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due uomini ed una donna ( e Sosaky)

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con Mekura, Shikami, Saisashi, Lind

21:58 Mekura:
 Konoha le da il benvenuto in una serata uggiosa e fredda dalla sua ultima missione personale. Aveva solo voglia di tornare a casa, bere qualcosa di caldo e poi lasciare perdere e dormire per giorni, la sua faccia al momento lo dimostrava apertamente: Apatica, stanca, sofferente, mortalmente seria e distante da tutto e da tutti, con una smorfia quasi di disgusto che inconsciamente le è calata nel viso. <humf...> sospira mentre allunga il passo cercando di raggiungere un locale a lei di gradimento per poter mangiare qualcosa, prendere qualche stuzzichino per Ai e andarsene. Indosso porterebbe una maglia a collo alto e maniche lunghe bianca, di cotone pesante mentre le braccia fino al gomito sono tinte di un grigio quasi metallico. Una cintura larga grigio chiaro tendente all'azzurro con una fascia nera al centro. Sulla schiena porta il simbolo degli hyuga in linea con il collo ma questo è coperto da un lungo capo, una sorta di ponjo color sabbia che si chiude attorno al collo e scende nella schiena e nel petto lasciando scoperte le spalle. Le gambe sono coperte con un paio di pantaloni neri aderenti e degli stivali scuri. I capelli sono corti, scuri, con una sfumatura viola intensa, gli occhi sono quelli di un comune hyuga, i lineamenti canonici al clan di appartenenza, eppure la sua figura seppur abbastanza anonima in apparenza ha la sua fama. Allunga il passo portandosi indietro una ciocca di capelli schivando la folla di gente che ancora si mobilita per la strada. Sulla spalla destra inoltre porta uno zaino dello stesso colore sabbia con all'interno i documenti e i soldi nascosti da qualche parte in mezzo alle tasche. [ch on]

22:05 Shikami:
  [Centro di Konoha] Quella di oggi forse è una tranquilla serata - Non come quella di alcuni giorni fa - Come ogni volta Sasaky si trova in giro per Konohagakure, vagando senza meta, concedendosi questo piccolo piacere anche per riflettere, di pensare ai recenti avvenimenti, in primis, quello che è avvenuto quella notte < .. Quel Carlino.. Forse saprà dirmi di più.. > Borbotta sotto voce, con le iridi rivolte verso la strada, ma il suo sguardo va ben oltre, verso l'infinito, quella distesa bianca generata dai suoi dubbi, dalle sue domande senza ancora una risposta, non fa altro che accaparrare riflessioni una dopo l'altra, nulla di più. < Mh.. > Un semplice mugugnare, solitamente emette questo suono proprio quando la sua concentrazione, la sua riflessione interna raggiunge i più alti picchi. Serra le palpebre, la sua espressione cambia, i lati della bocca vengono rivolti verso il basso, i muscoli facciali vengono rilassati, lasciandosi andare in quell'espressione di tristezza, rassegnazione. Sgrana nuovamente gli occhi, le sue ametistiche iridi vengono puntate finalmente verso l'alto, scrutando il cielo, nuvoloso, proprio come la mente, perfetto. Un ennesimo sospiro viene emesso mentre continua a tenere il suo lento passo. Indossa come al solito un semplice kimono grigio - Tendente più al nero - con sopra un haori dalla tonalità più chiara ed infine un hakama, completamente nero e dei semplici sandali.. rigorosamente neri ovviamente. I suoi lunghi capelli, lisci quasi quanto un filamento di seta, sono raccolti in una coda di cavallo tramite uno spago, nessun capello si trova davanti al volto, tutti sono meticolosamente portanti dietro le orecchie d'altronde.

22:18 Mekura:
  [centro di konoha---> locale] --Presto il negozio chiuderà visto l'orario. Solleva un sopracciglio avvicinandosi sempre di più fino a quando non vedrebbe il chiosco di Ichimaru. <...> Piega la testa sospirando e superandolo per andare verso il locale successivo, ovvero verso la rosticceria con la griglia al tavolo. Non potrà sedersi ma in compenso potrà chiedere una zuppa di miso al volo e andarsene via con qualcosa d'asporto. Allunga il passo senza pensare troppo a chi ha accanto, tanto che supererebbe Sasaky dalla sinistra verso destra e gli passerebbe davanti accorgendosi troppo tardi di aver tagliato la strada al moro involontariamente ormai a pochi centimetri dalla suddetta. Tiene le gambe aperte irrigidendole di colpo per prepararsi al contatto, solleverebbe la spalla sinistra e il polso piegando il braccio a squadra. quasi come metodo di protezione sempre ammesso che in contatto fosse avvenuto. In ogni caso Mekura dopo il contatto o meno, la ragazza indietreggerebbe verso il locale, quindi roteando verso destra mantenendo il contatto con Sasaky <scusami> afferma gentile ma atona guardandolo con attenzione per poi dargli le spalle e dirigersi verso l'interno del locale <buona serata> aggiunge senza nessuna emotività mentre scosterebbe il tendaggio del locale e entrerebbe all'interno senza guardarsi indietro. [ch on]

22:37 Shikami:
  [Centro di Konoha -> Locale] Pensieroso come sempre continua la propria avanzata, dal ricordo di quella serata passa ora a ciò che gli ha detto.. Qualcosa, o qualcuno.. Ma chi o cosa potrebbe esserci all'interno della Foresta? Domande, sempre e solo domande come al solito < Quando saprai aiutare la foresta.. > Sussurra sottovoce, completamente assorto dai suoi pensieri, tanto che si renderebbe conto troppo tardi del passaggio della Hyuga < Mh?!? > Emette quel suono nasale piuttosto sorpreso - Notabile anche sul volto - Gli occhi vengono spalancati di colpo, i muscoli delle leve inferiori verrebbero irrigiditi e ben piantati a terra ma.. Questo soltanto dopo che il contatto è avvenuto, è stata una sua svista d'altronde, ella non ha colpa, l'errore è semplicemente suo, sentendo le sue scuse si sente ancor peggio < No! Non deve scusarsi lei! > Gesticolando portando le mani all'altezza del proprio petto - Palmi rivolti in avanti - Facendo eseguire dei rapidi movimenti semi-circolari con i polsi, prima in senso orario e poi anti-orario, ripetutamente. Le braccia vengono poi distese lungo i fianchi mentre eseguirebbe un inchino con il busto, piegandosi all'incirca di 40°. Rimane fermo sul posto per qualche secondo, osservandola addentrarsi all'interno di un locale ed in effetti un certo languorino è venuto anche a lui, tutto questo riflettere non avrà mai fine se non mette qualcosa sotto i denti, anche il Deshi decide infine di dirigersi all'interno del locale, anche per un piccolo pensiero detto a voce < ..Magari lei sa qualcosa? > Si domanda, ma è una domanda che può trovare risposta solo chiedendole di più difatti. Tenterebbe di seguirla aumentando la velocità dell'alternarsi delle leve inferiori, un moto continuo che dovrebbe portarlo a poco a poco ad avvicinarsi ad ella.. La nascita di uno stalker, magnifico, davvero sublime!

22:55 Mekura:
  [locale] Il locale è caldo, un sacco di gente che vuole godersi il fine serata in compagnia o da soli. Sente un gran chiacchiericcio provenire dai tavoli e un forte profumo di carne cotta. Si mette a sedere su uno sgabello del bancone, incrociando le braccia e le gambe mentre gli avambracci sono poggiati sui banconi. Attende che l'uomo al di la del bancone la noti salutandolo garbatamente prima di rispondere dando il suo ordine <prendo una zuppa di miso al banco, del thè caldo e...anche del sakè di prugne caldo se ne hai> prende un lungo respiro schioccando la lingua nel palato <hum...> mugugna <aggiungi anche dei ravioli di carne e qualche dolcetto da portare via, fai un misto, nulla di specifico> afferma la ragazza sollevando la schiena portando indietro la testa per poi appoggiare la borsa tra le gambe e massaggiarsi il collo con la mano destra. una volta da sola e con il thé versato la Hyuga guarderebbe in direzione dell'interno del locale, al di là di un corridoio che porta alla sala dei consumatori ascoltando con attenzione il bisbiglio, le risate ed in particolare ascoltare da lontano quel mondo che non sembra più appartenergli. Gira in senso orario la tazza di ceramica dove si trova il thè, lo afferra con due mani, lo solleva e prende un lungo respiro per poi soffiare per raffreddare il liquido e quindi dare un breve sorso sollevandolo al livello delle labbra.[ch on]

23:20 Shikami:
  [Locale] Un po' di tepore va ad investire il suo volto, tutt'altro che fastidioso, ma piacevole, un piccolo momento di rilassamento, si concede di trattenersi anche qualche attimo di più, crogiolandosi con piacere, per poi tentare d'avvicinarsi ad uno degli sgabelli di fronte al bancone, soltanto per sedersi proprio su uno di questi, l'occhi ruotano intorno al locale, osservando con attenzione lo stile, ma soprattutto le cibarie su altri tavoli, per poi portare le iridi violacee su colui che in questo momento gestisce - Oltre il bancone - Facendo un lieve cenno con il capo in segno di saluto. Principalmente è qua non per mangiare - Anche se con tutti questi odori, un certo languorino gli è sicuramente venuto - Ma per parlare appunto con la Hyuga, che dovrebbe essere vicino a lui almeno, sono entrati più o meno al medesimo momento. Senza indugiare cercherebbe innanzitutto di attirare la sua attenzione < Ehi, scusa se ti disturbo.. > Accennando un lieve sorriso, sperando ch'ella lo noti adesso < Volevo scusarmi nuovamente per essermi scontrato con te.. > Il suo tono di voce rimane privo di qualsivoglia emozione, quel sorriso difatti può sembrare più forzato che altro < .. Volevo rimediare in qualche modo se possibile. > Termina infine rimanendo con le iridi fissi su di ella. Potrebbe quasi passare per uno di quei tizi che adescano le fanciulle in qualche modo, che si inventano le peggiori scuse pur di trovare divertimenti di piacere, ma lui non è cosi.. Si sente davvero in colpa per non aver avuto i riflessi pronti in quel momento, di non aver evitato l'impatto, la sua mente lo obbliga a cercare di rimediare, anche per le inerzie come queste.

23:20 Saisashi:
  [Centro Konoha] Giornata impegnativa per il giovane Saisa, che per la prima volta nella sua vita ha forse fatto qualcosa di produttivo, ovvero partecipare ad una delle lezioni in accademia. Essere il più vecchio in aula? risultare ridicolo in ogni atteggiamento? fare figure da clown del peggior circo? Certamente si, non se ne è lasciata sfuggire una. Fortunatamente il maestro aveva una pazienza paragonabile a quella del Mahatma Gandhi, cosa che ha permesso di portare a termine la lezione. Con il suo riconoscibile passo scimmiesco e svogliato, ecco che farebbe quindi la sua comparsa nel centro di Konoha , in cerca di quel gorilla del suo amico Lind, ed in cerca di qualcosa di gustoso per riempirsi lo stomaco, nonostante le sue finanze siano pressochè nulle (come sempre d'altronde). Braccia incrociate dietro al capo a sostenerlo in una posizione menefreghista, sguardo da pesce lesso rivolto di fronte a se prosegue passo dopo passo sulla strada principale del centro, fischiettando allegramente ad alta voce, evidentemente di buon umore. <LAAAAA laaaa LAAAAAA, ma quaaaanto sono fooorte, vi farò vedereeeeee. STUUPIIIIDIII RAGAZIINIIIII> canticchia una cantilena improvvisata e palesemente stonata probabilmente in riferimento ai compagni di classe con cui ha avuto a che fare. In volto un espressione misto tra un babbuino felice ed un Teletubbies all'ora dei saluti. Demenza portami via.

23:29 Lind:
  [Centro] Tra i vantaggi che ha acquisito con la scelta di fuggire via di casa vi è anche quello di non dover dare spiegazioni riguardo l'ora in cui vuole uscire e i luoghi che vuole frequentare; infatti, nella totale anarchia che regola la sua vita, Lind, si gode, solo soletto, la sua passeggiata in centro città. Ii cielo sopra la sua lunga chioma blu è tinto di scuro, ormai, da parecchie ore ma questo non sembra spaventarlo più di quanto lo possa spaventare una qualsiasi vasca in centro tant'è vero che, nel frangente in cui le persone comuni e normali sarebbero andate saggiamente a dormire più che camminare lungo il marmo che lastrica la via principale, lui, continua, imperterrito verso il suo obbiettivo. Questa sera, tra una cosa e l'altra, il conflitto fra essere e non essere lo ha portato a lasciare le sue faccende per andare a raccattare quel deficiente dell'amico. "Pensa un pò che quella cacca secca mi sta facendo perdere la puntata sulle corse di lumache, giù, al parco" pausa "lo odio! Lo odio! Lo odia!" Mormora con fare totalmente inverso al fratello

23:35 Mekura:
  [locale] Continua a bere stando attenta alla posizione dello zaino sul suo grembo e quasi non fa caso che il tizio con il quale si è scontrata prima. Sbatte le palpebre, lo osserva di nuovo corrugando la fronte mentre con entrambe le mani stringe la presa sulla tazza di ceramica con il busto girato verso questo, ascoltandolo. Quando questo si propone di ripagarla in qualche modo Mekura solleva un sopracciglio, il sinistro e con pacatezza, butta giù un'altro sorso e si gira di nuovo verso l'oste che intanto le ha portato il sakè di prugne caldo. <grazie> annuisce sorridendo forzatamente verso il lavoratore ma sempre garbata andando ad incrociare le gambe mettendo la sinistra sopra la destra mentre si gira con la testa verso questo, gli avambracci appoggiati sulla superficie del bancone. <...ti serve qualcosa per caso?> domanda la donna con una ciocca di capelli che scivola di lato guardandolo seriamente <o sei davvero serio? di cosa dovresti essere in colpa così tanto da rimediare ad uno semplice scontro? non ti pare di esagerare?> domanda la ragazza ritornando a bere con calma in lunghi ma lenti sorsi questa volta mentre tiene sempre un occhio verso questo. Intanto si può sentire anche l'esterno, il rumore della strada ed ovviamente anche di chi urla, ma nella cacofonia generale tutto questo è assolutamente normale al centro del villaggio [ch on]

23:55 Shikami:
  [Locale] Ancora una volta lo sguardo del Deshi si posa su colui che in questo momento si trova al di là del bancone, solleva l'avambraccio verso l'alto, con le falangi della mano semi-ritratte, indice e medio lievemente più in alto rispetto alle altre due dita, un semplice cenno per attirare l'attenzione dell'oste in modo tale da rivolgersi ad egli < Una tazza di sake.. > Privo di qualsivoglia emozione particolare, attendendo cosi l'arrivo della propria ordinazione e.. Intrattenendosi con la Hyuga che gli pone una domanda, un quesito a cui rimane senza parole inizialmente, non comprendendo il perché < .. Non mi serve nulla. > Risponde infine mantenendo una certa serietà mentre lo afferma < E' stato un mio errore, ero sovrappensiero e non vi ho vista in tempo, questo è stato il mio errore. > Semplice e diretto, forse si sente troppo colpevole - E non ha tutti i torti Mekura - Ma egli prosegue < Il minimo che posso fare è rimediare quindi.. > Accenna un lieve sorriso < .. Ti serve qualcosa per caso? > Forse una frecciatina la sua, ma le rivolge esattamente la medesima domanda, attendendo ora anche una qualche risposta da ella. Nel frattempo lo sguardo va posato per un momento verso l'esterno < C'è un bel po' di rumore stasera.. > Commenta sottovoce riportando poi la propria attenzione all'oste, osservandolo ed attendendo nuovamente l'arrivo della sua ordinazione.

23:56 Saisashi:
  [Centro Konoha] Procede nella sua camminata, un passo dopo l'altro, con una lentezza così spiccata da potersi meritare un applauso da un bradipo. Cosa frulli per la testa al giovane è un mistero, pensieri sparsi qua e la dall'improbabile tema gli si proiettano di fronte agli occhi. Se stesso elogiato da un sacco di ragazze al suo cospetto, se stesso eletto miglior ninja del'accademia, se stesso eletto hokage, se stesso che si fa pulire le scarpe da Lind. Cose che nemmeno un alieno sarebbe in grado di immaginare tutte insieme, e tutto ciò soltnto dopo aver frequentato una banalissima lezione in accademia, dopo anni di fancazzismo e di girovagare completamente a caso. Qualcosa di punto in bianco sembra interrompere il triste show messo in piedi da Saisa, infatti un ombra a non molta diatanza sembra avvicinarsi facendo più nitida, potrebbe riconoscere ovunqe quel passo da babbuino con le morroidi. E' sicuramente Lind, il suo mitico compagno di "avventure". "uhuh adesso ti faccio vedere io cos'ho imparato" mormora tra se e se sogghignando in modo strano. Si volta a destra e poi a sinistra per poi identificare un cestino di fronte ad un locale a circa due metri da lui. Con una posa tipica da ladro che cammina sulle punte, e con dei saltelli da far invidia a Zazza che calcia l rigore, andrebbe quindi facendo tutt'altro che poco rumore, a posizionarsi dietro a quel cestino tentando di nascondersi, credendo così di mostrare il potenziale della dissimulazione imparata odiernamente in accademia. Si accovaccia quindi dietro tale oggetto, sul volto un sorrisetto di una fierezza inconcepibile. Starebbe quindi li in attesa dell'arrivo di Lind, convinto di se stesso e del suo nascondiglio. Solo un piccolo quanto essenziale dettaglio, il cestino è grande come uno zainetto, indi per cui la figura del giovane è mostrata quasi per metà, non essendo per niente nascosto. MA tutto ciò non importa, il solo godere di quell'espressione idiota, fa cancellare dalla mente ogni altro pensiero tanto quant il flash dei man in black.

00:06 Lind:
  [Centro] Cranio a destra. Pausa. Sinistra. Pausa e poi di nuovo a destra. Pausa. Sinistra. Pausa e così via per, tutte, le volte che incocrociando i volti dei, pochi, presenti, lungo la passeggiata, tenta di scorgere quei tratti da babbuino ritardato che in questo momento, tanto, odia. "Maledetta cacca secca!" Serrando, immediatamente, dopo i denti gl'uni contro gl'altri per farli sfregare nel, malato, tentativo di produrre quel suono sgradito all'udito che tanto riflette i sentimenti che ha dentro; nel mentre, anche, la mano va a stringersi in un pugno che, in breve, viene portato fronte gl'occhi che, d'un tratto, desistito dalla ricerca di Saisashi per concentrarsi su quella parte del corpo. "Gli farò il mio superman punch!" Silenzio "A sto giro lo distruggerò una volta per tutte!" Sussurra in un mix tra macabro e comico verso le cinque dita cinte contro il palmo quasi a volergli fare una confidenza. Situazione che si evolve in tempo per giunge nei pressi del locale che costeggia sulla destra e del fratello che riversa sulla sinistra, palesamente, visibile eppure inosservato per via dei pensieri killer di Lind.

00:12 Mekura:
 Continua a bere fino a svuotare completamente la tazza del thé e passare a quella del sakè, che berrebbe in un solo colpo sollevando la testa verso l'alto e dando un colpetto con la testa per sollevare ulteriormente il grado di discesa del fluido all'interno della gola. Raschia a bocca chiusa tirando fuori l'aria dal naso mentre le verrebbero gli occhi lucidi ed in quel momento davanti a lei si presenza la zuppa di miso. <molte grazie> afferma prendendo il cucchiaio servito insieme alla ciotola immergendolo e muovendo la zuppa in senso circolare ancora una volta. <bhe allora partiamo dai nomi no?> domanda retorica la sua iniziando il suo pasto con calma, buttando giù il primo sorso per poi chiedere in modo più esplicito <come ti chiami quindi?> chiede lei aspettando una risposta in completo silenzio. La fuori intanto sembra che ci sia della calca, o semplicemente delle persone che fanno baccano nelle vicinanze. <humf...> mugugna continuando a mangiare in tranquillità ignorando la cosa <non sarà nulla di che, è tardi, gli ubriachi che si beccano tra loro o delle semplici teste calde sono ovunque, magari si sono scontrati come noi e non è stato così tranquillo come dovrebbe essere> spiega lei teorizzando un possibile scenario mentre si affretta a finire quasi avesse da fare. [ch on]

00:30 Shikami:
  [Locale] L'avambraccio destro viene poggiato sul bancone, facendo tamburellare le falangi - Partendo dal mignolo e terminando con l'indice, per poi ripetersi - Sulla superficie lignea, il gemello invece viene rivolto verso l'alto, portando la mano - A coppa - Sotto il mento, sorreggendo la testa in questo modo e ammorbidendo i muscoli della schiena che vengono rilassati, facendo in modo di incurvarla leggermente in avanti. La tazza arriva infine, l'avambraccio sinistro viene dunque poggiato sul bancone, mentre la destra viene ritirata per andare ad afferrare con la man dritta la tazza, un ultimo sguardo viene donato all'oste a cui concede un cenno del capo come ringraziamento ed un piccolo sorriso, nulla di più. Avvicina la tazza alle labbra, sollevando a poco a poco il capo lasciando che il liquido scorra all'interno della faringe. Cerca di gustarselo a pieno, di sentirne il sapore sul proprio palato, di memorizzarlo, tirando poi un piccolo sospiro al termine, allontanando la tazzina e posandola nuovamente sulla superficie. Si volterebbe nuovamente verso la Hyuga che gli ricorda anche le buone maniere in un certo senso < Giusto.. Il mio nome è Sasaky.. > Ancora una volta a pronunziare quel cognome sul suo volto si palesa una smorfia d'irritazione < .. Miyamoto.. > Non riuscendo proprio a dire in realtà chi sia davvero, la sua vera origine, non è che un tabù per lui. Non può far altro che trovarsi d'accordo all'ipotesi di ella < Già, può darsi.. > Nulla di più, non vuole di certo parlare di questi miseri dettagli lui < Il tuo nome invece? > D'altronde lui si è presentato, dovrebbe essere più che lecito ch'ella faccia altrettanto d'altronde.

00:32 Saisashi:
  [Centro] La fortuna più sfacciata incontra in pieno Saisashi, che un pò per il livello cerebrale di Lind paragonabile ad un Giapponese ubriaco al Karaoke, ed un pò per un miracolo buttato giù a calci direttamente dal cielo, riesce a non essere minimamente visto dal giovane amico. Ciò porta ad un ulteriore aumento dell'autostima di Saisa, che rimanendo ancora li nascosto palesemente visibile e ridicolmente esposto, crede ancora più di prima di essere davvero un fenomeno nell'arte ninja appresa in giornata. Il sorrisetto fiero sul suo volto si inarca ancora di più, gli occhi che si stringono e la destrosa che viene portata a livello del mento a massaggiarlo lentamente assumento un espressione spavalda e da super saccente. <ahaha un idiota con un taglio di capelli simile non potrà mai accorgersi della presenza dell'ILLUSTRE ME!> dice con tono di voce alto, incidendo bene come sempre la sua parola preferita "ILLUSTRE". Attimo di silenzio, e freddo glaciale nordico che cala nel centro di Konoha per un istante, come immerso ad una bufera di neve. Occhi perfplessi e bocca che viene all'infuori a formare una "u" , stile scimmia <uuups...> prosegue con tono stupido <forse oggi il sensei aveva detto che non si dovrebbe parlare quando si tenta l'arte della dissimulazione?> borbotta tra se e se in questo dubbio amletico aggravando la sua posizione. QUesto la dice lunga su quanto sia stato prestante nella lezione. <beh pazienza, son sicuro che non potrà lo stesso vedermi, dopo tutto sono il migliore> bisbiglia ora portando le mani di fronte al petto facendo toccare tra loro gli indici, per poi portarne uno di fronte a se ad altezza del volto, a voler "Incrementare" il suo nascondiglio. Un beduino nel deserto in mezzo a sola sabbia sarebbe più nascosto. Ed anche oggi: DIO SALVI KONOHA.

00:42 Lind:
  [Centro] Resta fisso, concentrato, verso il pugno avendo così tempo e possibilità di assaporare meglio i dettagli del guanto a mezze dita che porta, mentre, nel compiersi l'assenza di segnale al cervello, continua con il suo, confidenziale, colloquio con la propria mano mossa a cercare guerra. Sgrana, di tanto in tanto, gl'occhi mentre, in poco tempo assume, sempre più, lo stesso atteggiamento di Joker in Batman the dark knite. "Sì sì, un superman punch!" Intona felice dispensando sul suo viso un bel sorriso che parte da un estremità all'altra degl'occhi formando così una falce. Di colpo, il silenzio di quella recita viene interrotto da un rumore famigliare. "Sproloquio?" Sussurra. In men che non si dica le pupille rilasciano le presa dal punto in cui si erano posate per andare a incollarsi, successivamente al movimento del cranio, verso sinistra, là, dove il corpo dell'amico giace mal nascosto. "F*****G S**T DI UN FRATELLO, vieni qui" in tono di richiamo come se Saisa fosse un cane. E lento tenta di colmare le distanze.

00:45 Mekura:
  [centro] Lui si presenta, con una certa mole di ritardo nel cognome, lei lo fissa per qualche attimo e poi afferrando la ciotola per poi finirla completamente. Si pulisce con il panno sotto la ciotola e alla fina anche lei si presenta. <Mekura del clan Hyuga, piacere> si presenta così la giovane mentre porta le mani allo zaino e da una cerniera estrae il suo portafogli, pagando il proprio conto con annessi ravioli e dolci da portare via per Ai e anche il sakè del ragazzo in questione senza dire assolutamente nulla. <?> la voce sembra essere stanziale li, tanto che l'oste sembra abbastanza preoccupato della situazione. Si gira verso l'entrata del locale roteando gli occhi da questa a Sasaky. Si solleva in piedi andando a mettere a posto il suo denaro all'interno della borsa che chiude per sicurezza e si avvia verso la porta <tieni da parte i ravioli ed i dolci, vado a vedere cosa succede e ritorno a prenderli> afferma questa verso l'oste uscendo e portando il braccio sinistro sopra la testa per scostare il tendaggio. Si guarda intorno una volta fuori togliendosi dal passaggio per non causare rallentamenti e noterebbe non troppo lontano una figura accucciata dietro cosa? un cestino palesemente visibile anche di notte, ci manca solo che indossi vestiti scintillanti e anche un cieco si accorgerebbe della sua presenza. <...> Rimane li abbastanza basita ma incuriosita dal modo di fare scapestrato di questo tizio e di quello che si sta avvicinando a loro. <ma che..> rimane li ad osservare la scena senza fiatare, incrociando le braccia tra loro mentre guarda entrambi. [ch on]

01:05 Shikami:
  [Locale] La risposta la poteva intuire persino lui in effetti, come ha potuto essere cosi cieco da non riconoscere la particolarità degli occhi di una Hyuga? Anche il nome, ha una sua certa importanza, si trova di fronte ad una persona non comune dunque < Oh.. Piacere mio. > Nulla da aggiungere a riguardo, è semplicemente sorpreso di non averla riconosciuta prima, non tanto per la scoperta. Dopo qualche attimo ancora una volta insiste con quella sua bislacca richiesta < C'è un modo per ripagare la mia svista? > Le iridi vengono posate su di ella, osservandola con attenzione, come se cercasse di studiarla, di capire cosa ella potrebbe dire ma.. Qualcosa di fastidioso va a distogliere la sua attenzione < Penso che stiano esagerando qua fuori.. > Afferma puntando lo sguardo verso l'entrata del loco, rimanendo in ascolto ancora per un po' del casino che sta avvenendo qua fuori < Mh? > Mugugna perplesso notando poi con la coda dell'occhio le movenze della fanciulla che va all'esterno < Ehi, devo ripagare il mio debito! > Più preoccupato di questo che per altro ricordando poi anche del conto da pagare < Guardo la situazione qua fuori! Pagherò dopo! > Rivolgendosi stavolta all'oste prima di dirigersi anche lui verso l'esterno solo per andare ad ammirare una scena.. Mediocre, decisamente immatura sotto ogni punto di vista < ... > Rimane sconvolto, senza parole, non ha la minima idea di cosa stia avvenendo ora, NE ha l'intenzione di saperlo!

01:08 Saisashi:
  [Centro] Ed ecco che accade l'inevitabile, come una meteora di realtà che si schianta sul muso del giovane, viene in men che non si dica notato da Lind. Ebbene si, il sensei gli aveva proprio spiegato che con la dissimulazione, non bisognasse fare rumori. <oooh cazz, lo sapevo che non bisognava fare rumore, mi sembrava di essermi ricordato bene MaaaLEeeedIIIzioOoOONEEE> termina in cantilena con un tono completamente ridicolo, senza minimamente pensare che il problema più che il rumore, era piuttosto la base del nascondiglio, così minuscolo da non poter nascondere nemmeno il piccolo membro di Lind. Si accorge subito dell'aria furibonda del suo compare, e può anche coglierne la ragione. E' infatti da oggi pomeriggio, che dopo averl seminato sgattaiolando via di soppiatto, si è recato di nascosto senza dire nulla , ad una lezione in accademia, senza farsi trovare per tutto il giorno e senza dir nulla. Oltre a ciò, questa mattina, aveva anche svegliato il compagno lanciandogli in faccia dell'acqua ghiacciata, e non l'aveva ancora pagata per questo. Questi mille pensieri lo attanagliano, occhi che diventano improvvisamente due piccoli pallini neri, guance che si gonfiano in modo sovrannaturale, e sudore freddo che comincia a cadere dalla fronte del ragazzo. <nonononono, se mi prende oggi è la fine, sto razza di scimpanzè dal discutibile orientamento sessuale> borbotta con un tono udibile solo dal suo compagno , che nel mentre con un aria da killer accorcia le distanze. Deve escogitare un modo per farla franca, perciò con un aria ebete comincia prontamente a guardarsi intorno, prima destra e poi sinistra. Ed eccola li, la sua salvezza. La prima figura su cui ripone l'attenzione sembra essere uscita da un locale li attaccato, non fa nemmeno in tempo a distinguere se sia di sess maschile o femminile, ma rappresenterebbe la sua salvezza. Rivolterebbequindi il suo sguardo verso Lind, creando un espressione diabolica pressoche indescrivibile, che nemmeno la ragazzina di The Ring saprebbe emulare, per poi Di punto in bianco alzarsi di colpo, si volterebbe in direzione di quella figura, gamba destra piegata in avanti accompagnata dal busto , a creare uno slancio in avanti che permetterebbe al giovane di fiondarsi verso la salvezza. <uhAAAAAA AIUTATEMI VI PREGOOOOOO!> Esce in qualche modo un voce da vittima sacrificale, quasi femminile. <questo tipo, con quello strano taglio di capelli, mi sta perseguidando da ore , penso voglia picchiarmi o fare degli strani giochini con me!!> prosegue in questa commedia ad alto livello demenziale <si è avvicinato a me dicendo che voleva fare ziki zaki con il mio povero SEDERINOOO> continua con voce spaventata in questo suo lungo discorso mentre contemporanemanete cercherebbe di andare a trovar riparo dietro alla sagoma di colei che è uscita dal locale. In tutto ciò ancora non nota la presenza poco distante di un altra figura, anch'essa situata li a pochissima distanza.

01:25 Lind:
  [Centro] Lento si avvicina. Un passo e poi l'altro. Pancia in dentro e petto in fuori a dire: "Ti spiezzo in due!"; come Ivan Dragon a Roky. Il volto, più rilassato rispetto qualche minuto prima, è rivolto, insieme a tutto il corpo, verso Saisashi, obbiettivo che gli occhi non mollano nemmeno per un istante. La mano destra resta serrata nel pugno che, in precedenza, aveva avuto funzione di fantoccio mentre il braccio posto, in perfetta geometria, a formare una V per metà lungo il fianco e l'altra protesa verso il compare fa da sostegno all'arma bianca con cui questa sera il gorilla spastico verrà giustiziato per i suoi crimini. Continua, imperterrito, a colmare le distanze senza voler desistere dall'intenzione di un super superman punch . In quella settimana il tasso di mongolaggine raggiunto dal, dubbio, amico aveva superato ogni limite consentito. Colpo che parte e non va a segno per via di un contro movimento da parte del fratello che datosi alla fuga schizza dietro le spalle di una figura appena comparsa in scena. Pochi secondi per realizzarne il sesso. "Signorina, ammazzi quel verme!" Vocifera verso Mekura cercando di fare leva sul suo lato sensibile "ponga fine alle sofferenze di quella F*****G S***t".

01:39 Mekura:
 Konoha, cara Konoha...ultimamente quante cose sono cambiate dall'ultima volta che ci è tornata? tante, tutte insieme. La figura sceglie saggiamente di uscire fuori dal suo nascondiglio di trovare un'altro, lei, visto il modo in cui gridando si è nascosto dietro una donna assolutamente più bassa del ragazzo farfugliando di possibili molestie sessuali che l'altro, individuo con la capigliatura a dire del moro strana, vorrebbe attuare sulla sua persona <bhe l'amore ha molte facce ragazzo, hai mai provato a fargli intendere di no? magari è quello che non ha capito che ti piace un approccio più pacato davanti ad una tazza di thé> afferma sarcasticamente e forse anche un po' malevola <se poi vuole fare ziki zaki con il tuo sederino è perché forse lo ha visto bene, non saresti in questa condizione altrimenti> si lascia sfuggire anche un sorriso divertito mentre Sasaky la insegue all'esterno Mekura si gira verso questo. Solleva il braccio destro togliendolo dalla spalla lo Zaino e cercando di mirare verso Sasaky piegando il braccio verso il basso per poi sollevarlo rapidamente in alto, gli darebbe una traiettoria alta in modo che il moro dai capelli lunghi con la quale ha chiacchierato prima potesse prendere al volo lo Zaino in questione <paga il tuo debito e tienilo al sicuro> afferma a gran voce questa, abbastanza sicura di aver fatto in modo che il lancio sia facilitato per Sasaky in modo che prendesse agevolmente i suoi effetti. <e mi dica, perché dovrei ammazzarlo> all'ultimo impeto di Lind Mekura rimane in silenzio, schiocca la lingua e solleva la mano destra facendo segno alla lingua senza peli di avvicinarsi <vieni un po' qui> Girandosi di tre quarti in modo d'avere anche una maggiore visibilità verso il denshi dietro di lei, con la mano libera sollevandola di scatto invece afferrerebbe tra l'indice ed il pollice l'orecchio destro di Saisashi dalla punta e cercherebbe di guidarlo accanto a se, In tutto questo continuerebbe ad invitare azzurrino ad avvicinarsi. <su avanti, se vuoi giustizia sono qui per questo> [ch on turni 2/4 lancio zaino - 2/4 presa orecchio][forza 30 agil 100]

01:51 Shikami:
  [Centro] Come è andato ad immischiarsi in questo.. scempio? La serata doveva essere tranquilla, priva di ogni confusione, una semplice chiacchierata tra lui e la Hyuga, magari trovando anche un modo per chiederle qualche informazione sui suoi dubbi e anche per rimediare a quel piccolo torto che le ha fatto scontrandosi con ella, eppure ora si trova fuori da un locale, con due strambi ragazzi che urlano cose a caso, incomprensibili per il Miyamoto, del tutto prive di logica secondo lui < Potreste cercare di calmarvi entrambi?! > Afferma alzando il tono di voce, intimando in questo modo ai due di cessare questo casino, lo sguardo passa prima all'uno e poi all'altro, la sua espressione? Mostra tutta la sua irritazione e disappunto per questo casino, sopracciglia aggrottate e palpebre assottigliate, fulminando entrambi. Le iridi si posano poi sulla Hyuga < Mh? > Mugugna, perplesso per le sue movenze che non comprende in un primo momento, fino a quando non vede lo zaino già in aria, direzionato verso di lui < Oh! > Esclama sorpreso mentre andrebbe ad allungar ambo le braccia nel medesimo istante contro lo zaino, dovrebbe riuscire ad afferrarlo mentre questo si trova ancora in aria, facendo cosi terminare quel lancio sulle sue braccia. C'è chi afferma che solitamente dovrebbero essere gli uomini ad agire e le donne a supportare ma.. Ciò che sta avvenendo è l'esatto contrario, una chiara dimostrazione che le donne in qualunque caso potrebbero proprio mettere da parte un uomo. < Almeno ho ripagato il mio debito.. > Borbotta sottovoce osservando con soddisfazione lo zaino che dovrebbe tenere tra le proprie braccia.

02:05 Saisashi:
  [Centro] Quella che sta succedendo ha pressochè dell'incredibile. Contro ogni aspettativa, il giovane si trova impietrito nel sentir pronunciare quelle parole dalla ragazza, che ancora adesso non ha riconosciuto come tale in quanto nascosto dietro la sua schiena ed impegnato ad osservare la posizione dell'omicida seriale dai capelli blu. Gli occhi diventano di colpo sbiancati , quasi privati delle pupille, spalancat, bocca che lentamente scende allungandosi fino a toccar terra, quando il giovane si accorge che al posto di esseree aiutato, è probabilmente finito in una situazione ancora più pericolosa. I discorsi sul ziki zaki ripresi da Mekura lasciano sena parole Saisa, una cosa davvero difficile dato che ha sempre la risposta pronta per ogni evenienza. Che cosa diavolo avrà pensato quella? <ehm...e...ehiii> balbetta <m..ma che cosa hai pensato......io nnooooon sono per nulla ga....> viene bloccato di colpo da una presa mortale all'orecchio , una forza incredible che riesce ad avvertire istantaneamente più pericolosa di una morsa vulcaniana, più forte di Goku durante un kaioken x20. <uhaaaaa> strilla cominciando a divincolarsi a scatti continui, creando una scena comica imperdibile. <ma ma ma... che ca**o di persona saresti tu, ti chiedo aiuto e.... e tu mi porti dall'assassinoOoooo?!!?> urla sapendo la fine che farebbe se venisse portato inerme di fronte a Lind. Questa settimana gliene ha fatte troppe. Tutti gli scherzi cominciano a scorrergli per la mente. Effettivamente la popò fatta di fianco al suo volto per dargli un dolce risveglio, aveva superato il limite. <meno male che non ti ho chiesto di salvarmi, ma solo di darmi aiuto, se no mi avresti accoltellato direttamente tu?!?> continua inerme in cerca di una qualche via d'uscita. Si accorgerebbe solo ora con il lancio dello zaino di quell'altra sagoma a pochi passi da lui , tenterebbe quindi un ultimo tentativo. Lacrimuccia all'occhio destro e sguardo sconvolto cerca aiuto da Sasaky.<ehi tuuu mr. codino, ma vuoi darmi una manooo?! Non vedi che vogliono uccidermi, ma cosa siete tutti fuori di testa questa notte!?!> piccolapausa per poi continuare a strillare <non voglio morire non voglio morire noooon vogliooo moooo......ri.......>Si ferma di colpo rallentando la frase come un giradischi che si stoppa e cambiando tono di voce in uno strano "godimento", dal momento in cui il suo sguardo si pone a livello del petto della ragazza. Non si era minimamente accorto fosse una donna, fino a quando strattonato un ulteriore volta, poggia lo sguardo sul seno della giovane.Lui non può farcela, lui non sa avere a che fare con le ragazze (e nemmeno con la gente), e non riesce a resistere alle forme rotonde, non può farci nulla. Sguardo improvviso da pesce lesso he distoglie l'attenzione dalla sua vicina morte e da tutto il resto. Bocca spalancata e piccola bavetta nel fissare le forme se non prosperose di Mekura. PIOVONO POL-TETTE.

02:18 Lind:
  [Centro] Con il suo miglior colpo, ormai, andato a vuoto non gli resta, altro, che rilasciare la tensione nervosa accumulata nel pugno, quindi, per evitare che i tendini del polso risentono il post contrazione, lentamente, schiude la mano per poi farla tornare lungo il corrispettivo fianco insieme al braccio. Respira profondamente. Sospira a fondo. Non sembra ma lo sforzo che compie per stare al passo con le mongolate di Saisashi lo sta indebolendo di giorno in giorno. Desiste per qualche istante dall'idea di spiccare il volo come Van Persie nel goal alla Spagna per mordere le gambe del compagno, tutto, questo in attesa della, magari, fortunosa e fruttosa partecipazione della ragazza. Un istante e non tarda. Veloce. Troppo per lui. Per loro. Leggiadra ed bella in quel che fa e in come lo fa; quasi da lasciare senza fiato se solo ci fosse il tempo per appellarsi all'ammirazione. "Eheh" mascherando il fiato rotto in gola. Il tutto si evolve in una situazione per certi versi critica pure se ragionando a freddo sarebbe stata ancora più difficile per lei se avesse deciso, realmente, di uccidere uno dei due ragazzi, indipendentemente, da Konohana o no. Forte di questo ormai in ballo e, palesemente, in svantaggio in caso di scontro, gonfia, leggermente, il petto per dare un tono alla voce e dire: "Su, dai, ragazza, mollalo". Spavaldo si rivolge a lei come coetanea e non come membro più forte del gruppo. "Infondo, per quante possa averne combinate concordi con me ci ha, già, pensato la vita a ridicolizzarlo?" domanda andandoci giù pesante nel unico e solo tentativo di convincere la ragazza a non sgozzare come un porco Erosaisa. Continua ad osservare l'evolversi della scena mascherando il timore con la modalità Vin Diesel.

21:11 Mekura:
  [centro --> locale] Ascolta quanto detto da Lind con un sorriso sul volto mentre stringerebbe la presa sull'orecchio del compagno di merende, non tenendo conto del fatto che le sta osservando il seno: guardi pure se riesce a vedere oltre il ponjo. Fatto sta che sollevando la gamba destra compirebbe dei lunghi passi verso Lind che cambia la sua idea e chiede di non uccidere Saisashi, Mekura scuote il capo e invece piazzandosi di fronte a questo la ragazza con la mano libera cercherebbe di afferrare l'orecchio sinistro dell'urlatore, sollevando il braccio verso l'alto a mano aperta per poi chiudersi per l'intero orecchio stringendo. Fortunatamente per lui, non è così senza cuore da tirare così forte da strapparglielo ma al contrario lo tirerebbe allo stesso modo del moro tanto da fargli abbassare la testa. <no, non è abbastanza, per tutti e due> Detto questo una volta afferrati e se avesse mantenuto la presa su di loro, cosa della quale starebbe molto attenta, la ragazza cercherebbe di trascinarli all'interno del locale. <Sasaky fammi un favore, appena entro io chiudi la fila così da bloccarli nel caso cercassero di scappare mentre voi> una volta fatta superare la soglia, ad ampi passi costringendoli a muoversi al suo ritmo per non scivolare a terra, la ragazza cercherebbe di farli fermare davanti al bancone della rosticceria con l'oste dentro <ma vi rendete conto del danno che avete causato a questo uomo urlando e facendo gli scemi davanti al suo locale?> domanda lei seriamente cercando di stringere le punte ulteriormente <E non solo lui! ma anche i suoi avventori, vogliono passare una bella serata come voi, cos'è? non volete lasciarli in pace? volete danneggiare economicamente questa persona che lavora per portare il pane a casa?> domanda retorica la sua prima di aggiungere. <Ora, iniziate a comportarvi civilmente, ALMENO UNO DI VOI> afferma sottolineando la cosa mentre guarda Saisashi <lo so che stavi facendo dietro il cestino...> afferma quasi sibilante guardandolo male con quella frase a doppio senso <forza, chiedete scusa> [ch on - forza 30 - agilità 100 per la presa e 40 per la camminata rapida - turni movimento + presa + movimento]

21:30 Shikami:
  [Centro - Locale] Con ancor lo zaino tra le braccia, il Deshi rimane a far da spettatore a questa scena, non è che una mera comparsa fino a quando uno dei due - Colui che per primo viene tenuto dall'orecchio con una presa ferrea da parte della fanciulla - Non va a rivolgersi a lui < Mh? > Mugugna osservando costui con fare perplesso, storcendo le labbra ed il naso < Se vuoi una mano, cerca di spiegare.. > S'interrompe osservando poi anche l'altro < .. Di spiegarMI.. > Sollevando il tono di voce al termine della parola e rivolgendo le iridi a Saisashi < .. Cosa avevate voi due da combinare tutto questo casino qua fuori. > Termina gelidamente, rivolgendo prima ad uno e poi all'altro un occhiataccia, irritato e non poco a causa di entrambi, non avendo avuto modo di approfondire maggiormente con la Hyuga. Mentre la donna dal capello ametistico agguanterebbe anche l'altro ragazzo per l'orecchio Sasaky tira un sospiro, sollevato, dando già per scontato che ormai il casino è finito e potrà riprendere il tutto con la tranquillità. Sentendo la direttiva da parte di Mekura il Deshi esegue un rapido cenno con il capo < Certo. > Una singola affermazione mentre si avvicinerebbe ad ella soltanto per seguire i suoi passi mentre varcherebbe ancora una volta la soglia per entrare all'interno del locale, ora che tutto sarebbe tornato nella - Forse - totale pace, il Deshi si rivolgerebbe nel mentre alla Hyuga - Principalmente - ma anche ai due ch'ella scorta all'interno < Può non essere il momento ma.. Avete mai notato qualcosa di strano, all'interno della Foresta della Morte? > Una semplice domanda, una piccolo dilemma che ormai lo affligge da giorni e a cui non ha ricevuto ancora risposta anche rimuginandoci sopra più e più volte. Lo zaino viene ancora tenuto stretto ovviamente mentre entra insieme a loro come chiudi-fila.

21:47 Saisashi:
  [Centro] Dolore all'orecchio che raggiunge livelli astronomici, probabilmente più doloroso di una gamba tagliata nei fantastici giochi di Saw L'enigmista. Ciò fa si che il suo essere incantato sul seno della ragazza si stoppi di colpo con l'avanzare dei suoi passi, sostituito da due llacrimucce poste alla base degli occhi. Comincerebbe di nuovo a divincolarsi in modo ridicolo assistendo poi al tentativo di afferrare Lind, che non sembrerebbe poter fare molto per resistere a tale azione, quella maschera angelica nasconde un fottuto Terminator al suo interno. Aggressività di una tigre, mista alla forza di un Sayan , questa la perfetta descrizione di questa strana tipa dalla forza "oscura". Entrambi verrebbero quindi proiettati nella direzione inversa, il dolore è troppo e la paura pure , per tentare di scappare, ci tiene al proprio orecchio. <ma ma...maaaaa che ccaaaaazz,>urla sofferente con voce striminzita <ehi tu sottospecie di gorilla mascherato da ragazza, nooooon vedi che mi strappi un orecchio??? L' ILLUSTRE ME non vuole di certo perdere il suo splendoreeee> blatera senza un motivo proseguendo sulla strada peggiore possibile. Non sa proprio capire la situazione. <ahi... ahia.... ahi.. ahia... ahia... ahi...> comincerebbe a ripetere a rotazione come un disco rotto, con quella voce dolorante ed acuta e l'espressione in faccia demenziale. Nel mentre riuscirebbe ad osservare Lind dal lato opposto che subisce la sua stessa pena, ben gli sta. < ehi brutta caccola dai capelli blu!> prende fiato <Hai visto? finiiaaaaaamo sempre nei casini per colpa tua, sei andato a risvegliare Satana idiota!> da la colpa al suo amico, così a caso, quando alla fine è stato più che altro lui a coinvolgerla in cerca di aiuto. Il suopiano doveva essere infallibile, ma a quanto pare non lo era poi cosi tanto. Mentre viene trasportato di forza verso l'interno del locale sentirebbe le parole del ragazzo identificato poco prima, scattando quindi in una commedia tragicomica, un monologo che sembra non finire mai. < ma mr codino, sei str***o?!?!> prende un lungo respiro gonfiandole guancie per poi partire < LADYGORILLA mi sta staccando un orecchio , solo perchè ho chiesto aiuto, solo perchè quella caccola dai capelli blu mi stava seguendo, solo perchè ha un istinto sessuale precario, solo perchè voleva farmi cose strane, solo perchè è uno psicopatico fuggito dall'ospedale, solo perchè ha avuto problemi con alcool e vizi, solo perchè è cresciuto da una fgamiglia di assassini, solo perchè....>si ferma un attimo terminando la rotazione di vaaccate <eeee tuu??? non mi aiuti e mi chiedi spiegazioni?? ma che gente siete voi!!> piagnucola inerme, non ha più via di scampo. Si ritroverebbe quindi di li a breve ormai rassegnato, ad arrivare di fronte al bancone. La giovane prosegue con le richieste e con la ramanzina, ed in tutta risposta, da buon ragionatore, buon adulto, e persona seria, risponde con un comportamento completamente adatto. Si, adatto quanto la politica in Italia. Infatti andrebbe silente ad incrociare le braccia, voltando il capo in direzione opposta alla giovane, con mento rivolto verso l'altro ed aria imbronciata. Socchiudendo gli occhi e mugugnando <Mh. Voi dovete chiedere scusa all'illustre Me> aria orgogliosa ed offesa, convinto proprio di se stesso e della sua posizione. NO BRAIN NO GAIN

22:00 Lind:
  [Locale] Col cuore in gola aspetta l'esito del suo test anche se, qui, a differenza di Luca Molinari, la percentuale di lieto fine è più bassa di quanto, realmente, si possa immaginare e sperare. Il battito cardiaco, in breve, devia dalla normale frequenza fino a raggiungere un ritmo talmente forte da sfiorare i bpm della drum and bass. Bun... cià, bun.. cià. Eppure, se, lui stesso, si guardasse dall'esterno non percepirebbe, minimamente, il rischio d'infarto a cui sta andando incontro. Come si suon dire: un grande falso mentre finge tranquillità. Tra vivo e morto continua ad attendere che si aprano nuovi spiragli in quel che, ormai, sembra essere teatro dell'ultimo giorno di vita per EroSaisa. La bocca, accenna un sorriso; mezzo, inarcato sulla destra come a darsi un ulteriore tono ed una possibilità in più di apparire come il ninja che non è. Tutto si svolge in qualche istante ma, da lì a poco, il tempo sembra scorrere, molto, più lento rispetto il normale. Continua a scrutare la ragazza senza mai mollare la presa da lei così da esser pronto per un eventuale, inutile, tentativo di difesa; intanto, con l'udito capta le varie movenze e intenzioni legate all'arrivo della nuova sagoma accorsa sulla scena. D'un tratto cade ogni schema. Il bluff non sortisce l'effetto desiderato. La donna, invece di mollarlo sembra voler fare il bis. Passi a grandi falcate verso Lind. Deglutisce mettendo, ora, a nudo le più intime paure. Chiude gli occhi e... anch'esso viene afferrato per l'orecchio. Una piccola scossa scorre lungo il collo a causa del dolore. "Azz" pronuncia. Ormai preso in mezzo, lascia fare così trovandosi in tempo record, a dover smascherare il proprio livello combattivo. Pericoloso quanto un comune cittadino, si abbandona alle direttive della jonin che come una iena trascina la sua sagoma all'interno del locale. Stessa pena di Saisashi anche l'accusa è divergente. "Bella e maledetta, come ogni donna che si rispetti no?" Espone con fare da sbruffone disinteressandosi completamente dei suoi discorsi. A quel punto pensa che sarebbe, molto, meglio finire morti che umiliati da una donna. Un occhiata a Saisa nel vano tentativo di saperlo con un piano ma nulla, solito, bla bla senza senso. Aggrotta la fronte e le sopracciglia quando giunto di forza al bancone conclude con la firma: "ma che c***o vuoi? Chi sei? Ho lasciato casa e la mia ragazza per non sentire parternali e tu vuoi farmene una ora?" Vocifera iracondo in cerca di spiegazioni dalla ragazza.

22:15 Mekura:
  [centro --> locale] <succedono molte cose strane all'interno della foresta della morte, da piccola un lupo mannaro stava per mangiarmi> rivela candidamente la ragazza sorridendo verso Sasaky prima di tornare ad occuparsi di Lind e Saisashi <ottima domanda, grazie azzurrina> afferma sarcasticamente mentre mollerebbe la presa dall'orecchio di entrambe i solleverebbe le mani al livello dei capelli stringendo la presa ed allargando i gomiti verso l'esterno, da dietro Sasaky sarebbe ben capace di capire la stazza muscolare della ragazza: atletica e ben allenata, stranamente abbastanza muscolosa per essere una Hyuga donna. <io sono bella e maledetta, ma nelle necessità sono anche il gorilla che non ti aspetti, sopratutto con quelli che non si meritano ne il bello ne il maledetto e comunque io sono Mekura del clan Hyuga, chiunin del villaggio della foglia, molto piacere> afferma sempre con sfrontata calma prima di prendere un lungo respiro <Ora, tutti insieme chiediamo scusa all'oste> afferma ignorando completamente tanto il moro quanto il ragazzo dai capelli celesti. <inchino> Detto questo spingerebbe la testa di tutti e due in avanti cercando di far piegare la schiena e che questi potessero colpire il bancone direttamente con la fronte, cercando di lasciare su questi un bernoccolo in ricordo della serata che hanno passato. Li lascerebbe con la faccia schiacciata, ancora con le braccia ben tese e le mani dietro la testa che continuerebbero a spingerli nel bancone mentre con le gambe mettendosi in mezzo cerca di scostare i loro piedi in modo da togliergli appoggio nel caso volessero ribellarsi mentre al contempo lei cerca stabilità <avete chiesto abbastanza scusa?> domanda la ragazza seriamente aspettando la loro risposta ferma come una statua di sale e sempre con quel sorriso di circostanza sul volto. <se siete sinceri nel rispondere e se l'oste è tanto gentile da perdonarvi, volendo vi posso premiare...se sarete sinceri ovviamente> afferma la ragazza mentre seriamente aspetta una nuova risposta.[ch on - forza 30]

22:36 Shikami:
  [Locale] Riguardo a questo casino il Deshi può "Passarci sopra" squadrando quei due che hanno provocato questo trambusto, ma sono poi quei piccoli "insulti" da quattro soldi che lo fanno alterare un po', si stanno rivolgendo ad una donna d'altronde, chiunque abbia un po' di galateo stampato sulla mente storcerebbe il naso a queste affermazioni, proprio come Miyamoto infatti, che va a piegar il gomito portando il braccio destro a formare una V, avambraccio rivolto verso l'alto e pugno chiuso in una morsa - Lasciando dunque la presa dello zaino, che viene sorretto infatti solo dalla mancina -, premendo le unghie contro la cute del proprio palmo, nocche sbiancate per la forza impressa, accompagnando il tutto con un lieve tremore appunto per la quantità di energie che sfrutta per stringere il pugno < Ma come diavolo vi permettete di chiamare gorilla una ragazza?!? > Quasi grida, ma cerca di trattenersi dato che si trovano ormai all'interno del locale, ci mancherebbe solo che anche lui cominci a far chiasso < Dovreste mostrare maggior rispetto sapete? > Retorico ovviamente, non li ritiene cosi stupidi da non capirlo - Non li conosce ancora - Ma magari questo potrebbe anche mettergli un po' di sale in zucca, di farli ragionare. Rilassa i muscoli ora, portando il braccio disteso lungo il fianco e puntando lo sguardo sulla Hyuga, che gli rivela una piccola parte della sua vita < Un lupo mannaro? > Retorico ancora una volta < Non ha sentito qualcuno.. > Una piccola pausa, non comprende nemmeno una parentesi di ciò che è accaduto quel giorno < ..O qualcosa, parlarle? > Un ennesima domanda, povera lei che dovrà subire i suoi dilemmi. Lo sguardo saetterebbe verso i due < Voi due.. > Distendendo nel mentre il braccio - Il destro tiene lo zaino - in avanti, verso di loro, con l'indice che prima punterebbe uno e poi l'altro < Sapete qualcosa riguardo alla Foresta della Morte? > Si rivolge a loro con una maggior freddezza e anche un po' di astio, non li ha ancora perdonati, ne per quelle parole, ne per il casino all'esterno. Si godrebbe poi la scenetta con un certo gusto, un sorrisetto soddisfatto si stampa sul suo volto, vedendo come i due andrebbero a dare una bella testata contro il bancone, grazie ovviamente "all'appoggio" della Hyuga.

22:51 Saisashi:
  [Locale] Rimane li in silenzio con il broncio da ragazzino indispettito che non sta ottenendo quello che vuole, nonostante i capricci. Esatto, lui è cresciuto da solo, con i genitori completamente disinteressati che gli han sempre permesso di fare tutto ciò che voleva. Ecco il motivo del suo carattere presuntuoso, ed il perchè se ne sia andato via di casa anni prima, girovagando per Konoha, come se tutto fosse di sua appartenenza. Ascolta la ramanzina con aria disinteressata e superiore <tsk bla bla bla... sisi ho capito che sei for....> non fa nemmeno in tempo a terminare la sua frase provocante, che di colpo una forza improvvisa verrebbe impressa sul retro della sua nuca a spingerlo in avanti, con palese tentativo di fargli prendere una bella craniatasul bancone. Beh non è tanto la botta che lo intimorisce, avendo passato la maggior parte delle sue giornate a farsi menare da Lind in seguito alle sue grandiose e quotidiane idee geniali. Ciò che non sopporta è di essere inferiore a qualcuno, lui ha sempre fatto ciò che voleva, e così deve continuare ad essere. Ad aggravare il tutto, il fatto che Mekura sia una ragazza, NON PUO' assolutamente fare una figuraccia di fronte alla gente presente, questo l'unico stupido pensiero che gli frulla in quella zucca vuota. Tenterebbe quindi con un movimento scattoso a portare in avanti entrambe le braccia poggiando le mani sul bancone, e tenendole tese cercherebbe con il capo, aiutato dalla forza impressa dai palmi, di porre resistenza alla forza delle Hyuga. Dovrebbe riuscire in qualche modo a resistere qualche istante, per poi cedere senza speranza andando a sbattere contro il bancono una sonora testata, cercando comunque in qualche modo dalla psoizione di prima, di alleviarne un poco l'impatto. La sua faccia sarebbe quindi ora ben compressa sul bancone, guance schiacciate , occhi strizzati e bocca arricciata in avanti a formare una piccola "o" socchiusa. Piuttosto buffa e ridicola insomma, ma questo non risulta essere una novità, dato che fin dall'inizio , sembrano essere iniziate le riprese per un film comico dal budget palesemente ridotto. Ascolterebbe la richiesta della Hyuga ed andrebbe subito a risponderle fieramente <ehi tu.... ti rendi conto di cosa hai appena faaaattooo?!> voce compressa e schiacciata a causa della pressione della Hyuga sul volto del giovane. <mi hai spalmato la manaccia in testa, sulla MIA testa, la testa dell'illustre ME... e non te le sei lavate!> ci si sarebbe aspettato un riferimento alla botta appena presa, al fare manesco o simili. E invece l'unica stupidata che gli passa di mente è questa. <io non ho fatto nulla... e soprattutto non devo chiedere scusa di nulla...ma tuttavia potrei perdonarti per il tuo atteggiamento gorillesco, e potrei proporti un appuntamento..> convinto <se mi offrirai una bella cena...... BRRRRR> brontolio rumoroso del ragazzo, che effettivamente senza soldi da giorni, non mette cibo sotto i denti dalla sera prima. Incredibile poi la sua convinzione, non demorde, non sa avere a che fare con il genere femminile, e soprattutto sembra voglia morire la notte stessa. Per quanto possibile volterebbe poi lo sguardo vero Sasaky udendo la sua domanda, che in quel momento per il ragazzo, parrebbe utile quanto un gabinetto in cucina <....io non ho nulla da dire a chi porta il codino come le ragazze> si rivolge con voce buffa e tono offeso per l'aiuto non ricevuto, per poi tirare fuori la lingua a creare una boccaccia ridicola.

22:53 Saisashi:
  [Locale] edit [forza 19 - resistenza 13]

23:11 Lind:
  [Locale] Le piace vincere facile? Evidentemente sì anche se, in questo frangente, trionfare equivale non al jeckpot ma ben si alla libertà di poter dare, squallidamente, sfogo al suo bipolarismo di donna facendolo passare, biecamente, come lezione di vita per Lind e Saisashi. Educazione? Bullismo? La linea è sottile; di certo c'è solo il fattore X, ossia, che in un mondo vissuto da individui con il libero arbitrio, ad ognuno toccano le proprie scelte e di conseguenza quel che ne deriva da esse. Felice di farlo, la ragazza, rincara la dose portando a svolgimento il suo, originale, intento: umiliarli. Blatera qualcosa. Da quel che Lind può scorgere, ella, sembra convinta che le parole professate sia d'interesse ai mal capitati. Quanto si sbaglia. Nella testa di entrambi - stolti buoni a nulla - risuona solo e solamente l'idea di non esser da meno a nessuno ma sopratutto di non farsi umiliare da una donna. Lesta, muove le mani per avere una presa migliore per accompagnare la fronte dei due contro il bancone. Naturalmente riesce. Colpo abbastanza violento. Il contatto brusco con il legno genera in Lind un senso di disorientamento per qualche istante. Passa poco prima di riprendere le prorie facoltà. "Preferisco la morte all'umiliazione quindi uccidimi prima di pentirtene" serio con lo sguardo basso anticipando Saisashi. Successivamente il compare compie qualcosa di incredibilmente stupido per la situazione ma che non fa altro che mettere allegria. "Ahahaha", " vero cacca secca (nomignolo di saisashi), scusa un c***o", "ahahaah".

23:15 Mekura:
  [centro --> locale] Il tentativo di resistere di Saisashi le piace, intatti sorride mentre riuscirebbe ad attenuare la botta sulla testa di poco, ma abbastanza da non rimanerne stordito. Rimane li ad ascoltare molto interessata prendendo un lungo, lunghissimo respiro <ragazzo, io posso andare avanti per tutta la sera, hai proprio voglia di continuare in questo modo oppure vuoi cenare?> domanda la ragazza seriamente <perché offrirvi la cena è quello che farò SE vi comporterete bene, altrimenti la vostra testa farà su e giù ancora per un po' contro il legno, intesi?> domanda verso questi paziente. Sasaky al contrario è rispettoso nei confronti della Hyuga sempre arrivando allo stucchevole certe volte, tuttavia adesso continua con quelle domande sulla foresta <bhe, lui parlava, così come un antico albero, molte cose parlano e non solo all'interno della foresta...ma ti do un consiglio, lascia perdere, li non ci dovresti mettere neppure piede> afferma la giovane sospirando <ad uccidervi non ci guadagno nulla, ma dato che pensate che l'umiliazione sia più importante della vita ecco qui: che ne dite se vi appendo per l'asta della bandiera alla accademia di Konoha per tutta la notte e vi scrivo addosso "proprietà di Mekura?"> domanda la ragazza seriamente mentre solleverebbe la testa di questi pronta a farli cadere un'altra volta. La sua faccia è terribilmente seria...ah la polizia, quanto le manca. [ch on]

23:33 Shikami:
  [Locale] Nemmeno dopo quella testata i due cedono, anzi, sembrano quasi intestardirsi maggiormente, tutto ciò trasmette in Sasaky un senso di profondo sconforto, la sua speranza che quei due iniziassero a ragionare viene completamente cancellata, disintegrata dalle loro parole < Haanf.. > Per Miyamoto poi, le parole di Saisa non fanno che alimentare un fuocherello di rabbia, accesso e che potrebbe essere alimentato con altre parole < Codino? Come le ragazze? > Alza il sopracciglio fulminandolo con lo sguardo, un espressione che tenderebbe come a minacciarlo, offeso dalle sue parole < Hai per caso qualcosa da ridire contro il mio codino? > Una vena inizia nel mentre a pulsare sulla sua fronte, mettendosi ben in rilievo, nel mentre il Deshi cerca di avvicinarsi maggiormente a Saisa < Dimmelo in faccia, su. > Lo sfida insomma, vuole proprio vedere se ha il coraggio di ripetere quelle parole ancora una volta. L'espressione muta quando sente la risposta della fanciulla riguardo alla sua domanda, si volta verso di ella < Un antico albero dici? Sai se era un albero con una gemma incastrata nel tronco? > Non sa altro che fare domande lui o cosa? Per quanto riguarda Lind.. Alla sua affermazione, di voler morire per un motivo tanto futile, non gli va proprio giù < Morire per un motivo tanto idiota.. Non ti vergogni? > Perché morire per un motivo tanto stupido? Morire come un pezzo di carne, vuoto e senza alcun valore, ne sentimentale, ne monetario, la peggior morte.

23:42 Saisashi:
  [Locale] In qualche modo l'istinto cresciuto negli anni di "sopravvivenza" del giovane, uniti a quella che lui crede essere la sua qualità di cui andare più fiero, ovvero la forza, Saisashi riesce ad alleviare il colpo e la relativa botta contro il bancone, in questo modo dolore a parte, riesce a non essere tramortito ed evitare un eccessiva figura da "mammoletta" , dopo tutto era proprio questo il suo intento, poco importa del resto. Rimanendo vigile riuscirebbe quindi a vedere la botta subita dal Lind, ed andrebbe a porre attenzione alle sue parole. Non proferirebbe nulla , bensì andrebe semplicemente a fare un sorriso ebete a 32 denti per poi tirar fuori nuovamente la lingua verso l'amico. Mancina che si alzerebbe da sotto il bancone per poi alzarsi al di sopra di esso , mano che si stringe in un pugno contenente però una magia. <Puff!!> onomatopea dal suono comico pronunciata da Saisa alzando nel mentre il dito medio verso il suo amico <sei la solita fig***ta, ma dove le hai lasciate le palle??! credevo di averti educato bene tskk> termina quindi la sua boccaccia ed il suo screditare Lind per non aver alleviato la botta ricevuta sul bancone. In tutto ciò proseguirebbe quella strana conversazione riguardo una certa foresta della morte, della quale Saisa non sa nulla, e soprattutto che ritiene noioso come discorso <....pffff> sbuffa <senti Milord, tu e il tuo galateo falliscono nel momento in cui parli così tranquillamente con questa scimpanzè mentre due poveri giovani vengono malmenati! Te la strappo quella coda!!> acido e buffo nei suoi confronti, dopotutto odia quello sguardo freddo e di "superiorità" che Sasaky stava avendo verso Saisashi. Al suono delle parole "cena" ed "offrire" le orecchie del ragazzo comincerebbero a muoversi improvvisamente, occhi che si spalancherebbero ed ingigantirebbero di colpo <sisisisi ti prego cena, cena!> non risponderebbe però per quanto riguarda le scuse da porre, non cce la può fare è più forte di lui, ma soprattutto i suoi due criceti in sovrappeso che regolano l'andamento del suo cervellino, si distraggono facilmente al solo parlare di cibo. Farebbe quindi finta di nulla. L'ultima inquietante proposta di Mekura potrebbe essere spaventosa per la maggior parte delle persone, ma guardacaso, a quello stramboide di Saisashi parte una qualche scintilla. Occhi che si illuminano, sembrano quasi formare due cuoricini, guange che diventano paffutte e rosee, mostrando l'eccitazione di un bambino felice <coooooosa???? davvero posso essere tuo??? davero davvero davvero?!> a quanto pare non sembra capire molto bene. Dopo tutto però il solo fatto di ricevere attenzioni per la prima volta, e che quel qualcuno sia di sesso femminile, manda i pochi neuroni del giovane in cortocircuito. L'idea di diventare di proprietà di qualcuno non gli dispiace per nulla, da buon idiota non pensa alla figura che farebbe ed alle prese in giro che subirebbe dagli altri studenti (ne subisce già fin che mai). <llaaaaasciaaa stare Liiiind !! Prendi solo me, se lo desiiiideriii sarò tuoooo per SeeeMpREEE> nuovamente una cantilena mal cantata, che fa trapelare una felicità priva di senso. Per qualche istante i suoi piedi sembrerebber quasi fluttuare dalla leggiadria provocata da tanta emozione. Idiot time: on. Ah no, giusto. Il tasto on è stato premuto già dalla sua nascita. Il momento tanto delicato e la battaglia di emozioni strambe che stanno passando nel corpo del ragazzo vengono improvvisamente interrotte da una figura di cui si era scordato per un attimo. Destrosa che andrebbe a portarsi a livello del viso, che rimane ancora li contro il bancone, occhi che si assottigliano, narici che si allargano come un degno re dei Macachi, e dito indice che viene improvvisamente sfoderato rizzandosi verso l'alto per poi esser messo all'interno della narice sinistra, andando a grattare l'interno. <pfff > sbuffa infastidito dall'interruzione , mantenendo quell'espressione assurda <senti...non non ho nulla contro il galateo, lo smalto per le unghie, le bambole ed il thè....> ragiona un attimo su come proseguire <maaaaaaaa...... i casi sono due mister codino.>pausa<o sei una ragazza dai lineamenti discutibili... e quindi non faresti al caso mio>????<ti dovrei chiamare quindi Miss Codina...ooooppure> prende fiato , gonfia le guance <tieni quella lunghezza del tuo codino, per compensare alle breeeeeevi dimensioni di qualcos' altro ....> sfila il dito dal naso soddisfatto per aver esposto la sua tesi. PREMIO NOBEL

00:02 Lind:
  [Locale] Sadico. Indifferente. Torna tacito e si gode la permanenza nel locale anche se il costo per farlo equivale ad esser costretto con la faccia contro il bancone di legno posto di fronte al quartetto. Con la mente si assenta, completamente, della situazione, sfavorevole, per concentrarsi sull'opportunità che ha di poter sedere al caldo. Era molto tempo che non sostava in un loco accogliente; un pò per via della scelta di scappare da casa, un pò per la mancanza di denaro. Assapora sulla pelle quella sensazione piacevole. Ispira gli aromi della stanza. Celato dal legno, sorride pensando alle panchine del parco che durante la notte fanno da letto a lui e Saisashi. Riflette. Immobile. Non immagina per nulla di poter condurre una la vita servile come quella di Sasaky e neanche una vita da ninja visto l'abuso di potere di Mekura. Conclude che da li in avanti non avrebbe preso quelle strade e tanto meno proferito ulteriore verbo verso quella che considerava feccia. Prima di lasciarsi al suo destino, un piccolo cenno all'amico per dimostrargli che non è un debole. Il braccio da sotto il ripiano viene portato diritti verso la figura di Saisashi per poi stamparli, di pronta risposta, il medio in faccia. [Off// Ragazzi, io, devo andare che domani mi sveglio presto; se volete continuare ci mettiamo d'accordo per finirla nei prossimi giorni. Grazie mille, un abbraccio.]

00:20 Mekura:
  [end] Tutti e due mancano di una gran quantità di cervello, ma il carattere ce l'hanno bello che sviluppato, Sasashi in particolare sembra sempre più propenso a parlare ed agitarsi in continuazione, Lind preferisce rispondere con il silenzio. <ultimo avviso...> continuerebbe la ragazza aspettando la loro reazione, notando perplessa quello che ha appena detto il moro e, dopo di che la ragazza stringerebbe un po' di più i capelli di entrambi ma! invece di sbatterli di nuovo sul bancone scuoterebbe leggermente entrambe le mani sui capelli dei ragazzi cercando di arruffarli un po'. <molto curioso...tutti e tre a dire il vero> afferma la ragazza soddisfatta dando una pacca sulle spalle a tutti e due prima di staccarsi ed avvicinarsi a Sasaky <grazie per aver tenuto lo zaino> afferma la ragazza andando a rispondere alla fine alla sua domanda <no, nessuna gemma> qualsiasi cosa stesse cercando gli deve interessare molto. Intanto sul bancone viene appoggiata la sporta con il cibo da portare a casa. Mekura lo afferra e dirigendosi verso quei due offrirebbe a testa due Dorayaki <questo per aver dimostrato un certo carattere, la prossima volta con l'educazione potevate prendere una cena completa, non stavo scherzando prima> afferma lei dirigendosi verso la porta salutando il trio interessante <Sasaky ripeto quello che ti ho detto, lascia perdere la foresta della morte, c'è un motivo per la quale si chiama così> afferma questa scostando il tendaggio per poi girarsi di nuovo <ah una cosa voce bianca> afferma verso Seisashi <da questo momento in poi tu mi appartieni> e detto questo la ragazza se ne andrebbe verso casa, lasciando gli altri tre da soli sbadigliando con fare stanco. <Yukio mi hai insegnato delle brutte abitudini> [ch on]

00:52 Shikami:
  [Locale] La situazione sta iniziando a riscaldarsi anche all'interno del locale, le frecciatine da parte di Saisa non fanno che alimentare quella fiamma di rabbia che divampa ormai dentro di lui, bruciando ogni lembo di carne dentro di se < Gli unici scimpanzé che vedo.. > Schiocca la lingua lungo il palato, trattenendo ormai a stento i suoi bollenti spiriti, cercando di mantenere una certa compostezza - Almeno all'interno del locale - Ma Saisa - Che ha le iridi ametistiche puntate contro le sue - potrebbe ben notare che le pupille hanno come una fiamma all'interno, la sua rabbia per quelle parole che non accetta, non può minimamente permettere che qualcuno vada ad infangare la sua immagine, non si fa di certo mettere i piedi in testa dalla prima scimmia ignorante che passa. Per un momento viene distratto dalla Hyuga che va a riprendere - Com'è giusto che sia - lo zaino, di sua legittima proprietà, la lascerebbe fare senza troppi problemi, lasciando la presa e portando ambo le braccia lungo i fianchi < Prego, non c'è di che. > Accompagnando il tutto anche con un piccolo sorriso ed un cenno del capo < Nessuna gemma dunque.. > Un buco nell'acqua insomma, le sue speranze di ricevere una risposta vengono rese vane, ancora una volta, un sospiro fuoriesce dalle sue labbra, socchiudendo per un attimo le palpebre < .. Grazie.. > Semplicemente la ringrazia per aver speso il suo tempo a rispondergli < .. Sono in debito con te.. ancora una volta. > ANCORA? MA BASTA PER L'AMOR DEL CIELO, NON PUOI SENTIRTI IN DEBITO PER LA QUALSIASI! Eppure è fatto cosi purtroppo, solo perché ella ha risposto alle sue interminabili domande, ignorando persino un suo avviso, si sente ancora una volta in debito, desideroso di ripagare queste risposte ai suoi enigmi. Un ennesimo cenno del capo, per salutarla, mentre ella se ne uscirebbe dal locale, la sua espressione muta nuovamente, da un piccolo sorriso ad uno sguardo intriso di rabbia, le labbra che compongono una piccola smorfia con una lato che tirato verso l'alto, tutto questo mentre si volterebbe in direzione di Saisa, puntando ancora una volta le sue iridi ametistiche - Ancora una volta infiammate d'ira - Un ennesima frecciatina, la più sfrontata, probabilmente una delle peggiori, non solo per Sasaky, ma probabilmente per ogni singolo uomo su questa Terra < Compensare? > Ripete sottovoce < Mi hai veramente stancato.. Sai solo utilizzare la lingua per caso? Piuttosto che chiedere al tuo amichetto.. > Fulminando anche l'altro con lo sguardo per un attimo, ritornando poi su Saisa < .. Se ha le palle.. Perché non lo dimostri tu per primo? Eh? > Detto ciò eseguirebbe una piroetta, dandogli le spalle, incamminandosi verso l'uscita, la frase che pronuncia ora non è fredda come al solito, ma intrisa di rabbia, di orgoglio per se stesso < Fatti vedere giorno X alle ore Y.. Il posto è Z.. > Per un attimo girerebbe di poco la testa, arrivando a puntarlo solo con un occhio, ben aperto e puntato contro di lui, fulminandolo con una singola occhiata, prima di rigirarsi e varcare la soglia, come poco prima ha fatto la Hyuga, allontanandosi anche lui da qui.

01:02 Saisashi:
  [Locale] Un susseguirsi improvviso di situazioni inaspettate porta il giovane lasciar trapelare in viso una palese espressione stupita. La ragazzasembra aver cambiato atteggiamento ed intenzioni, in modo del tutto inaspettato. Forse tutto quello era solo un show per mettere il ragazzo alla prova? Forse non era realmente uno scimpanzè fuori controllo, dalla forza sovrumana? Quesiti che non troveranno risposta per ora. La presa sui capelli viene allentata, donando sollievo a Saisa, che si sente ora strofinare i capelli in una sensazione mai provata prima. Sembra buffo ma non ha mai nemmeno ricevuto una pacca sulle spalle in vita sua,mai nessun gesto del genere. Il massimo che i suoi genitori rispondevano a qualcunque sua azione era "si Saisa, ottimo", buona o brutta che sia. <cheee??> tono stupito<non sooono morto?> si rincuora grazie a quel gesto, che seppur insignificante, pper lui sembra essere fantascienza. In tutto ciò si vede anche offerti un paio di Doriyaki che scatenano un brontolio udibile a distanza. Espressione dalla dubbia natura si palesa sul suo volto , boccaa spalancata ed una leggera bava in segno di "fame" che si rivelano alla sola idea di poter mangiare dopo pressochè un giorno di digiuno. <uaaaa CARA MIA PANCIA FINALMENTE LA FORTUNA CI HA ASSISTITO!> voce emozoonata di un bambino affamato che può finalmente divorare qualcosa. Non fa in tempo a focalizzare il suo cervello sul cibo,, che un ulteriore affermazione di Mekura, mentre si direziona all'uscita del locale, lo lascia di stucco. Il suo sguardo rimane impietrito fisso di fronte a lui, guance che arrossiscono, e bocca che si socchiude, subito dopo andrebbe a deglutire. <co...cosa...sono..tu...tuo?> balbetta con voce quasi emozionata. Non ha lla solita espressione ebete, bensì un misto tra emozione ed incredulità. In realtà non può sapere se ciò fosse un bene o un male per lui, anche qualcosa può far intendere che sia più la seconda opzione, e che un sacco di "botte" si intravedono per il ragazzo all'orizzonte. Ma non può farci niente, nel bene o nel male, per la prima volta ha ottenuto la tanta ricercata attenzione, che da sempre rincorreva nella sua vita. Qualcuno gliela aveva mostrata, ed inoltre era appena riuscito a "conversare" con una ragazza, seppur questo termine sia un pò restrittivo. Più che altro ha preso umiliazioni e testate contro il bancone, ma non sembra differenziare le due cose. Date ad un ebete, ciò che è di un ebete "cit". Show di emozioni interne , con le più strambe proiezioni che viene pochi istanti dopo interrotto dall'"infelice" uscita di Sasaky, che a quanto pare sembra essere davvero arrabbiatto. Annuisce alle sue parole, con volto impassibile, quasi a prendersi gioco di lui. <beh , tanta rabbia significa che nascondi veramente qualcosa di così piccolo li sotto? > nuovamente porterebbe il mignolo della mancina a livello del capo, questa volta a grattare l'orecchio con totale tranquillità <ad ogni modo, se serve a farti sentire meno mammoletta.... ci sarò....> tono seccato. Un altra scocciatura, lui vorrebbe solo mangiare e dormire. Una volta che Sasaky è uscito dal negozio, Saisa, assicuratosi che realmente se ne fosse andato, si rivolgerebbe nuovaamente verso il locandiere dietro al bancone. Questa volta sembra diverso di fatti andrebbe con solarità a grattarsi la nuca con la destrosa, sorridendo e socchiudendo gli occhi rivoltoo verso di lui. < beh ecco.. si insomma...>fatica molto, per lui è sempre difficile tenere certi discori < ci...ci scusi... io ed il mio amico non pensavamoo di dare fastidio, stavamo semplicemenete girovagando come ogni sera ehehe> ridacchia imbarazzato per poi prendere uno dei due Teriyaki appena offerti dalla chunin, e porgerlo verso l'uomo <ecco, mangiamone uno a testa così passera ogni ricordo di questa stramba serata> strambo in realtà è solo lui, ma ecco che in quel momento alla presenza solo di Lind, mostra il suo lato nascosto che nessuno a parte l'amico conosce. Atto di generosità in qualche modo, che portato a termine verrebbe seguito da un uscita dal locale. Prenderebbe Lind avvolgendogli un braccio intorno alle spalle , strattonandolo sorridendte verso l'uscita, accompagnandolo insieme a lui. <eheheh hai visto??? E' stata divertente questa nottata, per una volta abbiamo fatto casino conoscendo qualcuno ahah> ridacchia tornando il solito idiota di sempre. Sguardo stranamente felice e spensierato. [end]

Scempiaggine, babbuini, testate e chi più ne ha più ne metta