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con Yami, Yumire

18:04 Yumire:
  [Rifugio] Non ha bisogno di impastare il Chakra, non ne sente la necessità. Si trova nei pressi del rifugio personale in cui si trova Yami, per essere lei a giungere da lui. I capelli azzurri sono tagliati a media lunghezza, lasciati sciolti dietro la schiena. Iridi acquamarina incastonate su di un viso candido e pulito, fresco e delicato. Indossa un paio di leggins aderenti blu a fasciare le gambe snelle, una maglietta a manica lunga del medesimo colore sul busto un poco più formoso e un paio di scarpe nere, comode e pratiche, ai piedi. Ha con sé una fialetta di veleno stordente attaccata al fianco destro e un coltello all’interno della tasca sinistra dei leggins. Un paio di precauzioni per qualsiasi evenienza, dato che può capitare di tutto per i sentieri esterni al villaggio. E’ arrivata presso la rientranza indicata da lui, in modo tale da poter scendere nei sotterranei. Inizierebbe a scendere quelle che dovrebbero essere scale, in modo tale da raggiungere la porta da cui si accede all’abitazione momentanea del Seiun. In viso comincerebbe a prendere un leggero rossore attorno alle guance, prima di muovere finalmente la mano sinistra verso la porta e battere contro con le nocche. Un leggero sorriso che si andrebbe a disegnare sul viso della Genin, attendendo di poter essere ricevuta dal ragazzo oltre quella soglia. [Veleno Stordente x1 – Coltello x1]

18:22 Yami:
  [Rifugio] Non era per nulla facile raggiungere quel luogo senza esattamente sapere cosa cercare, un piccolo memento del suo passato che ha trascorso lavorando sotto gli ordini di Madara era praticamente quello, poter disporre di rifugi adeguatamente nascosti in tutte le terre ninja, non è proprio il massimo come vita ma diciamo che per la serenità del Seiun è quasi un toccasana. Lontano dalle caotiche città del mondo ninja il giovane aveva la possibilità di poter meditare e potersi dedicare alla cura del proprio corpo, erano trascorsi alcuni giorni da quando aveva passato la notte insieme a Yumire, una notte magica in cui due anime solitarie si erano unite raggiungendo la completezza e la pace interiore e, anche se per poco, sperimentando cosa significa essere completi < … > esce ora dal bagno, il fuoco scoppietta all’interno di un camino ricavato nella nuda roccia e la canna fumaria manda alla cima della montagna nella cui caverna è celato il rifugio del Seiun e, siccome la cima è avvolta dalle nuvole, è quasi impossibile individuare un simile luogo senza appunto, sapere bene dove e come cercare; Sente delle nocche battere sulla porta, Yumire era arrivata < E’ aperto > direbbe lui permettendole di entrare all’interno del rifugio, lui ha solamente un candido asciugamano a coprire le sue nudità dunque, appena la Kori entrerebbe all’interno del rifugio potrebbe avere visione di quella lunga cascata di oscurità che occulta in parte la pelle diafana del Seiun e le sue cicatrici, il giovane andrebbe a sedersi vicino al fuoco, non vuole che vada sprecata quell’acqua e i suoi vestiti sono lì dunque andrebbe a lasciare che fosse proprio quel calore a poter prosciugare quel sacro liquido in molte religioni che spesso rappresenta redenzione dai peccati oppure purificazione da entità malvage. Le iridi dorate andrebbero a posarsi sulla figura della Kori, il viso rotea appena verso destra lasciando che quell’ovale deliziosamente androgino sia visibile alla oramai donna che occupa ogni suo pensiero e che gli rende difficile anche solo concentrarsi sulla meditazione dato che continua a rivedere flash di quei momenti meravigliosi passati nella loro prima notte di magia < Benvenuta a casa mia Yumire … fai come se fosse tua, accomodati come vuoi, la cena sarà pronta tra poco > enuncia lui con quella sua voce atona resa leggermente dolce per via del fatto che sta parlando con lei. [Ck on]

18:33 Yumire:
  [Rifugio] Anche lei ha spesso pensato a quella notte passata insieme, a quella notte in cui si è sentita finalmente bene, finalmente protetta, finalmente in pace con le sue emozioni. Attenderebbe ancora qualche istante prima di sentire la voce del Seiun dall’interno e fare in modo di inoltrarsi all’interno di quell’abitazione di fortuna. Le sembra quasi strano come luogo, le sembra quasi esagerato ma non penserebbe davvero a questi aggettivi allo stato attuale. Ognuno è libero di vivere dove si sente meglio e dove si sente al sicuro, quindi rispetta la scelta dell’altro. E il viso ci metterà davvero poco a diventare rosso come un peperone alla vista di Yami con il solo asciugamano attaccato ai fianchi. Busto libero da ogni genere di stoffa, così come le gambe al di sotto delle ginocchia e i capelli corvini sono lasciati liberi, fluenti, bellissimi. Ama quei capelli, la loro morbidezza, il raggio con cui avvolgono e tengono Yumire stretti a sé. Un rosso che ricopre ogni singolo centimetro delle guance, più per un effetto di calore che di sorpresa. E’ suo, quindi non deve temere di sciupare qualcosa di così magnifico e di così delicato alla sola vista. Una pelle bianca e candida come la neve stessa, come il ghiaccio che porta nel proprio animo di Kori. Si avvicinerebbe lentamente alla figura del Seiun, prima di rispondere con tono dolce e quasi sussurrato <Come stai, amore?> una domanda che può dire tutto ma può dire anche niente. Non riesce mai a percepire certe sensazioni insite nel cuore del suo compagno, quindi deve andare a tentoni, come se stesse camminando in mezzo alla nebbia fitta. La mano destra si alzerebbe verso il viso del ragazzo, per poterlo toccare appena sul braccio, in un contatto semplice ma voluto e ricercato. [Veleno Stordente x1 – Coltello x1]

19:00 Yami:
  [Rifugio] Era difficile rispondere alla domanda di lei, da quando si erano uniti era più difficile trovare l’equilibrio e la pace interiore, le aveva confessato che quella era stata per lui la sua prima esperienza con una donna e dunque non era per nulla semplice, almeno per lui, riprendere la sua solita routine < E’ difficile descrivere cosa percepisco … c’è qualcosa che si agita all’interno di me e non so cosa sia, è un misto di preoccupazione e di sollievo, nostalgia e qualcos’altro > sussurra lui lasciando che ella si avvicina e le sfiori il braccio, il capo andrebbe dunque a poggiarsi sulla spalla del braccio sfiorato da lei come se ricercasse un contatto con la Kori < Ora che sei qui però tutto è pace … sono tornato a percepire quasi il battito del cuore del nostro mondo > sussurra lui, è una metafora per indicare che si sente nuovamente in pace anche se la vera pace, non può essere davvero provata se non all’interno del Nirvana, il mistico piano di esistenza che solamente colui che ha raggiunto l’illuminazione può finalmente raggiungere e trovare l’equilibrio cosmico < Sai … > un lieve sussurro, quasi esitante < Non credo di essere particolarmente simpatico a tua zia, la sua reazione quando ci ha trovato addormentati insieme non mi è parsa particolarmente … come dire, entusiasta > commenta ripensando a come quella donna aveva reagito nel notare che la sua adorata nipote aveva donato tutta se stessa a quel giovane Seiun e soprattutto, non era più pura e dunque considerabile per un eventuale matrimonio politico o d’interesse. Il ragazzo andrebbe a fissare le fiamme, guizzanti ed effimere esistenze che esistono unicamente in virtù dell’ossigeno che permette loro di poter ardere e senza di cui non sarebbero assolutamente nulla < Siamo esseri effimeri Yumire … per quanto possiamo nascondere la nostra natura o atteggiarci a superiori, non siamo altro che esseri mortali … incompleti e che possiamo trovare completezza solamente all’interno di un’anima speculare ma opposta alla nostra > enuncia il giovane andando a distogliere per un attimo lo sguardo da quelle guizzanti fiamme < Non fraintendermi, se gli esseri umani fossero perfetti allora sarebbe possibile per ognuno di noi poter raggiungere obbiettivi a dir poco impensabili e tramuterebbe l’esistenza in una noia mortale … per questo motivo la natura ci ha creato così, imperfetti ma complementari gli uni con gli altri > enuncia lui donando uno sguardo intenso alla Kori e sorridendole con quella dolcezza appena accennata < Hanno bisogno di una guida Yumire … vanno educati dalle basi, tutti gli shinobi vanno educati compresi noi ma come possiamo fare? > per la prima volta, il Seiun non ha chiaro il suo cammino, brancola nel buio ma questa volta, la Kori è la sua luce guida. [Ck on]

19:23 Yumire:
  [Rifugio] Sicuramente anche la Kori è rimasta un attimo confusa dalle emozioni che si sono susseguite, dalle emozioni che ancora circolano nel proprio corpo, senza sosta, senza un freno. La mano destra si sposterebbe sulla schiena del Seiun, a scostare quel crine corvino e a seguire la linea delle cicatrici presenti, quasi invisibili ma presenti. Non direbbe nulla in questo frangente, troppo provata a quella visione. Non riesce mai a mantenere la sua serenità a quella vista, il viso si scosterebbe dall’altro lato e proverebbe a rispondere, con un tono leggermente rauco, grattato dalla gola <…> non uscirebbe nulla, non sa nemmeno cosa davvero dirgli. Ma poi sentirebbe il successivo discorso, riguardante su zia e taglierebbe subito corto su quell’argomento <Le passerà, non preoccuparti. E’ una donna rancorosa ma sa quando smettere di essere rigida ed essere un pochino più malleabile. Non potrò essere donata in sposa a nessun altro, quindi non ha potere nel strapparmi via da te…> tono sussurrato, ma ancora con un leggero segno rauco proveniente dalle corde vocali. Continua ad avere nella testa l’immagine di quella cicatrici, con la testa che si appoggerebbe sulla schiena, le iridi chiuse e le braccia che circonderebbero la vita del Seiun. E’ così, non vuole sentire altro e non vuole vedere segni che le danno solo fastidio, solo rabbia, solo nervosismo. Rimane in quella posizione, come un koala su una pianta di eucalipto. Le parole che vengono percepite, vengono anche studiate e immagazzinate nella testolina della Genin, prima di trovare replica, rimanendo appoggiata a quella schiena <Troveremo una soluzione insieme, amore. Non preoccuparti, c’è sempre una soluzione a tutto, nella vita. Affronteremo questo insieme e tanti altri problemi, tanti altri intoppi> sicura e decisa, con la freddezza tagliente del ghiaccio nel tono, nell’ultima frase. La vena Kori uscirebbe di tanto in tanto, parte di sé da sempre. Ha fame, sta mangiando poco o niente nelle ultime ore. Ma non vuole darglielo a vedere, non vuole farlo preoccupare e vuole evitare che riesca a schiodarla da quella posizione appena assunta. [Veleno Stordente x1 – Coltello x1]

20:12 Yami:
  [Rifugio] Sente le braccia cingere la sua vita, le iridi dorate per un attimo andrebbero ad osservare la Kori poi le palpebre oscurerebbero quelle pozze dorate < … > non sapeva cosa dire, tutto quello che doveva essere detto era stato pronunciato dalla Kori < A volte penso di non essere adatto a stare al tuo fianco sai? > sussurrerebbe lui volgendo piano il viso verso di lei, in cerca di quei morbidi petali che sono le labbra della Kori cercando di donarle un bacio dolce, semplice … alla fine il Seiun non era difficile da comprendere, ciò che desiderava era semplicemente l’equilibrio in tutte le cose, un equilibrio che da tempo la razza degli uomini aveva perso … come anche la capacità di percepire il dolore dell’ambiente circostante cosa che lui purtroppo era in grado di attuare solo attraverso la meditazione, il mondo stava soffrendo e lui aveva il desiderio di porre fine allo scempio operato da coloro che detenevano il potere … il ciclo infinito doveva essere interrotto. Il Seiun andrebbe a sfiorare appena il capo della Kori con la propria fronte poco dopo essersi separato amaramente dalle rosate di lei < Apprezzo che tu mi tenga in così elevata considerazione piccola mia … tuttavia io non sono diverso, anzi … se vogliamo vederla da un punto di vista diverso, io potrei essere etichettato come un prodotto difettoso … un individuo da scartare > sussurra il Seiun andando ad alzarsi dolcemente e lasciando che il contatto tra di loro si interrompa < Io sono corrotto Yumire … e non voglio che la mia corruzione attecchisca in te eppure tu vuoi restare al mio fianco > sussurra lui lasciando cadere l’asciugamano mentre afferra piano i suoi indumenti, sul viso si dipinge un tenue sorriso < Sei una persona straordinaria amore mio, sono contento di essere così importante per te abbastanza da essere amato nonostante io sia … come dire, diverso da te > un piccolo eco del passato, in genere non era usanza che appartenenti a clan diversi si frequentassero, la cosa era vista come disdicevole e poco onorevole. Indossati i suoi indumenti, il giovane andrebbe a rimuovere la carne da vicino al fuoco per volgerla dal lato opposto dato che un lato era completamente cotta prima di posizionarsi in un secondo momento dietro Yumire, cingendone la vita con le braccia < Tuttavia sono grato a qualsiasi entità superiore … di essere stato così fortunato da incontrarti … tu sei davvero la mia luce Yumire > sussurrerebbe lui con dolcezza andando ad accarezzarle dolcemente il ventre, un gesto che potrebbe lasciare ad intendere quanto sono serie le sue intenzioni di stare con lei. [Ck on]

20:42 Yumire:
  [Rifugio] Le prime parole che sente sono così forti, così dirette, così malinconiche che solo ora andrebbe a sollevare lo sguardo rabbuiato verso di lui e aprire le labbra in un dolcissimo sorriso. Lei non sorride quasi mai, lei ha riso troppe volte in modo forzato per saperlo fare in modo così naturale. Ma le emozioni servono anche a questo, le emozioni ci accompagnano in ogni singolo istante. <Shh> direbbe a quella domanda, poggiando l’indice sulle labbra dell’altro, prima di vedersi scostare quella falange e ritrovarsi le labbra del Seiun appoggiate sulle proprie. Un bacio dolce, delicato, quasi la Kori fosse una sorta di bambola di porcellana, una bambola di cristallo, una bambola di vetro pronta a sgretolarsi sotto il peso delle ombre. Un tocco leggero. Sente la fronte dell’altro contro la propria, in uno scambio di sguardi privo di iridi, privo di colore ma con al centro un’insicurezza immensa. <…> non sa cosa dire a quelle prime parole, vorrebbe parlare ma aprirebbe la bocca e nessun tono ne uscirebbe. Non sa davvero come rincuorarlo, come alleggerire quel cuore diventato troppo pesante dal passato. Si staccherebbero poco dopo, prima di replicare finalmente <Non mi corromperai, amore. Non preoccuparti di questo…> sicura, diretta, con una dolcezza che si mescola alla determinazione. Lo guarderebbe lasciare l’asciugamano per potersi vestire completamente da capo a piedi e, nel mentre, altre parole uscirebbero dalla bocca della Kori <Tutti siamo diversi, nessuno si salva da questa condizione. I miei genitori hanno preferito le missioni alla mia crescita e sono rimasta senza di loro…> una nota violenta nel proprio spirito, un piccolo velo di nervosismo che farebbe muovere la mano sinistra verso i propri capelli e cominciare a tirare, forte. Una piccola caduta della propria integrità al pensiero di due genitori bravi in quello che furono ma pessimi in quello che sarebbero potuti essere. Si fermerebbe nel momento in cui il Seiun andrebbe a cingerla dalla schiena, sentendo quelle poche frasi e avvertendo, subito dopo, quelle mani a ridosso del ventre. Un gesto così naturale, così spontaneo e così inaspettato che le provocherebbe delle lacrime sul viso e dei singhiozzi al seguito. Non dice nulla, singhiozza e basta, con la testa che si appoggerebbe contro il petto del suo compagno. Sono giovani, molto giovani, ma al futuro ci si pensa sempre. [Veleno Stordente x1 – Coltello x1]

21:21 Yami:
  [Rifugio] Quelle parole e quel tocco lo rincuorano … Yumire era a tutti gli effetti l’ancora di salvezza del giovane Seiun che memorizza e scolpisce per bene all’interno del proprio cuore quelle parole, donate unicamente dalla persona che è riuscita a fare breccia in quel guscio di tenebra che si era creato per isolarsi dal mondo esterno < Ho paura … paura di perderti come ho perso tutto quello che avevo di più caro al mondo … so che se perderei te non potrei più tornare a guardare il mondo in maniera obbiettiva, vorrei solo vederlo bruciare > sussurra lui con dolcezza mentre andrebbe a sentire i singhiozzi e le lacrime di lei che si stringe alla sua figura, la mano destra andrebbe ad accarezzarle il capo < Ssssh … non volevo turbarti con le mie azioni > poggerebbe la sua fronte su quella della Kori < Finalmente esprimi il tuo animo in maniera completa, niente maschere angelo mio … solo noi, niente segreti … teniamo solo quelli che potrebbero nuocere all’altro va bene? > enuncia lui, vuole proteggerla … proteggerla dal mostro, dalla bestia che era un tempo … un assassino. La stringerebbe a se < Non permetterò a nessuno nemmeno di sfiorarti … la corruzione del genere umano non deve intaccare il mio prezioso angelo > sussurra lui con dolcezza osservandola con quelle iridi dorate, profonde anche se prive di una vera anima all’interno … non c’era modo di dire se quelle parole fossero vere anche perché il Seiun era incapace di provare vere e proprie emozioni < Non a caso, ti ho scelta per la tua purezza > sussurra con dolcezza il giovane andando a lasciar perdere la carne oramai quasi cotta, dedicandosi solo a consolare quella ragazza dall’animo così puro e casto. La terrebbe così, con il capo poggiato al suo petto, un lieve battito regolare, pulsare di vitale energia … il suono della vita che scorre all’interno del Seiun e che gli permette di sintonizzarsi con il battito della Kori che percepisce accellerato < Non si può mai dire cosa ci prospetti il futuro amore mio … ma io di una cosa sono sicuro, non ti lascerò da sola ad affrontare l’oscurità che avvelena il nostro mondo … sarò sempre con te, un’ombra che si cela sotto la luce, l’uno l’opposto dell’altro ma innegabilmente legati e fautori dell’equilibrio cosmico > conclude il suo discorso così, stringendola a se in quel caldo guscio di affetto e coccole. [Ck on]

21:55 Yumire:
  [Rifugio] Le sue parole sono un velo d’oscurità che torna vivo attorno a loro, come la prima volta che lo aveva incontrato. Non si dimenticherebbe del suo viso che fissava il suo, di quegli occhi che la seguivano e che non la perdevano di vista. <Sai che c’è il rischio di perdermi, amore. Dovrò andare spesso in missione, mi troverò spesso in situazioni pericolose e con possibili danni contro di me. E la cosa è reciproca. Non siamo mai totalmente salvi, anche solamente a volerlo…> in tono dolce ma aspro, di chi sa che potrebbe perire in qualsiasi momento. Si stringe a lui, singhiozzando contro il suo petto <Non mi turbi con le tue azioni, sono lacrime di felicità> semplicemente. <Hai qualche segreto da nascondermi, Yami?> sicura e tranquilla, senza forzare nulla. <Non ho bisogno che me li dici, non li voglio sapere se non sarai tu a volerlo> diretta, senza troppi giri di parole. Continua a sentire le braccia del Seiun attorno a sé e quelle parole che ne seguono. Non risponderebbe nulla, lo lascerebbe stare, non c’è bisogno di dire o aggiungere altro. Due cuori che battono all’unisono, due cuori che battono senza sosta, come se fossero nello stesso petto. Un’unica realtà, un’unica essenza. <Purezza… come fai a vedermi così pura?> una domanda a fior di pelle, con la testa che rimane contro il petto. Lei non si vede così lucente, così delicata. <E io non ti lascerò cadere totalmente nel baratro in cui sei finito, amore. Cercherò di tirarti a galla con la mia luce, sempre> e staccherebbe il viso dal suo petto per prendergli il volto tra le mani e fissarlo negli occhi. Non perderti, Yami. Non perderti nel silenzio e nella malinconia. [Veleno Stordente x1 – Coltello x1]

22:09 Yami:
  [Rifugio] Era giusto così, che ognuno di loro si potesse sentire completo a modo suo < Io non ho bisogno che ti dica che splendi, poiché tu stessa emani la purezza che necessita di ritrovare questo ciclo infinito > sussurra lui andando a cercare di portare il braccio sinistro sotto le ginocchia della kori per poterla sollevare < Sai piccola … pensavo di andare a letto presto e fuori non mi sento di lasciarti andare da sola, ti accompagnerò io domani mattina > sussurra lui che ha apprezzato ogni singola parola della Kori < Non ti chiedo molto, so che la vita di shinobi e kunoichi è pericolosa, solo … quando torni dalle missioni, fammi sapere che sei tornata sana e salva > sussurra lui avviandosi piano verso il suo giaciglio che consiste in un letto a una piazza e mezza in un altro antro della grotta e sui cui poggia la kori per poi stendersi al suo fianco lasciando che la notte passi nella dolcezza delle loro effusioni. [Ck on – end]

Nulla da dire semplice free in cui i due discutono mentre si coccolano di fronte al fuoco nel rifugio di Yami.