dipende da te, io posso avere le notizie già domani. > Sorride, missione compiuta. < A presto Yami. > Dice per poi continuare il suo percorso nel bosco [chakra on | end]

I due si incontrano dopo vario tempo e stringono un patto particolare che permetterà a Sosachi di fare ciò che deve fare.

Si susseguono scambi di idee sul mondo e su quelli che dovrebbero essere gli obiettivi da porsi. Yami propone un'alleanza per la quale Sosachi chiede una prova, un segno.