Giocata dal 23/10/2016 15:29 al 24/10/2016 00:17 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Ed eccoci alla fine di questo lungo tragitto; è stato tutto molto complicato, tutti voi avete avuto una copia che mostrava i vostri eccessi, ciò che dentro siete realmente, ma i tempi sono cambiati, voi siete cambiati e grazie a questo siete riusciti a vincere sui vostri eccessi. Il ritrovo è stato prefissato su di una isola specifica nei dintorni di Chumoku, ad attendere li ci saranno quelli che sono partiti con Yukio e gli altri che hanno ricevuto le informazioni sull’ubicazione del luogo. <Bene, allora…> Come sempre una sigaretta in bocca, il Tessai è quello che parla <La situazione è questa ragazzi, senza prenderci troppo in giro. O si chiude il portale o il mondo ne verrà risucchiato> Semplice, no? <Akendo è l’unica fonte vivente sulla terra per poter essere utilizzato a tali scopi, di mezzo c’è una persona, non più di una> Piccola pausa, ricominciando subito dopo con il fumo che fuoriesce dalle labbra <Il terreno è stato perlustrato da Corax, quindi vi passerà le informazioni che è riuscito a ricavare dall’alto, attenzione perché non siamo affatto soli, anzi…> La destra a mettersi sui propri capelli, sistemandoseli inutilmente, il vento spira non in modo eccessivo verso ovest. <Restate tutti quanti fra di voi ad una distanza massima di quaranta metri circa, se volete procedere separati, non so quanto vi convenga, ma se vi volete separare mi raccomando, non esagerate a distanziarvi sennò non posso aiutarvi> Spiega, muovendo gli occhi per posarsi su ognuno di loro, accertandosi che abbiano capito che la situazione non è chissà quanto benigna. Le mani di Yukio andrebbero a muoversi verso la bocca dello stomaco, il sigillo della moltiplicazione del corpo verrebbe composto e a formarsi sono proprio due copie di se stesso che si metterebbero dietro di loro, spostati un poco verso la sinistra di ognuno. Le copie hanno la particolarità di avere una sferetta nera che cingono nella mano sinistra, solo una, non ci sono altri oggetti come di solito yukio mostra durante i combattimenti. <Ecco il motivo. Se vi distanziate troppo le innate non possono collegarsi per aiutarvi a vicenda e le mie copie svaniranno, badate bene a ciò; oltre a darvi una mano servono per comunicare anche qualcosa di urgente, restano praticamente ai vostri ordini> Sbadigliando sonoramente subito dopo. <Hana, noi andiamo> Un fischio, successivo a quelle parola, e Corax sbatte poderosamente le sue ali due volte, spiccando il volo, iniziando a mimetizzarsi con le nuvole. I cumulonembi ornano la volta sopra di voi, la pioggia cade a tratti, goccioline d’acqua ogni tanto percettibili mentre scariche di fulmini avvolgono l’intera isola ora, come se fossero sbarre di una cella, intrappolati, li. Il braccio destro si solleva, come se volesse metterlo sopra alle spalle di Hana, ciò che avviene è la creazione di un mantello completamente nero, segno della sua innata, andrebbe ad avvolgerla completamente, staccandosi poco dopo <E questo è per te> - <Forza, andiamo!> E sarà proprio lui il primo a scattare assieme ad Hana, che potrà mantenere il passo di Yukio dato che non cammina ma semplicemente svolazza dal suolo, a pochi centimetri da esso e da ogni cosa che si troverà sul terreno, mantenendo sempre la stessa altezza da terra.[Turni: Liberi][Tempo: Solo a queste azioni 20 min massimi il primo, 15 i restanti][GDR GO!][Mappa Isola: http://imgur.com/us74kBT.jpg ][La linea rossa rappresenta 100m]
https://www.youtube.com/watch?v=7KSOk0hTSyI
Orario:[15:30]
Annuisce alle parole del padre. Ha una copia al suo fianco, osserva tutti i presenti, i suoi occhi azzurri si puntano su di loro e soprattutto su Yukio, lo fissa, sembra quasi chiedergli di stare attento, affetto nei suoi occhi per quanto rimanga in silenzio. Non osa dire nulla così esplicitamente, lascia che sia lui in caso a capirlo. Ma non c’è tempo da perdere ora. Si volta verso Mekura <conto su di te> sorride. Sì ha sorriso, gentilmente. Come ai loro primi scontri, pian piano sembra tornare a mostrarle quell’affetto che ha sbagliato a negarle, una compagna fidata per lei, ormai una certezza nella vita. Non parla, ancora una volta si limita a sorridere, lascia partire la coppia formata da Yukio e Hana prima di limitarsi a concentrarsi, non ha intenzione di attirare troppo l’attenzione per oggi ed ecco che quindi la sua scelta ricade semplicemente sull’innata, ha paura di ferire la figlia ma non può rischiare che invece venga ferita durante un combattimento. Indossa la mantella dell’Akatsuki, chiusa completamente, ai piedi dei calzari ninja e l’anello sul dito della destra, non si nota altro del suo vestiario, i tre tonici del chakra sono nelle tasche di quel lungo tessuto nero con le nuvolette rosse. I capelli sono sciolti e il volto ormai abbastanza paffuto è privo di trucco. Per quanto stia provando a nascondere il pancione sotto a quell’abito largo comunque ormai non è così difficile notare il gonfiore dell’addome. Intanto lei andrebbe a controllare il suo chakra, tenterebbe quindi di direzionarlo verso le sue ghiandole salivari in modo da andare ad immergerlo all’interno del suo veleno. Se fosse riuscita quindi andrebbe semplicemente ad attendere qualche istante prima di tornare a farlo scorrere normalmente nel suo sistema, se tutto fosse andato come da consuetudine lei dovrebbe ritrovarsi pervasa dalla forza che le dona il veleno, la consapevolezza che un suo tocco potrebbe risultare parecchio pericoloso, tossica e non solo nel modo di fare. Si volta nuovamente verso Mekura <proverò a stare entro i venti metri da te> ammette seria, non è il momento per i sentimentalismi <così potrò raggiungerti velocemente> da quando lei fa quella saggia? Da quando ha quest’istinto di protezione? Beh basta seguirlo il suo sguardo. Gli occhi si portano sul ventre mentre la stessa mano destra andrebbe a poggiarsi su di esso, una carezza gentile <attenta> lo mormora, ha quasi timore a farsi sentire, gli ormoni sono decisamente i capi del suo cervello al momento. Non conterà su di lei oggi, deve farcela con le sue sole forze. E così eccola flettere le ginocchia, con attenzione, sbatte le palpebre un paio di istanti mentre andrebbe semplicemente ad osservare davanti a lei Un respiro profondo mentre la gamba sinistra viene fatta arretrare appena, a terra ormai solo le punte dei piedi mentre le sue ginocchia verrebbero piegate. La destra diventa portante, il peso è interamente su di lei- Andrebbe a spostare il baricentro in avanti mentre flette il busto così da sbilanciarsi quel tanto che basta per iniziare quello scatto, quella corsa che proverebbe a portarla il più vicino possibile alla linea rossa. Cerca, come detto prima, di stare ad un massimo di venti metri dal fianco di Mekura, ha imparato quanto importante sia la collaborazione con lei e non vuole proprio farne a meno ora. [arte del veleno liv 2][ chakra 80/80][tonici recupera chakra 3][agilità 70] L’ultimo rudraksha cade raggiungendo gli altri occhi di Shiva nella pila di centootto semi, ognuno per un mantra diverso. E’ come dire “s’è fatta la croce prima di venire”, lei semplicemente ha recitato tutti i sutra a disposizione per non lasciarci le penne sebbene – oramai – la cosa le sia indifferente. E non c’è bisogno di rimarcare il fatto che abbia seguito, ciecamente, l’unica stilla di oscurità che potesse farle paradossalmente da luce sulla strada e che quindi in un modo o nell’altro si ritrovi in quel gruppetto ristretto di persone che sostanzialmente dovrebbe già conoscere. Se da una parte la presenza di Kimi le ricorda che potrebbe esserci una compagnia peggiore – così come lei e la Doku hanno già sperimentato – quella della Hyuga invece le ricorda che oramai è tempo di strappare e smantellare ogni ponte con il proprio Clan dandole il retrogusto amaro di un tradimento che lei, sostanzialmente, non ha compiuto. Nasconde, quasi vergognosa, il marchio che giace dietro il collo sottostante la filigrana non più bianca e nera quanto più bianchissima e liscia come spaghetti. Sono passati anni in effetti, e non c’è nemmeno tanta esigenza di giustificare un cambiamento che è divenuto radicale solo nel corso di questi ultimi giorni sgocciolati via così come il cielo or ora frammentato e reo di un presunto stillicidio a breve. In ogni oggetto che recinta il corpo, dai porta-kunai e shuriken, tra i tonici e i fili di nylon incastrati in bombe o fuda, non c’è niente che possa effettivamente farle sperare in meglio se non la presenza di Yukio: è un errore, l’ammette, contare su di lui per sperare di arrivare solo con un arto mozzato a fine giornata è tremendamente ipocrita. Mordicchia il labbro inferiore, abbassando di poco il capo di modo che la filigrana bianca dei capelli costruisca a destra una mezzaluna occultata di modo che il viso – a sinistra – sia uno spicchio scoperto in grado di mostrare le iridi scevre del classico pallore Hyuga ma imperlate d’azzurro ghiaccio. Mortifero, l’incarnato così pallido da rilegarla ad una bambola di porcellana oppure una morta vivente. In conclusione, tra le pieghe di quel kimono corto e sottile, giace nella manica rossa e larga del braccio sinistro il tessen richiuso mentre dietro la schiena a stuzzicare e seguire il corso delle vertebre vi è l’ombrello che no, non userà per la pioggia. Sfarfalla le ciglia catrame, un ventaglio nero con dentro l’azzurro, mentre lo sguardo s’incrosta tra le espressioni del viso del Tessai senza perdersi nei rantoli di fumo che dalle labbra emette. Taglio affilato, a tratti poco empatico, d’altro canto effettivamente scevri di espressione – quasi apatici. Il chakra è diventato scomodo da risvegliare tanto quanto lo è stato scoprire che l’innata non va più, non s’innesca, non attecchisce negli occhi e sostanzialmente le dà modo di sentirsi come un cieco che per tutti questi anni ha visto i colori fin troppo bene e invece adesso si ritrova a dover percepire con altri sensi. Deglutisce. Solleva il viso, cade il mantello fatto di pece e ne lambisce il corpo: dovrebbe chiedere, ma non ha ancora abbandonato il cattivo vizio di < Cos’è?> balle. Sono più di diciotto anni che pur avendo imparato a parlare non s’azzarda mai a chiedere niente, un minimo di progresso le deve pur essere consentito. < Mhn-> annuisce col capo, principiando passo alla volta del selciato tracciato da Yukio adeguandosi ovviamente alla velocità del Tessai che le viene incontro con le esigenze e le capacità di un genin che dovrebbe esser crepato a piede messo sull’isola. Roba che le sta venendo davvero voglia di prendersi a pizzichi per capire se ci ha già lasciato l’anima senza accorgersene. < Hai già scritto il tuo testamento, Yukio?> sorride: ragazzi, Hana ha imparato che cos’è l’IRONIA. [ Equip descritto ] [ Chakra ON ] Tutto è stato complesso, sbagliato e difficile. Non sa neppure come abbiano avuto la forza di arrivare li, almeno alcuni di loro. La presenza di Hana è qualcosa di surreale, sopratutto quando Mekura noterebbe la mancanza del Byakugan, tutt'altro è come se glielo avessero rubato e sostituito con qualcosa..chi mai si prenderebbe la briga o lo scrupolo di darle comunque una vista? mekura con le braccia incrociate corruga la fronte e stringe i denti, no non è tranquilla per niente, ma sono fatti suoi ed adesso non chiederà nulla a nessuno, si limiterà a trovare Akendo, almeno spera. <...finiamo questa storia una volta per tutte> c'era troppa gente che sapeva dove era Akendo e che si è rifiutata di collaborare, ora, che la situazione è in mano loro, non possono più lasciarsi sfuggire nulla. La divisa della akatsuki svetta sopra tutto nascondendo parte del collo fin sotto il petto dalla quale si più notare la maglia di colore bianco panna con tanto di giacco di cuoio a proteggere il busto. Una larga cintura grigia alla quale di lato sono legate alcune tasche portaoggetti. Nascosti sotto la cintura si troverebbe l'aggancio dei sopra pantaloni i quali coprono la parte esterna delle gambe lasciando l'interna scoperta fino al polpaccio dove si chiude sotto gli stivali neri. Nero è anche il pantalone aderente sottostante mentre nelle braccia porta un paio di manicotti insieme ai guanti con le dita mozze mentre all'indice destro porta l'anello della akatsuki. All'interno della tasca porta oggetti la Hyuga porterebbe un paio di fumogeni, due tonici coagulanti e di chakra, del nylon conduttore, un rocchetto per le necessità, e tre fuuda con all'intero dei tronchetti per la sostituzione. Mentre all'interno della tasca porta kunai legata alla gamba sinistra, la donna porterebbe 6 kunai di cui solo tre sarebbero legati a delle carte bomba.Guarderebbe Hana e Yukio salire in volo mentre lei rimarrebbe con le copie e con Kimi a terra. Mekura a quel punto scioglierebbe l'abbraccio e portando le mani al livello dello sterno si concentrerebbe. Incrocerebbe le dita per formare il sigillo della tigre e cercherebbe di prendere il controllo sul chakra risvegliato. Stringerebbe i denti e con calma tenta di raccogliere e di guidare il chakra verso i punti di fuga associati alla testa facendo attenzione al che il flusso sia costante. Dopo di che, una volta trovati i punti, chiuderebbe le palpebre e irradierebbe gli occhi comprimendo il flusso verso l’esterno cercando di risvegliare la propria innata e conseguentemente causare una pressione attorno agli occhi che creerebbe la ramificazione venosa, la quale grottescamente creerebbe spessore verso l’esterno tanto che passandoci una mano una sopra si potrebbero sentire al tatto. Se il byakugan si fosse risvegliato, la ragazza osserverebbe la situazione attuale con una visione frontale di 500m e di 50 in modo circolare per 250 gradi. Si affiancherebbe ad una copia ascoltando quello che dice a Kimi <e io conto su di te> risponde con un sorriso serio annuendo a Kimi riguardo alla posizione mentre la vede scattare <andiamo anche noi> risponderebbe alla copia mentre a sua volta procederebbe in silenzio al massimo delle sue capacità [agilit 80] [ ch on ][ nylon conduttore - 2 fumogeni - 2 ch tonici - 2 ch coagu - 3 fuuda - 6 kunai ( 3 bombati) - equip armatura leggera - guanti ninja - anello e divisa aka][Byakugan II se on /8/80 ch tot]Yukio inizierebbe a parlare con Hana, ma le stesse parole verrebbero proferite anche dalle copie così da mantenere una comunicazione con loro sempre verbale "Ah dimenticavo di un dettaglio importante, giusto un poco eh" Le copie si metterebbero avanti a Mekura e Kimi dopo che si fossero mosse dalla loro posizione per scattare in avanti, lungo quella striscia di sabbia che da l'accesso alla foresta, ed è proprio li, dopo qualche metro che hanno percorso dentro, che un oggetto di sangue a testa per le copie si trasformerebbe in un cono e trapasserebbe un qualcosa che, stranamente, Mekura non aveva constatato precedentemente. Degli esseri umanoidi totalmente neri con una cappa fatta di foglie e rami vengono trapassati da parte a parte, svanendo in polvere sottile nera e viola. "Non fermatevi mai... Correte, dovete combattere correndo sennò qui rischiamo tutti... tutti la pelle" Ancora le copie che parlano per comunicare tale cose "Mekura" Solo la copia che c'è con lei ora "Devi concentrare la tua innata e renderla più sensibile che mai, il chakra non lo vedi perchè si mimetizza con l'oscurità della foresta ma c'è, è... diverso, ricordi? Come quello che hai visto la scorsa volta" E se non erra era propri mekura a vedere un chakra diverso, di fatti se farà un po' d'attenzione a quelle polveri sottili che provengono dalle creature uccise pochi secondi fa potrà vedere in esse il chakra, scuro e quasi completamente nero.
Kimi: "Carne. Padrone. Uccidere" Parole disconnesse che vengono dette alle sue spalle, non sono ne della copia di Yukio ne di qualunque altr- "VIENI QUI!" La voce è grottesca, sgrammaticata con un accento mai sentito prima d'ora, diverso dai classici che si conoscono delle varie terre ninja, lugubre e dell'oltre tomba, come se dentro quella gola avesse il varco dell'Ade. Una folata d'aria sarà avvertibile da Kimi che spira dalla sua destra; proprio da quel lato, con la coda dell'occhio, potrà vedere un qualcosa brillare. Una linea obliqua si creerebbe su uno dei tanti alberi sempre sul lato destro, successivo a ciò la linea svanirebbe e lascerebbe al suo posto una serie di alberi che vengono tagliati e fatti cadere al suolo. In quello spazio libero dagli alberi è visibile ora quella figura, l'ascia è tenuta giù avendo eseguito da poco quel colpo e dovendo ricaricarsi ma Kimi può vederlo troneggiare su di un tronco di un albero appena tagliato. Un'ascia possente e un corpo che non appartiene al mondo dei viventi, poco ma sicuro. "[Y] NON FERMATEVI PER COMBATTERE, MI RACCOMANDO![/]" Ed è un bel problema, proprio perchè quella specie di gorillone spezza-ossa compie uno scatto verso Kimi, rimanendo sempre alla sua destra ma appena spostato verso le sue spalle. L'ascia verrebbe caricata verso l'alto e... Bisogna fare qualcosa per scampare ad un taglio netto se non si vuole fare la fine di una ottima fettina di carne.[Note: Il bersaglio è più lento di quel che si possa pensare, hai 1/2 per schivare l'attacco, ag: 50]
Mekura: "[Y] Non fermarti mai in un combattimento, scappa, fuggi, bisogna trovare il tempio, Corax adesso passerà le informazioni[/]" E di fatti dopo quelle parole è proprio ciò che accade. Kimi e Mekura avranno in mente l'intera planimetria dell'Isola, da dove sono partite come punto iniziale fino ad analizzare tutto il perimetro dell'isola e l'interno. "FUORI DAL NOSTRO TERRITORIO!" Una voce alla sinistra di Mekura, lato opposto di ciò che si è presentato a Kimi insomma. Il chakra è sempre nero, proprio come aveva detto Yukio, basta farci un poco d'attenzione del resto, proprio per questo motivo Mekura potrà capire prima l'arrivo di questo strano essere. Da trenta metri di distanza potrà intuire che si tratti di un cervo ma... Ha le sembianze umanoidi dal tronco in su. "VIA!" Quelle corna possenti si vedrebbero nella penombra, fra i tronchi alla sinistra di Mekura. Corna che si inclinano in avanti spazzando via una serie di tronchi che saranno proprio quest'ultimi il pericolo per mekura, i tronchi che potrebbero scalfirla se non si fa un po' di attenzione.[Schivata in: 1/2/ag: 70][Numero di tronchi: 7]
Hana: "Hai già pregato, Hana?" Domanda, subito dopo, rivolgendo a lei un semplice sguardo apatico, differente da quelli che le rivolgeva inizialmente. Ella potrebbe vedere senza problemi come Yukio si sollevi la sua maglietta, proprio li, sulla sua pelle, un pentagono con la punta rivolta verso il basso "Otsutsuki, clan estinto anni or sono, è qualcosa di stranissimo, non posso liberarti dal sigillo e oltre ciò. Si sono risvegliati i kami dei tre clan" Borbotta, scuotendo la testa. Il terzo era proprio questo di clan, quello appena pronunciato. "E quindi... Dobbiamo semplicemente raggiungere il posto dove hanno intrappolato Akendo, bombardare il portale per chiuderlo e siamo felici e contenti, e continua a pregare affinchè qualcuno la mandi buo-" Una piccola esplosione alla schiena di Yukio lo catapulterebbe ancora più avanti, aumentando la sua velocità fino a schiantarsi contro qualche albero, passandoci attraverso e facendoli cadere in svariate direzioni. Fra fumo e polveri è li, seduto al suolo con il sangue nero dietro la schiena a formare una semisfera per proteggerlo "Hana, dovrai fare la tua parte, ho bisogno di tempo" MA NON AVEVA DETTO CHE NON BISOGNAVA FERMARSI?! ED ORA È LUI A STARE FERMO ED ANCHE SEDUTO?! Ad Hana basterebbe seguire in linea d'aria l'attacco che qualcuno ha portata alla schiena di Yukio per capire di chi si tratta. Questa volta è alle spalle di lei seppur continua a muoversi grazie al mantello nero. La figura si tratta di un umanoide con le ali, ali che non vengono dal loro mondo, colori che di naturale hanno ben poco e...Un'alito che emette fuoco che di rassicurante non lascia niente "BRUCIAAAAA" urlerebbe quell'essere, caricando il proprio attacco con i polmoni, espellendolo subito dopo, ciò che proverebbe a fare è investire completamente Hana e Yukio dalla sua posizione di 10 metri.[Difesa Hana: n/d]
[Stessi turni][GDR GO!][Orario: 15:27][Distanza orco->Kimi Ingaggio][Distanza Tronchi->Mekura Ingaggio][Distanza demone->Hana 10 metri]
Tempo: 15 min a partecipante
Hana: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/58/0a/3c/580a3c8919816f2d8fd8baf017584346.jpg
Kimi: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/c7/08/d8/c708d84fef02719ac5baa592919e80ff.jpg
Mekura: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/8d/e9/42/8de942743904d716e6ad91672d295540.jpg
Continuare a correre senza mai fermarsi giusto? Benissimo. Lo vede, quella bestia che armata di ascia decide di scattarle addosso, cerca di colpirla alle spalle. Non arresterebbe la corsa lei, cercando di spingere al massimo le sue gambe andrebbe piuttosto a flettere in avanti il busto mentre le ginocchia vanno a farsi carico del peso del corpo, ad accumulare forza, aumenterebbe così la forza della corsa dando nuova energia al suo scatto che ora verrebbe nuovamente portato al massimo della velocità. Tenta quindi di mettere velocemente trenta metri da lei e l’ascia prima di rallentare la velocità, restando però sempre all’erta. Quel nemico va annientato. Così andrebbe a concentrarsi sul proprio chakra, andando quasi a camminare ora, senza concentrarsi sulla corsa ma senza mai permettere alle sue gambe di arrestarsi. Velocemente quindi tenterebbe di concentrarsi sul flusso di chakra che ora verrebbe portato verso le sue mani, andrebbe ad accumularlo lì mentre le dita si muoverebbero, i palmi andrebbero ad incrociarsi così da permetterle di formare quei sigilli necessari, del bue della tigre e del cinghiale. Il flusso di chakra continuerebbe ad essere convogliato proprio verso le sue mani, fuoriesce dai punti di fuga andando a formare davanti a lei delle semplici mezzelune composte di solo chakra. Una tecnica della corporazione di cui porta ora i vessilli. Andrebbe quindi a voltare il busto così da cercare di mirare l’uomo che dovrebbe essersi lasciata alle spalle. Per farlo muoverebbe agilmente i piedi per poi continuare in quella camminata all’indietro, lenta certa ma mai ferma. Se fosse riuscita quindi andrebbe a direzionare entrambe le mani, con le rispettive mezzelune, verso il nemico. Sembra bello robusto ma ci prova. La destra dovrebbe andare a rilasciare quell’energia per prima, per farlo si limiterebbe a troncare l’afflusso di chakra lasciando che partano come degli elastici quando nulla li trattiene più. Andrebbe così a mirare al collo dell’uomo, nel tentativo di recidergli la testa. Subito dopo sarebbe il turno di quella mezzaluna nella sinistra che ora andrebbe a scattare, proprio come quella nella gemella, molto velocemente così da andare a dirigersi sempre sul collo, al centro, nel tentativo di reciderlo di netto, lo attacca due volte nello stesso punto per cercare di fare il maggior numero possibile di danni. In tutto questo starebbe ben attenta a non fermarsi, evitando di stancarsi troppo infatti continuerebbe poi con una leggere corsetta, qualcosa definibile come di rilassamento per evitare di buttare energia, si volterebbe nuovamente per poi continuare e procedere sempre in avanti, diretta a quella meta ipotetica, deve liberare Akendo e rispondere a tante domande [arte del veleno liv 2][ chakra 50/80][tonici recupera chakra 3][agilità 70][1/4 scatto in avanti][2/4 mezze lune di chakra x 2][1/4 corsa lieve in avanti]Hana, 15 minuti sono passati, o azioni o salti il turno con ripercussioni on
3 minuti di tempo, dopo di che salta il turno Hana
17:02
< Abbastanza da aggiudicarmi l’odio di tutti i kami e divinità del pantheon ammesse.> pregato così tanto da far schifo, eppure non si tratta nemmeno più di fede o speranza: si tratta di abitudine, si tratta di poter aspirare a qualcosa. E procede quasi crogiolandosi nella convinzione che ci sarà Yukio a pararle il sedere, mai pensiero fu più errato. < Capisco.> No, non è vero. Non capisce, e non perché sia tarda o dura di comprendonio: comprende solo che nell’effettivo un sigillo del genere, in grado di recidere il ponte con qualcosa di tanto antico quanto ereditario, non può essere rimosso o soppresso così facilmente. Il lato positivo è che ha assimilato l’ultima sillaba per non continuare a chiamarli “Otsutsu-“ senza il “ki” finale, è già un grande passo. < Non sai dirmi null’altro a riguardo?> cerca di cavarne semplicemente qualcosa in più, quel famoso manoscritto di un vecchio combattente che giace sulla scrivania della vecchia dimora Hyuga continua a predicare di dover conoscere il proprio nemico per sconfiggerlo e, assurdamente, ne incita un rapporto pacifico e non la guerra. < Nh?> l’attenzione si piega, come uno stelo di sumire – violette che si flettono lì dove il vento spira, seguendo così il tracciato proposto in linea d’aria < Continuiamo > a procedere, alza il culo in pratica perché non ha materialmente la capacità di parare per entrambi e glielo fa intuire < senza guardarci indietro > benche con la coda dell’occhio le dovrebbe or essere facile raggiungere visivamente ciò che si staglia a dieci metri da loro. E si parte da una base di nulla, niente proprio: come sbrogliarsi da una situazione tanto ostica quanto quella che le si para dinanzi senza nemmeno poter contare su qualche conoscenza avanzata e < Tch.> digrigna i denti, messa ai ferri corti e sostanzialmente incapace di poter erigere una qualsiasi barriera finalizzata a proteggerli entrambi da… Brucia? Fuoco. Le si accende quasi una lampadina, roba che piromania che te lo dico a fare? C’è da dire che no, non è una difesa o semplicemente così non sembrerebbe – alla fin fine ha valutato semplicemente un paio di costanti. La prima, che le sarebbe difficile spostare anche Yukio e schivare per lui o evitare che eventuali attacchi non lo investano. La seconda, che avendo un nemico alle loro spalle quest’ultimo – se non stroncato alla radice – continuerà a seguirli. La terza, che è particolarmente priva di qualsiasi capacità o peculiarità e ha con sé un blando armamentario ninja che, a suo dire, fa sempre comodo. Fosse da sola, c’avrebbe sperato nel tronchetto ma ormai risulterebbe tanto mainstream da meritare la morte. Lesta, la destra cala verso il basso alla ricerca del kunai nel tascapane pur continuando a camminare o provandoci, ammesso che Yukio abbia deciso di schiodare le natiche dal suolo: ne tasta l’estremità tonda alla quale vi è avvinghiato una carta bomba mentre un rantolo di chakra dovrebbe fluire – in concomitanza e rasentando il cheto flusso di sangue che pian piano pompa suggerito dall’adrenalina – imprimendosi nella e sulla carta bomba. Considerando che lanciare solo quest’ultima le assicurerebbe un campo ridotto ed una gittata misera, l’idea è quella di avvinghiare la carta bomba al kunai di modo che sia quest’ultimo attrezzo a decretare la gittata e la velocità dell’azione, ma soprattutto i metri macinati dagli oggetti che ora tenterebbe di lanciare. Sempre col braccio destro, le dita risultano avviluppate intorno all’estremità levigata mentre il busto ruota lateralmente e verso destra di modo che solo dulcis in fundo sia il polso a sancire il colpo, secco, un lancio che perseguirebbe una semplice traiettoria – frontale, nello stesso istante in cui la prima “u” dell’essere verrà esordita. L’intento, quello di conficcare il Kunai nelle sue carni – a pregare i Kami in bocca, di modo che la tappi prima di principiare il suo attacco – al suono di un semplice < Kai.> schiuso dall’albina, di cui la destra libera ora si cimenta in un mezzo sigillo finalizzato ad attivare la carta bomba una volta macinati i dieci metri necessari ad attecchire. L’intento, azzardato. Le tempiste, spera rientranti nel suo progetto prestabilito: quello di annientarlo in quella deflagrazione prima che l’attacco venga compiuto, evitando così eventuali difese o parate che sarebbe comunque probabilmente incapace di attuare. Il piano B? Consumare gli ultimi residui di tempo – ammesso e concesso vi siano – avvinghiandosi col braccio sinistro a Yukio ma tentando di strattonarlo via: eventualmente, non finiranno abbrustoliti dalla carta bomba la cui gittata investe solo cinque metri in teoria, ma dal mostriciattolo. [ Carta Bomba | Deflagrazione 5 m] Lagata al [ Kunai ] [ Hou 5metrix5Hou | 15 hou = 15 m ] [ Chakra 24/25 ] [ Equip descritto ] [ Chakra ON – 24/25 ] Il Byakugan le permette di vedere bene ma qualcosa non va. Infatti rimarrebbe sorpresa nel vedere delle figure del genere quando prima non riusciva <!> i nemici sono già qui... e sono rapidi <sth> sospira continuando a procedere mentre sente la copia di Yukio parlarle <la colorazione del chakra> è vero, si mimetizzano bene per via della loro colorazione del chakra, la loro densità era strana, la ricorda per via delle creature ragno che sono andati contro di loro. Capisce anche perché non devono mai fermarsi: se lo facessero finirebbero circondati e non possono perdere energie in questo modo, con scontri che non servono per ora. La planimetria dell'isola si fa chiara nella sua testa, Corax è di aiuto in tutto questo. Cercherebbe di prendere un lungo respiro e di raffinare il proprio Byakugan cercando di stare attenta alla condizione del chakra: è vero che si nascondono nell'oscurità ma è anche vero che c'è una differenza tra la presenza di Chakra e l'assenza in un determinato luogo, cosa che gli permetterebbe di vedere la situazione anche se dovrebbe stare attenta. Ed infatti quello che sembra un cervotauro utilizza una trappola preparata precedentemente: tronchi, tronchi che si dirigerebbero dalla sua sinistra scaraventarla e schiacciarla, sette in tutto.<Yukio, schiva> lo avverte e Mekura concentrerebbe il chakra verso gli arti inferiori, la copia di Yukio non dovrebbe avere problemi a schivare quel colpo e come ha detto, non si possono fermare. Comprimerebbe il chakra verso gli arti inferiori comprimerebbe con costanza abbastanza da riuscire a raccogliere una certa quantità di energia. Stringerebbe i denti e tenendo sempre d'occhio quei tronchi, la ragazza cercherebbe di muovere il chakra all'interno del corpo in senso orario cercando di aumentarne la velocità quindi rilascerebbe il chakra verso l'esterno attraverso i punti di fuga associati agli arti inferiori. Scatterebbe in avanti al massimo delle sue possibilità potenziate con lo stesso chakra e percorrerebbe la distanza di 8 m cercando di schivare così in lunghezza i tronchi che le verrebbero addosso. Se ci fosse riuscita a causa dello scatto violento causato dalla sostituzione, Mekura cercherebbe di fare forza sulle gambe in modo da non cadere a terra, allargando le braccia e facendo forza con gli addominali e se ci fosse riuscita a quel punto prenderebbe un lungo respiro a causa dello sforzo, si assicurerebbe che la copia di Yukio si fosse salvata e quindi continuerebbe a correre in avanti cercando di stare attenta a possibili altre trappole che potrebbero usare contro di loro. Ormai è deciso, schiverà tutto quello che gli metteranno contro mentre continua a procedere frontalmente. [ tentativo secondo tipo sostituzione - 72/80 Byakugan liv II on - agilità 80 x3 - stesso equip][turno 2/4 schivata - resto turno corsa]Kimi: Una schivata basilare ed un attacco che è a prescindere da ogni cosa efficace. L'avanzata le permetterebbe di distanziarsi in maniera sufficiente dall'orco dell'Ade, il corpo di lei rallenterebbe la velocità così da far partire un attacco contro il proprio nemico che, in effetti, lo colpisce lasciandolo avvolto per ora in una cortina di fumo bianca, ancora da decretare l'esito della situazione. La copia di Yukio al suo fianco rallenterebbe e si metterebbe allo stesso passo di lei aspettando eventuali ordini che ancora non sono stati impartiti da lei, ma una cosa c'è che non va... Il suolo è appiccicoso, troppo. Basterà abbassare lo sguardo per vedere dei piccoli ragnetti che si avvinghiano alle gambe di lei, ragnetti che mordono, pungono e che fanno perdere non poche quantità di sangue. C'è da ricordare che le copie di Yukio non trasmettono informazioni se non hanno ordini. [-3 pv a turno][Presenza di circa 20 ragnetti che vanno a diminuire numericamente per via del veleno di Kimi, essa accuserà ugualmente il danno dei morsi][Durata ragni se non vengo tolti: 3 turni]
Mekura: Ordini impartiti alla copia del tessai che vengono eseguiti senza problemi, a differenza di Mekura, la copia andrebbe a compiere un balzo, uscendo dalla foresta,per poi ri-atterrare e mantenere lo stesso passo della Hyuga e la sua stessa posizione, piovendo dal cielo. Il suo nemico rimarrebbe non poco disorientato non riuscendo a capire la posizione di Mekura essendosi sostituita troppo velocemente rimanendo con l'idea di averla completamente travolta. Una cosa positiva c'è per Mekura, dalla sua posizione potrà notare una cosa, la maggior parte della foresta ha quello strano chakra, basta metterci un po' d'attenzione, no? L'aveva detto Yukio. Ma una cosa alla volta: Nei pressi di Kimi, Mekura potrà vedere milioni e milioni di piccole particelle di chakra (ragnetti) che si stanno dirigendo nella direzione della Doku, nella sua zona invece potrà notare la presenza di... serpenti, sono molteplici serpenti che fuoriescono dal terreno, saltano dai rami per bersagliare Mekura e Yukio, solo uno di essi riesce ad aggrapparsi con i denti alla caviglia della donna, velenoso? Gli effetti si potranno vedere soltanto tra qualche minuto, intanto non è che faccia chissà quanto bene quel morso ma non è niente di doloroso[-3 pv]
Hana: Il kunai con carta bomba viene lanciato egregiamente, l'ovvietà è che quella sottospecie di gargoyle è più veloce del suo attacco, proprio per questo motivo partirebbe prima il soffio ardente e poi l'esplosione che verrebbe attivata nel tragitto a causa anche delle fiamme, esplodendo e rallentando di moltissimo l'avanzata dell'attacco di fuoco del nemico riuscendo ad ergere una sottospecie di muro con la stessa tecnica del soggetto dando il tempo necessario a Yukio di fare il proprio attacco.
Il terreno inizierebbe a tremare sotto i loro piedi, tutti possono percepire questa cosa, Hana è la prima a vedere come una mano di terra di dimensioni enormi uscirebbe dal suolo e avvolgerebbe il gargoyle assieme al muro, stritolandolo fra le proprie falangi. A seguire, sempre a qualche metro di distanza da Yukio, il Gigante inizierebbe a prendere forma. Dalla mano destra che aveva utilizzato per stritolare il gargoyle si forma una katana che poco alla volta fuoriesce dal terreno, come tutto il suo corpo appena creato. Una pecca pure per Hana? Che il loro nemico, l'essere alato, non è morto; sguscerebbe fuori dalle dita del Gigante di Yukio e getterebbe delle gocce di acido contro di lei, acido poichè verde, fare due più due non ci vuole molto a capire che è corrosivo dato anche il fumo bianco che fuoriesce da questo liquido [Schivata: 1/4]
Il gigante, ergendosi in piedi nei suoi quattordici metri andrebbe ad eseguire un colpo di katana in orizzontale, un colpo che passerebbe fra i corpi di Kimi e l'orco che, presumibilmente dovrebbe essere andato ma ancora non si sa e Mekura con la propria bestilina cornuta. Il colpo darebbe una ennesima scossa al terreno, tanto potente da tranciare in due parti quel piccolo atollo sulle zone indicate "PRESI?!" Yukio, riferendosi ai due nemici di Kimi e Mekura. Due nemici che escono dagli schizzi d'acqua dell'isola che si è separata per il colpo e dalla polvere sollevata. Presi si, qualche ferita varia è presente sul loro corpo, ma morti... No.
[Turni per Mekura e Kimi: 4/4 liberi, voglio descrizioni e non calcoli, fate vedere la vostra bravura in 15 minuti][Turni: Kimi, Mekura, Hana][Orario: 17:34][15 min a testa]
Così non va, ha finito per agire da sola senza pensare a nulla se non al suo obiettivo, cerca quindi di rimettersi in pari, di recuperare lucidità. La fatica a camminare è la prima cosa che le balza all’occhio, ragni Stupidi dannati ragni <cosa sta succedendo agli altri?> domanda semplicemente alla copia, sperando che possano in qualche modo darle indizi, aiutarla a capire come procedere. Il suo veleno decide comunque di aiutarla, di renderle possibile andare pian piano ad ucciderli ma non basta. Continua in quella corsetta leggere mentre lei tenterebbe solamente di andare a comporre con le mani i sigilli della capra, del serpente e del drago. Mentre fa questo andrebbe a concentrarsi sul suo veleno cercando di ignorare la sensazione di quei cosi che ha addosso. Cerca di escluderli dalla sua mente, il dolore si converte come al suo solito in piacere e la preoccupazione per la figlia la dovrebbe dare l’adrenalina necessaria per convincersi. Nonostante i suo solito modo di agire adesso è impegnata in altro. Cercherebbe di trovare l’innata nel suo chakra, cerca di individuare quel potere che le scorre nelle vene e poi anche attraverso la sua energia. Ciò che di solito la fa sentire forte e potente, se fosse riuscita quindi andrebbe ad espellere il chakra da tutti i suoi punti di fuga, tra lei e i ragni. Non continua la manipolazione anche una volta espulso il chakra, tenterebbe semplicemente di lasciare che l’energia si diradi mentre sulla sua cute, andrebbe a formarsi uno strato di secco veleno. Quella sostanza solitamente liquida ora lasciata allo stato puro senza l’ausilio del chakra o altri veicolatoti andrebbe naturalmente a solidificarsi sul suo corpo. Appena fuoriesce andrebbe ad infilarsi tra le sue gambe e i ragni ma soprattutto tra il suo addome ed un eventuale risalita di esserini. Mentre il chakra lo abbandona il veleno tossico finirebbe per indursi ed ingrossarsi andando così non solo, nei suoi piani almeno, ad allontanare quelle orride creatura ma soprattutto a protegger elei con un’armatura. Possiamo ammettere che non sia bella, il colore è verde scuro tendente al marrone, bolle d’aria sono presenti in più parti ed esplodo mentre si solidificano così da andare a rilasciare il veleno che contavano ancora liquido, schizza in giro prima di tappare quei buchi. La sua pelle appare ora modificata, lei stessa diventa una nuova creatura, i suoi tratti sono stati praticamente mascherati, almeno quelli del volto, lasciando solo una dura maschera di veleno tossico a proteggerle il candido viso. Gli occhi si intravedono in quelle fessure lasciate dalle palpebre, anch’esse ricoperte. Se fosse riuscita quindi andrebbe ad osservare il suo nemico <Distrailo da me, attaccalo attirando la sua attenzione ma non stare sulla mia traiettoria> un ordine verso la copia di Yukio. Non può contare solo su sé stessa se non vuole mettere ancora più in pericolo la sua bambina. Quindi eccola girare su sé stessa, sta camminando ora, non resta ferma ma ha bisogno di mirare, in attesa di maggiori informazioni da parte di Mekura e che la copia di Yukio decida di aiutarla distraendo il suo nemico. Il collo è ancora il punto da colpire. Se la copia si fosse data da fare si limiterebbe ora a concentrarsi mentre le sue mani vanno a comporre i sigilli di gallo e tigre. Andrebbe a concentrarsi sui vari rumori, quelli dei suoi passi che, sperando di essersi liberata dai ragni, andrebbero a portarla in un movimento continuo, questa volta verso il suo nemico, sperando di avere il tempo di portare a termine quella tecnica mentre la copia opera. Così concentrandosi su quei rumori mentre cammina verso di lui andrebbe a far fuoriuscire il chakra dalle sue mani, il chakra che ora andrebbe a legarsi attentamente all’aria che li circonda, sfrutta i suoi per andare a privarne una piccola porzione di aria, la porzione è quella appunto delimitata dal suo chakra di elemento fuuton. Andrebbe così con un’attenzione quasi medica a rimuovere ogni singolo elemento dell’atmosfera che si ritrova dentro quella porzione delimitata dal suo chakra. Creerebbe così due piccole armi di puro vuoto che a questo punto verrebbero lanciare in linea retta verso il collo dell’uomo, esattamente dove prima dovrebbe averlo colpito con le mezzelune di chakra, sperando di riuscire nell’impresa, senza mai arrestarsi, continuando a camminare, sperando che la copia esegua i suoi ordini [arte del veleno liv 2][ chakra 27/80][tonici recupera chakra 3][2/4 pelle della salamandra]][2/4 armi di vuoto x 2][] Ha scelto apposta questa strategia per far perdere le sue tracce, in questo modo ha un avversario che non la inseguirà subito ma dovrà cercarla Continuerebbe a correre tenendo d'occhio la foresta in questione: l'intera foresta è ricolma di quel chakra. Non si stanno semplicemente nascondendo nell'ombra, loro stanno come generando un ombra con cui nascondersi <la foresta, è piena di questo chakra oscuro> afferma verso Yukio spiegandogli la situazione <hanno parlato di territorio, loro stanno proteggendo qualcosa: ragni, quelle creature...> perché sembrerebbero tutte connesse strettamente con la foresta? non ci sono stati altri animali associabili con altro, tutt'altro è sempre e solo la foresta. <direi che sarebbe meglio se stessimo a distanza ma..se quel chakra avesse come fonte il centro della foresta?> è pericoloso fare un ragionamento del genere. Continuerebbe ad indagare, stringendo gli occhi almeno prima che i serpenti non piovessero dal cielo e i ragni non arrivassero nelle vicinanze di Kimi. <Contatta KIMI dei ragni si stanno muovendo verso di lei> afferma Mekura ad alta voce prima di lasciarsi sfuggire un grido mentre qualcosa le afferrerebbe la caviglia <argh!> il morso lo sente eccome e la bestia le rimarrebbe ancorata alla caviglia, non può occuparsene ora: l'attacco a tenaglia viene dall'alto quanto dal basso e non si possono fermare. In più ci sono altri di cui tenere conto, la bestia cornuta nel suo caso, ferita si ma <non è morto> risponderebbe lei prendendo un lungo respiro <occupati dei serpenti in alto e di attacchi alle spalle, crea una barriera, io cerco di spazzare via quelli a terra> afferma Mekura mentre porterebbe le mani al livello dello sterno e comporrebbe i sigilli della lepre, cavallo, cinghiale e serpente. A quel punto, cercherebbe di fondervi l’alterazione naturale del vento comprimendo il chakra verso le mani e cercando di assottigliarlo e di renderlo tagliente come un bisturi. Concentrerebbe tale chakra nel punti di fuga e lo rilascerebbe verso l’esterno aprendo le mani tra di loro in modo da creare un certo spazio tra le mani, spazio che verrebbe utilizzato per comprimere l’aria mescolata al suo chakra. Accumulerebbe la pressione e la quantità di aria da poter utilizzare nell’attacco e quindi una volta pronta, se fosse riuscita a portare avanti quella tecnica, la ragazza batterebbe le mani tra loro in modo da poter generare un’onda d’aria compressa e violenta che sarebbe rivolta verso gli avversari a terra come previsto. L'attacco dovrebbe propagarsi frontalmente ad onda per 12 m pulendo ed allontanando i serpenti a terra creando appunto un corridoio largo quanto il raggio di attacco. Mekura a quel punto cercherebbe di procedere e di non lasciare spazio a possibili attacchi alle spalle che dovrebbe essere in grado di vedere e concentrandosi cercherebbe di convogliare altro chakra alla caviglia. Comprimerebbe cercando di spingere una piccolissima quantità di energia verso il punto di fuga più vicino a dove il serpente l'avrebbe mossa e sarebba ancora attaccata a lei. Prenderebbe un lungo respiro e concentrandosi cercherebbe di spingerlo verso l'esterno come un'ago chakra di circa 10 cm che dovrebbe uscire verso l'esterno in modo da trapassare la figura del serpente e staccarlo dalla carne.<....il fuoco, la luce, forse è quello che gli da fastidio> si domanderebbe. [2/4 attacco sonoro - 2/4 chakra tagliente 4+ 5 ][Byakugan liv II 61/80 ch tot][nin 60][raggio onda 12m] Una lingua di fuoco suggellata dal boato della deflagrazione, questo è quanto le si para dinanzi costruendo lo scenario di un Jigoku sempre più presente, allarmante, pressante. E l’aria diventa rarefatta, tanto da costringerla a deglutire di nuovo – il nulla, gola secca. Le mani giacciono nella vacuità, prive di un ornamento da scagliargli contro nell’essenziale mancanza di tempo. Un buco, una falla alla quale ovvia il Tessai istigando il moto sussultorio del suolo: le piante vibrano, a seguire le gambe si divaricano quel tanto che basta per la caduta centrale del baricentro di modo che non venga istigata a traballare. Martoria il labbro inferiore, sentendo vacillare su di sé il senso di colpa e l’inutilità di cui si compone – quasi vittima, silenziosa, indiscreta. Assimila solo da spugna le metodologie del Tessai, facendo della sua strategia un monito e allo stesso tempo un esempio da perseguire per imbottire la propria inesperienza a livello pratico. Sgrana le palpebre quel tanto che le basta per potersi sincerare di un precoce allarmismo, galoppante, ne intasa la testa come un tarlo: i muscoli s’irrigidiscono d’istinto, la tensione suggerisce maggior afflusso di sangue che neanche a pagarla le colora il viso cadaverico. Inspira aria satura soltanto di tensione – quasi le si strozza in gola un nodo, un grumo fatto di ansia e che fino ad ora non sentiva d’aver mai scoperto se non sotto lo sguardo di Ryu Hyuga suo padre. Le mani ricercano avidamente, rigettandosi all’indietro, il manico d’ombrello nello stesso istante in cui le ginocchia si flettono suggerendo alle gambe il piegamento ed il movimento. Il Mala tintinna, facendo oscillare ogni rudraksha avvinghiato e avvolto intorno al polso, ricreando nella testa l’eco di litanie e nenbutsu. Le piante dei piedi si sospingono, lateralmente, indicando la strada da prendere: scivola verso destra, velocemente, nel tentativo affrettato di schivare le gocce di acido racimolando quanti metri possibili di scarto laterale ma nello stesso istante prevenire che una di queste gocce possa anche raggiungerla considerando la velocità del tutto. Tenterebbe, repentina, di far slittare l’ombrello in avanti sfilandolo dalla schiena e di tastare la leva primaria che dovrebbe innescarne semplicemente l’apertura frontale di modo che eventuali gocce possano – qualora la schivata non fosse stata veloce giacchè il tutto compiuto nello stesso istante di quell’alternanza gambe-braccia – stagliarsi contro l’ombrello e, eventualmente, scivolare e corrodere quest’ultimo. Le mani si serrano comunque lungo il manico, rincarando la presa con una certa insistenza, scaricando quel sentore d’ansia che le alita – quasi pestifero – lungo la colonna vertebrale composta di una pelle d’oca innaturale. Altro che sentore d’ansia. Sentore di morte. Lo scenario sull’ombrello, per nostra somma premonizione, raffigura la discesa di Izanagi nello yomi no kuni – l’altro mondo ove Izanami giace. Ah, what a beautiful day. [ Equip descritto ] [ Chakra 24/25 ]Kimi: La situazione degenera sempre di più, che si stiano avvicinando al tempio? Kimi dal canto suo riesce a muovesi per togliersi quei ragni da dosso, vacilla, il suo chakra vacilla, quei ragni che le si avvinghiano dai piedi fino a salire vengono interrotti dal veleno di lei, lentamente, come una cascata, le resterebbero soltanto distanti come ad aspettare un suo momento debole per attaccarla nuovamente, nello stesso istante che lei si libererebbe dai ragni la copia del tessai proferirebbe parole "Altri ragni a detta di Mekura, una infinità, tutta la foresta è ricolma di queste creature. Il buio è la loro fonte, è sempre una supposizione" Che forse ha un certo principio e logica in ciò non del tutto sbagliata, anzi. Agli ordini della doku, la copia si sposta di qualche metro necessario per non beccarsi la tecnica e poi eseguirebbe un attacco sotto forma di frusta,essa si getterebbe alle gambe dell'Orco, nemico di Kimi, lo avvolge così da renderlo impossibilitato in movimenti e lo getterebbe letteralmente contro l'attacco di Kimi che questa volta da dei risultati. La testa dell'Orco salta in aria, si stacca dal suo corpo originale. Una ottima combo fra i due che porta alla decapitazione istantanea del nemico che... NON si ferma con la sua offensiva. L'ascia che aveva caricato viene lanciata contro Kimi in orizzontale così da contrastare l'attacco di lei. Un ultimo comando del tessai alla creazione delle copie era la difesa di costoro se fossero in pericolo e così avviene. La copia si muove e rimane sospesa a mezz'aria in orizzontale, le mani vanno a mettersi ai lati della lama dell'ascia schiacciandola fra i propri palmi a un metro scarsi da Kimi così che non venga tagliata a metà. Un "puff" della copia che riesce a fermare l'ascia ma che viene trapassata da parte a parte lasciando che la lama cada al suolo, sfiorando il pancione della Doku. Per un pelo. Il corpo dell'Orco cade al terreno, prima in ginocchio e poi con la restante parte. Non esce sangue dal suo collo visibile ma escono altri ragni, ragni e ancora ragni che si moltiplicano, la loro unione sembra sangue che sgorga ma la vista di Kimi le da una mano facendola capire che si tratta di aracnidi e non di sangue che viene versato; l'involucro dell'Orco era un contenitori per questi esseri che di fatti va a svuotarsi. Bisogna dirigersi direttamente alla fonte ora! È vicina!
Mekura: L'ordine che viene impartito alla copia funziona subito, una specie di cupola a ricoprire i lati e la testa di Mekura da quei serpenti, dal bordo di essa fuoriescono una miriade di cunei che infilzano i serpenti lasciandoli morenti sull'oggetto nero, l'attacco sonoro sbaraglierebbe i restanti al suolo che erano in avvicinamento e dagli tusbo della caviglia partirebbero quei piccoli spiedi per levarsi il problema del serpente che... Ha lasciato il suo ricordino, un siero. Mal di test e vista offuscata, non proprio un vantaggio per la situazione in cui si trovano dato che lei è essenziale per trovare questo tempio che... È a 100 metri dalla sua posizione! Il chakra è ammassato più che mai li e grazie al byakugan può notare a tratti, se non fosse per un po' di fatica, i lineamenti del tempio, un tempio provvisto di una serie di scalinate e di un portone d'accesso incastrato dentro la roccia e mimetizzato da alberi e radici che lo avvolgono. Anche qui una situazione simile, l'essere con il corpo di cervo e il tronco umano si fa nuovamente vivo, ha subito l'attacco di Mekura essendo in corsa e per questo motivo rallenta la sua avanzata "Alla tua destra c'è kimi, non siete molto distanti, alza la voce per farti sentire, i-io" La copia scatterebbe, mettendosi avanti fra Mekura e l'essere che sta correndo verso di lei, anche qui prima aveva utilizzato un oggetto e non ne ha più a disposizione. Andrebbe ad eseguire vari sigilli per poi emettere un fiume di fuoco che si schianta contro l'essere. Luce? È proprio questo forse il punto debole. Anche in uno stato appena confusionale per il siero del serpente Mekura potrà percepire una lenta me immediata ritirata della maggior parte degli esseri nei dintorni di lei e di Kimi, essendo vicina, proprio per l'attacco fatto dalla copia del Tessai. Bisogna correre al tempio! Dopo l'attacco della copia, essa svanirebbe in una nuvoletta di fumo, anche lei sola.
Hana: Schivata basilare ma con un bel po' d'astuzia, la velocità dell'acido era elevata ma sufficiente la tempistica per la donna di deviarla totalmente. La conferma che si tratti dell'acido è che alcuni schizzi si sono depositati sull'ombrello di lei quando viene estratto, corrodendolo lentamente. Yukio, il reale, si mette finalmente in piedi mentre il gigante preparerebbe un secondo attacco "VIA!" Il mantello che avvolgeva la donna la solleva dal suolo "CORAX!" Un ennesimo richiamo ed ecco che dall'alto il suo corvo scende in picchiata "Ci vediamo al tempio" C-come ci vediamo al tempio?! Già. Il mantello di sangue nero avvolge completamente Hana, la solleva alta nel cielo e poi... La lascia, a quaranta metri d'altezza. Bella la panoramica da lassù no? Di fatti da una simile altezza riesce a vedere tutto il perimetro dell'isola e... Il tempio! Dall'alto può sicuramente vederlo e mancano anche a lei un centinaio di metri per arrivare li! Un gracchio possente è quello di corax che vola sotto di lei lasciando che caschi sulla sua schiena "[C] Non siamo soli nemmeno qui[/]" È Corax a parlare questa volta, di fatti con un po' di tempo per riprendersi dallo shock potrà notare alcuni uccellacci posseduti con occhi rossi e completamente neri che si dirigono contro di lei e il corvo del tessai. Sono due quelli che si avvicinano di più, vanno più veloci di loro e bisogna sbarazzarsene subito!
TUTTI: Sia dall'alto, per Hana, che vedrà la scena, sia dal basso che potranno percepire ciò che succede. Una ennesima scossa di terremoto separa l'isola dal punto in cui il gigante ha eseguito il taglio. Un ennesimo colpo del gigante va a causare una lesione all'isola, l'attacco era portato per uccidere il gargoyle che stava alle costole di Hana e di Yukio ma che viene prolungato, una linea come quella precedente scava nel terreno per poi... Fermarsi, non attraversa l'isola da parte a parte ma si schianta sotto qualcosa. La nube di polvere e di detriti si ferma proprio in quel punto innalzandosi in una colonna di macerie, un possibile modo per identificare qualcosa che NON si è distrutto, che sia il tempio? Siete tutte e tre sola, ora.
[Stessi tag][GDR GO!][18:48]
Uccidere le ha fatto perdere di vista l’obiettivo finendo così per isolarsi, fantastico per quanto prima sia riuscita ad avere notizie di Mekura, notizie ben poco rassicuranti, gli ha già affrontati, pian piano inizia a ricordarli e riconoscerli, quelle creature fuori dal covo, probabilmente sono legate ma come le avevano allontanate? Era stato Azrael in gran parte e questo non volge a suo favore. La copia svanisce e altri ragni si riversano fuori da quel corpo senza testa. Non ha tempo né le forze e non può esagerare. L’armatura per ora resta al suo posto, viene mantenuta in modo da restare il più possibile lontana dai ragni, in questo momento lei andrebbe a flettere le sue gambe, con le ginocchia flette e i talloni alzati, sbilanciandosi in avanti e flettendo il busto andrebbe a tramutare quella camminata in uno scatto che dovrebbe portarla ad allontanarsi di trentacinque metri, anzi trentasei considerando quello già presente, dal cadavere o meglio dalla sacca che contiene gli odiosissimi ragni. A questo punto riprenderebbe a camminare decidendo quindi di concentrarsi, chiude gli occhi per percepire il mondo intorno a sé, per richiamare il potere, far valere il suo contratto e andare a ricercare le farfalle. Andrebbe quindi a comporre i sigilli del serpente e del drago, cercherebbe di sfruttare la sua unione con le farfalle per richiamarne a sé almeno una, con il poco chakra che le è rimasto. Non chiude gli occhi continuando a camminare in avanti così da cercare di far apparire al suo fianco una farfallina bianca dotata di strani riflessi rossi, sembra illuminarsi, come se lei stessa emanasse della luce, pare quasi essere composta da fuoco. La farfalla dovrebbe avvicinarsi e svolazzarle accanto. Se fosse riuscita a richiamarla quindi semplicemente andrebbe ad abbassarsi verso i suoi piedi, verso il basso <distruggine il più possibile> queste semplici parole andrebbero a direzionarsi verso la farfalla che quindi a sua volta andrebbe a svolazzare velocemente verso il più grosso cumulo di ragni che minacciano Kimi. Tenterebbe così di andare a schiantarsi su di essi per farne esplodere e bruciare il più possibile In questo momento la sua mano destra andrebbe ad immergersi all’interno della tasca così da andare a ricercare uno dei tre tonici che is porta dietro, la stanchezza è troppa e il chakra scarseggia, si sente allo stremo, per lei è quasi finita, potrebbe semplicemente morire a causa della mancanza di energie eppure ora sa a cosa può ricorrere. Infatti se fosse riuscita a prenderlo e reggerlo tra le mani velocemente se lo porterebbe alla bocca così da andare a ristabilire il chakra nel suo corpo, dovrebbe sentirsi subito più ristorata e carica. Per ora quindi rimane semplicemente in movimento, camminando il più velocemente possibile cercando di calpestare i ragni invece che farseli salire addosso, calpestarne il più possibile, cerca semplicemente di resistere [arte del veleno liv 2][ chakra 2/80][tonici recupera chakra 2][1/4 scatto][2/4 farfalle ali di fenice][tonico recupera chakra]Kimi usa Tonico recupero chakra!
<o-ottimo lavoro> è un disastro, si è fatta avvelenare da quel serpente ed adesso il siero sta facendo effetto, per di più la creatura con le corna da cervo sta venendo contro di loro. Con il byakugan dovrebbe riuscire a capire più o meno la situazione ma i sensi la stanno tradendo non sa quanto questo possa peggiorare..poi il tempio <!> non è distante ma quel veleno la sta tradendo, l'unico modo con la quale può effettivamente risolvere questa storia e Kimi. L'unica che sappia di veleni e forse riesca anche a trovare un modo per aiutarla è lei...per quanto le sembra improbabile che Kimi conosca nel suo vocabolario la parola "soccorrere" Prende un lungo respiro e si allontanerebbe dalla copia di Yukio osservando come questi a causa della luce del fuoco stiano battendo in ritirata <avevo ragione> affanna maledicendo il fatto di non avere con se delle armi come le bombe di luce, sarebbero state essenziali ma lei ha smesso di usarli quando una di queste l'ha quasi accecata brutalmente tanto da farle letteralmente male..grazie a Yami. <dove è Katsumi quando serve?> dove è Azrael? non ha tempo per i sentimentalismi, prende un lungo respiro e alzerebbe la voce <KIMI!> la cercherebbe urlando il suo nome, erano a 20 m l'una dall'altra non dovrebbero essere troppo lontane. La ragazza cercherebbe di rimanere vicino al fuoco in particolare alla figura carbonizzata della creatura fatta fuori da Yukio, Guardandosi intorno e cercando qualcosa per poter tenere una fiamma quanto meno viva. Non riuscirebbe a pensare bene, a malapena si reggerebbe in piedi. <ah...ah..> Porta le mani alle ginocchia, conscia che non ha tempo da perdere e che il tempio seppur appannato è li vicino quindi deve fare una scelta: andare da Kimi o raggiungere il tempio, o trovare un modo per prendere il fuoco. Prende un lunghissimo respiro e cercherebbe di spaccare con la forza del suo peso uno dei rostri del uomo cervo dove sarebbe più danneggiato dal fuoco corroso da esso E se fosse riuscita a farcela, lo afferrerebbe per tenere con se il fuoco cercando di tenere viva la fiamma stando attenta che non cada e si concentrerebbe con gli ultimi sprazzi di lucidità di correre in direzione di Kimi sempre che riuscisse a vederla, ma è a poco più di 20m da lei, dovrebbe farcela. Allungherebbe il passo per quello che può cercando di mantenere l’equilibrio per arrivare dalla Doku <ahh KIMI!> continuerebbe a chiamarla ad alta voce, <porca…Maledizione> inveirebbe cercando di raggiungerla procedendo a destra come suggerito da Yukio se da sola con il byakugan non riuscisse a trovarla. [1/4 spostamento verso il cadavere -2/4 attacco al rostro - 1/4 spostamento verso Kimi] [dimenticanza, Byakugan liv II on e 59/80 ch tot]Dall'alto delle loro teste si può vedere Corax con sopra Hana, intenzionata a lanciare qualche arma e carte bomba per uccidere quegli uccellacci, almeno il più possibile per liberare la zona di Corax così che possa atterrare vicino al tempio. Kimi richiama la farfalla che finalmente le da una tregua, luce, fiamme, quello che serviva, serve così tanto da avere un buon spiazzo di 'aria' così che non debba fare tutto di fretta, un po' di pausa insomma. Il tonico ha il suo effetto negativo, quello di disattivare il chakra ed ogni cosa associata ad esso così come l'armatura e l'innata, ma non ci sono pericoli... Per ora. Mekura accusa ancora di quella difficoltà nella vista, fortuna vuole che rimane invariata e non peggiora, si sarà fermata li l'avanzata del veleno del serpente potendo, forse, sperare in una guarigione veloce ed automatica del proprio corpo. Appena proverebbe a mettere le mani su quel rostro del cervo il calore e la temperatura eccessiva dello stesso inizierebbero a far aumentare il calore della mano della hyuga un calore che si propagherebbe prima sui guanti di essa ma... Non sono completamente ignifughi , le dita inizierebbero per prime a ustionarsi poco alla volta ed il tessuto sembrerebbe formare una specie di colla con la pelle del palmo. Bisogna tenerlo quell'oggetto a se oppure la morte sarà veramente dolorosa, meglio un po' di sofferenza che la morte, no? (-5 pv). Per fortuna che Kimi utilizza la sua farfalla come attacco ai ragni, un intuito per Mekura così da poterla identificare grazie all'attacco composto da luci e fiammelle, potendosi avvicinare ad essa ed a arrivare ad una distanza di pochi metri, classica distanza anche per una discussione in combattimento insomma, poco più di un metro. Entrambe continuano i loro movimenti al tempio, entrambe sono aiutate dalle fiamme scaturite prima ed entrambe... Non vedono Yukio. Corax parla con entrambe dall'alto "[C] Dritte, sempre dritte,siete arrivate ragazze! Forza![/]" Le incita, ed entrambe sollevando lo sguardo possono vedere come il corvo scenda in picchiata, avvertibili gli spostamenti d'aria delle sue ali che alimentano le fiamme precedentemente create e aiutano a tener lontane le bestie. Il gigante muove una ennesima offensiva, un altro colpo che trancia ancora parte dell'isola da parte a parte, il colpo arriva a due metri di distanza dal corpo di Kimi e di Mekura, dividendo l'atollo e spostando l'altra parte verso il mare, distaccando poco alla volta ogni pezzo, un aiuto a sbarazzarsi dei nemici appostati nell'altra parte. Hana atterra sana e salva ma con qualche graffio e puntura sul corpo (-5 pv) con Corax che rimane appollaiato sul cornicione del tempio. Mekura e Kimi arrivano ad esso dopo qualche decina di metri ormai potendo vedere quel portone incastrano nella pietra, unito da radici, tronchi e chi più ne ha più ne metta. Yukio, sar proprio lui l'ultimo ad uscire dalla foresta con un passo calmo e delicato. Alcune lance che passano da parte a parte il suo corpo, segni di graffi, qualche ustione, tutto visibile da quella corazza che lo protegge, Mekura forse la conosce meglio di tutti quella trasformazione, il sigillo del cielo che in casi estremi tira fuori per 'non accusare' "S-scusate... Per il ritardo..." La voce tremolante appena, continuando a camminare con quegli oggetti conficcati nel suo corpo "Non è finita... Dobbiamo liberare Akendo... Un ultimo sforzo ragazze... Buttate giù il portone"[STESSI TURNI][20:01]
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L’urlo di Mekura è arrivato, la osserva mentre continua a camminare <mekura!> esclama, il fiatone, la stanchezza che la pervade, specie ora che è con il chakra disattivato <che succede?> sembra strano, specie da lei ma è lì per aiutarla, le deve molto, è riconoscente nei confronti della Hyuga questo è innegabile. In quel delirio comunque andrebbe semplicemente a cercare di concentrarsi mentre le sue mani vanno a comporre il sigillo della capra. Tenterebbe così di concentrarsi e attingere alle sue risorse. Andrebbe a concentrare tutte le emozioni dietro alla fronte, proverebbe a radunare l’ansia, l’adrenalina data dal combattimento, la paura di perdere quella bambina in quel luogo lasciando che le energie psichiche così si alimentino andando a vorticare in quel luogo, similmente ora andrebbe a concentrarsi sui suoi muscoli, il piacere dato dai morsi dei ragni, la stanchezza della sue membra sfiancate dal combattimento, cercherebbe di andare a concentrarsi su tutto questo mentre andrebbe a radunare le energie fisiche nel basso ventre, proprio dove immagina ci sia la bambina. Se fosse riuscita ora proverebbe a muovere le due sfere, quei due piccoli vortici, le energie mentali verrebbero fatte scendere mentre quelle fisiche salire. Mentre le muove andrebbe a controllare la loro velocità di rotazione così da permettere alle due di unirsi nel momento stesso in cui si incontrano all’altezza della bocca dello stomaco. Questo dovrebbe permetterle di fondere le due tipologie di energia differenti in una sola, andrebbe così a richiamare il chakra che ora le darebbe nuova forza e nuovo vigore. Spingere il suo chakra verso il suo sistema circolatoria così da tornare a tutti gli effetti una vera ninja. Se fosse riuscita andrebbe solo a fissare Yukio, preoccupata forse per quei graffi e quella voce, si morde il labbro senza parlare. Annuisce verso di lui e punta lo sguardo <Io provo ad indebolirla tu butta giù tutto> si fida di lei, abbastanza da affidarle la riuscita di quella tattica. Come prima ora andrebbe a comporre i sigilli di bue tigre e cinghiale <attaccherò i cardini, non farti trovare nella traiettoria> la avvisa per sicurezza anche se non crede sia così stupida. Ma ora deve pensare solo al suo chakra che dovrebbe a confluire sotto ai palmi delle sue mani, andrebbe a formarsi una bella massa. Quindi lo ascerebbe fuoriuscire fuori dai palmi, sia destra che sinistra per poi limitarsi a creare delle mezzelune questa volta orientate perpendicolarmente al terreno, e non in maniera parallela. Se fosse riuscita trancerebbe il legame con il suo chakra per andare a lanciarle e farle partire verso i cardini della porta davanti a loro [ chakra 50/80][tonici recupera chakra 2][24 richiamo chakra][2/4 mezzelune di chakra x 2] <veleno> risponde debolmente e con la mano ustionata per via del modo in cui ha stretto il rostro per tutto il tempo in modo da evitare che altri nemici arrivassero nella sua posizione per accerchiarla..uno scambio equo per le sue condizioni. Ma non è la sola che è messa male, infatti oltre a Kimi che sembra essersela cavata relativamente bene e con lei anche Hana, Yukio..lui era messo male, molto male <!> sgrana gli occhi osservandolo mentre prende un lungo respiro <sembra...sembra che questa sia davvero una missione suicida hum?> mancano tutti gli altri per poter fare qualcosa e Yukio, sta reggendo tutto il peso da solo <mi dispiace> afferma verso questo annuendo <certo che lo buttiamo giù. > lascerebbe cadere il rostro a terra e prendendo un lungo respiro ascolta quello che afferma Kimi <si..> Affanna stanca e attende la giusta tempistica con Kimi per poter agire <attaccherò il centro allora in questo modo non dovresti riuscire a colpirmi> quindi chiudendo gli occhi cercherebbe di concentrare parte del suo chakra dalla bocca dello stomaco verso gli arti superiori. Porterebbe le braccia a piegarsi a squadra mentre le gambe verrebbero divaricate. Concentrerebbe altra energia verso i punti di fuga per poi cercare di scaturirla verso l'esterno in modo da creare attorno alle braccia prima solo della energia che vorticherebbe furiosamente attorno a questi poi la plasmerebbe in modo da poterla modellare in modo da formare delle bocche di leone in entrambe le braccia. L'unica mossa che gli sembra adatta per quella situazione. Prenderebbe il suo tempo e da li piegando le ginocchia verso il basso portando la gamba destra in avanti la ragazza correrebbe in direzione del centro della porta con le braccia ferme in quella posizione ed arrivando a contatto cercherebbe di portare avanti le braccia e di conseguenza colpire la porta di pietra con entrambi i pugni chiusi ricoperti dal suo chakra che le permetterebbero di rendere il colpo più performante e più forte e, si spera aprire la porta con il colpo combinato di entrambe le chiunin dovrebbero quanto meno indebolire le porte. Solo dopo aver portato avanti il colpo cercherebbe di saltare indietro di circa 4 metri ed indietreggiare ancora cercando di portarsi a 9 metri dalla porta in modo da allontanarsi dalla suddetta nel caso questa cadesse in avanti o qualcosa dall'interno uscisse verso l'esterno e riprenderebbe fiato data la fatica che ha fatto per mantenersi anche solo stabile sulle gambe. [byakugan liv II - 49/80 ch tot - passo dei leoni gemelli][turno 1/4 movimento -2/4 attacco - 1/4 movimento]Il passo di Yukio scandisce il tempo, piedi che si sollevano ed ad ogni passo compiuto da esso su quella scalinata va a combaciarsi coi gesti di Kimi e Mekura mentre Hana resterebbe per un attimo in disparte sotto il piumaggio di Corax. Kimi esegue egregiamente,come prima, due mezze lune che vanno a spezzare i cardini, cosa ottima dato che nello stesso tempo Mekura esegue i doppi pugni andando a ribaltare le due ante del portone in pietra, ribaltandole all'interno. "Akendo..." Già, è proprio lui che c'è li, basta varcare la porta per seguire il corridoio sulla sinistra che porta a quella specie di tempio sollevato e sospeso nell'aria. Al centro v'è Akendo incatenato con avanti a se un portale, nessuno li presente, tutto è vuoto. Il tempio è illuminato dalla tenue luce di alcune torce interne e niente di più "State indietro..." Borbotta, il passo è ancora lento ma non eccessivamente. Salirebbe sopra una delle ante del portone iniziando la camminata verso Akendo, è li il suo allievo prediletto,colui che ha allevato dai tempi dell'ormai defunto Kyuzo Hosoi, è lui ed è li, incatenato. "Oh che cazzo ti hanno fatto..." Ed a ogni passo le mani si muovono sulle varie lance che trapassano il proprio corpo, togliendosele da dosso lasciando a seguire degli schizzi di sangue, spiedi che vengono tolti con lo stesso effetto lasciandoli al suolo "INTRUSO!" Sopra le loro teste, appeso a testa un giù un essere malforme completamente nero, è simile a uno di quelli che all'inizio le due copie del tessai avevano freddato, sembra essere privo di scheletro ma si tiene in piedi, una essenza nera somigliante al sangue nero ma non proprio "È controllato dal sigillo!" Ennesima nota che rivolge a loro "Dovete tenerlo occupato mentre lo sciolgo, non fatelo avvicinare a me!" Uno scatto di Yukio che lo porterebbe proprio al centro dell'altare dove Akendo è li, incatenato e doloranti, non come lo avevano raffigurato le sue missioni, iniziando la procedura del rilascio del sigillo.
Per voi la situazione è decisamente più delicata, a quanto pare quel soggetto NON potete ucciderlo se prima non si scioglie il sigillo e... Non si deve avvicinare a Yukio! Che è proprio quello che fa, il proprio corpo fa fuoriuscire da ogni punto una serie di cunei che lo rivestono completamente, pronto a scattare verso la zona dell'altare per disturbare il rilascio del sigillo.
[Turni: Stessi][Tempistiche: Yukio ha bisogno di due turni per sbloccare il sigillo][Tempo: 20 minuti a testa][Statistiche nemico: Nada, andate avanti con le descrizioni, continuate a farmi vedere di che siete capaci di fare][21:40]
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https://www.youtube.com/watch?v=K3EgAgqIZJE
Distanza da bersaglio: 3 metri
Veleno, a quella parola la osserva, ne guarda i movimenti, l’agilità non sembra compromessa il che è un bene almeno in via teorica <non posso curarti, il mio antidoto non funzionerebbe> replica a sua volta ora. Ma non c’è tempo da perdere, la porta sono riuscita a distruggerla quindi è il momento di addentrarsi in quel luogo. Sembra andare tutto fin troppo liscio ed ecco infatti quel guardiano informe, quella creatura che non possono uccidere <non ti toccherà> replica quindi verso Yukio, gli occhi che si riducono a due fessure, iridi azzurre a fissare il nemico di ora, no non ha intenzione di far correre rischi al Tessai, non altri. Le sue risorse sfortunatamente sono limitate ora. Nuovamente andrebbe a concentrarsi sul suo chakra, il vento che sfiora il suo viso, l’aria statica ma che comunque dovrebbe esserle percepibile, userebbe quella per evocare alla sua mente la potenza del fuuton, i tornati capaci di radere al suolo villaggi interi, la forza con cui ferisce il volto e spinge le persone, andrebbe a concentrarsi su queste immagini, su questa potenza mentre va ad inspirare e le mani compongono i sigilli del gallo e del bue, infine arriva quello delle lepre che lei manterrebbe, senza scioglierlo. L’aria viene inspirata, lei andrebbe a riempire al limite massimo i suoi polmoni, espandendoli. Mentre trattiene in lei l’aria e quindi per il momento cessa di respirare il suo chakra verrebbe convogliato proprio nei polmoni, la forza del vento, specie di quello freddo che porta con sé neve e tempeste, è lui che sta evocando ora, è quella specifica tipologia. Se fosse riuscita fino ad ora il chakra dell’elemento fuuton andrebbe a riempire i suoi polmoni, gli alveoli verrebbero irradiati mentre l’aria al suo interno verrebbe raffreddata. Il sigillo della lepre sempre disegnato dalle sue mani. La temperatura dell’aria viene fatta scendere velocemente mentre la bocca si gonfia, l’aria torna a risalire, pronta ad essere espulsa, raggiunta la temperatura ottimale di -5° gradi lei andrebbe a soffiare con forza tutto. Facendo questo va anche a flettere in avanti il busto, piegando così la pancia e comprimendo il diaframma così da essere sicura di dare maggior forza e potenza a quell’attacco. Una massa di aria gelida andrebbe quindi a riversarsi fuori da lei, diretta al bersaglio, deve tenere al sicuro Yukio, permettere a Mekura di agire, deve almeno poterlo rallentare. Se fosse riuscita quindi comporrebbe il sigillo <Ho bisogno di qualche istante per l’innata ti lascio il resto> e con queste parole a sua volta tornerebbe a concentrarsi. Ancora una volta andrebbe a toccare il suo normale flusso di chakra che questa volta andrebbe invece a direzionarsi nelle ghiandole salivari, in quelle sacche di veleno. L’ andrebbe a lasciarlo in immersione qualche istante, quasi stesse bagnando un filo per colorarlo, allo stesso modo lascia che il chakra, porzione per porzione, vada a sporcarsi, lascia che le proprietà tossiche gli vengano trasmesse. Se fosse riuscita quindi tornerebbe a lasciare che il fluire di quell’energia torni normale, il chakra tornerebbe nel suo sistema sporcato dal veleno tossico, rendendo così la sua pelle pericolosa. Dovrebbe quindi essere riuscita a richiamare nuovamente l’innata. Non ha tempo per concentrarsi su Akendo ora, si fida di suo padre e fa affidamento sulla Hyuga, per Hana si limita ad ignorarla, non sa perché sia lì ma l’ha vista in azione quel tanto che basta per contare sulla sua furbizia, insomma si spera che non decida di mettersi in mezzo e poi insomma c’è anche il corvo. Lei è completamente concentrata su quell’ombra, quel nemico privo di scheletro e fatto di qualcosa di molto simile all’innata Kokketsu a suo parere. Al resto penserà dopo, la missione non è finita, deve restare concentrata[arte del veleno liv 2][ chakra 38/80][tonici recupera chakra 2][2/4 aria gelida][2/4 richiamo innata][tonico recupera chakra] Kimi le da la bella notizia <ah...meraviglioso> La porta si apre e finalmente davanti a loro <..:> prende un lungo respiro mentre lo osserva incatenato, sofferente e con quel guardano, una ombra nera, senza scheletro ma di denso chakra nero. <...Akendo> Yukio intanto va avanti, scattando verso Akendo all'altare, zona controllato dalla stessa bestia.<...> dove diavolo è Katsumi quando serve il fuoco? DANNAZIONE. Il rostro non è molto lontano ma prederebbe altro tempo prima di riuscire ad aiutare, l'unico modo adesso è tenerlo a distanza <Si!> esclama la ragazza mentre I due leoni di chakra verrebbero mantenuti nelle braccia della ragazza mentre continuerebbe a pompare altro chakra verso questi. Deve stare attenta e non sprecare quello di cui già dispone, inoltre non sarebbe distante dalla sua posizione, potrebbe colpire la bestia e vedere se un colpo di chakra è capace di provocargli qualcosa. Mekura a questo punto prenderebbe la mira sempre in accoppiata con Kimi, Solleverebbe le braccia verso la bestia prima che questa arrivasse verso la direzione di Yukio e Akendo entrambi in una situazione delicata e cercherebbe di concentrare il chakra verso gli arti superiori. Comprimerebbe e stringendo gli occhi cercherebbe di rilasciare verso l'esterno cercando di lanciare letteralmente i leoni dalle braccia in modo che puntassero la figura oscura nella parte più ampia e più facile da colpire, quindi il centro della suddetta, in modo da colpirlo ed allontanarla da quei due; deviare il suo successivo scatto verso il possessore del rinnegan ed il tessai. Insomma metterlo se non in una posa difensiva almeno cercare di fargli perdere tempo e distrarlo. Se fosse riuscita ad allontanarla da loro a dare il tempo a tutte e tre di muoversi e fare quello che serve, Mekura scatterebbe correndo, cercando di piazzarsi tra questa e Yukio mettendosi in mezzo a loro così da fare da scudo per quello che potrebbe accadere successivamente. <KIMI CONTINUA A RALLENTARLO! attaccatelo ai fianchi!> griderebbe Mekura in modo da farsi sentire dalla Doku mentre manterrebbe una posa difensiva rispetto al suo avversario attuale, che starebbe quasi affrontando frontalmente, l'unico modo in cui potrebbe distrarlo ora [Byakugan liv II - Passo dei leoni gemelli +3 per distanza + 3 mantenimento 39/80] [2/4 per attacco - 1/4 di movimento] Forse, è vero. Che fino ad ora non ha fatto altro che cercare nella litania del mantra un pretesto per non trovare rabbia e frustrazione. Forse è vero, che fino ad ora, il risultato della sua privazione e del suo sacrificio altro non è stato che un modo precoce per poter abbandonare tutto: famiglia, villaggio, identità. E lì, al centro, giace quello che repressamene ha incolpato in tutti questi giorni quando, forse ingiustamente accusato, per colpa sua ha deciso semplicemente di rinunciare a tutto. E che colpa ne ha poi un martire che giace al centro su di un altare, martoriato nello spirito e nell’anima a causa di un dono che ha il sapore della maledizione? E’ il retrogusto agro amaro del potere. Ah, ha proprio ragione Yukio. Come ti hanno ridotto, Akendo? In questo Samsara non ci puoi proprio uscire, l’Eternità di sofferenza ti dona quasi quanto l’aria di un sorriso che raramente hai espresso. E sulla faccia di Hana, una spettatrice senza nome qualunque, il tutto diventa facile da leggere; un libro tremendamente suscettibile alle emozioni represse di mesi e mesi passati in pellegrinaggio alla ricerca di un’ombra. E ad un passo da lui, alla fine, c’è sempre stata. Un passo, uno solo. Eppure… sempre così maledettamente vicino da poterlo afferrare, sempre così maledettamente lontano da gettar ombra dietro di sé – di quelle scure, fredde, particolarmente sinistre che ti investono completamente e ti lasciano spiazzato, ma allo stesso tempo rasenti fuoco per falene. E smorza la rabbia che ha stringendo le nocche, serrando le mani in due pugni e conficcando le unghie nelle soffici e pallide carni rigate da qualche graffio. Ed è ansia. Ed è tensione. Ed è l’ennesimo nodo che dalla gola passa allo stomaco: immotivata ed insensata frustrazione – lui dovresti essere un esempio. Dovresti essere già lontano da qui, con le tue forze, da solo. E’ naturale che, una come lei, sia immobilmente costretta a sfiorare un ventaglio d’emozioni che le blocchi la voce in gola facendola morire? Sensibilmente anestetizzata dal vuoto di mesi che si scaraventa sulle spalle e la spintona, rendendola pallone per calci e pugni emotivi – ce l’ha stampato in faccia. “Sono così arrabbiata che ti ridurrei peggio di quanto tu non sia ridotto ora”. Distoglie lo sguardo e si costringe a mettere radici al suolo, giacendo in un mutismo che quasi fa sgomento per il tremolio delle mani che si ripercuote nell’impasto del chakra più irruento – tanto da generare all’altezza della bocca dello stomaco un vortice complice e reo di un connubio mediante Suiton il quale incentivando le inclinazioni della ex Hyuga – perfettamente consapevole di non dover effettivamente oltrepassare una data linea, tant’è che permane completamente immobile giacchè fuori dalla portata e dagli interessi del target – che si limiterà ad attaccarlo in distanza e con qualcosa che non possa né ledere qualcuno o intralciare il percorso della Hyuga o della Doku e allo stesso tempo impedire di creare effettivi danni letali al target. Socchiude le palpebre, calando il sipario di ciglia nere, un colpo di lingua contro il palato e rasente un flusso palpabile e visibile - emulando lo stillicidio – grosse gocce di Suiton dovrebbero or ora plasmarsi nelle sagome di quattro colibrì dal becco appuntito. Il Suiton tremola, prende forma, traspare di definizione limpida. Qualora vi fosse riuscita, tutte e quattro le costruzioni elementali a mo’ di colibrì dovrebbero or rispondere alla gestualità dell’albina che si limiterà a fendere l’aria col braccio destro indicando la via ai quattro colibrì. Forse un po’ per via trasversa, considerando lo status mentale dell’albina, lo spunto di Mekura raggiunge le sinapsi collegate al cervello: sarà questo a darle il pretesto per direzionare i colibrì. L’intento è quello di creare una distrazione sufficiente a stabilire una sorta d’impaccio nei movimenti del target, tant’è che proverà a dirigere due delle quattro costruzioni di Suiton nella locazione presunta degli occhi, o lì ove dovrebbe esserci la “vista” della bestia, tentando di farli impattare in presenza dei due occhi dopo essergli andato incontro, probabilmente ronzando – fastidiosi – tanto da creare distrazione. Gli altri duce, invece, dovrebbero semplicemente mirare ognuno ad un fianco diverso considerando l’idea della Hyuga che – in quanto a vista – considera sicuramente più affidabile dei suoi presunti occhi defunti, morti. [ Colibrì (4)] [ Chakra 16/25 ]Manca poco, manca veramente poco per poter rendere libero akendo, siamo ad un passo per liberarlo. Un "clap" della mano di Yukio al suolo innalza una sottospecie di aria dal terreno dell'altare lasciando che le proprie vesti fatte di chakra e quelle di Akendo inizino a sollevarsi debolmente da un'aura mistica, un miscuglio di riti che vengono applicati e sigilli che lentamente vengono sciolti dall'interno verso alle sterno come le stesse catene che si sciolgono in maniera opposta, lentamente a sgretolarsi, lo spiraglio di luce è vicino e prossimo bisogna temporeggiare ma il rilascio sta riuscendo egregiamente seppur lo stesso Yukio faccia sentire il proprio respiro pesante e lento, fin troppo, ai presenti dentro quel tempi. L'essere malforme viene immediatamente bloccato dalla tecnica di Kimi che lo cristallizza al suolo anche se si possono vedere le crepe su quella patina di ghiaccio che lo rivestono, crepe che vanno ad ampliarsi e a far uscire quella sostanza nera di cui ne è fatto. Colpi dei leoni di Mekura spingono il corpo ancora cristallizzato contro il muro, schiantandolo contro di esso e generando una crepa di contenimento, ma l'essenza nera ancora esce marchiando il tragitto che ha fatto dalla sua posizione ad altri sei metri contro il muro. I colibrì di Hana giungono nei punti indicati, assumendo le suddette forme e cristallizzandosi grazie alla tecnica precedente,rimanendo a contatto con il corpo del nemico che... Ormai non ne è rimasta traccia, di fatti si è liquefatto ma della sua reale forma non è rimasto più niente. Su quel tracciato nero che ha lasciato, da questa striscia al suolo uscirebbero tre tentacoli completamente neri, uno di essi avvolge la caviglia di mekura, quella a cui precedentemente è stata morsa, aumentandone i danni precedenti ed iniziando ad arderle la pelle e... la carne. Il secondo tentacolo viene diretto alla spalla di Kimi, spalla sinistra che viene avvolta, il tentacolo passa da sotto il braccio di lei iniziando a bruciarle i vestiti per poi passare alla pelle e carne, il terzo ed ultimo tentacolo invece si avvolge attorno alla vita di Hana, anche a lei le stesse sorti da ustioni con danni ai vestiti e alla pelle. La forza dei tentacoli è tanta da potervi sollevare dal suolo e... Muovervi verso Yukio ed Akendo, un intuibile avvicinamento dell'essere verso l'altare sotto forma di tentacoli "Il padrone non deve essere disturbato" Una voce che rimbomba nel tempio ma che nessuno proferisce, forse è lo stesso essere che, sotto forma di tentacoli, sta parlando. Ogni tentacolo ha diversa lunghezza proprio per mirare a tutte e tre le persone li presenti. Le catene che tengono imprigionato Akendo, intanto, stanno diminuendo sempre della loro esistenza, dissolvendosi nel nulla secondo dopo secondo... mancano gli ultimi nodi e i cerchi che tengono fermo il corpo del possessore del rinnegan, solo quelli e tutto avrà una fine... Forse.[tentacolo Kimi: 6 metri/tentacolo Mekura: 8 metri/tentacolo hana: 8 metri][STESSI TAG][22:33][Distanza voi/tempio: 5 metri][GDR GO!][ULTIME AZIONI!]
AH, vero, editi pv: -5 a testa. <3
Il tentacolo la prende le si avvolge intorno e inizia a lacerarle gli abiti a bruciarli per poi passare alla sua pelle. La sensazione iniziale, il primo stimolo è quello del dolore che corre lungo le sue sinapsi ed ecco che il collegamento nella sua testa viene interrotto, dirottato. Dolore e piacere vengono riconosciuti dalle stesse cellule, ormai malate, che hanno subito fin troppo e finiscono quindi per tramutare tutto questo in semplice piacere. Più forte sarà il dolore più inteso sarà il piacere da lei provato. Il volto arrossisce lievemente, un gemito sfugge dalle sue labbra, sì le sta piacendo e si nota abbastanza. Se a tutto questo aggiungiamo pure gli ormoni in subbuglio non possiamo che avere una pessima combinazione. Non le viene in mente di difendersi, viene annebbiata per qualche istante. Ma suo padre, lo sente, sta respirando piano, Yukio ha ancora bisogno di lei. Si morde il labbro inferiore mentre va a chiudere gli occhi. Il respiro è affannato, non tanto per la stanchezza ma nel tentativo vano di trattenersi. Il volto è completamente arrossato ora, ben diverso dal solito candore mentre le labbra sono socchiuse <dannazione> mormora prima che il fuoco sulla sua carne le strappi un altro lieve gemito. Bene ora tutti conoscono anche quello di lei. Bella madre eh. Ad ogni modo chiude gli occhi, cerca con tutta sé stessa di concentrarsi e ritrovare la farfalla lasciata esplodere all’esterno, ne cerca l’anima che dovrebbe ancora vagare per quel luogo. Cerca un contatto con lei mentre la mano destra cercherebbe di portarsi sulla sinistra, dato che non può provare a muovere quel braccio senza farsi distrarre dal piacere dato dalla stretta. Si concentra su quella che considera la sua casa, lei emissaria degli inferi ora tenterebbe solo di visualizzare le anime intorno a lei, cerca i morti e tutti coloro che ancora vagano su quella terra in cerca di pace. Se fosse riuscita andrebbe a richiamare a sé l’anima della farfalla esplosa poco prima, la destra se si fosse ricongiunta alla gemella andrebbe veloce a comporre i sigilli del serpente e del drago così da farsi riconoscere proprio da quell’anima. Se fin qui fosse andato tutto bene ora si limiterebbe a riportare indietro il piccolo insetto. Concentrandosi tornerebbe a dar vita alla piccola che per salvarla si è sacrificata poco prima. Invoca una sorella, le chiede di tornare da lei, ne ha ancora bisogno, non può semplicemente lasciarla. Ed ecco che quindi accanto al suo volto dovrebbe apparire una farfalla bianca dalle venature rosse, sembra fatta di fuoco, si illumina in quell’oscurità mentre viene portata verso il tempio. Se fosse riuscita quindi si limiterebbe a sospirare aprendo gli occhi <fai saltare la base> non aggiunge altro, quel semplice ordine ed ecco che la piccola alata andrebbe a schiantarsi alla base di quel terreno sperando che così facendo riesca a spezzare la presa e far ricadere Kimi a terra che si limiterebbe ad attutire il colpo e voltarsi verso le altre due. Deve trovare un modo per aiutarle, arrestare quella creatura. Se fosse riuscita quindi tornerebbe a concentrarsi, le mani, nonostante il piacere dato dal muovere il braccio ferito, verrebbero unite per comporre i sigilli gallo e tigre. Tutto questo mentre da entrambe le sue mani andrebbe a fuoriuscire del chakra fuuton, ancora una volta si concentrerebbe così da andare a prestare attenzione ad ogni suono, inizierebbe a scuotere la porzione racchiusa dentro al suo chakra di ogni rumore per poi passare all’aria, all’ossigeno e quindi a tutte le componenti dell’atmosfera. A questo punto se fosse riuscita andrebbe ancora una volta a cercare di colpire la base di quei due tentacoli, cercando di reciderli e permettere alle compagne di liberarsi. . Il busto è voltato verso Mekura, la mano destra è verso di lei che andrebbe a tendersi, con quell’arma pronta a scattare mentre la sinistra viene alzata, lasciandole sfuggire un sorriso compiaciuto e piacevolmente. Alzerebbe entrambi gli arti così da poter mirare meglio, il sinistro in direzione di Hana, il destro verso Mekura, non parla, non riuscirebbe a fare anche quello Andrebbe quindi a tirare quelle due armi di vuoto verso l’oscurità nella speranza di liberare i movimenti alle altre due. [arte del veleno liv 2][ chakra 13/80][tonici recupera chakra 2][2/4 farfalle ali della fenice][2/4 armi di vuoto x2] La mossa era buona, ma quella cosa ha un difetto quanto un vantaggio, la forma è plasmabile, può diventare quello che vuole ed infatti ecco che cosa succede <!!> il tentacolo si avvolgerebbe verso la sua caviglia afferrandola in modo doloroso: tra la sua mano e la sua caviglia non sa per cosa deve soffrire di più <AHRRAHhhhhhhH!!> prende un lungo respiro mentre cerca di abbassare il peso verso il basso in un tentativo di non farsi sollevare in aria per la caviglia trovandosi a testa in giù. <nnnHH!> stringe i denti con i nervi già messi alla prova e così anche la sua tempra. Le sembra di aver fatto una scalata enorme, senza chakra senza, nessuno strumento a sole mani nude ed è stanca molto il suo chakra sta quasi finendo. In più se la sta strascinando verso il centro, allo scanno, sempre per via del veleno non vedrebbe bene ma Yukio ha quasi finito, deve fare, no DEVONO fare un'ultimo sforzo <nhuuu!> si lamenterebbe mentre cercherebbe di fare forza con gli addominali per sollevare le spalle in modo da riuscire a vedere in direzione del tentacolo. Allarga la gamba libera piegandola per evitare di toccare il tentacolo ma di riuscire a mantenere la posizione in aria quindi solleverebbe il braccio destro costretta quasi a fare quella scelta mirando a sua volta alla base o dove riesce a vedere vista la posizione non proprio adatta per attaccare come vuole. Mekura A questo punto cercherebbe di concentrarsi sulla quantità di chakra rimanente, prenderebbe un lungo respiro e raccoglierebbe una certa quantità spingendola verso il braccio teso verso il tentacolo, il destro. Cercherebbe di fondervi la propria alterazione dell'arte del vento. Comprimerebbe e cercherebbe di rendere il miscuglio tra chakra e Fuuton il più sottile possibile. Comprimerebbe e concentrerebbe verso i punti di fuga mentre tiene il palmo della mano disteso in direzione del tentacolo, quindi una volta aver raggiunto una certa quantità Mek allarga le narici e mirerebbe non alla base ma a metà di questa ma in modo che il colpo potesse muoversi quasi frontalmente verso la base dalla quale proviene. Quindi rilascerebbe il chakra verso l'esterno cercando di ricreare il palmo d'aria il quale viaggerebbe per circa 15 costringendola a liberarla staccandogli il tentacolo, o, in ogni caso allontanare il tentacolo dalla base. Se l'avesse liberata Mekura tenderebbe il braccio sinistro come appoggio per non schiantarsi completamente a terra. Cercherebbe di roteare sul braccio e di cadere appoggiando sulla gamba ancora buona. La dovrebbe far cadere di fianco ma abbastanza bene da non farsi più male e da rimetterla in piedi, dopo di che si assicurerebbe della condizione delle altre due ma sopratutto di Yukio se ha finito, non ce la fa più. necessita di prendere un tonico <YUKIO!> lo chiama sperando che abbia fatto prima che lei non riuscisse a reggere oltre. [2/4 attacco ][Byakugan liv 2 - palmo d'aria 22/80 ch tot][stesso equip] aggiunta [onda 4m grandezza] Incagliata nei pensieri che la scombussolano, in un momento dove l’ultimo dei suoi problemi dovrebbe essere il travaglio che la mente affronta nelle proliferazioni mentali, a ridestarla vi è bruciore. Consuma seta e carne, ustiona la pelle e ne lascia un residuo rosso che solo mediante pedaggio di dolenza accusa sull’incarnato cadaverico, mentre la stoffa del kimono inizia a diventare brandello inutile. < NH-> stringe i denti, incassando silenziosamente – e a volte ci si sorprende di quanto vivo possa sembrare un morto. Non è niente, davvero – si costringe a trattare così l’inesperienza da battaglia, non come un errore né come una penitenza. Come una sfida troppo ardua da affrontare, questa le si para dinanzi come l’impossibilità. Ogni fibra muscolare risponde ed unicamente dolore viene immagazzinato, in forma di contrazione e spasimo nell’impossibilità di trovarci anche solo un rantolo di piacere al contrario della Doku. A saperlo, potrebbe avidamente invidiarla. Corruga la fronte, ribollendo più interiormente che esteriormente: sente bruciare sotto il palato l’acre del dolore, mentale più che fisico. E avido, il tentacolo la lambisce cingendone la vita manco fosse un amante premuroso che s’assicura dell’incolumità della propria amata – un tranello demoniaco fatto di strette ed asfissia, quel minimo d’amor proprio che non ha mai avuto e che ora la spinge a ricercare mediante istinto di sopravvivenza il tascapane al fine di far slittare via un kunai: quest’ultimo, ruotando appena a mezz’aria, dovrebbe ritrovarsi nel palmo dell’albina che si premurerà d’agguantarlo con la destra rivolgendo la punta al tentacolo: nel centro, lì dove un bravo samurai aspirerebbe al seppuku ricercando complicità col proprio kaishakunin, il kunai calerebbe tentando di conficcarsi nel tentacolo per poterlo istigare – mediante presunto dolore – a mollare la presa. Lo estrarrebbe, ammesso e concesso fosse riuscita, di modo che l’arma possa comunque essere riutilizzata nelle eventualità più svariate. Come se non bastasse, la propria energia spirituale – coniugi quella mentale e quella fisica – verrebbe istigata allo scorrere, veloce, in direzione dei capelli. Trasmigrando similmente al sangue, emulando lo stesso flusso respiratorio ma dal basso verso l’alto, il chakra dovrebbe rimpinguare ogni cellula del proprio corpo fino alla fuoriuscita dagli tsubo superiori posti sul capo tentando di lambire la fibra del cuoio capelluto, investendo ogni filamento di filigrana bianca di modo che quest’ultima possa scivolare fino al suolo e allo steso modo stringersi intorno al corpo della senza Clan. In una morsa fatta di capelli che or ora s’irrigidiscono tanto da assecondare la medesima consistenza dell’acciaio, un guscio emulante un bozzolo dovrebbe preservarla eventualmente scoprendo unicamente piedi e volto. Si sfrangia ogni singolo filamento, formando così coni appuntiti e spuntoni, un giaciglio di spine e rovini nel quale giace e che non solo dovrebbero proteggerla – giacchè perfettamente immobile, avvezza oramai nel farsi scudo in un modo simile – ma anche danneggiare, puntellare e allo stesso modo sgualcire quanto più ferire lo stesso tentacolo che dovrebbe in qualche modo rilasciarla dandole modo di ritrarre la fibra dei capelli soltanto ammesso e concesso fosse riuscita nel tentativo di liberazione – del resto, non ci tiene minimamente a ricadere sui suoi stessi aculei e, d’altro canto, la sola caduta dovrebbe implicarle un movimento abbastanza repentino – quello di braccia che parano il volto e di gambe che tentano comunque di incontrare il più docilmente possibile il suolo in modo tale da non schiantarsi ma attutire – mediante ginocchia – la caduta senza risentirne particolarmente col proprio fisico. [ Simulacro di Spine ] [ Chakra 13/25 ]Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine e desiderata più che mai questa volta. Gli attacchi del trio femminile si susseguirebbero in una combo micidiale che, come inizio, hanno a favore la luce che viene scaturita dalla farfalla recuperata dalle varie anime vaganti del loco, rigenerandosi e morendo per l'ennesima volta contro quel punto. Tutti i tentacoli a quella luce paiono mancare di forza, come se si stessero per sciogliersi. I colpi delle tre vanno a trafiggerne l'essenza, colpi di Kimi che tagliano parti di tentacoli per aiutare le colleghe e il proprio, Mekura che copie dei palmi d'aria atti a togliersi di mezzo il proprio e hana che si riveste dei propri capelli intrisi di chakra così da perforare in più punti quella tecnica o essere tanto stravagante quanto... Pericoloso. "RILASCIO!" Le parole di Yukio rimbombano nel tempio lasciando un eco che sbatte contro le pareti dell'enorme sala fino alle profondità che essa racchiude dentro le sole quattro mura. Alcuni sigilli vengono composti solo con la mano sinistra e- "Hiraishin" Il sigillo dell'hiraishin si creerebbe sotto la mano del Tessai atto a fare un processo inverso, il richiamo da una posizione diversa dalla sua attuale. Un gruppo di cinque persone, escluso Totoro che non vi è presente, comparirebbero. Tre persone si dirigono verso il trio di donne generando una piccola barriera attorno ad esse atte a proteggerle, un'altra di quelle persone prenderebbe al volo Akendo, poggiandolo al suolo e prestargli le prime cure mentre un'altra creerebbe la stessa cupola sopra di lui ed al suo collega che lo sta curando, l'unico scoperto è il Tessai che agita la mano destra verso il cielo. "Kokketsu no jutsu" Bhe, anche la sua parte in qualche modo deve starci, o no? Dai suoi piedi e dalle miriadi di ferite il sangue nero andrebbe ad uscire copioso, tutto il terreno dell'altare diventerebbe nero e un'onda anomala a toccare il soffitto prenderebbe il sopravvento, la destra si abbasserebbe del tessai mentre quel sangue che si moltiplicherebbe sempre di più investirebbe l'intero tempio, portando fuori da quella zona buia i rimasugli neri dell'essere che il trio fronteggiava lasciandolo alla luce della luna a morire definitivamente fra le 'cure' di Corax. Il trio rimane semplicemente protetto sotto quella cupola, avvolte da un nero denso, impossibile per loro guardare attraverso e Mekura vedrà attorno a se solo chakra, segno che è proprio il sangue del tessai. I minuti passano ed il livello dello tsunami appena creato cessa fino a svanire completamente, lasciando li il tessai, al suolo con la pancia verso il terreno e senza nessuna protezione attiva, senza l'innata a proteggerlo e senza il sigillo del cielo. Corpo rivestito di fori in più punti e ferite di vario genere, piccolo sforzo forse un po' troppo eccessivo. Missione completata e... Per kimi, Akendo esiste ed è li![RICHIESTA END]
Riesce a salvarsi, a liberarsi da quel tentacolo proprio grazie alla farfalla riportata in vita salvo poi tornare a sacrificarsi per aiutarla. Riesce anche ad aiutare le altre due ed eccole lì, improvvisamente circondate da tre persone, una barriera nera che si forma intorno a loro, che sta succedendo? La mano destra va sulla spalla sinistra solo per toccarsi la ferita, pessima idea. Un minuscolo gemito prima di tornare alla realtà <YUKIO!> urla cercando di schiantarsi proprio contro quella barriera, volendo solo attraversala, aiutarlo, scoprire cosa c’è oltre. Non sta più pensando alla bambina, al suo stato, all’improvviso tutto si richiude per lei, dimentica il mondo, conosce solo quel luogo protetto, quei tre che le tengono, a parere suo in prigione. Non può che attendere in silenzio con gli occhi sgranati e puntati sulla cupola nera, la osserva, il respiro è affannato, stanca, affaticata e spaventata. Ed ecco che dopo infiniti secondi la tecnica finalmente si scoglie lasciando a loro la visione. Oh Akendo, a quanto pare esisteva davvero non ha faticato per niente, lo sguardo corre su di lui veloce, non le importa, sta cercando il tessai. Gli occhi si muovono veloci per quel luogo solo per poi andare ad individuare la sua figura a terra <Mekura!> la chiama <il chakra!> non perde troppo tempo <è vivo?> domanda ancora lei verso la compagna. Un’ultima domanda prima di flettere il busto in avanti, il piede destro scivola in avanti prima di diventare il pilastro portante del suo intero corpo, tutto il peso su quella gamba. Mentre la sinistra è libera di caricare, il tallone si alza. Il busto piegato l’aiuterebbe a sbilanciarsi in avanti così da permetterle quindi uno scatto per avvicinarsi al Kokketsu. Inutile provare a descrivere la paura, l’ansia e la rabbia che si mescolano in lei, ha esagerato, ha voluto esagerare e non sa perché, sta rischiando e lei non è stata in grado, ancora una volta, di difenderla. Mille pensieri si rincorrono nella sua mente, la paura di non poter difendere nemmeno sé stessa, la creatura che porta in grembo, la paura d’essere un peso per Katsumi ed infine la paura di aver perso Yukio, l’unica figura paterna della sua vita, unico al quale si sia affezionato così profondamente e con tanta naturalezza, l’unico a credere in lei e a spingerla a credere in sé stessa, sapeva avrebbe imparato a controllare il veleno, sapeva che prima o poi avrebbe smesso di ferire per errore. Ma ormai, arrivata, la fatica ha la meglio, non controlla bene i suoi movimenti e per questo preferisce buttarsi in ginocchio accanto il suo corpo. Le mani andrebbero così ad allungarsi verso di lui, per girarlo, toccarlo, abbracciarlo, eppure un pensiero la ferma ad un solo centimetro dalla sua pelle. L’innata. L’ultima volta è riuscita ad avvelenarlo, non può correre rischi e così si slaccia la casacca. Lascia che tutti i presenti notino quel solito vestiario composto da pantaloncini neri e fascia dello stesso colore intorno al seno, ma lascia anche che tutti possano vedere il pancione. Non ci pensa, non sta attenta c’è altro nella sua mente e sbaglia. Si spoglia di quelle vesti solo per usarle come tramite, le sue mani non saranno mai a contatto diretto con il corpo del tessai che ora proverebbe a voltare. Gli occhi sono lucidi, tenterebbe di girarlo per ritrovarselo così privo di senti. Il busto piegato su di lui <padre> mormora a bassa voce, trattiene le lacrime ancora, non si sa come. La spalla scoperta mostra il sangue, la carne viva, sul petto le incisioni e la bruciatura, le varie cicatrici che riempiono quella pelle altrimenti candida e quasi di porcellana. Ogni sua debolezza in bella mostra, la sua strada, ciò che l’ha condotta ad indentificarsi come la regina degli inferi lo si legge sulla sua pelle, persino quelle smagliature sull’addome. La rabbia ha la meglio, gli occhi si riducono a due fessure <BASTARDO!> urla, la voce trema, non è in grado di contenersi. Le lacrime ancora minacciano di ricadere su di lui eppure le trattiene, deve faro per non rischiare di avvelenarlo, meglio essere paranoici in certi casi. I denti vanno a mordere il labbro inferiore fino a farlo sanguinare <NON OSARE!> lo minaccia, lo intima mentre attraverso il tessuto nero con le nuvolette rosse tenterebbe ora di stringerlo, di abbracciarlo <hai promesso> il tono si abbassa mentre le dita tremano, la sua presa è forte e debole al tempo stesso, è arrabbiata sta usando la sua forza nel stringerlo eppure trema, sarebbe facile sfilarglielo. [end] Mekura riesce a liberarsi, la farfalla fa un ottimo lavoro in questo senso permettendo a loro di liberarsi, in quel momento tuttavia apparirebbero altre persone richiamate dall'Hiraishin arrivano di corsa creando delle barriere attorno a loro Mekura si solleverebbe in piedi prendendo un lungo respiro mentre dolente appoggia il peso anche sulla gamba sinistra, si guarderebbe intorno scuotendo il capo da Hana a Kimi fino a Akendo e Yukio fermandosi proprio su di lui <NO, NO! Fermo!> si mette a gridare osservando il chakra fluire da corpo del tessai, forse intuendo che cosa stava succedendo visto il chakra accumulato. Rimane li senza sapere cosa fare ad osservare la scena del sangue che esce all'esterno come una marea..il chakra è immenso, ovunque, Mekura osserva con Byakugan il modo in cui questo riempie tutto mentre l'oscurità li avvolge, non vi è modo che la luce possa filtrare da questo. Sente solo il suo respiro affannato per un po, per diversi minuti fino a quando il sangue non si ritrae lasciando soltanto Yukio, in fin di vita. Una volta libere dalla cupola la ragazza guardando verso Kimi ed Hana, Controllerebbe la situazione di entrambi con il byakugan e sopratutto che tutto fosse a posto, che non ci siano più nemici <è....finita?> pensa tra se e se mentre l'adrenalina scema e il mal di testa si fa più feroce. Osservando come Kimi si fionda sul corpo del tessai la Hyuga si toglierebbe la casacca della Akatsuki mentre osserva questa spaventata a morte <è sfinito, quelle ferite vanno curate immediatamente ma si è vivo > come sempre. Si avvicinerebbe con un passo rapido affiancando Kimi lasciandole la divisa <usala se serve per creare delle bende di emergenza, non fargli far perdere altro sangue e lascialo respirare, se lo stringi così peggiorerai le cose e fai male anche a te stessa> afferma alzando il tono cercando di essere diretta e concisa in modo che questa potesse sentirla subito < si fredda Kimi, mantieni il controllo, Yukio ha bisogno di te e che tu rimanga solida chiaro?> Estrarrebbe i suoi tonici coagulanti, tutti quelli a sua disposizione e glielo consegnerebbe a Kimi <usali tutti a cadenza regolare in questo modo dovremmo tenerlo stabile abbastanza per darci il tempo di chiudere i buchi...in qualche modo....perché si riduce sempre così?> afferma con rammarico, un vecchio rammarico mentre chiude gli occhi che si conclude sbuffando <occupati di tuo padre chiaro? arrivo subito> prima di sollevarsi in piedi e guardare in direzione di Akendo avvicinandosi a questo, anche per lui può fare ben poco, ma è qui. <ci siamo riusciti> afferma con un sussurro basso sollevando la testa verso l'alto prendendo un lungo respiro avvicinandosi al portatore del rinnegan <...ma tu ci devi un sacco di spiegazioni> afferma sibilando per poi incrociare le braccia tra loro <tutti devono dare delle spiegazioni> e mentre lo dice osserva anche Hana, la vera incognita di questa storia: da quando è finitA in mezzo a tutto questo?[END] La capitolazione si raggiunge esattamente com’è stato raggiunto il compromesso per terminare la giornata – senza nemmeno rendersene conto. Scivola e allo stesso tempo viene protetta da una barriera di pece che subitaneamente riconduce all’immagine del Kokketsu. La filigrana sottile si ritira, ritornando a lambire la schiena dell’ex Hyuga così come il marchio stampato sul collo, occultato quasi vergognosamente. In un modo o nell’altro raggiunge l’esterno con la stessa sensazione di liberazione che potrebbe involvere ora le membra del possessore del rinnegan, esattamente come chi mette la testa fuori dall’acqua dopo aver trattenuto per troppo tempo il fiato – timorosa anche solo per poter fingere di porre l’eventuale cenno di dubbio sulla parola “conclusione”. S’issa, ora, lasciando cadere i brandelli di un Kimono sgualcito al suolo e riesumando solo parte della seta ancora integra – d’altro canto, come un fantasma, davvero si pretende di vederle stemperata sul volto un’emozione definita? Segue con lo sguardo ciò che per gli altri suona quasi commovente, una figlia che abbraccia un padre e l’ennesimo nodo nello stomaco – tutto in un sol boccone. Pedina quasi la figura di Kimi, divorando distanze con i suoi passi decisamente più lenti e piccoli, dandole modo e tempo di ravanare nel tascapane alla ricerca di qualcosa che no, non dovrebbe nemmeno avere ma le vie del signore sono immense e la disponibilità dell’Hokage smisurata(?). Al di là dei semplici tonici per il chakra dovrebbe ricercare i tonici coagulanti sottratti a Konoha i primi giorni in cui, con un libro di anatomia umana, ha rivelato ad Hitomu di voler perseguire la via della guarigione – una via che sicuramente ha abbandonato per preferirsi cieca ma con il masochismo di sostenere un affare che pur non riguardandole è diventato una sua priorità. Ciò non cambia che quel libro è rimasto a metà, così come la sua voglia di imparare a fare qualcosa per il bene degli altri. L’ultimo dei suoi voleri è intromettersi in una questione tanto delicata quanto invece è letale il distacco emotivo – ma solo apparente, di facciata, della ex Hyuga e allo stesso tempo condiviso dalla Hyuga vicina che a dispetto dell’albina si elargisce in parole forse un po’ troppo precipitose. La sinistra tenta d’issarsi assecondando il tentativo di un tocco leggero sulla spalla di Mekura, tentando di distoglierla dalla fiumana di parole con una semplice scusa < Temo che ora parlare così sia peggio.> un parere, una constatazione: non che vanti chissà quale esperienza di vissuto con Kimi, una missione le è bastata e avanzata per capire – almeno un briciolo – che non è fatta per la vicinanza degli altri né tanto meno per la compassione. Unicamente in cenno di solidarietà, onde evitare il ringhio funesto della Doku, non farà altro che adagiare anche la sua razione di tonaci coagulanti al suono di modo che vengano affiancati alla ragazza che potrà capire – senza tante parole, del resto Hana non lo è mai stata – l’intento positivo dell’albina. E per un istante, uno solo, sembra seguire la sagoma di Mekura nell’intento di raggiungere Akendo che sì – questa volta è davvero ad un passo da lei, ma che non si sogna nemmeno di avvicinarsi avendo ancora, pedissequamente, quel grumo in gola difficile da deglutire. [ E n d ]END, BYEEE