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la notte prima - sorprese e regali

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con Yukio, Mekura

23:22 Mekura:
  [Stanza Hasukage] Sorride andando effettivamente ad accomodarsi su una delle due poltrone, mettendosi a sedere tirando un sospiro di sollievo <vedo, non uno ma ben due nipotini> sorride ancora non riesce a non pensarci che la cosa sia estremamente ironica e che porta indietro diversi ricordi. <va bene, stai bene...lo sai che prima o poi dovrai smettere di cullarli vero?> domanda Mekura incrociando le braccia tra loro passando alla parte più formale della cosa <la ferrovia> in effetti non si parla di altro, ci sono i cantieri aperti ovunque <sarà fatto, per le questioni di sicurezza hai già parlato con Hitomu? sarebbe meglio se partissero due squadre una da konoha e l'altra da Kusa, incontrandovi a metà se solo si riuscisse a coordinare tutto al meglio> guarda verso i bambini e poi verso Yukio, rimane in silenzio per un po' afferrando i fogli, guardandoli per poi finalmente lasciarsi sfuggire quello che pensa <sono splendidi, ne devi essere fiero e tra un po' anche nonno, stai come al solito bruciando le tappe vero?> domanda ironica prendendo un lungo respiro concludendo <era da un po' che li cercavi vero?> del resto anche quando erano insieme l'idea di una famiglia, di avere una eredità non gli è mai dispiaciuta. Rimane ad osservarlo per un po' come a congratularsi con lui e della felicità che è riuscito a costruire per poi saltare nuovamente sul tema del lavoro <sono tutte ottime idee, la celebrazione della liberazione di Kusa rimarrà negli annali, sarebbe anche il caso di usare questo per ufficializzare formalmente la tua carica attuale come si conviene anche se è già riconosciuta> anche prima che il consiglio cadesse. Yukio parla del terzo Hokage come una figura di riferimento, il kage della pace, Mekura vede ben poca pace in Yukio...ma forse, finalmente, potrà trovarla, forse questo è il suo posto ed il suo scopo, quello che lo completa. <lo immagino> risponde soltanto a bassa voce prendendo un lungo respiro prima di passare su un argomento personale e delicato <...era con te in missione l'ultima volta che l'ho visto...anzi l'ultima volta eravamo alla magione ed abbiamo parlato, ma sapevo che era con te, Yukio tu...sai nulla di Azrael?> [ch on]

23:34 Yukio:
  [Stanza dell'Hasukage] "Oh si, cioè no, non lo so, vedevo che si faceva e allora...Non so" Togliendo lentamente quel pezzo nero da sotto la culla per farla rallentare fino a fermarsi dopo pochi secondi ed altri leggerissimi movimenti che ne accennano la fermata definitiva. "Uhm" Si accerta delle loro condizioni (?) buttando dentro la culla i propri occhi e nello stesso momento rispondendo a Mekura "Nu" vocina dolce che esce dalle sue labbra (CHE DIAMINE GLI STA SUCCEDENDO?!) "A quanto pare non riceve molte delle mie missive o è impegnato in fatti più importanti. Da quando ha fatto visita a Konoha poi non l'ho più visto, sta bene?" Domanda, di fatti è da un po' che non si fa ne vedere ne sentire, anche lui come molti altri "Ah non bruciando, stanno avvenendo una dietro l'altra ma non sono cercate" Borbotta, sollevando le spallucce "Io... Si" Muovendo la testa verso la spalla destra, fa strano parlare con Mekura in un certo senso "Li ho cercati... Ne avevo tipo il... Bisogno" Sorridendo, mostrando i propri dentini e canini che escono di più rispetto ai restanti sulle proprie labbra "Ed anche se sarò da solo, questa volta non mi interessa" lasciando in un certo senso intuire che Kurona non si è fatta vedere "Ogni cosa la farò soltanto per loro..." Sospiro leggero sentendo successivamente le parole di mekura "ma comunque ho formato una buona squadra che si occuperà di questa cosa, ho diviso tutto in step, i primi riguardano la perlustrazione e l'ultimo un aiuto alla stazione di Konoha per inserire il binario di Kusa, alla fine di pericoloso non c'è molto, soprattutto di questo periodo che se vai a vedere fuori è molto tranquillo, è solo dentro Kusa che sono successi un po' di intoppi, e da una parte è anche un bene eh" Osservando con la coda dell'occhio fuori dalla finestra il temporale "Eppure... Continuano tutti a lavorare anche sotto questo tempo" Sorridendo "Sono... Felice" Ritornando su Mekura, assumendo poi uno sguardo più serio quando si mette a parlare,ovviamente, di azrael "...No" Abbassando gli occhi "Dannato il giorno che gli ho insegnato quella tecnica" Mordendosi il labbro inferiore "Come stai?" Domanda sinceramente, ruotando le pupille su di lei e restando in silenzio, senza vacillare, aspetta una sua risposta.[//]

00:01 Mekura:
  [Stanza Hasukage] Sorride di nuovo <rilassati> piega la testa di lato di nuovo per poi raddrizzarla mettendo a posto con le punte delle dita i fogli da consegnare a Hitomu. <ad un certo punto dovrai lasciarli piangere per un po', andargli sempre incontro non è sempre un bene ma tutto sommato è un buon lavoro> bhe ha tutto quello che serve, tranne una cosa ma...lo scoprirà da solo immagina o forse lo ha già fatto <non parlo con Hitomu da anni ormai e il fatto che non risponda ma i suoi ninja siano stati mandati comunque a Kusa, è strano...ma ti farò sapere> si è strano parlare con Yukio in questo modo, di questi argomenti, come se stessero tornando fuori dal passato, è strano. <sono una buona cosa...Ai mi ha aiutato molto, ah, quando ci sarà la festa ti dispiace se te la porto oppure se la vieni a prendere? è da tanto che non la vedi è diventata una signorina, posso capire che probabilmente non sarò la benve..> ma sente le successive parole, essere da solo. Kurona...quindi anche lei è andata? di nuovo? a suicidarsi in qualche anfratto? a commiserare nuovamente la sua vita con la persona che ha sempre amato? Abbassa lo sguardo portando alla mente dei ricordi e non riesce a d esprimere una smorfia di disgusto. Non dice nulla, reprime e guardando il tessai annuisce <bhe, non penso che sarai da solo: Kimi dovrà imparare anche lei come te, vi darete una mano a vicenda, ma sai...ti trovi in una situazione critica. sarai circondato da ragazze in famiglia> sorride prendendolo un po' in giro riferendosi a Kimi, alla sua bambina ed anche alla bimba di Yukio se non si conta il maschio, ma il tessai rimane comunque in minoranza. Ascolta il modo in cui la gente continua a lavorare, scrupolosamente per il villaggio, in questo senso di unità che è esemplare. <abbiamo avuto parte in un grande fallimento nella ribellione di Oto> afferma lei seriamente <ed è che non abbiamo risolto nessuna coesione, non abbiamo visto ricostruzione, non abbiamo visto nulla se non mutismo e tentativo di nascondere tutto...questo è il tuo più grande risultato a mio parere perché sono i Kusani che hanno liberato Kusa, sono loro che hanno deciso di rispondere alla oppressione ed hanno scelto te come ispirazione...e questo è quello che si raccoglie alla fine della semina: frutti sani, nati da semi sani> é costretta alla allegoria per sintetizzare quello che sta pensando ma da li anche l'avvertimento <andranno sempre curati i loro bisogni> afferma girandosi verso Yukio di nuovo mentre ritorna in silenzio aspettando le sue risposte. Non riesce a trattenere le dita che si stringono attorno alla carta stropicciando gli angoli del documento, costringendo questa a rimettere i fogli sullo scanno del tessai; quel no colpisce in profondità con una pugnalata. Sente il modo in cui inveisce e lei stessa cerca di fermarlo <glielo hai insegnato perché ti fidavi e perché aveva una sua utilità, niente più e niente meno, non puoi prevedere il futuro> la sua espressione è raggelata, il tono atono e la gola chiusa quasi stesse appassendo sotto gli occhi del uomo. Chiude i suoi e prende un lungo respiro mentre questo le chiede come sta <confusa> si umetta le labbra continuando ad esprimersi dopo quella pausa <...se è andato via, perché non ha accettato il patto con il suo demone per far cancellare il suo ricordo a tutti noi, per cancellare la sua esistenza? che sia in pericolo? ...dovrei sentirlo con il sigillo dell'empatia eppure è come se semplicemente non rispondesse> stringe le mani tra loro tenendo il volto sollevato per poi lasciarsi sfuggire fuori un'altro sorriso questa volta mesto <..ha fatto la sua scelta> [ch on]

00:27 Yukio:
  [Stanza Hasukage] Nel frattempo una comunicazione verrebbe mandata a Totoro e alla badante che si è preoccupato di avere con se, alla fine non è niente e poco di meno che la cuoca della propria magione che si è trasferita praticamente assieme a Totoro per seguire Yukio e dargli una mano con i bambini quando è troppo occupato "Vieni con me" Direbbe con un cenno di capo verso destra. Gli occhi ruotano sui fogli che tiene fra le mani, li stropiccia, agitazione, tensione, rabbia, un miscuglio di cose che come sempre escono fuori in questi momenti critici. Prima di andare verso destra per raggiungere Mekura si avvicinerebbe un ultima volta alla culla. La sinistra posa sul bordo di quest'ultima mentre la destra si insinuerebbe dentro, la nocca dell'indice destro si flette così che tutta la falange di mezzo possa aderire con delicatezza e, sinceramente con pura, sulla pelle di Hime e dopo su quella di Joji, una semplice carezza lasciata da un sorriso di seguito, alzandosi. Nello stesso momento in cui si alza la porta viene schiusa debolmente lasciando al suo interno Totoro e la cuoca che come sempre ha un mattarello, se non in mano attorno alla vita legato dal grembiule, la sua arma di distruzione di massa "grazie~" Un filo di voce che fuoriesce da Yukio, indicando la porta a Mekura così che possa uscire prima lei e poi lui "Passeggiata, su" Il palazzo è in fase di ricostruzione ma comunque ha già preso qualche stampo del nuovo progetto, mantenere la vecchia struttura orientale e innalzarlo ai lati per creare altri edifici moderni in vecchio stampo ma comunque più caratteristici attingendo dalle conoscenze di ame il tutto. Si ritroverebbero di fatti sul corridoio dopo la sala del kage, un corridoio circolare, quasi impercettibile la curvatura se non ci si fa caso, sul lato sinistro una completa vetrata lasciando lo spettacolo del villaggio con tutte le impalcature e le mura ancora intatte, non sono state per niente contagiate quelle zone di Kusa per fortuna, spese grosse deviate. "Sei sempre la benvenuta Mekura, lo sai... Te come Ai che appunto non vedo da un bel po'" E veramente non ha scusanti anche se il tempo che aveva a disposizione ormai era ben poco "Santo cielo, da solo con tre donne, quattro contando te" Massaggiandosi la nuca "Cinque con Ai!" Gli occhi a sgranarsi "Verrà anche a me il ciclo, vero?!" Le dita a mettersi sul volto scendendo lentamente dando la sensazione di sciogliersi, abbastanza comica come cosa ed è di fatti ciò che vorrebbe rendere quella situazione, più comica del normale almeno per smorzare un po' l'aria "Oto adesso si rimetterà in sesto, ho inviato delle lettere a Kunimitsu e a Hotsuma, voglio spingere molto su di loro dato che si sono sentiti un po' assenti ultimamente, non voglio che nessuno rimanga indietro, tutti dobbiamo avere lo stesso passo sennò che alleanza sarebbe, giusto Mekura?" facendole un occhiolino "E non solo i villaggi devono restare allo stesso passo, ma anche tu... Ed io" Sollevando le spallucce "O no?" Le mani si infilerebbero nelle tasche dei propri pantaloni shinobistici neri, stranamente non a cavallo basso, ha cambiato il suo stile da quando ha preso quella carica, in somma un po' più di decenza quanto meno l'ha presa. Sopra ai pantaloni un gilè smanicato ed elegante di colore verde smeraldo a voler richiamare il villaggio di Kusa con dei motivi neri sopra di essi, una sciarpa ad avvolgergli il collo e uno scialle che gli passa da dietro la schiena fino agli avambracci, avvolgendosi due volte attorno ad esso. "Ho preso, a prescindere da ogni cosa, la decisione di rendere meno accessibili le due tecniche di cui ho i rotoli" La resurrezione e la dislocazione "Come ai tempi del secondo hokage, se non vengono controllate queste tecniche proibite non si andrà avanti a lungo... Fortuna vuole che non ha il materiale adatto per insegnarla non sapendo come scioglierla e non conoscendo la variante... Ma comunque purtroppo non mi fido più di molte persone, anche dentro l'akatsuki come hai potuto vedere" Riferendosi anche a Kurako, purtroppo "Le pedine create hanno fatto il loro lavoro, se così è... Non trovi? Era la vita che ci ha messi alla prova, vedere quanto siamo forti... E ad alcuni è piaciuto restare nelle loro debolezze" Dalla tasca sinistra un pacchetto di sigarette e uno zippo, accendendosela e fumacchiando per il corridoio senza molti problemi "Scusami se parlo così ma è il mio pensiero, vorrei più che altro condividerlo" Un sospiro pesante, continuando con le ultime cose "Hai ancora il mio pacchetto da qualche parte?" Domanda, inclinando la testa verso di lei continuando la passeggiata su quel corridoio circolare molto lentamente.[//]

00:52 Mekura:
  [Stanza Hasukage] Non riesce neppure a parlare, come non riesce a piangere a non fare praticamente nulla se non accettare la sua condizione e reprimere ogni sua emozione al riguardo. Non ha colpe di quello che è successo, ma si domanda se non ci sia qualcos'altro in mezzo, qualcosa che blocca Azrael dal tornare, o forse è solo un modo di proteggersi dalla sua disillusione? Annuisce e si solleva in piedi quasi in modo meccanico seguendolo mentre Totoro e la cuoca si palesano. Ad entrambi ed in particolare alla seconda dona un sorriso più solare, come se non la vedesse da molto ed in effetti è così. Li saluta con un cenno della testa, un mezzo inchino ad entrambi prima di affiancare il tessai nella passeggiata. Arrivando davanti alla vetrata la ragazza guarderebbe verso l'esterno osservando il cambiamento di fronte a loro, quella vetrata è la rappresentazione del tempo che scorre..che non attende nessuno. <lo so, ma era per non infastidire nessuno> e con nessuno intende chiaramente Kurona, ma ancora una volta tace il suo nome. Si gira ridacchiando quasi tranquilla rispondendogli <il ciclo ce l'hai già con tutto il sangue che perdi, ti verrà l'isteria, e la fame compulsiva e la lacrima facile quello si> poi scoppia in una ennesima risatina nervosa e falsamente allegra <oddio, buona parte di queste caratteristiche ce l'hai già> Quando parla di Oto Mekura corruga la fronte tornando seria <ci si può fidare di loro? lei in particolare si è ripresa quello che aveva perso e si è messa in disparte da sola, tu la conosci meglio ma, per me da solo l'idea di un comportamento arrivista, non mi piace> ma è una sua sensazione e nulla più, non ha prove al riguardo. <o questo o ci saranno un sacco di altri pronti a sostituirci almeno nel mio caso, tu sei troppo grande per fallire> ironizza ancora continuando ad affiancarlo annuendo per quello che riguarda i rotoli che ha con se, le due tecniche proibite. E riguardo al fidarsi delle persone non può che essere d'accordo, Kurako...Azrael. Quando sente questo parlare, condividere il suo pensiero con lei e scusarsi Mekura scuote il capo <no, non ti devi scusare, io approvo quello che hai detto: rimanere ancorati al passato non è solo una forma di egoismo, ma di apatia verso gli altri> mugugna stanca assottigliando gli occhi <e l'apatia è morte, peggio della morte, ci sono voluti anni per farmelo capire, un sacco di botte sui denti, ma almeno ecco qui...viva, più sicura di me> sola <solida> miserevole <...con persone a cui voglio bene e che mi rispettano come Kunoichi e come sensei, ho scoperto addirittura di essere in linea di successione per diventare capo del clan> insomma belle novità <è a casa, sopra un comodino, lo faccio tenere ad Ai quando non ci sono, perché?> [ch on]

01:11 Yukio:
  [Stanza Hasukage] "HEI! Non ho tutte queste caratteristiche!" Borbotta, gonfiando le proprie guance con il fumo e l'aria che accumula diventando una sottospecie di bamboccione "E poi non infastidisci nessuno, scema" Sollevando gli occhi, ruotandoli da sinistra a destra puntandoli su quel corridoio da cui s'intravedono alcuni ninja di ronda "Sera" un cenno della destra armata di sigaretta verso di loro che ricambiano con un semplice piegamento del busto e qualcosa a livello verbale "Fatevi una pausa di qualche minuti ma non sciogliete la posizione, riposatevi" Un'occhiata veloce a quei due dopo averli sorpassati, continuando nel discorso e riprendendo il tono scherzoso e la faccia buffa che aveva prima, non fa altro che rendersi ancora più ridicolo, OTTIMO! "Uhm suvvia, Kunimitsu mi faceva il filo, qualche parolina e vedi che le cose su aggiustano" Tirando dal filtro della sigaretta "Alcune volte bisogna far forza anche sulle debolezze altrui, non proprio debolezze eh ma qualcosa su cui appoggiarsi, del resto Oto non potrà sempre vivere nell'ombra e ancora sotto quella feccia di razzismo che c'è sempre stata" Già, fra stermini di clan interni la situazione non è mai stata positiva per Oto in fin dei conti "Un sacco di botte sui denti..." Il passo sempre lo stesso, stessa velocità. Un lampo all'orizzonte squarcia le nuvole cadendo lontano dai campi e dal villaggio "Scusami per tutto ciò che ti ho fatto passare..." La voce è bassissima e le prole vengono dette pure velocemente, fatto apposta ovviamente, no? "UO!" Distraendo subito l'attenzione dalle sue scuse "Allora vedi che ci sono altri motivi per festeggiare?! Eh insomma! Muoviamoci a fare questa festa!" Tutto felice, improvvisamente (?) "Uhm così, giusto una domanda che mi è venuta in mente" Ribatte. Un ennesimo tuono che squarcia il cielo ed un fragoroso rumore a rimbombare nella zona. Secondi dopo i pianti di Joji e Hime. Gli occhi di Yukio a sgranarsi compiendo uno scatto verso la sua stanza, ma poi ritorna al suo posto, le gambe fanno da molle facendo avanti e indietro come una marionetta "Che" Andando avanti "Faccio?" Ritornando indietro e così via mentre parla "Vado? Hanno bisogno di me? EH? MEKURA?! CHE FACCIO?!"[//FREEZ]

21:05 Mekura:
 Annuisce sentendo la condizione di Oto e della sua kage <il che rientra in quello che ti ho detto> afferma lei incrociando le braccia tra loro. <come vedi non è dai vertici che si basa la costruzione di un popolo ma dalla base: comunque andranno le cose è la base che dovranno convincere> animali, ricorda ancora di come la gente senza nessuno che li difendesse doveva vedersela con i ninja del loro stesso villaggio. Ci sta ancora pensando tanto che la coglie alla sorpresa quelle scuse da parte di Yukio rivolte a lei. Rotea solo gli occhi, accennando un leggero movimento del capo prima che questo cambiasse argomento parlando ancora della festa. Mekura lo osserva un po' senza batter ciglio, pacatamente in silenzio portando le mani avanti e stringendosi le mani tra loro. <..già> sorride <come vorresti organizzarla? sarebbe bello fare in modo che Kusa sia colorata anche la sera, un sacco di bancarelle con specialità provenienti da tutti i paesi ninja e perché no? gare, spettacoli teatrali...fuochi, perché no? sarebbe bello anche presentare il progetto della ferrovia anche in quel contesto, spiegando i vantaggi, si potrebbe anche chiedere a qualche genin di presentare le arti ninjutsu in modo spettacolare e coreografico come spinta alle iscrizioni in accademia> insomma delle idee ce ne sono volendo. Un'altro tuono squarcia il cielo e con questo a seguire il pianto isterico dei bambini...e di Yukio. Mekura osserva il tessai in panico e Mekura non può esimersi a nascondere il sorriso che le sta comparendo sulle labbra <credo che il problema non sarà tenere i bambini distanti da te, ma tu distante da loro..> anche se c'è la cuoca e Totoro <profondi respiri, prima di tutto calma, sai che i bambini sono con due persone affidabili, ora contiamo fino a 10 e andiamo ok?> lo riguarda meglio, con più attenzione e solo dopo un secondo si arrenderebbe <va bene 10 su, andiamo dai tuoi bambini che ti do una mano> [ch on]

21:23 Yukio:
 continua la propria beata passeggiata mentre la sigaretta si riduce di dimensioni sempre di più, ad ogni tiro si accorcia di qualche millimetro, ormai la metà del totale è stata sorpassata "Uhm certo... Si troverà il modo" Sbadigliando appena per l'evidente stanchezza che non vuole 'mostrare' come sempre. "Ci sono molte cose che vorrei combinare appunto con questa festa, devo ponderare bene la cosa e metterla su carta così che possa vedere anche i costi che dovrò affrontare" Già, non si parla di costi del villaggio ma di costi personali anche se, sinceramente, non gli interessa molto questo problema "Oh e per l'accademia si! Non sarebbe una brutta idea!" Sgranando appena gli occhi, ma si ritorna sempre li, nel momento in cui avviene il pianto in poi. Yukio che saltella e quando sente i "DIECI?! DIECI COSA?!" Buttando giù un groppo di saliva "Nanosecondi!" Ribatte con gli occhi sgranati, alle ultime parole di: va bene, 10 Yukio già non c'è più. È difronte alla porta con la mano che poggia sul pomello. La mano opposta, la sinistra, che è libera è tenuta sotto il naso generando una faccina tener con gli occhioni da gattone che si puntano sulla Hyuga "Sentili... Cioè, come posso tenermi lontano?! Capisciiiiimiiii" La vocina bassa e stridula allo stesso tempo "Permesso!" Permesso. Nella sua stanza. Ok. La porta viene spalancata senza troppi problemi, Hime è in braccio a Totoro e Joji in braccio alla cuoca, li stanno cullando bellamente, il latte in polvere è già stato preparato nei biberon e riscaldato, non manca nient'altro che darglielo, EH, COME?! "C-ci penso io" A totoro, Hime, la piccolina. Allungherebbe le braccia per farsi passare sua figlia, avvolgendola con le proprie braccia e tenendole la schiena sul proprio avambraccio sinistro, testa un pochettino sollevata e mano che si mette sotto il pannolino "Snif" Annusa lentamente "No, niente cacchina ancora" E meno male... "Pappa? Vuoi la pappa?" Voce che si modifica ed occhi che si sgranano quando osserva Hime mentre i propri passi vengono compiuti anche verso Joji "Anche a te la pappa?" È diventato un deficiente.

21:40 Mekura:
 E Yukio scatta, percorre tutto il tragitto verso la porta per "salvare" i suoi cuccioli d'uomo. Mekura ci mette il suo tempo rimanendo da sola per un po' procedendo con calma verso l'ufficio del kage di Kusa lasciando cadere per un po' quella maschera sorridente. Guarda verso l'esterno ancora una volta attraverso la finestra, il suo stesso riflesso <humf> aveva la stessa espressione simile a quella della sua presunta "figlia". Allunga un dito al livello del ventre indulgiando per poi sospirare. Si allontana camminando con un passo più spedito verso il tessai. Avvicinandosi alla porta la richiuderebbe dietro di se, guardando di nuovo Yukio fare il padre. Riprende il sorriso osservando quella scena tenera in silenzio rigoroso quasi non volesse avvicinarsi troppo per rovinare quel quadretto, rimanere nell'ombra. Ma perché? perché per una volta non abbracciare un briciolo di gioia, anche se di altri? Fa un passo in avanti avvicinandosi a Totoro ed alla cuoca sgranchendosi la voce <posso...posso aiutare?> chiede questa guardando i presenti e osservando meglio i due bambini. Il sorriso, da spento si allarga, piega la testa e lascia cadere avanti una ciocca di capelli senza riportarla indietro; schiocca la lingua mostrando una fila di denti bianchi mordicchiandosi il labbro inferiore <ti capisco, hai ragione...sono davvero bellissimi> ha quasi un groppo in gola mentre alla immagine di quei bambini si sovrapporrebbe quella di un infante più grande, più grosso, un infante che ha ucciso con le sue stesse mani, tanto che si perde e raggela di nuovo come se fosse altrove.[ch on]

21:56 Yukio:
 Il braccio sinistro si muove dolcemente, paura di farle del male in fin dei conti, non ha mai avuto molto a che fare con i bambini se non con Ai qualche volte, anzi forse più di una volta ora che ci pensa, ma dettagli "Sembrano così fragili..." Fra se e se, sospirando pesantemente "Si, certo che puoi" Ma non sa che non li ha toccati nessuno se non la cuoca e Totoro fino ad ora, NESSUNO si è potuto avvicinare a loro, manco per fare gli auguri a Yukio o a vedere come sono i piccoli, per nessun motivo e a nessuna persona a permesso ciò "Ho fatto riempire i biberon, spero che..." Affermazione che si tramuta in domanda "È abbastanza tiepido? O è ancora caldo?" Avvolgendo con la mano destra uno dei due biberon, costatandone la temperatura che in fin dei conti non è chissà quanto bollente o fredda, una via di mezzo insomma "Sai... Ho fatto un regalo a loro..." Sorridendo "Ti ricordi quella vecchia storiella... Di malefica? Una certa strega che adirata per non esser stata invitata al compleanno della fanciulla del villaggio come dono le lascia una... Stregoneria?" Domanda retorica, ovvio "Ho fatto una cosa simile..." ma quel sorriso non lascia trapelare niente di crudele, anzi, sembra realmente qualcosa di positivo, ma perchè mettere in mezzo quel soggetto dalla posizione negativa? Riguarda l'esoterico,ovviamente... "Vuoi un po' a papà? Su..." Avvicinerebbe il Biberon, aspettando prima il parere di Mekura per la temperatura, alle labbrucce di Hime, lasciando alla fine Joji a Mekura senza troppi problemi. Nel frattempo si muoverebbe per la stanza camminando lentamente, passi ritmati e un motivetto che viene emanato a labbra chiuse mentre da il latte alla figlia.

22:14 Mekura:
 Al commento Mekura non risponde subito, non sta più guardando nulla anzi è persa tra se e se scuotendo il capo solo quando chiede se il latte va abbastanza bene <ah> si scuote prendendo un lungo respiro controllando Yukio ed il suo modo in cui prende la temperatura. afferra uno di questi, dopo essersi assicurata di aver preso Joji in sicurezza. Lo stringerebbe con il braccio destro, sostenendolo dal basso in modo che la testa poggiasse sulla spalla e con il vambraccio lo protegga tenendolo a contatto contro il petto ed assicurandolo in una posa sicura. La sinistra tiene il biberon e lascerebbe cadere una goccia sulla pelle del braccio destro. <si va bene> afferma lei vagamente mentre guarda il bambino assaporando tutto di lui: il peso, l'odore di latte, la delicatezza e la morbidezza. <...ora so cosa regalarti, tanti vestiti hum?> sorride mentre cerca di avvicinare il biberon alle labbra del bambino aspettando che stringa il lattice e succhi il latte. <hum?> mugugna rivolgendosi a Yukio preoccupata più che altro a tenere d'occhio Joji stando ben attenta a non fargli male o ad ogni sua necessità. <m-maleficio?> che ha fatto questa volta? <non è un po' presto per le questioni del clan? sono ancora dei neonati> commenta la donna continuando a curarsi di questo cambiando posizione della testa quando questo sembra mostrare delle difficoltà ad attaccarsi. [ch on]

22:33 Yukio:
 Le braccia... Si aprono, mollano Hime nel vuoto, con essa anche il biberon. Le manine di lei che si aggrappano ad esso per tenerlo inclinato anche se da sola non riuscirebbe a farlo "Dove sono i giochini..." MA HIME?! È sospesa in aria utilizzando una copia del proprio braccio fatta di sangue sia per tenerla che per darle da mangiare "Sai, delle volte ho paura sul serio di farli cadere o che possa essere troppo brusco" ... "Di fatti mi fa strano essere super attento" SUPER ATTENTO?! "Con loro" Ok, frasi che non c'entrano proprio niente con il fatto, ok. "Più che altro tessuti! Ti ricordo che anche io so cucine, tsè!" E mentre la piccola Hime sta bevendo lentamente quel latte, tenuta dall'innata del padre, quest'ultimo si preoccupa di trovare qualche giochino per darlo dopo alla figlia e a Joji raccogliendoli da terra e mettendoli sulla scrivania "Devo sul serio muovermi a farmi la mia casa... Questa volta ho una necessità diversa dai miei soliti vizi stranamente" Eh già, chissà come mai! "E comunque no, non si tratta del clan nei loro confronti anche se dalla nascita loro anche sono senza anima.... Sono già Kokketsu in poche parole" Spiega, sospirando pesantemente "Questa è la nostra sorte Mekura" Riprendendo fra le proprie braccia Hime ed il biberon, lasciando che il sangue che la sosteneva diventi liquido e scivoli verso il basso così da adagiare la figlia delicatamente, come prima "Ho fatto un vero e proprio regalo..." Un sospiro "Se sono in pericolo o... Se non stanno bene, la mia vita verrà consumata al posto di quella loro"

22:52 Mekura:
 lascia che il bambino abbia il suo pasto, continuando a sostenerlo mentre sgrana gli occhi osservando quello che ha fatto alla bambina <yukio!> si lascia sfuggire fino a quando non vede quel sangue nero sostenere la bambina. Sospira piano andando a sedere nel divano incrociando le gambe in modo da reggerlo in una posizione più comoda piegando la schiena in avanti. <anche, ma avere qualcosa con cui vestirli subito non fa male...e poi sto imparando anche io> si lecca le labbra distogliendo lo sguardo dall'infante appoggiando la schiena contro lo schienale del divanetto. < più che altro concio il cuoio, ma sto imparando> Sorride sollevando la testa verso l'alto prendendo un lungo respiro. <ti porti qualcuno con te vero? qualcuno che non lanci i bambini> chiede sinceramente preoccupata. I bambini in ogni caso hanno il sangue di suo padre e di sua madre, non c'è modo che la loro anima non sia già destinata ad altri, il potere è una maledizione terribile. Quando sente il regalo che ha fatto ai due bambini Mekura raggela di nuovo. Già lui si massacra in battaglia, in questo modo potrebbe sinceramente morire, la sua vita divisa per due. <Yukio...> il tono è quello di una madre quando sente un figlio fare una decisione preoccupante tanto quanto importante. Ma è una scelta decisa ormai, è stato già fatto e tutto sommato è una azione da padre seppur da parte di Yukio. Del resto sta ai genitori di dare la propria vita per i figli. <...è un bel regalo Yukio> si limita solo a dire continuando a tenere Joji cullandolo mentre lo allatta fissando quel volto. Si avvicina un poco con il volto come per guardare meglio, no, non ci vede nulla di Kurona, magari per la bambina verrà fuori, magari anche per il bambino ma per ora, non gli somigliano per niente alla madre, spera che sia sempre così.[ch on]

23:55 Yukio:
 Gli occhiettini sbattono un paio di volte quando il suo nome viene citato con così alta voce richiamandone lo sguardo "Uhm? Che c'è?" Niente... Niente yukio... "Bhe forse hai ragione... Andiamo a fare compere?!" Ora?! "Domani? Mi accompagni? Hai da fare? Che ne dici del colore viola per lei? O non so. E verde come questo" Indicandosi il gilè "Per Joji, uhm?" Domanda, inclinando la testa. Ha già programmato tutto, shhh non disturbatelo. Già tutte le seghe mentali sono state fatti "Bhe si, con me ci saranno tutti i miei sottoposti e colleghi" Riferendosi alla sua squadriglia di sessanta e passa persone "Ma nella casa che costruirò ci sarà posto per poche persone... Ho pensato a tutti noi dell'Alba e di due camere in più. Così le discussioni e i pernottamenti possiamo farli in una zona precisa senza rimanere ogni volta a dormire sotto gli alberi come dei barboni. Qualche volta fa bene ma non sempre, non ora che ci sono le possibilità" Spiega, sollevando le spallucce. Gli occhi subito dopo si abbassano ad osservare Hime. Un sorriso dolce che si mostra quando la osserva, ne osserva ogni lineamento rimanendo li, in piedi, fermo come un morto mentre i suoi occhi tremolanti la scannerizzano, pezzo per pezzo sotto quella sottospecie di tutina, una cosa completa che forma un piccolo tutù coprendole tutto il corpicino e chiudendosi dopo la spalla per formarle due bombettine, il tutto di colore ROSA, puro rosa femminile. "Lo spero... Non ho mai fatto dei... Regali" Questo è un regalo, non quelli che faceva prima a casaccio "Resterai ancora a Konoha?" Domanda, su due piedi senza guardarla negli occhi.

00:20 Mekura:
 Mekura si gira ad osservare Yukio quando chiede di fare delle compere <b-bhe si, va bene, perché no?> rimane un secondo sconcertata dalla richiesta. Poggia il biberon sulla scrivania di Yukio mettendosi in piedi e reggendo il bambino con entrambe le braccia, reggendo meglio la testa <..> anche se la mano trema per un secondo, come se non avesse ancora superato quel momento. <hum sono colori importanti da portare ma gli staranno bene immagino> Si avvicina a Yukio tanto per non tenere il bambino troppo distante dal padre mentre lascia che la testa si appoggi sulla spalla della ragazza mentre questa muove la mano sinistra compiendo gesti circolari insieme a dei colpetti ogni tanto. <dopo che hanno mangiato falli digerire, altrimenti piangeranno per via dell'aria> spiega la ragazza aspettando che il bambino che tiene lei in braccio dimostri le sue parole a momenti, il ruttino è il minimo il rigurgito....bhe potrebbe succedere. <è un bel regalo...ma per il prossimo compleanno pensa a qualche orsacchiotto o un cucciolo> tanto per specificare la differenza, non si sa mai. Quando le viene chiesto se resterà a Konoha, Mekura si ferma, ci pensa sinceramente su riguardo a cosa fare della sua vita <forse ad un certo punto viaggerò se avrò tempo, dovrò andare ad Iwa a migliorare le mie conoscenze nella lavorazione delle pelli oltre che cercare una persona> da un po' ci pensava, ora perché no? <poi devo pensare al meglio di Ai ed ho anche un clan con la quale avere a che fare volente o meno....qualcuno di loro mi hanno rubato qualcosa di mio, di fisicamente mio> stringerebbe un poco il bambino coccolandoselo per poi continuare <e sembra che sia stata fatta qualcosa alla "genetisti maniera" quindi devo capire che cosa fare con loro e poi in base a come risolverò tutto sarò sempre una persona in linea di successione per diventare capo del clan, ed in ogni caso mi sarà richiesto di farmi una famiglia preferibilmente con un'altro Hyuga, dipende dalla mia condizione e dal mio prestigio> insomma ci sono molte cose nere nel futuro di questa ragazza <potrei semplicemente dire di andarsene tutti al diavolo, potrei anche ignorare la crisi del mio clan e farmi gli affari miei, ma non voglio scappare come mio fratello, non quando ci sono delle vite che rischiano di essere rovinate per un motivo che mi è ancora ignoto> sospira pesantemente <ma la verità è che ancora non so nulla di quello che vorrò fare, per ora ogni mio sforzo è concentrato nella akatsuki> stranamente il suo unico modo per rimanere sana.

00:39 Yukio:
 Il biberon pure a lui è finito, o meglio... Si è accorto solo ora che è finito "Ma come, ancora fame?" E MA HIME STA FACENDO GLI OCCHIONI!! "Dopo altra pappa... Ma non dirlo a Mekura e a Joji sennò si arrabbiano eh" Chiudendo gli occhiettini e sorridendo dolcemente. "Uhm? Ridi?" Appena schiude gli occhi osservando le manine di lei che cercando un qualcosa, un appiglio sul viso di Yukio "Gnaaaa brrrr" Facendo delle pernacchie leggere a distanza ma in direzione del visino di lei "[H] Burp [/]" Lasciando sconcertato Yukio dopo quel rutto "...La prossima volta avvisa" Scoppiando in una successiva risata "Ho scovato un metodo alternativo per farli digerire a quanto pare" CHE BELLO! "Orsacchiotti?" Domanda, inclinando la testa verso sinistra "Uhm vedrò che prendergli..." Fra se e se, appoggiando Hime sulla propria spalla destra con le manine che vanno verso la schiena, tenuta dalla mano sinistra di yukio sotto al pannolino "E comunque non credevo che mettere il pannolino fosse così difficile" Bofonchia, ritornando serio quando lei risponde in maniera più che completa alla sua domanda "Diciamo che hai un bel po' da fare... Se hai bisogno di qualcuno che badi ad Ai sai dove portarla, come sempre... Non me la sono dimenticata" Saettando con le proprie iridi su Mekura "Per l'Akatsuki tutto avrà molto presto fine. Spero di riuscire a ritornare almeno per loro sano e salvo dopo la chiusura del portale... Purtroppo sono messo in mezzo così come Akendo..." Già, dannati kami che governano sopra i loro clan, stupidi patti ma a quanto pare necessari "E comunque non sei obbligata a sposarti uno della tua casata suvvia! I tempi sono cambiati!" Sbuffando sonoramente, iniziando a girare attorno alla stanza "Però che pensi al tuo clan è molto positivo, sono più che d'accordo" Piccola nota personale mentre si avvicina verso la culla "Questa cosa fatta alla genetista maniera, sai chi è?" Visto che non ha ancora detto niente nello specifico a riguardo.

01:00 Mekura:
 <giocattoli, roba che possono mordere senza ingerirli, roba colorata, magari qualcosa per spingerli ad essere creativi o...> sospira guardando Joji reggendolo sotto le braccine mentre questo la guarderebbe confuso. Andrebbe perciò ad esprimersi in un "warg", uno strano tentativo di sbadigliare e rigurgitare insieme, segno che è stanco ed appagato o almeno così sembrerebbe. <eh bhe ci siamo, del resto stavate dormendo vero?> Giocherebbe un po' con questo toccandogli il naso affiancandosi a Yukio pronto a porgergli il pargolo per metterlo a dormire. <se ti consola, non lo so fare neanche io> Ai era una bambina già grande anche se le ha dato da fare, in particolare le prime volte. <lo so...ed ora che ha completato il suo addestramento in accademia avrebbe bisogno di stare in un posto sicuro e che non arrivino mai a lei nel caso volessero obbligarmi a fare qualcosa, se sarà necessario...> non sembra positiva su quello che deve affrontare <non lo so, non voglio lasciare nessun punto debole e la presenza di Ai lo è> anche se duole dirlo così schiettamente. <se torneremo> cerca di correggerlo visto che anche se una pedina più debole anche lei sta per andare alla ricerca di Akendo con le relative situazioni che li attendono. <riguardo all'ultima parte, non è per un fatto di tradizione: i nostri occhi sono un dono ma sono anche un'arma che il villaggio pretende di conservare, l'ibridazione con altri...non Hyuga va bene per quello che serve a svecchiare il sangue ma il clan non può permettersi che il Byakugan diventi sangue dopo sangue più diluito, quindi non è difficile pensare che prima o poi possano farmi questa richiesta> non ha niente da perdere comunque. <non lo so, ma riguarda ad un progetto degli Hyuga puri e non è una storia vecchia, il mio demone mi ha mostrato cose, che possono essere false, ma ci sono troppe coincidenze per essere ignorate>

01:22 Yukio:
 Vicino a Mekura che tiene Joji dal sangue nero prenderebbe il sopravvento vicino a lei, afferrandolo al posto delle sue mani copiandone i lineamenti e tenendo il pargolo fra quelle mani nere ma comunque calde, diverse dal classico e freddo Yukio, e soprattutto morbide, creando una consistenza simile a della pelle umana "Salute porcello!" Sorridendo anche a lui. Un bacino sulla fronte ad Hime prima di posarla nella culla. Allo stesso modo Joji, che sospeso a mezz'aria riceverebbe le ultime coccole del padre, fra baci sbaciucchi e sorrisi, venendo poggiato vicino alla sorella e messi sotto una copertina sottile ma d'un tessuto che tiene trattiene abbastanza il calore "Dovrò pendere lezioni dalla cuoca mi sa" Massaggiandosi la nuca con la destra, povero Yukio mammo "Ai potrebbe forse stare per un periodo qui e vedere come si trova,per... Smorzare, insomma. Dare un taglio alla classica routine, anche per una settimana" Spiega semplicemente, appoggiando i propri glutei sulla scrivania infilando le mani nelle tasche. Un sospiro pesante al: se torneremo "Torneremo, Mekura" La rassicura, più che altro prova a rassicurare se stesso in fin dei conti "Capisco... Comunque" Indicando fuori dalla finestra "Abbiamo pur sempre i migliori medici delle terre ninja... Se hai bisogno di fare qualche controllo urgente sai che puoi contare su di me" Un occhiolino verso di lei "Ti fermi qui stasera? Domani ci organizziamo per andare all'isola di Kiri?" Mugugna, facendole cenno verso un'altra porta della stanza "Ci dovrebbe essere qualcosa da sgranocchiare che ha portato oggi pomeriggio Totoro, sono restato praticamente a digiuno, ti va?" Iniziando a muovere i passi verso quella porticina che da ad un'altra stanza collegata alla principale con alcuni scaffali, cartoni imballati e molte altre cose, insomma è ancora tutto molto spartano "Sai... Visto che resterò sicuramente molto più tempo al villaggio ora... E non avendo più molto per il ruolo dei Maboroshi dato che ho raggiunto il vertice... Stavo valutando di apprendere qualche nuova conoscenza ma sono ancora indeciso fra gli OMM e i CDF sai?" Donandole uno sguardo di sottecchi "Volevo... Imparare qualcosa a livello medico, siamo sempre molto scarni anche in situazioni gravi di medici"[END]

 <forse> commenta ripensando alle abilità culinarie di Yukio <forse è meglio se per un po' paghi la cuoca anche per tenere d'occhio i bambini> Sbatte le palpebre come se avesse avuto una illuminazione <bhe, di buttare un occhio non credo che sia il caso per Ai, ma sai, basta che senta un bambino guaire e si getta ad identificare dove si trova, a chiedere informazioni, insomma una volta mi ha chiesto anche un fratellino solo perché così poteva giocarci come una bambola> sorride ripensando a quando era più piccola, quando erano più piccole entrambe. <certo che torneremo, io ho fatto delle promesse a molta gente e tu devi far valere il tuo regalo con loro due e...con l'altra figlia> sorride riferendosi a Kimi. <appena ci sarà bisogno ti farò sapere allora> alla domanda annuisce <bhe si pensavo di rimanere qui a Kusa per la notte> ma quando capisce che intende qui, passando la serata Mekura si lascia sfuggire un "oh" e quindi annuire <si certo, devo rivedere cosa portare in missione e le strategie da adoperare quando arriveremo> si solleva in piedi seguendolo verso la porta ritrovandosi in quel ambiente spartano con effettivamente un certo languore <non a digiuno ma si non sto mangiando molto ultimamente, si mi va eccome> Intanto Yukio parla di quello che vuole fare per il futuro in modo vago forse ma con chiari intenti. <hum, dovrei anche io imparare qualcosa di più da portarmi in campo per ora mi stavo impuntando sulla ricerca di nuove tecniche da usare in combinazione con il byakugan...> e la notte andrebbe avanti così tra chiacchiere e veglia [end]

Yukio richiama Mekura per svolgere un lavoro riguardo alla ferrovia, mostrando inoltre delle novità.
Due a dire il vero, due piccoli fagottini ciccioni.
Tra passeggiate, chiacchiere, delusioni cocenti e nutrimenti dei pargoli insieme ad una buona dose di incubi latenti da parte di Mekura i due decidono di passare la serata assieme tenendosi compagnia discutendo sul cosa fare per il futuro.

Tre di Yukio e due mie iniziali non sono presenti.
...siamo dei figli del demonio, lo so.