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{ Sakè in compagnia }

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con Toshi, Haran

20:32 Haran:
 Le nubi che questa sera si stagliano in cielo vanno ad oscurare, di tanto in tanto, quei candidi raggi lunari che forniscono l'unica fonte di luce nel circondario. I prati si distendono silenziosi e solitari per metri e metri a perdita d'occhio, fino all'orizzonte, circondando il villaggio dell'Erba coi suoi petali dai mille colori. Questa sera la genin dallo smeraldino crine si ritrova ad avanzare lungo questi territori selvatici e naturali da sola, accompagnata dalla sola wakizashi che pende alla sua vita. Ha lasciato Hide a casa assieme a sua nonna, sembra che finalmente stia iniziando a farsi forza e ha preso persino a dire qualcosa. Il totale recupero del suo benessere è ancora lontano, certo, ma quanto meno è un inizio, un primo passo. Le leve inferiori si alternano in un moto ritmato e leggero che la porta ad avanzare sempre più attraverso quei campi fioriti. Il crine verde ondeggia in morbide ciocche alle sue spalle mentre il suo corpo risulta coperto di abiti semplici e diverse protezioni: il maglioncino a collo alto smanicato va a nascondere alla vista la zona delle clavicole, della gola e del seno fiorente, assieme al ventre piatto ed alla schiena dritta. Un paio di vambracci difendono e proteggono gli arti superiori della genin dal gomito in giù mentre una cintura spessa e salda le stringe la vita andando ad assicurare il fodero della wakizashi donatole da Raido. Un paio di shorts color cachi coprono la zona dei glutei e del cavallo per terminare sulle cosce superiori. Il resto di esse rimane nudo, esposto, assieme alle ginocchia sottili da cui partono, poco sotto, un paio di schinieri atti a difendere e proteggere le gambe agili e scattanti. Il coprifronte di Kusagakure è legato attorno al bicipite sinistro mentre attorno alla coscia destra è legato un porta kunai e shuriken. Si ferma in un punto qualsiasi del prato, abbastanza distante dall'ingresso del Villaggio, sentendo la brezza scuoterle la chioma nel vento, carezzare la sua pelle candida come un'amante gelosa. Andrebbe allora, inspirando a fondo, ad unire le mani all'altezza del plesso solare per formare il sigillo della capra. Chiuderebbe gli occhi abbassando le palpebre stanche cercando di visualizzare la propria figura nella mente. A questo punto andrebbe ad immaginare di raccogliere dentro di sé le due forze alla base della sua stessa esistenza: la fisica e la psichica. La prima verrebbe richiamata e raccolta all'altezza del ventre in una sorta di turbinio che scorre in senso orario mentre la seconda verrebbe richiamata all'altezza della mente in un fluire continuo e costante nel senso opposto. Se vi fosse riuscita andrebbe solo ora a far muovere questi due flussi portandoli a -risalire l'uno e discendere l'altro- fino a che entrambi non si scontrino all'altezza del seno, del plesso solare, ove dovrebbero entrare in comunione generando una fusione lenta ma inesorabile che dovrebbe infine dar vita al chakra. [Tentativo Impasto chakra] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

20:47 Toshi:
 Il cielo non sembra dare le migliori delle situazioni per uscire, delle nuvole occasionalmente offuscano la luna, ciò va sommato al freddo che incrementa in queste giornate: l'inverno è sempre più vicino. Comunque, il freddo non è un problema per il nostro Special Jonin Kusano che ha deciso di combatterlo in un modo tutto suo, gambe incrociate e chiappe poggiate su una delle panchine in legno che si possono trovare subito fuori dal percorso per riposarsi lungo il tragitto, nella mano destra un bicchiere in ceramica e nella sinistra una bottiglietta del medesimo materiale, completamente poggiato sullo schienale mentre la testa viene lasciata penzolare portando i suoi occhi fissano il cielo e le stelle, e la sua bocca forma una piccola apertura dalla quale fa uscire aria fischiando secondo un motivetto, le sue guance potrebbero sembrare più rosse del suo solito. Lo Special Jonin indossa i suoi soliti vestiti, una t-shirt bianca con uno smile nero ed un paio di jeans coperti da un'armatura leggera in cuoio rinforzato composta da un corpetto con spalle, un paio di bracciali che coprono gli avambracci nascondendo due fuuda per la sostituzione, un paio di guanti da shinobi con nascosti sotto ad essi due fuuda con quattro Mokujin Kamikaze l'uno ed un paio di stivali rinforzati che coprono fino alle ginocchia proteggendo la parte inferiore delle gambe. Legati a coscia destra e braccio sinistro ci sono due porta kunai e nella parte posteriore della cintura un porta oggetti, al suo fianco ha una Katana avvelenata per le emergenze. Sul petto ha un un ulteriore Fuuda che contiene la sua marionetta dello Shinigami. Legato alla sua testa ha ripreso nuovamente il suo posto il coprifronte di Kusa, ed il suo chakra è già impastato... non si sa mai quello che può succedere.Nei Fuuda sotto i guanti oggi tiene qualche bicchiere extra ed altre bottigliette di Sakè, non si sa mai come potrebbe andare la serata[Chk On][Equip]

 motivetto fischiato: https://www.youtube.com/watch?v=xW0JGuZEpM8

20:56 Haran:
 Il chakra verrebbe correttamente risvegliato andando così a fluire lungo tutto il suo corpo disperdendosi lungo i numerosi canali che compongono il suo keirakukei. La cassa toracica va a gonfiarsi e sgonfiarsi ritmicamente, lentamente, alternando un respiro piuttosto profondo e tranquillo. È proprio grazie all'ausilio del chakra risvegliato che i suoi sensi vanno dunque affinandosi permettendole di vedere e sentire meglio di quanto fatto in precedenza; proprio il suo udito leggermente più sviluppato grazie all'essenza del chakra le permette d'udire una leggera melodia fino a quel momento neppure percepita. <Mhn?> volge appena il capo verso la propria sinistra seguendo la direzione da cui ode provenire il suono. Forse è un gesto incauto, forse sciocco, ma la curiosità ha il sopravvento e la porta a muovere le leve inferiori verso tale via, seguendo quelle note che ben presto divengono un fischiettare piuttosto allegro, quasi casuale. Avanza con la man destra ben stretta attorno l'elsa della wakizashi pronta ad estrarla all'occorrenza ritrovandosi infine a notare una figura seduta su una delle panchine poste per il sentiero principale di quei campi. Assottiglierebbe leggermente lo sguardo per cercare di distinguere meglio i lineamenti della sagoma ricordando infine d'aver già conosciuto quei connotati. Più tranquilla andrebbe dunque ad avanzare, passo dopo passo, verso di lui schiacciando l'erba sottile sotto le suole delle calzature fino a distanziarsi di un paio di metri appena dalla figura del sunese. <Ma tu guarda. Il feticista delle bambole> andrebbe a salutarlo inclinando il capo verso la spalla destra, un sorrisetto beffardo e pungente ad increspare le labbra carnose mentre le braccia verrebbero portate ad incrociarsi sotto al seno. <Ti sei buttato sull'alcool?> chiederebbe muovendo un paio di passi ancora in sua direzione trattenendo una risatina leggera fra i denti, alcun suono a fuoriuscire dalle sue labbra se non un soffiar leggero d'aria dalle narici. [chakra: on] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

21:30 Toshi:
 Continua a fischiettare rimanendo sul posto mentre la testa continua a dondolare all'indietro venendo fatta oscillare leggermente a ritmo dal movimento del corpo,mentre il tallone destro si alza ed abbassa ritmicamente nonostante si trovi sotto la gamba sinistra, quasi ignora i passi che gli si avvicinano finchè non sente una voce femminile rivolgergli la parola, nel suo viso si dipinge un sorrisone mentre la sua testa viene portata pesantemente in posizione eretta, subito dopo squadra Meiko dal basso verso l'alto soffermandosi per qualche secondo sul seno, come per assicurarsi di conoscerla < Ehila! > Appoggia l'orlo della bottiglia al bicchiere per poi ruotarla a 45 gradi rispetto ad esso lasciando scorrere una buona quantità di Sakè, dalla sua bocca esce una risatina all'udire la battuta < Io non sono il feticista delle bambole > Appoggia il bicchiere alle labbra, quindi lo inclina leggermente facendo in modo che il liquido scorra velocemente all'interno della bocca e successivamente della gola aiutandosi con un movimento della testa < Sono solo il marionettista > Dice oscillando leggermente in avanti con il busto lasciandosi trascinare dal braccio destro, lato con cui tiene il bicchiere, tranne per quanto riguarda l'indice che è tenuto dritto verso la ragazza per alcuni secondi < Suvvia, fa un po' freddo qui... > Gli occhi si assottigliano mentre tenta di osservarne il volto < Vuoi mica unirti? C'è abbastanza Sakè per tutti qui > Termina mentre il suo busto ondeggia quasi impercepibilmente verso destra e sinistra [Chk On][Equip]

21:46 Haran:
 Le dita della man destra andrebbero a schioccare un paio di volte dinnanzi al viso del marionettista come per voler richiamare la sua attenzione. Il busto leggermente chino in avanti, la mancina a poggiarsi sul fianco, mentre col viso sporto verso di lui andrebbe a fissarlo con espressione di disappunto. <Hai sbagliato occhi gioia.> un ammonimento sarcastico a voler sottolineare come abbia perfettamente notato il viaggio percorso dalle di lui iridi. E no, nessuna vergogna, nessun imbarazzo a fargli presente che lo ha appena beccato in flagrante a fissare le sue curve. L'osserva andare a riempirsi un altro bicchierino e scolarlo di conseguenza stringendosi appena nelle spalle a quella sua affermazione. <Feticista, marionettista, stiamo là> commenta semplicemente senza alcun tono offensivo nella voce, solo la solita pungente ironia di sempre, quel fare smaliziato e diretto che la contraddistingue. E che la fa spesso finire dei guai se proprio vogliamo dirla tutta, ecco. Lo vede oscillare appena, nota il viso appena arrossato sotto quella luna appena visibile e si ritrova a sorridere divertita della scena. A quanto pare non è l'unica a non reggere benissimo l'alcol, per quanto egli paia almeno essere ancora abbastanza lucido per il momento. Ma chissà se potrà dire lo stesso fra qualche altro bicchierino? <Unirmi? Mhn...> si morde il labbro inferiore con fare dubbioso. Non ci tiene a sentirsi nuovamente come l'ultima volta e, soprattutto, sa che se Raido dovesse beccarla ancora ubriaca finirebbe col prenderle di santa ragione ora che gli ha concesso d'addestrarla. -E certo, perchè mica è lui che le ha permesso di essere allenata è lei ad avergli fatto questa grazia-. <Magari solo un sorso. Se mi becca a bere il mio maestro sono piuttosto certa che finirei dritta dritta in ospedale con qualche osso rotto> sospira scuotendo appena il capo e roteando gli occhi verso l'alto con fare stizzito. “Gli Oboro non si concedono certe debolezze, Meiko”. Così andrebbe lei a muovere un paio di altri passi fino a sedersi sulla panchina accanto a lui, la coscia destra ad alzarsi appena per andare a poggiarsi sulla sinistra, in un accavallar leggero di gambe che la rendono più comoda. <Lo sai che è proprio triste bere da soli in un posto come questo?> gli dice allora abbandonandosi allo schienale e rivolgendo a lui il capo, la chioma smeraldina a scivolare in parte dietro la panchina, in parte fra lo schienale e la colonna vertebrale. <Una delle tue bambole t'ha dato due di picche? A me puoi dirlo eh> lo sfotte appena, divertita, pungolandolo leggermente con un gomito sul costato. [chakra: on] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

22:13 Toshi:
 Alza le spalle per poi lasciarle ricadere facendo spallucce con nonchalance alla precisazione di Meiko < Sarà, ma io preferisco questi > Risponde con quel sorriso sornione in volto, cerca di essere ironico ed imbarcare una conversazione, oggi ha anche meno freni del solito, chissà dove lo porterà. La sua testa dondola seguendo un ritmo nella sua testa mentre la ragazza riflette sul da farsi prima di espirare sonoramente trattenendo una risata mentre i suoi occhi guardano a destra e sinistra < Per caso ti segue? > Domanda adesso sembrando serio, mentre i suoi occhi, fatti nuovamente assottigliare per la concentrazione cercano tra gli alberi che lo circondano < Può unirsi anche lui, non è un problema... > Nel suo volto torna ancora una volta un sorriso, questa volta quasi al confine del maniaco < In caso contrario, non lo scoprirà mai > Piccola pausa < E se ti scopre vieni a farti difendere da me, sono il più forte di Kusa io! > Nel suo volto si dipinge un'espressione dubbiosa, resta immobile ed in silenzio per qualche secondo < Oppure intelligente? Boh, forse il miglior stratega... > Piccola pausa nel quale alza le spalle per poi lasciarle ricadere, come a voler tagliare il discorso < Sarò pur bravo in qualcosa per essere uno Special Jonin, probabilmente nel fare esplodere le cose. > Conclude con uina risatina facendo spallucce alla penultima affermazione della ragazza < Beh, io la trovo un'ottima via per rilassarsi > Altra pausa per inspirare, mentre poggia il suo bicchiere sulla gamba, il suo chakra viene fatto concentrare all'interno della mano scorrendo all'interno del fuuda sotto il guanto da cui farebbe uscire uno dei bicchieri extra da lui portato < E poi ora non sono più solo > Direbbe poggiando la bottiglia sul bordo del bicchiere per versare il liquore all'interno di esso per poi porgerlo a Meiko, prima di fare la stessa cosa con il bicchiere poggiato precedentemente sulla gamba riprendendolo in mano, sembra fare un'espressione triste adesso, anche se si nota un piccolo sorrisetto < Esatto, mi ha detto di avere il mal di testa > Inspira quasi si stesse trattenendo dal singhiozzare < Ma io so che non è vero! E' UNA MARIONETTA! > Esclama continuando a fare finta di essere triste, prima di portare il bicchiere alle labbra e farlo scendere nuovamente tutto in un colpo [Chk On][Equip]

22:28 Haran:
 La mano della genin va a portarsi al viso, a coprire gli occhi dalle iridi dorate mentre si ritrova a scuotere il capo con fare quasi rassegnato. Okay, questa risposta non se l'era proprio aspettata e quasi la fa ridere nel suo modo d'esser spontanea e schietta. <E ti pareva...> mormora cercando di evitare di far trapelare il divertimento nel suo tono di voce. S'accomoda tranquilla al suo fianco respirando piano l'aria di quella sera autunnale puntando lo sguardo sulla sua figura. È così strano vederlo oscillare a quel modo, gesticolare ripetutamente, esprimersi con quei continui cambi di tono e umore. La fa ridere, la diverte. <Spero di no o dovrei davvero iniziare a preoccuparmi> va rispondendo lei sogghignando, reclinando il capo all'indietro oltre lo schienale della panchina, osservando il cielo cupo sopra di loro. Un alito di brezza va solleticando la pelle del suo viso, delle braccia, carezzandola piano con falangi gelate. <Ohhh... il ninja più forte di Kusa? Vado subito a mettere in guardia l'Hasukage, non sia mai che metta il bastone fra le ruote sbagliate> ridacchia lei di quel suo delirare confuso, dispersivo, snudando di poco la dentatura candida fra le curve gentili delle labbra rosate. Inarca appena un sopracciglio nell'udire il grado dell'altro: possibile sia davvero uno special jonin? Un tipo come lui? Con la battuta pronta e la fissa per le bambole e le tette? Non che Raido sia esattamente un tipo barboso: in più occasioni ha retto e assecondato le sue battute ed i suoi scherzi, ma mai in modo così tranquillo, così ironico. Spontaneo. <O nel far divertire i bambini> andrebbe lei a dire ricordando con quanta semplicità era riuscito a strappare un sorriso al piccolo Hide. Un evento che non avrebbe mai creduto di poter vedere verificarsi, ormai. <La tua bambola sta bene, comunque. Non è ancora esplosa e Hide ci si è affezionato> gli racconta tornando ad osservare la volta celeste mentre l'altro prende a liberare dai suoi fuda un nuovo bicchierino da saké. <Ci dorme persino insieme. Credo la consideri una specie di amica o di scaccia sogni.> Non ne è certa, il piccolino non ha voluto rivelare nulla di tutto ciò. Sono solo cose che ha potuto dedurre dal suo atteggiamento, dal suo portarsi costantemente dietro quel manichino di legno. Afferra il bicchierino che l'altro le porge ben attenta a non versare neppure una goccia. Lo avvicina alle labbra andando a berne il contenuto in un sol sorso avvertendo il tipico bruciore di quella bevanda andare a incendiarle la gola. Deglutisce, stringe i denti per un istante e lascia che il retrogusto dolciastro del liquore le riempia la bocca. Buono. Non male. Sente l'altro andare a lamentarsi della sua bambola, vede l'espressione quasi singhiozzante e si ritrova a fissarlo strabuzzando gli occhi. <Ma... e-ehi, non starai per piangere spero> gli direbbe sbattendo rapidamente le palpebre, scostandosi col busto dalla panchina per poterlo osservare meglio, più da vicino. <Puoi sempre andare da un'altra marionetta, magari questa qua accetta!> ...e vabbè, niente, lui almeno è ubriaco, ma lei sta davvero prendendo a parlare di sesso e bambole. [chakra: on] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

22:45 Toshi:
 Sorriso da ebete completamente stampato in volto, sembra realmente difficile credere che lui sia veramente uno Special Jonin, anche lui stenta a crederci certe volte. Spalanca gli occhi nel momento in cui l'altra scherza riguardo alla sua potenza ed al riferirlo all'Hasakage, muove spasmodicamente la testa a destra e sinistra < NO! NO! NO! NO! > Esclama con un tono di voce sempre crescente < Non esageriamo, ho visto un po' che sa fare... > Fa una piccola pausa < Col cazzo che lo disturbo! > I suoi occhi su muovono verso il cielo < E comunque, quello stronzo poteva darmela almeno una medaglia al valore > Un'altra pausa nel quale versa nuovamente il forte sakè all'interno del suo bicchiere per poi porgerlo verso Meiko in attesa che posizioni il proprio bicchiere pronto per essere riempito, ovviamente dopo che ha bevuto < Ho convinto gli Anbu a passare dalla sua alla fine, me la sono vista brutta dentro quel palazzo > Probabilmente non sono cose molto sensate quelle che sta dicendo, ma lui è convinto in ciò. Al sentire il complimento il suo sorriso si allarga ulteriormente mentre dondola ancora di più quasi preso in contropiede dal complimento mentre ascolta ciò che il suo piccolo Mokujin Kamikaze è diventato per il piccoletto < Ah, comunque, l'altra volta non l'ho detto, ma dentro il busto della bambola ci sono tanti Makibishi, fai attenzione se si rompe > Spiega con tono superficiale, come se quasi nemmeno se ne preoccupasse. Fa cenno di no mantenendo quindi l'espressione turbata presa in precedenza per via della bambola < Ma io la amo! > I suoi occhi sembrano quasi lucidi < Le altre marionette non sono che dei semplici passatempi! > Nonostante la sua espressione e gli occhi lucidi comunque un piccolo sorrisetto viene formato dalle labbra, come se volesse indicare che sta proprio scherzando [Chk On][Equip]

23:14 Haran:
 Una risatina divertita si libra dalle di lei labbra al solo udire quel disperato tentativo di lui di non coinvolgere il Tessai in quel piccolo scherzetto. A quanto pare è davvero spaventato dalle sue capacità, magari ha potuto assistere coi suoi occhi alla sua potenza. Lei non è stata abbastanza fortunata da farlo, tutto ciò che sa è che il Kokketsu è famoso per essere fortissimo. Ma fortissimo in quale misura non saprebbe proprio dirlo. <E dimmi un po', cos'è che sa fare?> domanderebbe lei andando ora a far scivolare la coscia destra parallela a quella sinistra scambiando le due gambe in quel nuovo accavallarsi. <Non l'ho mai visto in azione dal vivo, quindi non ne ho idea personalmente> aggiunge facendo spallucce, stringendosi appena in esse con fare tranquillo. Ascolta il di lui racconto, quel suo spiegarle d'aver contribuito a portare gli anbu dalla parte della rivoluzione e l'osserva per un attimo realmente interessata. <E te la sei scampata perchè sei il miglior stratega di Kusa?> sorride lei andando a sfotterlo appena, divertita, per poi vedersi il bicchierino nuovamente riempito. <No, davvero, con questo basta. L'ultima volta ho avuto i postumi per una giornata e mezza, è stato orribile> va a dirgli scolandosi il secondo bicchierino giusto per evitare di sprecare quella porzione che le era stata offerta. Okay che l'altra volta aveva esagerato, ma quel secondo sorso non le farà di sicuro male. Non troppo, insomma. Effettivamente aiuta molto a scaldare il sangue, lo sente scorrere come fuoco nelle vene combattendo il freddo di quella notte di fine autunno. <Ma quanta cazzo di roba c'è dentro quella cosetta? Sarà grande quanto la mia mano!> Esclama lei stupita scuotendo il capo. <C'è un modo per smontarla in sicurezza? Mi sentirei più tranquilla se potessi svuotarla e farlo giocare senza il rischio che s'uccida> domanderebbe allora guardandolo in viso, le mani poggiate ora sui fianchi con fare quasi supponente. E poi eccolo lì, a disperarsi per l'amore non ricambiato della sua bambola preferita. Quel sorriso ad increspargli le labbra, gli occhi lucidi per l'alcool. È una scena davvero bizzarra. <Beh... allora è semplice. Sei fottuto amico> una risatina a distorcere appena le sue parole, gli zigomi ad alzarsi appena in quel sorriso ampio e divertito. [chakra: on] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

15:06 Toshi:
 Chiappe ben salde sulla sedia mentre il busto continua ad oscillare leggermente guidato dal peso della testa, sembra ancora più brillo di quando la ragazza lo ha trovato seduto su quella panchina, alzando le spalle ancora una volta per poi lasciarle ricadere facendo spallucce alla domanda < Sai? Non ne ho idea... > Fa una piccola pausa < Solo che era entrato nel palazzo ed ha ucciso un mastino senza che nessuno se ne accorgesse minimamente > Fa una piccola pausa prima di continuare a parlare < Non dico che non potrei batterlo, ma soltanto che dovrei prepararmi ed impegnarmi più del solito per farlo > Fa una risatina alla domanda sfottò quasi compiaciuto, guance ancora rosse mentre poggia ancora il bicchiere alla bocca per poi capovolgerlo nel bere tutto in un colpo < Direi più perchè avevo i Mokujin già pronti > Espira sonoramente quasi a trattenere una risata < Mi è bastato muovere le dita ed entrambi e BAM! > Alza la voce sbattendo tra loro il bicchiere e la bottiglia per produrre del rumore in contemporanea con le sue parole, un rapido rumore per dare la sensazione del colpo < I miei nemici si sono ritrovati degli spiedi ficcati nel cervello > Appoggia adesso la bottiglietta ormai vuota al suo fianco < Va bene, allora terrò le altre bottiglie per dopo... > Commenta rispondendo con una risata all'esclamazione della ragazza riguardo la sua marionetta < Beh, un sacchettino di makibishi ed una carta bomba, non richiedono molto spazio ma sono efficaci per salvarmi il culo, sai? > Risponde agitando orizzontalmente la testa < Nessuno! Bisognerebbe romperle il busto per svuotarla > Rimane comunque lucido quando si parla delle sue marionette. Comunque, abbassa lo sguardo ascoltandone le parole prima di rialzarle con un sorriso particolare, quasi portatore di cattive intenzioni < Potresti esserci sempre tu, sai? > Poggia anche il bicchiere al suo fianco prima di iniziare a sfregare le mani tra di loro, potrebbe sembrare che ha proprio brutte intenzioni...[Chk On][Equip]

15:39 Haran:
 Ascolta lei annuendo appena col capo, le labbra strette fra loro, lo sguardo posto sulla figura del marionettista. <Capisco...> mormora stringendosi leggermente nelle spalle con fare non curante, lasciando cadere il discorso. Nessuno sembra davvero sapere quali siano i reali poteri del Tessai, eppure non v'è nessuno al mondo a non temere la sua ira, la sua collera. Chissà di cosa può essere davvero capace una volta libero di utilizzare i suoi poteri? La cosa la incuriosisce: chissà che un giorno non si ritrovi a chiedere direttamente a lui? <E non sia mai che ti stanchi più del dovuto, eh?> una risatina si libera dalle sue labbra alla risposta del moro portandola a scuotere appena il capo con fare divertito. Ascolta il di lui dire, le sue parole e l'osserva continuare a bere mentre lei, dal canto suo, svuota il secondo bicchierino con un'altra sorsata sentendo la pelle farsi più calda, la brezza della sera a graffiare con minor glacialità la sua carne. <...Quante te ne sei portate con te? Per curiosità...> domanderebbe inarcando un sopracciglio ed osservandolo con le braccia incrociate sotto al seno, la gamba accavallata sopra l'altra a dondolare appena nel vuoto con fare ritmico, casuale, seguendo un ordine impreciso dettato dalla sua mente. Ascolta le parole dell'altro circa il contenuto della bambolina e si ritrova a schioccar contrariata la lingua contro il palato, un'espressione poco convinta a disegnarsi in viso. <Mhhn...> .. <No, non posso rompergliela. Non è che potresti farne una innocua? Senza armi? Potrei sostituirla alla sua e ridarti la tua bambolina mortale> andrebbe dunque a chiedergli proponendogli uno scambio piuttosto equo, semplice, che mira semplicemente a render più sicuro il diletto del piccolo orfanello. E le parole scorrono, si librano tutt'attorno vagando per discorsi e conversazioni diverse fino a giungere su lidi piuttosto pungenti, provocatori. Meiko l'osserva in viso notando quel sorrisetto malizioso, quasi pericoloso, le mani a sfregarsi come a prepararsi a qualcosa di... scortese. Inarca un sopracciglio distendendo le labbra in un sorrisetto furbo, equivoco, sostenendo il di lui sguardo con estrema sicurezza. <Potrei> ripete lei carezzando ogni sillaba con un lento movimento delle labbra, così da rendere estremamente chiara ogni parola. <Il punto è se lo voglio> il sorrisetto s'allarga, s'illumina di pungente malizia mentre inclina appena il capo per meglio osservarlo, le braccia rimaste conserte al petto mentre pare non smuoversi d'un centimetro alle di lui parole. O minacce. [chakra: on] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

16:05 Toshi:
 Annuisce con un sorriso soddisfatto stampato nel volto all'affermazione della ragazza < Nessun avversario merita tanta attenzione da parte mia > Nemmeno un Tessai come Yukio ed attuale Kage di Kusa, anche perchè probabilmente Toshi non ne uscirebbe messo tanto bene neanche con le sue strategie. Alla domanda della ragazza chiude la mancina a pugno iniziando ad allungare un dito dopo l'altro contandole con il pollice destro man mano che vengono allungate concentrandosi su di esse per contarle < Uno, due, tre, quatt- > Alza la testa portando lo sguardo verso Meiko < Abbastanza, forse è meglio darsi da fare... > Parla ad alta voce mentre il suo chakra vien concentrato nello scorrere lungo il braccio per poi essere rilasciato dagli tsubo della mano scorrendo all'interno del fuuda dal quale verrebbe fatta uscire un'altra bottiglietta < Mi dai una mano? > Dice riprendendo con la destra il bicchiere che viene riempito ancora una volta, porgendola in direzione della ragazza nel caso accetti di averlo riempito di nuovo. Annuisce alla domanda < Potrei, ma penso se ne accorgerebbe. > Fa una piccola pausa < Considerala come un'arma da utilizzare nelle emergenze, spero proprio che tu gliela insegnerai ad usare una volta giunto il momento. > Conclude con un sorriso tranquillo, potrebbe regalare una marionetta da allenamento, ma ha sempre preferito le sue creature. Cerca quindi di reggere lo sguardo della ragazza ricambiando lo sguardo, che a causa dell'alcol potrebbe essere quello di un pesce ormai morto, occhio sinistro leggermente socchiuso e destro spalancato, nel suo immenso sguardo sexy < Beh, il tuo volere potrebbe essere anche ininfluente su ciò che potrei fare io... > Un tono quasi serio, potrebbe sembrare quasi un maniaco, ma lentamente nel suo volto ritorna un sorriso rassicurante < Ma sono un signore, quindi prima chiedo > Lasciando comunque in sospeso le sue intenzioni [Chk On][Equip]

16:20 Haran:
 <E forse questa cosa ti porterà dritto dritto alla tomba un giorno, chissà?> insorge lei con un sorrisetto divertito osservando la di lui espressione. Innalzarsi così al di sopra di chiunque altro da credere che nessuno meriti troppo da parte sua è qualcosa di pericoloso, baldanzoso e strafottente. Qualcosa che, però, lei riesce in parte persino a comprendere considerando quanto il suo carattere sia così simile ad una miccia pronta a prender fuoco ed esplodere. Vanesia, pungente, provocatoria, non sa mai quando fermarsi prima di superare limiti pericolosi. Ride vivamente quando l'altro perde il conto delle bottiglie portate con sé e all'ennesimo bicchierino riempito si ritrova a scostarlo appena con una mano, senza imprimervi alcuna forza, onde evitare di versarne il prezioso contenuto. <Davvero, lo reggo poco. Quel pedinatore del mio maestro sarebbe capace di uccidermi> rifiuta lei avvertendo il bruciore del precedente sorso andare a spegnersi lungo la gola lasciando solo la calda sensazione d'una scia di piacevole fiamma. <E a quanto pare anche tu non lo reggi benissimo. Dovresti vedere la tua faccia> aggiunge osservando il rossore delle sue gote, il luccicare delle iridi liquide, l'espressione degli occhi non perfettamente aperti. Ode il suo dire circa la sostituzione della bambola e, storcendo di poco le labbra in una espressione dubbiosa, ecco che Meiko va a inspirare piano. <Oppure potresti insegnarglielo tu. Non ho idea di come usare quell'affare come un'arma. Ho imparato ad usare spade, coltelli, pugnali, shuriken, ma bambole...> scuote leggermente il capo ad indicare che mai prima d'allora aveva persino sentito dire d'una simile arma. Ed è allora che i due si ritrovano a sostenere l'uno lo sguardo dell'altra, quelle parole a giungere come sfida, come provocazione, portando la giovane dal verde crine ad inarcare questa volta ambo le sopracciglia. <Può darsi. Ma può anche darsi che nelle tue condizioni il mio pugnale si riveli più rapido dei tuoi movimenti> i denti a venir appena scoperti dalle labbra, un ghigno divertito, stuzzicante mentre la sua voce bassa va quasi a carezzar ogni singola parola pronunciata. <Chissà?> si stringe leggermente nelle spalle, notando poi l'espressione di lui mutare, tornare a quel sorrisetto tranquillo di sempre. <E cosa stai chiedendo con esattezza?> domanderebbe dunque andando a sciogliere l'intreccio delle braccia sotto al petto, le mani a poggiarsi sulla panchina ai lati delle proprie cosce, lasciandole perfettamente accavallate come fino a poco prima. Una sfida, una ennesima mossa in quel loro strano modo di giocare. [chakra: on] [Wakizashi x1; kunai x10; shuriken x10; carte bomba x10] [Vambracci e Schinieri: resistenza 50]

16:52 Toshi:
 Fa cenno di no con la testa alle parole di Meiko mantenendo un sorriso tranquillo e sicuro < Nessuno mi ha mai fatto preoccupare più di tanto > Fa una piccola pausa < A parte qualche mio alleato, ma a quello si può sempre rimediare > A volte ha dovuto rimediare a strafalcioni strategici dei suoi compagni di team, ma non è mai successo niente di troppo grave, e se dovesse mai succedere, chissene, l'importante è che lui sopravviva. Espira ancora una volta sonoramente facendo una risatina alle sue parole riguardo al suo maestro < Deve proprio essere stressante vero? > Osserva il suo bicchiere ancora pieno < Ciò che mi ha permesso di arrivare fino a questo livello è stata proprio la mia libertà > Porta anche questo bicchiere alla bocca per buttarlo giù coordinando il movimento di mano e testa < Anche quella di rischiare e farmi male, penso sia stupido impedire le scelte personali > Quando si è ubriachi capita spesso di prendere strani argomenti. Fa una risata all'affermazione di Meiko riguardo la sua situazione < Forse hai ragione, dovrei evitare di bere troppo > Fa una pausa < Non vorrei distruggere qualcosa e passare la notte a vomitare. > Dice con tono quasi tranquillo, come se non fosse niente. Nel suo volto compare una risatina alle sue parole < Ma io infatti non parlavo di insegnargli ad usarla come fosse una marionetta > Fa una piccola pausa < Ma proprio come un'arma normale, basta attivare la bomba e poi lanciarla verso l'avversario, poi l'esplosione fa il resto > Spiega mantenendo un sorriso stampato un volto muovendo lentamente la testa verso destra e sinistra facendo cenno di no alle parole sul suo pugnale < Ne dubito, io sono forte e veloce! > Afferma sicuro di sè stesso alzando le spalle per poi lasciarle ricadere ancora una volta < Per iniziare... Ti va di farmi compagnia per la strada? > Assottiglia lo sguardo verso il villaggio < Non sono tanto sicuro di poter seguire il sentiero, magari potresti continuare a bere con me strada facendo > Dice alzandosi dalla sua posizione facendo pressione sulla panchina con entrambe le sue mani, quindi, si direzionerebbe con passo lento e barcollante verso il villaggio, sperando che l'altra gli faccia compagnia < E magari potrei mostrarti dove vivo, è nel centro... > Conclude con un sorriso ancora una volta malizioso, a lasciare intendere come sempre le sue intenzioni [End]

17:09 Haran:
 <E chissà che begli alleati che hai se devi preoccuparti per loro e non per i tuoi nemici> ridacchia lei sarcasticamente non riuscendo davvero a capire come questo sia possibile. Forse dipende dal fatto che un alleato non puoi menarlo come si farebbe con un nemico, forse in realtà di veri alleati non ne ha. Non può saperlo. Lo lascia parlare, ode quelle parole, per poi ritrovarsi ad espirare appena e rimanere in silenzio per un istante. Riflette, cerca di capire bene cosa realmente pensa di Raido, del suo continuo tenerla d'occhio. Stressante? Un po', forse. Ma in parte, segretamente, è felice che qualcuno tenga realmente a lei al punto da stare attento spasmodicamente ad ogni suo fare. <Mh... direi che è strano. È la prima volta che devo dare conto a qualcuno di quel che faccio che non sia mia nonna> rivela lei, sinceramente, portando il capo a reclinarsi leggermente all'indietro, le iridi a salire verso quel terso cielo buio. <Vuole che non mi lasci distrarre da certe debolezze, non è che goda nel rompere le scatole. Almeno credo> sorride appena riabbassando il capo verso di lui. <Se voglio imparare a padroneggiare le sue tecniche mi tocca dargli retta, comunque. E poi non ci tengo a ritrovarmi di nuovo sbronza> aggiunge facendo spallucce per poi vederlo fermarsi un attimo dal bere. Annuisce quando l'altro le dice di non voler passare la notte a rimettere e rovesciare e si rende conto di comprendere perfettamente la sua situazione. Sicuramente i postumi da sbornia non sono una bella cosa con cui aver a che fare. <Oh. Beh, dipenderà tutto da lui questo. Non so se vorrà essere un ninja o meno> dice lei inspirando, i polmoni a gonfiarsi e sgonfiarsi ritmicamente nel suo petto. <Personalmente non lo forzerò a scegliere nessuna strada> aggiunge poi seria, sincera, ritrovandosi a veder nuovamente cambiare il discorso. Quel tipo è bizzarro, strano, e c'è qualcosa nel suo modo di passare da una frase all'altra che la diverte. <E ubriaco> aggiunge lei quando l'altro nega di poter venir sconfitto dalle di lei armi. Magari da sobrio potrebbe facilmente batterla, ma in quelle condizioni? Chissà! <Ohhh avevi solo bisogno di un sostegno> dice lei ironicamente vedendolo alzarsi con quei movimenti barcollanti, incerti, ritrovandosi a far scivolare la coscia sinistra accanto alla destra per poi levarsi in piedi a sua volta tramite una leggera spinta dei reni, il sollevarsi delle sue curve dalla panchina. Accompagna i suoi passi osservandolo avanzare, camminare, udendo poi quelle parole che la portano a fissarlo con uno sguardo divertito, provocatorio. <Una richiesta assolutamente priva di secondi fini devo supporre, mhn?> domanderebbe pungente, ironica, inarcando un sopracciglio, dispiegando un ghigno divertito sulle labbra carnose. [END]

In una notte piuttosto buia, Meiko si imbatte casualmente nel marionettista alle prese con una bottiglia di saké ed un fischiettare tranquillo.

I due chiacchierano tranquilli fra un bicchierino ed un altro ritrovandosi a punzecchiarsi e sfottersi come vecchi amici.