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La nebbia che si diffonde per l'Erba

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Giocata di Clan

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con Kisho, Haran

19:29 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] Strana la serata che si presenta al giovane ninja dell'erba. Sta impalato in mezzo ad un quadrato di ciliegi che si presentano ai punti dei vertici di tale figura piana. E' vero quello che si dice su questo posto, ovvero che aiuti alla gente a pensare. Infatti è quello che fa lo Shinobi. Le mani sono immobilizzate in quella posizione delle mani che sarebbe il sigillo della capra. Lo aiuta a meditare oltre che a richiamare il chakra. I piedi sono più distanti del solito, data la divaricatura delle gambe. Respiri tranquilli vengono fatti. Le narici si allargano per raccogliere più aria possibili e poi viene effettuata la classica depressurizzazione dai polmoni che allargherebbero il diaframma e poi rilascerebbero tutto il fluido. Nel frattempo il giovane si concentrerebbe sulle proprie energie quelle fisiche e quelle psichiche. Prima quelle appartenenti alla sua vita corporale, quindi andrebbe a cercare di estrapolare da ogni suo tessuto, organo, l'energia fisica accumulata provando a portarla all'altezza del plesso solare. Qui prenderebbe una fisionomia sferica e un colorito verdognolo. Ora passerebbe alla sua parte spirituale, mentale. Quindi si farebbe carico di cercare le energie dei pensieri, delle emozioni. Grazie anche ad un po' della sua esperienza proverebbe a raggruppare tale energie in una sfera simile a quella dell'energia fisica poi andrebbe a portarla all'altezza del petto. Ora non rimarrebbe null'altro che far miscelare le due energie in un mulinello vorticoso che spingerebbe le due energie a legarsi grazie all'azione centrifuga. A questo punto se il chakra si fosse formato allora proverebbe a farlo irrorare in tutto il corpo risvegliando il fattore della forza selvaggia sopita nei normali uomini. Per chi potesse vederlo noterebbe un ragazzo immobile, statuario, vestito da calzari ninja di colore nero, pantaloni di un colorito grigio scuro e una maglia a giromanica ma a collo alto di colore nero. Alla schiena il Dadao, con il maniche che spunta a destra. Il fianco sinistro la Tomahawk mentre all'opposto il portaoggetti. Al quadricipite mancino il porta kunai e shuriken. Gli occhi fissi, nel vuoto e sopra di essi vi è il coprifronte che luccicherebbe ai raggi lunari, simbolo inconfondibile in mezzo a quella foschia del post-crepuscolo.[Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao]

19:29 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] edit [se chk: ON]

19:37 Haran:
 Il piccolo Hide non pare intenzionato a voler spiccicar parola. Parla raramente, non sorride mai, è piuttosto schivo e sospettoso. Mangia quando gli viene offerto qualcosa, sta sul suo letto rannicchiato su se stesso e piange in silenzio fra sé e sé. Meiko non sa come poterlo aiutare; ha provato a parlargli, a chiedergli di uscire, a regalargli qualcosa, ma nulla è servito a convincerlo ad aprirsi a lei. Ancora sotto shock, ancora in lutto. Come biasimarlo? Come se non bastasse, poi, la mente della genin è ancora affollata di quelle rivelazioni che Raido le ha donato solamente il giorno prima. La sua storia, il suo passato, la sua famiglia. Ormai ha smesso di negare a se stessa che le parole dell'Oboro siano vere ma... come poter accettare ancora tutto questo carico di verità? Non riesce ancora a farlo, a considerare i suoi genitori come degli eroi che abbiano voluto salvarla. Ci pensa e ci ripensa tutto il giorno rigirandosi per le mani un kunai, esattamente com'era accaduto nei giardini dell'Accademia quando l'albino le ha rivelato di essere una Oboro lei stessa. Così, lasciando il ragazzino alle cure della nonna, Meiko si è ritrovata a vagare per il Villaggio senza una vera e propria meta, ritrovandosi infine ad avanzare per il bosco dei ciliegi appena fuori Kusa. Un luogo desolato, silenzioso a quell'ora della sera, e in cui non si sente sicura a vagare così disarmata. Così eccola andare a comporre il sigillo della Capra all'altezza del seno mentre dentro di sé andrebbe a visualizzare la sagoma del proprio corpo; tenterebbe di richiamare in un unico punto all'altezza della mente le proprie energie mentali e psichiche creando una sorta di unica fonte. Allo stesso modo cercherebbe di richiamare all'altezza dello stomaco l'energia fisica presente dentro di lei accumulandola in una unica fiamma crepitante. Se fosse riuscita a richiamare tali energie, ecco che andrebbe a farle muovere in senso orario l'una e antiorario l'altra, in direzione del plesso solare. Le due forze andrebbero dunque a scontrarsi giunte nel suo petto fino a mescolarsi, a formare una unica e nuova energia che adesso dovrebbe riverberarsi per tutto il suo corpo come il sangue stesso che le scorre nelle vene: il chakra. Si sentirebbe più sicura lei ora che questa nuova forza dovrebbe scorrerle in corpo, coi sensi più vigili e acuti, i riflessi più scattanti, andando ad avanzare nuovamente rigirandosi quel kunai fra le mani. Andrebbe ad avanzare senza una precisa meta da raggiungere inspirando piano, a fondo. La lunga chioma smerladina andrebbe a perdersi lungo il di lei dorso fino a ondeggiare all'altezza delle sue gambe. Indossa questa sera una giacca a maniche lunghe marroncina ed un paio di pantaloncini sotto di essa a coprirle parte delle cosce. Dalle ginocchia in giù partono dei morbidi e caldi scaldamuscoli a sovrastare un semplice paio di calzari ninja neri. Il coprifronte dell'Erba è assicurato attorno alla gola mentre fra le dita il kunai viene rigirato ancora una volta quasi in un gesto meccanico da cui trarre sicurezza. Una mezza luna splende attorniata da miriadi di stelle, mentre tutt'attorno a lei la nebbia par regnare sovrana. Una serata strana, silenziosa, perfetta per cercare di raccogliere i pensieri. O almeno lo sarebbe fino a quando il suo sguardo non va a posarsi sulla figura d'un ragazzo a pochi metri da lei. <Ed io che pensavo di non trovare nessuno qui, a quest'ora...> un commento che verrebbe liberato così, semplicemente, senza alcuna accezione dispregiativa o amichevole. Quasi atona in quel dire mentre arresta il passo indecisa sul da farsi. [Tentativo Impasto]

20:03 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] Il vento tirerebbe folate che trasporterebbero i lunghi capelli del Genin che pian piano si lascerebbero al movimento tranquillo. Sono legati con un nastrino rosso, in stoffa, in una coda alta. Il sigillo non appena il chakra avrebbe fatto tutto il suo circolo andrebbe a sciogliersi lasciando che le mani cadano ai propri fianchi. La mano destra però andrebbe subito a posarsi su quello che è il Dadao alla schiena. Afferra per bene l'impugnatura e poi farebbe stendere il braccio destro in modo che cacci fuori dal fodero tutta la lama. Estratta l'arma ora andrebbe a porla al proprio lato tenendo il braccio teso. Una voce però interrompe la purità di tutti questi movimenti. Il capo verrebbe rivolto subito verso la fonte sonora per identificarla. <Chi sei!?> secco, senza fronzoli. Deve sapere di chi sia quella voce, con la nebbia risulta un po' difficile. Ma sforzandosi un po' noterebbe la ragazza. <Lo pensavo anch'io...> rimanendo ancora titubante di tale compagnia andrebbe quindi a maneggiare un bel po' del suo chakra. Prelevandolo dall'altezza del petto, lo porterebbe fino alla spalla destra per poi farlo scendere verso la mano. Appena questo si sia ben assestato alla base dell'arto andrebbe a stimolare i propri punti di fuga in modo che possa irrorare l'arma che impugna. Facendo così inietterebbe il proprio chakra all'interno dell'impugnatura, poi della guarda ed in fine, non per meno importante, andrebbe a irrorare la lama in modo da avere un'arma imbevuta di energie psicofisiche da una punta all'altra. Se ci fosse riuscito sarebbe andato a donare a tale arma una sorta di colorazione ad intermittenza piuttosto irregolare alternando momenti stabili in cui l'arma s'illuminerebbe di un colorito giallo-oro, e un altri momenti in cui si alternerebbe in continuazione al colorito e alla base normale del dadao. <Come mai da queste parti?> andrebbe a portare le corvine verso le iridi altrui, almeno per quello che può vedere in mezzo alla nebbia per poi andare a posizionarsi in modo che il piede destro venga portato più in avanti tendendolo, mentre il sinistro andrebbe leggermente a genuflettersi mantenendosi come piede d'appoggio. Il dadao viene portato in avanti con la punta rivolta verso il vuoto.[Tentativo Ichi no Zan][chk: ON][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao]

20:30 Haran:
 La voce dell'altro risuona sospettosa, attenta alle orecchie della giovane che, muovendo qualche passo in avanti andrebbe a cercare di meglio vedere la di lui figura in mezzo a quella nebbia fastidiosa. E dire che dovrebbe esserle familiare considerando che, a quanto pare, dovrebbe venir da Kiri. Mpf. <Nessuno d'importante> risponderebbe dunque, semplicemente fermandosi a pochi metri da lui, la mano che non regge il kunai a fermarsi sul proprio fianco nell'osservare la di lui sagoma. Starebbe per dire qualcosa in risposta al suo commento quando, d'un tratto, noterebbe l'arma del giovane andare ad illuminarsi di quel bagliore dorato che in quei giorni l'è divenuto fin troppo familiare. <Ma che diamine...> mormorerebbe stizzita, andando ad espirare a fondo roteando gli occhi verso l'alto. <E' una persecuzione questa> piccata, incredula, nel notare come il dadao del ragazzo appaia assai simile alla katana di Raido il giorno precedente. Avvolta da una luce elettrica, scintillante, capace di allungarne la fine persino di alcuni centimetri. Andrebbe a sua volta, lei, a ricercare il proprio chakra dentro di sé tentando d'unirlo al raiton presente nel suo corpo, un'energia assopita e latente in lei legata a quell'elemento così affascinante. Cercherebbe di fondere le due energie andando ad incanalarle lungo l'arto superiore destro dalla spalla fino al gomito e poi più giù lungo l'avambraccio ed il polso fino ad arrivare alla mano dalle dita affusolate. Lascerebbe scorrere il chakra raiton lungo le falangi nodose per poi far fluire l'energia oltre gli tsubo fino ad immetterla nell'impugnatura del pugnale ninja. La farebbe scorrere fino a riempire l'arma, avvolgerla quasi del medesimo bagliore giallo-dorato mostrato dal giovane attorno al suo dadao. <Per questo> commenterebbe lei, semplicemente, alzando il kunai verso di lui, l'arma che dovrebbe brillare del medesimo bagliore di quella del ragazzo. <Volevo pensare. Capire.> mormorerebbe con un sospiro stanco riabbassando ora il pugnale, osservandolo con le iridi color ocra liquido. <E tu?> domanderebbe a sua volta inspirando a fondo, cercando quasi di accettare quel fatto, quel destino che le mette costantemente dinnanzi il suo passato. Rialzerebbe lo sguardo verso il volto del moro sentendosi leggermente a disagio. Forse sono domande che dovrebbe rivolgere a Raido quelle che le si affollano per la mente, ma non vuole incontrarlo prima di aver preso una decisione circa il seguirlo o meno nel suo clan. Tuttavia la curiosità è forte, potente in lei e forse questa è una buona occasione per chiarire alcuni dubbi senza tuttavia sentirsi obbligata nella scelta. <Senti un po'... Sai dirmi, esattamente, a cosa serva questo potere qui?> domanderebbe leggermente imbarazzata nell'orgoglio, i denti a stringer il labbro inferiore in una morsa tesa. <L'ho scoperto da poco e... vorrei capire.> aggiungerebbe distogliendo da lui lo sguardo, puntandolo alla propria sinistra, con fare quasi timido, impacciato. Non ama sentirsi debole o goffa, né tanto meno ignorante. Chiedere aiuto non è mai stato da lei. [Se Zan no Ichi] [Se chakra: 19/20]

14:28 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] Le parole da lei proferite andrebbero a scaturire curiosità nell'animo del ragazzo che si rivolgerebbe a quest'ultima con una domanda <Questo nessuno pur avrà un nome...> e poi andrebbe ad ascoltare quei commenti vedendo l'arma illuminata. Dopo qualche istante anche il Kunai della ragazza inizierebbe a risplendere come la sua arma. <M-ma> fa una pausa rimanendo leggermente incredulo a quello che gli sta passando il senso della vista. <Anche tu quindi sei della> andrebbe a far un gesto che verrebbe automaticamente nel muovere le sopracciglia verso l'alto <famiglia> in fine si concederebbe. Nel frattempo il giovane andrebbe a prendere altro chakra all'interno della propria riserva risiedente nel plesso solare e proverebbe a portarlo per il braccio verso l'arma. Utilizzando tale condotto andrebbe a prendere il chakra innato e a farlo espellere dai punti di fuga della mano per trasmetterlo nel Dadao operativo nella destra. Proverebbe ad intrecciarlo alle molecole che compongono l'oggetto impugnato cercando di allungarne la composizione. Fatto ciò proverebbe a dare un surplus alla lunghezza dell'arma verso la punta. Ora le iridi verrebbero rimbalzate dalla spada alla ragazza dicendo <Non so dirti molto, a parte che ti potrà essere molto utile in un combattimento con delle armi, dato che le renderà in un certo senso più forti...> direbbe andando a portare la spada parallela al suo petto ammirando ciò che sta accadendo o ciò che accadrebbe. <L'unica cosa che posso dirti che secondo me può essere molto distruttivo> ammirando ancora lo scintillio dell'inanimato.[Tentativo Ichi no Zan][chk: ON][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao]

14:49 Haran:
 Schiocca la lingua sul palato lei, la man libera a salire al viso per sistemare una ciocca smeraldina dietro l'orecchio mancino. L'osserva con fare piuttosto distaccato ma tranquillo; la sua espressione è abbastanza tesa, fredda ma non cattiva. Par semplicemente distante da ogni cosa, come se il mondo lì attorno si limitasse semplicemente a scivolarle addosso come acqua su un vetro. <Meiko> si presenta dunque, con voce atona e bassa, sufficiente a giungere all'udito altrui in quella notte silenziosa e solitaria. Lascia che i loro poteri si rivelino e riconoscano come gemelli notando l'espressione stupita e basita dell'altro nel notare quel kunai splendere della luce dorata dello Zan. Un qualcosa al quale non è ancora molto abituata, qualcosa che in verità non riesce neppure a capire con esattezza. Non ne conosce il potere, non sa cosa sia quel bagliore, quali capacità nasconda. Ascolta le parole pronunciate da Kisho e si ritrova a sorridere con fare beffardo mentre un verso quasi di scherno si libera dalle sue labbra, strozzato. <Tsk> scuote appena il capo umettandosi le labbra, le dita a stringersi ancor di più attorno l'elsa del pugnale. <Non direi. Non è affatto la parola che userei per descrivere questa... cosa> Stringe appena le labbra in una linea dura, il pugnale ninja a venir pressato sempre più contro la carne del palmo. <Chiamiamola.... affiliazione> se proprio adesso dovesse descrivere il suo rapporto con gli Oboro diciamo che quella sarebbe la parola che maggiormente potrebbe calzare comoda al suo pensiero. Famiglia è un termine che ritiene fin troppo personale ed importante. Il solo pensiero di dover considerare quegli estranei come la sua parentela la fa innervosire. La fa innervosire al punto da rendere scostante la sua concentrazione finendo con l'interrompere il flusso di chakra nell'arma che ora andrebbe a tornare il normalissimo pezzo di ferro che è. <Tsk. Dannazione> sospira richiudendo un attimo gli occhi, cercando di calmarsi. Nessuno aveva detto che sarebbe stato semplice, no? Deve imparare a mantenere il controllo di quel flusso d'energia in modo costante. Deve continuare a farlo fluire nell'arma se vuole mantenerne attivo il potere. Ascolta le parole del ragazzo e si ritrova praticamente al punto di partenza. <Insomma, non lo sai nemmeno tu.> riassume lei stringendosi appena nelle spalle, per poi voltarsi e avvicinarsi ad un albero lì vicino. <Okay, vediamo di scoprirlo, mh?> andrebbe a proporre andando a voler fare il primo atto del suo tentativo, della sua prova. Divaricherebbe lei appena le gambe andando a flettere leggermente le ginocchia di modo tale da abbassare il baricentro del proprio corpo. L'arto superiore destro, quello che tiene stretto fra le dita il kunai, andrebbe a venir piegato di modo tale da portare la mano con l'arma accanto alla spalla sinistra. Ruoterebbe di pochi gradi il busto verso quest'ultima direzione e, in pochi secondi, tornerebbe in posizione frontale con una seconda torsione opposta lasciando che il braccio destra compia una sorta di semi arco dinnanzi a sé di modo tale da graffiare la corteccia dell'arbusto con la punta del kunai. <Vediamo invece cosa succede in questo modo...> e, mormorando queste parole, andrebbe a tentare di ripetere quanto fatto poco prima con il proprio chakra. Cercherebbe di andare a fondere una parte della propria energia con il raiton presente nel suo corpo per creare una nuova ed unica forza che ora vorrebbe guidare lungo il braccio destro. Oltre la spalla, oltre il gomito, fino a raggiungere i palmi e le dita; da qui tenterebbe di spingere questa nuova energia verso i punti di fuga posti nella mano per cercare di far fuoriuscire il chakra raiton ed immetterlo invece all'interno dell'arma. Un procedimento di cui dovrebbe aver compreso le basi ma di cui necessita la sola esperienza e pratica. [Zan No Ichi Off] [2/4 uso kuai] [2/4 Tentativo Zan no Ichi] [chakra: 18/20]

15:04 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] La ragazza si presenterebbe. Un nome semplice da ricordare. <Piacere, io sono Kisho> andrebbe quindi a dare un leggero chinarsi del capo come per esprimere il piacere di fare quella conoscenza. <Chiamala come vuoi...> quindi andrebbe a portare di lato l'arma. A questo punto le gambe verrebbero divaricate leggermente per poi provare a mettere in avanti il piede sinistro creando una tensione ai muscoli dell'intero arto mentre la gamba di destra andrebbe a piegarsi per donarsi come piede d'appoggio. Ecco che quindi si concentrerebbe nuovamente sul proprio chakra provando a mandare una dose molto più grande rispetto al tentativo precedente. Continuerebbe ad irrorare l'arma con questa energia psicofisica. Alza la mano destra verso il cielo puntandogli la punta della spada, poi andrebbe a donare una leggera spinta all'arma per poi portarla a cadere verso il basso in modo da effettuare un semplice fendente che dall'alto verrebbe scagliato verso il basso così da lacerare le carni di un eventuale nemico immaginario colpendolo dalla spalla sinistra arrivando sino al fianco. Una sorta di espressione determinata verrebbe a crearsi sul volto del ninja. Lo sguardo è fisso in avanti, intriso di una rabbia che però non è rivolta alla ragazza ma ancora a quel nemico immaginario. I denti digrignano per poi rilassarsi una volta che ritornato in se. <hm?!> mugugna in modo interrogativo per poi aggiungere <Esatto...> ebbene si non lo sa neanche lui di preciso a cosa possa servire. Nel frattempo cercherebbe di vedere ciò che vorrebbe fare la ragazza. [Tentativo Ichi no Zan][chk: ON][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao]

15:28 Haran:
 <Mh> Che nel linguaggio comune dovrebbe voler dire 'piacere', ma Meiko è fatta in modo piuttosto contorto e quindi accontentiamoci di quel che passa il convento, insomma. Annuisce semplicemente col capo, un cenno della mano come per dirgli che non ha bisogno di inchini o altro per lei, convenevoli di cui fa volentieri a meno di norma. Lascia che il discorso cada, nota l'altro andare ad allenarsi con la propria arma e per cui decide semplicemente di ignorarlo per dedicarsi alla propria. Potrebbe allontanarsi e allenarsi da sola ma in qualche modo entrambi stanno cercando di scoprire e capire uno stesso potere. Magari lavorare insieme può portarli ad imparare l'un dall'altra. Riattivata l'innata precedentemente dispersa, ecco che andrebbe a decidere di colpire nuovamente l'arbusto nello stesso identico modo, con l'unica differenza che questa volta la lama vorrebbe essere illuminata del chakra raiton che ha immesso in essa. Tenterebbe di plasmare il chakra così da allungarne la lama di pochi centimetri, esattamente come Raido aveva fatto con la sua katana al loro ultimo incontro e poi si preparerebbe a quella prova. Andrebbe quindi a flettere nuovamente le ginocchia e a ruotare il busto, con l'arto superiore destro piegato a circa novanta gradi dinnanzi a sé, così da avere la mano ed il kunai all'altezza della spalla opposta. Una leggera seconda rotazione del busto verso destra ed ecco che il destrorso andrebbe a rilasciare la tensione e a disegnare dinnanzi a sé un arco con il braccio permettendo all'arma avvolta dal chakra di tagliare a sua volta la corteccia, se tutto fosse andato come previsto e desiderato. Non vi sarebbero grandi differenze fra i due segni lasciati sul legno ruvido, due tagli piuttosto superficiali, orizzontali. Il secondo pare un po' più profondo ma in modo quasi irrisorio. <Eh beh?> domanderebbe esterrefatta avvicinando il viso all'albero per osservare più da vicino quei graffi. <Ma non è cambiato nulla!> esclamerebbe delusa, interdetta, china col busto in avanti e le mani sui fianchi, attenta a tenere la lama del kunai lontana dalla sua carne. <Ehi, mi sa che per tagliare qualcosa non serve a molto. Con o senza chakra è sempre lo stesso risultato> direbbe come a cercare da lui qualche idea, qualche consiglio. <Mhh...> Andrebbe ad alzare appena la mano col pugnale osservandolo con le palpebre appena abbassate, lo sguardo assottigliato, pensoso. <...Forse il chakra non serve a tagliare la materia. Forse serve a tagliare altro chakra> azzarderebbe lei dopo alcuni istanti di riflessione, rivolgendosi al ragazzo . <Dici che ha senso?> domanderebbe quindi muovendo un paio di passi in sua direzione, i fianchi ad ondeggiare morbidi in quell'andazzo misurato. [Zan no Ichi ] [2/4 uso kunai] [chakra: 17/20]

15:42 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] La reazione della ragazza sembrerebbe più che normale, dato che nei tagli di entità naturali non verrebbe cambiato di una virgola. La deduzione della ragazza quindi andrebbe a far riflettere il genin che poi andrebbe ad esclamare <Ha senso se c'è bisogno di tagliare o combattere contro tecniche composte da chara, e quindi attraversandole e non fermandosi come le armi normali...> Detto ciò andrebbe a riprendere l'allenamento, portando un passo in avanti. Ora il piede d'appoggio e il sinistro mentre il destro viene portato in avanti, teso come quello sinistro poco prima. Ora quindi andrebbe a risollevare l'arma verso l'alto con la lama che rivolgerebbe il filo in modo parallelo al terreno. Poi subito dopo verrebbe farta partire da in alto a destra in modo da eseguire uno sgualembro. Il colpo parte dalla destra per poi finire alla sinistra formando una linea retta diagonale rispetto al corpo del solito nemico immaginario. <Immagina di poter tagliare in due una palla di fuoco...> si ferma un attimo andando ad assecondare il consiglio dell'inizio del periodo <Al posto di sottrarti ad essa con la fuga...>. Ora proverebbe quindi a riprendere nuovamente la concentrazione sul proprio afflusso di chakra. Proverebbe a liberarlo totalmente portandone sempre di più verso il proprio braccio destro in modo da irrorarlo di potenza per poi trasferirla al dadao. Ora quindi non rimarrebbe altro che lasciar il torrente di chakra straripare nell'arma in modo da riacquisire la lunghezza originale, rimanendo ben intrinseca e provando a espandere la propria larghezza portando ad un allungamento laterale dell'arma e quindi delle molecole che la compongono. [Tentativo Ichi no Zan][chk: ON][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao]

16:01 Haran:
 Il ragazzo ferma il suo allenamento quando lei gli offre quei nuovi spunti di riflessione. L'osserva in silenzio per alcuni istanti prima di andare a mormorare qualche suo pensiero portando la genin ad ascoltare con espressione attenta. In Accademia non ha sentito di nessun modo di poter 'tagliare' il chakra, al massimo disperderlo o contrastarlo, ma tagliarlo come fosse un pezzo di pane no. Non sa se è possibile, se è una riflessione sensata la loro, ma non riesce a pensare a nessun altro utilizzo di quel potere in quel momento. Un'arma intrisa di chakra a cosa potrebbe servire se i suoi colpi non sembrano rimanerne potenziati? Tamburella con le dita della mancina sul mento, osservando ancora la figura dell'Oboro durante i suoi allenamenti. Ode quelle parole e ne rimane colpita, affascinata. Sarebbe estremamente utile oltre che scenograficamente figo, c'è poco da dire. <Eh, sarebbe bello ma finché rimangono supposizioni è anche inutile> mormora lei andando ad umettarsi le labbra per poi bloccare l'inferiore fra i denti bianchi. <Uhm... la sai lanciare una palla di fuoco? O qualsiasi altra cosa? Se non proviamo non sapremo mai a cosa serva questo potere, no?> direbbe lei andando a cercare di infondere altro chakra nell'arma nel tentativo di allungarne ancor di più la lama. Non sembra riuscirci però, l'estensione stessa dell'arma dovuta al chakra non par superare quei pochi centimetri. Forse è un limite di quel potere, o forse è un limite della stessa ragazza: chissà? <Altrimenti basta una semplice moltiplicazione, che ne dici?> domanderebbe rivolta a lui stringendosi nelle spalle. <Anche se basta un buffetto per far svanire una moltiplicazione magari se abbiamo ragione, riusciremo a vedere le nostre spade che tranciano a metà l'immagine essendo fatta di chakra..> pensa lei ad alta voce rivolgendosi al ragazzo, sebbene par quasi parlare a se stessa. <Avanti, adesso mi moltiplico e prova a colpire la copia e poi ti moltiplichi tu e la colpisco io.> proporrebbe lei annuendo appena per poi prendere un profondo respiro e andare a portare il kunai fra le labbra per reggerlo. Andrebbe a spostare il flusso di chakra raiton dalle mani alla bocca per continuare a tenere stabile il flusso d'energia immesso e poi andrebbe ad unire le mani al petto per comporre i sigilli del bue, del cane, del drago e del cinghiale. Tenterebbe lei di visualizzare nella propria mente la sua immagine esattamente come appare questa sera. Un corpo snello, slanciato, alto circa un metro e settanta dai lunghi capelli verdi e le iridi dorate. La pelle sarebbe diafana, coperta a tratti dalla giacca che ne ricopre il busto ed i pantaloncini che compaiono sulle cosce superiori. Visualizzerebbe ogni dettaglio, ogni bottone, ogni cucitura, soffermandosi poi sugli scaldamuscoli, sui calzari, sul porta kunai e shuriken legato attorno alla coscia destra. Una volta pronta la perfetta immagine di se stessa ecco che andrebbe allora a sospingere il chakra verso i punti di fuga del suo corpo per andare a far scorrere un flusso piuttosto consistente d'energia al suo fianco, tentando di plasmarlo secondo l'esatta immagine che ha appena memorizzato nella propria testa. Rilasciato il chakra ecco che dovrebbe ora ritrovarsi con accanto a sé una permetta sosia. <Perfetto, allora prova adesso> andrebbe a dire rivolta a Kisho scostandosi appena dalla copia onde evitare che l'altro colpisca lei per errore. -sempre ammesso che egli accetti di provare la sua idea, ovviamente-. [Tentativo moltiplicazione del corpo ¾ di turno] [Zan no Ichi] [se chakra: 14/20] [x5 kunai; x3 shuriken]

16:16 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] Le deduzioni della ragazza continuerebbero a farlo pensare e quindi riflettere su quella che è la propria abilità innata. <Beh una palla di fuoco, non so lanciarla..> andrebbe quindi a storcere il muso eseguendo una piccola smorfietta. <Ma mi farebbe molto comodo capire se si possono tagliare realmente, però credo che con una semplice moltiplicazione potrebbe andare lo stesso...> in fine annuirebbe e aspetterebbe che il clone si faccia vivo al lato della ragazza. A questo punto cercherebbe di inquadrare per bene il bersaglio. Proverebbe a mantenere stabile il proprio flusso di chakra in modo da non andare a degenerare. Portando sempre più chakra andrebbe a far rimanere più stabile lo scintillio e quindi l'attivazione dell'innata. A questo punto porterebbe il piede destro in avanti, piegandolo, e tendendo il sinistro quasi in automatico con il lato esterno che rivolgerebbe alla spalle del genin. Ora porterebbe la spada in alto, darebbe una leggera spinta alla propria mano ed in fine la farebbe cadere grazie alla forza di gravita e ad una forza da lui applicata per eseguire un fendente al centro della copia che partendo dalla testa andrebbe a squartare il corpo illusorio della ragazza provando a dividere la figura quasi in due parti. <Com'è andata?> in fine domanderebbe alla tizia per averne un responso. [Tentativo Ichi no Zan][chk: ON][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao]

16:27 Haran:
 Una volta fatta la copia, Meiko andrebbe a recuperare il kunai fermo fra le labbra con la man destra, scostando di volta in volta il flusso di chakra raiton nel suo corpo così da non interrompere mai l'immissione d'energia nell'arma. Si scosta di poco dalla copia e va a vedere il ragazzo prepararsi per il suo attacco. Un fendente abbastanza semplice che andrebbe a dividere in due la copia come se l'avesse tagliata di netto. L'immagine di Meiko andrebbe a dividersi in due metà prima di svanire in un 'puff' sonoro. <Beh, direi che non ho mai tagliato un panetto di burro così facilmente> andrebbe a commentare lei con una piccola smorfia delle labbra prima di andare a stringersi appena nelle spalle e osservare il ragazzo. <Bene, adesso prova tu a moltiplicarti, e vediamo se ottengo lo stesso risultato> gli proporrebbe con le mani poggiate sui fianchi, la destrorsa attenta a tenere la lama lontana dalla carne morbida del suo stesso corpo. Preferirebbe evitare di tagliarsi in modo così sciocco e banale, ecco. [Zan no Ichi] [se chakra: 13/20] [x5 kunai; x3 shuriken]

16:50 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] Osservando dalla sua parte la scena andrebbe in fine ad annuire al dire della ragazza per poi aggiungere <E devo dire che la copia è rimasta per poco senza scomparire...> se tutto fosse andato secondo i piani. Ora proverebbe ad infilzare la propria arma nel terreno facendola arrivare abbastanza in profondità grazie ad una forza impressa nel manico dalla mano. Prima di lasciare il manico della spada andrebbe a poggiarvi il piede destro sulla guardia. Fatto ciò proverebbe a portare il chakra verso il basso del proprio corpo per poi farlo arrivare ai piedi che come con le mani verrebbe espulso dai punti di fuga e verrebbe quindi irrorata ancora l'arma in modo da non spezzare l'afflusso di chakra. Ora però deve dedicarsi alla tecnica della moltiplicazione quindi andrebbe a portare le mani all'altezza del petto andando a formare, in successione, i sigilli con l'intrecciarsi delle mani di Bue, Cane, Drago e Cinghiale. A questo punto andrebbe a prendere parte del suo chakra che verrebbe espulso da i punti di fuga del proprio corpo andandosi ad abbassare a un metro alla destra del ragazzo. Ora proverebbe a fargli dare sua immagine e somiglianza andando a plasmarlo in un suo modellino alto un metro e settanta, corporatura longilinea, atletica. Capelli di colore nero mantenuti da una attaccatura con un nastrino di colore rosso che scenderebbe insieme ai capelli verso il basso. Carnagione pallida, che andrebbe a contrastarsi con il colore degli indumenti e quello delle iridi. Maglia a giromanica di colore nero, a collo alto, pantalone di colore grigio con all'altezza del quadricipite destro il porta kunai e shuriken in pelle dei colore nero, calzari del medesimo colore con delle aperture alle punte dei piedi e ai talloni. Al fianco sinistro la tomahawk con il manico in metallo, e a destra la sacca portaoggetti. Alla schiena, vi è equipaggiata la spada con il manico nero. A questo punto andrebbe a comparire la propria copia a un metro di distanza alla sua destra dopo un puff da cui apparirebbe come per magia.[Tentativo Ichi no Zan][chk: ON -2][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao][Nin:20][Tentativo Moltiplicazione del corpo]

17:03 Haran:
 Il silenzio li circonda assieme a quella nebbia che par salire dal terreno come nubi ovattate e sinistre. Le loro voci son gli unici suoni a spezzare la quiete del circondario rendendo un po' meno inquietante la scena. Meiko osserva il fare del ragazzo a partire dal conficcare la lama nel terreno per finire con il suo tentativo di moltiplicazione. Anche Raido aveva trafitto il suolo con la sua katana allo stesso modo, sarà un'abitudine degli spadaccini? O è solo la pigrizia di non voler rinfoderare la propria arma? Chissà! Ad ogni modo accanto al giovane va comparendo la propria copia dopo alcuni istanti e la ragazza dal verde crine andrebbe a prepararsi per colpirla. Vi si farebbe vicina distanziandosi da essa di soli pochi centimetri così da rientrare nella distanza da corpo a corpo. Rimarrebbe in piedi andando a divaricare appena le gambe così da fletterle verso il basso e guadagnare una maggiore stabilità; andrebbe a stendere l'arto destro verso l'esterno tenendolo leggermente piegato, senza tenderlo del tutto, mantenendo il kunai ben stretto in pugno. Andrebbe a ruotare di pochi gradi il busto verso destra per caricare appena il colpo e poi, nel giro d'un istante solamente, eccola che andrebbe a far tornare il busto alla sua postazione originaria tracciando dinnanzi a sé una traiettoria orizzontale con la punta del pugnale illuminato di chakra che ora dovrebbe andare a tagliare in due metà la figura del clone del moro. Un taglio che dovrebbe essere perfetto, preciso, quasi una forbice che strazia la carta. Un taglio che porterebbe l'immagine a svanire nel giro di pochi istanti. <Mh> mormorerebbe lei ora tornando in posizione eretta ed osservando la lama fra le sue dita. <Dovremmo provare con un qualche jutsu che non svanisca anche solo soffiandoci sopra> commenterebbe infine con un sospiro stanco, abbassando di poco le spalle. <Ma per ora non ne conosco nessuno, quindi direi che per stasera posso essere soddisfatta di quel che ho appreso di questo potere> aggiungerebbe prima di lasciar disperdere la propria voce nel silenzio di quella notte. <Ci si vede in giro> saluterebbe allora voltandosi di spalle rispetto la figura del ragazzo e sollevando la mancina in segno di saluto, proseguendo dunque verso casa con la mente piena di supposizioni e possibilità da vagliare. [End]

17:18 Kisho:
  [Bosco di Ciliegi] La ragazza andrebbe a tagliare in due la figura appena creata da lui. Questa rimarrebbe per qualche istante piccolissimo in posizione andando a allargare le braccia per poi scomparire in un puff, diviso in due parti ben distinte. Le parole sono giuste, ed esprimono anche i pensieri del giovane ninja <Già, hai ragione...> facendo una pausa per poi aggiungere <Alla prossima...> congedando la ragazza. Un cenno con la mano sinistra verrebbe effettuato per salutare mentre la destra si porterebbe verso il manico della spada andando a cambiare di nuovo il flusso di chakra che legherebbe l'oboro con la propria arma. Quindi ritornerebbe ad infondere il proprio chakra dalla mano destra che ora estrarrebbe l'erma dal terreno per poi provare ad alzare tale arma con la punta sempre rivolta verso il cielo. Proverebbe un ultimo colpo andando a cercare di mantenere tale concentrazione per mantenere stabile il contatto. La lama ora verrebbe portata parallela al terreno facendola adagiare su un proprio lato. Proverebbe a questo punto a ruotare il busto verso sinsitra per poi riportare il busto ad una posizione normale, accompagnando l'arma con il movimento del braccio che andrebbe a far si che si crei una sorta di mezzo arco con la traiettoria della lama. Permane immobile per poi andare a tirare un sospiro di sollievo e dirsi <Meglio finirla per oggi...> e tornato a caricare i polmoni di nuovo ossigeno andrebbe ad avviarsi come ha fatto la ragazza, con l'intento di tornare al villaggio, posizionando nuovamente la propria spada nel suo fodero dietro la schiena. [Tentativo Ichi no Zan][chk: ON][Porta kunai e Shuriken: 3x kunai; 5x shuriken - Portaoggetti: 2x tonico chakra; 1x tonico coagulante; 5x makibishi; 2x fuda - Tomahawk - Dadao][END]

Meiko e Kisho si incontrano per caso nel bosco dei ciliegi, entrambi intenzionati a volersi allenare un po' per conto proprio.

I due scoprono di condividere la medesima capacità innata e insieme tentano di scoprire i segreti e le possibili applicazioni di tale potere.