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Un giorno sentimentale

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con Ayame, Akahiro

15:58 Akahiro:
  [Edit] [Strada] Il sole brilla sopra tutta Konoha, i suoi raggi baciano le case e le strade del Villaggio. In particolare il Quartiere Nara, dove Akahiro sta aspettando l'arrivo di Kajitsu. E' molto vicino a casa sua, nella strada che proprio conduce alla sua porta di casa alla quale è distante di pochi metri. Difatti lo possiamo vedere con la spalla sinistra appoggiato ad un palo, pone il peso del suo corpo più sulla gamba mancina con la destra che vi si incrocia davanti. Ovviamente il busto è leggermente inclinato verso il palo e le braccia sono conserte al petto, tenendo nel frattempo gli occhi socchiusi. Quegli stessi occhi che sono l'unica parte del suo viso scoperta, in quanto dal naso fino al collo porta una maschera blu, la fronte invece è celata dal coprifronte anch'esso blu che lascia ben visibile il simbolo della Foglia sulla targhetta metallica. Per il resto indossa una maglia nera ben visibile frontalmente, su questa vi è il simbolo dei Nara in bianco, sopra di essa un giubbotto grigio dove i bordi, compreso il colletto, lasciano ben vedere una striscia di pelliccia che spunta. La parte inferiore del corpo è invece caratterizzata da un paio di pantaloni neri, portanti il porta kunai e shuriken sopra il ginocchio destra e il porta oggetto sul gluteo sinistro, infine un paio di sandali da ninja aperti blu a calzargli i piedi. Le palpebre si aprono, mostrando chiaramente le due iridi azzurre, serie ma anche vagamente spazientite. Si, le attese non sono il suo forte. Difatti le pupille si alzano, dirette proprio verso la casa della propria ragazza <Speriamo che faccia presto> una voce vagamente amareggiata, un semplice sussurro che precede anche quello che è in tutto e per tutto u sospiro. Non si sta innervosendo chiaramente, però non ce la fa più ad aspettare, è quasi rassegnato ed è una cosa chiara dal suo modo di porsi, anche se parla a se stesso.
[Strada] Il sole brilla sopra tutta Konoha, i suoi raggi baciano le case e le strade del Villaggio. In particolare il Quartiere Nara, dove Akahiro sta aspettando l'arrivo di Kajitsu. E' molto vicino a casa sua, nella strada che proprio conduce alla sua porta di casa alla quale è distante di pochi metri. Difatti lo possiamo vedere con la spalla sinistra appoggiato ad un palo, pone il peso del suo corpo più sulla gamba mancina con la destra che vi si incrocia davanti. Ovviamente il busto è leggermente inclinato verso il palo e le braccia sono conserte al petto, tenendo nel frattempo gli occhi socchiusi. Quegli stessi occhi che sono l'unica parte del suo viso scoperta, in quanto dal naso fino al collo porta una maschera blu, la fronte invece è celata dal coprifronte anch'esso blu che lascia ben visibile il simbolo della Foglia sulla targhetta metallica. Per il resto indossa una maglia nera ben visibile frontalmente, su questa vi è il simbolo dei Nara in bianco, sopra di essa un giubbotto grigio dove i bordi, compreso il colletto, lasciano ben vedere una striscia di pelliccia che spunta. La parte inferiore del corpo è invece caratterizzata da un paio di pantaloni neri, portanti il porta kunai e shuriken sopra il ginocchio destra e il porta oggetto sul gluteo sinistro, infine un paio di sandali da ninja aperti blu a calzargli i piedi. Le palpebre si aprono, mostrando chiaramente le due iridi azzurre, serie ma anche vagamente spazientite. Si, le attese non sono il suo forte. Difatti le pupille si alzano, dirette proprio verso la casa della propria ragazza <Speriamo che faccia presto> una voce vagamente amareggiata, un semplice sussurro che precede anche quello che è in tutto e per tutto u sospiro. Non si sta innervosendo chiaramente, però non ce la fa più ad aspettare, è quasi rassegnato ed è una cosa chiara dal suo modo di porsi, anche se parla a se stesso.

15:58 Akahiro:
  [Edit] [Strada] Il sole brilla sopra tutta Konoha, i suoi raggi baciano le case e le strade del Villaggio. In particolare il Quartiere Nara, dove Akahiro sta aspettando l'arrivo di Kajitsu. E' molto vicino a casa sua, nella strada che proprio conduce alla sua porta di casa alla quale è distante di pochi metri. Difatti lo possiamo vedere con la spalla sinistra appoggiato ad un palo, pone il peso del suo corpo più sulla gamba mancina con la destra che vi si incrocia davanti. Ovviamente il busto è leggermente inclinato verso il palo e le braccia sono conserte al petto, tenendo nel frattempo gli occhi socchiusi. Quegli stessi occhi che sono l'unica parte del suo viso scoperta, in quanto dal naso fino al collo porta una maschera blu, la fronte invece è celata dal coprifronte anch'esso blu che lascia ben visibile il simbolo della Foglia sulla targhetta metallica. Per il resto indossa una maglia nera ben visibile frontalmente, su questa vi è il simbolo dei Nara in bianco, sopra di essa un giubbotto grigio dove i bordi, compreso il colletto, lasciano ben vedere una striscia di pelliccia che spunta. La parte inferiore del corpo è invece caratterizzata da un paio di pantaloni neri, portanti il porta kunai e shuriken sopra il ginocchio destra e il porta oggetto sul gluteo sinistro, infine un paio di sandali da ninja aperti blu a calzargli i piedi. Le palpebre si aprono, mostrando chiaramente le due iridi azzurre, serie ma anche vagamente spazientite. Si, le attese non sono il suo forte. Difatti le pupille si alzano, dirette proprio verso la casa della propria ragazza <Speriamo che faccia presto> una voce vagamente amareggiata, un semplice sussurro che precede anche quello che è in tutto e per tutto u sospiro. Non si sta innervosendo chiaramente, però non ce la fa più ad aspettare, è quasi rassegnato ed è una cosa chiara dal suo modo di porsi, anche se parla a se stesso.(//Scusa)

16:08 Ayame:
  [Strada] Eh già, da brava ragazza rispettosa e puntuale si era dimenticata di doversi incontrare con Akahiro, il quale poverino la sta aspettando da almeno un bel po', ma anche lei, andata palesemente in panico sul non sapere cosa doversi mettere, sta spreando buona parte del tempo davanti l'armadio a guardare cosa potrebbe mettersi e come ogni ragazza in un momento un cui deve essere celere, non sa cosa mettersi e ogni cosa che si mette se la sente male addosso, perciò afferra le prime cose che erano buttate lì sulla sedia della scrivania: una giacca a maniche lunghe bianche e il busto verde con le cerniere nere, una canotta sotto anche questa bianca, un paio di pantaloni neri aderenti che finiscono in un paio di sandali anche questi neri, tanto per essere colorati, meglio non parlare dei capelli, i quali sono stranamente mossi, quasi ricci e le ricadono morbidamente sulle spalle. il Nara potrà sentire una voce familiare gridare da dentro una casa: <<Mammaaaa! Io escooooo!>> e subito dopo uno sbattersi di una porta e i passi di una ragazzina fin troppo familiare ad Akahiro, il quale viene immediatamente individuato e chiamato all'attenzione: <<Akaaa-chaaaaan!>> voce allegra e vivace, come al solito, sorriso entusiasta e braccia tese all'infuori mentre, alla massima velocità, si dirige verso di lui, nella speranza di poterlo abbracciare.

16:24 Akahiro:
  [Strada] Nuovamente il volto viene mosso in direzione della casa di Kajitsu, questa volta proprio perchè è la voce di questa ad attirarne l'attenzione <Ci siamo> lentamente si stacca dal palo portando le braccia nuovamente lungo i fianchi, il busto ben inclinato in una possa eretta e in linea con il resto del corpo. Ed eccola li la Nara, proprio quando con piccoli passi ruota il suo corpo intorno a quel stesso palo che fino adesso ha sorretto il suo peso egregiamente, che spunta da casa sua. Con il corpo il Genin è già verso di lei, quindi non avrà alcuna difficoltà ne a vederlo, ne tanto meno ad andargli incontro. Ed è così che Akahiro accoglierebbe quell'abbraccio aspettato cercando di allargare a sua volta gli arti superiori, tentando dunque di avvolge il corpo di ella dietro la schiena <Ciao Kajitsu> un saluto che risulterebbe essere un sussurro all'orecchio destro di ella, ovvero il lato in cui il suo volto si affiancherebbe al suo <E' da tanto che non ci vediamo> una punta di allegria in queste parole, ovviamente non perchè è da tanto che non si vedono, ma perchè si sono incontrati ora. Prova poi ad allontanar il volto da ella, lentamente così che i suoi occhi azzurri incrocino quelli di lei. Palpebre che per un attimo si assottigliano, dandogli un velo di amarezza, una cosa appena accennata. La mano sinistra si alzerebbe nell'intento di scivolare con il palmo sul braccio destro di ella, fino a che le sue dita non incontrerebbero il suo volto. Se così fosse la accarezzerebbe alla guancia mentre la mano destra abbasserebbe la propria maschera e qui si avvicinerebbe ancora con il viso, perchè, se Kajitsu glielo permettesse, gli lascerebbe andare un bacio sulle labbra. Un contatto umido e dolce, eppure gli occhi chiusi si stropiccerebbero, come se un peso gravasse nel suo animo. O magari è per tutt'altro motivo, vai a saperlo.

16:38 Ayame:
  [Strada] <<Mh-mh>> annuisce alle parole del Nara, stringendo di più quell'abbraccio per sentirlo sempre più vicino a sé, non riesce a smettere di sorridere, valla un po' a capire tu, ma sta di fatto che la voce di Akahiro le funziona da calmante, la fanno sentire tranquila e rilassata come nessun'altro; <<Mi sei mancato tantissimo Aka-chan>> parole dolci per una persona dolce, tutto combacia secondo il ragionamento della Nara che, quando lui si allontana di poco, lei continua a sorridergli come se nulla fosse, non accorgendosi ancora dell'insolito sguardo che trapela un poco di tristezza, ma è più concentrata nel farsi accarezzare la guancia da lui alla quale tende lievemente il viso nella direzione di questa, andando a cercare meglio il contatto e arrossire appena un po', perchè gesti del genere fanno sempre piacere ad una ragazzina come lei e quando questo le si avvicina, Kajitsu gli va incontro, andando a cercare anche lui quell'umido contatto tanto coinvolgente quando bello, pieno di sentimenti positivi e decisamente troppe farfalle nello stomaco. Solo ora, quando i due dovrebbero staccarsi, dopo un paio di secondi più o meno, la ragazza nota qualcosa che non va, ormai lo conosce e le è difficile vedere persone che non stanno esattamente bene, perciò, con la mano destra andrebbe ad accarezzare la guancia di questo con il palmo, quasi a voler ricambiarle la carezza di prima, guardandolo dritto negli occhi e sorridendo ancora, ma con un sorriso più debole, dolci si, ma menu entusiasta di prima: <<C'è qualcosa che non va? Sei preoccupato? Dimmi, mi sembri strano Aka-chan, di me ti puoi fidare>> aggiunge con gentilezza, adando con la mano sinistra nella ricerca di quella destra di lui e se lui glielo permettesse, andrebbe ad incrociare le proprie dita con quelle di lui, aspettando una risposta.

16:52 Akahiro:
 La guarda negli occhi, sentendo chiaramente il calore della di lei sulla propria mano, cercando di ricambiare a sua volta con una stretta più forte. Un sorriso viene abbozzato nelle labbra, effettuando u piccolo gesto con la testa, un cenno che vuole essere di negazione mentre le palpebre si socchiudono appena. Riaprendole risponde anche a parole a quella domanda di lei <Ora che ti vedo va tutto bene> Con l'altra mano, libera dalla presa della Nara, cerca di prenderle proprio quella con cui lo starebbe accarezzando. E così quella mano di lei nella propria guancia verrebbe un poco stretta, non per allontanarla, al contrario la terrebbe li, vicino a se <Dai vieni, andiamo a fare due passi> e così così che l'arto superiore sinistre cercherebbe il fianco di ella, se ci riuscisse il braccio la avvolgerebbe la vita la parte lombare della schiena <Hai fatto l'esame teorico?> domanda curioso, guardandola con il volto a tre quarti. Effettivamente quel velo di tristezza, o amarezza che sia, sembra essere svanito. Al suo posto un'espressione più calma e serena, come anche le parole un poco più allegre. Che stia mettendo una "maschera", oppure che sia la realtà è difficile da capire. Però qualunque cosa lo affligga, se effettivamente c'è qualcosa, non sembra voler far cadere il peso di ciò sulla propria ragazza. Meglio così(?).

17:10 Ayame:
  [Strada] <<Awww, ma come sei dolce!>> ridacchia tutta felice e lievemente imbarazzata dalle parole dolci di lui che le hanno colorato le guance ancora una volta, donandole un viso più che roseo e felice di vederlo, labbra leggermente arricciate e sopracciglio alzato sempre alle parole di lui, come a dirgli che lei prima o poi lo scoprirà, quindi è inutile che mantiene segreti, ma non le dispiace poi più di tanto, se non si sente ancora pronto a raccontargli esattamente tutto della sua vita non se la prende mica. <<Vaa beeenee>> canticchia tutta felice, facendosi tranquillamente mettere un braccio sul proprio fianco, tant'è che questa va a mettere entrambe le braccia a circondare il corpo di lui, una davanti e una dietro, le quali alla fine si stringono a metà busto e l'incavo del collo del ragazzo dovrebbe essere occupato dalla guancia di lei, la quale posa il suo visino su di lui, così, per sentirsi meglio lei, mica altro. Alla sua domanda, da due schiocchi con la lingua al palato, creando così un suono che dovrebbe esprimere negazione e a scanso di equivoci, la ragazza si spiega meglio, annunciando il tutto con un sospiro: <<Ancora no.... Tutta questa attesa mi sta facendo venire l'ansia!>> se ne esce gonfiando leggermente le guance, non staccandosi da lui e continuando a stargli vicino socchiudendo gli occhi, godendosi quella calda sensazione amorevole emanata da lui, o almeno che lei percepisce. <<A te come va invece?>> chiede alzando per un momento le iridi rosa per posarle su quelle azzurre di lui, allargando il sorriso e alzandosi leggermente sulle punte, nella speranza, se lui glielo lasciasse fare, di dargli un veloce bacio sulla guancia, nulla di troppo "teatrale".

17:23 Akahiro:
  [Strada] Lascia che le faccia tutto ciò che vuole, non si ritrae ne evita qualsiasi suo contatto <Tutto a posto. Mi sto allenando con l'innata> un sospiro, cercando dunque di tenere il braccio lungo il fianco e la parte lombare di lei, però allo stesso tempo cercherebbe di muoversi in avanti senza staccarsi da ella. Si muoverebbe affianco con lei sotto braccio <Ieri ero al Campo addestramento e ho incontrato Kawagura e Sakura, una nuova deshi dell'Accademia che si è da poco trasferita qui a Konoha> di poco muove il capo verso la propria compagna <Mi spiace, ma non lo sopporto proprio Kawagura> ed effettivamente è vagamente dispiaciuto di questa cosa, non perchè gliene freghi di lui però <So che siete amici, ma io purtroppo non riesco a instaurarci un rapporto> muove il volto davanti a se e con una piccola smorfia <Mi fa venire i nervi. E' stupido, pensa solo a se stesso. Degli altri non gliene frega niente> parole dure, critiche mirate e pesanti, sicure, proprio di chi si è fatto un'idea precisa di un'altra persona, difficile da fargli cambiare <Non capisco proprio cosa ci trovi in lui di tanto simpatico> e alla fine ammette come è finita proprio il giorno precedente <Stavo parlando con Sakura, vuole fare tanto il distaccato ma poi non si fa mai i fatti propri e alla fine abbiamo litigato> distogli lo sguardo a lato con occhi assottigliati e una voce vagamente infastidita <Prima o poi gli metto le mani addosso a quello> eh si, proprio non lo sopporta e lo sta dicendo come a voler preparare psicologicamente(?) la ragazza. Intanto la maschera rimane sempre calata, dunque Kajitsu potrà vedere chiaramente ogni sua espressione, ogni sua smorfia e qualsiasi altro dettaglio dei suoi lineamenti.

17:37 Ayame:
  [Strada] <<Come sta andando?>> domanda incuriosita alzando un sopracciglio per quanto riguarda l'innata, dato che, una volta che avrà finito gli esami e sarà riuscita a passare, la stessa Furaya Nara l'aiuterà con l'innata, in fin dei conti un patto è un patto e Kajitsu non crede proprio che la capo clan sia una che rimangi la propria parole. Dall'innata il discorso si sposta su Kawagura, il quale poverino non centrava esattamente nulla, ma ogni tanto sbuca dal nulla e allora tanto vale continuare a parlare, l'importante è rimanere appiccicata ad Akahiro, poi il rsto è secondario; <<Kawa-san? Come mai?>> chiede, sbattendo poco le palpebre che dovrebbero esprimere la sua confusione, alle parole di successive di lui rimane per un momento sbigottita, non può essere lo stesso Kawagura che si è così tanto preoccupata per lei quanto quella mamma gatto l'ha aggredita, infatti alza di nuovo un sopracciglio: <<Non è vero che degli altri non gliene frega niente... Mi ha aiutata quando la mamma gatto mi ha aggredito alla schiena>> commenta a bassa voce, quasi per non farsi sentire dal Nara stesso, cosa inutile, dato che lui, standogli molto vicino, capirà ogni parola di lei; <<Dai, vi aiuto a fare pace, tutti insieme... Ah, poi devi presentarmi questa Sakura eh!>> commenta entusiasta, sorridendogli e quando lui "avverte" la ragazza che prima o poi menerà al rosso, le sfugge una lieve risata, nulla di esagerato <<Ah, Aka-chan... Sempre il solito eh, forse è questo il motivo per il quale mi piaci tantissimissimo>> va a concludere con tono dolce e notevolmente affettuoso nei confronti di lui, stringendo un'altro poco l'abbraccia intorno al sup busto, emettendo un piccolo sospiro.

17:54 Akahiro:
  [Strada] Un cenno con e sopracciglia muovendo ad arco le pupille, una chiara esternazione sarcastica con la propria mimica <Ah..diamogli una medaglia allora, ti ha aiutato contro un gatto. Un vero eroe. Se fossi in missione con lui credo che mi lascerebbe tranquillamente crepare se fossi in difficoltà, anzi, penso che dovrei guardarmi le spalle pure da un tipo come lui> la voce è altrettanto sarcastica, quanto sminuente nei confronti del povero Kawagura. Ma a cogliere il suo interesse è tutt'altro ora, come se qualcosa baleni nella sua testa muovendola lentamente verso di lei e con un'aria interrogativa <Ti sei fatta male alla schiena?> si, si è comportato proprio come se fosse tornato coi piedi per terra <Ti ha graffiato, oppure anche morsa?> domanda interessato e velatamente apprensivo verso di lei, non eccessivamente, si parla pur sempre di un gatto. Però la sua mente di sedicenne gli fa balenare una cosa in mente e fermando i propri passi <Se hai bisogno di cure alla schiena, ti posso aiutare io> un motivo come un altro di vedere la Deshi senza maglia, mi pare ovvio. Però è chiaro che non cerchi di trasmettere questa cosa, al contrario, come è giusto che sia anche, il suo tono è gentile, proprio di chi vuole prendersi cura di un altro, in questo caso di Kajitsu. E sicuramente questo sentimento è sincero, in tanto cela anche un secondo fine <Sono sicuro che ci sono creme fatte con le erbe che aiutano ad una più rapida guarigione, non è facile curarsi da soli in quei punti> eccolo li! Ci mette pure un sorrisetto. Fa tanto il serio, ma quando serve sa fare pure il furbo! Un sospiro poi <Lascia stare Kawagura, non pensiamoci più..> la mano sinistra, ovvero quella che ancora la terrebbe al proprio fianco, cercherebbe di muoversi lungo la schiena di ella. Prova ad essere il più delicato possibile e con un sorrisetto pacato e gentile <Preferisco pensare a te, non avrei nemmeno dovuto nominarlo>

18:14 Ayame:
  [Strada] Non dice nulla alle parole poco carine rivolte a Kawagra, si limita a far roteare gli occhi rosa per non far dei commentini e uscirsene con una litigata alla fine di una passeggiata iniziata tanto bene, perciò emette un piccolo sbuffo irritato e seccato allo stesso tempo, ma tutta la sua presunta rabbia sparisce quando Akahiro inizia palesemente a preoccuparsi, lei si lascia sfuggire una risatina provocata dalla sua estrema attenzione, annuisce alla sua prima domanda: <<Si, ma non è colpa della micia, stava solo cercando di proteggere i suoi micetti, come una mamma fa con i propri figli>> si affretta ad aggiungere andando così a difendere il felino che l'ha graffiata e dopo, alla seconda domanda di lui, continua a parlare: <<Mi ha graffiata, mi è saltata sulla schiena e si è aggrappata con gli artigli, mi ha fatto un po' male>> specifica con un'altro sospiro, mostrando però un sorriso dolce e amorevole verso Akahiro, come se nulla fosse, anche perché è così, sono solo dei graffi nulla di più; <<Mi farebbe di certo piacere, grazie Aka-chan>> risponde con un'altro sorriso alla sua proposta non pensando a un probabile doppio fine nella cosa, ma se ne accorgerà solo quando ne verrà l'occasione, perciò per il momento non sospetta di nulla <<Infatti non ci arrivo da sola e mamma non è poi tanto delicata in questo genere di cose...>> commenta facendo roteare gli occhi con un sorrisetto divertito in viso, alzando gli occhi in direzioni di quelli azzurri di lui; <<Ma come siamo dolci, certe volte mi viene troppa voglia di baciarti quando dice cose così>> ammette annuendo con il capo, forse è stata schietta, troppo schietta.

18:27 Akahiro:
  [Strada] Qualcosa si "illumina" nel suo volto, come una scintilla nella propria espressione e nel proprio sguardo <Allora se hai bisogno posso pensarci io, dato che tua mamma non è molto delicata> parla il dottore. E sentendo le ultime della ragazza si avvicinerebbe al volto di ella, curvando con il corpo verso di lei ovviamente. Cercherebbe di prenderle il mento con l'indice e il pollice, un tocco che ovviamente vorrebbe essere delicato. Avvicinerebbe il volto a quello della Nara, lentamente e con garbo. Ne ricercherebbe le sue labbra con le proprie e se Kajitsu gli permetterebbe di trovarle, un altro bacio verrebbe dato alla ragazza. Un contatto dolce e umido, oltre che delicato, nel quale proverebbe a ricercare con la propria lingua quella della ragazza e con essa la toccherebbe in una piccola rotazione. Un bacio che vorrebbe essere garbato, ma allo stesso tempo intenso, quasi fugace andandosi poi a staccare, sempre che tutto ciò avvenisse e nel caso riaprendo gli occhi. Un sorriso accennato ma evidente fra le sue guance <Tipo così?> la guarderebbe per diversi istanti, in silenzio. In questi attimi il suo sguardo si assottiglierebbe e lentamente si avvicinerebbe ancora a lei. Non per un bacio, proverebbe semplicemente ad abbracciarla <Mi prendo cura io di te, non hai bisogno di altri. Quando hai bisogno vieni da me> niente doppi sensi questa volta, una frase che verrebbe sussurrata, una voce bassa e profonda, per quanto può essere quella di un sedicenne, è chiaro. Il braccio sinistro dietro la schiena di ella con la mano aperta, la destra invece al capo di lei mentre il suo volto si porrebbe proprio al lato destro di quello della deshi.

18:46 Ayame:
  [Strada] Si trova momentaneamente spiazzata dall'improvvisa mossa di lui, dato che alla sensazione di proprio mento tra le dita delicate di lui, un brivido le percorre tutta la schiena, facendola arrossire appena un po' per via di quel contatto tanto bramato quanto temuto a volte per via degli effetti che provoca alla sedicenne, tanto che prova a chiamare il ragazzo: <<Aka-chan cos-mph!>> ma le labbra di lui vengono posate sulle sue, qualcosa che le fa sentire le gambe deboli, come se stessero per cedere da un momento all'altro, il suo cuoro incomincia a battere più velocemente e il rossore è sempre più evidente e al percepire della lingua del Nara, ecco che quella scarica quasi elettrica, ma molto più piacevole, per percorre tutto il corpo con maggiore intensità, ma quanto non le impedisce di non accogliere il ragazzo e le sue mosse, al contrario, si avvicinerebbe sempre di più a lui, il più possibile, volendo quasi rimanere così per ancora altro tempo, ma quando questo si stacca, un sospiro di leui segue e labbra di lui, inutile dire che alla domanda di Akahiro, lei annuisce: <<S-si, tipo c-così... Certe volte vorrei... vorrei stare con te per sempre, non lo so nemmeno io il motivo, vorrei... averti sempre più vicino, ecco>> e dopo queste parole dette a fatica, la sedicenne abbassa gli occhi a terra, imbarazzata dalle sue stesse parole e ancora rossa come un peperone. L'abbraccio di lui viene automaticamente ricambiato da lei, che lo stringe nuovamente a sè, alla continua ricerca del suo contatto: <<Lo farò, te lo prometto>> voce resa quasi un sussurro, sempre dolce e gentile <<Ti prego, non lasciarmi mai>> le ultime parole sono un bisbiglio quasi lontano, ma che sentiva la necessità di dire, come se fossero una cosa da dire per forza.

19:14 Akahiro:
  [Strada] <Te lo prometto anche io> ovvero di non abbandonarla. Lentamente va ad allontanarsi cercando di far scivolare le mani lungo la schiena di ella, poi le braccia e infine le mani. Proprio queste ultime verrebbero prese con delicatezza, una in una propria mano ciascuna. Gli occhi azzurri diretti verso di lei, sorridente <Dai allora, ti va di venire a casa mia? Sicuramente da qualche parte mia madre tiene la crema che può fare al caso tuo> ed eccoli li all'attacco! Infondo ci sta, un pò di romanticismo, sentimentalismo, va bene, ma poi ci vuole anche altro! Tutto ciò ancora verrebbe detto con un sorriso appena abbozzato, una voce pacata e calda(?). Provando dunque a voltare il proprio corpo, inclinato rispetto alla deshi e, se questo glielo permettesse, si muoverebbe proprio verso la propria dimora. Assottiglia lo sguardo <Da quando sono diventato un Genin mia madre si è riempita di creme naturali e erbe medicinali, mi dà sui nervi la cosa, sembra quasi che si aspettasse che mi faccia del male ad ogni missione. Mi mette ansia> in questo aneddoto il tono di voce è un pizzico infastidito, giusto una punta che basta per far notare il suo dissenso su questa cosa. Infondo in effetti può portare quasi scalogna(?) ad occhi altrui. Però si volta verso di lei, con occhi seri ma un'atteggiamento gentile <Però in questo caso tornerà utile questa apprensione di mia madre, vediamo di prenderci cura della tua schiena al meglio> furbone.

19:32 Ayame:
  [Strada] Quando questo si stacca un piccolo mugolio come protesta ci sta tutto da parte della Nara, ma quando Akahiro le prende le mani, lei, tutta contante, va a stringere le sue in quelle di lui, con una presa delicata e allo stesso tempo ferma, ma inutile dire che alla sua proposta, Kajitsu annuisce con vigore e con un'enorme sorriso in viso continua a parlare tutta felice: <<Mi piacerebbe moltissimo! Così posso conoscere la tua famiglia!>> troppo entusiasta forse, ma del resto, se Akahiro non dice nulla alla ragazza, vuol dire che va tutto come deve esattamente andare, c'è da dire che un po' arrossisce alla voce calda (?) di lui, tanto per cambiare. <<Anche io farei come tua madre, non voglio un fidanzato ferito e sanguinante, anche se me ne potrei prendere cura... Potrei diventare la tua infermiera personale!>> aggiunge tutta felice dell'idea che potrebbe benissimo essere vista con un doppio senso non adatto a una certa fascia d'età, ma alcune volte ignora queste cose o perchè vuole farlo o perchè semplicemente non se ne rende conto; <<Allora andiamo!>> e così aspetterebbe che il ragazzo la porti con se verso casa.

20:40 Akahiro:
 La terrebbe ora per una mano soltanto mentre i suoi passi, ora un poco più rapidi, si susseguono verso casa propria <Non so se sono in casa però. Non ricordo bene, ma mio papà è in missione e mia mamma...> alza lo sguardo in alto con fare pensieroso <Mi sembra sia andata ad aiutare mia nonna in casa> tornando con lo sguardo davanti a se <o qualcosa di simile> un'occhiata verso Kajitsu <Avrai modo di conoscerli, non c'è fretta> e un piccolo sorriso viene così emesso dal sedicenne, sereno nel tono. Forse è sereno proprio perchè non ci sono i suoi, chissà. E questa volta è il suo turno ad arrossire, tutto per quello che le ha detto Kajitsu. Di scatto muove il capo verso di se mostrando un'espressione vagamente imbarazzata, arrivando persino a chinare di poco il capo in basso <SI certo..non sarebbe male> e non sarebbe male no. Ovviamente si sta riferendo all'affermazione della giovane donna sull'essere la sua infermiera. Ma ecco che una casa, in mezzo ad altre ovviamente, si erge poco lontano da loro. E' la classica casa in stile Giapponese con muri esterni spessi e travi in legno, porte scorrevoli anch'esse di legno, il tutto costruito su due piano. Il giardino prende la circonferenza dell'intero edificio, con un piccolo sentiero in pietra che porta alla porta, dei ciliegi ovviamente ormai quasi spogli e un piccolo stagno con intorno le pietre, classico giapponese. Il tutto è circondato da un piccolo muro che dà ad un cancello, il quale ora verrebbe proprio visto frontalmente dai due. Akahiro staccherebbe la mano da quella di Kajitsu, aprendo il cancello e lasciandole spazio di entrare <Prego>

20:52 Ayame:
 <<Aww, peccato>> mugugna appena, lievemente rattristita quando l'albino gli rivela che i suoi genitori non sono a casa, privandola della possibilità di conoscerli, storce di poco le labbra e alza gli occhi verso di lui per poi sfociare inevitabilmente in un sorriso dolce e amorevole, annuendo all'affermazione di lui con vigore e ridacchiando mentre parla: <<Allora ci conto eh!>> cosa che potrebbe essere non considerata dal tono di voce da lei utilizzato, anche se è incredibilmente seria al riguardo, ci tiene veramente a conoscere i genitori del Nara. <<Ah, sono contenta! Dici che mi dovrei comprare anche la divisa?>> propone con un sorrisetto ancora innocente, per il momento, della probabile idea che teoricamente potrebbe passare nella mente di lui dopo queste parole, certo, la rosea sedicenne intende la divisa con maglia a maniche corte e dei pantaloni lunghi con tanto di mascherina, non "altro" facilmente intuibile per ogni ragazzo con un minimo di testosterone. <<Wow! Ma è bellissima!>> esclama con entusiasmo, non accorgendosi nemmeno che il ragazzo le ha lasciato la mano dato che questa a piccoli saltelli ha già varcato la soglia del cancello e si ritrova a guardare l'esterno della casa del ragazzo, con bocca semi-aperta e con occhi attenti; <<Andiamo in camera tua?>> domanda incuriosita, anche se la cosa qui sta degenerando.

21:08 Akahiro:
 La guarda saltellare in quella maniera, non potendo fare a meno di assottigliare lo sguardo vagamente perplesso <Meno male che non ci sono i miei, almeno quando li conosci almeno l'entusiasmo di aver visto la casa è andato> ma il tono è anche vagamente divertito, non potendo fare a meno di sorridere quando si gira per chiudere il cancello <Si, vieni, andiamo in camera mia> direbbe dunque ora muovendosi sulle pietre del sentiero che conduce fino alla porta, la stessa che ora verrebbe fatta scorrere. La luce all'interno è buia, segnale che effettivamente non vi è nessuno in casa <Prego, accomodati> lui stesso varcherebbe la soglia, questa volta per primo. Tutto per accendere la luce dell'ingresso, mostrando dunque la classica entrata giapponese con lo spazio dove appoggiare le scarpe e il gradino con il parquet ce delinea la vera casa. Si leva le i sandali senza usare le mani, ma le sole punte dei piedi. Questi però vengono messi uno affianco all'altro a lato, per bene, per poi muoversi lungo il corridoio che conduce subito alla sala a sinistra, dove vi è un tavolo basso con dei cuscini proprio in stile nipponico, un piccolo camino e vari mobili. A destra vi è la cucina, mentre di fronte a se il bagno e anche delle scale che conducono al piano di sopra. E sono proprio le scale che verrebbero percorse, voltandosi prima verso di lei porgendole la mano sinistra <Prego, vieni> un piccolo sorriso, a lei se afferrarla o meno. Salirebbe così per le scale, accendendo ovviamente tutte le luci. Altre tre quattro porte vi sarebbero al piano superiore, una per la camera dei suoi, una per la sua in fondo, il bagno affianco alla propria camera e vicino alla stanza dei genitori la porta che conduce al terrazzo. Ed è proprio la propria camera che verrebbe aperta, accendendo ovviamente la luce. Al muro opposto vi sarebbe il letto, affianco alla porta a sinistra un tavolo e vicino a questo una piccola liberia, a destra della porta un armadio che sicuramente tiene i suoi vestiti. Sul tavolo vi sarebbero vari oggetti ninja, Kunai, Shuriken, carte bomba, filo di Nylon, fuuda e via discorrendo <Eccoci arrivati> entrerebbe prima lui, così da lasciare libero spazio alla ragazza. L'esterno è ben visibile da una finestra dal muro opposto al mobile.

21:34 Ayame:
 Ridacchia seguendo l'albino con fare emozionato, come se stessero andando alla ricerca di qualche tesoro perduto e stessero a risolvere l'ultimo enigma che gli si propina davanti prima di un enorme tesoro pieno di ogni ricchezza desiderata dall'uomo, così, quando lei varcherà la soglia con un ennesimo saltello, tutta felice, segue l'esempio del ragazzo e si leva le scarpe, lasciandole non esattamente in modo e ordinato come lui, mettendo in seguito entrambi i piedi sulla superficie morbida di legno dopo l'ingresso e emettendo un piccolo sospiro: <<Wow, è liscissimo!>> dice tutta contenta, iniziando a darsi delle piccole spinte e provare a fare qualche scivolata, piegando leggermente le ginocchia e sperando di non cadere a faccia avanti sul pavimento. Quando Akahiro le offre la mano, la ragazza addolcisce il proprio sorriso <<Grazie mille Aka-chan>> voce amorevole e gentile, molto tranquilla e rilassata, come se quello fosse una cosa abituale che ogni giorno accade e che lei non riesce mai a stufarsi di ciò; varcata in seguito la soglia della camera del ragazzo, non dice nulla, limitandosi a guardare ciò che c'è: <<Ma è super ordinataaa! La mia è tutta in disordine, per non parlare di quella dei miei fratelli, mamma ha paura di entrare per tutta la roba che c'è...>> commenta addentrandosi sempre di più nella stanza di lui, fino ad arrivare al bordo del suo letto e sedersi verso il fondo, quasi in pizzo, non volendolo rovinare ulteriormente; <<Allora, ti faccio vedere il taglio?>> domanda sorridendo, posando entrambi e palmi delle mani per afferrare i bordi della giacca, aspettando qualche via libera per togliersela.

21:55 Akahiro:
 Non può fare a meno di mostrare un sorriso, sia nel vedere le reazioni entusiaste di Kajitsu, sia perchè comunque..beh.sedici anni con una ragazza nella propria camera, non mi addentro nei dettagli, però è motivo di felicità <Si va bene, fammi vedere> e figuriamoci. Ciò che è buono è che almeno mantiene una parvenza della sua solita serietà, cercando dunque di muoversi lui stesso verso il letto, provando di sedersi affianco a lei <Mia mamma dovrebbe tenere i medicinali in bagno, spero ti aiutino> ma tanto sta pensando ad altro, che funzionino o meno è secondario per lui. Intanto a sua volta si sfila la giacca, rimanendo così con la maglia a maniche lunghe con il simbolo dei Nara citata prima, poggiandola nel letto un pò alla rinfusa, tipico dei ragazzini <Comunque non tengo granchè in camera, a parte lo stretto necessario> un'occhiata intorno a se mentre verbia tale frase, calmo e sereno <E' più facile tenere camera per bene> assottigliando lo sguardo con aria vagamente annoiata <Altrimenti chi la sente più mia madre> difatti se Kajitsu guarderà meglio, li unici oggetti che possono essere considerati in disordine sono proprio le armi sul tavolo. Dovrebbero essere le cose più in ordine in quella stanza, invece sono messi li come capita. Non eccessivamente, non sono molti, però comunque danno un vago senso di confusione. Il letto su cui siedono invece avrebbe una coperta azzurra, mentre invece i cuscini sono blu scuri, due per l'esattezza e il letto risulta essere ad una piazza e mezzo.

22:08 Ayame:
 <<In camera mia buona parte dei vestiti sono buttati sulla sedia della mia scrivania, il letto è sempre disfatto e i kunai, gli shuriken e roba così la rubo di nascosto ai miei fratelli>> dichiara alzando le mani verso il cielo e rivolgendo i propri palmi verso Akahiro, quasi come se stesse dicendo che non è colpa sua se la sua camera e in completa balia del caos più totale, ma della sua stessa pigrizia, una brutta bestia che non vuole andarsene, e già, troppo sfaticata per farlo. Al così detto via libera di lui, la ragazza fa scivolare la giacca lungo le braccia con un movimento lento e delicato, come se stesse prolungando, di proposito, l'attesa del giovane Nara, continuando a parlare: <<Sai, sono piccoli questi taglietti e sono quasi guariti del tutto...>> voce tranquilla, tono allegro, quasi emozionato dalla cosa e finalmente dopo essere stata più lento di un bradipo, la prima giacca è andata, posata sul letto affianco a quella di Akahiro, ora tocca alla canotta, la quale viene afferrata all'estremità davanti alla pancia, con le braccia incrociate sul petto e questa vola, essendo più celere, anche questo pezzo se ne va, ma c'è una cosa che impedisce la completa visuale del busto della ragazza, cosa che non leverà, ci spiace caro Akahiro, però per questa volta passa, ma si certo ciò che madre natura le ha donato si vede eccome, solo non completamente e una volta posata la magliettina affianco la giacca, la ragazza si alza, con dei piccoli passetti si mette davanti al Nara dandogli le spalle sposta tutta la chioma rosea su una spalla, rivelando così completamente la schiena e dei piccoli taglietti lunghi all'incirca cinque centimetri che ormai sono quasi spariti del tutto: <<Li vedi?>>.

22:37 Akahiro:
 Osserva ovviamente la ragazza, non potendo fare a meno di ammirarla più che altro. Capiamolo, è un ragazzo di sedici anni. La guarda fissa e ammagliato, non può farne a meno. Cercherebbe persino di porre le mani sui fianchi di ella una volta che questa è posta davanti a lui, così facendo i due sentirebbero le pelle l'una a contatto con l'altra. Delicatamente la destra salirebbe, scivolando sulla schiena di ella delicatamente se glielo permettesse. E, se tutto andasse come vorrebbe Akahiro, i polpastrelli sfiorerebbero i graffi di ella <Si, anche se mi sembra che ormai stiano guarendo del tutto> le accarezzerebbe la schiena con gentilezza, provando a sua volta di alzarsi. Le mani verrebbero fatte salire alle spalle della ragazza, come a voler tentare di farla voltare, difatti è ciò che proverebbe seppur con poca forza <Vuoi comunque che ti dia la crema?> direbbe con aria vagamente furbesca. Se ella si volterebbe, il Nara la abbraccerebbe subito con le mani sui fianchi che lentamente la cingerebbero e qui ancora una volta toccherebbe le labbra di ella con le propria. Un bacio più duraturo, nel quale la lingua andrebbe alla ricerca di quella della ragazza, provando poi a muoversi sulla guancia sinistra di ella dove le lascerebbe piccoli e continui baci che poi andrebbero avanti sul collo della ragazza. Un pò più spigliato il genin ora che sono in un posto più appartato, anche se già si stava sbloccando parecchio eh.

18:33 Akahiro:
  [De-Freez] Osserva ovviamente la ragazza, non potendo fare a meno di ammirarla più che altro. Capiamolo, è un ragazzo di sedici anni. La guarda fissa e ammagliato, non può farne a meno. Cercherebbe persino di porre le mani sui fianchi di ella una volta che questa è posta davanti a lui, così facendo i due sentirebbero le pelle l'una a contatto con l'altra. Delicatamente la destra salirebbe, scivolando sulla schiena di ella delicatamente se glielo permettesse. E, se tutto andasse come vorrebbe Akahiro, i polpastrelli sfiorerebbero i graffi di ella <Si, anche se mi sembra che ormai stiano guarendo del tutto> le accarezzerebbe la schiena con gentilezza, provando a sua volta di alzarsi. Le mani verrebbero fatte salire alle spalle della ragazza, come a voler tentare di farla voltare, difatti è ciò che proverebbe seppur con poca forza <Vuoi comunque che ti dia la crema?> direbbe con aria vagamente furbesca. Se ella si volterebbe, il Nara la abbraccerebbe subito con le mani sui fianchi che lentamente la cingerebbero e qui ancora una volta toccherebbe le labbra di ella con le propria. Un bacio più duraturo, nel quale la lingua andrebbe alla ricerca di quella della ragazza, provando poi a muoversi sulla guancia sinistra di ella dove le lascerebbe piccoli e continui baci che poi andrebbero avanti sul collo della ragazza. Un pò più spigliato il genin ora che sono in un posto più appartato, anche se già si stava sbloccando parecchio eh.

18:39 Ayame:
 Sussulta lievemente al tocco di lui sul proprio fianco, la sua parte innocente da giovane ragazza non se lo aspettava minimamente, tanto che si trova a giocherellare con una piccola ciocca di capelli per mandare via quella piccola sensazione di imbarazzo, ma una parte nascosta, infondo, molto infondo, quasi quasi ci sperava e qual brivido continua ad essere presente ovunque il ragazzo passi le sue dita, come se fossero cariche di elettricità, una di quelle che non fa male, non crea dolore, ma è stranamente piacevole e poco fastidiosa, facendo così tornare alle luci della ribalta le pluri nominate fafalle nello stomaco che non accennano ad andarsene. Al sentire della mano sulla spalla, dalla quale viene molto calore, ovviamente la sedicenne si gira per poi ritrovarsi le braccia di lui sui fianchi; <<Si, gra-mph!>> non riesce a concludere la frase che le labbra di Akahiro sono sulle sulle, una bella sensazione, non c'è che dire, ma l'aggiunta della lingua è qualcosa di diverso, risveglia un sentimento nascosto che non sapeva nemmeno di sapere e quando le labbra del ragazzo iniziano a spostarsi dalla guancia sul collo, le mani della ragazza vanno ad aggrapparsi alla maglietta di lui, ma non come se lo stesse spingendo via, come se non volesse che se ne vada, nemmeno lei se ne rende conto, tutto quello che può fare, per il momento, è arrossire: <<A-Aka-chan, c-che stai f-facendo?>> imbarazzata, ma mica si stacca la ragazza, piega solo il collo verso destra, dando maggiore accessibilità, tutto involontariamente perchè è una ragazza inoccente lei (?), alle labbra del Nara.

19:09 Akahiro:
  [Casa Akahiro] Sente le proprie labbra aderire alla palle di Kajitsu, una sensazione benefica. E come se avesse fame di quel tocco vellutato e morbido cercherebbe di lasciargli altri baci sul collo sempre sul lato sinistro, mentre la mano destra si muoverebbe sulla spalla della ragazza, provando ad essere lenta e delicata, come se stesse letteralmente scivolano sul suo corpo. E se la Nara glielo permettesse toccherebbe il collo tentando di salire ancora, fino a che raggiungerebbe il viso di ella che accarezzerebbe con le dita e il pollice sotto fra il mento e il suo collo. Una carezza ne scaturirebbe, emulando un tocco che avrebbe già conosciuto, come non lo diciamo, ovvero cercando di chiudere appena le dita che sarebbero sulla guancia della ragazza. Come se volesse arpionarla con i polpastrelli, ma invece di farle del male al contrario risulterebbe essere un gesto fluido nella sua guancia e privo di forza, solo di sentimento. E aprirebbe gli occhi mentre si staccherebbe da lei lentamente, cercando di incrociare i propri occhi azzurri con quelli magenta della Deshi <Che c'è?> una voce bassa, un sussurro <Non vuoi?> I loro volti sarebbero vicinissimi l'uno all'altro, tanto che sentirebbero reciprocamente i respiri altrui sulla propria pelle <Se vuoi la smetto> ovviamente lo farebbe, seppur la cosa gli dispiacerebbe molto. Lo sguardo che punterebbe sulle iridi rosee della sedicenne sarebbe appena assottigliato, per nulla distaccato rispetto a come è con tutti gli altri, al contrario intenso e caldo <Sei bellissima>

19:25 Ayame:
 Inutile dire che la sensazione delle labbra del ragazza sulla propria pelle è tutta nuova, mai provata prima, diciamo che nessun ragazzo ci è mai arrivato prima per via dei suoi fratelli che si preoccupavano bene di spaventarlo, ma con il Nara è tutto nuovo, diverso, interessante e nello stesso tempo piacevole, anche tanto, perché quella mano che si muove dolcemente sulla sua spalla è un tocco anche fin troppo bene, voluto ecco, questa sale, lasciando sulla pelle di Kajitsu una scia di brividi insolito, ma non semplici brividi causati dal freddo o da altro, brividi uniti a un qualcosa di speciale, più dovuto all'estrema vicinanza di lui che altro, cosa che continua a mantenere tale, dato che lei è aggrappata a lui con entrambe le mani, per paura che questo se ne vada. Tutte quelle carezza fanno sentire il cuore di lei più leggero, provocandole una sensazione piacevole e forse il Nara sta per arrivare al suo obbiettivo, ma di solito, nei i film, i genitori di lui aprono la porta e incomincia tutto il discorso delle api e dei fiori, forse questa volta può essere diverso, dato che alla proposta di smettere, lei si affretta a dire: <<No! N-non smettere... p-per favore...>> voce tremolate e sguardo fisso sugli occhi di lei e giusto per dare un'incentivo in più al ragazzo, la Nara gli si avvicina lasciandogli un'altro lieve bacio sulle labbra, tanto per rendere chiara la situazione; al complimento di lui, diventa ancora più rossa, sempre se sia possibile(?), abbassando lo sguardo <<g-grazie, tu sei meraviglioso invece>> voce bassa, incredibilmente affettuosa, tanto da rivolgerli un sorriso e dargli un'altro piccolo bacio, qualche incentivo non ha mai ucciso nessuno.

19:43 Akahiro:
 Si prende quel bacio di buon grado, cercando di rispondere a sua volta a quel tocco delle loro labbra. Un sorriso si abbozza nelle sue labbra, continuando a guardare fissa negli occhi quella ragazza come se in questo momento non bramerebbe nient'altro che lei. La Nara sentirebbe la mancina scivolare sul braccio, se glielo permetterebbe quello stesso tocco andrebbe al fianco e scivolerebbe fino alla vita di ella. Al contrario della ragazza nelle sue guance non vi sarebbe quel gran rossore come spesso si evince nelle sue gote, si un piccolo velo magari, nonostante ciò non mostrerebbe imbarazzo. E' chiaro che non è certo uno navigato, anche per lui sono le sue prime esperienza, dunque è sicuramente più impacciato di una persona più adulta ed esperta, ma infondo la stessa Kajitsu essendo che dovrebbe essere al suo stesso livello(?) non dovrebbe farci chissà quanto caso. E proprio come un bambino che vuole sperimentare cose nuove la distanza dei loro volti nuovamente verrebbe azzerato da lui stesso, provando a lasciarle prima un bacio sulle labbra. Un bacio che sarebbe fugace e se ella non si levasse dal suo raggio di azione, le sue labbra scenderebbero al mento dove le donerebbe un secondo tocco con le sue labbra, delicato e appena umido. Un terzo verrebbe poi rilasciato nei lineamenti destri della mandibola, provando a scendere ancora al collo di lei. Qui diversi baci andrebbero a toccare quel punto del corpo della Nara che, se riuscissero, le lascerebbero sicuramente una sensazione piacevole di solletico. E intanto ecco che Akahiro tenterebbe di ruotare il proprio corpo in senso antiorario proprio quando effettuerebbe tali effusioni con la rosea ragazza, qui proverebbe un passo in avanti così da tentare di farle fare a lei un passo indietro. Il busto verrebbe inclinato in avanti, tutto per cercare di adagiarla proprio sul proprio letto di schiena e lui sopra di lei. Ovviamente questo risulterebbe essere un gesto più impacciato, già meno sicuro rispetto a ciò che ha fatto fino adesso. Per questo motivo cercherebbe di essere si delicato, ma anche un pò più veloce, come a voler far durare quel momento di transizione(?) il meno possibile.

20:00 Ayame:
 Quelle mani come la stanno facendo impazzire così nessun altro, quel tocco tanto delicato e bramato del ragazzo dalle iridi azzurre la fanno sentire come la cosa più preziosa al mondo, ogni movimento della mano di lui è percepito come qualcosa di bello e caldo che le scivola sul corpo, quasi come se fosse fatto interamente di seta, pregiata e altrettanto morbida, si, insomma, qualcosa di estremamente ben voluto e apprezzato da lei e quando le labbra di Akahiro tornano sulle sue, ecco che di nuovo quel sentimento frizzante, quasi elettrico le percorre tutto il corpo, dalla nuca, passando poi in mezzo alle spalle per poi concludersi all'altezza della vita e nel mentre che le labbra del ragazzo si spostano, quando queste si posano sul collo di lei, istintivamente una mano va posata delicatamente alla base della nuca, dove incominciano i capelli, quasi a impedirgli di allontanarsi e troppo presa da tutte queste nuove esperienze che si ritrova a girare e indietreggiare senza nemmeno accorgersene, tanto da sentirsi poi cadere: <<Uh?>> e ritrovarsi sdraiata sul morbido materasso di lui, lasciando cadere le braccia una su un lato e l'altra sull'altro, rimanendo ferma e immobile, non azzardandosi a muovere un singolo muscolo e ad posare i propri occhi su quelli di lui: <<Akahiro...>> lo chiama per intero come a dire di continuare qualsiasi cosa lui stesse facendo, mica le dispiace, no di certo, solo che ora è diventata più curiosa, tanto che la pomata è passata in secondo piano con notevole facilità.

20:22 Akahiro:
  [Casa Akahiro] Adagia così Kajitsu sul letto di schiena, mentre con il suo andrebbe sopra ci lei. Mai si staccherebbe con le labbra da lei, continuando con i suoi suoi tocchi delicati. Le mani continuerebbero a scivolare sul corpo di ella, bramando quella pelle delicata e soffice. Alla fine voleva solo spalmarle della crema medicinale sul corpo, ovviamente una scusa furbesca, ora si ritrova a molto di più di quello che pensava. Da qui in poi è chiaro che il ragazzino si farebbe più impacciato, lui stesso meno sicuro. Però il loro fare continuerebbe, però è una situazione dove è giusto lasciare i nostri protagonisti alla loro privacy. Li lasciamo così a loro stessi, in questa serata che si è evoluta in maniera inaspettata per entrambi, sentimentale e passionale. Una serata che sicuramente, a prescindere di come andrà, porterà la loro relazione ad un gradino più avanti. Una nuova esperienza per entrambi, piacevole e felici di stare l'uno con l'altra. E per questa sera le luci si spengono, Konoha va avanti in questa serata che li cullerebbe nel proprio buio. Ma piccola domanda? La mamma di Akahiro arriverà presto o tardi? Chi lo sa. Magari sono fortunati e non li coglierà in fallo. Fortunati sopratutto di essere al secondo piano, quindi dovrebbe essere facile accorgersi di ciò in caso e poi dai, sono un Genin e una quasi Kunoichi, si spera che trovino il modo di non farsi scoprire!(//UScita)

Una giocata sentimentale, proprio come dice il titolo. Però nel congelamento ho avuto un problema, ovvero non mi ha fatto riprendere la registrazione, quindi mi tocca mettervi qui gli orari, mi spiace >__<

seconda Parte: 24/10/16
Chat: Dojo Nara
Orari: 18.33-20.24