Esame Genin Meiko - Pratico
Quest
Giocata del 27/10/2016 dalle 10:07 alle 14:54 nella chat "Accademia Ninja - Kusa (vecchia)"
L'esame si tiene nel giardino accademico, dirigiti li ma il sensei non è ancora presente
Sole splendente, temperature miti e perfetto orario accompagnano quest'oggi i passi della deshi dal verde crine. Onde evitare una nuova spiacevole strigliata da parte dell'esaminatore, questa mattina s'è fatta svegliare da sua nonna così da assicurarsi d'arrivare in orario all'appuntamento in Accademia. Esperienza alla quale si sottopone solamente in casi di estremo bisogno considerando che la sveglia della nonna consiste in un paio di vigorose pacche sul culo e il frenetico sbattere di un cucchiaio di legno sul fondo di una padella in metallo. I classici rimedi della nonna, ecco, quelli che non sbagliano mai. Arriva in Accademia coi capelli perfettamente in ordine, legati con cura in un'alta coda così da non disturbare i suoi stessi movimenti, ed il respiro sereno, tranquillo. Nessuna corsa per arrivare all'ora giusta, solo una pratica e semplice camminata di salute. Un maglioncino leggero a collo alto ricopre il suo busto piatto, il petto generoso, andando tuttavia a lasciar nude le braccia. Senza maniche, semplice, lascia le braccia scoperte ed esposte fino all'altezza dei gomiti ove dei pratici manicotti scivolano a coprir la sua pelle candida fino alle mani. Solo le dita son lasciate scoperte. Alla vita è poi stretta una cintura che tien su un paio di pratici pantaloncini piuttosto corti ed alla coscia destra è assicurato un porta kunai e shuriken contenente cinque quantità del primo e tre del secondo. Poco sotto le ginocchia le gambe vengono coperte da dei scaldamuscoli morbidi, caldi, che arrivano a coprirla fino alle caviglie lasciando così modo ad occhi esterni di notare quei pratici calzari ninja che porta ai piedi. Questo è il suo abbigliamento del giorno, il solito completo da kunoichi che è solita sfoggiare durante gli allenamenti. Legge in bacheca gli avvisi del giorno e, notata la dicitura circa l'esame pratico per la promozione a genin, eccola andare a dirigersi verso il luogo indicato sul foglio. Il giardino. Avanza con passo cadenzato, tranquillo e lento verso la sua destinazione; i fianchi ondeggiano sinuosi in quella camminata mentre le braccia semplicemente dondolano come morte lungo il corpo. Prima di arrivare, tuttavia, andrebbe a fermarsi un istante: se deve fare le cose vuole farle come si deve. Andrebbe a riunire le mani all'altezza del seno per comporre il sigillo della Capra. Lascerebbe la mente svuotarsi, liberarsi di pensieri e distrazioni e cercherebbe di focalizzarsi su se stessa, sul suo corpo. Andrebbe a concentrarsi sulla propria mente, sul proprio spirito nel tentativo di radunare l'energia da essi derivanti in un unico punto formando una vera e propria “fonte”; stessa cosa andrebbe a tentare di fare con le cellule che donano forza ai propri muscoli al corpo intero. Tenterebbe di riunirle e concentrarle in un unico punto nel suo organismo così da tentare di lasciar scorrere questi due flussi appena ricreati l'uno verso l'altro in un senso rotatorio uguale ed opposto. Andrebbe a farli fondere, mescolare, fino a tentare di risvegliare quell'energia necessaria ad affrontare quella prova: il chakra. Se vi fosse riuscita ecco che andrebbe a riprender il suo cammino fino a raggiungere il giardino, guardandosi attorno alla ricerca d'un sensei che par non essere ancora arrivato. [Tentativo Impasto] [Se chakra: 10/10] EDIT: [x5 kunai; x3 shuriken] [Giardino] ndosso porta un armatura leggera in cuoio fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti 5 tonici del chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 10 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso; nel polso destro vi è sigillata una nodachi, nel polso sinistro una katana a doppia lama. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato mentre sul lato destro della cintura un ulteriore fuda con dentro una wakizashi. In più ogni lama è cosparsa di veleno stordente grado S, una sicurezza in più per se. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Sulla parte destra del collo, in basso, vi sono stampati in rilievo 3 tomoe nere simboli del patto fatto con il diavolo. Tornato da poco da Kiri, ancora stanco per il viaggio ma subito si reca in accademia per esaminare una giovane recluta dalle alte potenzialità. Nella mano destra ha il Bo, il bastone di legno che usa per combattere contro i deshi dell'accademia. Cammina tranquilla percorrendo i corridoi dell'accademia fino a giungere alle scale che lo portano nei pressi del giardino accademico dove può adocchiare la ragazza in questione. Un accenno di occhiaie si palesa sotto gli occhi ma niente di cui allarmarsi<Buongiorno>saluta attirando l'attenzione che può vedere albino spuntarle alle spalle per poi aggirarla mettendosi dinanzi a essa<Mi chiamo Raido e oggi sarò il tuo esaminatore. Devi essere Meiko, giusto?>sa chi è ma la sua è solo una piccola formalità. Attende qualche attimo per lasciarla rispondere mentre la guarda dall'alto verso il basso<Allora, il tuo esame consiste in una prova di combattimento in cui dovrai mettere in mostra le tue abilità e io sarò il tuo avversario>detto questo va a lasciare il tanto a terra per poi dirigersi verso il muro che racchiude il giardino. La katana viene estratta andando a conficcarla nel terreno; l'armatura e tutto ciò che ricopre il busto viene tolto lasciano il Jonin completamente a petto nudo. I pettorali ben deformati, nessuna tartaruga, spalle larghe, braccia ben messo mentre torna dinanzi alla ragazza prendendo il Bo<Voglio solo stare più comodo>un piccolo sorriso verso di lei in spiegazione a tale gesto<Quando sei pronta>e con questo il suo esame può partire. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama][DISTANZA: 5 metri] Attende in piedi, ferma, non sapendo bene dove andare, cosa fare. Una mano poggiata sul fianco, l'altra lasciata ricadere lungo il fianco, mollemente. Si guarda attorno con aria apatica, nessuna espressione a colorare il suo volto; occhi color dell'oro accesi di scintille rare, temporanee, labbra carnose chiuse, rosee. Osserva il giardino, le mura attorno, attende che qualcosa accada. Ed infine, finalmente, il tutto inizia. Avverte una voce alle sue spalle, un saluto semplice, tranquillo, che la porta a voltare il capo e notare la figura di un giovane dal crine d'argento che s'avvicina andando a superarla bardato dalla testa ai piedi. <Buondì> saluta lei a sua volta con fare breve, conciso, la mano ancor poggiata sul fianco, il capo inclinato ad osservare l'altrui viso. A saperlo che esaminava lui un po' di trucco ce l'avrebbe pure messo, eh. <In persona> annuisce lei semplicemente prima di udire quelle parole, quella spiegazione. Avrebbe dovuto affrontare lui. Questo tizio abbastanza forte da portarsi appresso un'intera armeria. A guardarlo non ha proprio l'aria d'un genin. O di un chuunin. Insomma: ha combattuto nella rivolta al fianco del Tessai, in prima linea ed è stato uno di quelli che gli ha conferito ufficialmente il titolo di Hasukage mettendogli il capello sul capo. Questo qui è un pezzo grosso, che ci fa lì a combattere con lei?! <Ehm... è già previsto in partenza che dovrò fare schifo, sì?> dice con un sopracciglio inarcato andando a seguire la figura del jonin con la voce sfumata di una pungente ironia. L'osserva andare a liberarsi di tutti quei pesi poggiando vicino alla parete armi e armature e parte persino dei vestiti. Rimane lì, a petto nudo, con quel bastone in mano e i pettorali in bella mostra. Una distanza piuttosto misera li separa, saranno sì e no cinque metri scarsi, e Meiko è lì che lo osserva sentendo quelle parole che suonano quasi come una scusa. <Fai pure, non mi lamento mica> Un ghigno malizioso a dipingersi sulle di lei labbra, gli zigomi ad alzarsi appena mentre uno scintillio divertito va ad investirle lo sguardo. Al suo via Meiko respira a fondo e, con un ultimo sguardo a quell'addome tornito, eccola andare a divaricare appena le gambe e flettere leggermente le ginocchia. Il busto andrebbe ad abbassarsi appena, leggermente chino in avanti, il baricentro ora più basso così da donarle maggiore equilibrio e stabilità. Sa che non ha possibilità di vittoria in questo scontro, probabilmente deve solamente mostrare ciò che è in grado di fare e per questo ecco che, senza preoccuparsi troppo di vincere o perdere, ecco che andrebbe a flettere ancor più le ginocchia e, dandosi una spinta delle piante contro il suolo, eccola che andrebbe a scattare verso di lui, frontalmente, con la destrorsa a cercare di dirigersi verso il porta kunai legato attorno alla coscia destra per afferrare un pugnale ninja. Andrebbe a caricare l'arto destro con l'arma impugnata verso la spalla sinistra, di modo tale da caricare il successivo colpo e, una volta giunta in prossimità dell'avversario, entro il suo spazio vitale, ecco che andrebbe a fermare le proprie leve inferiori per andare a disegnare con l'arto destro una sorta di arco dinnanzi a sé. Il kunai verrebbe lasciato tracciare, dalla spalla sinistra, fino alla destra del corpo della deshi, una sorta di semi cerchio che avrebbe come obiettivo quello di colpire l'addome dell'altro in una linea curva orizzontale. [chakra: 10/10] [Movimento fino a metà ¼ di turno – Colpo con Kunai 2/4 di turno] [x5 kunai, x3 shuriken] [Giardino] L'ironia della giovane si fa sentire andando ad abbozzare un sorriso sopperendo una piccola risatina<Secondo me sei molto dotata, applicati e tutto andrà bene>commenta socchiudendo leggermente gli occhi per poi udire nuovamente quella frase. Si mette in posizione, il Bo viene preso al centro in modo da avere un perfetto equilibrio, il piede destro posto in avanti mentre il sinistro tenuto indietro<Non lo fa mai nessuno>va a rispondere. Sa del proprio aspetto e non si lamenta ne nega ciò che è, ovvero un bel ragazzo. Resta fermo sulla sua posizione in attesa del movimento della giovane che scatta in avanti verso il proprio avversario, un attacco diretto e frontale cercando di colpirlo con il kunai in pieno petto. Non è il primo deshi che fa un errore del genere<Attaccare frontalmente, in un modo così scoperto, ti rende vulnerabile all'avversario>detto questo va a flettere le gambe andando a spostarsi verso destra evitando quell'attacco molto semplicemente. Non c'è un vero impegno nei suoi movimenti, per ora non sta ne giocando ne facendo sul serio, sta solo facendo il suo dovere. Si muove con passi svelti sulla destra arrivando al fianco della ragazza mentre il braccio destro si allarga verso l'esterno, il Bo viene puntato sulle caviglie della giovane cercando di colpirle per metterle uno sgambetto. Un attacco più elevato può risultare mortale e vuole andarci piano<Applicati. Sei uscita con ottimi voti dal teorico, so che sei meglio di così>la incita a fare di meglio, incita ad essere di meglio. Loro sono le nuove generazioni e vanno cresciute in modo che prendano il posto della vecchia, come la sua. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama][DISTANZA: corpo a corpo][DIFESA: 1/4 di turno] <Mhn> un sorrisetto a disegnarsi sulle labbra morbide. <Ho i miei talenti> si stringe appena nelle spalle, semplicemente, lasciando cadere il discorso con questa risposta piuttosto ricca di sottintesi e possibilità. Il tempo delle battute e degli scherzi è tuttavia finito e l'esame ha inizio. Va a colpirlo frontalmente, sfruttando quell'arma con la quale ha trovato una certa dimistichezza nel tempo. Un attacco banale, forse scontato, semplice da prevedere ma che ha voluto ugualmente usare per rompere il ghiaccio. Un po', per quanto provi a non farlo, è preoccupata dalla differenza di potenziale fra loro, ma non vuole comunque risparmiarsi. Lui si limita semplicemente a schivare, rapido e senza alcun problema, andando ad impartirle quella successiva lezione. <Oh, direi che ti sarei vulnerabile anche se fossi in un'altra stanza ora come ora> sogghigna lei senza lasciarsi scoraggiare; in realtà è anche divertita ed emozionata da quella sfida che le si è palesata di fronte. Sente l'adrenalina scorrerle nelle vene mentre nella sua testa passano in rassegna numerose ipotesi su come poter agire, cosa poter fare. L'altro si scosta, lo sente al suo fianco, il bastone a venir semplicemente inclinato di modo tale da sentirlo pericolosamente vicino ad impattare alle sue caviglie. Le verrebbe dunque spontaneo, istintivo, il cercare di scostarsi, evitare quel colpo. Se fosse finita a terra allora sì che avrebbe avuto ben poche possibilità di superare quell'esame. Sarebbe finito e basta. Ecco dunque che, se fosse riuscita a vedere in tempo la traiettoria del bastone diretto alle sue caviglie, ecco che Meiko sarebbe andata a darsi una spinta delle piante contro il terreno flettendo ginocchia e busto verso il basso per tentare successivamente di scattare verso la propria destra di circa due metri e mezzo attuando nel mentre una rotazione del corpo che le consenta di atterrare infine frontalmente a lui. Ma non sarebbe tutto: durante questo scatto la giovane tenterebbe di tendere il braccio destro verso l'esterno, seguita da una leggera rotazione del busto verso tale direzione, di modo tale da caricare il colpo che vorrebbe successivamente portare contro il suo avversario. Andrebbe a puntare e fissare il busto altrui attualmente scoperto dalla protezione del bastone; si beerebbe di tale visione concentrandosi però per lo più sulle zone scoperte del suo corpo, che sono invero parecchie al momento. Non appena avesse toccato terra dopo quello scatto, ecco che sarebbe andata a far tornare il busto ben dritto andando a rilasciare la tensione esercitata sul braccio così da fargli compiere un nuovo arco a mezz'aria e lasciar andare la presa del kunai al termine dello stesso, tentando di lanciare così -tramite una spinta del polso- l'arma in direzione del suo pettorale sinistro. [chakra: 10/10] [Movimento fino a metà (Schivata) 1/4 di turno – Lancio Kunai 2/4 di turno] [x5 kunai, x3 shuriken] [Giardino] Ancora ironia nelle sue parole, una strana e perversa ironia aleggia in quella ragazza<Non ho dubbi>a questo punto meglio stare al gioco per vedere dove vuole andare a parare. Sorride tranquillo mentre ode un altra frase della stessa pasta<Chi lo sa>altra risposta sotto intesa quella del Jonin mentre sta per colpire la ragazza che, con una schivata quanto mai nella norma, evita l'attacco alle proprie caviglie scostandosi verso destra per poi tentare di lanciare quel Kunai<Un contrattacco>commenta soddisfatto di quella mossa<Niente male>ma ciò che più lo colpisce è il massiccio uso delle armi della giovane. Non tutti riescono a padroneggiare tale arte ma, da quel poco che vede, è sulla buona strada per diventare esperta in tale settore. Stringe la presa sul bastone di legno andando a sollevarlo all'altezza del plesso solare per poi iniziare a farlo girare velocemente in quella zona, un completo giro di 360 gradi facendo in modo che il kunai vada a conficcarsi nel Bo. Il braccio destro si porta all'esterno con il bastone inclinato verso il basso<Hai perso un arma preziosa>commenta quella sua mossa<Adesso cosa farai?>curioso di sapere la reazione delle giovane in merito, deve capire come pensa e quali strategie vuole adottare per battere un nemico ben più potente di lei e ben più letale sotto ogni aspetto<Cominciamo>ed ecco che va a partire in direzione della ragazza sfruttando parte della propria velocità. Corre verso di lei caricando il Bo e cercando di colpirle il lato sinistro del collo con una potente mazzata, in modo tale da metterla al tappeto con un solo colpo oppure mettere alla prova il suo ingegno. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama][DISTANZA: corpo a corpo][DIFESA: 1/4 di turno] C'è un che di provocatorio in quello scambio di battute fra i due, un che di sottinteso che però non vuol trovare via d'uscita. Un qualcosa che rende quasi divertente quello scontro. Beh... scontro. Insomma. È solo una gara per vedere se lei può resistere più di cinque minuti contro di lui, ecco. Naturalmente l'attacco della deshi va a vuoto, fermato da un semplice movimento del bastone del ragazzo. Una rotazione atta a bloccare e contrastare quel kunai che va a finire in terra, inerme. Inutile. Il sorrisetto divertito permane sulle labbra della giovane alle parole dell'altro. <Sarebbe stato meglio vederlo macchiato di sangue> replica a quella sua osservazione positiva, quel commento compiaciuto della sua mossa. <Ora come ora è stato solo un guadagnar pochi secondi> Almeno se fosse stata assieme a qualcun altro, in un team, il suo kunai avrebbe potuto essere un diversivo per permettere a qualcun altro di attaccare, di approfittare della difesa nemica per danneggiarlo. Ma in questo caso, in questa situazione, è stata solamente una mossa disperata atta a portare avanti l'incontro. <Quello che mi dice sempre la nonna...> mormora lei alla domanda dell'altro, un ghigno a distendersi sulle labbra carnose, rosate, piene. Non fa a tempo a dir altro che lo vede correre verso di lei fin troppo velocemente per pensare di potersi allontanare da lui. Divarica ancor di più i piedi sul terreno premendo le suole contro di esso fino a quando non lo vede arrestarsi e caricare il colpo con la sua arma. Intuirebbe -forse- appena in tempo la sua mossa ed andrebbe a tentare d'evitarla con un semplice movimento del corpo; tenterebbe di flettere le ginocchia ed il busto verso il basso, quanto più possibile, fino a portare i glutei quasi a sfiorar terra. Andrebbe ad abbassarsi nel tentativo di scivolar via dalla traiettoria del corpo nemico poggiando le mani, coi palmi, sul terreno per dar maggior equilibrio al suo corpo in quella posizione non propriamente agevole. Ma l'idea le balza improvvisa per la mente, forse un lampo di genio, forse un atto suicida, ma deve provare. Non può contrastarlo in forza né tanto meno in abilità: l'unica cosa che può fare è agire d'astuzia. Ed ecco allora che, andando a richiudere le dita verso i palmi, andrebbe a prendere una manciata di terra in ambo le mani, il terreno del giardino ad essere fortunatamente erboso e naturale. A pugni chiusi andrebbe a darsi una nuova spinta delle piante contro il suolo per poi ridistendere gli arti inferiori ed il busto all'indietro, nel tentativo di balzare verso la direzione alle proprie spalle di circa un metro. Durante questo scatto andrebbe ovviamente a rialzarsi, le mani andrebbero a sollevarsi verso l'alto, dinnanzi a sé nel tentativo di gettare verso il di lui viso quelle manciate di terra e polvere raccolte precedentemente dal terreno, agevolata nel lancio dalla spinta del corpo verso la direzione opposta. <...Sorprenderti> O almeno ci proverebbe, ecco. Il tentativo sarebbe quello di accecarlo grazie al terriccio gettatogli in viso, alla polvere e a quelle bricioline di terra che solitamente danno tanto fastidio alla vista nelle giornate ventose. Se fosse riuscita a disturbargli quel senso per almeno qualche secondo sarebbe già stato un gran risultato per lei, secondi preziosi di cui poter approfittare per una nuova offensiva. [chakra: 10/10] [Movimento fino a metà (Schivata/abbassamento) 1/4 di turno – Lancio terra (?) 1/4 o 2/4? boh? - Balzo all'indietro 1mt. 1/4] [x4 kunai, x3 shuriken] [Giardino] Sorprenderlo è proprio la parola giusta da usare ed è quello che lo stesso Raido vuole, essere sorpreso. Sta per colpire la giovane in pieno collo ma saggiamente va ad abbassarsi andando a prendere un po' di terra dal suolo e, spostandosi di lato, va a lanciare quella terra negli occhi dell'Oboro accecandolo. La terra gli arriva in piena faccia ritrovandosi gli occhi rossi, la vista sfocata mentre con la sinistra cerca di pulirseli. Muove la mano, se li strofina ricercando la vista per poi...cominciare a ridere; una risata fatta di gusto, sorpresa e soddisfatta<Sono sorpreso>commenta andando a voltarsi verso la di lei direzione. Gli occhi non funzionano ma l'udito è molto sviluppato e riesce a capire la di lei posizione<Per quanto mi riguarda il tuo esame finisce qui. Ti sei guadagnata il diritto di essere un ninja. Complimenti>va a commentare avvicinandosi alla giovane con il passo lento e deciso per poi fermarsi al di lei lato<Sei una delle migliori deshi che abbia mai visto>un piccolo complimento prima di andare a riprendere la sua roba, rivestirsi e dirigersi vero le scale che portano all'interno dell'accademia ma, prima di salirle va a voltarsi<Mi sono dimenticato una cosa>le mani si portano nel portaoggetti uscendo un copri fronte<Tieni, te lo sei meritato>e con questo glielo lancia tra le mani per poi scomparire definitivamente. [END] A quanto pare questa mossa non se l'aspettava davvero perchè d'un tratto il ragazzo va a portarsi le mani agli occhi, il bastone ancora in mano mentre con le dita va a cercare di togliersi il terriccio dal viso. Sicuramente un fastidio pazzesco, un bruciore che si sarebbe volentieri risparmiato, ma ehi: in guerra e in amore tutto è concesso. Il ghigno divertito permane sulle labbra della deshi fin quando non avverte la risata dell'albino andare ad infrangersi per tutto il giardino. Divertito? Lei al posto suo avrebbe senz'altro sparato una bella bestemmia se si fosse ritrovata la terra negli occhi. Nei capelli! Il solo pensiero è solo un incubo per lei che l'osserva andare a voltarsi verso di lei con gli occhi piuttosto arrossati. <Ed io soddisfatta. Siamo contenti tutti e due, mh?> dice andando a portare le mani sui fianchi, il capo appena inclinato ad osservarlo mentre abbassa il bastone, non par intenzionato a combattere oltre. E difatti il successivo dire va a metter fine a quell'esame. La soddisfazione l'investe, la gioia di non doversi beccare le mattarellate di sua nonna è soverchiante e la porta persino a stringere una mano a pugno con fare vittorioso. L'osserva avvicinarsi, le arriva accanto, fermandosi e il capo di lei semplicemente segue ogni suo movimento, ogni gesto, ruotando appena verso di lui rimanendo col corpo però ben fermo. Snuda appena i denti in quel sorrisetto compiaciuto mentre la man destra andrebbe ad alzarsi per poggiarsi semplicemente sul suo addome, sul costato, con le dita a sfiorare la di lui pelle per la sola curiosità di sentirne la consistenza. <Chissà quante ne hai viste, mh?> provocatoria, ancora. Una risatina silenziosa, trattenuta dalle labbra chiusa, va a disperdersi tutt'attorno mentre la sua mano abbandonerebbe il di lui corpo -sempre ammesso che fosse riuscita a sfiorarlo- per vederlo andare a rivestirsi, ricomporsi. Lei, dal canto suo, va a recuperare il suo kunai lì dove era andato a finire durante lo scontro e andrebbe a rimetterlo nel porta kunai prima di notare la figura di lui fermarsi e voltarsi un'ultima volta verso di lei. L'osserva, pochi metri a separarli, e poi tende appena le mani -istintivamente- per afferrare l'oggetto che le viene lanciato. Il suo nuovo coprifronte di Kusa giace ora fra le sue dita, il sole a rifrangersi sulla placca metallica lì presente. Un sorriso le si apre in volto mentre con lo sguardo va ora a ricercare, infine, la di lui figura. <Grazie. Ne avrò cura> finalmente spontanea, finalmente semplice in quel dire, prima di legarselo attorno al bicipite destro e seguire i passi dello spadaccino verso l'uscita di quel giardino. [END]