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Due Angeli al chiaro di luna

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con Yami, Yumire

20:41 Yami:
  [Collina] I tempi erano maturi, era ora di iniziare a radunare i presceltii per iniziare quel percorso arduo e che li avrebbe portati per un po’ di tempo ad essere assorti in pericolose missioni, lontano dal villaggio … senza identità ma proteggendo il mondo dalle ombre, come un tempo erano i ninja, i Guardiani del mondo ma lui e di conseguenza tutti coloro che saranno stati in principio scelti da lui e soprattutto, verranno ulteriormente scremati dopo, saranno messi a giudizio dell’Eden stesso attraverso le sue prove. Non si trova molto lontano dal suo rifugio, il Seiun ha un accesso poco lontano, nascosto dai cespugli delle colline attorno a Kusagakure, come le altre volte il giovane è ammantato da quella mantella nera con cappuccio recante una piccola tacca in argento proprio sulla parte che copre gli occhi, il viso è occultato anche se di meno rispetto alle altre volte, la luce della luna ogni tanto permette a quella pelle quasi diafana di venire illuminata da quella gentile lucentezza, il corpo è seduto su di una pietra che si trova sulla sommità di una piccola collina, perché è lì vi chiederete, ebbene, il Seiun è lì per raccogliere il primo frutto … il seme del dubbio che ha piantato quella volta all’interno del cuore della giovane Yukionna, letteralmente donna di ghiaccio, potrebbe essere germogliato a sufficienza da permetterle di vedere il mondo per come era davvero, cioè un posto dove la vera felicità non potrà mai essere raggiunta nonostante tutti i numerosi tentativi che i mortali possano fare, da quando ci sono state le prime disparità, il paradiso era stato perduto … inquinato, gelosia e tutti i peccati capitali erano i suoi nemici, lui in quanto puro e incontaminato se non dall’oscurità derivante dalla Kayosei, non può commettere simili peccati motivo per cui si reputa adatto a guidare quel gruppo che ha deciso di formare, per quanto un tempo il Seiun era stato arrogante, quella missione sacra aveva il peso di un macigno insormontabile e non poteva sostenerlo da solo, avrebbe avuto bisogno di aiuto e neanche poco ma soprattutto, aveva bisogno di poter coprire TUTTI e intendo proprio tutti i rami delle discipline degli Shinobi, arti magiche … taijutsu … arti illusorie … combattimento armato, tutto questo sarebbe stato indispensabile alla sua ascesa come nuovo Araldo dell’Eden. {ck on} {Vestito -> https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/a1/64/2e/a1642e2873b13f91be5e4b5703783e53.jpg}

21:03 Yumire:
  [Collina] Era tornata a Kusa, nel villaggio, giusto per completare alcune commissioni e per potersi rifocillare. Il fisico ha sempre bisogno di qualcosa con cui integrarsi, con cui potersi reggere. Indossa ancora quella maglietta blu con la manica a tre quarti, un paio di leggins blu, con un leggero strappo sul ginocchio destro e un paio di scarpe nere, comode e pratiche, poste ai piedi. Capelli azzurri rilegati in una treccia, questa volta, appoggiata sulla schiena. Con sé ha sempre il suo porta kunai, rilegato sul braccio sinistro, al di sopra della piega del gomito. All’interno, due kunai ben affilati e, sul fianco destro, troviamo una coppia di Sai legati alla cintola. Ama quel genere di armi, nel caso debba instaurare un corpo a corpo. Un tonico per il Chakra è portato all’interno della tasca destra dei leggins, nel caso avesse l’impellente necessità di ricaricarlo. Quel Seiun ha instaurato davvero il dubbio nella testolina della Kori, di un animo di ghaccio che vorrebbe solo il bene di Kiri e di chi si merita la nomina di persona buona e non di tiranno. Divenire come una sorta d’assassina provetta, una meticolosa assassini delle energie fredde. Una delle rare persone a possedere questo tipo di potere, un potere che vorrebbero brandire in molti. Lei lo userà per ciò che servirà, non per meri capricci di qualcuno. Noterebbe poco distante la figura ammantata dell’altro, bloccando il passo e fissando la figura con alcuna espressione precisa presente sul volto giovane e innocente. Porterebbe le mani a unirsi davanti ai propri occhi, davanti al petto, incrociando le dita per formare il sigillo della capra. Proverebbe a estraniarsi dal mondo, socchiudendo quei delicati occhi e tenterebbe di eliminare ogni sorta di immagine che possa distrarla da questa prassi. Ricordi che passano davanti, i flashback di un’infanzia che prova a riaffiorare, così come gli ultimi avvenimenti che gratificano i suoi sforzi. Cercherebbe di occludere il suo udito a qualsiasi rumore: da quello degli animali notturni, alla lieve brezza che spira tra le fronde degli alberi, allo scrosciare lieve di qualche ristagno d’acqua nelle vicinanze. Se vi fosse riuscita, tenterebbe di visualizzare un ologramma del proprio corpo, una sorta di fantasma, per provare a focalizzarsi sui punti essenziali da ritrovare. Ed è così che cercherebbe di vedere la forza psichica: una forza invisibile ma presente, invisibile e intangibile, a cui lei dona sempre un tenue color bianco panna. E vorrebbe rivedere anche la sua forza fisica: una forza tangibile, visibile dall’occhio umano e a cui lei ha donato una lieve colorazione, un azzurro pastello. Ed è qui che tenterebbe di unire queste due forze, di renderle un’unica realtà, un’unica essenza, un unico meraviglioso colore: un azzurro intenso, un azzurro della tonalità dei suoi stessi capelli. E da qui, proverebbe a spingere lievemente il Chakra in eque parti in ogni zona del corpo, pronta a usufruirne se la serata lo riterrà opportuno. Solo ora sposterebbe nuovamente i passi per avviarsi vicina allo Seiun, al ragazzo delle Ombre, a colui che detiene il potere di svanire nell’oscurità. [Attivazione Chakra: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Sai x1 – Tonico Chakra x1]

21:22 Yami:
  [Collina] Yumire non era l’unica prescelta, non per niente il Seiun aveva mantenuto i contatti con Sosachi, un Doku e suo ex compagno di avventure a Kusa, forse l’unico a parte Yami stesso che conosceva il suo oscuro passato e che aveva esperienze con i veleni dato che il suo chakra stesso era velenoso, gli aveva mandato un biglietto estremamente personale chiedendogli di raggiungerlo il prima possibile e semmai avrebbe scelto di apparire quella sera, spera solo che abbia il buonsenso di chiedere prima di poter utilizzare il nome del Seiun di fronte alla giovane fanciulla che lui percepisce poco lontano, una lievissima alterazione nelle energie della natura e quella lieve folata di vento in quella notte priva di vento con le nuvole che ogni tanto occultano la luce della luna, come a voler giocare a nascondino con le sue iridi color dell’oro. Il giovane si alza dalla sua postazione volgendosi poco dopo verso Yumire che potrà in parte notare quelle iridi auree < Kitaka … onna > sei venuta, donna … un frase tipica del giapponese antico < Alla fine le mie parole hanno tentato il tuo intelletto, dopotutto, mi hai attribuito il nome di Lucifero, il nome di un angelo caduto in disgrazia, in un certo senso io sono molto simile a lui … tuttavia, temo che quel nome non mi si addica > direbbe avvicinandosi con passo lento, cadenzato … come se ogni movimento dei suoi piedi stesse seguendo una melodia che solo lui può percepire e in tutto questo, non produrrebbe il minimo rumore, tale è la sua sintonia con la natura circostante, farebbe quasi rabbrividire una cosa del genere se osservata dall’esterno, tuttavia per il Seiun, questo è il suo modo di relazionarsi con l’ambiente circostante … pura armonia, di forma e di essenza, ecco cosa ricerca lui. Giunto nei pressi della Kori, il Seiun abbassa il cappuccio lasciando fluire quella treccia nera come l’ebano e soprattutto lasciando che la tenue luce della luna illumini i suoi tratti, come simulando una carezza timida di un amante segreta < E’ giunto il momento che tu conosca il vero nome di colui che chiami Lucifero > enuncia lui andando a chinare appena il capo < Yami > oscurità, certo … un nome appropriato per colui che manipola la tenebra stessa < Dimmi mia cara, hai preso la tua decisione? Le mie ali oscure sono pronte ad accoglierti … ma devo sapere esattamente cosa pensi riguardo a quello che ti dissi tre sere fa … devo capire quanto effettiva sia la tua devozione a voler ricreare il Paradiso epurando il mondo terreno dal putridume canceroso che lo infesta > tace ora, mantenendosi calmo, quel tono è inquietante ma al contempo adatto ad un araldo, privo di emozioni … privo di umanità. {Ck on}

21:42 Yumire:
  [Collina] Un silenzio innaturale che aleggia attorno alla ragazza, un silenzio che è tratto imponente nel suo carattere. E’ sempre rimasta chiusa in sé stessa, con i suoi pensieri, i suoi ideali, la sua volontà d’essere parte della sola esistenza, della sola esistenza della sua linfa vitale. Estraniata dal mondo, estraniata dalla sua vera realtà, dalla sua vita, quella che le spetta. Inconsapevole d’essere il ghiaccio, occlusa dalla zia per la paura di vedere un’altra Kori cadere sotto il peso delle missioni, dell’essere una fredda lancia pronta a tutto. Vedrebbe quel ragazzo alzarsi dalla sua posa e portare i passi in direzione della Genin. Silenzio totale dentro di lei, silenzio totale attorno a lei. Un carattere distante. <Non sono state le tue parole a farmi riflettere, Lucifero. Io sono così, da sempre> per come l’hanno educata, per come l’hanno trattata nel tempo, in questo breve tempo. Lo osserverebbe in modo insistente, in modo quasi maniacale, cercando di fargli intendere che lei non accetta ordini ma accetta eventuali consigli. Lei non prende ordini che non vuole eseguire e lo metterà presto in chiaro. Il nome che l’altro le rivela la farebbe alzare leggermente il sopracciglio sinistro verso l’alto, accogliendo quel velo d’oscurità che si cela dietro a quelle lettere. <La gente mi ha occluso la mia vera natura, Yami. Non mi ha fatto vedere chi sono realmente, a cosa sono destinata. Sono stata tenuta sotto una campana di vetro per egoismo e per non farmi vedere cosa il mondo nasconde> gelida, diretta, fin troppo spontanea in questa considerazione. E cercherebbe di ritrovare quella forza invisibile ma presente, quell’elemento acquatico che fa parte di lei. Impossibile da incarcerare, impossibile da domare, impossibile da fermare quando è in piena. Un elemento cristallino quanto oscuro, un elemento distruttivo quanto costruttivo. E insieme al Suiton, all’Acqua, proverebbe a trovare il Fuuton, il Vento. Un elemento invisibile, un altro elemento che non si potrebbe fermare, un altro elemento che non si potrebbe toccare o fermare o rendere innocuo quando viene adirato. E tenterebbe di unire queste due essenze, di fare in modo che un terzo elemento venga ricreato, l’insieme di Fuuton e di Suiton: lo Hyuton. Il suo elemento per eccellenza, il ghiaccio, la forza fredda, il fiocco di neve che vive perenne nella sua anima. Proverebbe a farla parte di sé stessa ancora una volta, di sentire d’appartenere sempre di più alla casata Kori. Se lo merita, lo deve per sé stessa e per suo padre. [Attivazione Hyuton – Innata Kori][Chakra On: 24/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Sai x1 – Tonico Chakra x1]

21:56 Yami:
  [Collina] La giovane conosce ora il suo nome ma non ha risposto alla sua domanda, non gli ha dato una risposta corretta < Un vero peccato che ti abbiano trattata in questo modo, c’è chi userebbe la scusa dell’amore … della protezione per un simile atto, sai invece cosa penso io? Che il volerti tenere segregata sia stato un atto di puro egoismo, un torto che hanno voluto farti per, appunto come hai detto tu, rinchiuderti in una specie di bolla protettiva e fare in modo che tu sopravvivessi > enuncia lui ponendosi con fare estremamente calmo, tipico del suo nuovo modo di fare, la destra andrebbe a sfiorare appena con la punta delle dita la guancia sinistra di lei mentre la giovane attiva la sua innata, le prenderebbe una ciocca di capelli andando a portarla sopra l’orecchio della ragazza < Io ti offro la libertà … voglio farti uscire da quella sfera protettiva, io vorrei che tu combattessi accanto a me per ripulire questo mondo e riportare in auge il paradiso … un mondo bellissimo e primordiale, ricco di foreste … animali e finalmente, pace … una pace duratura e vera che solo noi, possiamo raggiungere all’interno della sintonia con la natura > enuncia lui indicando il terreno attorno a lei che si è in parte coperto di brina a causa dell’innescarsi della sua innata < Tu sei il ghiaccio, io l’oscurità … due elementi che insieme fanno parte di un unico equilibrio, non mi riferisco a luce e ombra o al bene e al male, no … a me quelle cose non interessano, noi diverremo giudici dei mortali che commettono peccati o che ne hanno commessi e dunque punirli in maniera adeguata, attenzione … io parlo di punizione, non di redenzione … quella è solo una vana speranza, non esiste una giustizia autentica adoperata dai mortali … solo una pallida imitazione di quella che è la giustizia divina, quella che miro di imporre su questo mondo malato … > breve pausa in cui lui protende la mano destra verso di lei < Avendoti come alleata … l’Angelo di Ghiaccio > sussurra lui mantenendo quel tono emblematico, quasi profetico mentre parla con la ragazza. Lascerebbe trascorrere i minuti e lasciandole prendere la sua decisione per poi iniziare a parlare nuovamente rimettendosi il cappuccio in testa < Cosa pensi che sia in realtà la Giustizia Divina? > chiede, effettivamente neanche lui lo sapeva … fino a quando non aveva trovato una certa pergamena spaventosamente antica e che aveva riacceso le sue speranze per questo mondo, afflitto dalla piaga degli esseri mortali e indegni di un simile paradiso. {Ck on}

22:14 Yumire:
  [Collina] E’ tutto così meravigliosamente sbagliato e tutto così meravigliosamente giusto. Chi sa cosa sia davvero giusto e cosa sia davvero sbagliato? Chi può dirlo davvero, chi? Sente le dita dell’altro appoggiarsi sulla propria guancia mentre le pronuncia quelle parole, colme di verità e colme di una realtà che è stata effettiva, vissuta dai propri occhi. Replicherebbe, subito dopo, con un tono distaccato, un tono che sa di ghiaccio puro, di un’entità che pian piano prende vita dentro di lei <I sentimenti sono belli, l’amore è bello. Ma la gente fa cose assurde per amore e, questo, non è bello> lei vede tutto con gli occhi di una ragazza di sedici anni. Una ragazza che, tuttavia, ha visto tante, troppe cose negli ultimi anni. <Gli animali si meritano di essere trattati al meglio, di essere liberi di vivere senza aver paura di incorrere nella mano cattiva di un essere umano. Io tratto con gli animali, mi occupo di loro e oggi ho visto animali maltrattati e incapaci di fidarsi nuovamente di qualcuno. Ma solo con la forza del rispetto, dell’animo puro, si è fatto avvicinare da me> una leggera tona stonata nella voce, una piccola nota di nervosismo che esce fuori da quelle labbra rosee e delicate. <Angelo di Ghiaccio…> le piace quel soprannome, quel nomignolo. Le si addice, in realtà, visto che è delicata come un angelo e maneggia uno dei poteri più letali presenti nel mondo. Un potere che può incatenare coloro che fanno del male, che fanno azioni dettate dal puro egoismo. <Io voglio essere libera e mi sento libera. Io sarò sempre libera e farò in modo che il mondo possa tornare a essere unico e meraviglioso> una sorta di promessa, diciamo. Rifletterebbe sulla domanda che lo Seiun propone nei suoi confronti, andando a rispondere dopo qualche istante <La Giustizia Divina è come una sorta di Apocalisse da attuare in questa esistenza. Sterminare ogni singola vita che non merita d’essere considerata libera, spontanea, innocente e priva di qualsiasi forma di malvagità> un suo pensiero, un suo personalissimo punto di vista. Nel frattempo, cercherebbe di far circolare lo Hyuton all’interno del proprio corpo, di provocargli un giro antiorario, di fare in modo che si rimescoli e ritorni nei diversi punti del corpo. Si rimescola e viene inviato, poco dopo, all’interno della mano sinistra. Proverebbe a insinuare quella piccola quantità di Chakra nelle falangi e poi nei polpastrelli, in modo tale da cercare di toccare con la punta dell’indice sinistro un lembo del mantello di Yami, all’altezza della spalla destra, per formare un leggerissimo strato di ghiaccio, lucido e trasparente, limpido come il suo animo impone. Un’essenza glaciale, un’essenza potrebbe dare vita dura a molta, moltissima gente. [Innata Kori: Attiva][Arte del Ghiaccio I][Chakra On: 23/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Sai x1 – Tonico Chakra x1]

22:40 Yami:
  [Collina] Sorride, Yumire stava andando esattamente dove vuole lui … non occorre neanche troppo sforzo per convincerla < L’amore … è un sentimento a me precluso, io non posso provarlo più da quando ho perso la mia anima mortale tornando indietro dagli inferi > sussurra lui, quasi dolce anche se il tono è privo di alcuna emozione o sentimento < Il mio corpo … è molto più vecchio di quanto appaia … io provengo da un epoca distante, pochissimi sanno questa cosa giovane Angelo e ora, tu ne farai parte > enuncia lui con delicatezza < Io possiedo, biologicamente parlando … più di duecento anni > una rivelazione che potrebbe anche porre la ragazza sotto shock dopo il suo discorso sugli animali < Fui rinchiuso in una gabbia di cristallo dal mio maestro, Madara Uchiha ma forse ora, comprendo il motivo delle sue azioni, forse aveva visto ciò che io non potevo vedere con il mio potere immaturo > sussurra lui prendendo appena le distanze, come se parlare dell’Uchiha leggendario quasi gli causasse dolore e nostalgia anche se ciò non è possibile, essendo privo di anima < Gli animali sono i primi esseri che hanno calpestato il suolo del paradiso e ora i mortali li trattano come immondizia, certo vi sono alcuni che possiedono un cuore gentile ma sono molto rari … forse anche più rari di coloro che possiedono un potere simile al tuo, mio Angelo > sussurra cercando di posizionarsi al fianco destro di lei. La giovane emette la sua sentenza riguardante la Giustizia Divina, scorge i tratti delle religioni moderne e per un attimo, la mano andrebbe al petto accarezzando la forma di quel rotolo di pergamena che ha con lui < Purtroppo la tua vista è ancora annebbiata dalle idee che presentano le religioni moderne, la Giustizia Divina non è un genocidio … no, è una mietitura, lenta e meticolosa che solo pochi eletti possono compiere e questa mietitura è operata al fine di purificare completamente il Paradiso dal marciume che lo sta attanagliando dall’interno in modo tale che gli esseri viventi ritrovino la pace e l’armonia che aveva caratterizzato le epoche primordiali che il nostro pianeta ha visto > enuncia il Seiun mantenendo quel tono profetico < Bada bene, non dico che dovremo smettere di nutrirci di carne o altri prodotti animali, anche l’uomo è un animale ed è onnivoro dunque ha bisogno di nutrirsi di praticamente qualsiasi cosa solo … equilibrio, in tutte le cose poiché questo mondo ha un equilibrio che sta minacciando di cedere in ogni momento e qui, è dove interveniamo io … te e gli altri che si uniranno alla nostra causa mio Angelo, noi interveniamo ristabilendo l’equilibrio della natura con il mondo dei mortali e al contempo, manteniamo anche l’equilibrio nel mondo dei mortali stessi > ma come mai sta facendo una netta distinzione? Indica forse che quei due mondi sono diversi eppure indissolubilmente simili? Collegati da qualcosa di più che mera coesistenza? < Non a caso quella volta ti dissi Occhio per Occhio e Dente per Dente > sussurra lui < Il male va combattuto con il male > poi passa all’illustrare praticamente le sue parole < Sotto i tuoi occhi, un uomo uccide un bambino … la madre del bambino logicamente vorrebbe vendetta, accogliendo la sua supplica tu diverrai messaggera della giustizia divina eppure, non si applicherà sull’individuo in maniera diretta > una pausa teatrale < I mortali devono essere “educati” e l’unico modo di farlo è punirli, solo con il dolore essi possono capirsi a vicenda e dunque, colui che ha ucciso un bambino innocente proverà prima la stessa disperazione della donna che ha perso il suo bambino sulla sua stessa pelle e poi, solo dopo … verrà consegnato nelle mani della donna che potrà compiere la sua vendetta, prima di essere giudicata da noi come colpevole di omicidio e colpevole di uno dei peccati capitali, l’Ira > una giustizia crudele ma in fondo giusta poiché così ci si libera di tutti i peccatori < Oppure si può optare per l’opzione più semplice, infliggere al diretto colpevole lo stesso dolore che la donna ha provato attraverso la tortura fisica e assistere ad ogni lamento, impassibili > quella via sembrerebbe ancora più crudele della precedente. {Ck on}

22:54 Yumire:
  [Collina] Ancora una volta le parole di Seiun giungono addosso come una doccia fredda, come un’essenza anche troppo simile a quello che lei potrebbe provare. Ma lei ha dei sentimenti a cui aggrapparsi, ancora, non è totalmente soggiogata dalle ombre e dalla dolcezza che possono donarti. Una dolcezza sporca, una dolcezza che sa di sola cattiveria. Ma, a volte, la cattiveria ci vede anche fin troppo bene ed è chiaro che la gente è marcia dentro, chi più, chi meno. Rimane allibita quando le viene rivelata l’età effettiva dell’altro, in quanto non si sarebbe mai aspettata una simile rivelazione. Un po’ restia su quel discorso, quasi si sentisse presa per un attimo in giro. Altro giro, altra corsa. Proverebbe di nuovo ad allenare il proprio spirito, a smuovere un’altra piccola quantità di Chakra e di farla roteare in senso orario questa volta, di donarle una nuova forma: una sfera prima all’altezza dello stomaco, un piccolo triangolo dalla punta brillante dopo. Si dona spazio all’immaginazione, si dona spazio alla fantasia. E quella forza verrebbe orientata ancora una volta verso le falangi della mano sinistra, per raggiungere i polpastrelli e andare a toccare ancora una volta una parte del mantello dell’altro, all’altezza dell’altra spalla questa volta. Vorrebbe come modellare in diversi punti quell’armatura di pura Ombra, dare un suo punto focale su quella corazza unica e misteriosa. Un sottilissimo strato di ghiaccio sulla spalla sinistra, a formare un piccolo fiocco di neve su quella superficie. Una mente glaciale ma ancora pura, una mente glaciale ma ancora in grado di provare qualcosa. Parole che uscirebbero solo ora, replicando di getto <Uccidere una persona cara o un soggetto caro dell’assassino è la peggior tortura che si possa fare a quella persona. Ma anche torturare quella persona è un modo sopraffino per fargli provare il torto procurato. Ma, noi, saremo in grado di permettere una seconda possibilità o non esiste?> chiede di rimando un parere allo Seiun, per avere una visione chiara di quello che pensa delle variabili che possono capitare in una loro, possibile e futura, missione. [Innata Kori: Attiva][Arte del Ghiaccio I][Chakra On: 22/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Sai x1 – Tonico Chakra x1]

23:10 Yami:
  [Collina] Yumire ha aperto gli occhi, è oramai pronta a ricevere il suo dono più oscuro, il dono che la renderà libera dalla sua condizione mortale, lui annuisce < Come ti dissi precedentemente, la punizione è proporzionale al crimine, se il soggetto che noi puniamo non ha estirpato una vita ma ha ad esempio mozzato una mano a qualcuno, al penitente verrà mozzata una mano come monito per non provare mai più a fare una cosa del genere, modo per cui gli sarà concesso di prolungare la sua esistenza attraverso la sua vita terrena > queste sono le parole del Seiun che si accorge ora di avere del ghiaccio sulle spalle, un sorriso privo di gioia o calore alcuno viene donato alla donna di ghiaccio < Attenta … non giocare con i tuo potere, è vero che devi padroneggiarlo per bene ma mi chiedo come mai tu stia creando ghiaccio sulle mie vesti? Desideri forse rivendicarmi come tua proprietà? > una domanda dalle molte implicazioni e che causerebbe una lieve risatina senza gioia uscire dalle labbra rosee del Seiun. La mancina del giovane andrebbe in una tasca che si trova sotto il mantello, più o meno all’altezza del pettorale destro ed estrarrebbe un piccolo rotolo di pergamena chiuso con estrema cura e sembrerebbe anche molto antico < Se hai ancora dei dubbi, questo manoscritto li estinguerà … vedi, questo è il manoscritto dell’ultimo Gran Maestro del culto dell’Eden … il culto che io desidero restaurare, penserai forse che erano solo assassini ma no, costoro erano uomini di grande fede e si applicavano anima e corpo alla purificazione del paradiso ed ora, io desidero continuare la loro opera > enuncia lui aprendo delicatamente il rotolo di pergamena per mostrarlo a Yumire < Ci sono oggetti, che permettono la visione di come era un tempo il Paradiso, esse sono disseminate il luoghi segreti e che solo il Gran Maestro può visitare … per ora, mi limiterò a fare da guida … non so se mi vuoi come Maestro … > sussurra il Seiun mantenendosi serio prima di indicare il primo oggetto, la Mela dell’Eden < Il primo oggetto e anche quello più simbolico del Paradiso, ognuno di questi non possiede poteri a parte la visione di quel luogo incantevole ma io desidero trovarli, sono reliquie sacre per il culto dell’Eden ma per farlo ho bisogno di te … la Mela non può essere toccata da un uomo se prima una donna non l’ha colta > enuncia lui, guardandola intensamente negli occhi, lasciando che quelle iridi color dell’oro s’immergano in quelle color ghiaccio di lei mentre lui rimette a posto la pergamena dopo averla richiusa. {Ck on}

23:29 Yumire:
  [Collina] Rivendicare una proprietà? No. Lei non vuole possedere nessuno e non potrebbe nemmeno possedere il ragazzo che si ritrova davanti. No. Le prime parole giungono forti e decise alla sua mente, nonostante si sia ribadito solamente il concetto dell’Occhio per Occhio, Dente per Dente. Niente di nuovo, insomma. Replicherebbe solo dopo pochi istanti a quella domanda, una domanda che si aspettava <Non sto giocando, Yami. Io non gioco mai con quello che posso o non posso fare. Non prendermi alla leggera, non prendermi come una sprovveduta. Sono giovane, sono ancora inesperta ma non sono stupida. Non giocare tu con me, Yami. Non giocare o potresti pentirtene> diretta, ferma, decisa. Lei non vuole essere presa in giro e non si lascerà prendere in giro. Potrebbe essere letale anche con lui e soprassedere a questo tipo di patto concreto. Guarderebbe quella pergamena, guarderebbe il contenuto e ascolterebbe ogni singola stilla di quel discorso riguardo il Paradiso, l’Eden e la mela, il primo peccato per eccellenza. Il peccato originale. E cercherebbe di far ruotare nuovamente lo Hyuton, per mescolarlo e donargli nuova forza, per renderlo ancora più gelido, per renderlo ancora più unico, per renderlo ancora più vicino allo standard che il suo Clan detiene. E da qui, proverebbe e incanalarlo verso la mano destra, verso quelle falangi, quei polpastrelli e prenderebbe la sua stessa treccia, all’attaccatura dell’elastico che tiene chiusi quei crini azzurri. Vorrebbe ricreare un nuovo elastico, fatto interamente di ghiaccio e dalla forma particolare: il solito cerchio a tenere fermi i ciuffi, ma un fiocco di neve sarà ricreato come oggetto che si lega a quello stesso elastico. Come quegli animaletti inseriti negli elastici di tante bambine presenti nel mondo. Solo che il suo è unico, della forma adatta di chi vuole detenere il potere delle energie fredde. Un particolare della sua esistenza, prima di completare <Devo trovare quella Mela e coglierla, dunque. Tu mi reputi così pura da potermi permettere un simile onore?> precisa e specifica, con un tono particolarmente apatico ma intriso di una leggera sfumatura dolce. [Innata Kori: Attiva][Arte del Ghiaccio I][Chakra On: 21/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Sai x1 – Tonico Chakra x1]

23:39 Yami:
  [Collina] Quell’affermazione potrebbe anche offenderlo ma si tratta di Yumire quindi si può chiudere un occhio < Nemmeno io sto giocando mio Angelo, la mia era una semplice ed innocua affermazione e non ho ti ho mai presa alla leggera, tuttavia, ti consiglio vivamente di non sottovalutarmi, potrò anche sembrare innocuo ma i miei poteri non sono solo una scena, il mio potere è reale tanto quanto il tuo > sussurra lui sollevando nuovamente la mano per poterle donare una nuova carezza, più lenta … più dolce della precedente. Lei afferra subito quello che desidera il Seiun, motivo per cui sorride nuovamente anche se non vi è gioia nel suo sorriso < Non tu mia cara … NOI … io ti accompagnerò ove si trova la mela e la coglieremo insieme, che ti piaccia o no, i nostri destini sono incrociati da un sottile filo rosso ma sta a noi se tingere quella stoffa con il sangue nostro o di altri > direbbe lui carezzandole per l’ultima volta il viso prima di allontanarsi < Va ora … il sogno sta per finire mia cara, allenati e affina le tue capacità al massimo, presto … molto presto, ti contatterò per partire alla ricerca della Mela … solo tu ed io > enuncia lui allontanandosi sempre più dalla Kori e, in poco tempo, sparire nelle ombre che circondano le colline del paese dell’erba, tutto è pronto … Eden sta per conoscere la più massiccia mietitura della sua storia e lui, Yami Seiun, sarà colui che muoverà la falce che mieterà le vittime della mietitura. {Ck on – Exit per me}

23:51 Yumire:
  [Collina] <Non metto in dubbio le tue capacità, Yami. Non ho mai messo in dubbio nulla di quello che puoi o non puoi fare. Io non metto in dubbio le capacità di nessuno perché anche la persona più innocua del mondo può nascondere una verità totalmente diversa, totalmente fuori dalla nostra portata> e si vedano le figure dei Kage in questo contesto. Non sono messi al comando per caso, altrimenti non sarebbero a occupare un posto di grande spicco sociale e merito personale. Sono ninja capaci, che hanno dimostrato di poter gestire situazioni diversissime tra loro. Una nuova carezza andrebbe ad avvertire all’altezza della guancia destra, dolce. Ma è la dolcezza della morte quella che tocca la pelle candida della Kori, soggiogata da una bellezza androgina, nonostante non sia pienamente piegata dalla volontà dell’altro. Lei è ghiaccio, lei prova emozioni quando le deve provare. Il ghiaccio si può sciogliere, non rimane sempre freddo, duro, impassibile agli eventi. Le ombre, invece, occludono la luce e prendono troppa vita se la luce non ha la forza di fare una breccia. E tenterebbe di prelevare per l’ultima volta, un’ultimissima volta, una piccola quantità di Hyuton dal proprio spirito, per mescolarlo, girarlo. Girarlo e mescolarlo, per renderlo ancora più bello e lucente una volta che esce dal suo corpo. E lo indirizzerebbe nuovamente in direzione delle falangi della mano destra, dei polpastrelli corrispondenti e andrebbe a toccare la superficie dei suoi Sai, del loro manico, per rendergli un leggero velo di brina e farli apparire ancora più belli di quanto non siano. Lei adora quelle armi e avranno la loro strada, il prima possibile. Un ultimo gesto, prima di congedarsi anche lei dallo Seiun <Solo noi. E basta. A presto, Yami> una promessa, una volontà sua, la libertà di scegliere quella strada, di provare a capire quella strada. E solo ora riprenderebbe la strada di casa, verso sua zia, verso la discendente Shoton. <End> [Innata Kori: Attiva][Arte del Ghiaccio I][Chakra On: 20/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Sai x1 – Tonico Chakra x1]

I due s'incontrano e parlano del futuro decidendo cosa fare, complimenti a Yumire con cui mi trovo davvero bene a giocare :*