Giocata del 12/11/2016 dalle 15:34 alle 17:45 nella chat "Ponte Tenchi"
Hai ricevuto un messaggio dall'Hasukage che ti chiede di incontrarti sul ponte tenchi per affidarti una missione di vitale importanza per il villaggio. Impasta il chakra
[Ponte Tenchi] E’ stata convocata dall’Hasukage per compiere una missione di vitale importanza, una missione adatta al suo grado. E’ una Genin, fresca di promozione e con il coprifronte a confermare questa sua nuova linfa vitale. Capelli azzurri, lunghi, rilegati in una treccia che si appoggia dietro la schiena, chiusi con un laccio blu. Iridi acquamarina incastonate su di un viso candido e pulito, privo di qualsiasi segno, cicatrici o lividi. Nessuna smorfia particolare a smuovere i lineamenti della ragazza e una compostezza tale per provare a mantenere la calma per quella convocazione. Indossa una canottiera azzurra sul busto semi piatto, quasi privo di forma, un paio di leggins neri a fasciare le gambe agili e snelle e un paio di scarpe nere e comode poste ai piedi. Un porta kunai rilegato sul braccio sinistro, così come due kunai posti al suo interno e un coltello affilato. Un tonico per il chakra posto all’interno della tasca destra e, quindi, utile in caso di necessità. Andrebbe così ad avvicinare le mani all’altezza del proprio petto, per ricreare la figura del sigillo della capra, per poter dare inizio al suo impasto. Socchiuderebbe gli occhi, per cercare di estraniarsi dal mondo circostante, per estraniarsi dai rumori, dalle immagini, da tutto ciò che possa recare disturbo alla sua riuscita. Tenterebbe di cancellare ogni singolo ricordo, ogni singola immagine riguardo il suo passato e ogni singola immagine collegata al suo attuale presente. Proverebbe a non ascoltare i rumori provocati dalla natura che la circonda, dal rumore provocato dai versi degli animali piuttosto di quelle delle persone che si susseguono nella sua memoria a lungo termine. Se fosse riuscita in questa prassi, cercherebbe di ritrovare la forza psichica, una forza che lei ha abbinato a un colore neutro, un colore simile al bianco sporco. Forza mentale, forza impalpabile. E tenterebbe di visionare anche la sua forza fisica, una forza a cui ha donato un colore azzurro pastello, un colore atto a essere così simile al suo elemento principale, a quell’Acqua che l’accompagna nelle strade del suo villaggio. Proverebbe così a visionare un ologramma del suo corpo, una figura immaginaria nella sua testa e cercare di mescolare le due forze, renderle un’unica entità, renderle un’unica essenza. Dovrebbe essere così riuscita a raggiungere il suo scopo, attivando la propria riserva di Chakra. [Attivazione Chakra: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Coltello x1 – Tonico Chakra x1]La nebbia sovrasta il ponte Tenchi, il bianco impedisce a chiunque vi sia sopra di vedere bene, nemmeno alla giovane Yumire che riesce a impastare correttamente il proprio chakra. Il ponte, almeno in apparenza, si rivela privo di forme di vita e il silenzio regna sovrano. Il ponte si presenta come un lungo corridoio all'aperto fatto di assi di legno, ai lati vi sono asti in ferro a fare da corri mano per chiunque voglia un appoggio per camminare o semplicemente guardare il panorama. A circondarlo vi è una foresta, sia al suo inizio che alla sua fine, sotto di esso, invece, scorre un fiume di acqua limpida e cristallina. Tornando a Yumire, nel luogo non c'è Yukio, non vi è il Kage di Kusa ad aspettarla e questo è strano, molto strano ma all'improvviso 3 kunai vanno a conficcarsi proprio dinanzi alla genin con velocità e forza<Ahahahahahaha>una risata squarcia l'aria intorno a se, la risata di un uomo<Hai una presenza...glaciale>va a parlare con la ragazza ma..dov'è? Non riesci a vederlo, senti soltanto la sua voce ma ancora non sai dove si trova, come sia posizionato, non sai niente<Vedo che il Tessai ti ha mandata veramente...forse non ha più bisogno di te>continua con il suo dire verso la giovane mentre la nebbia imperversa sempre più riducendo la sua capacità visiva praticamente della metà. [Quest][Vista: -50%]
[Ponte Tenchi] E’ tutto così strano, è tutto così particolare, è tutto così… poco chiaro. I passi continuerebbero a muoversi in direzione di quel luogo di ritrovo, un luogo dove la gente ama soffermarsi per vedere il fiume, per godersi della natura che li circonda, per godersi il sole che di solito splende incontrastato. Ma non vale per questa giornata, non vale per questo pomeriggio e, infatti, una nebbia fitta andrebbe a occultare in parte la vista della ragazza, la vista della sedicenne e tre kunai andrebbero a conficcarsi davanti ai suoi piedi, a pochi passi dalla punta delle sue scarpe. Una voce alquanto strana e strozzata da una risata andrebbe a farsi viva nell’orecchio della Genin. Non riconosce quella voce, non sa di chi possa essere e, di certo, non si tratta del Tessai. Non riuscirebbe nemmeno a vederlo chiaramente in mezzo a quella nebbia, con la sua visiona dimezzata e, quindi, meno limpida del solito. Parole andrebbero a uscire dalle proprie labbra, indirizzate verso quella voce, verso quell’uomo che dovrebbe essere presente <Il Tessai si prende cura dei membri del suo villaggio, non li abbandonerebbe così facilmente> schietta e diretta. Una voce che vorrebbe quasi apparire imponente ma che non può essere tale, data la sua giovanissima età. <Glaciale? Che cosa significa tutto questo?> perché è la prima volta che qualcuno le dona questo tipo di appellativo, questo tipo di aggettivo e di, diciamo, considerazione. Cercherebbe di avvicinarsi nella direzione dell’uomo e provare a seguire la sua voce, tentare di trovarlo e tentare di capire le sue reali intenzioni. Non le piace quella voce: il tono, il timbro, la declinazione del suono. Vuole vederci chiaro sia mentalmente che fisicamente perché non le piace sentirsi come un esserino inerme e privo di difese. Segue la voce, unico dettaglio che riesce a percepire. Deve rischiare, deve sempre dare il tutto per tutto. [Chakra On: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Coltello x1 – Tonico Chakra x1]<Ne sei davvero così sicura? Sei così sicura che uno che ha attaccato Kusa con un gigante di roccia non possa abbandonare i suoi ninja?>la voce continua a riecheggiare nell'aria, forte e decisa ma viscida come quella di un serpente<Cosa significa?>tutto si ferma improvvisamente, niente si muove<Va bene, basta con i giochi>commenta quella voce e Yumire una possente botta sul ponte per poi vedere la nebbia diradarsi all'improvviso portando nella zona del ponte tenchi un tempo solare, il sole brilla alto nel cielo, il cielo stesso non presenta nuvola alcuna ma è limpido come la stessa acqua che scorre sotto il suddetto ponte. Ed è proprio grazie a ciò che Yumire può vedere la figura che stava parlando prima, lungo cappotto nero, maglia bianca, pantaloni neri, occhiali da sole scuri, bandana nera in testa<Non ti ha detto niente? Non sai niente di te?>osserva la ragazza ma è evidente la sua ignoranza sulla questione che le si palesa davanti<Io sono Icemyamo Kori, capo clan del clan Kori>pronuncia nome e titolo davanti alla genin<E tu, mia cara ragazza, appartieni a questo clan. Tu sei un Kori...ma immagino che Yukio ti abbia spedito qui senza dirti nulla a riguardo...sempre il solito, non cambierà mai>parla più con se stesso che con lei ma che ci vuoi fare, tutti gli amici del tessai sono un po' schizzati. [Quest]
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[Ponte Tenchi] E’ una situazione piuttosto critica. Inizia a essere critica, inizia a essere troppo strana anche per i suoi gusti. Ne ha viste di stranezze nel suo passato, come lo Shoton collegato alla zia che l’ha cresciuta, ma tutto questo discorso risulta esserlo ancora di più. Non ci sta capendo nulla, non ci sta capendo davvero nulla. <Certo che ne sono sicura, altrimenti non ci avrebbe salvati dalla tirannia di Crawler. Un consigliere pazzo, un consigliere che voleva solo il male di Kusa. Mentre Yukio sa come tenere in ordine il villaggio> e ammira questa dote. L’ordine e la disciplina sono essenziali per essere rispettati, temuti e seguiti. Con la sola cattiveria non si arriva da nessuna parte. Non è solita a parlare così tanto, ma non se la sente di ascoltare parole che non sanno di verità per la sua mente. <Giochi?> domanda retorica, dato che la risposta le viene fornita in un tempo molto breve. Un colpo che viene avvertito a ridosso del ponte, contro la pavimentazione dello stesso, facendo in modo che la nebbia inizi a svanire davanti ai suoi occhi e il cielo torni a essere limpido e splendente. Pian piano la sua vista andrebbe a riprendere la totalità del suo raggio d’azione, avendo una visione cristallina, riuscendo a porre le iridi acquamarina in direzione del fiume in un primo momento per poi essere orientate in direzione dell’uomo. Un lungo cappotto nero a coprire un corpo alto e prestante. Maglia bianca a coprire il torace possente, così come un paio di pantaloni neri a fasciare le gambe muscolose. Occhiali da sole neri portati indosso e una bandana nera a coprire i capelli. E’ la prima volta che lo vede, sicura di non averlo mai incontrato nella sua breve vita. Il sopracciglio destro andrebbe ad alzarsi verso l’alto, prima di riprendere parola <Cosa doveva dirmi di preciso? Io mi chiamo Yumire Hoshizuku e sono nata nel villaggio di Kiri sedici anni fa. I miei genitori sono morti durante una missione per conto del Tessai e i miei zii mi hanno adottato per crescermi e per non lasciarmi sola. Mia zia si chiama Momoko Shoton. Direi che so abbastanza della mia vita, non crede?> racconta, fredda e diretta quanto sa essere il ghiaccio. Esso può anche ardere al contatto, può bruciare la pelle. Le successive parole andrebbero a smorzare quella smorfia provocata dal sopracciglio, facendole spalancare le iridi acquamarina e portandola a non credere ai suoi stessi occhi, a non credere alle sue stesse orecchie. A non credere a quello che sta vivendo in questo preciso momento. <Non mi ha detto nulla. Non mi è stato detto nulla. Come può essere? Tu sai chi erano i miei genitori?> domande lecite, domande che stanno facendo sanguinare il cuore. Una lacrima che vorrebbe scendere dal viso della giovane, dall’occhio destro, ma non riesce a produrne di altre. E’ come se avesse un blocco dentro al suo corpo, è come se avesse una strana sensazione dentro di sé. Sguardo acquamarina che sembrerebbe quasi perdere la sua tonalità calda, se il blu può essere considerato più caldo dell’azzurro. Rimarrebbero nella direzione dell’uomo, con il fiato corto che prende vita dalla bocca della ragazza e che farebbe uscire altre parole. Strozzate dalla sorpresa, strozzate dalla sensazione di solitudine che avverte attorno a sé. Tuttavia cercherebbe di mantenere la mente lucida, sgombra da qualsiasi ricordo che possa ostacolare qualsiasi mossa. Flashback della sua infanzia che vengono innescati, di immagini confuse e opache. <Chi mi dice che è la Verità, questa? Chi mi dice che tu sia davvero chi dici di essere? Dimmi dei miei genitori o sarò costretta a estorcerti parole in modo differente> calcolatrice e diretta. Tenta di mantenere una certa serenità dentro al proprio corpo, nonostante la situazione si stia facendo critica a livello emozionale. E’ stata strappata via dai suoi genitori, è stata strappata via da suo zio. Non volevano che sapesse del suo retaggio, non volevano che arrivasse a questa conoscenza. Ma di questo, lei, non sa nulla. [Chakra On: 25/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Coltello x1 – Tonico Chakra x1]Le domande della ragazza sono giuste e non lo si può negare ma un uomo come lui non è uno sprovveduto e sa cosa dice<Tatsu Hoshizuku ti dice niente? Special jonin di Kirigakure, membro del clan Kori e vice capo clan. Come informazioni ti bastano per descrivere tuo padre?>diretto e conciso come non mai il capo clan mentre guarda fisso la ragazza negli occhi. Non la sfida ma le offre soltanto la verità più pura, un qualcosa che deve accettare purtroppo<Sui tuoi genitori non c'è molto da dire, sono morti per difendere la patria e sei stata affidata a tua zia. Questo è quanto mia cara ma se ancora non mi credi...tu hai da poco sviluppato il suiton, hai scoperto l'elemento dell'acqua, dico bene?>una domanda retorica, sa già la risposta e non ha bisogno di conferme<Lo stesso successe a Tatsu appena divenuto genin>commenta sorridendo<Ma devi sapere che un Kori ha dentro di se anche il fuuton, l'elemento del vento che, unendosi al suiton riesce a formare un terzo l'elemento, lo Hyuton ovvero l'arte del ghiaccio, la capacità di manipolare il ghiaccio>spiega bene o male le abilità del clan di provenienza<Se ancora non mi credi, richiama il suiton, cerca il fuuton nel tuo corpo, fondili e, una volta fatto, tocca il corrimano alla tua sinistra e guarda cosa succede>un semplice consiglio viene dato alla ragazza ma lo eseguirà? [Quest]
[Ponte Tenchi] E’ tutto fuori da ogni logica, tutto fuori da ogni punto sano della mente di chiunque. E’ tutto così unico, così diretto, così meravigliosamente chiaro. Le ascolterebbe le prime parole pronunciate dall’uomo e lo sente quel nome, quel grado e, ancora una volta, il nome di quel Clan. Sua zia le aveva parlato di suo padre, le aveva riferito quel nome ma non si era mai soffermata a dire altro su di lui. Si spiegherebbero tante cose, si spiegherebbero fin troppo cose. <Tatsu, padre..> incredula, con un’altra lacrima che le scenderebbe sulla guancia destra ma senza che altre trovino sfogo all’esterno. E’ come se non riuscisse proprio a piangere, a dare vita alle sensazioni che fanno parte dell’essenza umana. <Kori…> riprende il nome del Clan, come se ancora non riuscisse a metabolizzare il tutto, come se dovesse convincersi. Le parole che seguirebbero la faranno destare da quel piccolo torpore reso possibile dal freddo e annuirebbe leggera con il capo quando comprende che l’uomo conosce perfettamente tutti i tratti essenziali della sua esistenza. Sa che è appena divenuta Genin e ha da poco scoperto il Suiton nelle trame del suo Chakra. <Anche mio padre ha seguito il mio stesso percorso.. anche mio padre ha scoperto subito d’essere destinato all’acqua> ne parla con un tono leggermente strozzato da una gola debilitata dall’emozione, da una gioia che vorrebbe esplodere ma che viene frenata da troppi elementi. Altre parole vengono rivolte nella sua direzione, altre parole riguardo diversi elementi del Chakra. Il vento, quell’elemento invisibile, che impregna l’aria. E lo Hyuton. Non ne ha mai sentito parlare, da nessuno. <Suiton e Fuuton danno vita allo Hyuton? Acqua e vento possono ricreare il Ghiaccio?> incredula ma calma nel cuore. Il suo viso non lascerebbe trasparire quel turbinio di emozioni che si susseguono nella sua testa e proverebbe a eseguire la prassi indicata dall’uomo. Cercherebbe di sentire dentro di sé quell’acqua limpida, quell’acqua cristallina che dona frescura al corpo, alla pelle. Quell’acqua che sa di rinascita contro il calore del sole, che sa di distruzione se la natura si ribella, che sa di crescita se utilizzata come ausilio per coltivare i campi. L’acqua che è l’elemento essenziale, che ci dona la vita, che ci permette di rimanere in vita. Un elemento sconnesso, discontinuo, impossibile da domare se adirato e impossibile da rinchiuderlo in una forma esatta e concreta. Un elemento tangibile ma indomabile. E tenterebbe di trovare il Fuuton dentro di sé, la forza del vento che porta con sé distruzione contro le case, che provoca tornadi, trombe d’aria, uragani, tempeste se unita all’essenza Suiton. Un elemento invisibile, intangibile, impossibile da rinchiudere davvero se non con una forzatura dettata da lacci o da chiusure particolari. Un elemento che dona frescura come calore, un elemento che può trasportare tutto con sé, portando vita o portando desolazione. E se fosse riuscita a ritrovare quell’elemento complementare, proverebbe a fonderli tra loro, a donargli una forma precisa, a tentare di unirli e di solidificare così l’acqua, di passare dallo stato liquido allo stato solido, di rendere il suo stesso Chakra come un enorme cubetto di ghiaccio, come un enorme fiocco di neve, come un’enorme stalattite di ghiaccio. Lo sentirebbe suo, lo sentirebbe dentro di sé e si avvicinerebbe al corrimano indicato dall’uomo, sulla sua sinistra e si porterebbe ad appoggiare il palmo della mano sinistra al di sopra del punto prescelto. Proverebbe così a far fuoriuscire lo Hyuton ricreato dalla mano, spingendo una piccola quantità di Chakra in quella direzione, in modo tale da donare uno strato di ghiaccio a quel corrimano, fine e lucido. Se ci fosse riuscita, rimarrebbe sorpresa di sé stessa e saprebbe di essere stata complice, per una volta, della Verità sulla sua esistenza, sul suo passato e sul futuro che l’attende. [Tentativo creazione Hyuton][Chakra On: 23/25][Porta Kunai x1 – Kunai x2 – Coltello x1 – Tonico Chakra x1]Tira un D50
Yumire tira un D50 e fa 12
Il ghiaccio viene richiamato dalla ragazza per poi andare a toccare il corrimano che, all'improvviso, si congela, il ghiaccio esce dalla sua mano congelando il corrimano<Ma tu guarda, avevo ragione>commenta l'uomo<Grande abilità la nostra, peccato che non possiamo congelare niente che contenga del chakra altrimenti saremmo invincibili ahahahah>ride a questa affermazione ma è vero, sarebbero davvero immensamente potenti se ciò fosse possibile<Bene, ho assolto il mio compito ma ora te ne do uno io. Allenati, controlla lo Hyuton con tutte le tue forze, rendi tuo padre fiero di te e, quando sarai pronta, torna da me per cominciare la tua istruzione ai segreti del clan Kori>detto questo l'uomo scompare in una nuvola di fumo lasciando da sola la ragazza, sola con se stessa e nessun altro ma con un potere nuovo e letale. [END]