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Il ghiaccio che ti scalda il cuore

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con Kaori, Yumire

17:30 Kaori:
 Il freddo avanza a falcate piuttosto larghe. Pare ieri che il caldo sole estivo le carezzava la pelle eppure adesso non può neppure pensare di uscire fuori di casa senza coprirsi di quella calda giacca a doppio petto blu notte ed un fidato paio di stretti pantaloni elasticizzati che le fascino le gambe. Nessun lembo di pelle scoperto che non sia quello del viso questa sera: il freddo è pungente e una calda sciarpa rossa è avvolta attorno alla sua gola a coprire persino il coprifronte della Foglia che Azrael Nara le donò alla vigilia del suo esame genin in segno di buona fortuna. Le mani fuoriescono fredde oltre le maniche del cappotto che le arriva più o meno all'altezza della vita. I pantaloni neri scendono morbidi, stretti lungo le cosce andando poi a venir coperti da degli schinieri scuri dalle ginocchia in giù. Alla coscia destra è tenuto stretto un porta kunai e shuriken mentre la chioma corvina si disperde appena dietro la sua schiena al minimo soffio di brezza. Nuvolette di vapore escono candide dalle sue labbra ad ogni respiro mentre il naso si rivela tinto di un rosso quasi tenero. Avanza lei per il sentiero del bosco dei ciliegi alla ricerca della casa in cui ha abitato in passato con Raido. Vorrebbe rivederne la struttura, le ampie vetrate, il tetto spiovente che ha ospitato parte delle loro vite, che ha testimoniato ai loro primi baci, i loro primi attimi assieme. I passi son lenti, cadenzati e la guardia tenuta ben alta; i tre special jonin atti alla sua sicurezza la seguono ad una certa distanza saltando di ramo in ramo tenendo ben d'occhio i suoi movimenti ed i dintorni. Lo sa, sa dove essi siano, e sospira stanca. Odia l'idea d'esser protetta: dovrebbe essere lei a proteggere e non il contrario, ma sa che non può far altro che accettare la cosa e agevolare il loro compito. C'è troppo in ballo per potersi permettere di fare i capricci. Si ferma in mezzo al sentiero notando ora, in fondo alla via desolata, la struttura della casa ormai vuota. Un sorriso le sale naturale e sincero alle labbra mentre i ricordi vanno a rincorrersi nella sua mente. [chakra: on]

17:54 Yumire:
  [Sentiero] Un sorriso delicato che risiede sul viso della ragazza, un sorriso che sa di felicità, di serenità di un animo alimentato da neve e ghiaccio. Un grosso fiocco di neve che alberga ogni singola parte del suo corpo, della sua essenza, una parte viva nella sua mente. Lei è nata per maneggiare le energie fredde, come i suoi genitori prima di lei e, probabilmente, come hanno fatto anche i suoi nonni, mai conosciuti. La zia maneggia la forza dei cristalli, un’innata che si sta disperdendo da troppo tempo ormai. Lei porterà avanti il Clan Kori, con tutte le sue forze. Lei stessa sta camminando sul sentiero che passerebbe attraverso il bosco: indossa una maglietta a manica lunga blu, un leggins blu a fasciare le gambe snelle e un paio di scarpe nere, comode e pratiche, ai piedi. Iridi acquamarina incastonate su un candido viso, pulito e delicato e capelli azzurri tagliati di recente, lasciati scendere lungo le spalle senza alcun fermo, alcun legame. Al di sopra del gomito sinistro risiede un porta kunai, con tre kunai al suo interno e una piccola boccetta di veleno stordente in una taschina apposita, al sicuro. Il sigillo della capra verrebbe provocato in breve tempo davanti ai suoi occhi, con le mani che andrebbero a congiungersi all’altezza del petto. Cercherebbe di estraniarsi dal mondo circostante, provando a cancellare ogni singolo elemento di disturbo. Dal rumore provocato dal vento, a quello provocato dal lieve scrosciare di un fiumiciattolo lontano. Dalla visione dei propri ricordi a quelle dei propri pensieri. Vorrebbe occludere per qualche tempo ogni elemento, per poter raggiungere la concentrazione. Qui, tenterebbe di immaginare un ologramma del proprio fisico, dei punti focali, per poter ritrovare la forza psichica: invisibile, intangibile, astratta, a cui lei dona sempre un color bianco panna. E, assieme a essa, proverebbe a vedere la forza fisica: tangibile, concreta, visibile, a cui lei dona sempre un color azzurro pastello. Li fonderebbe insieme per poterli rendere un’unica realtà: il Chakra. Un impasto che dovrebbe risultare completo, con la ragazza che andrebbe ora a fare attenzione a ciò che la circonda, notando poco lontano la presenza di Kaori. Si ricorda di lei, perfettamente e alzerebbe il braccio in sua direzione per salutarla. Poco dopo, provocherebbe delle parole facendo uscire un tono alto ma senza risultare volgare <Ciao, Kaori. Mi fa piacere vederti>. Sincera, delicata, educata. Le piace la compagnia della Hyuga, la sentirebbe come una sorta di sorella che non ha mai avuto. [Attivazione Chakra: 30/30][Porta Kunai x1 – Kunai x3 – Veleno Stordente x1]

18:05 Kaori:
 Rimane lei ferma in mezzo al sentiero ad osservare la struttura dell'edificio in fondo alla via, nel bel mezzo del bosco. Sa come muoversi da quelle parti del luogo, per diverso tempo ha vissuto lì assieme a Raido e per cui ha imparato come ambientarsi e orientarsi fra quegli alberi spogli e quelle vie umidicce. Osserva quelle mura lontane e ricorda ogni attimo vissuto al loro interno con la sola compagnia dell'Oboro. Oboro che, solo pochi giorni prima, è riuscito a stravolgere e capovolgere il suo mondo con quelle parole che ancora adesso riecheggiano e rimbombano nella sua mente. Sposarla. Vorrebbe sposarla. Davvero? Ora? Non può certo dire di non essere stata felice di udire quella rivelazione, anzi; ma non può neppure lasciarsi trascinare da quella felicità selvaggia che guida la sua vita in quel momento. Dev'essere cauta, attenta e soprattutto giudiziosa. Si conoscono da pochi mesi e la loro relazione, per quanto stabile, è ancora piuttosto recente. Oltretutto con la minaccia che aleggia al di sopra del suo clan non è davvero il caso di lasciarsi distrarre da una splendida notizia come questa. Respira a fondo gonfiando il petto al di sotto della giacca calda, prima di udire quella voce giungere dalle sue spalle. Si volta con l'espressione tranquilla, la voce della ragazza a divenire familiare al suo orecchio. L'osserva con un sorriso gentile sulle labbra voltandosi ora frontalmente in sua direzione. <Buonasera, Yumire-chan> la saluta con fare gentile, candido, ritrovandosi incapace di togliere quel suffisso cui è abituata. <Anche a me fa piacere, davvero. Anche se non credevo d'incontrare qualcuno qui, con questo freddo> ammette e rivela la Hyuga con un sorriso cordiale. <Come stai?> [chakra:on]

18:27 Yumire:
  [Sentiero] Nemmeno lei si sarebbe aspettata di trovare qualcuno al di fuori del villaggio a quest’ora, dato che solitamente nessuno si aggira per il bosco senza un’adeguata compagnia. Non sa dei Special Jonin che seguono la Chunin in modo costante e insistente, su ordine del moroso, del Maestro Oboro. Non conosce Raido e non lo ha mai visto in vita sua, ancora. Guarderebbe l’altra con un sorriso diverso dal solito, con un sorriso che nessuno ha mai visto, tranne Yami. Un sorriso bello, ampio, esteso, con una serenità senza confini. Silenzio per qualche istante, mentre si avvicina alla Hyuga, con le braccia che vengono lasciate lungo i fianchi e i passi che si susseguono veloci, senza sosta alcuna. Non appena sarà giunta a destinazione, inizierebbe a rispondere alle parole dell’altra <Io mi trovo a mio agio in mezzo al freddo, Kaori. Ti faccio vedere una cosa> per spiegarle il concetto in modo chiaro e preciso. Proverebbe a ritrovare il suo Suiton, il suo elemento primario, l’Acqua, quell’elemento che sa di vita e che sa di distruzione. Un elemento che ti permette di sopravvivere ma che può portarti via ogni singolo frammento accumulato nella vita. Trascina e cura, trascina e distrugge. Insieme a esso proverebbe a conciliare i Fuuton, il Vento, quella forza invisibile che si muove per il mondo. Una brezza leggera che solletica la pelle, un tornado che distrugge intere città o una tromba d’aria che solleva acqua e lascia la sola desolazione. Una brezza che sa essere gentile e delicata, calda o fredda, impetuosa o placida. Proverebbe a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a darle una nuova forma: lo Hyuton. Il suo elemento finale, la sua forza, la sua anima, quell’enorme fiocco di neve che l’accompagna in ogni singolo giorno. E alzerebbe solo ora la mano in direzione di Kaori e prova a far confluire una piccola quantità di Hyuton nel braccio destro in prima battuta e nelle dita della mano destra subito dopo, fino ad arrivare ai polpastrelli. Questi proverebbero a toccare la ciocca di capelli viola della ragazza e cercherebbe così di rilasciare il suo elemento, creando un nastro di ghiaccio a bloccare quella piccola ciocca di capelli. Le sta mostrando il suo potere, le sta mostrando quello che può veramente fare. <Ecco perché non temo il freddo, Kaori> ti sta rivelando molto perché ci sta tenendo a te nonostante ti conosca da pochissimo. Sei una ragazza che trasuda fiducia, che trasuda gentilezza, che trasuda affetto spontaneo. [Attivazione Hyuton 2/4 – Arte del Ghiaccio I 2/4][Chakra On: 28/30][Porta Kunai x1 – Kunai x3 – Veleno Stordente x1]

18:41 Kaori:
 All'avvicinarsi della genin i tre special jonin, appostati sui loro rami, l'osservano attenti, pronti ad agire. Kaori sa che l'altra non le avrebbe fatto del male, che è una giovane dall'animo gentile e candido con cui si è divertita solo poche sere prima assieme al giovane Raion. A loro volta sanno benissimo chi lei sia, non hanno perso di vista la konohana neppure quella sera in quel locale, ma nonostante tutto rimangono ben vigili ed attenti. La chuunin ode la voce dell'altra e le sue parole e si ritrova ad inclinare appena il capo verso la spalla sinistra con fare incuriosito. <Mhn?> mormora con aria serena vedendo l'altra andare ad avvicinarsi a sé. Vede la sua mano alzarsi, levarsi verso il suo viso ed immediatamente lo sguardo andrebbe ad accorrere verso gli special appostati nei dintorni. Andrebbe ad osservarli e scuotere appena il capo in segno di diniego come a volergli dire di non avvicinarsi, che non c'è bisogno del loro intervento. Non le avrebbe fatto del male, lo sente dal profondo del cuore sebbene non possa dire di conoscere davvero la giovane. Sente le di lei dita andare a sfiorare una ciocca di capelli violacei con fare gentile, accurato, e aggrotta appena le sopracciglia. Vuole mostrarle i suoi stessi capelli? Con lo sguardo va a studiare la ciocca che lei le ha afferrato e si ritrova a schiudere le labbra con fare sorpreso quando nota quel nastro di puro ghiaccio andare a crearsi attorno ai suoi capelli. Meravigliata osserva incredula quel fare ritrovandosi a sorridere estasiata di quella piccola magia. <Sei stata tu a farlo?> le domanderebbe con candore, con dolcezza, volgendo ora il capo in sua direzione, guardandola con fare stupito, meravigliato. <E' davvero una capacità incredibile. Non sapevo esistessero simili modi di sfruttare il proprio chakra> sorride serena ritrovandosi poi a fermarsi. <Come mai hai voluto mostrarmelo? Solitamente la gente tende a custodire gelosamente i propri poteri, il segreto alla base delle loro capacità> domanda lei con le gote appena arrossate per via del freddo intenso. <Non che abbia intenzione di rivelare i tuoi poteri a qualcuno, comunque> la rassicura dunque con un sorriso candido, gentile, un paio di fossette a comparire ai lati delle labbra rosse. [chakra:on]

18:49 Yumire:
  [Sentiero] Sa che ha mostrato molto, sa che ha mostrato più del dovuto, ma lei non mostra il suo potere alla prima persona che passa per sbaglio, non lo farebbe mai. Lei mostra la sua capacità solo a coloro che sanno mantenere i segreti o verso cui lei sente un’estrema fiducia nel cuore. La mano lascerebbe le ciocche violacee dei capelli dell’altra, lasciandole quel piccolo nastrino ghiacciato, un nastrino che si scioglierà lentamente nel giro di pochissime ore. Saranno parole quelle che andrebbe a pronunciare, subito dopo <Sì> timida, con le guance che prenderebbero un color rosso vivo, acceso, forte sul bianco incarnato mantenuto dalla diciasettenne. <Io lo custodisco gelosamente, Kaori. Ti conosco da pochissimo, vero, ma mi sembra di avere una sorta di sorella con te al mio fianco. Una sorella che non ho mai potuto avere…> triste il racconto, triste il suo passato e il suo recente. <So che manterrai il segreto e volevo farti un piccolo dono momentaneo.. una sorta di dimostrazione d’affetto> è tutto così veloce, così rapido, ma lei vive molte sensazioni a pelle, a momenti. Non è solita a esternare i sentimenti e, quindi, le escono fuori di getto quando le prova forti nel suo cuore. Ed è molto più loquace del solito, visto che normalmente usa le parole necessarie. <Spero di non averti messa in difficoltà, Kaori. So che può risultarti troppo strano, ma mi sento bene. Serena…> spontanea in quelle parole, abbassando lo sguardo acquamarina verso il terreno e scavando il terreno di ghiaia con la punta della scarpa sinistra. Un velo di nervosismo inizia ad apparire nel suo animo, come se avesse davvero commesso un torto irreparabile nei confronti della Hyuga. [Hyuton Attivo][Chakra On: 28/30][Porta Kunai x1 – Kunai x3 – Veleno Stordente x1]

19:05 Kaori:
 Le parole pronunciate dalla giovane portano Kaori a sentirsi d'improvviso avvolta di un calore genuino, gentile, che la fa sentire bene. Ascolta in silenzio mentre le labbra, chiuse, si distendono lente verso l'esterno in un sorriso gentile, intenerito, che va a farla chinare appena in suo indirizzo con fare candido. <Ti ringrazio per questo dono, Yumire-chan> le sussurra con voce quasi commossa, emozionata, aprendosi poi in un sorriso più ampio, i denti a venir snudati dalle labbra rosse come ciliegie. <E ancor di più ti ringrazio per queste tue parole. Neppure io ho mai avuto una sorella o un fratello perciò mi fa piacere sapere che per te rappresento una figura simile> le rivela con candore, con sincerità, andando a tentare d'avvicinarsi a lei per porre un piccolo, delicato bacio sul suo capo, sulla fronte, fra quei ciuffi di capelli azzurrini che paiono quasi rappresentare le acque di un oceano profondo. <Ricorda sempre che se mai dovessi aver bisogno di aiuto potrai sempre venire da me. Sarà un piacere esserti d'aiuto> le dice con dolcezza distaccandosi da lei se mai fosse riuscita a lasciarle quel piccolo bacio innocente, fraterno. Ride appena, divertita, intenerita, quand'ode quelle ultime parole da parte della Kori,quelle scuse affatto necessarie. <Non preoccuparti affatto Yumi-chan. Di sicuro fa sempre piacere sapere di far star bene qualcuno. E poi anche tu mi sei simpatica, mi piace la tua compagnia. Sai.. non ho mai avuto dei buoni legami con le donne. Stranamente ho più amici maschi che femmine nonostante mi senta sempre così in imbarazzo con loro> le rivela tranquilla mostrandole un'altra piccola parte di sè. [chakra: on]

19:18 Yumire:
  [Sentiero] A lei piace mostrare quei sentimenti quando può perché sono qualcosa che lei non aveva quasi mai provato in vita sua. Occlusa dal mondo esterno, tenuta sotto stretto controllo in una campana di vetro, mai fatta uscire per le strade del villaggio senza la stretta supervisione della zia Shoton. Un’infanzia e un’adolescenza molto complicata, troppo sicura e troppo coccolata. Troppo di tutto non fa bene per lo sviluppo del carattere e ha portato Yumire a essere molto introversa e poco propensa a dimostrare le sue emozioni. Ha sempre represso quasi tutto, sorridendo solamente al necessario o al forzato. <Sì, insomma… io so usare il ghiaccio> ed è chiaro all’altra ormai questo dettaglio. Non l’ho scoperto da moltissimo tempo e sto affinando le tecniche nel tempo libero. Sono complicate alcune e bisogna sempre applicare molta concentrazione> sicura che l’altra sappia della difficoltà d’apprendimento di certe tecniche e di certe conoscenze. Non sa del Byakugan altrui, ma lo ha visto utilizzare in un paio d’occasioni, quand’era una bambina. <Sei molto gentile, Kaori. Però non ti ho mai vista qui a Kusa.. non sei di qui, vero?> perché l’avrebbe notato prima o percepita prima con quei capelli particolari e quella piccola aura così familiare, così delicata. <Sì, ho deciso di nominarti mia sorella. Una sorta di sorellastra, giusto per non dare troppo nell’occhio> è leggermente euforica, visto che si trova anche fin troppo bene in presenza della Chunin. Ha bisogno di quel tipo di legame, ha bisogno di quel tipo di vicinanza, ha bisogno di affetto puro e unico come solo una sorella saprebbe donare. L’amore è un’altra cosa, l’amore ha un’altra tipo di esternazione da parte sua. E’ affetto puro questo, un affetto naturale in tutto e per tutto. Accoglierebbe senza riserve quel bacio dolce che Kaori le dona, arrossendo ancora di più sulle guance e cercando di rispondere a quel gesto con un piccolo bacio a ridosso della guancia destra altrui, sempre che le conceda un simile onore. E’ fatta così, si lascia trasportare quando l’emozione prende il sopravvento nel suo animo di ghiaccio eterno. [Hyuton Attivo][Chakra On: 28/30][Porta Kunai x1 – Kunai x3 – Veleno Stordente x1]

19:34 Kaori:
 Una risatina fuoriesce dalle labbra della chuunin andando a spezzare il silenzio che le circonda in quella notte serena e mite. <Sì, l'avevo intuito> le sorride divertita lasciando svanire quella risata; non sta affatto ridendo di lei e la cosa è evidente ma sta sorridendo della sua tenerezza, di quella spontaneità che vede così simile alla propria. Annuisce ascoltando le di lei parole, quel suo spiegarle quanto sia dura riuscire a tenere alta la concentrazione necessaria all'utilizzo di un simile potere e poi chiosa di rimando. <Sì ne sono sicura. Anche io possiedo un potere che potrei definire unico ma al momento non sarebbe saggio mostrarlo in giro..> mormora lei quasi con un tono di scusa, un sorriso amaro a dipingersi sulle sue labbra. Considerando che la gente che la sta cercando è probabilmente interessata al suo Byakugan non è il caso di andare in giro con quell'abilità attiva. Quei tre special jonin son lì proprio per proteggerla, dopotutto, non le serve ricorrere al suo potere. <Non perchè non mi fidi di te, eh? Diciamo che al momento ho alcuni problemi di cui dovermi occupare e che richiedono discrezione> cerca di riassumere così i suoi problemi abbozzando un sorriso che vuole essere rassicurante. Non vuole farla preoccupare, non ha motivo di impensierire la genin con i suoi problemi. E poi meno gente è coinvolta meglio è. <No, infatti. Io vengo da Konoha. Ma sono stata qui qualche tempo fa. Ho combattuto nella rivoluzione al fianco dell'Hasukage.> le rivela con fare fiero, orgoglioso, prima di aprirsi in una risatina divertita. <Beh non proprio al suo fianco. Diciamo che ero fra le sue file. Dopotutto ero solo una genin, non sarebbe stato saggio mandarmi in prima fila. Quei posti erano riservati ai suoi guerrieri più fidati> sorride modesta, umile, prima di ritrovarsi ad udire quelle parole che tanto le scaldano il cuore. E' felice di sapere che l'altra la veda come una sorella maggiore. La cosa la fa sentire coccolata, felice e la porta ad accogliere con benevolenza quel bacio sulla guancia. <Mi considero onorata, Yumi-chan> le dice con candore prima di fermarsi e correggersi subito dopo. <Oh meglio... onee-chan> le labbra si distendono candide in un sorriso più ampio, più gentile, andando così a renderle noto quanto la cosa le faccia piacere. [chakra:on]

20:02 Yumire:
  [Sentiero] Ha fatto una considerazione piuttosto ovvia riguardo l’utilizzo del proprio potere, mostrando sicuramente più di quello che avrebbe dovuto. Ma lei se lo sentiva e lo ha fatto, senza pensarci e senza dover dare conto a qualcuno. Si fida della Hyuga e la vorrebbe tenere stretta a sé per quanto possibile. La vuole come suo affetto, la vuole davvero come una sorellastra mai avuta. Ascolterebbe le parole successive, andando a smuovere la testa in segno di negazione e replicando <Non mi importa che cosa tu sia capace di fare, Kaori. Se mai un giorno riuscirò a vederti in azione, lo vedrò da me. Non voglio farti esporre e so che sei intelligente per non cedere alla tentazione> perché ha belle sensazioni verso di lei e sono tutte completamente positive per ora. Quei sorrisi che vanno e vengono la farebbero sentire ancora più coccolata, ancor più protetta in un certo senso e il sopracciglio destro si andrebbe ad alzare appena verso l’alto <Il Villaggio della Foglia.. non ci sono mai stata, mia zia non mi avrebbe portata così lontano> nonostante non sia propriamente distante rispetto a tanti altri villaggi. Diciamo solo che a Konoha ci sono troppi avvenimenti che sarebbe meglio evitare, attualmente, per il suo grado. Troppe questioni in sospeso di troppa gente: meglio restare cauti e compiere il dovuto a Kusa o nei piccoli dintorni. Le ultime parole che le vengono pronunciate la faranno arrossire ancora di più, sentendosi davvero una sorella per Kaori, per la Hyuga, per la konohana. <Io, io… non so cosa dire, Kaori. Grazie…> sì, sei ufficialmente sua sorella adesso. Le iridi acquamarina continuano a rimanere inchiodate sui capelli violacei della ragazza e sul suo viso poco dopo, abbozzando un altro sorriso sincero, un poco più lieve rispetto ai precedenti. [Hyuton Attivo][Chakra On: 28/30][Porta Kunai x1 – Kunai x3 – Veleno Stordente x1]

20:16 Kaori:
 Le parole della Kori portano Kaori a sorridere sollevata. E' contenta del fatto che la ragazza capisca le sue motivazioni, che non si senta offesa dall'incapacità dell'altra di mostrarle quelli che sono i suoi poteri. Le sarebbe dispiaciuto darle fin da ora un dispiacere e perciò si ritrova a sentirsi meglio quando sente quel dire così gentile. <Ti ringrazio per aver capito> le risponde con un mezzo inchino del capo lasciando che la chioma violastra vada a dividersi dietro la schiena scivolando ai lati del viso, del petto, pendendo verso il nulla quasi come un tendaggio di seta. Rialzerebbe dunque il capo, un alito di vento a carezzarle il viso, prima di udire quelle parole circa la Foglia. A quanto pare l'altra non ci è mai stata ma, dopotutto, non è mai troppo tardi per fare nuove esperienze. <Beh sono sicura che in futuro le occasioni non mancheranno. Essendo entrambi parte dell'Alleanza son certa che ci saranno molte occasioni per cui potrebbero chiederti di andarci> le sorride affabile, tranquilla, con fare sereno. <Anche se forse è un posto un po' troppo caldo per i tuoi gusti> aggiunge poco dopo con una piccola risatina pensando a come i climi più caldi di Konoha potrebbero forse infastidire la natura più fredda di lei. Rimane colpita, intenerita lei del fare di Yumire quando nota il rossore e quell'espressione così dolce palesarsi sul viso. L'osserva tranquilla, sollevata, ritrovandosi a scuotere appena il capo a quelle sue parole. <Non devi ringraziarmi. Non sto mica facendo nulla che mi valga un ringraziamento dopotutto, no?> le dice con dolcezza prima di rabbrividire all'ennesimo soffio di brezza gelida. <Ad ogni modo devo ammettere che per me questa sera questo freddo è più che sufficiente; che ne diresti se tornassimo al Villaggio? Magari a mangiare qualcosa?> le propone con un sorriso portando le mani ad infilarsi nelle tasche del cappotto scuro. <Ho proprio bisogno di scaldarmi un po'> sorriderebbe affabile per poi iniziare ad incamminarsi verso il centro sperando che l'altra decisa di avanzare al suo fianco. [End]

20:30 Yumire:
  [Sentiero] Lei spesso si è sentita nella stessa situazione in cui riversa Kaori. Lei mostra solo a chi è degno di vedere quel potere, la sua innata, la forza del suo Clan. Sa essere cauta, attenta ai dettagli, attenta a evitare occhi indiscreti in situazioni troppo scomode. E’ semplice spirito di sopravvivenza, spirito di determinazione e di forza di volontà. Ognuno ha i suoi fantasmi, i suoi problemi, il passato che non lascia mai andare. Comprende quando la gente non può compromettersi, quando la propria sopravvivenza è appesa a un filo per un potere immenso, difficile da vedere e potente da sfruttare. Ha sentito parlare del Byakugan, sa che cosa può fare quel genere di innata negli occhi dello Hyuga. Lo sa, ha sentito parlare di diversi poteri circolanti tra i diversi villaggi. Sentirebbe parlare di Konoha e una negazione viene fornita con la testa verso Kaori. <Mi so adattare a certi climi, non preoccuparti. Io sono nativa del villaggio di Kiri e non penso che sia così freddo, come Kusa. Non mi ricordo nulla di quel villaggio, ero troppo piccola quando mi hanno portata via da lì> racconta abbassando la voce, volendo evitare di buttare fuori lacrime per via di quei piccoli e vaghi ricordi. Accoglierebbe poi l’invito portato dalla ragazza in sua direzione, sorridendo più viva ora e replicando in tono educato e sereno <Sì, certo. Inizio ad avere fame anche io, diciamo. Non mangio moltissimo ma lo stomaco brontola abbastanza da mettermi in un lieve allarme. Su, ti faccio compagnia…> ed è così che si muoverebbe assieme a lei, ritornando indietro, verso il centro di Kusa. Ha guadagnato una sorella, ha guadagnato un altro affetto, ha guadagnato nuove sensazioni, emozioni che credeva di non possedere più. <End>[Hyuton Attivo][Chakra On: 28/30][Porta Kunai x1 – Kunai x3 – Veleno Stordente x1]

Kaori e Yumire s'incontrano per cado nel bosco dei ciliegi.

La genin mostra alla konohana i suoi poteri e, fra chiacchiere e sorrisi, le rivela di considerarla una sorta di sorella maggiore.