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Nuova Chuunin in quel di Konohagakure ~

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con Hitomu, Kaori

14:05 Kaori:
 Le leve inferiori si muovono lentamente in un alternarsi misurato e tranquillo. Le strade di Konoha sono piuttosto tranquille quest'oggi e nulla lascia presagire che solo pochi giorni prima, a pochi metri da quelle stesse strade, una terribile situazione si sia verificata. Non sa ancora dire cosa possa essere accaduto, se sia caduta in una illusione o se si trattasse di qualcosa di reale, ma il suo animo è leggermente più cheto. La vicinanza e l'aiuto di Raido quella sera l'hanno sicuramente salvata da un crollo nervoso e, sebbene al momento sia ancora abbastanza scossa al ricordo di quegli avvenimenti, per lo meno riesce a rimanere lucida e a mostrare una tranquillità quanto mai sufficiente a respingere reali preoccupazioni da parte di chi la guarda in volto. Indossa una felpa nera piuttosto larga dal cappuccio piegato sulla schiena ed un paio di pantaloni elasticizzati neri che le fasciano le gambe esili e scattanti. I calzari ninja ai piedi rendono i suoi passi tranquilli mentre la cintura attorno alla sua vita, sotto la felpa, tiene su una tasca porta oggetti che fa in parte capolino sotto il tessuto della giacchetta. I capelli viola ondeggiano alle sue spalle ad ogni passo mentre il coprifronte di Konohagakure donatole da Azrael Nara riflette i raggi del sole su quella placca metallica posta a protezione della gola sensibile. Stringe al petto un libro preso in prestito dalla biblioteca di Konohagakure che narra delle vicende dei tre grandi sannin della storia, un foglio fa capolino fra le pagine mentre una matita è ferma dietro l'orecchio della genin. Ha messo in pausa la sua lettura per recarsi alla Magione dell'Hokage in seguito ad una sua chiamata. Non ha idea del motivo per cui sia stata convocata, troppo presa da mille altri pensieri non riesce a indovinare il motivo che possa aver richiesto la sua presenza nell'ufficio del Kyundaime, perciò senza porsi troppo domande, si ritrova semplicemente ad attendere di scoprirlo da sé. Inspira ed espira piano, lentamente, varcando le soglie della Magione ripercorrendo i corridoi e le scale che la portano infine dinnanzi la porta dello studio del biondo. Arresta il passo ed alza la man destra chiusa a pugno verso il legno di fronte a sé lasciando che le nocche impattino un paio di volte contro di essa a richiamare l'attenzione dell'altro. <Sono Kaori Hyuga, signore.> s'annuncerebbe, dunque, per render presente al Jinchuuriki di chi stia attendendo nel corridoio. [chakra: on]

14:23 Hitomu:
 La vita è una ruota che gira. In modo lento e costante, compie un percorso scritto dal destino che lascia poco spazio alla fantasia di chiunque. La vita è una ruota che gira, come la Terra. In quell'alternanza tra giorno e notte che non potrà cambiare mai. Prima la luce e poi il buio, e, così, ancora la luce. La vita è una ruota che gira, anche per il Nono Hokage. Anni fa, era lui ad essere chiamato in Magione per il raggiungimento di una promozione nella carriera ninja. Ed ora, invece, è lui a dover chiamare i suoi shinobi per dare a loro la buona notizia. Tocca a lui scegliere chi merita e chi non ancora. Tra felicità, invidia, rabbia anche.. Ma il mondo non è mai come lo si immagina. Non è tutto rose e fiori. Anzi, alla prima occasione è pronto a sfidarti per mettere alla prova le tue capacità e la tua resistenza a subire colpi decisi dalla vita. E se alla fine del tuo percorso sarai rimasto in piedi, ciò significa che potrai uscire di scena vincitore. In una giornata di Sole, il jinchuuriki attende nel suo ufficio una kunoichi a cui deve dare la notizia del passaggio di grado. Il vestiario del giovane biondo è il solito, formato da una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra il giubbotto di color verde, un paio di pantaloni di color nero con una fasciatura bianca sulla coscia destra e, per concludere, un paio di sandali neri da ninja. L'haori bianco con ornamenti rossi da Hokage è tenuto sopra le spalle cadente lungo i fianchi del corpo. Seduto sulla sedia dietro la scrivania, sente batter dei colpi dietro la porta e una voce femminile presentarsi. <Entra pure, Kaori, e mettiti comoda> esclama l'uomo dall'interno della stanza. Se la ragazza entrasse, potrebbe notare come il jinchuuriki del Kyuubi stia indicando inanzi a se stesso delle sedie poste davanti alla sua scrivania, l'unica presente nell'ufficio. Le iridi azzurre presteranno attenzione ai di lei movimenti lasciando che un sorriso disegnato sul suo volto accompagni l'entrata della ragazza verso di lui. [chk off]

14:35 Kaori:
 La voce del biondo giunge gentile come sempre dall'altro lato della porta, semplicemente un po' ovattata per via dell'ostacolo frapposto fra le onde sonore e il di lei orecchio. Non pare turbato dal modo di invitarla ad entrare, né par essere greve nel tono. La cosa le lascia pensare, in un primo momento, che forse non ha alcuna brutta notizia da darle, il che è sempre una gran cosa in un mondo come il loro. La man destra della kunoichi va a scivolare verso il basso fino a posarsi sulla maniglia della porta per imprimere poi una lieve pressione su di essa, andando a sospingerla verso l'esterno così da aprirla e permetterle d'entrare. Avanza di un paio di passi così da superare la soglia e va a richiudere la porta alle sue spalle per poi tornare a puntare sul biondo le iridi perlacee ed esibirsi in un profondo e ossequioso inchino. <Buon pomeriggio Hokage-sama> andrebbe a salutarlo con la solita immancabile educazione tipica della sua casata, rialzandosi solo dopo alcuni istanti e notando il cenno d'invito dell'altro, quel sorriso cordiale e gentile che gli increspa le labbra. Pare tranquillo, persino di buon umore. Il vedere quel volto così rassicurante illuminato di una viva pace la porta a sentirsi già più felice e la porta a sorridere a sua volta all'indirizzo dello shinobi. <Grazie, signore> accetta l'invito ad accomodarsi avviandosi verso la sedia posta dinnanzi la scrivania portando il libro stretto fino a quel momento al petto a poggiare sulle sue cosce una volta sedutasi. Il di lei sguardo vaga sul volto dell'Hokage per alcuni istanti, tenendo ben vivo quel lieve sorriso sulle proprie labbra: le piace essere in compagnia del biondo, la fa sentire spesso e volentieri al sicuro. Le trasmette fiducia e protezione, qualcosa a suo parere essenziale per una figura del suo livello. <Desideravate chiedermi qualcosa, signore?> domanderebbe dunque, con tono educato e formale -non osando utilizzare un tono più colloquiale con una simile figura-, inclinando di pochissimi gradi il capo verso la spalla destra, il respiro tranquillo a gonfiare e sgonfiare la cassa toracica. [chakra: on]

14:53 Hitomu:
 La ragazza fa il suo ingresso nell'ufficio e il jinchuuriki rimane a guardarla cercando di trasmetterle serenità. I corpi si rilassano, i muscoli del viso si distendono in sorrisi. Non c'è motivo di preoccupazione quest'oggi. Oggi deve essere un giorno da ricordare per la ragazza. Entrambi, ora, si trovano seduti uno davanti all'altro con la sola scrivania a dividere lo spazio creatosi tra loro. Con un movimento di bacino in avanti, il kyudaime avanza di qualche centimetro verso la scrivania poggiando ora le braccia sopra di essa. <Come stai, Kaori?> le domanda immediatamente il jinchuuriki rispondendo alla richiesta della ragazza. Si preoccupa dello stato dei suoi shinobi e vuol curarsi di ogni loro problema se ce ne fossero. Le iridi color azzurro cielo si muovono lungo i lineamenti della kunoichi cercando di scovare in lei umore e preoccupazioni. E, nel frattempo, con la mente inizia a viaggiare nelle memorie del suo passato. Le immagini si focalizzano nel suo scontro quando ancora era un genin e si trovava ad affrontare un parigrado per la promozione al grado Chunin. Una battaglia accesa, chiusa però in pochi colpi da parte dell'allora Senjuu. La tecnica dei Rampicanti usata per immobilizzare l'avversario e scaraventarlo contro il terreno. Partita chiusa e promozione ottenuta. I ricordi lasciano ancora un sorriso sul suo volto mentre l'attenzione ritorna nuovamente sulla ragazza iniziando ad introdurre il discorso per cui è stata convocata. <Come puoi vedere, ho davanti a me i rapporti di tutte le tue missioni svolte da quando sei uscita dall'Accademia ottenendo il grado Genin..> le mostra i fogli compilati dai suoi superiori sparsi per la scrivania in sequenza cronologica. Dopo di che, prende in mano destra un unico foglio che mostra alla Hyuga <E qui ho l'ultimo rapporto. Una specie di esame, se così possiamo chiamarlo..> interrompe il suo discorso ora attendendo che Kaori capisca in quale situazione si trovi. [chk off]

15:10 Kaori:
 S'addolcisce appena il sorriso della genin al sentire la domanda del suo superiore. È sempre stato attento e preoccupato per i propri sottoposti, non ricorda un singolo loro incontro che non sia iniziato con il suo informarsi sulle sue condizioni. La cosa la porta a sentirsi ancora più a suo agio sebbene non sappia bene come rispondere a quella domanda. <Mhh... sono contenta di essere tornata a casa. Mi era mancata la Foglia durante il periodo trascorso a Kusa> direbbe con un sorrisetto rivolgendo lo sguardo oltre le spalle del biondo, lì dove una finestra porta sul balcone e sul Villaggio intero. <Anche se ci sono delle vicende sulle quali vorrei informarmi> inspira a fondo tornando a guardare il viso dell'altro. <Vorrei chiederle una cosa, signore, se possibile> aggiungerebbe dunque dopo alcuni attimi di pausa e silenzio mordendosi nervosamente il labbro inferiore. <Fra le nostre schiere esiste un certo...Shu? È un ninja molto alto e ben piazzato, con muscoli piuttosto allenati e cicatrici profonde a solcargli il viso. È cieco> chiederebbe nervosamente, il ricordo di quell'uomo a rimbombare nella sua mente dolorosamente. Non ha idea che non esista alcuno Shu, non può saperlo e per questo si ritrova a chiedere all'unica persona al Villaggio che conosca tutti i ninja usciti dalla loro Accademia. Lascia che l'altro risponda -sempre ammesso che abbia acconsentito a farle fare quella domanda- per poi rimanere in silenzio ad udire le sue successive parole. Lo sguardo cala immediatamente sulla scrivania al dire del Jinchuuriki, le iridi a notare i rapporti delle sue missioni, relazioni dei suoi superiori sul suo operato e la sua istruzione. Non può leggere esattamente cosa ci sia scritto, ma una vaga idea inizia a farsi strada nella sua mente. Le iridi si rialzano verso di lui quando egli le porge quell'ultimo foglio, l'ultimo rapporto ricevuto sul suo conto. <Esame...?> mormorerebbe lei allora lasciando scivolare le iridi dalla carta al viso dell'Hokage, le labbra schiuse in segno di sorpresa. Non sapeva che fosse sotto un così attento controllo. Certo, era ovviamente conscia che ogni azione svolta nei panni di genin fosse controllata e riportata a quell'ufficio, ma che fosse stata messa sotto esame proprio non se l'era aspettato. <Pensavo che dopo il diploma gli unici altri esami che avremmo affrontato sarebbero stati quelli per il passaggio di--...> si ferma per un istante andando a sgranare appena gli occhi, le iridi a dilatarsi appena mentre le sopracciglia andrebbero ad inarcarsi sorprese. Boccheggerebbe appena, un paio di volte, non sapendo bene cosa dire. È davvero quello che pensa? Stavano valutando la sua idoneità a divenire un chuunin della Foglia? O ha preso un enorme granchio e vogliono comunicarle degli errori fatti durante il suo percorso? <Ehm...grado> [chakra: on]

15:26 Hitomu:
 Il giovane ascolta le parole della ragazza seguendo attentamente il filo del suo discorso cercando di connettere le informazioni che possiede ed elaborando ogni dettaglio che gli viene dato. <Shu, dici?> il jinchuuriki rimane a riflettere qualche altro secondo ma nulla nella sua memoria sembra rievocare ricordi al sentire nominare quel nome. <Conosco un certo Sho, del Clan Nara. Ma non rispecchia la tua descrizione fisica..> il kyudaime è sicuro di quel che sta per dire <Posso dirti che non esiste nessun Shu nel Villaggio della Foglia. Spiegami cosa è successo> si preoccupa immediatamente di quel che la ragazza gli dice. Un ninja che si spaccia per uno della Foglia.. a quale intento? Bisogna ragionare bene sulla situazione. Il loro discorso ritorna nuovamente sulla promozione della ragazza. Lentamente, parola dopo parola, anche la Hyuga comprende dove il jinchuuriki vuole arrivare. <Passaggio di grado, hai detto bene> conclude insieme a lei la frase lasciata in sospeso per qualche attimo. Il viso sorpreso della ragazza fa scattare sul volto dell'Hokage un'espressione felice. <Il rapporto è stato positivo, in tutto e per tutto> ancora qualche attimo di pausa per lasciare alla ragazza il tempo per elaborare per bene le sue parole. <Sono contento..> cerca ora con le sue iridi azzurre lo sguardo della ragazza <.. di poterti promuovere al grado Chunin del Villaggio di Konoha> conclude finalmente il suo discorso dando la notizia alla ragazza. Il sorriso del Nono rimane disegnato sul suo volto verso la kunoichi sperando che la notizia si riveli essere la migliore della giornata. [chk off]

15:44 Kaori:
 <Mhn...> stringe le labbra lei in una linea sottile, l'espressione seria mentre scuote di poco il capo. <Non esiste dunque> sospira lei sentendosi in parte sollevata ed in parte piuttosto abbattuta da quelle parole. Ancora una volta si è fatta piegare e spezzare da una illusione? Ci è cascata *di nuovo*? <Credo che si trattasse di una illusione, a questo punto. Ma ci sono cose che non tornano ai conti> inizia lei con lo spiegare per poi inspirare a fondo e lasciar defluire lentamente l'aria raccolta dalle piccole narici. <Un paio di giorni fa mi sono recata a valle del Monte dei Volti in seguito ad uno strano messaggio su di un volantino. Anche altri ragazzi sono accorsi e ci siamo ritrovati a varcare una entrata che ora non è mai stata visibile prima di quel momento. Nè dopo> Sparita come se non fosse mai esistita al termine di quell'incubo. <Ognuno di noi si è ritrovato a varcare una porta dietro la quale non so cosa sia successo agli altri. Io, personalmente, ho incontrato questo Shu> racconta lei deglutendo, cercando di essere chiara e concisa, di metter ordine agli eventi vissuti. <Aperta quella porta, dentro la montagna, mi son ritrovata in una specie di distesa fiorita sotto uno splendido cielo azzurro, sembrava d'esser quasi al paradiso. E quest'uomo era lì ad attendermi. Disse d'aver combattuto al fianco di mio padre e d'aver perduto la vista per salvargli la vita> prosegue stringendo le dita sul tomo posto sulle proprie cosce, il capo a rimanere alto, lo sguardo fisso sul viso del Kage. <Disse che mio padre gli promise i miei occhi una volta che fossi cresciuta, per ripagare il debito e che quindi il momento era ormai giunto. Non potevo risvegliare il mio chakra, la porta era svanita e al mio rifiuto tutto è cambiato. Quel paradiso è divenuto una landa sterile e arida ed io ero...> Nuda. Schiava. Deglutisce fermandosi un istante inspirando a fondo con il naso. <Ero prigioniera di alcune catene. Ho tentato di rompermi un dito per sfuggire all'illusione ma... non è successo nulla. Lui era ancora lì e la sua frusta continuava a colpire la mia carne. Solo quando ho assecondato il suo volere mi sono ritrovata fuori dalla grotta, nelle condizioni in cui ero prima d'entrarvi> termina lei umettandosi rapidamente le labbra, il cuore ad accelerare violento al ricordo di quel momento. <Non so se credere che fosse tutto assurdamente reale o di essere prigioniera di una illusione così potente da rendere inutile persino il dolore di una frattura> scuote appena il capo chiudendo gli occhi per un solo istante. <Cosa pensate sia accaduto, Hokage-sama?> domanderebbe allora ricercando nelle sue iridi azzurre il sollievo e il conforto che è solita trovare nel suo sguardo comprensivo. Teme tuttavia di trovarci delusione e disappunto: che sia stata così stupida da non riuscire davvero ad uscire da un genjutsu? Da lasciarsi piegare da una illusione così palese? Non sa cosa aspettarsi dal di lui sguardo, ma sa che qualunque cosa vi avrebbe trovato, l'avrebbe incoraggiata in ogni caso a migliorare senza per questo abbatterla. Il discorso prosegue e l'attesa si fa trepidante. L'osserva con gli occhi carichi di stupore, una speranza vivace le vibra nel fondo dello stomaco al semplice accarezzare l'idea di poter essere in vista d'una insperata promozione. Senza rendersene conto il tempo è passato, le missioni si sono accumulate e così anche la sua esperienza. Che sia davvero migliorata così tanto senza accorgersene? Raido di questo è convinto, ma lei si sente ancora fin troppo piccola rispetto ai grandi ninja che ha avuto modo di conoscere ed incontrare. Le iridi s'illuminano d'entusiasmo al dire del biondo, le labbra si schiudono aprendosi in un sorriso felice, radioso, mentre egli le annuncia di esser stata promossa a chuunin della Foglia, ed il cuore le batte rapido ed euforico nel petto. <Grazie mille Hokage-sama!> esclamerebbe allora scattando in piedi, il tomo a venir fermato per un soffio dal cadere in terra, riposto in seguito sulla sedia. In realtà non è che abbia da ringraziare, è il successo derivante dal suo lavoro e dai suoi sforzi e per questo si ritrova un istante dopo a balbettare confusa, emozionata. <Cioè... non è che sia un regalo, però... però... > Ecco, si è persa. Tipico. <...waaah, insomma, avete capito, sì...> arrossisce violentemente portando la destrorsa a grattar la nuca. [chakra: on]

16:05 Hitomu:
 La ragazza scatta in piedi dalla felicità esclamando tutta la sua gioia. Gli sforzi vengono ripagati, questo è certo. Il talento e le capacità unite ad un buon animo sono i fattori principali per essere presi in considerazione. <Tutto ciò che avrai, sarà perchè lo meriti Kaori. Ricordalo sempre..> afferma il jinchuuriki sperando che le sue parole vengano custodite per bene dalla ragazza. <Sono felice dei tuoi progressi, ma questo è solo un nuovo inizio e un nuovo punto di partenza. Prendi slancio da questa promozione e fai sempre meglio!> un altro consiglio per la giovane chunin. <Troverai fuori da questo ufficio una ragazza che ti aiuterà a scegliere le misure del giubbotto che dovrai ricevere, ma non è obbligatorio indossarlo> il giubbotto a cui fa riferimento è quello indossato da lui, di colore verde. <Ma non c'è tempo per festeggiare, bisogna capire di più su quel che ti è successo> il jinchuuriki riflette sulle parole della Hyuga cercando di capire in che situazione si è incastrata. <Ciò che ti è successo è molto ambiguo..> cerca di pensare bene a cosa fare <Le possibilità che fosse un'illusione sono molte, soprattutto perchè non capita molte volte di veder la realtà in cui ci si trova in maniera così netta. Ma mi ha detto che non eri sola..> forse una soluzione per capire di più di tutto ciò c'è. <Hai parlato con loro? Se provassi a chiedere ciò che loro hanno visto, potreste scoprire di più. Cosa dici?> chiede il suo pensiero su ciò che le ha appena detto. [chk off]

16:22 Kaori:
 Le parole dell'Hokage sono sempre fonte d'ispirazione per i ninja della Foglia, sempre un aiuto per incentivare la loro crescita e incoraggiare i loro sforzi. Par quasi un padre gentile pronto a sostenere i figli sia negli attimi più bui che in quelli più felici. La Hyuga si sente davvero felice di quella notizia, soddisfatta di veder realizzato quell'altro piccolo traguardo sul suo cammino verso l'apice di una carriera che prosegue giorno dopo giorno. <Vi assicuro che farò sempre il possibile per migliorare e rendervi fiero, Hokage-sama> si inchina profondamente chinando il busto in avanti ed il capo verso il basso. <Indosserò quel giubbotto con fierezza e orgoglio> aggiunge poi rialzandosi e sorridendo contenta alla volta del biondo, prima di respirare a fondo e tornare a sedersi scostando il libro dal sedile per riporlo nuovamente sulle proprie gambe. Tornano a disquisire su quegli eventi scaturiti nella grotta all'interno del Monte e la giovane si ritrova ad annuire alle parole dell'altro con fare lento. <Sì, c'erano un paio di ragazzi ed una ragazza oltre a me, ma non li ho mai visti prima. Non so chi siano per questo non ho potuto parlarci prima... non sono riuscita ad incrociarli> spiega lei inspirando a fondo, una mano a sistemare una ciocca ribelle dietro l'orecchio. <Personalmente temo che potrebbero non essere neppure ninja della Foglia, in verità. Non mi pare di aver visto il coprifronte su di loro, ma potrei sbagliare> aggiunge poi cercando di ricordare meglio quel giorno, ma senza troppo successo. Con tutto quel che è accaduto non ha memorizzato alla perfezione i dettagli delle loro sagome nella mente. <Comunque cercherò sicuramente di parlarci se dovessi incontrarli. Anche se davvero penso sia impossibile che mio padre possa aver promesso una cosa simile. Ha sempre cercato di istruirmi per essere più forte ed una degna Hyuga, non avrebbe avuto senso se un giorno avessi dovuto dir addio al mio Byakugan sotto un suo accordo> direbbe dunque guardando l'altro in viso. <Ad ogni modo, signore, vorrei chiedervi un'ultima cosa se possibile> aggiungerebbe poco dopo lei andando a carezzare lentamente la copertina del volume sulle sue gambe con la destrorsa. <Quando qualche sera fa avete mandato me ed Hiashi a sorvegliare l'archivio, non ho potuto fare a meno di leggere il titolo di un faldone che il ladro aveva preso con sé> dice fermandosi un istante e umettandosi rapidamente le labbra. <“Orochimaru, serpenti, porte e immortalità”> cita testualmente prendendo una piccola pausa. <Volevo chiedervi il permesso di consultare quel volume. Sto facendo delle ricerche circa la Kuchiyose no Jutsu e come primo passo stavo consultando tutti i volumi possibili che trattassero dei tre sannin leggendari della Foglia. Considerando che Orochimaru era solito evocare dei serpenti giganti, ho pensato che forse fra quelle pagine potesse esserci qualcosa in proposito che avrebbe potuto aiutarmi> spiega lei con fare misurato, cauto, cercando di esporre il più chiaramente possibile l'innocenza dietro le sue intenzioni. Sa che Orochimaru è famoso per qualità non propriamente ortodosse e vuole mettere bene in chiaro il fatto che ad interessarla non sia né la sua figura né la questione dell'immortalità citata nel titolo, ma solo la ricerca d'informazioni circa una potente e utilissima tecnica da pochi apprendibile. [chakra: on]

16:40 Hitomu:
 Il jinchuuriki è felice delle parole della ragazza <Sono sicuro che riuscirai nel tuo intento> lascia nuovamente che un sorriso raggiunga il volto della kunoichi. La Hyuga spiega ancora la situazione in cui si trovava non ricordando chi fossero i ninja che erano con lei. <Penso che se li incontrassi, chiedere a loro qualche informazione sia la cosa migliore da fare in modo da avere un quadro più lucido di tutto quel che è successo> avere altre visioni da parte degli shinobi presenti potrebbe farle capire se realmente era un'illusione o una situazione reale e alquanto strana. <Lo credo anche io, tuo padre non lo avrebbe fatto mai> si riferisce alle parole della Hyuga sul padre, ovviamente. <Per ora stai tranquilla, allora. Se capiti nuovamente in una situazione simile, non aspettare a farmelo sapere> conclude il jinchuuriki di Kurama mentre la ragazza chiede un'ultima cosa proprio al Nono Hokage <Mi ricordo, sì..> una missione alquanto semplice per loro. La ragazza chiede il permesso per poter prendere un volumo riguardante l'ex discepolo del Terzo Hokage, Sannin della Foglia e traditore del suo stesso Villaggio, Orochimaru. Un shinobi pericoloso ma dalla mente astuta, forse uno dei più intelligenti mai esistito sulla faccia della Terra. Le iridi azzurre del jinchuuriki accompagnano sul volto della ragazza la di lei richiesta. <Potresti trovarci qualcosa di interessante lì dentro, ma solo sull'evocazione eh! Mi raccomando..> si preoccupa, ovviamente, che si trovi scritto dentro quel libro qualcosa che non debba esser letto da una neo-chunin. <La Kuchiyose no Jutsu è una tecnica che può rivelarsi utilissima in molte situazioni. Studia per bene e cerca di ottenere maggiori informazioni da questa opportunità> il permesso è stato dato a Kaori che potrà, dunque, leggere quel volume richiesto. [chk off]

21:15 Kaori:
 Il sorriso permane gentile sulle di lei labbra, la felicità di quella notizia va per un attimo a sovrastare qualunque altro sentimento portandola a sentirsi accolta e coccolata dallo sguardo soddisfatto del biondo. È felice di sapere di aver fatto buona impressione nei suoi riguardi, ha sempre desiderato di poter rendere il proprio Hokage fiero di sé. E tuttavia quel gaudio vien ben presto moderato in virtù di ben più importanti rivelazioni. Chiacchierano loro dei fatti relativi alle Porte dell'Anima, il consiglio del giovane porta la Hyuga ad annuire appena, concorde. <Sì, signore. Lo penso anche io> aggiungerebbe dunque lei per poi cercare di affidarsi totalmente alle di lui parole. Stare tranquilla, attendere, pazientare e capire. Cose apparentemente facili ma che le riescono sempre più complesse considerata l'assenza improvvisa del kiriano dal suo fianco. <Grazie del vostro aiuto, Hokage-sama. Parlare con voi riesce sempre, in qualche modo, ad essermi di enorme conforto...> direbbe lei con candore, sincera, abbozzando quel sorriso tenero, caldo, che va a plasmarsi sulle labbra morbide. Le sovviene alla mente, a quel punto, il favore che avrebbe voluto chiedere all'uomo tempo addietro: la visione di quel faldone nascosto nell'archivio su Orochimaru. Sebbene sia nota la sua personalità ambiziosa e perversa, i suoi obiettivi poco affidabili e quella strisciante perversa determinazione che lo ha portato a tradire la Foglia, nessuno può negare la sua genialità, la sua bravura nell'ambito magico. Non è detto che i suoi insegnamenti debbano necessariamente essere sbagliati, se utilizzati nel modo giusto. Il Jinchuuriki si dimostra, ovviamente, sorpreso e leggermente preoccupato all'idea di concedere un simile permesso eppure decide di fidarsi di lei concedendole questo permesso dandole però i dovuti limiti. <Vi ringrazio Hokage-sama. E' l'unico argomento di cui mi possa interessare, ve lo assicuro. L'immortalità è qualcosa al quale non aspirerei mai, è uno studio che mi lascia piuttosto disarmata> cerca di garantire lei annuendo appena col capo, andando poi ad immagazzinare quelle ultime parole del biondo. <Farò il possibile per avere chiare le idee, signore. Desidero far miei tutti i metodi possibili per proteggere le persone che amo. Non è la forza che m'interessa ottenere, ma i mezzi per difendere gli innocenti> rivela lei, infine, con un sorriso sincero. [chakra: on]

21:36 Hitomu:
 Le parole di lei giungono all'udito del jinchuuriki entrando come una dolce sinfonia che tranquillizza i timori del Nono Hokage. La ragazza spiega come il parlare con il biondo sia quasi sempre di conforto. L'ennesimo sorriso si mostra soddisfatto sul volto dell'uomo seduto dietro la scrivania. Non può che esserne contento perchè, in fondo, vive per aiutare il suo Villaggio e ogni persona al suo interno. <Sono sempre qui, Kaori. Ogni volta che avrai bisogno> sincero, come sempre. Gli occhi azzurri guardano, ancora una volta, la figura della ragazza nel di lei sguardo cercando di trasmettere il suo amore paterno verso la Foglia. La ragazza ha ricevuto il permesso per poter leggere il volume da lei richiesto ed accetta le 'condizioni' imposte dal Nono. Più che condizioni, sono premure del jinchuuriki verso i suoi ragazzi. Non vuole che intraprendano strade che, secondo lui, possono essere sbagliate. <Sono sicuro di quel che mi dici, Kaori. Ho piena fiducia in te..> cerca di responsabilizzarla con queste parole. Ora non è più una semplice genin. Non è la ragazza uscita dall'Accademia che ha bisogno di imparare. Ora, è una chunin. Il suo compito è quello di essere una guida per i più piccoli. Deve insegnare i concetti base alle nuove leve. Insomma, ora la strada sarà ancor di più in salita. <Prenditi il tempo che ti serve e se hai bisogno una mano, chiedimi pure. In qualche modo, vedrò cosa posso fare> conclude il giovane kyudaime. Le richieste sembrano esser finite e il jinchuuriki non ha più nulla da raccomandare alla kunoichi della casata Hyuga <Se è tutto, Kaori, puoi andare.. è stato un piacere vederti e darti questa notizia> afferma mostrando un ultimo sorriso. <Ci vedremo prossimamente, buona giornata per ora..> il Nono saluta la ragazza che, a momenti, dovrebbe prendere la via del ritorno ed uscire dalla stanza della Magione. Il jinchuuriki, invece, sistemerebbe gli ultimi fogli dei rapporti presi precedentemente riponendoli a loro posto. Successivamente, farebbe ritorno nella sua casa dove ad attenderli c'è suo figlio con la sua adorata donna. END

21:45 Kaori:
 <E per quel che potrà servire, signore, anche io sarò sempre a disposizione se avrà bisogno di me> replica la chuunin con un sorriso dolce, gentile ad increspare le labbra rosate sul suo volto. Non desidera essere solamente un ninja per il biondo ma, se egli dovesse volerlo, anche un sostegno ed un aiuto per qualunque situazione dovesse richiedergli qualcosa del genere. Ci tiene a poter essere una persona di fiducia per il suo Hokage, soprattutto dopo quel piccolo fraintendimento dovuto dalle menzogne di Kurako. Stringe il tomo tenuto in equilibrio sulle cosce ed inchina appena il capo al successivo dire del Nono. Sapere che l'altro si fidi di lei e delle sue innocenti mire la tranquillizza, la rassicura. La rende felice. <E vi ringrazio per questo. È un grande onore sapere che vi fidiate di me, signore> andrebbe a dirgli con devozione, con rispetto, rialzando solo dopo diversi istanti il capo in sua direzione, le iridi color perla ad osservarne il volto gentile. Il loro incontro è finito, non v'è più nulla che i due abbiano bisogno di dirsi per ora. Il biondo procede a congedare la giovane che, annuendo appena col capo, va alzandosi dalla sedia tenendo il tomo ben stretto fra l'avambraccio sinistro ed il proprio seno. <A presto Hokage-sama e ancora grazie per questa opportunità> un nuovo inchino, profondo e ossequioso, accompagna la voce della Hyuga che, rialzandosi in posizione eretta, va donando un ultimo riconoscente e radioso sorriso al suo superiore avviandosi solo a quel punto verso la porta. [END]

Hitomu convoca Kaori nel suo ufficio per darle la lieta notizia circa la sua promozione a Chuunin della Foglia.

Kaori dal canto suo, gli espone i fatti relativi alle Porte dell'Anima e chiede il permesso dell'Hokage per consultare un documento assai particolare dagli archivi della Magione: Orochimaru, serpenti, porte e immortalità.