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[Quest]Le porte dell'Anima-Parte 2

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con Sosachi, Hiashi , Raido, Yumire, Haran

Una giornata soleggiata finalmente in quel di Kusagakure, fino a poco fa stava piovendo e le temperature non sono più elevate per cui agli angoli ed in mezzo alle strade sono ancora presenti delle pozze d'acqua più o meno grandi, le foglie degli alberi fanno ancora gocciolare i residui che hanno trattenuto e l'erba si sta dissetando per quel poco che ancora riesce a crescere in questo clima freddo invernale ormai alle porte. Siamo in un periodo di pace è vero, la guerra civile fa parte del passato, come il Consiglio e la fame e le malattie che stanno venendo debellate in quello che è un nuovo e fiorente Paese ma ci sono forse in movimento che non potrete evitare, forze che travolgono tanto i Deshi quanto i Tessai e per alcuni malcapitati sarà possibile arrivare a rimpiangere la propria stessa venuta al mondo. Nell'appuntamento si parlava di fantomatiche Porte dell'Anima e di una grotta nella zona sud del Villaggio ma al momento non vedete nulla anche perchè non ci sono grotte nella zona Sud di Kusagakure; ciò che più vi si avvicina è una formazione rocciosa alta circa tre metri con la zona esposta a sud che sembra scavata come fosse una sorta di nicchia. Conoscendo questi dettagli del vostro paese, siete riusciti a raggiungere il luogo che dovrebbe essere quello giusto ma siete in uno spiazzale di terra battuta che si allunga quasi a perdita d'occhio salvo poi scontrarsi con le mura esterne da una parte e con le prime abitazioni dall'altra. Proprio niente di niente e le soluzioni sono due: o siete stati imbrogliati e presi in giro oppure avete sbagliato posto; cosa decidete di fare? [Ore 14:00 - Entro le 14.20 voglio le azioni d'entrata o qualcuno prenderà il vostro posto in quest]

14:00 Raido:
  [Posto] Indosso porta un armatura leggera in cuoio fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti 5 tonici del chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 10 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso; nel polso destro vi è sigillata una nodachi, nel polso sinistro una katana a doppia lama. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato. In più ogni lama è cosparsa di veleno stordente grado S, una sicurezza in più per se. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Sulla parte destra del collo, in basso, vi sono stampati in rilievo 3 tomoe nere, simbolo del patto fatto con il diavolo. Le porte dell'anima..questo gli hanno detto di cercare ma...cosa sono esattamente? Non ha idea di cosa sta cercando ma sa solo che, una volta arrivato nel posto esso si presenta vuoto e senza niente. Una distesa immensa, delle rocce e poi? Niente, lo hanno preso in giro? Forse, tutto è possibile. Gli occhi si portano in ogni direzione mentre la destra va a impugnare l'elsa della katana estraendola dal fodero<...>non parla ma mantiene la guardia alta, c'è puzza di trappola. [Chk on][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

14:05 Haran:
 Come ogni volta che esce di casa Meiko si appresta ad impastar il proprio chakra. Non perchè tema chissà quali pericoli ma se per caso dovesse ritrovarsi in una situazione d'emergenza vorrebbe essere pronta a qualsiasi evenienza. Così, portando le mani al seno per comporre il sigillo della Capra, andrebbe lei a tentar di visualizzare nella propria mente la sua stessa figura, la sagoma del proprio corpo dentro la quale cercherebbe di raccogliere le sue energie in due fonti ben distinte e separate. Tenterebbe di raccogliere e richiamare le sue energie psichiche all'altezza della mente accumulandole in un unico punto che dovrebbe quasi apparire come una fiammella che brucia ruotando in senso orario; allo stesso modo tenterebbe di raccogliere le energie fisiche all'altezza del ventre piatto in una seconda vivace fiammella vitale che ruota però nel senso opposto, antiorario. Una volta che fosse riuscita in questo andrebbe dunque ad attrarre le due forze l'una verso l'altra facendole dunque spostare in senso discendente la prima ed ascendente la seconda di modo tale che, in breve tempo, le due fiammelle dovrebbero scontrarsi a metà strada, all'altezza del plesso solare ove è stato composto il sigillo caprino. Qui andrebbe a permettere la fusione delle due forze che, una volta mescolate, diverrebbero un'unica nuova e grande fiamma bluastra da cui nuova energia andrebbe a scorrerle in corpo defluendo nei sottili e numerosi canali del suo keirakukei. Pronta ad agire, dunque, avanzerebbe per le strade di Kusa sfoggiando al fianco il fodero della wakizashi donatole da Raido in persona. Indossa un maglioncino a collo alto senza maniche color verde scuro che lascia le braccia nude, scoperte, fino ai gomiti dai quali parte poi la copertura di un paio di vambracci atti a proteggere la sua carne. Alla vita ha una cintura abbastanza alta, marrone, alla quale è assicurato il fodero dell'arma che sostiene i suoi pantaloncini color cachi. Le cosce scendono semi nude fino alle ginocchia sotto le quali è poi possibile osservare un paio di schinieri scuri. Attorno alla coscia destra è ben assicurato un porta kunai e shuriken mentre attorno al bicipite sinistro è legato il coprifronte dell'Erba ricevuto al suo esame genin. La folta chioma smeraldina ondeggia alle sue spalle ad ogni moto delle leve inferiori, libera, selvaggia, quasi come un manto sulle sue spalle. Le iridi dorate osservano il volantino ricevuto per strada da uno strano ragazzino e le labbra s'assottigliano appena pensose in una linea sottile. <Mhn.> Avanza, ancheggiando, fino alla zona Sud del Villaggio nel posto indicato dal piccolo manifesto per confermare i suoi dubbi, le sue curiosità. Sul foglio si parla di una grotta, di alcune porte, ma lei è piuttosto sicura che nulla del genere vi sia in quel posto -se ha capito bene quale sia-. Conosce piuttosto bene il suo Villaggio, da piccola ha scorrazzato in lungo ed in largo per le sue strade e sa che in quella zona v'è al massimo un ampio spiazzale di terra nuda che si allarga fra le mura esterne e le prime abitazioni del paese. Un passo dopo l'altro andrebbe dunque a raggiungere il luogo fermandosi dinnanzi ad una sorta di parete rocciosa che si eleva per circa due o tre metri al massimo. Da qualche parte lungo quel muro naturale dovrebbe esserci una piccola rientranza, una sorta di nicchia, ma nulla a che vedere con una vera e propria grotta. Così, con lo sguardo attento e le labbra schiuse, eccola che andrebbe ad avanzare a lato della parete fino a fermarsi dinnanzi a questa nicchia incuneata nel muro per osservarla con le sue iridi dorate. <Di sicuro non è una caverna, questa...> andrebbe a mormorare una volta che fosse riuscita a raggiungere tale punto, osservandolo con le mani poggiate sui fianchi. Se nulla fosse accaduto andrebbe a stringersi nelle spalle con uno sbuffo voltandosi verso l'ampio spiazzale in terra battuta; starebbe per tornare a casa delusa dalle chiacchiere citate su quel volantino quando noterebbe la figura del suo sensei ferma lì intorno con la katana sfoderata. <Da quanto tempo, *caro*> andrebbe a salutarlo allora con tono ironico, quell'ultima parola sottolineata e carezzata dalla voce divertita. Andrebbe a muovere le leve inferiori per avanzare fino a lui, i fianchi a seguire quei passi, la destrorsa poggiata istintivamente sull'elsa della wakizashi. <Mi sembrava strano che avessi smesso di pedinarmi> la lingua a schioccare sul palato, il tono carezzevole e sarcastico di sempre ad accompagnare le sue parole. Cercherebbe di fermarsi al suo fianco, a circa un paio di metri, ravviandosi la folta chioma con la mancina. <Venuto a cercare le famigerate “Porte dell'Anima”?> domanderebbe dunque, a quel punto, ricorrendo ad una voce quasi macabra e oscura per pronunciare quelle ultime parole, quasi una beffa, un atto di scherno, nei confronti di quella burla priva di senso. [Tentativo Impasto chakra] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

14:07 Sosachi:
  [Là] Non piove più, c'era un forte temporale oggi su Kusagakure, il che rende tutto ancora più particolare ed entusiasmante. Un giovinetto qualche giorno addietro lo aveva avvicinato chiedendogli di prendere un numero, come se fosse un evento limitato. Ha scelto il "9", e le indicazioni erano legate al raggiungimento di una grotta nel Sud del villaggio dell'Erba. Non sa che cosa possa esserci e nemmeno chi o cosa possa esserci di particolarmente sconvolgente da rendere questo evento limitato. Aveva scelto un numero puramente a caso, senza un vero e proprio ragionamento alle spalle, ma forse era così, d'altro canto era solamente un numero di prenotazione, forse. Visto il tempo indossa una cappa nera, la solita con i pendagli all'altezza del collo ed il cappuccio è portato sopra al capo così da coprirgli il capo e poi di riflesso tutto il corpo. Sotto ha degli abiti scuri felpati, neri quasi e delle scarpe anch'esse nere. Insomma un Man in black quasi. Con s'è ha delle armi, d'altronde si parla delle Porte dell'Anima, magari è necessario prendere parte a qualche sfida contro le proprie paure, i propri segreti più nascosti, insomma si deve cautelare un minimo. Le armi sono poche, comunque, un kunai ed uno shuriken nella tasca porta kunai saldamente legata al quadricipite destro, dove s'intravede anche la fasciatura di garza sul pantalone per permettere una maggiore aderenza della tasca all'arto. Aveva da poco completato una missione, era su di morale, per quanto un essere freddo possa essere su di morale. Ciononostante il volto è freddo, non traspare alcuna emozione e nel suo incedere sembra quasi uno spettro della morte, vestito di abiti scuri e poco rassicuranti. Il chakra non è impastato ancora, ma potrebbe risultate indispensabile, sempre secondo il motivo del perchè ha seco alcune armi. La zona è praticamente quella in cui si trova il Doku, ma per ora non riesce a scorgere nessuno, vista la pioggia. Si ferma un secondo e da sotto la cappa partono alcuni impulsi nervosi che dal cerebro arriverebbero dritti agli arti superiori. Si attiva, dunque, per impastare il chakra affinchè possa essere decisamente attrezzato ad affrontare ogni tipo di problema. Mani che si scostano dai fianchi e verrebbero sollevate all'altezza del petto, del plesso solare per l'esattezza. Mani che compongono il sigillo della capra. Occhi che a poco a poco vengono socchiusi. Immagina (puoi cit.) due forze all'interno del proprio corpo, all'altezza della bocca dello stomaco: mente e corpo. Le immagina come due flussi distinti, di due colori differenti: blu - la mente - e rosso - il corpo -. Con la concentrazione che lo contraddistingue in ogni cosa che fa, e che forse lo penalizza in certe circostante, andrebbe a spingere i due flutti uno contro l'altro. Cercherebbe di infondere una pressione fortissima e dar loro un moto circolare così da permettere ai due flussi di integrarsi tra di loro. Questo, insieme alla conoscenza del chakra, dovrebbero permettergli di far nascere dall'unione delle due energie il chakra, che dovrebbe scorrere nel suo sistema linfatico ora donandogli nuova forza. Se così fosse dovrebbe avvertire questa nuova energia. Un brivido lungo la colonna vertebrale. Una volta raggiunto questo risultato andrebbe a sciogliere la posizione e raggiungerebbe il loco designato. Non vede ancora nessuno. Si avvicina ed intravede due figure, una maschile ed una femminile, la riconosce < Meiko > non si vedevano da quella missione. < anche tu qui? > Chiede, mantenendosi di spalle al duo di circa 2 metri. [Se chakra on][ 1 kunai + 1 shuriken - tasca porta kunai dx]

14:08 Yumire:
  [Pressi Grotta] Finalmente ha smesso di piovere, nonostante lei ami particolarmente rimanere sotto il getto della pioggia. Da quando ha scoperto il Suiton, lo vorrebbe tenere stretto a sé per tutto il tempo possibile. Ma questo non è permesso, quindi si limiterebbe a coprirsi in caso di intemperie. Indossa una maglietta con la manica a tre quarti, di colore azzurro e bordini bianchi, un paio di leggins neri a fasciare le gambe e un paio di scarpe nere, comode e pratiche, ai piedi. Con sé ha il suo porta kunai legato al braccio sinistro, sopra all’attaccatura del gomito, con all’interno due Kunai e due Shurinken. La coppia di Sai rilegati al fianco destro, saldi alla cintola, la sua arma prediletta. Un tonico per Chakra portato nella tasca destra dei leggins, per avere una piccola ricarica. Si sarebbe portata verso la zona sud del Villaggio, in una zona dove pareti rocciose si stendono e donano una similitudine con il luogo indicato. Non esistono grotte, non esistono particolari rientranze e, in un certo senso, si sente presa in giro da ciò che aveva ascoltato. Si guarderebbe intorno, alla ricerca di qualcosa di particolare, ma non riuscirebbe proprio a percepire alcun riferimento. Nel frattempo, si porterebbe le mani all’altezza del petto, unendole e ricreando il sigillo della capra. Incrocerebbe le dita, per poter compiere quel disegno e fare in modo di andare a socchiudere gli occhi subito dopo. Vorrebbe estraniarsi dal mondo che la circonda, occludere ogni singolo riferimento ai rumori e alle immagini. Da ciò che riguarda i suoi ricordi, il suo passato, gli avvenimenti degli ultimi giorni. Ai rumori delle poche piante che si smuovono con una leggera brezza alle poche voci presenti attorno a lei, alla sua presenza, alla sua figura. Proverebbe a visualizzare un ologramma del suo corpo, i lineamenti necessari affinché possa avere una maggiore consapevolezza di sé. Cercherebbe di ritrovare la forza psichica: invisibile, intangibile, astratta, a cui lei ha donato un tenue color bianco panna. E la parte fisica, subito dopo: visibile, tangibile, concreta, presente, a cui lei ha donato un tenue azzurro pastello. E farebbe in modo che si vadano a mescolare, per divenire un’unica realtà, per divenire un’unica essenza, per divenire una sola cosa: il suo Chakra. Occhi acquamarina che continua a rimanere a ridosso della parete rocciosa, con capelli azzurri rilegati in una treccia che si appoggia sulla schiena. [Attivazione Chakra: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

Tutti i partecipanti hanno risposto all'appello, tutti si sono presentati nel punto indicato. Tutto finito? ve ne andate? aspettate un momento. Una pesante nuvola nera staglia sopra di voi ed è sicuramente carica di pioggia e di energia ma ciò che ne viene generato non è un semplice fulmine e non è sempice pioggia ma la nuvola sembra letteralmente spaccarsi come fosse il guscio di un uovo e qualcosa di sicuramente umidiccio sembra cominciare a venirne fuori come un pulcino che sta nascendo ma è tutto molto confuso perchè il tutto è accompagnato da una immensa massa d'acqua che si riversa verso il basso ed è pervasa da scariche elettriche che potrete notare tutti quanti. La massa si infrange proprio davanti alla piccola nicchia scavata nella roccia e si genera un effetto tsunami in miniatura con tutti voi che verrete ricoperti d'acqua ma che ci lascerà addosso una sensazione di appiccicaticcio e vi sentirete inoltre pervadere da una leggera scarica elettrica per un istante soltanto vi paralizzerà ogni muscolo compresi quella della respirazione. Dura appena un secondo solo ma ora davanti ai vostri occhi potrete notare che non siete più soli voi quattro e dalla cascata d'acqua è comparso lui [ http://vignette4.wikia.nocookie.net/godofwar/images/c/c4/Cerbero_Mole.jpg/revision/latest?cb=20111229045042&path-prefix=es ]. Il Bestione ha dimensioni è veramente impressionati dato che è alto tre metri e lungo cinque, coda esclusa; è coperto di ferite, goccila letteralmente sangue, ci sono alcune ossa esposte e gli occhi delle due teste laterali sembra siano stati cavati da poco. Un bandello di carne mancante a livello del petto mette in mostra il polmone sinistro ed il cuore pulsante ma non si tratta solo di ferite recenti perchè alcune sono più vecchi e putrescenti come se stesse marcendo. Il terrore vi assale, anche per gli shinobi più esperti e potenti: non si tratta di un nemico di questo mondo non è qualcosa che la mente umana possa concepire. Insomma, tra acqua, scossa, bestione e paura alcuni di voi potrebbero finire col farsela addosso... no, non parliamo dei residui della digestione ma dell'urina contenuta nelle vostre vesciche... potreste riucire a trattenerla o no [Chakra on per tutti][Tutti d100 SUBITO, se il valore del dado è maggiore di (100 - Resistenza) allora riuscite a non farvi la pipì addosso]
Colonna sonora che fa ambientazione: https://www.youtube.com/watch?v=28sdV_DXSrU

tira un D100 e fa 5

Yumire tira un D100 e fa 7

Raido tira un D100 e fa 8

Sosachi tira un D100 e fa 94

[Ore 14.17 - Solo Sosachi passa indenne - 30 minuti per azionare]

turni liberi

14:31 Sosachi:
  [Là] La situazione diventa particolarmente strana: nuvola, acqua e fulmini. Una sorta di temporale fondamentalmente. Sente qualche cosa che non va, Meiko, Yumire appena arrivata, e Raido, che però non conosce, devono essere gli altri che hanno aderito al richiamo del bimbo ed hanno voluto scoprire quelle che sono le fantomatiche Porte dell'Anima. Vede quello che sta succedendo ed è particolarmente sbigottito, non sa che cosa stia succedendo perchè le cose che stanno succedendo sono particolarmente innaturali. Scende un fulmine ed una sorta di tsunami che li investe e gli scarica addosso energia elettrica il che provoca un senso di intorpidimento, anche a livello polmonare. Gli manca il fiato, sente come un tuffo al cuore. Non capisce che cosa stia succedendo. < Ma che .. > Dice, respirando affannato. Non sa che cosa sia successo, ma si china leggermente verso il basso mettendo la mano sul petto e sentendo il cuore battere. Respira affannato, sente il respiro ritornare normale e nei normali parametri. Non sa che cosa sia stato < State bene? > Chiede, anche se non sa che Raido sia un pezzo grosso, ecco. Si rivolge anche alle due ragazze che aveva conosciuto già. Si riporta in posizione eretta con gli occhi sgranati ed un po' spaventato. Alza lo sguardo e vede davanti a loro un bestione di proporzioni enromi, brutto, ferito, pieno di tagli, ferite e con un pezzo di cassa toracica visibile tanto da far vedere un polmone ed il cuore pulsante. Deve stare calmo e non farsi prendere dall'ansia, d'altronde è una sfida, o potrebbe essere la sua ora. In ogni caso deve fronteggiarla con mente sgombra da ogni preoccupazione e problema. Non si muove da dove si trova ora, ma guarda quel mostro. Digrigna i denti, stringe i pugni. Il chakra ribolle nel suo corpo, ha i muscoli ed i riflessi pronti nel caso servisse. Ha paura, ma riesce a trattenere ogni tipo di stimolo fisiologico, riesce a rimanere composto, come è lui dopotutto. Non si muove, vuole vedere che cosa possa fare quella bestia infernale. La mano si avvicina al porta kunai e shuriken aprendolo, ma senza estrarre il kunai per non far presagire nulla al mostro. Il chakra è impastato nel caso servisse. Lo guarda, non ha paura, non deve averla, deve essere tranquillo. Osserva negli occhi, o meglio in un paio di quei sei occhi. Deglutisce, intanto il respiro torna regolare, il cuore pure. Bisogna essere lucidi e non farsi prendere dall'ansia e dalla paura perchè altrimenti il mostro potrebbe avere il sopravvento su di loro. Guarda i suoi compagni e vorrebbe vedere che cosa stia succedendo anche a loro. Non potrebbe probabilmente vedere che stanno urinando, anche perchè i loro abiti sono bagnati per colpa dello tsunami che poco fa li ha investiti. Sembra che stiano bene però. Ritorna a guardare il mostro ma sta fermo, non sa che cosa possa succedere. Stà fermo ed attende. [chakra on][equip sopra]

14:32 Haran:
 Qualcun altro giunge alle loro spalle, un paio di persone. Una ragazzina dai folti capelli azzurri ed un biondino che riconosce immediatamente non appena ode la sua voce. Si volta verso di lui muovendo il capo in un cenno di saluto, la mancina a levarsi appena ad accompagnare tale moto della testa. <Ehi, biondino. Sei stato fregato anche tu dal volantino?> domanderebbe lei con un ghigno divertito sulle labbra. <Sembra ci abbia fregati tutti. Non c'è nessuna grotta qui> aggiunge poi tornando a voltarsi verso la parete rocciosa e lo spiazzo attorno a loro. Par tutto tranquillo, tutto nella norma, e poi d'un tratto, tutto accade. Ecco il cielo andare a coprirsi d'una grande nuvola buia che par proprio fermarsi sopra i presenti. È scura, nera, carica di pioggia probabilmente e che si ritrova a gocciolare quella che non par affatto acqua piovana. Meiko alza il viso osservando quella nube con le sopracciglia aggrottate, l'espressione pensosa, notando poco dopo quello strano fenomeno; la nuvola par quasi aprirsi, rompersi a metà per lasciar fuoriuscire da quel nuovo spacco una cascata d'acqua che scroscia verso il basso, una massa liquida pervasa di piccole e pericolose scariche elettriche che vanno a circondarla. Il fluido va ad infrangersi contro la nicchia precedentemente controllata nella parete e di lì va a rifrangersi come in una ondata violenta, verso i presenti che vengono immediatamente travolti e ricoperti. Meiko avverte l'acqua -piuttosto densa e appiccicosa, in verità- andare ad avvolgerla e, per un solo infinito istante, si sente come pungere per tutto il corpo da aghi brucianti. <Nghhh> si irrigidisce, non riesce a muoversi, una scarica l'attraversa da capo a piedi senza farle male ma bloccandola da capo a piedi. Neppure le labbra riesce a muovere, neppure un singolo muscolo. L'aria sbatte contro le sue labbra schiuse ma non riesce ad entrarvi, a gonfiare i polmoni. Un breve attimo di panico che va a farla impallidire prima che tutto cessi e che quella leggera paralisi svanisca. <...Cazzo!> imprecherebbe allora, sbloccandosi, respirando a pieni polmoni, quasi volesse provare a se stessa che tutto è tornato alla normalità. Ma i problemi non sono finiti: sebbene abbia ripreso a respirare le cose non vanno meglio. Dinnanzi a loro è difatti comparso un mostro dalle fattezze inumane. Una sorta di bestia dai tratti canidi si staglia immensa nello spiazzale con lembi di carne strappati, sangue a gocciolar scarlatto ed un puzzo di morte ad avvolgerlo da far venire i brividi a chiunque. Meiko si ritrova nuovamente paralizzata e, questa volta, non è effetto di una qualche scarica esterna, ma la paura. L'avverte strisciare gelida lungo il suo corpo, avvolgerla come una gelosa amante fino a farla rabbrividire da capo a piedi. <C-c-che diamine è-è quel coso?> domanderebbe tremando, balbettando, riuscendo a stento ad indicarlo con il viso mortalmente pallido, la saliva a seccarsi in gola mentre si sentirebbe pervasa da un cieco terrore. Vede quel polmone gonfiarsi e sgonfiarsi nel di lui corpo, i denti sporgersi oltre il muso selvatico e semplicemente non ce la fa. Non può resistere a quella scarica di spontanea paura e, semplicemente, avverte un calore profondersi dal suo basso ventre fino a scivolare lungo le cosce, le gambe, finendo in terra. Una sensazione di bagnato che scivola lungo il suo corpo gocciolando al suolo, mescolandosi a quell'acqua che li ha travolti fino a poco prima. Si sente umiliata, imbarazzata e al tempo stesso totalmente disinteressata a quell'episodio imbarazzante. La paura è troppa e arriva persino a farle perdere il controllo del suo stesso corpo. Spera solamente, in una parte di sé, che l'acqua già presente su di lei, che già stava scivolando e gocciolando sul suo corpo, riesca a far mimetizzare quel rivolo umido che scorre giù dai suoi pantaloncini.  [Tentativo Impasto chakra] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

14:34 Yumire:
  [Pressi Grotta] Una nuvola nera andrebbe a stagliarsi poco dopo in questo luogo isolato, piazzandosi proprio davanti all’ingresso di quella rientranza che si visualizza contro la parete rocciosa. Guarderebbe per un attimo attorno a sé, notando che altre persone hanno risposto a quella chiamata, a quella piccola richiesta. Una donna e due uomini. Perlomeno sono in numero uguale per sesso, per avere un maggiore equilibrio d’esecuzione. Acqua che cadrebbe addosso a quella piccola riunione, andando a bagnare da capo a piedi la figura della Kori, lasciandole addosso una sensazione appiccicosa e non di frescura, tipica di quell’elemento. Una sensazione poco voluta, una sensazione che non vorrebbe avvertire sulla propria pelle. E fulmini che andrebbero a spaccare quella stessa nuvola nera, a squarciare ogni singolo elemento presente nell’aria e andando a toccare in modo duro e deciso la figura della sedicenne. Corpo che si paralizzerebbe per brevissimi istanti, andando anche a bloccare i muscoli involontari per pochi secondi. Una sensazione assolutamente strana, assolutamente nuova. Dopo quella piccola uscita, ecco che apparirebbe davanti ai suoi occhi una figura imponente, così simile a un cane ma distante da esso. Un enorme canide dall’aspetto malandato e trasandato, dall’aspetto violento e spietato. Iridi acquamarina che si spalancherebbero in un attimo, lasciandola perplessa e sorpresa allo stesso tempo. Ma è un velo di paura che andrebbe a toccare la mente della ragazza, portando il suo stesso fisico a lasciarsi andare per pochi istanti e provocandole un gesto alquanto imbarazzante: in mezzo a quell’acqua che scorre al di sotto del suo corpo, la pipì andrebbe a mescolarsi, con la vescica che non verrebbe proprio trattenuta. Ma, proprio per questo gesto, proverebbe a sentire dentro di sé l’essenza dello Suiton, dell’Acqua, di un elemento instabile quanto vitale. Un elemento discontinuo, unico, immenso. Un elemento capace di essere vita, di essere ristoro e di essere anche devastazione, distruzione, cataclisma. L’elemento base del suo Chakra, un elemento che vedrebbe davanti ai suoi occhi. E cercherebbe di visualizzare anche il Fuuton, il Vento, la forza immensa dell’Aria. Un elemento impossibile da domare, intangibile ma presente e non astratto. Un elemento unico e vitale quanto distruttivo sotto forma di tifoni, uragani, trombe d’aria. Tenterebbe così di miscelarli assieme, di donargli un’unica identità, un’unica realtà, un’unica presenza, il suo elemento per eccellenza: lo Hyuton. Dovrebbe iniziare a sentire quella forza glaciale prendere posto in tutto il corpo, in ogni angolo, in ogni poro, in ogni spigolo esistente. La forza del ghiaccio, un enorme fiocco di neve che culla la sua anima, che la farebbe tornare accanto a suo padre, a una figura mai conosciuta ma comunque importante. Lui le ha permesso di poter essere questa, di poter avere uno scopo nella vita. Di avere una vera Famiglia a cui appoggiarsi, una volta per tutte. Dopo ciò, le iridi continuerebbero a rimanere a ridosso di quell’animale maestoso e spaventoso, provando a non perderlo di vista. [Tentativo Attivazione Innata Kori][Chakra On: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

14:48 Raido:
 In quel posto non è da solo purtroppo o forse per grazia divina? Chi lo sa ma la voce di Meiko irrompe nell'aria distruggendo quel silenzio che fino a pochi secondi fa dominava tutto il loco. Il volto a portarsi sulla giovane, a vederne i tratti<Ciao tesoro>un piccolo sorriso si forma nel viso del giovane, sorriso che svanisce subito dopo tornando al solito sguardo serio<Tendo sempre a tenere d'occhio ciò che dovrebbe essere mio>presuntuoso con queste ultime parole ma in fondo stanno solo giocando, no? Non fanno sul serio oppure si? La lama della katana viene tanuta bassa mentre si guarda intorno, ricerca la trappola nascosta da qualche parte<Può darsi>in realtà è venuto solo perchè possono essere collegate a Kaori e a ciò che le è successo. In quel luogo giungono anche Sosachi e Yumire ma non da molto retta ai due nuovi venuti bensì osserva il cielo notando i nuvoloni grigi che vanno a coprirlo interamente, l'acqua cade e un fulmine li paralizza all'istante. Non riesce a muoversi, i muscoli sono completamente immobilizzati<Ma che>cerca di stringere i pugni ma senza riuscirci e poi lo vede, si palesa dinanzi a loro..un cerbero, un essere mitologico. Gli occhi vanno ad osservarlo, lo fissano interamente ma come è possibile una cosa del genere? Da dove è sbucato fuori? Non è un qualcosa di questa terra, non è un essere alla loro portata, non posso combattere contro un demone degli inferi. Il corpo non trema, non lascia che esegua un movimento del genere ma sa anche che non può difendersi in queste condizioni, specialmente con la vescica piena, si, sarebbe dovuto andare in bagno prima di uscire. Si lascia andare, lascia che tutti i fluidi corporei escano dal corpo riversandosi sul suolo, tanto piove e nessuno va a fare caso a un ninja che si svuota la vescica davanti a tutti. Finito lo svuotamento resta impassibile dinanzi al nemico, cosa può fare adesso? Iniziare a combattere? Eppure dalle ferite sembra essere uscito di recente da un combattimento, è sopravvissuto. Senza occhi, senza pezzi di carne, un morto che cammina, un demonio a quattro zampe. Vuole muoversi, deve muoversi ma..non ci riesce. Il corpo si rifiuta di collaborare, di ottemperare con il suo padrone preferendo la codardia e la paura; allora, quello che è successo prima non è opera sua ma qualcosa di automatico e ciò vuol dire che Raido Oboro ha paura? Ha davvero paura di un cagnolino? Non ci riesce a credere, non crede a ciò che sta provando e sentendo, non può concepire questo sentimento per se stesso. E' un jonin, è uno spadaccino possessore della pelle di squalo, non può lasciarsi sopraffare dai sentimenti in questo modo. Non si muove, non da retta a nessuno, lo sguardo fissa incessantemente cerbero, non distoglie lo sguardo aspettando una sua mossa. [Chk on][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

Yumire decide di ricorrere al proprio potere innato, forse avrà qualcosa in mente; riuscirà ad usarlo a dovere anche in una situazione al cardiopalma come questa? E' con una voce gracchiante e stridula che sembra prodotta da due rocce ferrose che stridono tra loro vi da il benvenuto, ma le labbra di nessuna delle tre teste si muovono: la voce rimbomba direttamente nelle vostre menti <Eravate attesi. Entrate> ma dove che non c'è nessun ingresso?! Detto fatto. Arretra il bestione fino ad arrivare a toccare la parete di roccia verticale all'interno della nicchia e letteralmente ci entra dentro sparendo al suo interno mentre voi vedete all'esterno ciò che rimane ovvero le tre teste. Queste cominciano ad abbassarsi, le fauci di ognuna di spalancano e si avvicinano fino a confondersi ed a mescolarsi le una alle altre ed in quella dissolvenza non resta che l'ingresso di una grotta. Proprio li dove non c'era niente se non nuda roccia ora c'è un passaggio ed all'interno potrete vedere una scalinata che scende verso il basso ed in fondo una vera e propria grotta a fondo chiuso con 4 porte ognuna recante il numero che avevate scelto e quindi la numero 3 per Yumire, la numero 5 per Meiko, la numero 6 per Raido e la numero 9 per Sosachi. Cosa resta del cagnone cucciolone a tre teste di prima? solo uno sbuffo di vapore sprigionato dall'interno della caverna e che vi investe portando con se un odore pestilenziale di sangue, di decomposizione, di escrementi e per un istante sentirete sulla vostra pelle degli esseri strisciare e contemporaneamente si tratta per tutti di vermi, serpenti e ragni. Una sensazione che dura un istante, l'odore invece è sicuramente più intenso e persistente più forte di un pugno allo stomaco e provocherà a tutti dei conati di vomito ma almeno su questo riuscirete a resistere. Sulla sommità dell'ingresso potrete notare come marchiate a fuoco cominceranno ad apparire delle lettere ed una ad una andranno a comporre la frase "Lasciate ogni speranza voi che entrate". Nulla vi vieta di raggiungere la porta che avevate scelto MA -e no non è ancora finita- appena metterete piede nella grotta cominciando a scendere i gradini potrete sentire come il chakra di tutti coloro che lo avevano impastato svanisce ed anche qualora proverete ad impastarlo nuovamente vi accorgerete di come questo sia impossibile[Chakra off per tutti coloro che entrano-ricordo che a chakra disattivato tutte le statistiche sono dimezzate]

[Ore 14.53 - 30 minuti per azionare - turni liberi]

15:08 Haran:
 <Tuo?> un sopracciglio s'inarca, un ghigno le increspa le labbra. <Non darti troppe arie> Un gioco, il loro. Il solito di sempre. Ma dura poco perchè quella che sembrava essere una giornata come tante si rivela essere il principio d'un terribile incubo. Meiko inorridisce, non comprende e si ritrova a guardare gli altri con l'espressione congestionata dallo spavento, dalla paura. <S-sto bene. Ma tutto questo è... è...> risponde a Sosachi, senza davvero avere idea di come proseguire quella frase. Innaturale? Illogico? Impossibile? Qualunque parole potrebbe descrivere solo parte dell'assurda situazione in cui scoprono d'essersi ficcati. La bestia a quel punto va a parlare e, sebbene nessuna delle tre bocche si muova al risuonare di quella voce quasi metallica, la genin è certa che sia da quella creatura che quelle parole provengono. Attesi? Da chi? Perchè? Domande a cui dubita di poter trovar risposta e che non ha la forza di dire ad alta voce. Cerca di respirare a fondo nel vano tentativo di scacciare l'ansia ed il terrore dal suo corpo e nota come l'essere vada a svanire nella parete rocciosa fino a non lasciare altro che un ingresso incavato nella roccia sovrastato da delle parole incise nella pietra. Parole che la portano ad aggrottare appena le sopracciglia ordinate, sottili. <E' una minaccia?> fa quasi con tono di sfida ma con meno arroganza del solito, quasi stizzita, sospirando appena. Non possono certo andarsene così! Ma l'idea di scendere le scale parzialmente visibili dentro la caverna non l'alletta particolarmente, soprattutto se si considera quella ventata di aria fetida e pestilenziale che li avvolge allo sparire del cagnone infernale. Il puzzo è quasi insopportabile le fa salire la bile alla gola e la fa sentire come avvolta da piccoli animaletti striscianti che scivolano sulla sua pelle. Una sensazione disgustosa, orribile, che la fa rabbrividire da capo a piedi. Scuotendo il capo cerca come di scacciare quelle distrazioni, quei pensieri dalla mente e, rivolgendo una occhiata agli altri, stringe con maggior forza la presa sull'elsa della wakizashi. <Non ci resta che entrare, allora.> sospirerebbe poco allettata dall'idea avviandosi verso l'ingresso SOLO SE gli altri le avessero dato man forte, solo se anche il resto del gruppo si fosse dimostrato desideroso d'avanzare. Se questo fosse accaduto ecco che si ritroverebbe dunque a varcar l'ingresso della grotta rimanendo al fianco dell'albino. Al momento di superar la soglia avvertirebbe le proprie energie evaporare, il proprio chakra svanire, tornare a dividersi nelle due energie basilari e privarla della sua forza primordiale. <Che cos-...> mormora guardando la propria mancina ancora umida di quell'acqua appiccicosa. <Il mio chakra...> mormora stringendo i denti, le mani a riunirsi nel sigillo Caprino in un nuovo tentativo di richiamarlo. Ci proverebbe con tutta se stessa ma nulla parrebbe accadere. Quella zona par quasi impedire a quella forza di entrare. <Dannazione, non riesco a richiamarlo!> esclamerebbe frustrata battendo un piede per terra. <Pare che dovremmo far senza> sbotterebbe stizzita, profondamente turbata, prima di inspirare a fondo e procedere lungo la scalinata con fare cauto, lento, fino a giungere dinnanzi alle quattro porte poste dinnanzi a loro. La porta numero cinque è quella che aveva selezionato quando per prima aveva letto il volantino e par quasi richiamarla. Si staglia semplice, alta, sul fondo della vuota grotta come un limite proibito. Andrebbe lei a fermarsi dinnanzi ad essa respirando piano. Lancerebbe uno sguardo verso gli altri e, per ultimo, a Raido, posto accanto a lei alla propria destra. <Buona fortuna> un mormorio sommesso, teso, che la porterebbe infine a portare la destrorsa sulla maniglia per tentare d'abbassarla e sospingerla in avanti nel semplice tentativo d'aprirla. [chakra off] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

15:11 Sosachi:
  [Somewhere] Ecco che la situazione viene ancora sconvolta. Sente Meiko, ma è troppo impegnato a pensare che cosa stia succedendo in quella circostanza. E' immobilizzato nel vedere quello che sta succedendo d'innanzi ai quattro malcapitati che si trovano davanti a quella bestia infernale e che ora si vedono chiamati a fare qualche cosa. Ciononostante il tutto muta in un attimo. La bestia arretra ed entra nella roccia < Ma che cosa sta succedendo qua? > si chiede sbigottito. Sente nella testa quella voce. Non sa che cosa stia succedendo e il da farsi perchè rimane ancora pietrificato nel vedere quella scena. Il cane praticamente scompare, le teste si fondono e nasce una cavità nella parete di roccia. Il tutto poi diventa una caverna, una porta verso un mondo differente e mai conosciuto e fino a poco fa anche inensistente, o per lo meno nascosto. < Entriamo > quasi un ordine, ma in realtà lo dice solamente a sè stesso perchè in questa circostanza non c'è un capo, ma si deve sopravvivere, guidati da uno spirito di avventura e dall'adrenalina che devono assolutamente far da padroni e sconfiggere la paura più profonda del ragazzo che, ora, sarebbe capace di muoversi a dovere. Non sa che cosa stia passando per la mente di quei tre, ma decide di fare qualche passo in avvicinamento a quella porta, a quella cavità neonata. Una volta avvicinato alla cavità entra al suo interno avvertendo uno sbuffo di vapore assolutamente maleodorante e carico di odori alquanto insopportabili e difficili da non considerare: sangue, decomposizione, escrementi. Un'odore persistente che causa non pochi problemi al Doku, ma che riesce, come prima a resistere, in questo caso alla sensazione di vomito. < che schifo > un commento che potrebbe essere udito da tutti e tre gli altri. Non è assolutamente finito qua, perchè comincia a sentire una sensazione insopportabile: sembra che dei piccoli esserini come ragni, vermi e serpenti gli passino addosso dandogli una sensazione particolarmente strana. Ha un brivido lungo la schiena. Inoltre, ogni reazione sembra inutile. Il chakra sembra averlo abbandonato, inoltre i suoi riflessi sembrano essere rallentati, o comunque non più al pari dei normali ninja: non si mette assolutamente bene per i nostri eroi. Cammina, sale le scale fino a trovarsi in una zona con delle porte davanti, una con il "9" stampato sopra, che sia la sua porta. Sicuramente. Si avvicina e nel farlo nota una frase "Lasciate ogni speranza voi che entrate". Suona quasi come una minaccia ed un monito per chi vuole addentrarsi. < Io le ho perse tutte le speranze > un po' melodrammatico, ma in realtà è tutto nel personaggio, freddo e impassibile. Si avvicina alla porta, come d'altronde dovrebbero fare gli altri, ma arrivato a questo punto non può tirarsi indietro ed anche solo vorrebbe entrarci. Mano sulla maniglia della porta che cercherebbe di aprire, se ci fosse riuscito .. chissà che cosa si paleserà davanti agli occhi del Doku. Ancora poco e lo scoprirà. [chakra off][ stesso equip sopra]

15:12 Raido:
 Continua la paura verso quel bestione, non la lascia trasparire all'esterno ma la sente dentro, sente il proprio cuore battere a mille senza mai fermarsi, senza cessare e dargli tregua. Il tremore comincia lentamente nella zone delle meni in modo lieve e controllato eppure comincia. La katana trema leggermente nella posizione in cui si trova, picchietta a terra con un piccolo rumore neanche troppo fastidioso e poi quella voce va a rimbombare nella testa. Non sa dire se si tratti di un maschio o di una donna, non sa niente, sente solo quella unica voce spargersi per tutta la testa rivelandogli di essere atteso, tutti loro sono attesi ma da chi? Chi lo attende? Chi lo sta cercando e..dove deve entrare? Non vi sono porte, non vi sono insenature ma soltanto rocce e una distesa infinita che si espande senza poterne vedere la fine. Gli occhi rimangono fissi ancora sulla bestiolina che comincia a muoversi verso le rocce andando a scomparire letteralmente in esse, sparisce alla loro vista lasciando solo testa all'infuori che, fondendosi, seguono lo stesso destino del corpo. La paura cessa, quell'orribile sentimento svanisce ma la sensazione resta, l'urto di aver provato terrore anche solo per un secondo lo distrugge dall'interno senza pietà. Lui, proprio lui che è solito incutere timore agli avversari, ora è ridotto a provare paura davanti un mostro del genere, un mostro che avrebbe combattuto con la stessa moneta servendo la testa su un piatto d'argento a tutti coloro che avrebbero osato dirgli qualcosa o minacciarlo. No. Non esiste, la paura non deve aleggiare intorno a quel cuore, deve scomparire e stargli lontano. La caverna si presenta come una normale caverna, scale scendono portando a 4 porte con vari numeri mentre il corpo..il corpo lo sente pieno di viscidume, qualcosa gli striscia addosso, una sensazione di qualche secondo e poi tutto passa, tutto svanisce. Gli occhi puntano la caverna, le leve inferiori si muovono veloci in quella direzione, si inoltra in essa cominciando a scendere le scale. La debolezza arriva, il chakra svanisce improvvisamente ma non gli importa, non gli interessa; ha provato paura per quei pochi secondi, ha provato qualcosa che non dovrebbe esistere in lui e dimostrarsi..vigliacco, adesso, ridurrebbe ancora di più la sua credibilità. Scende scalino dopo scalino, lo stesso fanno gli altri ma gli importa. La porta numero 6 è il suo obiettivo ed è li che va a fermarsi. Guarda, scruta la suddetta, respira piano, lentamente mentre la destra si alza, la mano ben aperta va a toccare la di lei superficie sentendo le parole di Meiko arrivargli alle orecchie; non parla, non si volta a guardarla ma va avanti cercando di aprire la porta, cercando di inoltrarsi in essa e capire cosa stia succedendo, capire quali speranze hanno perso. [Chk on][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

15:13 Yumire:
  [Pressi Grotta] Una situazione alquanto singolare e molto, molto strana. Una situazione che non si sarebbe mai aspettata, una situazione in cui non si sarebbe dovuta introdurre. Eppure è qui e non avrebbe la minima intenzione di tornare indietro. Quella sensazione sgradevole di pipì lungo le gambe dovrebbe svanire in breve tempo, nonostante un velo di rossore sia apparso sul viso delicato e giovane. E’ riuscita a richiamare la sua innata, ad avercela con sé, a sentire il ghiaccio scorrere in ogni singolo elemento del proprio corpo. Una voce andrebbe a comparire nella propria testa, subito dopo e noterebbe che le fauci del cane gigante non si muovono. Una voce mentale, una specie di telecinesi e ascolterebbe quelle stesse parole che prendono forma. <Sì, attesi..> direbbe a fior di labbra, appena percettibile da coloro che la circondano in questo momento. Indifferenza pura sul proprio viso, di chi si sta allenando a mantenere un certo rigore accanto alle energie fredde. La figura del canide andrebbe a indietreggiare rispetto a loro, scontrandosi contro la parete rocciosa e andando ad abbassarsi in quel preciso momento. Fauci che si confondono tra loro, andando a svanire e mostrando l’ingresso di una grotta. Non erano frottole, non erano bugie e ne ha la prova davanti ai propri occhi. Si osserverebbe intorno, provando a capire le intenzioni dei tre presenti, per capire le mosse che vorrebbero effettuare in questo momento. Ma non può entrare nella testa di nessuno, quindi si limiterebbe a guardare davanti a sé e ad avanzare verso la scalinata sorta dal nulla, muovendo le gambe e le braccia per scendere e cercare di non cadere in quella piccola discesa. L’arrivo in una grotta vera e propria, fresca nelle sue pareti rocciose e imponente. Odore nauseabondo che intaccherebbe le narici, provocando strane reazioni nel corpo ma dovrebbe comunque riuscire a non riportare nulla su, dallo stomaco. E solo ora, assieme agli altri, dovrebbe vedere le quattro porte apparire dal nulla, come una nuvola improvvisa e in una nuvola improvvisa andrebbe a sparire del tutto la figura di Cerbero. Il suo Chakra non risponderebbe più alla sua volontà, lasciandola in una piccola nota di nervosismo nel cuore. Più scende, più quell’essenza svanisce. E si dirigerebbe, così, verso la propria, verso la numero tre, andando a muovere la mano destra a schiacciare la maniglia verso il basso e a addentrarsi nel luogo. Vorrebbe entrare, vedere cosa ci possa essere, spinta dalla curiosità e dallo spirito di coraggio che, ogni tanto, appare anche in lei, nel suo cuore di guerriera alle prime armi. Una volontà di andare avanti e di non fermarsi, ignara di perdere la forza del proprio Chakra e della propria innata. E’ un rischio, ma ormai deve correrlo. Deve rendere fiero suo padre, deve renderlo orgoglioso: con o senza l’essenza Kori. [Innata Kori: Off][Chakra Off: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

Nonostante le disavventure iniziali tutti quanti decidono di andare avanti raggiungendo le loro porte. Appena entrati il paesaggio che potrete vedere sarà uguale per tutti voi, ma vi ritroverete senza i vostri compagni d'avventura amatissimi. Un luogo idilliaco che potrebbe assomigliare decisamente ai campi elisi... traduzione, varcando quella porta siete morti. Fine. Anzi no, sarebbe troppo facile così dovrete soffrire ancora un po prima di morire ma almeno potrete godervi un posto fantastico [Panorama: http://www.zmphoto.it/forum/foto/30544/900/d5e8b2f5326a4fa0155c136bf8d21135_arcobaleno-campagna-grano-rainbaw.jpg ]. Ma ora che siete soli, cosa succederà?! Beh le porte che vi siete lasciati alle spalle non ci sono più, tornare in dietro è impossibile
Yumire: tu vedrai la neve cominciare a cadere, leggera, dolce. La neve è tua amica ed in particolare un fiocchetto ti si poggerà sulla punta del naso attirando la tua attenzione ed il tuo sguardo, ma il momento dopo, quando tornerai a guardarti intorno il paesaggio per te sarà drammaticamente cambiato e vedrai questo [Paesaggio: http://www.geloneve.it/archivio/foto/altro/campigna/25_01_14/05.jpg ] ed una donna splendida, di una bellezza glaciale che trafigge il cuore che sorridente si muove camminando verso di te con le braccia aperte [donna: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/45/3a/0d/453a0d9c09d8cc3d6230c076ebd5f8c2.jpg ] <Yumire cara, finalmente sei arrivata. Per così tanto ho atteso il tuo arrivo> si avvicina fino a cercare di abbracciarti se glielo permetterai
Meiko: ti eri ritrovata sola, ma ti eri sbagliata perchè a pochi metri dietro ti te c'è la figura di Raido disteso a terra, le mani incrociate dietro la schiena, le ginocchia sollevate, le armi abbandonate a qualche metro da lui. Il suo sguardo è sereno e sembra se ne voglia stare li in panciolle con quella spiga di grano tenuta tra le labbra <Meiko... vieni qui da me. Sdraiati al mio fianco, almeno per un po; anche io ho bisogno di qualche momento di serenità di tanto in tanto>
Raido: <Raido> una voce alle tue spalle, una voce familiare. Molto. Troppo! La riconosci istantaneamente. Si tratta di Kaori che con le lacrime agli occhi ti corre incontro. Vuole abbracciarti, stringersi a te e piangere sul tuo petto se glielo permetterai e comincerebbe a batterti il pugno destro sul costato; non c'è violenza nei suoi gesti ma si avverte quella disperazione che l'attanaglia fin dentro le viscere e che l'Oboro può avvertire per empatia verso la Hyuga <perchè? Perchè lo hai fatto?> singhiozzante <non potevi essere soltanto Raido Oboro? Perchè?>
Sasachi: anche tu potrai vedere qualcuno che ti si avvicina, delle forme indistinte che portano con se una forte nebbia localizzata però attorno a quella figura. Ad ogni passo che questa compie carpisci qualche dettaglio in più, è una donna, un passo, la conosci già, un altro passo, è Kimi, ancora un passo, è incinta, l'ultimo passo, noti il coprifronte di Otogakure <Reietto. Traditore>
[Ore 15:22 - Turni Meiko Sosachi Raido Yumire - 20 minuti al primo 5 a testa per gli altri]

15:35 Haran:
 La porta s'apre facilmente, leggera, docile, si lascia guidare dalla mano della genin che, avanzando, si ritrova immersa in un panorama meraviglioso. Superata la soglia nota l'erba soffice risalire dal terreno, il cielo azzurro distendersi infinito sopra di lei con un sole caldo e luminoso a rischiarare ogni cosa. Nuvolette bianche come pura ovatta si rincorrono qua e là e fiori di ogni colore e tipo si spargono per quella distesa a perdita d'occhio. Par quasi di ritrovarsi ai prati fioriti fuori dal Villaggio per un certo senso, eppure per un altro è un luogo totalmente diverso. Dà una idea di infinito che le fa quasi venire i brividi nonostante la bellezza naturale di quel paesaggio. Schiude le labbra lasciando correre le iridi fin dove lo sguardo arriva e si sente pervasa da una pace leggera. <Ma che...> mormora quasi senza voce, stranita, piuttosto certa di trovarsi sottoterra. Si volta per vedere nuovamente al di là della porta appena superata, per assicurarsi di vedere la grotta buia dietro di sé e si riscopre sola in quella distesa fiorita. Alcuna porta v'è attorno a lei, alcun passaggio. Solo una sconfinata prateria fiorita e... Raido. È disteso al suolo, asciutto, con le armi abbandonate attorno a sé e l'aria indifesa e rilassata. Si gode la sensazione del sole sulla pelle, dell'erba sotto la schiena e quella spiga di grano dorata a scivolare fuori dalle sue labbra sottili. Aggrotta le sopracciglia, Meiko, sbattendo le palpebre un paio di volte. Non può essere lui. Al di là del fatto che non è fradicio come fuori dalla grotta, lui era entrato in un'altra porta... non è possibile che fossero collegate, no? Gli altri non paiono essere nei dintorni dopotutto ed è piuttosto sicura che lui non l'abbia seguita nella propria porta. La sua voce giunge poi improvvisa, inaspettata, andando a richiamarla. Le sue parole sono strane, sicuramente non da lui. <Serenità?> domanderebbe lei muovendo un passo soltanto verso di lui, rimanendo in piedi a fissarlo dall'alto della sua posizione, le mani a poggiarsi sui propri fianchi con fare quasi severo ed autoritario. <Ti rendi conto che non possiamo tornare indietro?> gli chiederebbe schioccando la lingua sul palato, la mancina a scivolare ed aprirsi verso l'esterno ad indicare il punto dove, circa, avrebbe dovuto trovarsi la porta dalla quale è entrata. <Non ho tempo per rilassarmi. Dobbiamo tornare alla grotta, al Villaggio> continua sospirando stancamente ed umettandosi le labbra con fare stanco. Continua a guardarsi attorno ma il paesaggio è immutato. Distese fiorite a perdita d'occhio. [chakra off] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

15:36 Sosachi:
  [Somewhere] Entra nella nuova "stanza" e ciò che vede è un paradiso terrestre quasi. Si volta ma è solo. Solo?! < ma dove sono finiti tutti gli altri > si volta e non vede nessuno. Ma che razza di scherzo è tutto questo. < Ehiiiii!!!!! > urla ma non sente e vede nessuno. Osserva lungo l'orizzonte e vede una sorta di sagoma. Non la distingue ancora chiaramente. Vede quello che sta succedendo, una figura avvolta nella nebbia che si avvicina, non la distingue. Tutto sembra finto, sembra tutto di un'altra dimensione, sembra un paradiso, che sia morto? Non lo sa, si sente ancora vivo, il cuore pulsa e sa che non è ancora deceduto, forse. La figura si avvicina e poco timoroso si avvicina anche lui. Piano, piano. Un passo dopo l'altro. La figura comincia a diventare sempre più riconoscibile. E' una donna, ma non capisce chi possa essere precisamente. Un momento. La faccia del Doku diventa un punto interrogativo enorme. < Ma .. > vede la figura e la riconosce chiaramente ora. E' Kimi, ma che cosa ci fa lì in quel posto? Non sa che cosa possa essere capitato a loro. < Kimi! Cosa ci fai qua? > Chiede, non può essere morta pure lei. Vede la figura della donna dalle figure .. tonde? Sembra incinta. < Ma .. sei incinta? > La vede e vede che alla fronte ha un coprifrontre, quello del villaggio del suono. Sente le sue parole. "Reietto, traditore"? < Ma che cosa stai dicendo? Siamo a Kusa ora, abbiamo combattuto per portare il nuovo Kage sul trono > Che cosa sta dicendo? < Sono venuto con te a Kusa, il dojo è lì. Che cosa stai dicendo? Non ti senti bene? > Sorride, pensa sia uno scherzo. Tutto un grande scherzo. < Cosa penserà Itawooshi? Non sembra essere un comportamento professionale eh! > sorride facendole l'occhiolino. < Dai, Kimi. Cosa sta succedendo? Non ti senti bene? Piuttosto, diventerai mamma? > Chiede, la distanza tra i due dovrebbe essere di circa 3 metri circa. Non sa cosa stia succedendo, però la ragione gli dice di provare a parlarle, vediamo. [stessi tag di sopra]

15:36 Raido:
 Varca la soglia, si ritrova da solo senza nessuno, nessuno a far lui compagnia o a stargli vicino. Un grande campo verde, colline, montagne, il cielo azzurro che si espande sopra quel paesaggio e la serenità regna sovrana su tutto quanto, è in pace è...morto. No, non è morto, lo saprebbe se lo fosse, non proverebbe più niente se avesse lasciato questa terra eppure tutto è tranquillo in quel posto, tutto è pacato e l'agitazione di prima scompare all'improvviso ma non lo convince, c'è qualcosa che non va, qualcosa di strano in tutto questo. La porta numero 6 nasconde davvero solo questo? Nasconde veramente solo un campo erboso senza niente da offrire? No, è impossibile ed ecco che la conferma arriva prima del previsto, prima di quanto avesse immaginato. Una voce femminile, fin troppo familiare richiama la sua attenzione. Deglutisce, il corpo viene irrigidito all'improvviso sentendo la sua voce chiamarlo, parlargli, è li con lui, Kaori è in quel posto con lui. Piano piano ruota il busto verso sinistra per poi portarlo alle proprie spalle, le leve inferiori effettuano lo stesso movimento andando a voltarsi completamente per osservare la chunin. E' li, gli corre incontro, piange. D'istinto ripone la katana nel fodero aprendo le braccia lasciando che essa vada a scontrarsi sul suo petto<Kaori>ne osserva il viso e le lacrime che lo marchiano a fuoco, perchè piange e perchè...lo picchia? Cosa è successo? Qualcuno gli ha fatto del male? Qualcuno l'ha minacciata o colpita? Non ci può pensare ma soprattutto, come fa ad essere li con lui in un posto del genere? Cerca una spiegazione logica, qualcosa che possa dargli risposta ma non la trova, trova soltanto le di lei parole straziate dal dolore, un dolore che sente suo. Scuote la testa, non sa di cosa stia parlando, non ha idea di cosa succeda ma è sicuro, non ha fatto niente, non ha fatto niente per portarla a quella condizione<Cosa..>continua a scuotere il capo non capendo<Kaori di cosa stai parlando?>afferra la ragazza per le spalle distaccandola da se per guardarla negli occhi. Ne fissa lo sguardo, se ci fosse riuscito. Preoccupato per la giovane, visivamente preoccupato per le sue condizioni ma non capisce, cosa ha fatto? [Chk off][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

15:39 Yumire:
  [Pressi Grotta] La porta verrebbe varcata da lei e anche dagli altri ma, subito dopo, si ritroverebbe esattamente da sola. Un paesaggio bellissimo, meraviglioso, uno di quelli che guarderesti all’interno di una cartolina. Un campo sconfinato, un arcobaleno a fare capolino e a rendere il tutto assolutamente magico, assolutamente idilliaco, assolutamente…strano. Non sa di essere a un passo dalla morte, non sa di essere a un passo dalla sofferenza terrena e ultraterrena. Ed è strano perché non avvertirebbe quel sentore addosso e vedrebbe che la porta dietro di sé è svanita, una volta voltate le spalle per capire una possibile uscita, una possibile via di fuga. E’ impossibile lasciare quel luogo, è impossibile lasciare questo destino. La neve comincerebbe a scendere, adesso, la sua amata neve. Un fiocco di neve andrebbe ad appoggiarsi sul proprio nasino, piccolo e delicato, un fiocco di neve così affine alla propria essenza, alla vita a cui si è vista destinare. Ma quando rialzerà lo sguardo, noterebbe come il paesaggio andrebbe a mutare, mostrando un piccolo sentiero circondato da alberi privi di foglie e colmi di neve sui loro rami. E’ come essere in cima a un’immensa montagna, senza possibilità di crescita e con la sola neve a regnare incontrastata. Ma è neve triste, neve candida ma priva di qualsiasi energia che possa distinguerla da una rinascita. I sentimenti si annidano anche nel gelo e lei farebbe di tutto per dimostrare questo. Una donna si avvicinerebbe alla propria figura, una vera e propria Regina dei Ghiacci, dall’aspetto nobile e curato. Vestito candido come la neve che le circonda, capelli chiari e delicati. Sentirebbe le sue parole ma rimarrebbe perplessa, confusa, sconcertata. Iridi acquamarina che si spalancherebbero, prima di pronunciare <Chi sei tu? Non ti conosco. Che cosa vuoi da me?> distante, indifferente, cercando di non farsi affascinare dall’aura che sembra possedere quella stessa donna. Tuttavia, si lascerebbe abbracciare, senza però alzare le proprie per circondare la figura della donna. Non potrebbe obbligarla in quel gesto, cercando di porre attenzione e concentrazione agli eventi che possono sopraggiungere. [Innata Kori: Off][Chakra Off: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

Yumire: <Io sono Ten> le spiega <io so chi sei Yumire e ho il potere del ghiaccio come lo possiedi tu> le poggia una mano sul petto <ti aspettavo per consegnarti una cosa che non è altro che la tua erendità. Io ho semplicemente dovuto custodirla fino ad oggi> infila una mano nel vestito e facendola passare in mezzo ai seni estrae una fialetta di colore trasparente della grandezza di pochi centimetri contenente un liquido talmente chiaro, un'acqua talmente cristallina che quasi non riesce a vedersi <questa è l'eredità dei tuoi genitori, ciò che mi hanno affidato> toglie il tappino in sughero e ne beve un sorso lei stessa. Poi si inginocchia e con riverenza offre la fialetta alla giovane Kori <se vuoi ricordare, se vuoi acquisire i tuoi ricordi e poter rivivere nella tua mente i giorni felici dell'infanzia bevine... più ne berrai e più ricorderai... se riuscirai a finirla allora tutto ti sarà chiaro. Questa era la volontà dei tuoi genitori> alla ragazza decidere cosa fare
Meiko: quel Raido comincia a sbuffare <perchè...> lentamente si alza <perchè un uomo, una donna, un bambino non possono mai godere di un attimo di pace. Perchè non sai goderti i momenti di serenità? Perchè in te ribolle sempre l'ira della guerra? Come me anche tu verrai divorata> le annuncia e sotto i piedi di entrambi compare un quadrato di 1 metro per 1 metro composto interamente di fuoco, ma è solido a sufficienza da sostenere i loro corpi. Quello di Raido inoltre viene avvolto da quattro pareti ed infine sigillato in alto in un sarcofago di fuoco, che sia una anteprima di ciò che sta per succedere anche a Meiko? Non si sa ma istante dopo istante il calore di quella lastra di fuoco che hai sotto di te aumenta cominciando a bruciarti i piedi. Puoi saltare giù, puoi provare a correre, a camminare ma qualunque cosa tu faccia avrai costantemente delle lastre orizzontali di fiamme ad impedirti di toccare il terreno e bruciano tremendemente
Raido: quella giovane Kaori si sente presa per le spalle ma non ricambia lo sguardo dell'Oboro <perchè hai dovuto cercare altro potere? hai voluto elevarti al di sopra degli uomini e sebbene io sappia perchè l'hai fatto hai comunque commesso una grave eresia agli occhi degli Dei e...> e nulla perchè quella figura che stringevi ti si sfanda tra le mani divenendo un nugulo di serpenti di colore nero che casca al suolo e ti circondano. Il Sigillo Maledetto si attiva ma in modo anomalo, ti fa tremendamente male e ti sentirai squarcaire anche senza ferite evidenti ma stai letteralmente partorendo un serpente, nero, il più grande che tu abbia mai visto che strisia fuori di te e quando il parto sarà finito potrai vedere lui [http://dinoanimals.com/wp-content/themes/Broadcast/thumb.php?src=http://dinoanimals.com/wp-content/uploads/2016/02/Anaconda-1-949x395.jpg&w=949&h=475&zc=1&q=100 ] ma le sue squame non sono semplicemente nere, sembra che stia letteralmente bruciando di fuoco nero come fosse quello il materiale che lo compone
Sosachi: <STAI ZITTOOOO> un urlo isterico di Kimi, dalla nebbia al fianco cominciano a comparire altri membri del clan Doku che tu riconoscerai e tutti con il coprifronte di Otogakure. A loro si uniranno altri shinobi con lo stesso coprifronte in bella vista ma niente di completamente definito per via di quella maledetta nebbia <Hai rinnegato il tuo paese, hai rinnegato chi ti ha accolto, hai rinnegato me, hai rinnegato anche tuo figlio che io stessa porto in grembo> sul tuo corpo apparirà una serie indefinita di coprifronte di Kusa, due sulle caviglie, ai polsi, in vita, sulle cosce, sulla fronte, al collo, sulle spalle ed ogni volta che proverai a toglierne uno ne compariranno altri due. Senti freddo ai piedi e ti accorgi che stai lentamente scivolando, come si trattassero di sabbia mobili, in un lago ma dall'acqua completamente gelida. Fredda molto più di qualsiasi cosa la tua mente sia mai riuscita a concepire prima d'oggi
[Ora 16.02 - STESSI TURNI STESSE TEMPISTICHE]

16:15 Haran:
 Meiko lo vede alzarsi, sbuffa, sospira, sembra quasi seccato dal suo rifiuto di stendersi accanto a lui. Sente quelle parole e strabuzza gli occhi schiudendo le labbra con fare interdetto. <Bambino...? Ma che cavolo stai dicendo!> esclamerebbe lei con uno sbuffo roteando le iridi verso l'alto, il capo a scuotersi appena mentre egli prosegue nel suo discorso. Torna a guardarlo, a cercare i suoi occhi così estremamente simili ad i propri e si ritrova ad aggrottare le sopracciglia con fare confuso, basito. L'ira della guerra? Divorata da cosa, poi? Insomma non è che sia proprio una stinca di santo, però non è neppure una che sparge sangue gratuitamente, ecco. <Si può sapere di che cavolo stai--..> ma non fa tempo a continuare nel suo dire che qualcosa accade. Avverte il terreno mutare sotto ai propri piedi e, con uno sguardo, si ritrova a notare quel quadrato di fuoco circondarle i piedi. Pare come fuoco compatto, duro, ci può camminare sopra e avverte il calore di quelle fiamme lambirle le caviglie in lingue brucianti. Sbianca per un attimo osservando la figura dell'albino come a volergli chiedere aiuto ma anche lui par trovarsi nella stessa situazione. O forse no. Il quadrato infuocato ai piedi del kiriano va a mutare: quattro pareti si formano ai loro lati richiudendolo come in una bara, innalzandosi e sigillandosi in un sarcofago infuocato. <RAIDO!> esclamerebbe lei pallida in volto, con tutta la voce che ha in corpo, sentendosi frastornata da quegli avvenimenti. Senza chakra, senza forze, sola. Persa. E poi quel calore che aumenta, che brucia e che le impedisce di rimanere ferma, immobile. Andrebbe lei a cercare di correre per fuggire da quella lastra sotto i piedi, saltellare, saltare giù, le proverebbe tutte, eppure ad ogni passo la lastra par seguirla senza mai abbandonare i propri piedi. Il dolore si fa via via sempre più intenso, il sudore le imperla il viso, la fronte, mentre il terrore di ritrovarsi chiusa in una bara fatta di vive fiamme va aumentando di secondo in secondo. Non può fare la stessa fine dell'albino, non può lasciarsi intrappolare così... non può morire! <No... NO! NO!> esclamerebbe con la voce graffiante della paura, i piedi a bruciare, a dolere, mentre tenterebbe almeno di saltellare sul posto, sopra la stessa lastra, nel tentativo goffo di sfuggire almeno per pochi istanti al bruciore di quel fuoco. <MERDA!> .. <MERDA, MERDA, MERDA!> Se solo Raido fosse stato ancora lì, magari, avrebbe potuto chiedergli di usare le sue larghe vesti per spegnere e soffocare il fuoco, ma lei indossa abiti troppo piccoli per poter privare quelle fiamme dell'ossigeno. E poi... francamente, non crede davvero che un espediente così sciocco sarebbe stato sufficiente a salvarla. Quelle lastre si autocreano sotto i suoi piedi quando tenta di abbandonarle, pensare che basti un po' di logica per spegnerle è quanto mai sciocco. [chakra off] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

16:16 Sosachi:
  [Somewhere] La situazione è particolarmente strana. La donna non sembra essere in sè. Lo guarda in modo strano, sembra posseduta. La guarda, è sconcertato. Già il fatto che sia incinta lo mette a disagio, non lo sapeva, non sapeva fosse incinta e non sapeva che potesse essere già a uno stadio avanzato. L'aveva recentemente e sembrava strana, ma non era a quello stadio, sempre che tutto questo non fosse una sua proiezione mentale, magari nella realtà non era incinta. Il padre? Boh. La cosa lo rende alquanto scosso e particolarmente turbato. Perchè quel coprifronte? Oto era stata svuotata dopo la rivolta, tutti erano emigrati a Kusa, era stato tutto liberato. < Ma .. > Non sa che cosa dire perchè sembra davvero un mondo totalmente differente da quello in cui vive. Che sia davvero finito in un'altra dimensione? Che sia davvero morto e questo fosse soltanto una proiezione della sua anima? Che cosa sta succedendo? Deve usare la testa e rimanere calmo, calmissimo, senza farsi prendere dall'ansia di dover a tutti i costi trovare una soluzione e senza dover assolutamente trovare nella razionalità la sua via di fuga. Sente le parole di Kimi che non paiono avere assolutamente senso. < Ma che cosa stai dicendo? Mio figlio? Ma non dire assurdità! > Non è possibile, non è umanamente possibile una cosa del genere. < Non sono io, ti stai sbagliando Kimi! > poi vede altre figure. < Non state lì impalati, ditele come stanno le cose. Aiutatemi! > Cerca di fare qualche cosa, sta perdendo il controllo della situazione come se fossero tutti lì storditi. < Datevi una svegliata! Non ho tradito il Paese, ho lottato per Oto come alcuni di voi, ho combattuto per tenere alto il nome di noi Doku .. > Digrigna i denti. Guarda negli occhi tutti quei personaggi, non crede alle loro parole. < Aiutatemi! > urla nei loro confronti finchè non vedrebbe comparire una serie di coprifronti di Kusa attaccati alle caviglie, giunture, vite e così via. Cercherebbe di toglierne uno e subito ne compaiono due. < Ma che razza di magia è questa? Che cosa sta succedendo? Sentite, se è uno dei vostri scherzi non è bello e non fa ridere. Kimi smettila di dire queste cose, riprenditi. Staccati da quelle persone, non ti hanno mai trattato come devi, io sono sempre stato pronto a difenderti anche da Itawooshi! > Le dice, cercando di capire che cosa sia successo. < Ti ricordi cosa mi hai promesso quel giorno al bosco dei ciliegi? Dimmelo! Era una promessa, so che ti ricordi. > Vuole fare un test, per vedere se sia realtà o qualche cosa di altro. Però nel mentre si sentirebbe sprofondare in una sorta di lago ghiacciato, freddo comincia ad essere avvertito all'altezza delle gambe, dei polpacci fino al ginocchio. Cade, ma non si vuole muovere, anche perchè non riuscirebbe. Le sabbie mobili lo tirano verso il basso ed ha freddo, è più fredda del cuore del Doku. Guarda i volti e comincia a perdere le speranze. Deve capire se sia un'illusione o qualche cosa di altro. Deve capire se sia tutto frutto della sua testa o di uno scherzo. Cerca di usare ancora una volta la testa. [stessi tag di sopra]

16:18 Raido:
 Potere? Quale potere? Di cosa sta parlando? Non capisce, non capisce niente, non è mai andato a cercare del potere in più ma forse si riferisce al sigillo. Scuote la testa violentemente, non ha cercato niente, non lo ha voluto per i propri scopi<No, non sono andato cercarne altro>sa benissimo di essere già forte così, sa perfettamente quanto grande sia la sua forza anche senza il sigillo, non avrebbe motivo di andare alla ricerca di qualcosa di più quando ha praticamente raggiunto l'apice della propria esistenza. Padroneggia alla perfezione tutti i segreti del proprio clan, sa cosa usare, sa quando usarli. Conosce alla perfezione ogni singola arma riuscendo a padroneggiarle tutte una per una senza difficoltà, è persino entrato in possesso della pelle di squalo, la spada più potente del mondo, la più invincibile e distruttiva. Si, non ha bisogno di cercarne altro, non vuole diventare un mostro assetato di potere che non vive per altro, non vuole rovinare la propria vita inseguendo qualcosa che ha già conquistato in 13 lunghi anni di fatica<Elevarmi al di sopra degli uomini? No, non è vero>elevarsi? Quando ha osato dire o fare una cosa del genere? Quando ha mai provato una simile cosa, fatto un pensiero di questo tipo? E' un uomo anche lui, lo sa bene ed ergersi sopra se stesso significa cercare la morte, distruggere il proprio destino<Gli dei? Io...>non finisce di parlare che Kaori scompare sotto i suoi occhi, si disfa trasformandosi in piccoli serpenti neri, oscuri e striscianti. Apre le mani lasciando cadere le bestiole atterra, le fissa, scuote il capo fino a quando il sigillo non comincia a pulsare, il suo potere si sta attivando e il dolore è più forte del normale, persino più forte del giorno in cui ha ricevuto tale maledizione da quel vecchio genetista. La destra si porta sulla parte di collo incriminata, schiaccia, preme su di esso cercando di tamponare e far diminuire il dolore ma è tutto inutile. Il sudore cola dalla fronte percorrendo tutto il viso, la pelle si allunga creando una specie di cono che si protrae verso l'esterno dallo stesso collo. Si sente tirato fino a spezzarsi completamente, a rompersi facendo fuori uscire il sangue, la pelle lacerata e poi lo vede, vede quell'essere, quel serpente nero sbucare fuori dal corpo, un serpente infuocato che lo fissa. Cade per terra, il ginocchi si abbassa, il respiro aumenta, l'aria esce dalla bocca a grande velocità; è stanca, stranamente stanco, non ha più forze<Il sigillo si è attivato senza chakra...è impossibile>riflette su ciò perchè effettivamente è impossibile una cosa del genere. Lo sguardo si porta sulla creatura appena nata<Chi o cosa sei tu?>domanda stancamente, vorrebbe soltanto accasciarsi a terra lasciandosi andare al dolce cullare della morte ma purtroppo è troppo presto per compiere un passo del genere e cedere alle lusinghe. [Chk off][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

16:19 Yumire:
  [Pressi Grotta] Rimarrebbe ferma, immobile, senza quasi produrre il proprio respiro. Braccia che verrebbero lasciate ancora lungo i fianchi, la donna che adesso si scioglierebbe dall’abbraccio e che riprenderebbe a parlare, a introdurre un discorso che sa di passato e di flashback. <Eredità? Non credevo di averne una> ma non sapeva nemmeno d’essere una Kori, quindi. Ma il silenzio rimarrebbe parte di sé, di nuovo, guardando quella fialetta apparire dal seno della donna e ascoltare la dovuta spiegazione del momento. <Non è possibile contenere qualcosa di mio in quella fialetta. C’è troppo da ritrovare, troppo da perdere di nuovo> vaga, confusa, non riuscendo a percepire la realtà del momento. Prenderebbe quella fialetta tra le mani, dopo aver visto la donna berne un sorso. Rimane perplessa in un primo momento, replicando di nuovo <Perché sono i miei ricordi e li bevi tu? Non dovresti bere quello che è mio, se è davvero mio. Non dovresti bere ciò che può farmi pensare ai miei genitori. Non farlo più> distaccata, ferma, decisa. Una serietà immensa, una serietà glaciale. Guarderebbe quel liquido completamente trasparente, quasi inesistente e cercherebbe di berne un piccolo sorso, piccolissimo. Potrebbe essere veleno quella stessa sostanza e non rendersene nemmeno conto. In fondo tanti veleni sono incolore e inodore. Insapore, anche. Un leggerissimo sorso, prima di riprendere <Cosa dovrebbe succedere ora? Dovrei ricordarmi di loro? Dovrei vederli nella mia testa? Chi sei veramente, tu? Avrebbero lasciato qualcosa al Capo Clan per farlo giungere a me>. Non sa come comportarsi, non sa cosa dire o anche solo pensare. Non sa cosa potesse essere davvero quella sostanza, lanciandosi ancora una volta nell’ignoto. I suoi genitori, la sua vita, quello che le spetta e che le spettava. Mano destra che allungherebbe di nuovo la fialetta in direzione di Ten, ma non vorrebbe dargliela tra le dita. No. Semplicemente, muoverebbe la mano velocemente verso il terreno sottostante, volendo infrangere lei stessa la possibile fonte dei suoi ricordi, della sua infanzia. [Innata Kori: Off][Chakra Off: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

Yumire: un piccolo sorso, equivale nella mente di Yumire a due secondi di "memoria" in cui potrà vedere il volto di un uomo e di una donna ma senza sapere con certezza se quelli possano essere effettivamente i suoi genitori. Ma ha funzionato, ha visto qualcosa che sente arrivare dal suo passato ed allora in lei nasce irrefrenabile il desiderio di berne ancora, di averne ancora, di ricordare ancora e quindi di provare a svuotare la fiaschettina. Solo che per quanto possa bere a perdifiato, per quanto si possa impegnare a farlo con tutta se stessa, il livello di liquido nella fiaschetta scenderà di un millimetro soltanto con un ciclo che si autoalimenta: più bevi più vuoi bere, solo che non riuscirai a ricordare nient'altro. Improvvisamente una sorta di stella cadente arriva dal cielo e la vedrai avvicinarsi sempre più, ma non è una stella, ma una pietra incandescente ed infuocata che raggiunge Ten alla schiena e finisce col trapassarla facendole un buco letteralmente nel petto attraverso cui potrai guardare il resto del panorama e su di te ci sarà sangue, pezzi di carne, di polmone ed il cuore che ancora pulsa che lentamente fa capolino dal petto della donna affacciandosi oltre quella improvvisa "apertura". Tutto il paesaggio attorno a te sta cambiando, tutto quanto muta e sembra che il cielo ti stia piovendo addosso [http://www.gameplayer.it/recensioni/immagini/originali/gothic_3_1.jpg ]
Meiko: la povera ragazza si vedrà un'altra direzione bloccata con un secondo pannello di fuoco che sale per una altezza di due metri alle sue spalle e si congiunge con quello che sta sotto i suoi piedi. Si alzano quindi quelli laterali bloccandola anche a destra e sinistra e lento come un ponte levatoio si alza anche quello davanti a te prima che tutto venga chiuso sopra la tua testa sigillandoti in quella bara di fuoco e ti sentirai sprofondare assieme al tuo sacrofago che entra nel terreno. La bara si sistema in orizzontale inclinandosi però in avanti e facendoti finire con la parte frontale del corpo contro contro le fiamme ardenti; sopra di te sentirai dei rumori, delle voci indefinite, ma impiegherai alcuni istanti a capire che stanno seppellendo la bara lanciandoci la terra sopra come in un normale funerale. La tua pelle però è ancora bella che viva e dolente con i piedi ormai piedi di bolle ed ustioni cosi come le ginocchia, le cosce, i seni, le palme delle mani... il viso è ancora salvo ma... per quanto?
Raido: oguna delle armi che porti con te si trasforma in un serpente nero ma questi non strisciano a terra ma sul tuo corpo <Sono il tuo peccato> risponde il serpente grande ma si la morte sarebbe una liberazione troppo dolce ancora e potrai vedere la bocca del serpente grosso aprirsi e vedrai come anche all'interno stia bruciando di fiamme nere, con una apertura che è sufficiente ad inghiottirti in un sol boccone ma non finisce qui la storia e si perchè quei serpenti più piccoli originatisi dalle armi dell'Oboro sono "seprenti curiosi" e potrai sentirli come con la forza comincino ad infilarsi in ognuno dei tuoi orifizi: bocca, orecchie, naso, occhi che chiaramente verrano cavati, ma anche più in basso, si faranno largo nell'ombellico, nel tuo deretano ed anche frontalmente troveranno un pertugio per infilarsi dentro di te. Avresti di gran lunga preferito morire prima eh?
Sosachi: il giovane Doku continuerà a sprofondare senza che nessuno gli risponda, senza che nessuno faccia niente per lui e finirà col venire sommerso completamente in quell'acqua gelida. Fine dei giochi? Nono tranquillo, riesci a riemergere ma solamente con la testa e potrai vedere un bambino che cammina sulle acque. Non è un bambino qualsiasi, sei tu all'età di tre anni e sorride come se quel piccolino stesse vedende per la prima volta un Luna Park; noterai inoltre che il piccolino regge nella mano sinistra una lunghissima frusta fatta interamente di ghiaccio e potrai sentirti particolarmente esposto ma solo per il fatto che sei completamente nudo. E' un istante e qualche preciso gesto del bambino andrà a maneggiare la frusta che arriverà verso di te veloce, precisa, potente e dove andrà a colpire? semplice, dì pure addio alla tua mascolinità perchè tutto l'ambaradan la sotto viene tagliato via di netto aggiungendo altro dolore al dolore
[Ore: 16.46 STESSI TURNI STESSE TEMPISTICHE]

16:59 Haran:
 Come sospettava, come temeva, ecco una parete sollevarsi partendo dalla lastra ai suoi piedi, andando a coprire le sue spalle. Il viso della genin va a farsi sempre più pallido, illuminato solamente dei bagliori rossastri di quelle fiamme che l'avvolgono, l'avviluppano dal basso andando a ustionarle i piedi ormai pieni di bolle e bruciature. <No! NO! NO!> Continua a cercar di correre ma quelle lastre la seguono, la circondano fino a quando anche le successive tre non s'alzano dal terreno andando ad issarsi verso l'alto, inesorabili ed implacabili, a fornire l'ultima sua dimora. Meiko tenterebbe di alzare i piedi per prendere a calci le pareti laterali prima ch'esse vadano a richiudersi totalmente, cercherebbe di sopportare il bruciare di quelle pareti per tentare di combatterle, di colpirle, di respingerle, preferendo di gran lunga qualche ustione al terribile destino che par ora pararsi dinnanzi ai suoi occhi. Li sente riempirsi di lacrime, il respiro spezzarsi mentre quella sorta di bara andrebbe a chiudersi attorno a lei. Il calore è insopportabile, insostenibile, l'avvolge denso come dita nodose di amanti gelosi e possessivi. Avverte le lingue di fuoco sulla pelle, sulla carne nuda, prima di sentirsi sbalzare a terra, in avanti, sospinta da una gravità che vuole quel sarcofago disteso al suolo. <Aaaaaah!> Si ritrova a distendersi contro la parete, gli avambracci chini a terra coi palmi aperti sulle fiamme per darle equilibrio. È imprigionata, troppo stretta in quell'angusto spazio, e non c'è modo che possa evitare il contatto con quella parete infuocata. <AAAAAAAAAAAH> brucia, non può sopportarlo, fa male, un male atroce e indescrivibile che arriva a bruciarle la pelle, la carne, spargendo per i limiti di quella costruzione un nauseante odor di carne cotta. Qual peggiore sensazione se non quella d'avvertire il puzzo della propria carne che brucia? Sentirlo persino piacevole, buono, come stesse inspirando il profumo di un buon piatto di manzo o di maiale. Eppure no, è lei. E' la sua stessa carne a stuzzicar la sua fame. Piange, piange d'istinto, di rabbia, mentre avvertirebbe poi quelle voci, quel brusio indistinto fuori da quell'inferno e qualcosa a cozzare sopra il 'tetto' della sua bara. Un ritmico e costante battere, come di qualcosa che le vien buttato al di sopra. Il pensiero giunge improvviso e terribile e subito la ragazza, andrebbe a tentare -nonostante il dolore-, di voltarsi per mettersi di schiena in sotto, cercando di colpire coi calci e coi pugni il lato della bara superiore, quello che ora dovrebbe ritrovar frontale se fosse riuscita a voltarsi nonostante il dolore ed il bruciore. <AIUTO! AIUTO!> griderebbe con la voce roca, graffiante, intrisa d'una rabbia disperata e profonda. <AIUTATEMI! SONO QUI! APRITE!> continuerebbe ad urlare con le lacrime a bruciarle gli occhi, i pugni pieni di bolle e bruciature a cercar di colpire la parete infuocata per farsi sentire dall'esterno. <FATEMI USCIRE MALEDETTI BASTARDI!> Fino alla fine, combatte. Fino alla fine, urla. Non s'arrende neppure dinnanzi all'inevitabile, dinnanzi la fine. Grida e piange e batte. E poi, quando tutto sarà semplicemente troppo, più nulla. Silenzio. [chakra off] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

17:00 Sosachi:
  [Somewhere] Il bello di tutto questo è che è un mix tra realtà e finzione. Finzione perchè il tutto sembra assurdo, irreale e poco coerente: non ha mai avuto rapporti con Kimi, non può essere suo figlio. Kimi non la vede da una vita. Reietto? Traditore? Quante assurdità, aveva combattuto per Oto, Kusa e il suo clan. Non esiste nulla di tutto ciò, nulla di tutto questo è vero. La realtà è il dolore, il freddo che avverte alle gambe, al corpo. Sembra stia per morire assiderato, sente il dolore e i primi tremiti. Ha freddo, i denti battono e le braccia e le gambe cominciano ad intorpidirsi. Ha freddo, dannatamente freddo e si sà, con il freddo anche le facoltà mentali cominciano a vacillare. < Dannazione, questo freddo. > Vede quello che sta succedendo e non riesce a capire che cosa stia effettivamente capitando. La situazione peggiora e sta lentamente perdendo di mano la situazione. < Ahhhh .. Che possiate andare tutti all'inferno. Dannati > Sente il freddo penetrare nelle sue ossa e andare ad intaccare anche il sistema nervoso. Sta maledicendo tutti quanti, sembra che stiano per saltargli via gli occhi dalle orbite perchè il freddo li rende quasi due cubetti di ghiaccio. E' tutta una sensazione mentale, ma dannatamente vera, così da non permettergli di fare una distinzione tra verità e finzione, come essere in un sogno, in cui realtà e finzione non sono distinti. Deve fare qualche cosa, non è un'illusione: il freddo ed il dolore dovrebbe farlo svegliare, ma in realtà rimane lì. Anzi, sprofonda ancora di più. Scende sotto il livello dell'acqua rimanendo esposto solamente per la testa. Ad un certo punto un bimbo, Sosachi era lì davanti a lui, ma un Sosachi dell'età di tre anni o poco più con una frusta in mano. Sente freddo e sente soprattutto di essere nudo, sente la sua figura indifesa. < Ma che cosa sta succedendo? Sono io? > si chiede guardando il piccolo pargolo biondo che calca il terreno verso di lui. Lo guarda. Che cosa sta succedendo. Guarda quel bambino avvicinarsi e ad un certo punto scoccherebbe quella frusta ghiacciata che andrebbe a colpirlo dove non batte il sole. < Aspetta! > e .. "zac!" eccolo lì privato del suo gingillo. < AHHHHHHHHH! > urla e sente dolore. Vorrebbe avvicinarsi al bambino e tirargli un pugno sul naso e spaccargli il naso. Cerca di avvicinarsi. Vorrebbe colpirlo, ma non riesce, si sente piegato in due dal dolore. < Sei tosto! Eh! > dice ironicamente, anche perchè l'ironia è l'unica cosa che davvero gli rimane perchè alla fine .. cioè, alla fine mica tanto. L'ha già superata la fine, ma ha poco da fare. Vorrebbe spaccare il mondo, ma non può fare moltissimo in questa situazione, d'altronde è come se avesse le mani legate dietro la schiena. Può fare poco e davvero sembra che tutti sia arrivato alla fine. < Ma mi hai fatto il solletico, anzi se puoi darmi una grattata qui sotto mi faresti un favore! Ahahah > Sembra quasi lo voglia prendere in giro, ma in realtà ha freddo, paura e dolore. Tutto perchè sta patendo contro un bambinetto. [stessi tag di sopra]

17:02 Raido:
 La destra continua a schiacciare sul sigillo, preme cercando di diminuire quel dolore atroce che lo sta distruggendo. Il collo pulsa, il chakra maledetto pervade il suo corpo mentre la fatica di quest'ultima aumenta a dismisura fin quando non si sente più leggere, più libero, libero da qualsiasi cosa. Le armi scompaiono, la katana, la samehada, tutto i kunai, shuriken e ogni arma lanciabile, tutto quanto svanisce trasformandosi in piccoli serpenti neri che strisciano sul di lui corpo partendo da ogni angolo senza dargli tregua. Gli occhi vengono letteralmente spalancati alla vista di una scenda del genere e, stranamente, la paura torna improvvisamente a impadronirsi dell'animo del Jonin. Volta il capo verso il serpente gigante, verso quel mamba nero che sovrasta su tutti quanti come un re indiscusso che ama vedere le proprie vittime soffrire e i propri sudditi divertirsi con il cibo che hanno a disposizione<Il mio peccato? Quale peccato? Cosa ho fatto?>nuovamente questa cosa, che cosa ha fatto per meritare tutto questo? Cosa ha fatto di tanto grave da vedere se stesso in questo stato? Il peccato ha origine in quel serpente, viene originato da quell'essere abnorme che si trova davanti. Durante i suoi studi da Hotsuma ha letto di particolari religioni nella parte occidentale del mondo dove il peccato ha la forma di un serpente, dove la tentazione assume questa particolare forma. Non sa quanto veritiera possa essere ma se lo è, allora si trova difronte allo stesso essere che ha origine in occidente. Non abbassa lo sguardo, non si dimostra debole nonostante la paura che lo attanaglia e lo pervade, nonostante tutto ciò che il suo corpo sente non si lascia intimidire della parole di quell'essere e dalla di lui figura, non si lascia andare<Dimmi quale peccato ho commesso>non chiede più, no, lo pretende, pretende una risposta, vuole sentirlo parlare. La paura è un sentimento o una sensazione inutile che rende gli uomini deboli e vulnerabili, capace di portarli alla distruzione più totale ma è anche vero che può rivelarsi una immensa fonte di potere; un potere talmente grande da spingere chiunque a osare l'impossibile, compiere azioni talmente avventate da risultare giuste, forti e senza alcuna possibilità di critica. Si rimette lentamente in piedi mentre i serpenti continuano a strisciare su tutto il corpo del giovane andando a inserirsi nei vari orifizi presenti in esso. Naso, orecchie, ano, pene e occhi. Tutto quanto viene occupato e una fontana di sangue sgorga dal di lui essere, non vede più, gli occhi vengono distrutti completamente lasciando che il rosso del sangue coli lungo tutto il viso dell'albino. Sangue che gli sporca i vestiti fuoriuscendo da ogni singolo buco in cui i serpenti sono andati a insinuarsi. Grida, grida di dolore, urla fin quando la voce non viene meno ma allo stesso tempo stringe i pugni, li stringe forte cercando la forza della paura dentro di se. Vorrebbe attivare il chakra, vorrebbe attivare il sigillo e controllarlo nuovamente, vuole provare il brivido di sfruttare il potere derivante dalla paura. Ha commesso un peccato? Bene, allora deve scoprire quale sia, deve combattere per rimediare se ha davvero commesso un qualcosa di così grave da meritare una punizione del genere. Vuole sfruttare ogni singola energia presente dentro di se tra le grida e gli urli che squarciano il cielo stesso. [Chk off][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

17:02 Yumire:
 E’ tutto così paranormale, in un certo senso, tutto così utopico, lontano da una realtà che stava imparando a conoscere. Una realtà che le hanno occluso, per proteggerla da sé stessa, per proteggerla dal mondo e da quello che la gente potrebbe provocarle grazie a quel dono. Non avrebbe dovuto scoprire tutto questo, al dire di molti. Non avrebbe dovuto scoprire tutto questo, al dire della zia, della Chunin al servizio del Clan Shoton. Il ghiaccio, ciò che vorrebbero maneggiare molti. Il ghiaccio, ciò che la stessa zia avrebbe voluto maneggiare, ma proveniva da un altro villaggio, diverso da quello della nipote. Due secondi di memoria giungeranno nella mente della Genin, riuscendo davvero a scrutare il volto di un uomo e di una donna. Due volti che, però, non hanno nomi, lineamenti particolari o dettagli che possano collegarla alla cruda realtà. E non riuscirebbe a muovere la mano per infrangere quella fiaschetta, riportandola alle labbra e bevendo a perdifiato, senza sosta, volendo conoscere la realtà ancora e ancora. Ricordi che vorrebbe veder riaffiorare, spinta dall’irrefrenabile sete di conoscenza, di capire la sua infanzia, di capire come la gente abbia preso determinate decisioni nei suoi confronti. Ma quella fialetta continuerebbe ad alimentarsi, senza trovare fine, senza trovare fondo e smetterebbe di bere solo dopo alcuni minuti, prendendo quanto più fiato possibile, come se avesse appena terminato una lunghissima corsa in apnea. E guarderebbe verso il cielo, guarderebbe una sorta di stella cadente giungere verso di loro. Ne rimarrebbe quasi incantata in un primo momento, fin quando noterebbe quella sorta di palla infuocata trapassare la donna di ghiaccio davanti a sé, lasciando nel terrore il cuore della Kori. Rimane allibita, incredula, ancora più confusa di prima. Guarderebbe la fiala, sconcertata, guarderebbe il buco nel corpo di Ten e vedrebbe quel cuore che batte far capolino, quasi vivesse da solo, oltre il corpo, oltre tutto. Diverse sfere infuocate mutano la scena attorno alla ragazza e riproverebbe a richiamare il suo Chakra, proverebbe a richiamare una qualsiasi tecnica, ma non potrebbe riuscirci in questo luogo dannato. Decide così di avvicinarsi alla figura distrutta della donna e di provare a prendere con le sue stesse mani quel cuore pulsante, con sangue che sgorga e battiti che non troverebbero fine. <Non è possibile, no. Io non ho fatto nulla di male, volevo solo vedere per la prima volta il viso dei miei genitori, di coloro che mi hanno messa al mondo. Io non volevo bere tutto quel liquido, non volevo distruggere quello che mi sta facendo rinascere> e lacrime comincerebbero a sgorgare sul suo viso, quasi fosse presa dal senso di colpa. Ma è sul cuore che rimane fisso il suo sguardo che sa di ghiaccio e sa di neve. E vuole sentire quel calore sulla pelle, vuole sentire quel sangue scorrere lungo le braccia, quasi ricercasse qualcosa di particolare in tutto questo. La mano sinistra continuerebbe a reggere la fiala, riprovando ancora a berne un sorso, quasi potesse redimere qualsiasi cosa con esso. Non potrebbe peggiorare la situazione.. forse. La mano sinistra tenterebbe di entrare nella breccia provocata nel petto di Ten, volendo prendere quel cuore con tutta sé stessa. Una scena macabra, una scena apocalittica, una scena utopica quanto reale davanti alle iridi acquamarina di una delicata sedicenne. Il cuore della donna nelle sue mani, quasi volesse modellare una nuova vita, quasi volesse ricucire quel buco, quasi volesse riportare la neve in mezzo alle fiamme più calde e più maestose. Vorrebbe tanto poter utilizzare il suo potere e ghiacciare quello stesso cuore, insinuare dentro il gelo che porta con sé, per riottenere la sua innata serenità. [Innata Kori: Off][Chakra Off: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

Yumire: nessun altro ricordo raggiunge la sua mente ma il calore del cuore di Ten che tiene tra le mani lo sente e come ma sente anche che velocemente sta svanendo e lo sente fermarsi. La pioggia infuocata però non si ferma continuando a bersagliare la povera Ten che viene colpita al capo facendone esplodere la testa ed imbrattando tutto il volto della Kori di materia cerebrale. Solo che anche lei viene colpita, al braccio destro, all'altezza della spalla. Il risultato? staccato di netto da quella palla incandescente che aggiunge anche una ustione al dolore dell'amputazione. Viene colpita ancora, un buco largo due centimetri si apre al centro della coscia sinistra; e ancora con un colpo al fianco sinistro che fa fuoriuscire dall'addome il pancreas, la milza e gli intestini. Il dolore è atroce ma la sua mente non si annebbia, continua ad avvertirlo e potrà notare come la pioggia minacci di colpirla ancora ed ancora come si abbatte anche sul resto del paesaggio intorno a lei. Ma si può sprecare tutta quella carne? No! C'è crisi. Ecco che arrivano un gruppo di questi cinque cucciolini [http://i.imgur.com/YQzPozH.png ] alti tra uno e due metri ciascuno e cominciano a nutristi sia di Ten ormai morta che anche delle cardi di Yumire che morta non lo è per niente
Meiko: il calore aumenta, nessuno viene ad aiutarti, sei sola, abbandotnata e bruciante. Sentirai gli occhi che diventano più grandi fino a non riuscire più a contenerli nelle palpebre e li sentirai lussarsi ricandendo lungo le guance ancora attaccati al loro nervo ottico senza riuscire a vedere chiaramente con tutto quanto che diventa strano ed offuscato prima di sentire un "plop" che sono i bulbi che esplodono. L'aria ti si secca in gola, la tua pelle ormai non esiste completamente più, senti che la muscolatura brucia fino alle ossa ma non sei ancora morta
Raido: il tuo chakra non ti viene in aituo, le tue armi ti si sono rivoltate contro e mentre li in piedi urli sentirai il Serpentone di fuoco nero che si abbatte su di te cominciando a deglutirti intero così come sei ma il non troverai succhi gastrici ad attenderti ma solamente il fuoco nero che ti avvolge da capo a piedi con il suo calore che ti ricorda la tua fornace ma con te al centro chiaramente
Sosachi: la tua impudenza ti costa cara perchè quella frusta di ghiaccio mossa dal te bambino continua a mulinare e la sentirai fenderti il volto tagliandoti orizzontalmente le guance e facendo volare via la lingua dalla tua bocca. Una ad una le dita delle mani saltano sotto quelle sferzate. Il tuo sangue colora quella gelida acqua e si cristallizza attorno a te prima di vedere cadere un pezzo di testa con il cervello stesso al suo interno, il lobo frontale sinistro per l'esattezza. Dovresti essere morto a questo punto... e invece no. Continui a soffrire le pene mentre il tuo corpo viene fatto a pezzi perdendo via via altre porzioni ed il Sosachi bambino che continua a sorridere dolce ed innocente
Quando tutti quanti credete che la fine ormai sia vicina, quando arriverete a bramare la morte più di ogni altra cosa al mondo e solo dopo che avrete abbandonato la speranza di poter ricervere il sollievo che la morte stessa vi darebbe rassegnandovi ad una eternità di sofferenze potrete riaprire gli occhi e dove siete? Di fronte a quella roccia, ci sono le lettere "lasciate ogni speranza voi che entrate", i vostri corpi non hanno ferite. I vostri abiti neppure, siete completamente bagnati ed appiccicaticci. Vi ritrovate distesi a terra, scossi ma vivi e fisicamente in salute... potrete andare e fare ciò che volete ma la grotta non esiste, non c'è. Il volantino che vi era stato consegnato è sparito, non lo troverete da nessuna parte e nessun altro a parte voi quattro ha visto il piccolo che li consegnava [End-End obbligatorie. Dopo il resoconto controllate le vostre note fato]

17:46 Yumire:
 Un cuore caldo che batte ancora per poco, fin quando non andrebbe a fermarsi all’interno del proprio palmo. Testa che verrebbe staccata di netto dal corpo di Ten, facendo riversare materia cerebrale contro il suo stesso corpo, facendola rabbrividire ancora di più. Mollerebbe quel cuore privo di vita per terra, facendo un tonfo sordo e privo di qualsiasi rumore. Ma non farebbe in tempo a compiere quel gesto che il suo braccio destro viene staccato di netto, all’altezza della spalla, lasciandola priva di un arto. Il dolore la farebbe urlare, forte e inizierebbe anche a piangere. Ustione che brucerebbe i bordi di quel taglio netto, di quella carne che rimane stracciata. Ma non finirebbe qui la tortura, no. Verrebbe colpita anche alla coscia sinistra, un buco poco largo di due centimetri ma è il colpo successivo che la lascerebbe ancora di più sconcertata. Il fianco sinistro viene colpito con forza, violenza, buttando al di fuori della pelle tutto ciò che concerne le budella: milza, pancreas, intestino crasso, intestino tenue. Il dolore è presente, il dolore è parte della sua mente ma riuscirebbe comunque a visualizzare in modo chiaro quello che sta succedendo attorno a sé. Il dolore esiste ma non cederebbe, il dolore esiste ma guarderebbe incredula quella scena utopica e disastrosa. Pioggia di pietre incandescenti che non trovano fine, quasi fossero sfornate in un’eterna successione. E c’è anche di peggio…molto peggio. Un gruppo di cinque cani maestosi, violenti e affamati andranno ad abbattersi sui resti di Ten, di quella carcassa ormai priva di qualsiasi linfa vitale. Ma non solo: si abbattono anche su di lei, iniziando a dilaniare le carni, ma comunque non andrebbe morire, anche se lo avrebbe voluto con tutto il suo cuore. Lo avrebbe voluto essere prima di bere quella fiala e ottenere questo finale. La sua mente sarà sconvolta, per molto, troppo tempo. Avara di vedere nel passato, avara di fame di conoscenza di quello che fu nei primi anni della sua vita. <End> [Innata Kori: Off][Chakra Off: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Shurinken x2 – Sai x1 – Tonico per Chakra x1]

17:46 Sosachi:
 Non sa che cosa possa succedere, ormai sta perdendo il contatto con la realtà e non riesce a capire che cosa stia effettivamente succedendo. C'è un bambino che lo sta colpendo nel suo "arnese" e quel bambino dovrebbe essere lui a tre anni. Ma che cosa sta succedendo? Scherziamo? Non sa che cosa possa accadere ora, ma ha freddo anche perchè è nudo come un verme, inerme ed impotente e davanti a lui c'è lui stesso che se ne approfitta. < sicuramente se fossi come me non approfitteresti della mia condizione da indifeso. Sei solo una finzione, sei frutto della mia testa! LASCIAMI ANDARE! > alza il tono nell'ultimo imperativo perchè effettivamente si sente schiavo di questa sensazione di impotenza. In realtà il bambino, invece, continua a colpirlo sferzando il suo volto e rendendolo una sorta di sushi in quanto viene fatto a fette senza un domani. Sente il dolore, ora ha paura, una tremenda paura di essere morto. Sembra giunta davvero la sua ora, sembra davvero sia arrivato in quel mondo che accoglie le anime dei defunti. < piccolo b******o > conclude prima di chiudere gli occhi e di lasciarsi andare. Chiude gli occhi, sente freddo e poi? Poi basta. Apre gli occhi e si trova sdraiato a terra, è vestito, ha la lingua in bocca e, toccandosi, ha anche il suo "arnese". Che cosa sia successo non lo sa. Si alza, cioè rimane seduto e guarda attorno, vede gli altri tre ed è particolarmente sbigottito, mentre la roccia reca quella famosa frase iniziale < Ma .. che cosa è successo? > mette la mano sulla fronte e comincia a guardarsi, come se non fosse più capace di riconoscersi, ma in realtà è contento di vedersi tutto d'un pezzo. < Diavolo, che viaggio > che sia stato un viaggio è certo, ma .. cavolo, una sorta di viaggio mentale e fisico contemporaneamente. E' appena tornato da un viaggio mentale che lo ha lasciato quasi per morto. Si alza, si sente quasi cadere perchè non sembra essere in sè. In realtà guarda quei tre ragazzi, li vede e sembrano che tutti siano scossi ed alquanto toccati profondamente. Non sa fare più un resoconto di quello che sia successo, ma sente recente il dolore sebbene non abbia alcun tipo di ferita addosso. < scusatemi .. > direbbe e se ne andrebbe. Ha bisogno di riposare e se ne va, di scatto, verso casa. [END]

17:47 Haran:
 Brucia. Brucia. Fa male. Le forze l'abbandonano piano piano, la gola si secca, il fumo della sua carne che arde riempie l'aria privandola pian piano dell'ossigeno. Il suo corpo è nutrimento per quelle lingue di fuoco che l'avvolgono, l'avviluppano, la spogliano lentamente di quegli abiti ridotti in cenere. Si sente baciare da quel fuoco, consumare da esso. Stanca, non osa più neppure muoversi, non ne ha le forze. Annaspa sentendo gli occhi andare a gonfiarsi, cerca di richiuderli come a volerli contenere nei bulbi ma non ce la fa, non serve.. Fa malissimo, ma mai quanto quelle fiamme che mangiano e inceneriscono ogni cosa. È solo qualcosa di più, un nuovo brivido che la raggela. Li sente muoversi, scivolare via dai bulbi oculari, da quelle orbite vuote, rimanere a pendere lungo il viso. Ormai vede poco, è tutto offuscato, appannato, ha paura anche solo a pensare a come debba apparire in questo momento. L'immagine di se stessa mezza erosa dal fuoco e con gli occhi a pendere sul viso le fa rivoltare lo stomaco. Il calore aumenta. Aumenta in modo insopportabile, continuo, costante, fino a quando il nero avvolge ogni cosa e quello schiocco sordo le stringe le viscere. I suoi occhi... i suoi... Le lacrime sgorgano dai dotti lacrimali, evaporano appena sporte sul suo viso e poi tutto aumenta d'intensità. La sua carne è esposta, brucia assieme ai muscoli, al sangue, alle vene, alle ossa. Sta per finire... quell'agonia, quello strazio, tutto quel dolore che la paralizza sul posto sta per finire. Non riesce a tollerarlo, non può sostenerlo oltre e scivola in un oblio senza forme e senza suoni. Nel silenzio del nulla, nel buio dell'incoscienza. E poi? E poi aria fredda le carezza il viso sudato, le palpebre si alzano sui suoi occhi perfettamente normali, al loro posto, umidi. Li spalanca osservando quel cielo ormai buio sopra di loro, le stelle a trapuntar quell'oscurità avvolgente. Respira a pieni polmoni, d'un tratto, come a voler recuperare tutta l'aria che non ha potuto respirare fino a quel momento. Ricerca tutta l'aria che può rannicchiandosi a terra, su se stessa, guardandosi perfettamente integra se non fosse per quel liquido appiccicoso ad avvolgerla e i suoi stessi fluidi a rinsecchirsi lungo le cosce. I suoi respiri sono corti, rapidi, veloci, il cuore batte impazzito nel petto mentre non riesce a trattenere lacrime rabbiose. Le mani son strette al petto, le cosce piegate e le ginocchia portate quanto più su possibile. Non s'alza, non si muove, rimane rannicchiata al suolo incapace di muoversi, di parlare. Ci vorrà sicuramente un po' prima che trovi la forza di tornare alla vita. [End]

17:53 Yumire:
 [Edit]Si ritroverebbe così distesa, sotto la pioggia, appiccicata in ogni parte del corpo ma ancora piena del suo corpo. Nessuno strappo, niente sangue, niente ferite a segnare quello che ha da poco vissuto su di sé. Si alzerebbe lentamente e si avvierebbe verso l'Accademia. Non vuole tornare a casa, non subito. Ha bisogno di stare da sola, non vuole vedere nessuno di familiare per un bel po'. <End>

17:54 Raido:
 Il chakra lo sta tradendo, non viene in suo soccorso lasciandolo li a morire in preda alle urla e al dolore. Non riesce a sfruttare il sigillo, a far suo quel potere proprio ora che ne ha più bisogno. Viene tradito dal suo stesso corpo e dalle sue stesse forze. E' debole, inerme davanti a tutto, davanti al serpente, davanti ai suoi sudditi, davanti a se stesso persino. Vuole il chakra, ha bisogno di quest'ultimo per dimostrare che non ha commesso alcun peccato, che non ha fatto niente per meritare un simile trattamento eppure non succede, niente succede lasciandolo in balia del serpente nero. Non vede più niente, non sente nemmeno più dolore e il sangue sembra un qualcosa di caldo che lo riscalda dandogli conforto. La testa è calda, si sente avvolto come qualcosa che lo inghiotta, qualcosa di scivoloso<No. NO>urla mentre comincia a capire cosa stia accadendo, cosa sta succedendo in quel momento. Non vuole essere mangiato, non vuole essere preso. Cerca di dimenarsi, di fare forza con le braccia ma senza riuscirci restando in balia del proprio destino, di ciò che il fato ha deciso per lui in questo momento. La morte è la via più semplice per sfuggire a tutto questo ma non può morire, non ora, non adesso, non può lasciare sola Kaori, non può lasciare ancora questo mondo, non adesso che ha finalmente trovato ciò che cerca dopo anni passati in solitudine, a combattere per qualcosa per cui ha perso le speranze. Urla, ancora, urla, ancora urla fino a ritrovarsi disteso a terra, la pioggia batte sul di lui viso, è tutto appiccicoso e bagnato ma vivo. Spalanca gli occhi, osserva il cielo nuvoloso, sente l'acqua mentre il cuore batte all'impazzata..è vivo, è integro e le sue armi sono con lui, non lo hanno abbandonato. Non si muove, resta immobile sul posto non riuscendo a trovare la forza di fare altro. Un sogno, un orribile sogno che ha scatenato in lui il più terribile dei sentimenti, la paura, una paura che deve essere debellata. [Chk off][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama][END]

Un doveroso ringraziamento per esservi prestati anche voi a questo mio secondo esperimento. Era da tanto che volevo fare quest su questo genere <3

BRAVI TUTTI
mi siete piaciuti tutti quanti, ho visto la caratterizzazione dei vostri personaggi, mi è piaciuto come avete interagito con le situazione in cui vi ho posto e come avete reagito coerentemente alle varie "difficoltà"

Beccatevi premio e note master che mi divertirò a vedervi giocare