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La Nuova Coppia e Terza Incognita.

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con Yurashin, Kaori, Raido

21:15 Yurashin:
  [Centro] Un semplice danzar di quelle nubi scure, grigiastre, al di sopra del territorio di Kusagakure no Sato, ostacolando parzialmente la luce lunare che si erigerebbe alta nel firmamento scuro. Un'avanzata lenta, ben ponderando ogni singolo passo che andrebbe a tracciare, piccole falcate per il Chuunin, mentre attraverserebbe le vie del plesso cittadino; una leggera oscillazione delle braccia accompagnerebbero l'intero moto. Capo che andrebbe a ripiegarsi in avanti, con quello sguardo, argentato, che saetterebbe da una direzione all'altra, quelle iridi apparentemente impazzite, come se stessero ricercando qualcosa in particolare, di ben definito. Eppure sarebbe semplicemente attento a ciò che lo circonderebbe, catturando fotogramma per fotogramma, analizzandolo con cura in un paio di istanti. Anche il resto dei suoi sensi sarebbero all'erta, tesi, pronti a captare nuovi segnali, sollecitazioni di pericolo in avvicinamento. Sicuramente, in una condizione in cui riverserebbe l'intero villaggio, non potrà ritirarsi nel presentare una guardia comunque elevata, pronto a reagire ad ogni stimolo ricevuto dall'esterno. E sarebbe per codesto motivo che non si pentirebbe di richiamare, lungo il proprio plesso solare, quel connubio di energie fisiche e psichiche, affinché possa avvenire, secondo un processo scandito numerose volte, una combustione, creando quel tepore che anticiperebbe il frutto della propria volontà: un miscuglio grezzo, non lavorato in quanto non predisposto ad atti medici, che andrebbe a prendere nome di Chakra. Tale flusso energetico andrebbe a rivitalizzare l'organismo maschile, scorrendo impetuoso all'interno d'egli, fino alla sua naturale fuoriuscita mediante i punti di fuga presenti; un'energia che gli concederebbe alcuni benefici, una reattività maggiore rispetto ad un semplice cittadino. Silente, totalmente avvolto da quell'alone di silenzio, lasciando che il proprio viso, caratterizzato da quella diafana carnagione, possa presentare una marmorea maschera, dettata dall'apatia totale. Nessuna emozione che verrebbe espressa all'esterno, nessun sentimento che ribolle al di sotto dello strato cutaneo. Un automa che andrebbe a proiettarsi, con eleganza e fluidità, alla ricerca di nuovi stimoli, all'attenzione di coloro che ancora sono in pericolo e di quelli che ancora, ben presenti in quelle terre, attendono di compiere la scelta giusta: Consiglio o Yukio? Il vestiario del Custode verrebbe a costituirsi da un semplice haori nero ed inferiormente un pantalone color pece dal tessuto elasticizzato; lungo la vita invece si potrebbe trovare un obi, piccolo, di un colore blu scuro, tagliando in due quel monocromatismo espresso. Non mancherebbe del proprio equipaggiamento, senza ombra di dubbio, tra cui i vari strumenti lungo le tasche posteriori e quelle duplici coppie di placche lungo gli arti, a concedergli una resistenza fisica maggiore in quella sezione di corpo. [Chakra On][Equip.Scheda]

21:25 Kaori:
 Avanza in questa tranquilla silente notte al fianco di Raido. Una mezza luna illumina solitaria un firmamento spento, privo di stelle. Qualche nube avanza qua e là, isolata, mentre un alito di brezza frizzante tira di tanto in tanto da est. I lunghi capelli viola son lasciati liberi di scivolare alle sue spalle, ondeggiano al seguire ogni singolo passo, leggermente scostati da quelle ventate gentili. Un mantello nero va a ricoprire la sua figura, legato all'altezza del collo, poco sotto il coprifronte legato dietro la nuca. Il cappuccio è abbassato sulle spalle, coperto dalla fluente chioma che svolazza dietro di lei, e ad ogni moto delle leve inferiori è possibile notare un accenno di quanto v'è sotto quel manto. Un corsetto nero, un paio di shorts a metà coscia, alti stivali a coprire le gambe fino alle ginocchia. Avanza tranquilla, attenta, col chakra attivo e fiammante a scorrerle in corpo, pronta ad agire in qualsiasi momento in caso di pericolo e difficoltà. Ormai la rivolta è giunta ai suoi ultimi momenti, sono esattamente al culmine di quel momento, pronti a veder finire quel periodo di guerra e fame. Cammina al fianco del jonin della nebbia sentendosi piuttosto tranquilla nonostante la guardia tenuta ben alta, attenta a captare qualunque anomalia nel circondario. Sarà che è la sua presenza a donarle conforto, sarà che eliminati i Mastini gli scontri sembrano essere leggermente diminuiti; che il Consiglio abbia forse il morale sotto le scarpe dopo aver perduto delle armi così preziose? È solo questione di tempo prima che Yukio arrivi a sfondare le mura del Palazzo, solo questione di attimi effimeri ed al tempo stesso eterni. Gli ultimi, per alcuni. I primi per la nuova era che avrebbe d'ora in poi avvolto l'intero Villaggio di Kusa. Girano l'angolo di una delle tante strade dell'Erba quando, in lontananza, la figura buia e tranquilla dello Yoton si rivela avanzare per la via. Kaori schiude le labbra, sorpresa, sentendo tutti i sensi suonare immediati un allarme. Okay. <Ahm...> mormora fermando un attimo il passo, la mano a ricercare quella dell'Oboro per tentare di arrestare anche la sua avanzata. <Raido, me la prometti una cosa?> domanderebbe con l'espressione colpevole e le labbra strette in una smorfia preoccupata. <Non dare di matto, okay?> chiederebbe quasi con tono di supplica incastrando il labbro inferiore fra i denti bianchi. <Per favore...> Dal canto suo comprende il probabile stato d'animo del kiriano eppure dentro di lei sa che il chuunin è innocente, una persona che in verità sperava di rincontrare una volta giunta in quella terra. Dopotutto aveva promesso che si sarebbero rincontrati, no? [chakra: on]

21:32 Raido:
  [Centro] Indosso porta un armatura leggera in cuoio fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti 5 tonici del chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 10 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso; nel polso destro vi è sigillata una nodachi, nel polso sinistro una katana a doppia lama. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato mentre sul lato destro della cintura un ulteriore fuda con dentro una wakizashi. In più ogni lama è cosparsa di veleno stordente grado S, una sicurezza in più per se. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Le strade di cose sono quasi tutte occupate, gli uomini di Yukio le percorrono, le pattugliano rendendole sicure ma la guerra non è ancora finita. Dall'interno del palazzo, i consiglieri si stanno riorganizzando per un nuovo attacco, stanno pensando a come muoversi per ritornare ai fasti di un tempo e riprendere il controllo dell'intero villaggio una volta per tutte. Sa che è così, lo sa per certo. Cammina al fianco della Hyuga, la guardia alta, occhi aperti e orecchie tese, non vuole avere scherzi questa sera, non è dell'umore adatto ma è proprio lei a fermarlo prima del tempo. Gli occhi a guardarla, la mano a stringere la sua e un sorriso si va a formare<Io sono tranquillo>lo promette? Si, non gli costa niente farlo<Però, tieni gli occhi aperti, non so perchè ma...credo ci sia ancora uno di quei mastini in giro...ho una brutta sensazione>il volto si porta da destra verso sinistra, la sensazione che prova non è piacevole, sente che qualcosa sta per accadere, qualcosa di brutto. In lontananza riesce a scorgere la figura dello Yoton, lo scruta mentre continua con i suoi passi, lenti, tranquilli cercando di raggiungerlo<Yurashin, buonasera>lo saluta, tranquillo, cordiale come sempre. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

21:50 Yurashin:
  [Centro] Un susseguirsi di passi, mentre avanzerebbe senza una apparentemetne meta; non mancherebbe di presentare una certa sicurezza in ogni orma che imprimerebbe su quel suolo, come se fosse sempre cosciente di dove sia, in quale strada deve entrare ed in quale deve uscire, per avere il lusso di avere una perlustrazione totale della zona. Il tempo che andrebbe a scorrere lentamente, in una linea alquanto noiosa in quel frangente; sarebbe cosciente che il Consiglio non rimarrebbe fermo, in tutto ciò, non rimarrebbe totalmente passivo, attendendosi l'arrivo del Kokketsu, il quale sembrerebbe esser sempre più prossimo alla conquista del palazzo governativo, ove sono stati rinchiusi i vari rappresentanti di ogni Villaggio. Eppure, sarebbe una voce, dallo stampo maschile, ad attirare la propria attenzione, innescando un conseguente rallentamento del proprio intercedere ed una torsione, prima del busto e poi dell'intero corpo, per permettersi la possibilità di sostare al cospetto del duo che si paleserebbe. <Salve a voi.> Esordirebbe, schiudendo appena le labbra, con una mole di ossigeno appena sufficiente per quel flebile verbo, gentile e curato. <Raido-San.> Verso il primo che, innanzitutto avrebbe raccolto l'attenzione del Figlio di Kiri, per poi far cadere la vista sulla ragazza che gli sarebbe accanto, accompagnata da quella mano maschile. <Kaori-San.> L'avrebbe conosciuta tempo addietro, in una sessione in cui il Chuunin si trovò a Konoha e potette godere della compagnia femminile. Attento ai particolari, anche quelli più minuziosi e difficilmente percettibili. <Son contento che sia riuscita a raggiungere Kusa.> Non accennerebbe alla promessa effettuata, ma lo farebbe intuire con quelle semplici parole. Inutile preoccuparsi di osservare il petto d'ella, alla ricerca di quel cimelio che lui gli fece; non gli sembrerà affatto la situazione adatta per poter avanzare quest'argomenti. Volto che andrebbe nuovamente a rialzarsi, sguardo che andrebbe ad intrecciarsi con quello maschile, per qualche secondo, in totale silenzio, quasi lo stesse contemplando, per poi accedere nuovamente alla propria voce. <Immagino che sia stato tu.> Cordiale in quel dire, facendo riferimento al messaggio anonimo, o quasi, che gli sarebbe giunto qualche giorno addietro. Ci avrebbe riflettuto qualche minuto prima di ricondurlo all'Oboro, il quale ora si troverebbe dinanzi. Non cosciente se l'argomento possa essere definito delicato e prezioso, da non argomentarne in presenza della Konohana; nel caso in cui sia così, l'altro potrà destreggiare facilmente quell'accusa, quell'affermazione, alterando totalmente la radice del discorso. Un abile Shinobi sarà capace anche di ciò, dopotutto, no? [Chakra On][Equip.Scheda]

22:00 Kaori:
 Eh, sì... tranquillo. Per ora. Beh, spera che le cose rimangano così, dopotutto non c'è un reale motivo per cui dovrebbe provar rabbia al momento. Secondo logica. Ma quando mai logica e sentimenti vanno di pari passo? Una lezione che può iniziare a comprendere solo adesso la giovane, inesperta Hyuga che, annuendo appena, spera davvero che l'altro tenga a mente quella promessa nei prossimi minuti. <Un altro? Credevo fossero solo quattro...> mormorerebbe lei aggrottando le sopracciglia, riprendendo solo ora il passo al fianco dell'albino, guardandosi attorno. Se i suoi conti sono esatti dovrebbero esser stati tutti sconfitti, no? O forse le voci che aveva sentito girare per la città erano inesatte? Quale che sia la verità, in ogni caso, sempre meglio stare attenti. I due finiscono con il giungere dinnanzi alla figura del moro che Kaori andrebbe a salutare con un sorriso gentile ad incresparle le labbra. <Ta-daan!> esclamerebbe a voce non troppo alta snudando appena i denti candidi. <Sorpresa> Non ha idea se l'altro sapesse già della sua presenza nel territorio kusano, ma questa è in ogni caso la prima volta che hanno modo d'incontrarsi da quando è arrivata al Villaggio, per cui in qualche modo una sorpresa lo è comunque quest'incontro. Ode le sue parole, quel commento cauto e cortese e sorride ancora, gentile, premurandosi di stringere con maggior dolcezza la mano del prediletto d'Hotsuma, un tentativo silenzioso e misurato di rasserenare il suo animo. <Anche io. Anche se avrei sperato in circostanze più felici> direbbe la genin con un respiro appena più profondo, guardandosi attorno un istante di più. <Come stai?> domanderebbe allora, cortese, prima d'udire le parole del moro andare a rivolgersi all'altro. Non sa di cosa stiano parlando, non ha idea dei rapporti che intercedano fra loro a prescindere da lei e da quanto la sua presenza possa influire in essi. Tace, s'astiene, lasciando che loro conversino tranquilli se è di questo che hanno bisogno, ritrovandosi ad umettarsi le labbra rosee con fare semplice, sereno. [chakra: on]

22:13 Raido:
  [Centro] Finalmente davanti allo Yoton, dopo quel messaggio mandatogli in privato, ha bisogno di parlargli, ha bisogno di parlare senza mezzi termini. Deve risolvere la questione alla svelta e il prima possibile. Ha un peso che gli blocca il respiro, un macigno sopra il petto da distruggere. Deve liberarsene al più presto se vuole continuare a stare tranquillo anche se, dopo ciò che è successo all'incirca 3 giorni fa con la Hyuga, si può dire che non è mai stato così felice, così in pace con il mondo intero; è sua e nessuno può portargliela via, nessuno deve provarci. Gli insegnamenti di Hotsuma danno i suoi frutti, la rabbia non traspare mai, in nessuna occasione; per coloro che seguono la via delle armi è un sentimento da debellare e cancellare ma...c'è un problema. Dopo quel patto con il demonio, dopo l'incontro con il genetista, tutto diventa diversa. Il potere scorre in lui, la forza è in lui pronta a manifestarsi in ogni momento, al minimo accenno di sensazioni forti, sopra la media. Le parole di Kaori arrivano ma non ricevono risposta, 4, 5, 6 non ha importanza, sa solo che un pericolo è imminente e che ben presto una nuova battaglia dovrebbe distruggere le fondamenta stesse di Kusa. Gli occhi puntati sul chunin mentre viene salutato; annuisce con un cenno del capo. Non batte ciglio mentre rivolge la parola alla ragazza, non si muove di un millimetro e l'espressione sul suo viso non cambia, immutabile con un piccolo sorriso che va a rivolgere a Kaori dopo quell'affermazione<Si>è stato lui a mandargli tale messaggio, lo spadaccino è lui, lo stesso che ha affrontato il mastino<Lo dico anche a te, ho una brutta sensazione...credo ci sia un altro mastino in giro, forse anche più potente degli altri>lo avverte, almeno questo deve farlo essendo lui un membro della ribellione, come tutti quelli presenti, ora, nel villaggio del resto. Silenzia nuovamente il suo vociare lasciando porre alla ragazza quella semplice domanda mentre la stretta sulla mano si fa più salda; a sua volta gliela va a stringere rassicurandola ancora<Comunque non farti strane idee, sono qui per parlarti di lei>andando a indicare la giovane<Di lei e di ciò che è successo>conclude qui per ora, diamo tempo al tempo. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

22:23 Yurashin:
  [Centro] La genin sorriderebbe, ampiamente, mostrando quella dentatura candida, mentre andrebbe a stringere la presa con il presunto compagno; una mera ipotesi senza alcun fondamento se non ciò che starebbe visualizzando. E ciò sarà sufficiente per etichettarli come l'uno metà dell'altro? Situazione puramente singolare, ma che non stuzzicherebbe affatto la mente del Fabbro, il quale potrà destreggiarsi semplicemente nel risponderle: <Attendo che il Consiglio scandisca la prossima mossa, in questa immensa scacchiera che si sarebbe presentata.> Dopotutto osservare anche figure d'altri villaggi all'interno del confine kusano non sarebbe sicuramente un'occasione quotidiana, ma alquanto rara. Tutta l'Alleanza si sarebbe mobilitata, compatta, verso quel gruppo di individui, il cui unico interesse è un accrescere finanziario ed un potere smisurato. Poveri quest'ultimi, alquanto illusi nel loro progetto; come potevano realmente credere in ciò, con tutti gli errori che avrebbero commesso nell'ultimo anno? <E tu?> Ricambierebbe la domanda, in un apparente scambio di cortesia o mera curiosità. Eppure la principale porzione della propria attenzione verrebbe derubata dallo Jounin presente, il quale non mancherebbe di cogliere quell'occasione per avanzare le prime parole: la prima proposizione che verrebbe ad esternarsi sarebbe semplicemente un avviso: <Seppure non abbia le basi per confermare tale tesi, anche io credo che non siamo già giunti ad un facile epilogo.> Fonemi che verrebbero trasmessi lentamente, facendosi portavoce di una sicurezza disarmante, accompagnata da una neutralità tipica di coloro che son nati a Kiri. Si può dunque immaginare quante emozioni potrebbe esercitare il connubio qui presente, tra i due Fabbri. <Il consiglio, seppur si sia mostrato stolto su alcuni passi in passato, non potrebbe aver reso tutte le difese a quei quattro mastini, prevedendo un'ipotetica entrata del Kokketsu> Un incipit di una riflessione, avanzata però a voce: <Dunque mi attendo che vi sia altro prima di poter affermare una Kusa libera di ricostruire le propria fondamenta.> Il capo che andrebbe ad inclinarsi appena, verso destra, di qualche grado, come se stesse assaporando una nuova sfumatura della realtà attuale: <L'importante è che la maggior parte dei cittadini siano stati salvati e saranno pronti ad un nuovo inizio, quando sarà il momento propizio.> Un pizzico di ottimismo che si avvertirebbe, potenzialmente, in quelle parole, quando Raido andrebbe a presentare la nuova tematica, anzi quella principale. Capo che ritornerebbe in posizione corretta, in attesa di un'argomentazione più solida da parte avversa: <Ti ascolto.> Calmo e quieto, ma che sia un intervallo temporaneo, prima della reale tempesta? Eppure sembrerebbe senza alcuna sbavatura, senza alcuna crepa all'interno di quell'animo. Quest'ultimo in continua evoluzione, sopratutto quando il mondo ruota fin troppo rapidamente per attenderti. [Chakra On][Equip.Scheda]

22:39 Kaori:
 <Cerco di dare una mano come posso> andrebbe lei a rispondere alla curiosità altrui con un sorriso gentile, quieto, mantenendo l'espressione tranquilla. <Ultimamente sto aiutando in ospedale, gli ultimi scontri hanno portato diversi feriti fra i nostri. Per fortuna non ho ancora avuto modo di notare gravi danni> un modo per aggiornarli, o forse di spiegare come mai si sia vista così poco in giro in questo periodo. Ode il dire dei due, quel loro pensiero circa la possibile presenza di un'ultima carta da parte del Consiglio. Forse la più potente, forse la più letale. Un qualcosa che li deve mantenere costantemente allerta, pronti ad intervenire. <Sarebbe stata una mossa stupida lasciare che solo quattro guerrieri tentassero di fermare l'avanzata di Yukio-sama. Oltretutto hanno agito separatamente, una mossa che ha solamente dimezzato la loro capacità offensiva per quel che ho potuto notare> Batterne uno solo era stato anche piuttosto semplice con una buona collaborazione, ma se fossero stati due Mastini? Sarebbe ugualmente riuscita a batterli così rapidamente anche grazie all'aiuto di Medusa e di Kami? Probabilmente no, probabilmente la sola presenza di un ulteriore nemico di quel livello avrebbe comportato conseguenze pesanti. Pericolose. <Quale che possa essere la loro ultima carta, penso che tutti insieme riusciremo a fermarli. Dopotutto combattiamo per uno scopo giusto e sacro. Il desiderio di difendere la libertà e la vita della vostra gente ci porterà sicuramente alla vittoria, anche se sudata> Questo è il suo pensiero, in questo crede profondamente, realmente. Aveva ragione Raido, dopotutto: il desiderio di proteggere qualcuno di caro conferisce una forza impressionante. Annuisce e sorride appena a quell'ultimo dire dello Yoton, prima di ritrovarsi ad udire la voce dell'Oboro spezzare il silenzio venutosi a creare fra loro. Schiude le labbra sgranando appena gli occhi, voltandosi ad osservare il kiriano dal crine argenteo. <Raido> una sorta di ammonimento, di sottintesa richiesta. <Per favore> L'osserva al suo fianco, l'espressione tesa, leggermente a disagio in quella situazione così atipica per lei. Non è una conversazione che dovrebbe aver luogo, non è qualcosa di cui dovrebbe persino parlargli... Per quanto comprenda il suo stato d'animo, sente che le sue parole potrebbero essere potenzialmente scomode in quel frangente. Pericolose, persino. Yurashin è tranquillo, calmo come sempre, non pare scomporsi a quel dire dell'Oboro, limitandosi ad osservarli serafico. Kaori sospira appena, scuotendo leggermente il capo. Può limitarsi solamente ad ascoltare ed intervenire in caso di bisogno. Arginare la potenziale collera dell'albino, proteggere il moro da una colpa che non gli grava realmente sulle spalle. [chakra: on]

22:49 Raido:
  [Centro] Attendere una mossa del consiglio, quello che fanno tutti oppure agire impedendogli di mettere in pratica ciò che hanno in mente? Non ne ha idea di come muoversi. Una parte di se vorrebbe distruggere quel palazzo uccidendo tutti i consiglieri meno Crowler, no, lui deve vivere, deve sottostare alle leggi Kiriane, vuole vedere la paura verso l'Oboro imprimersi nei suoi occhi, temerlo a ogni suo sguardo ma, un altra parte di se, preferisce attendere, essere quieto, calmo e non farsi coinvolgere più di quanto non abbia già fatto in questi ultimi mesi. Lo sguardo si sposta per una manciata di secondi sulla Hyuga, come sta? Sta bene vorrebbe rispondergli per mettere fine a questo loro scambio ma non può, non può farlo, ha promesso di stare tranquillo e lasciare che tutto fili liscio e così fa, una promessa è una promessa. Silente ode le parole dello Yoton, sensazioni, ipotesi, niente di più ma nessuno si aspetta una resa facile, una vittoria così semplice. I consiglieri non hanno giocato tutte le loro carte, non Crowler almeno, lo conosce, lo conosce fin da quando era un ragazzo e sa di cosa è capace, sa quali sono i suoi metodi e sa quanto possa essere spietato. Per un periodo ha provato una certa ammirazione per lui, stima per il suo modo di agire per la sicurezza di Kiri ma il potere gli ha dato alla testa, ha cominciato a volere di più, a desiderare di più. Perchè ha scelto una tale via, non lo sa e non vuole nemmeno saperlo, sa solo che ha tradito Kiri e tutti i suoi ideali, ha tradito Hotsuma e il suo popolo e spetta all'Oboro riportarlo a casa, dinanzi al Kage per elargire la sentenza ma vorrebbe ucciderlo, tagliargli la testa facendola rotolar per le strade di tutti i villaggi come monito per il futuro<Il mastino che abbiamo affrontato aveva più o meno la mia stessa forza. Non hanno dimezzato la capacità offensiva, hanno solo fatto male i calcoli>è sicuro di questo, sicuro al cento per cento, non hanno sbagliato con le loro forze<Conosco Crowler, non sbaglierà di nuovo, invierà tutto ciò che ha per distruggere questo villaggio e con esso tutti i rivoltosi>un genocidio di massa pronto ad abbattersi su tutto il villaggio. Nuovamente le parole di Kaori vanno a farsi sentire, prima il proprio nome e poi quella supplica. Non le risponde ma continua a guardare Yurashin negli occhi<Credo siano ovvio come stiano le cose>riferendosi ovviamente alle loro mani unite anche se non in bella vista<So...>abbassa il capo andando a guardare la giovane, la fissa per qualche istante andando a sorriderle<...che hai tentato se non direttamente baciata>e nuovamente il capo viene riportato verso il chunin scrutandolo<Perchè? Cosa senti per lei?>pronunciare questa frase gli costa decenni di vita ma deve farlo, mantenere la calma? Lo sta facendo<Voglio solo sapere le tue motivazioni>è pur sempre un Oboro, uomo d'onore. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

23:03 Yurashin:
  [Centro] Qualche legger piegar del capo, in senso positivo, al dire d'ella, quasi come se stesse concordando con qualsiasi cosa abbia espresso poc'anzi: <Con Yukio-Sama ed un altro Shinobi, qualche giorno addietro, abbiamo avuto modo di confrontarci con due mastini e posso assicurare che lo scontro non è risultato così semplice, riuscendo a portare dei leggeri danni al terzo Shinobi.> Prenderebbe una piccola quantità di ossigeno: <Probabilmente lo avrai trovato nell'ospedale, per delle cure.> Ipotizzerebbe, senza concedere più di molto, nessun nome o qualsiasi etichetta che si possa allegare all'Uchiha presente. Non deve far propaganda o pubblicità, dopotutto. Ma sono le parole dell'albino a dettare una leggera tensione, avvertibile, ma senza trascinare lo Yoton in un clima a lui ostile. Non avvertirebbe nervosismo a percuotergli l'animo, nessun brivido a tracciarne la schiena. Simile ad un complesso di lava, solidificatasi all'esterno ma dal calore vivo al suo interno. Una protezione inespugnabile, riuscendo quasi a tracciare una netta linea tra la realtà interna e quella esterna, nei momenti in cui sarebbe richiesta tale particolarità, tale dote. Ed ecco che la portata principale andrebbe ad esser servita, ancora fumante ed ancora dal tono controllato. Potrebbe solo immaginare il motivo per cui gli costerà esprimere quelle frasi, quelle domande, ma potrà largamente immaginare il blocco che avvertirebbe sulla bocca dello stomaco. <Raido-San.> Ne evocherebbe il nome, quasi ad attirare, a rubare maggiormente, quell'attenzione di lui. Lo protenderebbe tutto per sé, con rispetto della Konohana lì presente. Manterrebbe quel distacco emotivo fino ad ora presentato, con una facilità senza eguali. <Era tempo addietro e ho potuto apprezzare la purezza di un fiore ancora delicato, ancora immune ed immaturo rispetto alla crudeltà che noi possiamo conoscere.> Quasi un accento di presunzione, perché entrambi avrebbero goduto, per fortuna o sfortuna, di momenti in cui il genere umano si sarebbe macchiato di crimini oltre ogni rigor di logica. <Ma il tempo è trascorso e ho potuto constatare che una persona del tuo calibro l'abbia presa in cura.> Un complimento velato? <Non vi è bisogno di dirti che la dovrai proteggere.> Prenderebbe nuovamente respiro, mentre le parole scorrerebbero limpide, come un fiume leggero, appena uscente dalla sua fonte. <Ho potuto apprezzare pochi frangenti dei tuoi ideali, riconoscere il tuo valore e le tue capacità.> Il salvataggio del bambino e lo scontro avvenuto contro il primo mastino, ove erano in coppia, praticamente da soli rispetto al portatore dell'armatura. <Cos'altro vuoi che io ti esprima?> Quasi come se volesse rendere l'intera situazione molto più leggera e meno pesante. <Ciò che provo è null'altro che rispetto, per voi singolarmente e per il legame che vi interseca.> Dovrebbe esser riuscito a rispondergli accuratamente ai suoi dubbi. <I miei omaggi.> Sincero, lo si avvertirebbe, mentre calerebbe appena quel capo, in avanti, per una frazione di qualche secondo, prima di rialzarsi, mostrante di una fierezza senza eguali. [Chakra On][Equip.Scheda]

23:26 Kaori:
 Ode il dire dei due shinobi e tace in religioso silenzio immagazzinando informazioni, dettagli. Raido a quanto pare ben conosce Crowler e sa come potrebbe reagire a questa situazione. In modo drastico, sbagliato, terribile. Abbattersi sul Villaggio per fermare una rivolta. Mettere di mezzo vite innocenti per via di un potere che non gli appartiene, non più ormai. <La cosa che mi sconvolge non è tanto la follia di Crowler o del Consiglio, ma di quei ninja che ancora rispondono ai loro comandi...E' la loro gente, la loro terra...> sospira scuotendo appena il capo, stringendo la mano libera dalla presa dell'albino in un pugno sotto quella mantella buia. Osserva lo Yoton, ode le sue parole ed un'espressione pensosa va a farle aggrottare appena le sopracciglia. <Uhm... ne ho medicati diversi in questi giorni, ma se non mi sbaglio Kami-kun mi disse di aver affrontato gli ultimi due mastini qualche giorno fa> Ma potrebbe ricordar male, dopotutto non ha potuto fermarsi a chiedergli nei dettagli cosa fosse successo. Il lavoro è lavoro e finito un paziente si passa subito ad un altro. I pensieri si rincorrono nella di lei mente fino a quando la mano dell'Oboro va a stringere con maggior forza la sua mano, senza tuttavia farle ovviamente male. Una pressione premurosa, decisa, ma dolce che la porta ad ascoltarlo con fare imbarazzato. Un rossore violento le imporpora le gote candide andando a portare i suoi occhi a colmarsi di disagio. <Raido!> una sorta di richiamo, o di rimprovero. Si volgerebbe verso Yurashin andando a guardarlo con fare colpevole, mortificato, gesticolando nervosamente con la mano libera. <Devi scusarmi, davvero. E anche lui> direbbe imbarazzata, intimidita, per niente convinta dei presunti intenti romantici dello yoton. <Non volevo metterti in una situazione così imbarazzante> sincera, dispiaciuta, per poi ascoltare il dire dell'altro così tranquillo, così pacato. Ode quelle parole, se ne sente come sfiorata, terribilmente a disagio al sentire quelle parole che la rispecchiano in un modo di cui non è più così sicura. Lascia ch'egli parli imbarazzata, arrossita, chinando di poco il capo sentendosi incapace di sostenerne la vista. Lei e la sua incapacità di accettare un complimento! <Ecco, ora sei convinto?> domanderebbe rivolgendosi all'Oboro una volta che il kiriano avesse terminato il suo discorso. <Te l'avevo detto io che non voleva...> si ferma, le gote ancor più rosse di quanto non lo fossero già precedentemente. <...hai capito!> termina incapace di dire a voce quelle parole, prima di voltarsi una volta ancora verso il moro. <G-grazie...> direbbe timidamente, prendendo a muovere appena un piede a pressare il terreno sottostante, nervosamente. [chakra: on]

23:43 Raido:
  [Centro] Due mastini, un combattimento arduo ma di poco conto, se sono riusciti a batterli vuol dire che la forza non è minimamente paragonabile a quello che ha affrontato, ne è sicuro. Quella volta ha dovuto riflettere prima di compiere la propria mossa, prima di arrivare ad un attacco vero e proprio tastando il terreno e le capacità avversarie...e nuovamente la sensazione torna. Una sensazione fin troppo familiare come se la storia delle nebbia si stesse ripetendo su Kusa, si stesse riversando sul villaggio dell'erba, la guerra, i giochi di potere, tutto ciò che ha accompagnato Kiri per anni, adesso arriva qui con una forza e potenza incredibile. I 5 paesi, le 5 forze mondiali ninja riunite in un gruppo di consiglieri, tutti i segreti racchiusi in una manciata di uomini in grado di ridurre tutto quanto in cenere...se fossero più accorti. Per un momento lo sguardo viene portato in direzione del palazzo del governo, ne scruta l'edificio in lontananza. No. Basta. Deve rimediare in qualche modo, deve agire il prima possibile, mettersi in moto, combattere e far tacere questa rivoluzione una volta per tutte ma per farlo deve prima incontrare Yukio e capire come veramente ha intenzione di agire. Pensieroso nello sguardo va a riportare la dovuta attenzione sul chunin al solo pronunciare del proprio nome. Ode, ascolta ciò che viene detto dal chunin sente anche ciò che viene pronunziato dalla ragazza. Ascolta in silenzio continuando a guardare la figura del chunin per poi compiere un gesto inaspettato. La mano della ragazza viene lasciata, molla quella presa di sicurezza cominciando a incamminarsi verso il giovane. Il passo è lento, lo sguardo fisso nelle di lui iridi fino a quando la distanza non sia più o meno di un metro. Si umetta le labbra prima di cominciare il suo discorso<La natura dell'uomo è di per se quella di dominare, prendere tutto quanto con la forza, a volte funzione, a volte no ma questa forza può essere usata in molti modi, le mani, le parole, un bacio>ecco che arriva al punto della questione<L'uomo è di per se incline a pensieri osceni, sconci proprio perchè guidato da questa forza che riesce a renderlo superbo>tanti paroloni, tanti giri di parole<Non sono scemo, non sono uno che si abbindola con le parole e tanto meno con le lusinghe>riferendosi a quel complimento, non ha bisogno di riceverne, sa quanto vale, sa di cosa è capace, non ha bisogno che nessun altro glielo faccia notare<Non è la purezza di lei ad averti indotto a ciò>quelle parole, ciò che ha detto, non lo hanno convinto, non lo hanno smosso<Io la proteggerò da chiunque osi farle del male>china il capo verso il basso, chiude gli occhi per una frazione di secondo<L'arte della spada impone un certo comportamento, un certo autocontrollo>rialza il viso puntando le iridi color ocra in quelle dello Yoton<Se scopro che ti sei di nuovo avvicinato a lei in quel modo o che l'hai anche solo sfiorata...quell'autocontrollo potrebbe venire meno>non è arrabbiato, si sta controllando. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

23:54 Yurashin:
  [Centro] Ora quel discorso a riguardo del Consiglio e delle sue mosse, del Genin e delle sue ferite, sembrerebbe passare tutto in un secondo piano, se non a dissolversi totalmente, lasciando che il fulcro di quell'incontro, probabilmente, si esponga così placatamente, almeno dalla parte del Chuunin. Quest'ultimo potrà osservare la figura femminile, totalmente imbarrazzata, quasi impacciata, ad assistere a quella scena di ipotetica gelosia da parte dell'Oboro, verso cui avrebbe stretto un legame più consistente e massiccio. Abbasserebbe lo sguardo verso di lei, tentando di incrociarne lo sguardo, mentre la Konohana sarebbe ben intenta a gesticolare, a sfuggire via da quella situazione se ne avesse avuto la possibilità. Lo intuirebbe facilmente, anche senza conoscerla profondamente; e poi quel ringraziamento finale. <Non vi è bisogno che mi ringrazi. Puoi rimanere tranquilla.> Tenterebbe, quasi invanamente, di concederle una rassicurazione, senza mutare quelle labbra od affermando una determinata espressione facciale. E poi ritornerebbe alla sagoma preferita, almeno questa sera, senza concedere oltraggio alla ragazza lì presente, rialzando nuovamente il capo e rimanendo completamente attento ad ogni movimento d'egli, ad ogni minimo arto. Cosciente di cosa sia capace l'altro, non avrebbe intenzione e né motivo di infastidirlo o provocarlo. Alla fine, quelle domande non gli tangono affatto, non lo infastidiscono minimamente. E neanche quel movimento che non si sarebbe atteso con così tanta facilità: l'Oboro scioglierebbe la presa alla mano per avanzare d'un passo, qualcuno, per avvicinarsi allo Yoton, il quale, con qualche secondo di ritardo, si preoccuperebbe di avanzare di un semplice passo, o forse due, per permettersi una distanza di mezzo metro. Avrebbero potuto baciarsi, se avesse continuato la sua avanzata; chissà la reazione ipotetica della ragazza lì, a vedere un albino ed un moro incrociarsi così intensamente. Perché è vero, il Chuunin manterrebbe lo sguardo fisso in quello d'egli, senza abbassarlo o provare un tentennamento. Reagisce, positivamente. <Se mi hai chiesto di incontrarmi, per udire una motivazione, io l'ho espressa. Che tu non voglia raccoglierla come verità non è un problema che affligge il sottoscritto.> Diretto, senza mezzi termini. Avvicinarsi così sarebbe totalmente un sacrificio, in quanto l'altro avrebbe sicuramente maggior guadagno in quella distanza così ravvicinata. <E comunque non avrei motivo alcuno di mentirti, Raido-San.> Ed ancora una volta quel nome viene utilizzato, scandito con una accurata lentezza. <Non ho alcun interesse verso Kaori-San.> Lo ribadirebbe, come un fulmine a ciel....coperto. Non vorrebbe alcun fraintendimento, di nessuna entità e di nessuno stampo. Banale in quel dire, ma dovrebbe essere efficace, questa volta. Educato anch'esso ai regimi di Kiri, dunque comprenderebbe a cosa si riferisca lo Jounin; ma questa volta non hai un semplice individuo, ma un tuo compaesano. Conosce cosa significa l'autocontrollo e quel controllo di sé e della forza a cui l'altro accennava precedentemente. [Chakra On][Equip.Scheda]

00:12 Kaori:
 Avverte Kaori la mano di Raido abbandonar la presa sulla sua. Lo sente distanziarsi da lei, scostarsi di solo pochi passi andando a raggiungere più da vicino la figura dello Yoton. Li osserva tesa, pronta ad intervenire nel caso la situazione dovesse finire con lo sfuggire di mano. Le dispiace che Yurashin si sia trovato in mezzo a questa discussione: lei è certa che quel gesto di tanto tempo prima non avesse sfumature romantiche, forse solo un po' intime, che l'avevano portata a sentirsi appena a disagio. Ma come farlo capire a Raido quando lei stessa sarebbe cieca alla verità dinnanzi all'eventuale comparsa della vecchia fiamma dell'albino? Non desidera essere ipocrita ma al tempo stesso vuol essere giusta. Ascolta le parole di Raido, osserva gli sguardi, i moti di entrambi, umettandosi continuamente e nervosamente le labbra tese, secche. Ode il dire d'entrambi ed infine andrebbe a raggiungerli ponendosi lateralmente ai due, guardandoli alternativamente con fare un po' più serio, un po' più determinato. Forse, alla fine, l'unica che può metter pace e chiarezza in quel momento è proprio lei. <Ragazzi, davvero, questa discussione non ha motivo d'esistere> direbbe guardandoli con fare apprensivo, imbarazzato, sentendosi enormemente a disagio in una condizione come quella. <Come ti avevo detto non ha alcun interesse verso di me, è stato solo un po' affettuoso, senza alcun intento romantico> cercherebbe di dire rivolta allo spadaccino come a voler placare e rasserenare la sua gelosia, cullarla in quella che dovrebbe essere una rassicurazione definitiva. Probabilmente vana. <E se anche così non fosse non potrebbe far altro che rimanerne deluso, okay?> continuerebbe osservando entrambi, alternativamente, con il viso paonazzo e gli occhi colmi di una goffaggine innocente e tenera. <Non c'è modo che io possa cambiare idea, così come non c'è modo che lui possa trattarmi in modo...> si ferma cercando la parola giusta a definire l'enorme malinteso venutosi a creare fra loro. <...equivoco> forse non è la parola perfetta che cercava, ma sicuramente la più adatta fra quelle che le si stanno affollando nella mente. <Quindi, davvero, finiamola, ok?> tenterebbe, timidamente, alzando lo sguardo impacciato verso i due, tornando ad osservare infine l'albino in attesa di un suo consenso, di una sua qualsiasi reazione a quella sua richiesta, alle parole del moro. [chakra:on]

00:19 Raido:
  [Centro] Lo sguardo a incontrare quello dello Yoton che a sua volta si avvicina muovendo quei pochi passi arrivando a mezzo metro, perfetto. Una mossa, una semplice mossa verso la katana, estrarla e tagliargli la testa senza che nemmeno se ne accorga. Un semplice colpo, veloce, indolore, senza spargimenti di sangue. Tutto così facile, tutto così semplice ma c'è lei; la di lei figura è presente li, con loro e non può permettere che veda una scena del genere, violenta. L'autocontrollo c'è ancora, è ancora intatto mentre continua a sentire le parole dello Yoton...non lo affligge ma è quello il problema, il fulcro di tutto ci. Sta affliggendo Raido e anche troppo. Ha già provato tutte queste sensazioni, tutte queste emozioni e ripetere ancora l'esperienza è distruttivo, autolesionistico per certi versi ma lo deve fare per lei, solo per lei e nessun altro. Sta per parlare quando la vede mettersi in mezzo, frapporsi fra loro due cercando di placare gli animi ma non si smuove, resta fermo sul posto a guardare lo Yoton, ha commesso già una volta un errore del genere, non vuole rifarlo, poco ma sicuro. Ode tutto ciò che viene detto dalla ragazza<Lo vedremo>la sua risposta a tutto mentre la mano scivola piano nella presa dell'altra, piano, in modo delicato fino a stringerla completamente<Andiamo>il viso viene chinato in sua direzione, un sorriso va ad esibirsi, ha mantenuto la promessa alla fine, non fatto cose avventate, non troppo almeno, è rimasto nei limiti giusti. Va a voltarsi dando le spalle al chunin cercando di portare con se la ragazza; il passo lento si dirige verso la casa nel bosco dei ciliegi dove, al momento, entrambi convivono<Buonasera Yurashin>saluta prima di scomparire completamente. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama][END]

00:30 Yurashin:
  [Centro] Sembra che tutta la situazione, tra quelle ultime parole espresse e quelle affermate dalla Genin che si frappone fra i due corpi maschili, facciano l'effetto desiderato: un calmante per quell'animo dello spadaccino. Quest'ultimo non aggiungerebbe altro, ma si preoccuperebbe di riprendere il contatto con la sua compagna, mediante quella mano intrecciata, ed un sorriso verso di lei. Lo Yoton sosterrebbe solo nel visionare quel cambiamento di espressione, tra quello che ospitava prima e quello attuale, dedicato alla Genin lì presente. Probabilmente se non c'era lei, avrebbe tentato di strappare via il problema dalla radice, uccidendo lo stesso Custode. Non si esprime che un cuore disperato sia capace di tutto, in queste situazioni critiche? Eppure il Chuunin sarebbe riuscito a mantenere la calma, nei migliori dei modi, senza ritrovarsi totalmente passivo a quella condanna che l'altrui stava avanzando. Ed eccoli poi, il duo, che andrebbe a distanziarsi, a scomparire all'orizzonte, ma non prima che la voce del Jounin si farebbe udire. <A presto.> Solo ciò risponderebbe, solo queste parole avanzerebbe, senza sprecarsi oltre. Si lascerebbe superare, senza nemmeno voltarsi ad osservarli, ad osservare la ragazza quasi per chiederle in che condizione l'avrebbe inserito. Impassibile dinanzi a tutto ciò, prendendo semplice passo dopo qualche secondo di totale immobilità. <Curioso.> Un commento, un sussurro che verrebbe esternato, più per se stesso che per qualcuno. Un verbo che verrebbe espresso quasi a dentri stretti, con un volume davvero irrisorio. E così che scomparirebbe poi, nell'oscurità di qualche nuovo vicolo, nella direzione opposta a quella intrapresa dalla coppietta felice. [Chakra On][Equip.Scheda][END]

00:37 Kaori:
 A quanto pare, in qualche modo, le parole del moro e della Hyuga son riuscite a convincere l'Oboro dello stato attuale delle cose. L'altro non replica oltre, non fa polemiche, ma si limita ad accettare quel discorso e farsi da parte. Quel che doveva dire l'ha detto e Kaori può tirare un sospiro di sollievo al solo pensiero che quella faccenda sembra essersi sistemata. Va ad accogliere fra le sue dita quelle di lui in un intreccio non troppo stretto ma sufficiente a tenerli uniti, annuendo appena, in silenzio, a quel suo dire. Sì, forse per questa sera è meglio andare e lasciare che quel discorso venga metabolizzato da tutti. <Sì, andiamo> acconsente con un respiro profondo voltandosi a quel punto verso l'altro. Le labbra andrebbero a mimare un semplice “Scusaci” senza lasciare che alcun suono venga emesso, prima di andare a seguire i movimenti dell'albino, percorrendo con lui la strada verso casa. <Buonasera Yura-kun, alla prossima> un sorriso gentile, colpevole e imbarazzato assieme rivolto al moro prima di volgergli definitivamente le spalle e avviarsi assieme al kiriano verso l'abitazione che insieme condividono nel bosco dei ciliegi. [End]

Semplice giocata in cui si delinea la nuova coppia del momento: Raido e Yurashin. Ma purtroppo per loro, la presenza di Kaori impedisce tutto.

Alla fine, Kaori va a strappare via Raido e portarlo con sé.