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Il credo ninja

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con Saisashi, Lind

21:55 Lind:
  [Centro] Ed eccoli lì; sempre insieme; inseparabili come i canarini. La location è la stessa. La flemma pure. L'andi? Esatto, idem a quello tenuto ogni, santa, volta che percorrono quella, lunga, via che taglia a metà Konoha. Qualcosa, però, sembra esser cambiato. "Allora che diavolo hai combinato?" domanda all'amico sulla destra riferendosi alle ore trascorse separatamente. "Sembra che ti piaccia fare le cose senza di me, eh m***a?" Esclama. Eppure, anche, lui, non è da meno, anzi, è il primo ad aver approfittato delle assenze di Saisashi per infiltrarsi nell'accademia. Naturalmente, forte del fatto che esso ne è ignaro, Lind, ne approfitta per elencare, solamente, le colpe del compagno. Cranio, leggermente, piegato all'indietro e sguardo rivolto al cielo; blu scuro e tempestato di stelle. Corpo sciolto nei movimenti. Mani dentro le tasche dei pantaloni. È, abbastanza, rilassato. Felice di come sta andando nonostante i vari problemi che di giorno in giorno sono costretti ad affrontare. [CH ON][off// scusa la brevità ma non sapevo che inventarmi per iniziare, aggiusto il tiro giocando]

22:09 Saisashi:
  [Centro] Dopo la calda e serena giornata trascorsa iin segreto ad allenarsi in accademia, è ormai scesa la notte portando con se freschezza accompagnata da nuvole, che coprono a tratti la luna, ed un lieve venticello, che sposta i capelli del giovante di tanto in tanto, scompigliati come sempre. E' ancora provato dalla lezione seguita in data odierna, l'ha scampata al pelo da un genjutsu orribile, ha avuto a che fare con un sensei, che più che un ninja sembrava la brutta copia di un robot travestito da messicano, a cui mancavano solo le maracas per completare il teatrino. E' svenuto terminata la lezione, privo completamente di forze e di chakra, e si è ripresto ormai da poco, circa un paio d'ore dopo l'assunzione del tonico donatogli dall'uomo. Il suo consiglio di andare in ospedale , ovviamente, non è stato seguito, ma nulla di nuovo la testa da scimmia non glielapotrà togliere mai nessuno. Passo lento, una gamba dopo l'altra, sguardo assente, con muso imbronciato al sentire le domande dell'amico, che come sempre ritiene siano una rottura. E non ci mette molto a fare la sua uscita. <senti tu ... mister capociatta sui banconi delle locande > puro riferimento alla scorsa notte < non credi di fare troppe domande? se continui così ti crescerà anche il seno, e perderai sangue almeno una volta al mese... PeeeEEEnnnSA cheee brUttoOOOO> se ne esce terminando col solito cantilenare, portando la bocca a formare una piccola "o" , e strizzando gli occhi come un anziana di 90 anni. Prosegue quindi con massima tranqullità, le braccia sono incrociate dietro la nuca a sorreggerla comodamente. Probabilmente non è riuscito a mascherare completamente la sua provatezza, sarà quello il motivo delle domande dell'amico? Fatto che sta per ora fa il finto tonto e schiva il discorso. Indossa la solita giacca nera, materiale lucido, con la zip completamente aperta a lasciar intravedere gli interni arancioni e la t shirt bianca. Pantaloni dello stesso materiale con la gamba destra tagliata a livello della caviglia lasciando intravedere quest ultima avvolta da una fasciatura usurata. Stivaletti neri privi di dettagli, un paio qualunque, dopo tutto non ha soldi per potersi permettere altro. Alle mani guanti neri in pelle tagliati sulle dita. Sul volto si possono vedere piccoli segni da combattimento. < a proposito> sembra di colpo serio < visto che ti piace fare la fighetta... perchè non mi lavi QUEEESTAAA> termina alzando la voce indicando col viso in direione della propria giacca. LA BELLA LAVANDERINA

22:29 Lind:
  [Centro] Ritmo blando. Il piede destro chiama il sinistro per poi vederlo scappare fronte a se come se ambo i basamenti fossero due amanti intenti a trionfare la gara all'amore (perché si sa, in ambito, vince chi fugge). Nel contempo le ginocchia andrebbero ad accompagnare il movimento compiendo in loop angoli di, circa, 120°. Il tronco, invece, a dar il giusto equilibrio, rimane fisso verso la via da percorrere. Le mani, avvolte dagli stessi guanti dell'amico, rimangono, in cerca di calore, lì, dove, precedentemente, erano state collocate. Con questo schema disinvolto, procede per la via del centro, ormai, baciata dalle luci della notte provenienti dai vari locali, negozi e abitazioni. È sempre magica Konoha di sera ed il ragazzo lo sa bene. "Sì vede lontano un miglio che hai preso botte" esprime, insolente, riferendosi ai segni del compagno. "Ed, io, avrò pure preso un colpo contro il tavolo di quel f*****g s**t di chiosco ma almeno non mi sono fatto incantare da quella s*****a" ribatte, scurrile, come se il linguaggio colorito rafforzasse la sua tesi. Il cranio rimane rivolto verso il cielo e gli occhi a cercare qualcosa nella distesa celeste. Sembra pensieroso ma in realtà nulla lo turba. Le parole di Saisashi non lo smuovono, lo conosce bene, sa che, purtroppo, è cresciuto con le scimmie e quindi non ha un modo normale di esprimere le proprie opinioni. Qualche istante per poi concludere: "Se vuoi oltre al colpo che hai subito da quel gorilla e quelli che oggi hai preso da chissà quale altro essere mitologico, posso aggiungere il mio superman punch alla tua collezzione!". Sorride poi serrando leggermente gli occhi. [CH ON]

22:42 Saisashi:
  [Centro] La camminata prosegue lenta e rilassante sulla strada principale di Konoha. Pochissimi i passanti, ormai il silenzio si può dire calato, se non per qualche rumore proveniente dalle locande. Ci vuole quindi poco a farsi notare, cosa che i due ovviamente sanno fare con un certo stile. Alle affermazioni dell'amico, Saisashi si bloccherebbe di colpo stoppando i passi. Occhi che diventerebbero di colpo minuscoli e neri, espressione gelata di fronte a se, bocca che sembra sparire per un istante. In realtà per il suo grandioso cervellino, sta passando l'idea di non d'are nell'occhio, per non suscitare sospetti in Lind, ma in realtà il suo atteggiamento, da buon idiota mostra tutto il contrario. Girerebbe con effetto rallenty quel viso mantenendo quell'espressione ridicola, così da guardare il ragazzo.<ehm...ma chi io? essermi picchiato...? cosa te lo fa pensare?> dice con tono scattoso, per poi deglutire, indicandosi nel mentre con l'indice della destrosa che va per un attimo a sciogliersi dalla sua comoda posizione. <di.. di sicuro io non sono andato a lezione in questi giorni... e... e... >balbetta un attimo come a riflettere sul cosa dire con quella buffa voce <di siiiicuro non mi sono menato, e non ho avuto a che fare con delle donne... e sopraaaattutto, non mi sono preso una cotta per la Gorilla girl!> dice allargando le narici ricordando un primate in fase terminale. Come un babbeo, cerca d distogliere l'attenzione, dicendo proprio ciò che in realtà ha combinato di nascosto dall'amico. <questi segni...ecco... questi> si guarda intorno rapidamente fino ad addocchiare una nonnina camminare apochi metro da loro. <ecco, me li ha FAAAATTI LEEEEEI> comincia ad alzare il tono indicandola <volevo pprenderti un altro paio di MUTANDEPAPERA, visto che ti donavano così tanto, maaa ho fallito perchè sono inciampato su di un gatto, cheeee mi ha graffiato qui in volto in risposta, cheeeee ha portato l vecchuetta a raggiungermi chdeeeeeee >prende fiato in questo suo solito show < mi hapunito con una bastonata, molto più forte di quanto possa far tu qcon quelle tue caccolose braccine> ridacchia distogliendo l'attenzione da se stresso. Sguardo fisso di fronte a se comincia a sudare freddo arricciando in modo stupido le labra e facendo roteare gli indici , l uno sull'altro.

23:05 Lind:
  [Centro] Tutto si evolve nella normalità di quella che è la, solita, marcia volta a tornare sulle panchine del parco che, da qualche mese a quella parte, ospitano i giovani facendogli da letto. È piacevole la vita vista da quello scorcio di quotidianità anche se da fuori risulta tutt'altro che perfetta. Continua a camminare posando, moderatamente, le suole degli stivaletti di pelle nera contro il marmo della via che lastrica la passeggiata; lo fa anche nel momento in cui Saisashi, in preda alla confusione dovuta alle verità rivelate, si blocca per proferire parole di difesa nei suoi confronti. Purtroppo o per fortuna di Lind, il Q.I. da babbuino del compagno da lì a breve lo porta a firmare la sua, maledettissima, condanna. Prende una distanza di, circa, cinque metri. Sfila le mani dalle tasche portandole ad intrecciarsi fra loro dietro la nuca e poi, a sua volta, si bloccarsi anche lui nel bel mezzo del loco che li accoglie. Di spalle rispetto ciò che sta accadendo professa: "Ah, quindi sei andato all'accademia a fare lezione a far lezione, hai avuto a che fare con delle donne nonostante sei incapace di relazionati con loro e ti sei preso una cotta per la s*****a che ci ha malmenato?". Pausa. "Bravo!" Sì lascia ad un sorriso che viene celato, totalmente, distratto nei confronti della stesa nonna a cui avevano fatto un furto qualche settimana prima. [CH ON]

17:50 Saisashi:
  [centro] [continuazione]Faccia incredula sul volto di Saisa, gli si gela il sangue per un istante, parrebbe quasi trasformarsi in pietra. <ma ma ... COOOOME CAVOLO HAI FATTO A CAPIRLO????> Strilla portandosi le mandi sulle guancie tirandosele verso il basso in segno di disperazione creando una smorfiaa inquietante. Abbassarebbe poi il capo tirando un lieve sospiro. Espressione da orango tanto triste per aver perso una banana, con le narici ben divaricate, continua a far punzecchiare gli indici tra loro per poi tornare a portare lo sguardo su Lind, sguardo che diventa improvvisamente e VISTOSAMENTE triste, ma in maniera più finta che mai. <MIII DISPIACEEE NON VOLEEEVO! SONO STATO OBBLIGAAATO!> piagnucola , sempre recitato male <ufff...> fa spallucce < e va bene adesso ti spiego cosa ho fatto in questi giorni in cui sono sparito e come mi sono procurato le ferite....> Luccichio che appare intorno al giovane, sguardo intrepido che va a fissare il cielo, mentre avvicinandosi alla panchina li di fronte andrebbe a poggiare la gamba destra su di essa piegata a 90 gradi, poggiando il braccio su di essa, a formare una posa che dovrebbe essere "fica" al guardarsi. Risulta in realtà essere un buffone. Prosegue con il suo racconto <ricordi quel giorno che ti dissi che saremmo dovuti diventare ninja per hobby, vista la noia?> socchiude gli occhi < ecco il giorno dopo vidi un ninja di ritorno da una missione.. beh veniva elogiato da alcune ragazze... e li mi si palesò di fronte il mio obiettivo nella vita. La mia invidia e la mia rabbia erano troppi. PERCHE' NON POTEVO AVERE IO QUEI SENI PROSPEROSI INTORNO A ME??! PERCHE' IO NON HO MAI A CHE FARE CON LE RAGAZZE?!> tono drammatico come inun racconto epico, espressione così seria che arriva a rasentare il ridicolo. <poco dopo incontrai un anziano per strada... mi chiese un favore in cambio di soldi, era un veggente disse, e se mi fossi iscritto all'accademia seguendo la sua profezia, mi avrebbe dato un sacco di soldi. > prende fiato, spalanca gli occhi verso Lind < IO NONPOTEVO RIFIUTARE UNA RICHIESTA DI UN ANZIANO. DECISI QUINDI DI COOOOMPIERE IL MO DESTINO> continua a cadenzare le parole come a teatro. Sorriso da paladino per poi proseguire il racconto <giunsi quindi portato dal vento, d'innanzi all'accademia. Era una giornata tempestosta, fulmini e saette dirompevano sopra di me come a darmi il benvenuto. > si fa le onomatopee da solo dei fulmini <booom - spaark, craaash> un vero idiota <entrai in accademia mi iscrissi , e non feci in tempo a varcare la soglia dell'aula, che subito fui accolto da una calorosa festa. Tutti banchettavano d'innanzi a me in mio onore, esaltando e ringraziando la mia venuta!> Prende fiato <io ovviamente, li assecondai, non volevo deluderli, poveri ragazzi.> Braccia ora che vanno ad incrociarsi sul petto, ed occhi he si socchiudono <poco dopo iniziammo lezione. Fu qualcosa di unico, io fui il migliore della classe, capii tutto al volo, spiegai e dimostrai tutto ai miei compagni che con lacrime di gioia ringraziavano peerchè AVEEEVANO FINALMENTE TROVATO LA LORO GUIDA, LA LORO LUCE, IL LORO RE. > si commuove da solo con piccole lacrimucce agli occhi <il sensei sbalordito, mi chiese di sostituirlo a lezione, e terminato il tutto mi implorò di propormi come Hokage , perchè un talento così si intravede solo OGNI MILLE ANNI> colpetto di tosse <io dissi che per ora non potevo, ero impegnato, dovevo tornare da quel vecchietto ad incassare la grana, sarebbe stato per uhn altra volta. Tentando di allontanarmi dall'aula, le ragazze con lacrime strazianti sul volto, cercarono di fermarmi, volevnao che rimanessi ancora li, volevano che uscissi con loro. > sbuffa rattristito <dovetti rifiutare, un uomo del mio calibro ha troppi impegni attualmente per sostenere una storia... >fisserebbe ora l'amico con espressione convintissima <eeeed ecco qua, come mi somno iscritto, e cosaho fatto questi due giorni eheheh. Incredibile vero?> chiede sicuro che quel racconto fosse convincente. VERBA VOLANT DEMENTIA MANENT.

18:06 Lind:
  [Centro] Naturalmente l'interesse che ha per le parole dell'amico è pari a quello che ha per la fisica quantistica, ossia, nullo e, un pò per questo, un pò per il suo caratteraccio, non fa altro che ignorarlo, completamente, riguardo quel che ha da dire. La sua concentrazione si focalizza sulla nonnina. La stessa di qualche settimana prima. Sembra quasi che il tran tran di quei giorni matti l'abbia eletto quella figura come membro importante nelle loro vite. "Sì signora, sono molto dispiaciuto del furto ai suoi danni ma come ha visto la situazione era critica" enuncia verso la donna mentendogli palesemente. Nel contempo accenna ad un inchino riverente formando con il corpo un angolo di 90°. Braccia lungo i fianchi e mani distese diritte. "Sì, si, mi dispiace molto!". Attende. Silente. Ma si sa, i capelli grigi oltre ad esser i graffiti di Dio sono anche l'emblema dell'esperienza. Nonna, che invece di cascare nel tranello, non si fa impietosire dal fare di Lind e, dopo aver sfoderato un battipanni gigante da chissà dove, inizia a picchiare, malamente, il ragazzo. Non passa più di tanto che tra una schivata e l'altra, il ragazzo dai capelli blu, aggirata la vecchia la cinge da sotto le braccia e con tutta la forza in corpo la scaraventa con un suplex verso Saisashi. Faccia che si schiaccia con le guance a formare una O ed occhi a forma di fiamme. "Prendi questo b@$*@**a!".

18:26 Saisashi:
  [centro] Saisa rimane palesemente deluso, dopo tutto quel suo mirabolante racconto ed il conseguente impegno per inventarsi tutto senza pause, viene degnato di un attenzione pari a quella di un bambino verso un piatto di verdure. Volto che lascia di colpo trapelare la sua delusione, lascia cadere le braccia a penzoloni di fronte a se, chinando il busto lievemente in avanti ingobbendo la schiena. Bocca che si allunga in maniera anomala , stupida dalla "non reazione" di Lind ed occhi che andrebbero a fissarlo fulminandolo dal nervoso. <HEI MA HAI SENTITO COSA TI HO APPENA RACCONTATO?> grida con tono stupidamente irritato, dopo tutto come ha osato non prestare attenzione ad una storia così fantastica riguardante il SUBLIME SAISA? L'amico oltre a non prestargli attenzione , sembrerebbe essere in vena di causare guai, ciò non rappresenta una novità, ma non gli è concesso distrarsi in questo momento. Vedendo il tentativo dell'amico nei confronti dell'anzia signora, li di fronte a lui, muoverebbe un passo in sua direzione per poi tentare di stoppare il tutto in una maniera semplice:andrebbe ad allargare le braccia e prolungarle in direzione dell'anziana signora per poi appiccicarsi alle sue spalle, abbracciandola a se, arrivando con le braccia ad abbracciare anche quello stuzzichino di Lind. Un grande e comico abbraccio che trasformerebbe il tutto in un panino con in mezzo la signora. <Ehi stupido IDIOTA!> grida ancora verso di lui < come osi distrarti di fronte al SUBLIME ME?!? MEEEENTRE TI RACCONTO LA MIAAAA STORIA??!?> riparte col suo tono cantilenoso rappresentativo. Non sembra fregargli nulla di aver "aiutato" la nonnina, il suo unico interesse è per se stesso, o almeno parrebbe essere così. Lascerebbe quindi la presa rilasciando quel bellissimo abbraccio, per poi muovere un ulteriore passo con la gambe destra, lento, arrivando faccia a faccia con l'amico, una volta superata la signora che non considera minimamente. <senti un pò MR CACCOLA, non ti hanno insegnato che non si fanno suplex mentre il SOTTOSCRITTO, ti sta raccontando le sue grandi imprese?!> urla verso di lui con espressione ebete in volto, portando la destrosa di fronte al busto ad altezza del viso, stringendola in un pugno, come per incidere le sue parole. <NEL RACCONTO HO PURE DIMENTICATO DI DIRTI CHE ALLA SECONDA LEZIONE AL MIO ARRIVO IN CLASSE HO TROVATO UN HAREM CREATO APPOSITAMENTE PER ME...TUTTE LE RAGAZZE DELL'ACCADEMIA ERANO LI NUDE AD ASPETTARE IL MIO ARRIVO!> ad alta voce prosegue con le sue idiozie come a cercare di attirare la sua attenzione sparandone sempre una più grossa. Braccia che andrebbero a piegarsi a 90 gradi ai lati del busto, poggiandosi sull'anca a formare una posizione eroica. <comunque signora non gli dia retta... io e lei ci siamo già messi a posto per il disturbo dopo tutto... non è vero??> direbbe voltando il viso in sua direzione facendole l'occhiolino con l'occhio sinistro, e mostrandole un sorriso a 32 denti tendente al ridicolo. Una frase che al sentirsi sembrerebbe molto ambigua, ma che fa riferimento al semplice risarcimento in monete che il ragazzo ha prontamento elargito in quel giorno, ad insaputa di Lind

18:46 Lind:
  [Centro] "AAAAAARRRRRRGGGGGG!" vocifera esplodendo al culmine della manovra. Di colpo, tutt'intorno, risuona il tonfo dovuto dalle spalle e, successivamente, dal resto del corpo che, violentemente, sbattono sulla pavimentazione del centro. Qualche secondo di pausa. In un lampo in piedi. Cranio che va a destra e poi sinistra in rapida sequenza per, circa, cinque volte. Sopracciglia aggrottate sopra gli occhi, ancora, infiammati del fuoco precedentemente acceso. Mascella inferiore posizionata oltre quella superiore così da lasciare fuori denti e gengive in una espressione simile a quelle del, peggior, uomo primitivo. Collo proteso in avanti e corpo inarcato a creare una gobba. Arti, sia superiori che inferiori, tenuti molto larghi. Dalle narici, allargate in maniere disumana, un fumo denso che si spinge fuori il loop. Naturalmente, l'attacco effettuato non era volto ad uccidere la donna ma a liberarsi di quella situazione spinosa e, magari, creare uno scenario comico con l'aiuto dell'altro shinobi; infatti, per quanto l'evolversi potesse apparire splatter, il colpo di wrestling non era stato messo in atto con violenza. Ulteriore ammortizzatore del danno, lo stupidissimo, Saisashi, che preso dall'ego del suo essere, accompagna il gesto atletico in un tenero abbraccio. "Sublime te!?! Ma se fai schifo! Sei come la m€**@ di piccione appiccicata al vetro di quel locale!" Vocifera dimenticandosi, completemente, dell'esistenza della donna appena coinvolta; stessa che si batte alla fuga. In breve, emula le movenze del fratello portandosi faccia a faccia con lui. "L'unica donna che può aver visto qualcosa in te è il gorilla sayan!" Pausa "e ti dirò di più, gli sei piaciuto perché è malata quanto te!" Esclama. L'impeto di quel che è la loro quotidiana lite non fa accorgere Lind di avere subito un calo delle braghe per via della manovra, precedentemente, messa a segno. Un altra volta, si troverebbe con le chiappe al vento. [CH ON]

19:07 Saisashi:
  [centro] Ah, che bella la quotidianita. Quando il silenzio sembra calare nel centro di Konoha, vi è sempre appuntamento fisso con l'OrangoTango show, messo in piedi dai due giovani che come sembre creano scompiglio e fanno baccano nelle loro insoliti liti. Per fortuna la vecchietta sembra essere salva, il giovane ha attutito quella poca forza che Lind aveva impresso nell'impatto. Il loro faccia a faccia prosegue e come sempre, con la risposta pronta ad ogni evenienza non sarà di certo il SUBLIME ALLIEVO a cedere di fronte all'amico. <senti senti chi parla! L'unico uomo che sbatte la testa sui banconi dei locali! > fa riferimento alla serata in cui incontrarono Mekura e Mr.Codino <eeee poiii> cambia di colpo tono, diventando docile improvvisamente, occhi che si assottigliano con un espressione beata , si potrebbero intravedere dei cuoricini gironzolare intorno al corpo del ragazzo. Le mani che andrebbero ad incontrarsi incrocandosi l'una con l'altra portandole di fronte al viso <t...tu che co...cosa ne sai di Mekucosa?!> non si smentisce mai, non si ricorda nemmeno il nome nonostante l'infatuazione. <lei non è una gorilla, è una dea , una fata caduta dal cielo in punta di piedi con una delicatezza IIIINIIMITABILE!!> occhi dispersi nel nulla ad immaginare chissà che cosa. Per un attimo sembra non stiano parlando nemmeno dello stesso soggetto, dato che la special jonin non ha fatto altro che riempirli di mazzate per tutta la serata. <TU PIUTTOSTO CON QUEI CAPELLI A PANNOCCHIA> insulto completamente a caso, giusto per creare flame <tu potresti piacere a qualche maschio al massimo! Qualche bel macho del mio calibro!> mostra il bicipite destro < aaaaah infatti mi sembrava strano...> ridacchia con uno strano sorrisino malefico < l'altra sera Mr.Codino ti fissava in modo strano, e ho visto come vi siete ricambiati quegli sguardi> narici che di allargano per poi ospitare l'indice della destrosa, che come sempre va ad intrufolarsi all'interno, in una posa da babbuino. STRANAMORE.

19:24 Lind:
  [Centro] Faccia a faccia lo ascolta con aria di sfida. Il volto permane dimesso. Gli occhi persistono fissi negl'occhi del compagno quasi a generare scintille. Sicuro non sarebbe stato lui l'ultimo a calare lo sguardo. La situazione, in quella circostanza, sembra aggravarsi più del solito ma, in realtà, è solo una delle tante liti. Sconti che per la maggiore finiscono con un ramen o qualche gesto di affetto fra fratelli. Come volevasi dimostrare, l'arroganza, in breve, si smorza per via dei sentimenti del povero Saisashi che preso dai suoi sogni d'amore folle non si cura della guerra in nome di chi ha ragione. Di scatto anche il ragazzo con i capelli blu cede alla normalità, un pò per pena, un pò per noia, un pò perché è giusto così. Fa spallucce allo sproloquio dell'amico e continua ad ognorarlo fino al momento in cui lo stesso fa allusioni omossessuali sul suo conto. "Ah si? Potrei piacere ad un maschio? E come la metti che la tua adorata Mekura, in questi giorni dove sei sparito, mi ha baciato per chiedermi umilmente scusa del torto subito?" Con aria snob fa allusioni a fatti mai accaduti così mentendo spudoratamente. Lento rivolge le spalle al compare. Porta le mani alla nuca per intrecciarle l'una con l'altra a sostenere il cranio. Aria di perfetto controllo su tutto quel che accadrà. Tace. Aspetta l'esito delle sue bugie. [CH ON]

19:43 Saisashi:
  [centro] Per un attimo il mondo sembra crollare addosso al povero Saisa. Rimane li impietrito, silente. Bocca spalancata, occhi pure, come paralizzato nella posa comica che aveva assunto pocanzi durante il conflitto di "cervelli". Venisse toccato in questo istante, si disintegrerebbe in pezzi come una finestra di vetro. Lentamente riprende le movenze del corpo. Sguardo assente si volterebbe lentamente dando le spalle all'amico, aria triste ed affranta. Due lacrimucce al bordo degli occhic he fanno da contorno in questa scena melodrammatica. Sempre con movenze lente, di chi è stato distrutto interiormente. andrebbe poi a sedersi per terra, sempre dando le spalle a Lind. <n...non può essere...> mormora con voce quasi femminile tra se e se mentre comincerebbe a dondolarsi sulle gambe. Destrosa che viene portata sul terreno a fianco a lui, andando lentamente a disegnare sul terreno lievemente sabbioso, un cuore infranto. Volto che si volterebbe poi lentamente in direzione di Lind nel vedere la sua reazione, accorgendosi solo in questo momento che il suo amico ha i pantaloni calati, e non se è minimamente accorto. La raccapricciante vista dell'intimo dell'amico sblocca subito la situazione. Si rialzerebbe di colpo un balzo aiutandosi con colpo di reni. Aria sicura di se <tsk, mi stavo preoccupand per nulla...> temta di ricreare uno sguardo da "super fico" fallendo clamorosamente <IN NESSUN MONDO, NNEEEEEMMENO PARALLELO PUO' ACCADERE CHE UNA DEA VENGA A BACIARE UNO STECCO SMIDOLLATO COME TEEEE> lo deride mostrandogli una linguaccia per poi voltare il sedere in sue direzione. Andrebbe a piegare il busto in avanti per poi con la mancina andare a darsi qualche pacca sulle natiche per screditare l'amico e provocarlo. <perchè non mi mostri il tuo essere uomo?!?! vieni a prendermi! > continua nel suo piano < se ce la fai allora ti crederò , signorino dal piccolo membro!> andrebbe quindi a riportarsi in posizione eretta per poi muovere la gamba destra in avanti facendo perno sul relativo piede , accompagnato dal movmento in avanti del busto per ricreare uno scatto in avanti. L'intendo è palese, quello di faris inseguire dall'amico facndolo inciampare nei suoi stessi pantaloni. Proseguirebbe poi felice e solare con la sua solita andatura scimmiesca , soddisfatto di se stesso, verso nuovi immensi orizzonti (?).

20:05 Lind:
 Si conoscono reciprocamente. Forse è un bene, forse un male. Di sicuro questo è un ottimo spunto per rendere, sempre, fresche le loro avventure. Permane fisso in quella posizione sicura. Ritto con la colonna. Testa rivolta verso il cielo blu scuso che avvolge Konoha. Occhi fissi alle stelle che arricchiscono il paesaggio. Con le labbra un sorriso che esplode in viso a causa di quel che ha appena fatto. Felicità celata dal non mostarsi fronte all'amico. Braccia poste a sostegno delle mani che avvolte fra di loro accarezzano la chioma azzurrina. Ascolta. Tacito. Il cuore è pieno di, tutti, quei sentimenti di libertà che appartengono alle scelte dei due. Pure se la vita è difficile, lo stomaco vuoto e le notti fredde, non cambierebbe un solo istante della loro quotidianità. "Ah sì?" Enuncia accogliendo la sfida. Nonostante abbia detto un mare di bugie sul conto di Mekura non è disposto ad ammettere che la realtà è un altra. Corpo che, lesto, ruota in direzione di Saisashi. Piede destro che si porta in avanti per poi farlo inciampare e di conseguenza cadere a terra impigliato dai pantaloni, precedentemente, cadutigli. "B@$*@*** aspettami!" Vocifera. Ma è tardi. Il fratello ha già iniziato la corsa verso il parco e le panchine che li ospitano durante le ore di non luce. Dita che in breve si sostano dai ciuffi e portano a rimpoccarsi i pantaloni. Successivamente, dopo essersi alzato in piedi, inizierebbe l'inseguimento al fratello. La notte è loro [CH ON][end]