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Amate | New Anbu

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Giocata di Corporazione

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con Furaya, Akahiro

00:06 Furaya:
  [Ufficio Generale] Giornata nera per la Consigliera che, attualmente, si trova nei panni del suo terzo incarico speciale. E' seduta dietro una scrivania metallica all'interno del proprio Ufficio, al primo piano della Base Anbu segreta, la cui posizione non è meglio nota. Meglio così, considerata la Fama e la Segretezza di questa Corporazione. Innanzi alla scrivania, vi sono due semplici sedie, anch'esse sobrie e metalliche. La donna indossa un paio di pantaloni neri, assieme ad un paio di sandali ninja dello stesso colore. I polpacci e gli stinchi son coperti da schinieri rinforzati in metallo. A coprire il busto, ha una t-shirt con le maniche a giro, cosicché il Tatuaggio distintivo sulla spalla destrorsa sia ovviamente visibile. Dai polsi a metà bicipite, vi sarebbero i vambraci di color nero, ovviamente metallici, ma coperti da uno strato di cotone per renderli come dei comuni scaldamuscoli. Alle mani, invece, vi sono un paio di guanti neri, con placca metallica e tagliati a metà dita. Porta, inoltre, anche una pettorina la quale è utilizzata sia per proteggere sia per nascondere, in parte, le proprie fattezze femminili. E' forse il primo Generale donna di Konohagakure, tutto sommato. Sulle spalle, vi è anche una mantella color sabbia, il cui cappuccio è posato sul capo, dal momento che deve nascondere i capelli rosei. Il volto è, per ovvi motivi, nascosto da una maschera bianca raffigurante una sorta di Volpe, con strisce orizzontali violacee indicanti i baffi della stessa. Poggiati sulla scrivania, vi è la Ninjato di dotazione degli Anbu, assieme a documenti e fogli bianchi; lampada per poter avere una minima chiarezza nel loco. Contro il fianco manco, è presente altresì una Katana nell'apposito fodero. Attorno alla coscia destrorsa, invece, vi è una Tasca Porta Kunai e Shuriken, assieme ad una Tasca Porta Oggetti sopra al gluteo corrispondente. La gamba destra è accavallata sulla sinistra, il gomito mancino posa sul bracciolo corrispondente, cosicché il palmo della relativa mano possa sostenerne il capo. La voce, da dietro la maschera, sarà ovviamente modificata e per niente riconducibile a quella della Consigliera. < Allora? Arrivano oppure no? Si è fatta anche una certa ora. > Borbotta agli altri due Anbu presenti nell'Ufficio con lei. Altri due dovrebbero giungere innanzi all'Ufficio tra tre.. due.. uno.. [Chakra ON][Gekido | Equip Anbu]

00:24 Akahiro:
  [->Ufficio Generale] E se il Generale Anbu si sta chiedendo quando arriveranno i due anbu che lo stanno stanno scordando, Akahiro si pone una domanda simile, ovvero quando giungerà al loco prefissato. Già, ha gli occhi coperto da una benda nera che gli rende totalmente impossibile la giusta visuale. E' anche assai probabile che i due ninja delle Forze Speciali abbiano fatto dei giri particolari per rendergli impossibile riconoscere la strada dai passi, insomma, da disorientarlo. Non è nervoso dalla situazione, è stato chiamato e gli hanno riferito il perchè, quella è solo una precauzione per non fargli capire dove sia la Base Segreta. Per cui il sedicenne si mostra con una postura ben eretta, la schiena ben in linea con il corpo e il volto ben dritto di fronte a se. Per cui, nonostante non sappia dove stia andando, i suoi passi che si conformano alla velocità dei passi dei due anbu sono calmi e sicuri. Un incedere che prosegue fino a che una delle due figure mascherato non gli farebbe capire, probabilmente con un tocco della spalla o con la voce, di fermarsi. Ed è li che alle sue orecchie udirebbe due semplici tocchi, creati da uno dei due Shinobi che busserebbero alla porta dell'ufficio del Generale. La mimica del genin rimane impassibile, ferma quanto la sua figura. Magari è proprio su quest'ultima che è meglio soffermarsi per chiarire il suo vestiario, quale comprende una maglia nera priva di fantasia che si lascia ben vedere sotto il giubbotto arancio e nero aperto frontalmente, i pantaloni sono della medesima tinta della maglia, dove però vi è applicato sia il porta oggetti nel glutei sinistro che il porta shuriken e kunai sopra al ginocchio destro. Infine un paio di sandali ninja aperti, anch'essi neri in richiamo del colore della stoffa sia della maschera aderente che lo copre dal naso fino al collo e del coprifronte che sfoggia la targhetta metallica sulla fronte. E sarebbe solo ed esclusivamente quando il Generale Anbu rispondesse ai quei tocchi sulla porta e quando il superiore stesso gli desse il permesso, che gli stessi due Anbu che lo hanno scortato lo condurrebbero a varcare la soglia della porta dell'ufficio. Ancora però non aprirebbe bocca, sicuramente non prima che gli venga tolta la benda, cosa che ovviamente aspetterebbe le direttive per ciò, ne tanto meno prenderebbe parola prima di essere interpellato. Semplicemente si fermerebbe di fronte alla scrivania, più o meno al centro della stanza o dove i due Anbu lo fermerebbero, in attesa dunque che il senso della vista gli venga nuovamente donato.

00:39 Furaya:
  [Ufficio Generale] ..ora. Sente bussare alla porta. < Avanti. > Biascica, muovendo il collo a destra e a sinistra. Si prospetta un'altra nottata di duro lavoro. La porta s'apre e si palesa la figura di Akahiro, accompagnata da due Anbu. Questi due, dopo un rapido saluto al Generale, si congedano chiudendo la porta. < Anche voi due. > Alza la mandritta verso l'alto, indicando i due Anbu che le stanno di fianco. Preferisce parlare da sola con il Nara. < Aspettate fuori la porta e assicuratevi che nessuno venga a disturbare. > Ordina, terminando il tutto con un sospiro. Non appena la porta sarà chiusa e nell'Ufficio di Gekido saranno rimasti loro due, quest'ultima parlerà in sua direzione. Voce attutita, placida ma stanca. < Puoi toglierti la benda. > Ovviamente, dapprima, lo avranno fatto accomodare ad una sedia con modi del tutto garbati. Gli Anbu all'esterno non sanno per quale motivo Akahiro è stato chiamato lì. Loro no, ma lui sicuramente sì. < Innanzitutto, benvenuto nel mio Ufficio. > Fantastica presentazione. < Il mio nome è Gekido e sono il Generale degli Anbu. > Si presenta, placida. Abbassa il braccio manco e la gamba precedentemente accavallata, assumendo una posa decisamente più composta e comoda rispetto alla precedente, la quale sembrava piuttosto buzzurra più che altro. < Lo sai perché sei stato chiamato e condotti fin qui? Scusa il comportamento dei miei uomini, ma qui l'addestramento è duro e, tra l'altro, sei pur sempre in un luogo che non dovresti conoscere affatto. > D'altro canto, la base stessa è attorniata dal Mistero, poiché solo gli Anbu entranti a far parte della corporazione e l'Hokage stesso sanno dove essa si trovi. Vorrebbe lasciarlo parlare, tant'è che si zittisce, cercando altresì di metterlo a suo agio, a suo modo. Nei panni di Gekido, deve saper improvvisare, cambiare atteggiamento. Non deve essere la solita Consigliera buona e perbenista della Foglia. Non lì, assolutamente. [Chakra ON][Gekido | Equip Anbu]

01:02 Akahiro:
  [Ufficio Generale] Lascia che i due anbu lo portino a sedere sulla sedia, non potendo fare a meno di muovere appena la testa a destra e a sinistra, molto casualmente, nell'udire che all'interno del loco vi siano altri due membri delle Forze Speciali. Dettaglio su cui però non si sofferma più di tanto, piuttosto il viso si muove nuovamente di fronte a se, ovvero dalla direzione da cui proviene la voce sfalsata del superiore a cui pone tutta la propria attenzione. Ed è quando egli gli dà il permesso che la mano destra viene alzata e mossa dietro la nuca, muovendo le proprie dita a tirare i lembi del nodo in modo da sfilare il nodo. Le palpebre si riaprono, non potendo fare a meno di socchiudersi nuovamente andando alla ricerca di una vista più nitida. La luce improvvisa non può fare a meno di abbagliarlo per un attimo, ma è una cosa del tutto normale dopo essersi abituati all'oscurità. Quando poi finalmente i suoi occhi azzurri vengono mostrati a Gekido, ponendo sulla sua figura uno sguardo serio e composto tanto quanto la sua postura sulla sedia, a partire dalla schiena ben eretta finendo alle braccia e gambe ben composte <Piacere di conoscervi, Akahiro Nara, Genin di Konoha> si presenta quando quella misteriosa figura finisce di parlare, spargendo per l'ufficio la propria voce formale e che vuole essere più militare rispetto al solito. Chiaramente una presentazione inutile nella pratica data che è chiaro che l'altro sa già la sua identità, atta dunque unicamente all'etichetta e al rispetto di un superiore <Sono stato convocato qui perchè reputate che abbia i requisiti adatti per poter aspirare a divenire un membro delle Forze Speciali Anbu, nonostante la mia inesperienza> un piccolo cenno con le sopracciglia alle ultime parole, un gesto che lascia trapelare una certa sorpresa di ciò che sta avvenendo come anche un maggiore enfatizzare con il tono, motivata dalle stesse parole pronunciate <E non vi preoccupate per i modi dei vostri uomini, dovevano scortarmi e ciò hanno fatto> il timbro di voce rimane sempre serio e formale, allo stesso tempo però calmo e rilassato, esattamente lo stesso atteggiamento che mostrano i suoi occhi. Ovviamente saprebbe della motivazione per cui è li proprio per la stessa convocazione che avrebbe ricevuto, potendo quindi rispondere agevolmente alla domanda del superiore, sempre che effettivamente il messaggio specificava ciò <Ammetto che non mi sarei aspettato un onore simile> da una mente giovane come la sua, nonostante cerchi di mostrarsi più fermo possibile, non può fare a meno di trapelare una certa soddisfazione nei confronti di quel momento.

01:18 Furaya:
  [Ufficio Generale] Mostrerebbe un piccolo sorriso se solo potesse. Tuttavia, il di lei volto è nascosto da quelle fattezze animalesche bianche, con striature violacee. < A-ah. Abbiamo-- O per meglio dire, HO valutato le tue capacità. Tu non lo sai, ma noi Anbu agiamo nell'Ombra. > Senza alcun dubbio. Lo si dimsotra già dalla maschera e da come Akahiro è stato portato alla base. < Cos'è, non ti convince? Non sei contento che ti vogliamo tra di noi? Dovresti sentirti onorato. > Si stringe nelle spalle, poggiando la schiena contro la sedia. Sembra il Padrino(?). E, infatti, l'ultima affermazione del Nara compiace la prima, la quale si limita ad un tacito e momentaneo annuire in sua direzione. < Quindi, cosa ne pensi? Vuoi? Ti senti pronto a mettere da parte la tua vera identità per intraprenderne un'altra? Sei pronto a rinunciare alla tua stessa vita per il bene della singola Missione? > Piega la testa di lato, convinta, continuando a fissarlo da dietro la Maschera indossata. < Noi lavoriamo così. Viene prima il Villaggio, assieme all'Hokage. Ergo, la Missione ha la primordiale importanza. Fallita quella, non puoi ritenerti un Anbu. > Parla lei che, proprio in giornata, ne ha fallita una, nonostante la colpa non fosse totalmente sua e, tra l'altro, v'era anche di mezzo il Karma o Destino, che dir si voglia. < Prego, esprimiti. > Gesticola con la mandritta, cedendogli la parola. Ora come ora, non ha molto da dire, vuol sentire più che altro la vocetta del ragazzino. E' curiosa di vederlo da questa ottica, avendolo di già conosciuto - nei panni originari - come conclannato dei Nara e abile Shinobi, seppur ancora Genin. [Chakra ON]

01:42 Akahiro:
  [Ufficio Generale] Occhi fissi sul Generale, senza mai distogliere gli occhi dalla sua figura, senza mai privarsi della concentrazione che si evince in tale situazione. Senza lasciare silenti stacchi risponde repentinamente alla domanda del superiore <Sono diventato un Genin per difendere il Villaggio e i suoi cittadini, oltre che per il Clan Nara. Non ho molto altro nella mia vita e quindi quel poco che ho lo voglio mantenere integro e senza il Villaggio e il mio Clan non sarei più niente, per cui di testa sono pronto> convinto di ciò che ha detto, sicuro delle sue parole. Ma ecco che un piccolo sospiro viene emesso dalla bocca, socchiudendo appena gli occhi per poi riaprirli per rivolgersi al Generale esattamente come ha fatto fino adesso, ovvero serio e convinto di ciò che dice, allo stesso tempo però calmo e sereno <Nella pratica invece sento che devo fare molta strada, credo che con le mie abilità attuali riuscirei a difendere ben poco> si dimostra essere terribilmente realista, molto modesto, talmente tanto da arrivare persino a rischiare di sminuirsi o semplicemente a non comprendere a ciò che potrebbe arrivare a fare un giorno. Nonostante ciò non ha alcuna intenzione di rifiutare, difatti mantenendo sempre un comportamento costante nella propria seriosità <Ma voi prima avete parlato di un addestramento, quindi se voi e chi seguirà il mio addestramento, siete intenzionato a darmi questa occasione, io sono pronto a dare tutto me stesso per rendermi capace, oltre che pronto, a servire in tutto e per tutto Konoha e l'Hokage> la voce si alza di un poco in quest'ultima frase, chiaramente non urla, perchè dovrebbe? E poi figuriamoci, è stato composto fino adesso, certo non si metterebbe a fare il mocciosetto ora. No, semplicemente il volume delle parole viene un pizzico alzato, come a voler rimarcare la sua convinzione e motivazione, oltre che alla sincerità delle sue parole quando afferma di essere intenzionato a servire la Foglia e i suoi abitanti, anche a costo di rimetterci la vita, già nel momento in cui aveva firmato le carte per iscriversi in Accademia.

02:00 Furaya:
 Silente, annuisce pian piano a quanto viene detto da Akahiro. Sa già come la pensa in proposito, poiché simili domande - ma in tutt'altro contesto - gli furono comunque fatte durante l'ufficializzazione nel Clan Nara, di cui tutt'ora fa parte. < Lo noto, lo noto. > Ribatte in sua direzione, lasciando che egli continui a parlare, dal momento che è molto interessata al suddetto contesto. Espira, poggiando per l'ennesima volta la schiena contro lo schienale della sedia, giacché si solleva quando l'argomento toccato diventa lievemente più interessante del dovuto. Oppure, semplicemente, la sedia stessa sulla quale si trova è decisamente scomoda. Ad ogni modo, sorvoliamo, poiché siamo qui presenti per capire cosa voglia e possa fare Akahiro. Muove il capo su e giù nuovamente. < Ogni Anbu che si rispetti, deve seguire un addestramento consono al proprio grado e alla propria esperienza. Ovviamente, ti avviseremo noi. Attualmente, ricopri il ruolo di Radice, di un Anbu del tutto semplice che deve prendere ordini - senza discussioni - dai suoi diretti superiori. Mi hai fatto ampiamente capire che sei parecchio interessato. > Vocifera ancora, col capo a piegarsi verso la spalla mancina. Le braccia, invece, verrebbero portate in direzione del petto e dello stomaco, cosicché possano piegarsi. < Ci sono delle regole da rispettare, mio caro. > Prosegue nella spiegazione di quello che vuol dire essere un Anbu fatto e finito. < Le Missioni che incontrerai da qui in avanti son diverse da quelle che solitamente faresti per il Villaggio. Qui, i rischi sono maggiori; la Morte è dietro l'angolo. > Non vuole mettergli paura in alcun modo, ma è bene che conosca i rischi a cui va incontro. < Inoltre, vi è una clausola che riguarda la segretezza. Solo io, in quanto Generale, e solo l'Hokage, poiché a Capo del Villaggio, possiamo sapere chi sarai sotto la maschera. > Spiega, sbattendo le palpebre, movimento invisibile e impercettibile. La mandritta va in direzione di un Fuda, il quale verrebbe estratto dalla Tasca Porta Oggetti sul gluteo destro. Poggiato sulla superficie della scrivania metallica, poggerebbe la mandritta sul Kanji. Vi infonderebbe una piccola quantità di Chakra, così da tirare fuori una Maschera ANBU. È tipica della Corporazione, con i lineamenti animali. < Nessuno deve sapere di questo incontro, nessuno deve sapere CHI sei sotto quella Maschera. Scegli il tuo nome. E solo con quello qui verrai riconosciuto. > Intima, ultimando. [Chakra On][Gekido | Equip ANBU]

02:18 Akahiro:
  [Ufficio Generale] Rimane qualche attimo in silenzio quando il Generale termina il suo discorso, gli occhi vagamente pensierosi che vanno ad assottigliarsi appena. Non è sulle regole che sta riflettendo, bensì su ben altro. Iridi azzurre che per un istante si distolgono verso destra, tornando poi sul superiore <Amate. Il mio nome sotto le spoglie di Anbu sarà Amate e sarò quella persona quando indosso la maschera> adocchiando la maschera da Anbu sulla scrivania <E non Akahiro Nara> rialzando le nere pupille nuovamente sul volto mascherato del Generale <E la segretezza sarà sempre rispettata Signore> detto ciò non può fare altro che zittirsi. Non ha altro da dire, tranne che rimanere in ascolto di ciò che il Generale Anbu avrà ancora da aggiungere. Non si è nemmeno scomposto quando gli parlato dei rischi, infondo prima o poi le missioni a rischio di vita sarebbero arrivate, fa parte della vita di uno Shinobi. Aveva già soppesato i rischi del mestiere, certo non si fa tirare indietro da quello e anche se la sua fosse stata una scelta priva di riflessioni, sarebbe troppo orgoglioso per fuggire, si vergognerebbe di se stesso. E quindi rimane immobile nel proprio modo di fare serio e compatto, marmoreo quasi, meno male che quello stesso modo di fare serioso gli dà un minimo di mimica, altrimenti sembrerebbe un involucro vuoto, privo di sentimenti. Anche la sua postura nella sedia rimane sempre la stessa, la schiena ritta, le gambe ben composte, le braccia lungo i braccioli, comodi ma allo stesso tempo ben posizionati. Il viso anche si tiene ben eretto, il mento al in sù, gli occhi sempre che si posano sulla figura del Generale. L'unica cosa che si muoverebbe del suo corpo sarebbero le dita, le quali andrebbero a stringere con un pizzico di forza in più i braccioli. Un gesto appena percettibile, non mosso per paura o nervosismo, ma infondo dentro di sè è eccitato da quel momento, fiero di essere stato scelto e reputato all'altezza di poter intraprendere questo nuovo cammino, onorato per quell'offerta.

02:36 Furaya:
 < Amate. > Rimugina su, cercando di ricordare se ci fosse qualcun altro con un simile soprannome. < Penso possa andare. > Afferma, convinta. < Per il momento, questa sarà la tua maschera. > Se rotta, come successo a Fukushu, potrà essere sostituita. < Appena possibile, ti farò recapitare l'attrezzatura base del Corpo Anbu. > Esplica, rendendogli partecipe che riceverà roba necessaria alle ipotetiche missioni. < Per il momento, devo capire se posso fidarmi di te. > Chiosa, gesticolando con la mandritta. < Considera che siamo un Corpo speciale predisposto a Spionaggio, Uccisioni e Torture. > Principalmente, soprattutto con il Generale prima di lei. Non che ora sia cambiato, però. Le Torture sono comunque all'ordine del giorno, se necessarie, com'è giusto che sia, per far parlare un prigioniero. < Qualsiasi tradimento non verrà tollerato. > Prosegue nella spiegazione delle regole che lei, in quanto Generale, deve far rispettare con effetto immediato e rigidità. < Verrà punito con la pena capitale. Non puoi lasciare questa Fazione, a meno che non vi sia un motivo particolare e molto, molto adatto. Purtroppo, siamo costretti a far fuori i nostri stessi colleghi.. > Che, in quel caso, diventano però Traditori. < ..se disobbediscono alla Regola della Segretezza. > Sospira, alzandosi in piedi, stanca di dover star seduta su quella sedia del tutto scomoda. < Non mostrare mai il tuo volto a nessuno. Anche qui dentro, dovrai sempre indossarla. Come hai detto poc'anzi, quando sarai Amate, Akahiro non ci sarà. Idem il contrario. Comincia a gestire la tua vita, a comprendere l'eventualità di una partenza improvvisa, di ronde notturne. > Gesticola con la destra, aggirando il tavolo e avvicinandosi ulteriormente in sua direzione. È comunque quasi ora di sgombrare la zona. < Se ne sarai capace, potrai diventare qualcuno. Potrai accrescere te stesso, il tuo Villaggio e chiunque possa credere in te.. Ti farà sentire ancora più vivo. > Nonostante non avrà tutti i meriti e tutta la fama, considerando che un ANBU, come detto, deve essere assolutamente segreto e non deve esternare il proprio volto, il proprio nome o qualsiasi altra nozione gli sia negata. [Chakra On][Gekido | Equip ANBU]

03:07 Akahiro:
  [Ufficio Generale] Assottiglia lo sguardo quando ascolta il superiore, attento alle sue parole, riflettendo sul chiaro messaggio che esse portano <Troverò motivazioni plausibili delle mie possibili assenze improvvise alla mia famiglia e a chi mi sta vicino allora> per un attimo scosta la propria vista dalla figura del Generale, il quale è stato seguito con gli occhi mentre si avvicinava a lui <Non spenderò parole sulla fiducia, credo che sarebbero inutili in quanto solo i fatti possono dar verità su questa cosa> scompone per la prima volta in questa serata quella postura che fino adesso è rimasta composta e compatta, allungando il braccio destro verso la maschera che ora è di sua proprietà, cercando indi di afferrarla. La porterebbe di fronte a sè, osservandola con serietà e con aria vagamente pensierosa <Una sola persona divisa in due vite e identità ben diverse> riflette fra se e se, una frase detta a bassa voce ma comunque udibile. Le iridi azzurre vengono alzate per l'ennesima volta, dirette verso la maschera del Generale <Non deve essere facile, immagino vi sia il bisogno trovare il giusto equilibrio per tenere questa dualità duratura o una si mischierà con l'altra> lui stesso si alzerebbe con la maschera sempre nella mano destra e, come a voler lasciar perdere questa piccola frase filosofica(?), aggiunge <Metterò la maschera e quando mi arriverà l'attrezzatura da Anbu in un fuda, in modo che nessuno la scopra. Qualunque altro posto sarebbe troppo rischioso> qualche attimo con le azzurre fisse verso il Generale, aggiungendo con un cenno del capo in segno di negazione, un movimento appena percettibile della testa <E della fama non mi interessa, come vede porto già una maschera. Preferisco essere utile, piuttosto che famoso. Anzi, meno gente mi conosce e meglio è> chiaramente Akahiro si riferisce al conoscerlo come shinobi, non come persona. E ancora gli occhi del genin lascerebbero la figura di Gekido, muovendolo verso la benda <Immagino dovrò mettermi di nuovo la benda per non sapere dov'è la base segreta Anbu> un'occhiata verso il Generale alla ricerca di una conferma o di un diniego <Dico bene?> per niente infastidito da tale pensiero, al contrario è proprio lui a proporsi(?) in tale cosa in quanto comprende la gravità

22:06 Akahiro:
  [Ufficio Generale] Assottiglia lo sguardo quando ascolta il superiore, attento alle sue parole, riflettendo sul chiaro messaggio che esse portano <Troverò motivazioni plausibili delle mie possibili assenze improvvise alla mia famiglia e a chi mi sta vicino allora> per un attimo scosta la propria vista dalla figura del Generale, il quale è stato seguito con gli occhi mentre si avvicinava a lui <Non spenderò parole sulla fiducia, credo che sarebbero inutili in quanto solo i fatti possono dar verità su questa cosa> scompone per la prima volta in questa serata quella postura che fino adesso è rimasta composta e compatta, allungando il braccio destro verso la maschera che ora è di sua proprietà, cercando indi di afferrarla. La porterebbe di fronte a sè, osservandola con serietà e con aria vagamente pensierosa <Una sola persona divisa in due vite e identità ben diverse> riflette fra se e se, una frase detta a bassa voce ma comunque udibile. Le iridi azzurre vengono alzate per l'ennesima volta, dirette verso la maschera del Generale <Non deve essere facile, immagino vi sia il bisogno trovare il giusto equilibrio per tenere questa dualità duratura o una si mischierà con l'altra> lui stesso si alzerebbe con la maschera sempre nella mano destra e, come a voler lasciar perdere questa piccola frase filosofica(?), aggiunge <Metterò la maschera e quando mi arriverà l'attrezzatura da Anbu in un fuda, in modo che nessuno la scopra. Qualunque altro posto sarebbe troppo rischioso> qualche attimo con le azzurre fisse verso il Generale, aggiungendo con un cenno del capo in segno di negazione, un movimento appena percettibile della testa <E della fama non mi interessa, come vede porto già una maschera. Preferisco essere utile, piuttosto che famoso. Anzi, meno gente mi conosce e meglio è> chiaramente Akahiro si riferisce al conoscerlo come shinobi, non come persona. E ancora gli occhi del genin lascerebbero la figura di Gekido, muovendolo verso la benda <Immagino dovrò mettermi di nuovo la benda per non sapere dov'è la base segreta Anbu> un'occhiata verso il Generale alla ricerca di una conferma o di un diniego <Dico bene?> per niente infastidito da tale pensiero, al contrario è proprio lui a proporsi(?) in tale cosa in quanto comprende la gravità

22:24 Furaya:
 Gekido ascolta con attenzione ciò che viene esternato dal Nara o, per meglio dire, data la situazione, da Amate. Avvicinatasi in sua direzione, poggia la mandritta sulla di lui spalla. Un gesto che sta a significare il fatto che sta dando a lui Fiducia. < È la vita di chi decide di diventare ANBU. Due vite distinte e separate. > Pronuncia, espirando. < Inizialmente, potrà sembrare difficile. Ma dopo.. Dopo ti renderai conto che tutto ciò è utile per il tuo Villaggio, per la tua Famiglia, per chiunque ti stia a cuore. > Piega la testa di lato. Capelli nascosti dal cappuccio della mantella e volto dalla Maschera. < Esattamente. > Aggiunge, per quanto riguarda il non unire due persone distinte. < Amate sarà un ANBU, tu sarai una persona normale. Non mostrare la tua vera natura in nessuna delle due situazioni. Un vero ANBU si dimostra tale anche in questo dettaglio. Solo i migliori riescono a salire in alto, sino all'apice della Gerarchia e del Sistema. > E non lo dice solo perché c'è riuscita lei ad un'età così giovane. < Indossa ora la Maschera, Amate. Uscirai da questa Base da ANBU. Sei entrato da semplice Shinobi e uscirai da ciò che vuoi diventare, da ciò che realmente sarai. > Lei resta in piedi, permettendogli però di alzarsi. Scuote il capo alla di lui domanda finale, lasciandosi sfuggire una risata. < Voglio metterti alla prova. > Verrà ovviamente scortato dagli ANBU, i quali cominceranno a seguirlo e ad accompagnarlo all'esterno non appena uscirà dall'ufficio del Generale. < Le regole le conosci.. Un singolo passo falso e verrò io stesso.. > Nasconde come può il suo essere donna, almeno nei confronti di chi deve ancora guadagnarsi sua completa fiducia. < ..a farti fuori. Bada a ciò che fai e vivi per la Missione. > Akahiro sarà libero di uscire dall'Ufficio con la sua nuova Maschera, dunque. Il Generale, dal canto proprio, tornerà nel proprio Ufficio, ad occuparsi delle ultime cose prima di andar via a sua volta. [Chakra On][Gekido | Equip ANBU][END]

22:43 Akahiro:
 Sentendo le parole del Generale, lentamente la mano destra si muove verso il proprio volto. Tiene fra le dita quella maschera, il nuovo volto di quella sua nuova identità, di quel dualismo nel suo io che si verrà a creare da questo momento in poi. Due vite e personalità che dovranno essere separate l'una dall'altra restando in un corpo solo, legate a loro anche da un unico scopo. Prima però che la maschera da Anbu vada a coprirgli i lineamenti, la sinistra sfila la maschera di tessuto nera, scoprendo per un attimo i suoi giovani lineamenti da sedicenne che sono ancora in fase di sviluppo. Un volto che è ancora a metà fra quello che è stato da bambino e quello che diventerà da adulto, un volto che in questo momento non ha più alcuna importanza in quanto viene celato da sotto la maschera <Si, Generale> seria la voce che ne esce, ma già più ovattata anche grazie a quella stessa identica maschera. E mentre dice ciò fa forza nelle gambe e si protrae di poco in avanti, una posa tipica di chi si alza in piedi. Difatti Akahiro, o meglio, Amate, pone ora il suo corpo in tutta la propria lunghezza, per così dire, rimane comunque un tappo di un metro e sessanta e spiccioli. L'altezza non si può camuffare più di tanto. Assume una postura ben eretta, schiena e testa ben in linea con il busto e lo stesso capo diretto verso il Generale <Allora Signore, se mi dà il permesso di congedarmi la saluto> con un piccolo gesto del capo e una piccola flessione della schiena in segno di saluto e rispetto, anche questa una movenza molto formale ed educata. Una inclinazione del corpo che dura poco, giusto il tempo del saluto, riportando la schiena e testa nuovamente verticali e con il viso mascherato ancora rivolto verso il Superiore <E la ringrazio> e così che se il Generale gli desse la propria autorizzazione, Amato si volterebbe muovendosi a passi marziali, un pò rigidi ad un buon occhio, verso l'uscita per poi farsi scortare dagli Anbu fuori dal quartier generale e poi dove dovrà andare.(//Uscita)

Akahiro, sotto il soprannome di Amate, entra a far parte del corpo ANBU, dopo un "colloquio" col Generale.