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I silenzi imbarazzanti

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con Kimi, Hanae

18:40 Kimi:
  [Esterno grotta] Lei fuori da quella grotta, da quella caverna ad aspettare. Quanti secondi sono passati? Quanti minuti? Indescrivibile l’ansia che la prende, le pare di non respirare, di non riuscire a prendere abbastanza ossigeno, respira velocemente con le mani portate al petto gli occhi praticamente spalancati. Mille domande le si stanno sovrapponendo nella mente, mille paure combattono per avere la meglio e lei riesce solo a pensare che non resiste più, che sta letteralmente per esplodere, prima o poi il suo cuore scoppierà e si limiterà a tornare gli inferi. Seduta, in piedi, seduta, in piedi. Per ben quattro volte decide di posarsi su un masso per calmarsi per ben quattro volte invece si rialza incapace di stare semplicemente ferma. Deve fare qualcosa, deve muoversi, deve trovare un modo per sfogare tutta quell’ansia eppure è impossibile, l’unica cosa che potrà calmarla sarà la risposta dell’Uchiha, ma resisterà fino a quel momento? Inizia seriamente a dubitarne. Cammina in cerchio davanti all’entrata in quel luogo, i passi sono veloci e brevi, le mani dietro alla sua schiena, unite. I capelli svolazzano alle sue spalle, lo sguardo pare stanco e preoccupato, dire che è terrorizzata alla fine è solo un eufemismo, lei sta ben oltre questa volta. Indossa ancora la casacca dell’Akatsuki, chiusa fino al collo, ne maschera le forme e soprattutto quel ventre che sta davvero iniziando a mostrarsi un po’ troppo. Il viso pare più grassottello del solito, rotondo anche se visto che lei prima era praticamente uno scheletro ora sembra semplicemente una persona che si nutre bene e non ha alcun scompenso, insomma rimane comunque troppo magra per quello che invece dovrebbe essere, quel nutrimento basta a malapena per lei figurarsi per la figlia eppure si sta sforzando mangia quasi con regolarità e più di un boccone quindi nessuno potrà mai negare il suo strano istinto materno. Ma non perdiamoci anche noi nei suoi pensieri delirati e completamente senza logica. Continua a camminare, senza parlare, respirando a bocca aperta e spesso, scuotendo il capo di tanto in tanto preda dell’ansia [chakra on]

19:02 Hanae:
 Ha appena terminato di investigare per quanto riguarda i residui di quella battaglia, e tutto ciò che ne hanno ricavato è stato della sabbia color nero pece, riconducibile..al villaggio della nebbia, Kiri. E' quindi il caso di mettersi in moto verso il luogo scelto, ma prima pare che debba superare un ostacolo ben più imponente; nella mancina stringe la missiva donata da Kimi poco fa, ancora sigillata. Prima di raggiungerla ha rimosso da dosso la veste dell'Akatsuki, per questioni di comodità. Difatti a coprire il corpo si trova un completo di camicia, pantaloni e stivali color nero pece; sopra il tutto un cappotto del medesimo colore mantenuto chiuso a causa delle temperature presenti a Lian Yu. Il resto sono fuuda contenenti oggettistica e quant'altro, nascosti in un apposito portaoggetti. Il passo rimane lento e l'aria circostante decisamente più pesante del solito. Non è portatore di freschezza, sicuramente, ma se Kimi ha un'importante notizia da dargli..ne ha una anche lui. Qualcosa che lo sta portando alle risposte che da tanto cerca, o forse..alla pazzia. Ma questo è un fattore che dipende da lui e lui soltanto. Lo sguardo è leggermente assottigliato e nel corpo scorre nuovamente il suo chakra al massimo della sua forma. Pochi passi prima di raggiungere la lei all'esterno della grotta. Il senso di nausea è diventato quotidianità, tanto dal non essere quasi percepibile con un semplice sguardo rivolto all'Uchiha, un po' meno velabile è il tracciato di sangue che rimane flebilmente visibile sotto all'occhio sinistro. < Kimi. > La chiama a sè, muovendo qualche passo per ridurne le distanze al metro circa. Lo sguardo ricade poco dopo sulla pergamena, capo chino impuntato su quell'oggetto. < Prima di sapere cosa nasconde questa missiva..voglio raccontarti la verità su quello che hai visto a Lian Yu..> quando in quella grotta è stato rinvenuto da lei in uno stato quasi pietoso. < Voglio farti sapere perchè potrei essere un pericolo. E quando sarai al corrente ti lascerò scegliere se farmi aprire la missiva o meno. > Se restare o meno. La mancina a scivolare lungo il proprio portaoggetti, estraendone un kunai a tre punte. Ma..cos'ha di particolare quel kunai? Un kunai che kimi ben sa che katsumi non sa utilizzare in battaglia, eppure sembra che abbia causato qualcosa..probabilmente una vittima. < D'accordo? > La domanda viene posta, e soltanto adesso lo sguardo tornerebbe alla lei. [ chakra on ]

19:12 Kimi:
  [Esterno grotta] La risposta tanto attesa sta per arrivare, l’ansia monta in lei. Il battito cardiaco aumenta ulteriormente, lo fissa mentre parla, fissa quelle labbra quasi in uno stato comatoso, lo vede e lo sente ma non lo sta propriamente ascoltando, ha paura di quella risposta e una parte di lei prova quasi a proteggerla tanto da non farle capire subito COSA ha detto <io posso> iniziano le scuse, inizia un patetico tentativo di affrontare razionalmente l’argomento ma ecco il cervello collegarsi! Si blocca all’improvviso con gli occhi che si alzano per andare prima a fissarlo in volto, sbatte le palpebre un paio di volte a metà tra lo sbigottimento e l’incredulità, come primo strano fenomeno strano c’è il fatto che il suo cuore invece di smettere di battere ha solo rallentato, tanto a dirla tutta, un tonfo che le ha quasi fatto credere d’essere morta per poi riprendere pian piano e poi le sue parole, che diamine vuol dire quel discorso? Gli occhi scorrono verso quel Kunai a tre punte. Sbatte gli occhi un’altra volta, sospira e si siede sul masso che poco prima aveva provato ad utilizzare come seggiola. Forse è il destino, anzi è chiaramente il fato è scritto, lui non deve saperlo, non lo scoprirà mai e chissà perché ma questo pensiero la calma abbastanza da farla restare ferma <cosa succede?> la voce è atona, stranamente distaccata e rilassata, quasi le importasse solo relativamente e sia chiaro non è davvero così. Da una parte è preoccupata per lui, abbastanza agitata da sedersi prima di farlo parlare e stringersi le ginocchia con le mani che ora vanno a poggiarsi su di esse, dall’altra però il pensiero che lui non sa ancora e non saprà mai la rende decisamente euforica, un sentimento mitigato dalla preoccupazione che prova per ciò che ancora deve dirle. Insomma è uno strano dualismo quello che si è sviluppato in lei. Oh ovvio il pensiero che un giorno la sua pancia non sarà proprio così facile da nascondere e che lui prima o poi, più prima che poi si spera, si accorga dei cambiamenti del resto del suo corpo non la sfiora nemmeno per sbaglio. Il viso rotondo e in salute? Nah una bazzecola si potrebbe pensare che abbia messo un po’ di sale in zucca, quel suo strano modo di evitare pericoli e dolore? Altro segno che è diventata più matura, il seno più grosso? Beh basta continuare a mettersi dei vestiti enormi e non toglierseli mai in sua presenza. Sì insomma tutti dettagli che il suo cervello sta ignorando <sono qui ad ascoltarti amore mio> questa improvvisa dolcezza quasi ingiustificata? Nessuno potrebbe mai capire che sono gli ormoni figuriamoci, non è che passa velocemente da un estremo all’altro, no, lei? Mai.[chakra on]

19:38 Hanae:
 E' il tipico vento di Lian Yu a intercorrere tra un momento di silenzio e l'altro, a coprire i rumori incomprensibili che ogni istante si fanno strada nella mente di Katsumi. Voci e immagini di una vita passata che si sta mescolando alla propria, emozioni vissute come se fossero proprie in qualunque possibile momento. Trattiene qualunque segnale esterno che possa in qualche modo compromettere la sua attuale copertura verso ciò a cui Madara ha dato inizio. Eppure quei cambiamenti li ha notati già quella notte nella grotta dove si è svegliato sporco di sangue, si ricorda fin troppo bene la nausea che costantemente faceva da padrona in Kimi. Indubbiamente qualcosa sta avvenendo, indubbiamente sarà legato a quella missiva..ma questo potrebbe essere anche uno dei loro ultimi momenti finchè non ritroveranno Akendo, se non peggio. Ma questo è uno dei punti vista peggiori, o forse no. Magari è semplicemente il punto di vista più sicuro e più doloroso. Il kunai viene lasciato scivolare al terreno, semplicemente ai propri piedi. La mancina a strofinarsi appena sotto gli occhi per rimuovere quei segni di sangue, e la osserva. Lo sguardo è quasi severo, i dentri vengono stretti quando non parla. < Cerca. Prova ad essere..soltanto un po'..> I pugni a stringere appena. < egoista. > Un passo in avanti per ridurre leggermente le distanze. Per trovarsi faccia a faccia quanto basta dal non permettere a nessuno di quei due sguardi di nascondere la verità o di mentire al suo riguardo. < La mia controparte..Nemurimasen. Mi ha parlato dell'esistenza di segreti. Mi ha parlato di Nanami Uchiha. > qualche istante nel quale si mantiene nel più puro dei silenzi, Kimi dovrebbe aver già sentito quel nome. < Mia madre. > le braccia a portarsi dietro la schiena, il piede sinistro a ticchettare appena sul terreno, prima di riprendere. < Non riuscivo a vivere con quel pensiero, fino a quella giornata a Lian Yu, dove mi hai trovato..> In una grotta, sporco del suo stesso sangue e con una nuova convinzione, un nuovo obiettivo. < Non so se sto impazzendo o se tutto sta accadendo davvero. Ma ho incontrato qualcuno che ha fatto tacere Nemurimasen. Madara Uchiha. > Oh..lo scherzdo di un genjutser è la spiegazione più semplice. Ma..0-21 non è sicuramente tipo da farsi ingannare da una semplice illusione. < Ha parlato di una discendenza di sangue, mi ha mostrato delle immagini. Mi ha mostrato il mondo dagli occhi di Akendo Seiun. La sua vita, le sue emozioni, ogni singolo secondo, ora, giorno e anno della sua vita. > Un qualcosa di irrealizzabile anche per un genjutser del suo calibro. Ci vorrebbero anni interi per poter riscrivere una falsa vita da mostrare a qualcuno in ogni suo dettaglio. < Pensavo che fino al ritrovamento di Akendo avrei soltanto dovuto resistere ad una seconda vita improvvisamente impiantata in me. Ma è successo qualcosa..che mi fa dubitare..di star facendo la scelta giusta. A starti vicino..> lo sguardo scivola sul Kunai per un'istante, Kimi potrebbe già collegare qualcosa. Si volta conseguentemente di spalle, il capo inarcato verso il cielo. Sul volto un'espressione che non vuole mostrare, confusione e timore. < Sono in mezzo al nulla, ma non posso pormi domande. > Può solo trovare le risposte. Ma non può portarsi sulle spalle questo peso fino al ritrovamente di Akendo, non con facilità. [ chakra on ]

19:54 Kimi:
  [Esterno grotta] Ascolta quel discorso, lo sguardo è rivolto verso il basso, non lo sta fissando, socchiude le palpebre alla sua mente il ricordo di quel giorno, della sofferenza che aveva visto in lui. Ascolta quel discorso lasciando che le parole sovrastino i suoi pensieri. Le è stato chiesto di essere un po’ egoista e lo farà. Quando lui termina il discorso lei resta ancora qualche istante con le palpebre chiuse <mi hai spezzato il cuore> ammette senza ancora guardarlo in faccia ma riaprendo gli occhi, lasciando che le sue iridi azzurre possano piantarsi sul terreno, fissa la terra muoversi a causa del vento <mi hai chiesto di continuare a soffrire per te> ora andrebbe lentamente ad alzare il capo, puntando lo sguardo su di lui, analizza le calzature, le gambe, i fianchi per poi fermarsi a metà del suo busto. Una figura snella e allenata dotata di grazie, una figura di cui si è innamorata da tempo e che nonostante i numerosi cambiamenti per lei è sempre stata così, semplicemente la cosa più bella che abbia mai visto < hai detto di esserti preparato per anni ad uccidermi ed aver fallito quando mi hai rivista> gli occhi e il volto riprendono il loro movimento ascendente andando così a posarsi su quel volto. Resta così qualche istante a fissarne le labbra, proprio come durante i loro primi incontri, rapita da quella visione, rapita da lui. Non lo tocca ancora <ma sono rimasta> e con queste parole si limiterebbe a prendere un profondo respiro. Coraggio, deve trovare il coraggio. Inspira e va ad alzarsi, nuovamente, fissandolo negli occhi, in un mondo che appartiene a loro due soltanto, un mondo capace di respingere le tempeste <e ora mi chiedi di essere egoista> continua quel discorso, parlando lentamente, piano e sai mai staccare lo sguardo da tutto ciò che rappresenta lui <e sia> dichiara semplicemente. La sua mano destra tenterebbe di portarsi sul volto di lui, per poter poggiare il palmo sul suo zigomo sinistro. Esiterebbe appena prima di provare a baciarlo, un bacio pieno di passione e attraverso cui cercherebbe di trasmettere tutto i suoi sentimenti. Sembra quasi triste, si erge forte davanti a quelle mezze rivelazioni e al contempo estremamente debole, quasi potesse spezzarsi in mille pezzi da un momento all’altro. Se fosse riuscita a poggiare le labbra su quelle di lui, mentre lo bacia, andrebbe solo a far scivolare la sua mano alla ricerca della pergamena. Si stacca appena la trova, al tatto la percepisce, lasciando le dita su di essa <ti impedisco di allontanarti> ed ecco la sua decisione. Sarà egoista, gli rimarrà accanto sicura che ormai quasi nulla possa separali, beh a parte quello che porta in grembo <ti chiedo di non scappare dalle tue responsabilità> un passo indietro, la mano che resta ancora sulla pergamena, ammesso che l’abbia trovata, trema appena quell’arto, agitata ancora, spaventata da come potrebbe finire. Spaventata di ritrovarsi esattamente come tre anni fa, spaventata da quel dolore immenso che fu perderlo[chakra on]

20:34 Hanae:
 Rimane immobile, ascolta quelle parole che quasi come sottili spiedi si fanno strada sottopelle, toccando direttamente colui che fino a non troppo tempo fa era. Quando è uscito dai quartieri uchiha quasi un anno fa, dopo essersi allenato al fianco di Arima, credeva di essere davvero pronto a ucciderla in maniera definitiva. Credeva di essere pronto ad ottenere il mangekyou sharingan semplicemente componendo i giusti sigilli. Ma..se davvero avesse deciso di ucciderla, allora, non avrebbe probabilmente ottenuto nient'altro che insoddisfazione. Nulla avrebbe ottenuto uccidendo qualcuno senza la minima emozione, senza la briciola di coscienza necessaria. E soltanto adesso riesce a visualizzare il quadro dei suoi errori, e chissà per quanto ancora riuscirà a trovarne. Ormai il ciclo si è fatto quasi ripetitivo. Qualcosa giunge e scombussola l'ordine, portandolo in prossimità di scelte fuori dalla sua logica. E poi..in qualche modo torna tutto normale. In qualche modo riapre i propri occhi. E anche adesso è conscio di essere in mezzo a quel turbinio di eventi, ma ha la consapevolezza..che potrebbe essere anche l'ultima volta. Tra ognuna delle radici che si sono piantate nel suo cuore questa potrebbe essere la più anziana. Una radice vecchia interi secoli, una radice nata assieme a Madara che adesso sta ereditando 0-21. < Ti ho odiata, quella sera, al lago nero. > Come mai l'ha odiata. Ed è stato quello stesso odio a fargli recuperare un frammento di lucidità, dopo le sue stesse scelte. < E' molto più semplice quando non hai modo di essere ferito. Ma è molto meno umano. Rivederti, con quel segno..per me...ha risvegliato dopo anni un sentimento. Ha risvegliato il dolore, al quale si è mescolata la gioia per aver provato qualcosa. > Solo una persona conosce la propria recente tela, ma non è più in grado di raggiungerla, adesso. Non adesso che è coperta dai colori che Kimi vi ha piazzato sopra. Sembra quasi giustificarsi nei confronti di quelle parole da lei espresse, lo sguardo scivola altrove in quegli istanti, tornando soltanto poco dopo a osservarla; a osservare quasi a rallentatore le sue braccia, i suoi movimenti. In effetti...non è la prima volta che qualcosa di simile accade. Ogni volta si sente un po' più stupido. Spera che lei prenda la scelta che una persona "normale" prenderebbe. La scelta di mettersi al sicuro, anche solo in via momentanea. Prima di prendere coscienza su ciò che dovrebbe dire le proprie labbra incrociano quelle altrui. Rimane indifeso a quel gesto, ripensando tanto ai suoi errori passati dal non portare avanti quell'azione più del necessario. < Non ho più intenzione di scappare. > Fino a qualche mese fa aveva considerato l'idea, ne aveva parlato e discusso anche con Kurako, prima della sua morte. < Grazie. > un mezzo sorriso sul volto, nel tentativo di alzare la pergamena al livello del volto. E se gli fosse concesso, aprirla.. [ck on]

piccolo edit: Kimi si allontana prima che Katsumi legga la missiva