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con Furaya, Kaori

15:23 Kaori:
 Un sole caldo e tiepido saluta quel dì a Konohagakure. L'aria si fa più fredda, l'inverno è vicino e Kaori ha deciso di coprirsi un po' più del solito andando ad indossare una larga felpa nera dal cappuccio tenuto sulle spalle ed un paio di stretti pantaloni elasticizzati del medesimo colore. Il coprifronte di Konoha regalatole da Azrael Nara è legato come sempre attorno al collo con la placca metallica messa quasi a protezione della gola sensibile mentre un porta kunai e shuriken è assicurato alla coscia destra. Sotto la felpa, attorno alla vita, vi è una cintura alla quale è appesa una tasca porta oggetti che spunta fuori dalla giacchetta sul fianco sinistro. I capelli viola sono lasciati lisci, liberi di ondeggiare alla brezza autunnale che di tanto in tanto spira da est. Si trova seduta in un punto imprecisato della prateria della memoria, ad una ventina di metri di distanza dal Monumento ai caduti della Foglia, col chakra già impastato ed un libro fra le mani. Le gambe sono incrociate, il volume tenuto poggiato nell'incavo venutosi a creare dall'intreccio delle leve inferiori, mentre la man destra va a sostenere il viso, il gomito puntellato sul ginocchio sottostante. Ha preso in prestito un volume dalla biblioteca della Foglia per fare delle ricerche sui tre leggendari Sannin di Konoha: Tsunade, Jiraiya e Orochimaru. Cerca qualsiasi tipo di informazione sulle evocazioni da essi utilizzate in passato al fine di cercare di farsi un quadro generale su tale tecnica. Al momento sta leggendo della Principessa Tsunade e, di tanto in tanto, quando trova qualcosa degno di nota, va a prendere degli appunti sul quaderno posto al suo fianco, sull'erba soffice. Per ora tutto ciò che ha trovato di interessante si riduce a sapere che fosse capace di evocare delle Lumache il cui più grande potere consisteva nel curare gli altri tramite una certa spesa in chakra. Tuttavia il potere di questa evocazione era massimizzato grazie all'enorme potenziale medico della kunoichi per cui non si può benissimo sapere quanto le lumache in sé siano capaci di fare. Inspira a fondo andando a disegnare su un angolino della pagina del suo quaderno una mezza luna stilizzata. Raido è sempre nei suoi pensieri nonostante una sua copia sia proprio lì a Konoha, quasi sempre al suo fianco. Tuttavia lei sa che è solo una creazione del suo chakra per quanto pensi, ragioni e provi esattamente quello che farebbe l'originale e non riesce a non pensare a come debba sentirsi lui, a Kusa, senza di lei. La pensa? Le manca? Si sentirà solo? Le spalle si abbassano appena, un nuovo sospiro sfugge alle sue labbra mentre, per un istante solamente, decide di prendere una pausa da quella lettura. [chakra: on]

15:40 Furaya:
 In lontananza, riesce di già a vedere il Monumento ai Caduti di Konohagakure, che ha sede proprio alla Prateria della Memoria. La Consigliera si presenta con uno Yukata corto di colore nero, sul cui tessuto son disegnati svariati fiori di ciliegio che si intersecano fino in prossimità delle spalle. In vita, vi è una fascia che tiene stretto l'abito. Tra questa e il secondo, è presente la Katana, precisamente sul fianco sinistro della donna. Ai piedi, ha un paio di sandali ninja di colore nero, rinforzati in metallo e alti fin sotto le rispettive ginocchia. Le maniche larghe e lunghe dello Yukata coprono i vambraci metallici, posti sulle braccia come protezione, e i due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce - a destra - e la Naginata - a sinistra -. Le mani son inoltre coperte da un paio di guanti di colore nero, tagliati a metà dita e con placca metallica sul dorso. Il coprifronte della Foglia è tenuto sul capo, tra i capelli rosei che le giungono fino a metà collo. Contro la coscia destrorsa, ha una Tasca Porta Kunai e Shuriken, accompagnata da una Tasca Porta Oggetti posta sullo stesso lato del corpo. Il Chakra è, ovviamente, di già attivato, per qualsiasi evenienza. Alterna le inferiori leve per poter raggiungere il suddetto Monumento. Per il momento, ancora non si accorge della figura della Hyuuga, poiché ancora lievemente distante. Tuttavia, è in lento, ma costante, avvicinamento. Le spalle sono rilassate, gli occhi focalizzati nelle vicinanze del loco. Schiena ben diritta, respiro pacato. < Che giornata. > Lontana dalle scartoffie, lontana dai problemi della propria vita. Niente lavoro oggi per la Nara che, probabilmente, può godersi una giornata diversa sicuramente dalle altre della sua giovane vita. [Chakra ON]

15:55 Kaori:
 Deposita il libro da cui sta facendo le sue ricerche poggiandolo sull'erba ai suoi piedi. Lo lascia aperto alla pagina ove è arrivata assicurandosi tuttavia di inserire il nastro rosso che pende dal tomo in mezzo ai due fogli, di modo tale che se anche una folata di vento avesse scostato le pagine, avrebbe saputo facilmente ritrovare quella giusta. Afferra il suo quaderno poggiandolo sulle gambe ove fino a poco prima sostava il libro e rilegge lentamente le informazioni segnate sulla carta. Un breve accenno sulla Quinta, storia e capacità molto brevemente riassunte in poche righe e tutti i vari accenni trovati sulle lumache che era solita evocare in combattimento. Ben poca roba, in verità, meno di quanto si sarebbe aspettata, ma almeno è un punto di partenza da cui partire. Inclina di poco il capo andando a sorreggerlo sulla mancina mentre con la destrorsa va a scribacchiare sull'angoletto della pagina con noncuranza. Diversi schizzi di varie lune che vengono stilizzate qua e là, il significato di tale simbolo a riecheggiare sordo nella sua sola mente, mentre per chiunque altro potrebbe essere un simbolo come un altro dettato dalla noia del momento. Inspira a fondo arrestando la matita sulla carta prima di notare una novità nell'ambiente circostante. Una figura, non troppo distante ma nemmeno particolarmente vicina, avanza lentamente in direzione del Monumento. I capelli rosa perfettamente visibili grazie alla giornata limpida e tersa, lasciano ben pochi dubbi sull'identità della donna in questione. Un sorriso va increspando le di lei labbra portandola a raccogliere fra le braccia libro e quaderno ed alzarsi da terra con estrema calma. Va dunque a muovere le leve inferiori con fare cauto, misurato, senza fretta alcuna in direzione della jonin. Non la vede da ben prima della sua partenza per Kusa, le fa piacere rivederla dopo tutto quel tempo. Andrebbe dunque ad avvicinarsi a lei andando incontro al di lei movimento fino a quando non si fossero ritrovate l'una di fronte all'altra -se l'altra non avesse voluto evitare quell'incontro-. <Buongiorno Furaya-sama> saluterebbe lei con un caldo sorriso dipinto sulle labbra ed un educato inchino del capo al suo indirizzo: dopotutto è pur sempre la Consigliera! <Mi fa un sacco piacere rivederla. Come sta?> la saluterebbe con candore, gentile come sempre rialzando il viso e puntando le iridi color perla sull'altro volto, i capelli adesso finalmente ricresciuti sul suo capo dopo quel brutto incidente che l'aveva privata. [chakra: on]

16:15 Furaya:
 Alterna le inferiori leve con la calma di chi, effettivamente, non ha niente da fare, se non una passeggiata del tutto normale. Lo sguardo spazia a destra e a sinistra, e finalmente dovrebbe essere in grado, essendosi avvicinata ulteriormente e potendo meglio vedere la Prateria, di notare la figura di Kaori. Sfarfalla le ciglia e, prima di poter dire qualsiasi cosa, sente l'altrui voce rivolgerle un saluto. < Oh, Kaori. > Le labbra rosee su quel volto pallido si distendono, mostrando un normale sorrisetto, assolutamente cordiale e sincero. < E' da molto che non ci vediamo. > Riflette, continuando ad alternar le inferiori leve così da raggiungere la ragazza. Si fermerebbe a circa un metro di distanza, restando però in piedi. Sposta soltanto il proprio peso corporeo da una gamba all'altra, cosicché possa ritrovarsi maggiormente comoda. La schiena, come poc'anzi, sarebbe comunque ben ritta. La loro differenza di altezza non è sostanziale, pertanto nessuna delle due ha necessità d'alzare o abbassare il capo, rischiando un torcicollo. < Io sto bene. > Sì, può azzardare di dire che sta bene, effettivamente. Vivono un periodo di pace che potrebbe essere destinato a durare ancora per molto. < Tu, invece? > Ribatte, mantenendo un tono assolutamente calmo e pacato, tipico della sua natura. A meno che non s'arrabbi, ma quello capita assai di rado. E' un tipo assai paziente. < Dove sei stata tutto questo tempo? > Teoricamente, in quanto Consigliera, dovrebbe saperlo. Esattamente come dovrebbe essere a conoscenza della sua promozione a Chunin. Tuttavia, fa la finta tonta. Vuol sentire cosa ella abbia da dire a riguardo. Ad ogni modo, resta ferma sul posto, sorridente e pacata. Si lascia beare dalla leggiadra brezza non ancora del tutto gelida, che le scompiglia i corti capelli rosei. [Chakra ON]

16:26 Kaori:
 Ora che ha di nuovo dinnanzi la Consigliera si rende conto di quanto, in effetti, le fosse mancata quella sua presenza rassicurante e serena. Ha sempre un'aria elegante e sicura, non pare quasi mai scomposta e ha sempre un consiglio od una buona parola da offrire. O una brutta verità da rivelare: punti di vista. Le sorride con candore andando ad annuire leggermente col capo, tenendo stretti al petto ambo due i volumi che ha fra le braccia. <Sì, effettivamente sono passate settimane dall'ultima volta> concorda lei tranquilla, adagio, umettandosi appena le labbra leggermente secche. È felice di sapere che l'altra stia bene, anche solo guardandola può notare come paia in forma come sempre sebbene non potrebbe mai vedere eventuali fasciature o bendaggi sotto quello yukata scuro. <Oh sto bene anche io, forse un po' stanca.> rivela lei con un sorrisetto sereno, inspirando piano. <Sono partita per Kusa alcune settimane fa per aiutare la resistenza tramite un carico di viveri e medicinali. Sono tornata solo da pochi giorni, ma già ho dovuto riprendere i turni in Ospedale e le missioni affidate dal Kage.> trattiene appena una risatina pensando a quanto, in quell'ultimo periodo, abbia effettivamente avuto molto da fare dopo la sua prolungata assenza. <Ma mi fa piacere darmi da fare ora che sono di nuovo qui, mi fa sentire utile> ammette snudando di poco i denti candidi e guardando l'altra in volto. <Vedo che i capelli stanno ricrescendo in fretta. Questo taglio le dona. Ero così abituata a vederla coi capelli lunghi che non pensavo che avrei potuto immaginarla con un taglio più corto> aggiunge poco dopo con fare quasi frivolo, piccole chiacchiere di circostanza per celebrare al meglio il ritrovo di una vecchia compagna. <Invece le sta bene> sbatte le ciglia un paio di volte, respira tranquillamente lasciando che la brezza carezzi i loro volti. È una bella giornata quella ed è contenta di poter passare parte di essa al fianco della jonin. <E lei cosa ha fatto in questo periodo? Ci sono state emergenze da risolvere? Problemi? O è andato tutto bene?> cerca dunque d'informarsi dalla persona che, dopo l'Hokage, è più aggiornata sulla situazione del Villaggio. [chakra: on]

17:06 Furaya:
 < Cosa stai leggendo, se posso chiedere? > Nota quei volumi ch'ella stringe al petto e si incuriosisce. Infila il naso dove non dovrebbe, ma è comunque nella sua natura di Anbu cercare risposte e tenere tutto sotto controllo. Oppure, potete semplicemente chiamarlo sesto senso. < A Kusagakure, è andato tutto per il meglio? > Chiede, sfarfallando le ciglia. E' sì informata, ma non al cento percento. Inoltre, preferisce che siano gli altri a raccontare a lei cosa effettivamente accade, oltre a leggere rapporti che, delle volte, le confondono soltanto le idee. Dialogare a quattr'occhi, lo trova un metodo assai migliore per comprendere la tipologia di persona che si ha davanti. Oltre al fatto che è facilmente intuibile se stia mentendo oppure no, cosa che è invece infattibile qualora legga soltanto un rapporto. < Oh, beh, quello è normale. > Piega la testa di lato, piegando le braccia sotto il seno. < Son felice che sia tornata a Konoha. L'Ospedale ha sicuramente bisogno di valenti medici. > E avendo constatato che ci sa fare, avendo altresì aiutato la Consigliera stessa a riprendersi dalle ferite gravi subìte, può affermarlo con certezza. < Son contenta, comunque, che tu abbia potuto aiutare anche il Villaggio di Kusa. Sarei voluta intervenire anche io.. > Ci aveva pensato, non lo nega. < ..ma come ben sai o tu possa immaginare, il mio ruolo prevede la mia presenza qui. E Konohagakure ha bisogno di Ninja che la difendano. > Scrolla le spalle, espletando con sincerità le proprie parole. < Uhm.. > Arrossisce lievemente sulle gote, socchiudendo le labbra. < Onestamente, mi mancano i miei capelli così lunghi e son quasi invidiosa dei tuoi. > Deve essere onesta, la guarda sorridendo. < Tuttavia, ora come ora, non posso lamentarmi. E' stato meglio perdere i capelli che la vita, d'altronde. Qualche altro mese e ricresceranno floridi come una volta. > E' strano, ma ci teneva ai suoi capelli. Fortunatamente, non avevano preso il colore dei capelli del padre, ragion per cui può vantarsi di averli come sua madre. < G-grazie. > Accetta il complimento, lanciando una rapida occhiata al Monumento ai Caduti, prima di tornare su di lei. < Emergenze.. Non del tutto. > Meglio non citare i Quattro Hokage tornati in vita, dal momento che la popolazione doveva esserne all'oscuro. < Ultimamente, comunque, sembra esserci una atmosfera di pace. > Sospira. < E dovrebbe essere sempre così. > Rilassa le spalle. < Ultimamente, ci sono soltanto delle Missioni e parecchi Esami che tengono impegnati sia Allievi che Ninja esperti. > Lei compresa. [Chakra ON]

17:27 Kaori:
 Alla domanda della Consigliera la ragazza va istintivamente ad abbassare lo sguardo sul libro e sul quaderno che ha stretti al petto. <Libri di storia. Cercavo informazioni sui tre leggendari Sannin e sulle loro capacità> spiega rialzando poco dopo lo sguardo sulla donna, un sorrisetto timido a dipingersi sul viso dai tratti appena meno infantili, leggermente più femminili e definiti. <Ho sentito dal Mizukage della Kuchiyose no Jutsu e volevo cercare delle informazioni a riguardo partendo dalle evocazioni di questi grandi guerrieri> rivela sincera, stringendosi appena nelle spalle con fare tranquillo. Annuisce poi alla sua successiva domanda ritrovandosi a sorridere docile e candida al ricordo del periodo trascorso all'Erba. <Sì, direi di sì. Considerate le circostanze poteva andare molto peggio di così, ma l'Hasukage s'è preoccupato per tutto il tempo dell'incolumità dei cittadini e i danni più gravi riguardavano palazzi e negozi più che gli abitanti stessi> racconta lei con un sorriso ricolmo di stima e ammirazione. <Sono sicura che il Villaggio rinascerà ancora più bello di prima.> Speranzosa lei, innocente nel credere fermamente in quel pensiero spontaneo e gentile. Ha avuto modo di vedere come gran parte della popolazione fosse desiderosa d'aiutare ed il loro contributo e il loro amore avrebbe portato lo stesso Paese a risorgere dalle sue stesse rovine. <Anche io sono contenta. Ho ancora molto da imparare, non volevo perdere altro tempo lontana dal reparto> annuisce lei tranquilla continuando ad osservare il viso della kunoichi. Un sorrisetto poi come accondiscendente va ad incresparle le labbra mentre, spostando il peso del corpo sull'altra gamba, annuisce alle parole della Nara. <Konoha non poteva privarsi delle sue migliori carte. Ma l'aiuto che è stato portato reca con sé anche il suo nome e quello di ogni singolo altro abitante> dice la giovane con candore per poi notare, poco dopo, quel tenero rossore che va a sfumare sulle gote morbide e gentili della Jonin. La sente parlare dei suoi capelli, della sua chioma, quasi fossero ragazze come tante, giovani senza pensieri che si scambiano timori e pareri su argomenti semplici e frivoli. Per un istante non sono kunoichi, ma semplici persone. <Ed io che pensavo di accorciarli un po'> ridacchia lei portando una mano a scivolare fra i propri capelli. <Sì, dopotutto in così poco tempo sono già divenuti così lunghi. Sono certa che in men che non si dica torneranno alla loro originaria lunghezza> Sicuramente meglio rinunciare alla chioma che non ad altre parti del corpo. La trova tenera in quel suo modo genuino e timido d'accettare il complimento e non aggiunge altro. Non trova carina l'idea di metterla ulteriormente in imbarazzo e si limita a domandarle se a Konoha fosse successo qualcosa in sua assenza. <Mi fa piacere sapere che la situazione sia tranquilla. Ero un po' preoccupata per come stessero andando le cose dopo quanto successo al Tempio dei Custodi> [chakra: on]

17:59 Furaya:
 Inarca il sopracciglio destro verso l'alto. < Jiraiya, Orochimaru e Tsunade? > Rammenta quanto studiato all'Accademia. Non può certo dimenticare la storia del proprio Villaggio, ricoprendo tra l'altro un ruolo così importante. < La Kuchiyose no Jutsu.. > Annuisce col capo un paio di volte, facendo capire che sa di cosa sta effettivamente parlando. < E' una tecnica importante, solitamente. > Non ne sa molto a riguardo, però, deve essere sincera. < Ma non so come aiutarti. > Si stringe nelle spalle, piegando la testa di lato. < Ad ogni modo, meglio così. L'importante è che tutto si stia ristabilendo e tornando alla normalità. > Effettivamente, potrebbero perdere un valido Alleato, qualora Kusagakure crollasse o venisse distrutta. Annuisce ulteriormente a quanto viene espresso dalla fanciulla. Ogni tanto, essere comuni persone anziché assidue lottatrici e guerriere, vuol dire che esiste ancora qualcosa di umano nel cuore di tutte loro. Vuol dire che possono ancora essere normali esseri umani, in un futuro dove le guerre non saranno più all'ordine del giorno e tutti potranno vivere spensierati e felici, senza che nessuno possa anche soltanto lontanamente interrompere la quiete. Ma è un sogno assai lontano che viene sfumato e portato via dal vento, poiché non è ancora il momento di cessare le battaglie, non è ancora il momento di buttare le armi! Non è ancora il momento di CEDERE e arrendersi. I villaggi hanno bisogno di ninja valorosi, capi che possano portare quegli stessi Ninja alla ribalta e alla vittoria. Tuttavia, è un discorso fin troppo prolisso. Nonostante sul di lei corpo vi siano cicatrici, tra l'altro alcune anche aperte, si presenta come una normale ragazza di ventitré anni che è dovuta, però, maturare troppo in fretta. E' uscita da un matrimonio durato relativamente poco, ha dovuto convivere con qualcosa di malevolo con cui aveva un legame di sangue. La sua vita non è stata affatto tutta rosa e fiori. < Già, fortunatamente. > Si stringe nelle spalle, poiché effettivamente non le dispiace che i di lei capelli ricrescano più forti di prima. < Comunque.. Per quanto riguarda la Kuchiyose no Jutsu.. Vuoi imparare ad utilizzarne una? O leggi quelle storie solo per cruccio? > Sonda la zona, il terreno. Anche a lei potrebbero essere necessarie, ma finora non ne ha trovato ancor bisogno, se non fosse per quei Lupi che ultimamente le danno il tormento e ai quali deve altresì porre un rimedio. Che sia arrivata l'ora di mettersi a cercarli? Sarebbe fattibile. < Già. Quella è stata veramente una brutta.. esperienza. > Sospira, riferendosi all'ultima affermazione della giovane. < D'ora in poi, cercheremo di prestare maggiore attenzione. E' sempre meglio prevenire determinate situazioni, anziché curarle successivamente. Veder morire validi Ninja in battaglia è deplorevole, nonostante facciano il loro lavoro. > Essere Ninja, purtroppo, è anche quello e non c'è nulla che possa cambiare, almeno finché i tempi saranno quelli che sono, ovviamente. [Chakra ON]

22:31 Kaori:
 <Sì, proprio loro> annuisce la genin con un piccolo sorriso sulle labbra. In Accademia ha studiato la storia del Villaggio, la loro importanza come ninja leggendari nel corso degli anni e delle guerre, ma non ha mai approfondito più di tanto le loro capacità, le tecniche di cui disponevano nei loro scontri. <Non so se sarei capace di farne uso, in verità, tuttavia vorrei capirne quanto più possibile.> rivela lei stringendosi appena nelle spalle per poi sorriderle candidamente a quelle sue parole. Annuisce, concorda con lei: è felice che la pace stia regnando anche a Kusa, che finalmente quella scia di morte e distruzione si sia arrestata lasciando riprender fiato ad un Villaggio spossato dalla recente carestia. Lascia che le loro parole vadano a sfiorar nuove argomentazioni, che per un istante soltanto si ritrovino ad essere due normalissime ragazze a confronto, assaporando la semplicità di quella conversazione leggera. Pochi attimi, brevi respiri prima che la voce della Nara vada a giungere nuovamente all'udito della Hyuga. <Beh penso che sarebbe una tecnica estremamente utile da possedere ma non so se sarei capace di padroneggiarla. Ho sentito che non tutti sono in grado di farne uso> dice lei ripetendo il dire udito da Hotsuma prima e da Hiashi dopo. <Penso che sarebbe un grande aiuto stringere un patto con qualche creatura per poter proteggere gli altri. Ma non sapendo come iniziare la ricerca di qualche animale a me affine ho pensato che forse avrei trovato qualche informazione dai tre più famosi utilizzatori di Kuchiyose di Konoha> dice lei indicando con lo sguardo il volume stretto al seno. Un sorrisetto divertito ad incresparle le labbra, una mezza risata a sfuggire fra i denti. <Ma non è che ci sia proprio una guida su come fare a stringere questo patto. Diciamo che ho trovato ben poco per ora> aggiunge poi stringendosi nelle spalle per lasciare che la mano vada a sistemare una ciocca violetta dietro l'orecchio sinistro, un alito di brezza a spirare sul suo volto color latte. <Durante il mio soggiorno a Kusa avrei voluto chiedere a Yukio-sama un parere su chi avrebbe potuto essere così potente da sconfiggere Sukui-sama ma non mi è stato possibile. Era troppo impegnato a difendere e ricostruire l'Erba e non sono riuscita ad avvicinarmi a lui se non sul campo di battaglia> sospira lei abbassando appena le spalle avvertendo un po' il disappunto per non esser stata capace di chiedere neppure una informazione. <Mi dispiace> [chakra: on]

15:22 Furaya:
 In piedi innanzi a Kaori, ne ascolta il resoconto e tutto ciò che potrebbe riguardare i tre Ninja Leggendari che possedevano poteri straordinari. Il capo vien mosso lentamente, atto a farle capire che sta capendo il di lei discorso e che aspetti soltanto che vada avanti, prima di aprire bocca a sua volta e risponderle. < Capisco. Però, se scoprissi che potresti utilizzarla, la tua sete di conoscenza non sarebbe stata vana. > Aggiunge forse una frase che la Hyuuga vorrebbe dire e non ha detto, ma comunque cerca in qualche modo di assecondarla e capirla. < Se ci credi, puoi riuscirci. > La butta lì, anche perché in realtà è qualcosa che dovrebbe ripetersi lei stessa, anziché dirlo agli altri per primi. < L'importante è non mollare mai, Kaori. > Quello sempre e non è poi tanto insensato come argomento, soprattutto per chi sta crescendo come Ninja e persona. < Io non posso aiutarti, sfortunatamente. Non so molto in materia, se non ciò che narra la Storia del Villaggio o ciò che si apprende nelle Lezioni in Accademia. > Lei, infatti, non se ne è mai interessata finora, ergo non sa esattamente come aiutare la giovane Hyuuga. Alla di lei ultima affermazione, piega la testa verso la spalla mancina. Non c'era certo bisogno anche di Yukio, ma comunque fa ben capire che la ragazza ci tiene al Villaggio stesso tanto quanto la Nara e qualsiasi altro Ninja della Foglia. < Non devi preoccuparti. > Sorride, sincera. < Non c'è stato bisogno di aiuto esterno. Siamo riusciti a contenere la catastrofe. > E non esagera. E' stata veramente una catastrofe, per quanto non vi abbia comunque partecipato attivamente, proprio perché non è stato del tutto necessario scendere in campo. Ha lavorato dietro le quinte. [Chakra ON]

15:36 Kaori:
 <Oh beh, se riuscissi ad utilizzarla non mi dispiacerebbe, naturalmente> un risolino leggero a risalirle alle labbra, il capo a venir appena inclinato verso destra con fare leggero, semplice. <Ma come mi è stato fatto notare la cosa più difficile non è tanto riuscire a imparare questo jutsu quanto il trovare una famiglia di animali con cui instaurare un rapporto di fiducia tale da permettere la stipula del contratto> andrebbe lei a dire sollevando di poco il viso verso il cielo, un alito di brezza a carezzarle il volto mentre andrebbe a liberare un piccolo sospiro nel vento. <Per questo cerco di informarmi su quanti più animali possibili. Così da tracciare una specie di profilo fra quelli che sembrano essermi più affini. Le lumache di Tsunade-hime sembrano essere perfette considerando le loro capacità curative, ma non penso di poter fornire loro la stessa quantità di chakra che lei era capace di offrire> si stringe solo allora nelle spalle tornando a volgere lo sguardo sul di lei viso. <Insomma ci penserò per bene e intanto continuerò coi miei allenamenti> un sorriso gentile, sincero ad increspare le labbra rosate mentre accoglierebbe riconoscente i consigli della Consigliera. Già. L'importante è continuare a combattere senza mai arrendersi, ha ragione. Farà del suo meglio per non capitolare, per impegnarsi nel suo scopo. Annuisce vigorosamente col capo alle sue parole, dimostrando di concordare con lei, per poi lasciarle modo di proseguire nel discorso. Un lieve scuoter della testa va a far ondeggiare i ciuffetti viola attorno al suo viso mentre le iridi perlacee tornerebbero a posarsi sul di lei sguardo. <Non importa, troverò il modo per avere delle informazioni. Ma la ringrazio comunque per il pensiero> Sempre gentile, disponibile la jonin nei riguardi dei ninja al di sotto della sua carica. Ha sempre avuto un consiglio ed una buona parola per la genin portandola a trovarla estremamente affidabile e d'ispirazione. Magari, un giorno, avrebbe potuto essere saggia e forte come lei: chissà? <Per fortuna sì... eppure ancora non è ben chiaro chi si nascondesse dietro quei fatti. Speravo di poter dare una mano nell'identificare quanto meno il responsabile> andrebbe lei a mormorare stringendosi nelle spalle. <Ma se la situazione sembra essere pacifica, ora, suppongo che dovremmo esserne grati e fare il possibile perchè rimanga così> sorride allora risollevandosi e snudando appena i denti candidi. <Giusto?> [chakra: on]

16:03 Furaya:
 Annuisce convinta alle di lei parole, piegando le braccia sotto al seno. Vi replica con assoluta calma e temperata voce. < Sicuramente. E i Rapporti di Fiducia son sempre quelli più complicati. > Sospira, forse riferendosi comunque a legami al di fuori della Kuchiyose no Jutsu. Scrolla le spalle, ma senza discostare gli occhi da quelli altrui, poiché vuol osservar anche i lineamenti del volto e le espressioni ch'ella compie quando parla. < Effettivamente-- Per un Medico, quell'Animale sarebbe perfetto. Tuttavia, se credi di non poterlo gestire per via del Chakra, non posso darti torto. Tsunade era una donna dalle capacità e risorse infinite, non per niente è diventata anche Hokage. > Asserisce, ragionando su quanto detto. Anche lei potrebbe avere problemi con le riserve di Chakra che le Lumache della Ninja Leggendaria necessitano. Inoltre, la Nara non sembra essere veramente interessata tutt'ora. Sa soltanto che c'è qualcosa che la tormenta, legata a dei Lupi. Ma-- Chissà? Solo il tempo potrà rispondere alle domande della Consigliera di Konohagakure. Nonostante la gente, compresa chi ha davanti, la reputino Saggia, Disponibile e Gentile, tanto da vederla come punto di riferimento, lei preferisce sempre che prendino strade diverse. E' ancora convinta che su di lei gravi una maledizione senza pari, insopportabile e che nessuno può capire. Per tale ragione, non la fa presente a nessuno, cercando soltanto di non aprir il suo cuore e la sua Anima a qualcuno. Anche il minimo rapporto d'amicizia potrebbe incrinare qualcosa e portare alla morte chi le sta intorno. Anche lì, ora, sembra mettere dei paletti che non deve superare, lei per prima. Purtroppo, quando non si riesce a superare determinati eventi, si arriva a pensare queste cose, nonostante non siano vere nella maniera più assoluta. Evidentemente, ha solo bisogno di qualcuno che le dia un aiuto vero e proprio, magari anche psicologico. < Fai bene. > A continuare qualcosa che ha iniziato. Un ultimo sorriso. < Visita i posti che hanno visitato i tre Ninja Leggendari, magari. Ripercorri le loro Storie, per capire come hanno fatto. Hai già provato a chiedere anche all'Hokage, giusto? > Beh, potrebbe essere un'idea come tante altre. < Bisogna sempre essere grati per la Pace che ora sta regnando. > Sospira, un sospiro di contentezza, si potrebbe dire, poiché placido e circondato da un piccolo sorrisetto. < Sempre meglio che dover ricostruire il Villaggio ogni volta che qualche megalomane cerca di buttarlo giù. > Che siano inefficenti i metodi di protezione? Bah, non è un suo problema, per adesso. [Chakra ON]

16:17 Kaori:
 Quel primo commento porta la genin ad osservarla per un attimo in silenzio. Quel sospiro, quel modo di parlare la lasciano un attimo impensierita. Che stia cercando di riferirsi a qualcosa di esterno all'argomento in questione è piuttosto ovvio, ma la loro confidenza non è così profonda da permetterle di porre domande. Può al massimo pensare che l'altra si riferisca alle sue tragiche esperienze passate considerando chi si è trovata ad avere come padre. Ma non se la sente di dir nulla e si limita a lasciar cadere il discorso arenato su lande pericolose e delicate. <Già. Una figura incredibile, senza dubbio.> annuisce lei con lo sguardo colmo d'ammirazione, ripensando a tutte le informazioni che di lei ha letto solo poco prima, quegli approfondimenti che non aveva appreso durante le lezioni d'Accademia. Una donna forte sia dal punto di vista fisico che psicologico, dagli ideali decisi e ben scalfiti nella sua mente. Le sarebbe davvero piaciuto poter dire di voler arrivare al suo livello, un giorno. Eppure la cosa pare un sogno infantile come pochi, un desiderio infattibile che la fa sentire quasi ridicola, patetica, lei che è ancora una genin dalle capacità entro la media. Una ninja come tante, che fa i suoi errori, che dipende ancora dagli insegnamenti altrui. <Non ancora, in verità. Ma avevo in mente di chiedere il suo aiuto una volta che fosse stato necessario lasciare il Villaggio per approfondire le mie ricerche, se mai avessi trovato informazioni precise su come proseguire> rivela lei annuendo appena col capo. Nessuna mossa, nella Foglia, vien fatta alle spalle dell'Hokage. Qualsiasi decisione e avvenimento sarebbe passato sotto la sua supervisione ed il suo controllo e questi suoi piani sono inclusi in questo quadro d'idee. <Assolutamente. Dopo aver visto coi miei occhi cosa è davvero la guerra sono sempre più grata ai Kami che Konoha sia in periodo di pace. Le rivolte del passato ho potuto vederle con i miei occhi da bambina, non potevo capire come ora cosa comporta una battaglia intestina nel Villaggio> mormora lei inspirando a fondo, stringendo appena di più il libro ed il quaderno al petto. <Per questo mi impegnerò ancora di più per far sì che questa pace non venga meno> le labbra si distendono in un sorriso sincero, deciso, mentre un foglio finisce col scivolare via dal quaderno che stringe tra le braccia. Si tratta del foglio con su disegnate le tante lune stilizzate precedentemente schizzate, con alcuni appunti sparsi qua e là sulla carta. Andrebbe lei dunque a chinarsi per raccoglierlo dall'erba soffice ai loro piedi cercando d'evitare che voli via sospinto dal vento. [chakra: on]

16:43 Furaya:
 Che ci stia provando o meno ad esternare qualcosa, il problema è sempre lo stesso. Non riesce a dimenticare ciò che ha subìto e chi potrebbe? Sarebbe un bel traguardo, ma evidentemente non v'è ancora modo né possibilità per tornare quella di un tempo. Quantomeno, ha gli animali a farle compagnia. Quelli sembrano essere immortali, se ragioniamo dal punto di vista della maledizione che grava su di lei. < Mi sarebbe piaciuto poter parlare con qualcuno di loro. Specialmente i precedenti Hokage. > Khalux, Shikamaru principalmente. Sogna ad occhi aperti. Magari, un giorno, potrà esserci il suo volto su quel Monte. Torniamo, però, al presente. < Non trovi? > Domanda retoricamente, spostando gli occhi in direzione del Monumento ai Caduti, non molto distante, in realtà. Ascolta ancora la di lei interlocutrice, la quale le fa presente che l'Hokage non è stato per ora interpellato. < Giustamente. > Asseconda e annuisce alle di lei stesse frasi, trovandosi d'accordo con esse. < Comunque sia-- > Sospira, sciogliendo le braccia e lasciandole cadere lungo i rispettivi fianchi. < --se ti disturbo, ti lascio alla tua lettura. > Fa capire che non ha alcuna intenzione di continuare ad ammorbarla con i propri pensieri, almeno questo dovrebbe essere ciò che vuole dimostrare. < Solitamente, si dice che sarebbe meglio tornare bambini per non aver i problemi che si hanno da adulti. > Annovera l'altra con le proprie e solite considerazioni in merito ad un argomento or ora esternato. < Ma in questo modo, che si sia bambini o adulti, non cambia assolutamente niente. Da bambini, non sai cosa voglia dire "Guerra" né sai come poter risolverla. Da adulti, invece, sai cosa vuol dire, sai cosa potresti fare per evitarla.. > Sospira, grave. < ..eppure non hai i mezzi. > Come sempre, comincia una sorta di semi-monologo, dettato dai propri pensieri. Non è convinta che qualcuno le risponda o che sappia anche solo lontanamente cosa dirle, però preferisce parlarne e dire ciò che rimugina, quando capita e quando lo ritiene opportuno. Infine, lascia proseguire il silenzio, giacché le di lei labbra vengono serrate, i lineamenti del volto restano rilassati, ma gli occhi guardano il terreno, come se la di lei mente fosse ancora offuscata dal pensiero precedentemente espresso. [Chakra ON]

16:56 Kaori:
 Le labbra della genin vanno a distendersi di poco in un sorriso timido, gentile, mentre lo sguardo va come ad ammorbidirsi con fare dolce. <Ho avuto questa possibilità anche se per pochi istanti> rivela lasciando che l'aria filtri dalle narici fino ai polmoni gonfiando il petto, la cassa toracica, per poi lasciarla defluire verso le labbra e far sì che essi di sgonfino pochi istanti dopo. <Ho partecipato ad entrambi gli scontri con i Kage riportati in vita e in entrambi i casi sono stata abbastanza fortunata da poter vedere uno di loro combattere quel controllo che li teneva prigionieri e salvarci la vita.> spiega andando a ricordare quegli attimi di estremo panico e di profonda emozione. <Ho potuto scambiare poche parole sia col Secondo che col Quarto, per lo più di riconoscimento. È stato solo per pochi attimi eppure sono ricordi a cui tengo molto> andrebbe a dire tornando con lo sguardo al viso della Consigliera, i ricordi a venir scostati dalla mente per tornare totalmente a concentrarsi sul presente. <Mhn?> mormora inarcando le sopracciglia quando l'altra si propone di lasciarla andare. <Oh beh, non è affatto un disturbo per me. In realtà mi ha fatto molto piacere poterla incontrare ancora una volta. Spero di non esser stata io a disturbare lei, piuttosto. Solitamente chi viene qui desidera cercare un po' di silenzio, di pace> direbbe volgendo ora le iridi perlacee sul monumento poco distante, quella stele che reca incisi su di sé i nomi dei guerrieri che han perduto la vita per salvare quella del Villaggio. O nel tentativo di farlo. <La guerra è brutta a qualsiasi età, questo è certo. Ma più passano gli anni più si ha coscienza dei motivi che hanno portato al suo scoppio ed all'orrore del veder distrutta la propria casa si somma il disgusto per le motivazioni che hanno portato a questo gesto estremo.> Lo sguardo si disperde all'orizzonte, guarda lontano, senza vedere nulla realmente fino a quando la Consigliera non pronuncia quelle ultime parole. Solo allora torna a puntare sul di lei viso le iridi perlacee stringendosi di poco nelle piccole spalle. <Si possiedono sempre i mezzi. Sono i sacrifici che bisogna fare per utilizzarli il problema...> mormorerebbe lei ciò di cui è convinta. Che si tratti di dispiegare le proprie forze al fine di annientare le armate nemiche o scendere a patti per cessare il fuoco, qualunque soluzione, in guerra, richiede delle perdite, dei sacrifici da affrontare. Almeno questo è il suo pensiero, qualcosa che può essere, naturalmente messo in dubbio. [chakra: on]

17:28 Furaya:
 A differenza della Hyuuga, non ha avuto modo di parlare con chi è stato riportato in vita. Non vi è stata a contatto e si è lasciata, ipoteticamente, sfuggire un'opportunità ghiotta come quella. < Beata te. > Sospira, quasi amareggiata per via del fatto di non essere stata al suo posto, quando ciò è avvenuto. Le labbra, però, si arcuano in un piccolo sorrisetto. < Mi sarebbe piaciuto, personalmente parlando. > Gesticola con la mandritta, stringendosi poi nelle spalle. Scuote il capo alle considerazioni della giovane, la quale le risponde al contempo. < Per niente, figurati. Anche per me è stato un piacere rivederti e poter parlare nuovamente. > Ammette, seppur nasconde un velo di malinconia, dato dal fatto che in realtà preferisce tenersi lontana da chiunque possa considerarsi amico o conoscente, o qualcosa di relativamente simile. Potrebbero prenderla per pazza, ormai. Annuisce, inoltre, anche alle ultime considerazioni della Chunin. < Non posso darti torto. > Ma non sembra essere realmente interessata a queste ulteriori discussioni. < Non tutti vogliono fare sacrifici, però. > Ma decide, come poc'anzi anche accennato, di non voler dir altro. Comincia ad incamminarsi, non tanto verso il Monumento ai Caduti, quanto verso il Cimitero in sé. < Buona ricerca, Kaori. > La saluta, cominciando a darle le spalle. < E-- perdona i miei discorsi un po' fuoriluogo. > Si congeda con un semplice sorrisetto, avventurandosi altrove. [END]

Kaori e Furaya si rincontrano dopo il ritorno della Hyuga da Kusa.

Le due parlano di varie cose fra cui la Kuchiyose no Jutsu, gli episodi verificatasi al Tempio dei Custodi del Fuuinjutsu e le orribili conseguenze che può portare la guerra con sé.