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E pace fu

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con Raion, Kami

21:05 Kami:
 Cosa si prova a non essere un peso? Cosa si prova ad aiutare gli altri, e a sentirsi utili nel farlo? Il nostro piccolo Uchiha questo non lo sa. È nato in una vita sgretolata, dove egli stesso sin da bambino era destinato a crollare in pezzi, e adesso che è un ragazzo, quegli stessi pezzi se li trascina dietro come macabro strascico di un’esistenza che l’ha sempre ripudiato. Lui è un diverso, uno spezzato. È nato difettoso e col tempo, i suoi difetti non hanno fatto che peggiorare fino a riempirlo di crepe, simile a misera bambola di ceramica con la quale nessuno ha più la forza di giocare. Kami è rotto, e nessuno gli ha mai spiegato come aggiustarsi. Kami è rotto, e quelle stesse crepe di rottura, se le porta dietro da sempre. Kami è rotto, e mai come in questo momento si sente in procinto di crollare a pezzi, un brandello dopo l’altro.
È per questo che corre. Corre in mezzo al bosco come mai ha fatto in vita sua, corre con ogni brandello di energia che gli rimane, corre come ombra tra gli alberi che, almeno loro, in silenzio lo scrutano e accettano al sua presenza. Sforza i muscoli delle gambe, li ascolta gridare e bruciare; non ha mai corso così velocemente; se ne accorge dalle macchie verdi che perdono nitidezza ai suoi occhi, se ne accorge dal velo di sudore che gli ricopre la fronte. Più veloce, sempre più veloce. Almeno per qualche istante, vuole trasformarsi in alito di vento e sentirsi libero, intero e non più difettoso come quella stessa bambola spezzata abbandonata nel dimenticatoio. Il chakra ormai da diverse ore circola vorticosamente lungo i canali di circolo a lui dedicati andando ad irrorare in maniera continua le fibre muscolari delle leve inferiori. Iridi color cobalto che si specchiano in quel cielo finalmente terso che osserva impietoso l’estenuante guerra che pian piano distrugge il Villaggio dell’Erba. Il respiro è affannoso, irregolare proprio come il battito cardiaco che a tratti pare voler uscire dal corpo di propria iniziativa. Ha abbandonato i proprio compagni oramai da un paio d’ore abbandonandosi a quella corsa liberatoria dove trovano sfogo tutte quelle emozioni che nell’ultimo periodo lo hanno quasi portato ad impazzire. Raion lo sa, lo ha avvertito, ha deciso di non scacciarlo di casa ma comunque i rapporti tra i due son rimasti freddi, troppo per chi ha condiviso così tanto nell’ultimo periodo. Come sempre si presenta come un ragazzino appena entrato nell’età adolescenziale, volto scavato e sclere sporcate con quell’accenno di ittero che mal si sposa con due profonde iridi che riprendono per certi versi le profondità dell’abisso. Crine corvina che ricade sul lato destro del capo e consueto sorriso che pare essersi definitivamente arreso alle crudeltà della vita. Quest’oggi veste con una semplicissima maglietta a mezze maniche nera che è stata involontariamente tagliuzzata in più punti a causa dei frequenti combattimenti a cui si sottopone nell’ultimo periodo. Scivolando troviamo il solito paio di pantaloni shinobistici color verde militare che si interrompono all’altezza delle caviglie per mezzo di fasce bianche che compiono diversi giri attorno al tessuto per indirizzarlo verso i sandali shinobistici del medesimo colore che impattano al suolo con quella grazia ferina che lo identifica come uno dei maggiori predatori all’interno del Mondo Ninja. Non una parola, non un accenno di resa ma anzi quella voglia di superare i propri limiti mentre la fauna intorno a lui pare quasi radunarsi per osservare la disperata corsa dell’ennesima bambola di porcellana abbandonata da questo crudele mondo.[Chakra30|30][Pacchetto sigarette]

21:19 Raion:
 Nulla da dire la situazione non cambiava in alcun modo...anzi dopo aver tradito anche il consiglio si sentiva con fin troppi sguardi addosso. Al momento la sua copertura da Anbu non gli offriva nessuna protezione, solo Raion la sua stessa immagine è la sua isola di protezione. Allunga il passo mentre si avvicina al bosco dei ciliegi...non vede quel bosco da secoli. Ha ancora addosso la "divisa" della rivoluzione o meglio come Raion è stato colto alla sprovvista con addosso i suoi abiti da civile: pantaloni grigi, stivali neri, maglia nera aderente ed il solito chiodo rosso legato alla vita attraverso le maniche. Porta ancora la polvere e le ferite provocate dall'ultimo scontro al consiglio. Si è preso del tempo per riposare e quindi ad diverse ore se ne sta seduto sotto un albero ad aspettare forse la dea della morte che alberga in questo luogo. Come ha promesso avrebbe portato il suo pasto giornaliero in rispetto non potendo portare altro ed è riuscito a rubare una bottiglia di sakè dalla cucina del consiglio, ora è molto più semplice dato che anche il palazzo del consiglio ormai è conquistato ed ha cercato di fare in fretta prima che i ribelli ci mettessero le mani sopra. Sospira con la testa piegata verso il basso andando a togliersi la maschera <ah!> sibila per le due ferite una sul petto e una sul fianco ancora sanguinanti ed aperte. Sospira e in silenzio cerca di afferrare il tanto della divisa e di portarselo di fronte a se. Lo sguaina e lo lascia di fronte a se, per capire che cosa fare ora. Aveva un piano e ora che ci pensa non comprendeva la salvezza del consiglio, quello era accidentale, ma la preservazione degli anbu..lo ha fatto solo per evitare troppe vittime dalla loro parte e allo stesso tempo garantire un futuro mettendosi in una posizione di potere. Non è stato così, i suoi piani sono svaniti, ogni sua azione al momento è vista per quella che è quella che voleva evitare: l'azione di un gruppo che non è stato dalla parte del popolo e che ha girato alle spalle al consiglio all'ultimo..un gruppo del quale non ci si può fidare, un gruppo che va riformato, un gruppo che rischia se non di sciogliersi, di mandare la maggior parte in galera ed essere sostituiti da nuove reclute o ninja fedelissimi a Yukio...come è giusto che sia del resto. Sospira sollevando il mento con le gambe incrociate e si lascia colpire dal vento fresco della sera autunnale in cui quel ambiente è immerso. [ch on]

21:36 Kami:
 Nulla cambia, nulla muta in quel perpetuo vortice di pensieri che imbrigliano la sua anima in una gabbia dorata che, a volte, gli dona l’impressione di poter trovare una via d’uscita in grado di renderlo vivo, perfetto nella sua più totale imperfezione. Come marionetta senza fili, come lupo senza branco avanza solitario ed indipendente tra quei tronchi così simili ed evocativi. Le lacrime son state piante tutte ed ora non rimane che l’arida consapevolezza di un mondo che gli ha donato le spalle per l’ennesima volta. Le mani sfrecciano alterne lungo i fianchi donando al suo corpo la possibilità di fendere parzialmente l’aria che oramai compone un muro che lo rallenta e che passo dopo passo gli sfregia il volto già emaciato dalla carestia. Oramai ha fatto il giro di tutto il Bosco e forse si sta apprestando a tornare in direzione dei propri compagni con cui a breve dovrà organizzare l’ennesimo soccorso tra le case in rovina nel tentativo di trarre in salvo i cittadini innocenti che son rimasti coinvolti nello scoppio della Guerra. la figura di Raion è poco più che una macchia davanti a se, qualcosa dai colori ormai conosciuti che però non può e non vuole prender la forma del Gigante albino. Corsa che non si interrompe o che quanto meno non lo fa in maniera graduale. Il giovane andrebbe anzi ad accelerare il proprio passo nel tentativo di compiere un balzo in aria di quasi due metri che dovrebbe permettergli di compiere una mezza rotazione a mezz’aria con consecutivo atterraggio al suolo. Per assorbire l’impatto le ginocchia andrebbero a flettersi mentre le braccia si distanzierebbero un poco dal busto per favorire a loro volta un maggior equilibrio. Lo sguardo saetterebbe sul volto dell’uomo mentre le labbra andrebbero appena a schiudersi < è tardi> biascica senza poi molto vigore mantenendo il solito tono atono che oramai caratterizza ogni loro conversazione < Inoltre non è il momento di bere > sbuffa indicando con il mento la bottiglia di sakè < Potresti trovarti in mezzo ad uno scontro tra un secondo… io potrei essere un nemico. > giusto per ricordarglielo mentre muove lentamente un paio di passi in sua direzione.[Chakra30|30][Pacchetto sigarette]

22:10 Raion:
 Sono giorni che non vede Kami, da quando Yukio ha rivelato la sua posizione in questa guerra ed ha chiesto la sua fedeltà dopo averlo torturato. Kami non lo aveva cacciato via del tutto, ma tra la situazione attuale e il fatto che non voleva affrontarlo ha preferito portarlo altrove e piuttosto dormire in piedi durante il turno di guardia nella creazione dei muri o portando via consiglieri che si affacciano un po' troppo ai balconi per farsi inveire contro. Quando sente quella voce, solleva lo sguardo e lo ascolta senza però muovere la testa cercando di seguirlo con la coda dell'occhio, mugugna e chiude gli occhi mentre porterebbe il sakè alle labbra. <...forse> afferma lui come se la cosa non gli importasse <...non certo dagli anbu: ho convinto Raflo a seguire Yukio, si è arresa ed ho ucciso chi non si è inginocchiato a lei ed alla decisione di abbandonare il consiglio. Quindi a parte pochi che stanno ancora combattendo per le strade e non hanno risposto alla chiamata contro il consiglio, non ha senso che io attacchi i ribelli> quindi solleva il collo della bottiglia e inizierebbe a bere tornando di nuovo silente abbandonando con una espressione disgustata la bottiglia accanto a se <robaccia> sbotta questo tornando a guardare l'arma di fronte a lui. <e se vuoi uccidermi...non credo che cercherò di fermarti> si massaggia il collo andando a toccarsi di nuovo il simbolo dietro il collo mentre si strapperebbe una pellicina dalle labbra mentre il braccio destro viene portato al livello del petto cercando di togliersi del sangue dal petto. <... continua a sanguinare> borbotta afferrando di nuovo la bottiglia cercando di far cadere del liquido sulla ferita per "pulirla". Sibilerebbe stringendo i denti comprimendo i muscoli e gonfiando le guance per non urlare..almeno in questo modo si dovrebbe disinfettare. [ch on]

22:28 Kami:
 Biasimo, null’altro traspare dalle sue poche parole. Bambola di porcellana che osserva delusa l’ombra dell’uomo che un tempo lo accolse quasi come un figlio. I passi sono eleganti, ferini e silenziosi proprio come il loro portato ennesimo riflesso di una società che dona prigionia sotto quella blasonata promessa di libertà < Non mi interessa avere un tuo parere. Il mio non è un consiglio ma un ordine. Non Bere> e nonostante il tono tranquillo traspare un’aggressività repressa che guizza nel suo sguardo e si ripercuote in quello dello stesso Chunin < Non me ne frega un cazzo che sei triste, arrabbiato o altro> storce un pochino il naso verso l’alto mentre le sopraccigli si corrugano quel poco necessario per formare una piccola rughetta tra esse < ora fai parte del MIO esercito, quindi che tu lo voglia o meno sei anche parte del mio branco e non intendo permettere a nessuno di coloro che proteggo di buttarsi via in questo modo.> il capo si inclina lentamente verso destra mentre l’Uchiha si umetta con tutta calma le labbra screpolate < Cosa credevi che sarebbe stato tutto bello e magico? Sapevi a cosa andavi incontro e se hai proseguito è unicamente per la fede che riponi nel tuo villaggio. Cosa ti aspetti che ti dica? Che hai fatto bene? No, sei solo un povero coglione che non ha visto oltre il proprio naso e che ha continuato a proteggere un mucchio di incapaci che si fanno comandare da quel bastardo che sembra essere una sgualdrina di basso bordo> si schiarisce appena la voce < Ma non posso nemmeno dimenticare che questo lo hai fatto per rimanere fedele ai tuoi ideali, stesso motivo per cui io ho intrapreso questa guerra. Quindi no, non mi complimenterò con te però posso accettarlo, posso capirlo> deglutisce un groppo di saliva mentre muove un secondo passo in avanti < Ma sai cosa non posso capire? Non posso concepire il modo in cui stai affrontando tutto questo. Sei qui, ridotto come uno straccio, con una bottiglia di alcolici in mano che aspetti cosa? L’arrivo di qualcuno che ti tolga dalle sofferenze di questo mondo? Oppure attendi l’alba ed uno nuovo inizio? Non lo so, non mi interessa e sai perché? Perché è QUESTO il mondo in cui viviamo ed ora stiamo affrontando una guerra per la NOSTRA libertà, per la NOSTRA gente e per il NOSTRO villaggio quindi mettiti bene in testa che devi reagire > attimo di silenzio che cala mentre il giovane compie l’ultimo passo per raggiungere l’albino. Piede sinistro leggermente avanti al destro mentre le ginocchia andrebbero a flettersi ed il busto ruoterebbe di circa novanta gradi verso destra. Una volta caricata l’energia cinetica andrebbe a muovere il piede destro in avanti mentre il busto ruoterebbe di quasi centottanta gradi verso sinistra ed il pugno destro compirebbe un mezz’arco con l’obbiettivo di impattare contro la guancia del Gigante < E non farti mai più vedere da me ferito in questo modo>ed ora, solo ora le emozioni fuoriescono tutte insieme tra rabbia, dolore, preoccupazione e gioia nel rivederlo. Un singhiozzo che lo prende in contropiede mentre calde gocce di porcellana abbandonano i suoi occhi per scivolare giù, verso il mento.[Chakra 30/30][Pacchetto sigarette]

22:29 Kami:
 Edit: F[Forza pugno:5]

22:44 Raion:
 Sente il tono di Kami, imperioso, come un nanetto che pensa di convincere un gigante, quasi ridicolo ma Raion lascia perdere la bottiglia in ogni caso e lo lascia parlare. Non lo guarda, tiene ancora lo sguardo fisso sulla lama che luccica al buio. Non porta gli occhiali per una volta, quindi i suoi occhi verdi sono visibili nella penombra tra una ciocca e l'altra. Lo sente e sente che in qualche modo lo vuole perdonare, o dargli un minimo di comprensione per quello che ha fatto seguendo più che altro il consiglio di Yukio. Sente quelle domande retoriche, lo sente mentre echeggia con la morale ma dopo aver preso un lungo respiro l'unica cosa che riesce a dire a Kami è un <...ero qui senza aspettarmi nessuno, ero qui perché avevo bisogno di calma per dirmi "e ora?"> sorride amaramente mentre afferra la lama ed il fodero, la sinistra l'arma mentre la destra la sua custodia <se per me è più dignitoso farla finita...> e rinfodera l'arma <o combattere e in questo modo chiedere scusa all'unica persona che al momento mi importa più di questa guerra> Raion sente e vede il pugno arrivargli sulla guancia. Piegherebbe la testa accompagnando il volto senza cercare di schivarlo e rimarrebbe così praticamente con..nulla di fatto da parte di Kami. <...> ha la forza di un criceto quel ragazzo <...non farti del male> afferma in modo paterno mentre solleva la mano dello stesso lato dove è andato a colpire Kami. Cercherebbe di afferrarla e di accoglierla attorno alla sua presa senza allontanarla da se. <...non piangere> chiede questo cercando di confortarlo mentre continuerebbe a guardare altrove e non direttamente il ragazzino, per evitare di farsi cogliere dalle colpe che in questo momento lo stanno affliggendo. [ch on]

23:03 Kami:
 Non cambia poi molto, il pugno colpisce ma non fa male… anzi, il male lo provoca a se stesso mentre sente parecchie ossa scricchiolare pericolosamente < Auch> sibilla mentre lascia che la propria mano venga accolta da quella sicuramente più forte dell’Albino. Le lacrime scendono ma tranne per quel primo singhiozzo tutto sembra tacere. Per svariati secondi l’unico rumore che sarà possibile percepire è proprio il loro respiro che si mischia nella notte come due effimere anime che ormai da troppo si sfiorano senza mai toccarsi per davvero < N-Non dire certe strozzate…. IO ho bisogno di te> aggiunge poco dopo tentando di darsi lo slancio per abbracciare quel gigante che si dovrebbe teoricamente trovare ancora seduto sul tronco dove lo ha trovato inizialmente durante la sua corsa. Le palpebre vanno a socchiudersi quel poco da consentire agli occhi di asciugarsi in quel pianto che sa finalmente di sfogo <Parli di te stesso immagino, te l’ho sempre detto che hai un ego più grande di casa NOSTRA > ed infondo ci prova a fare un po’ di ironia, forse tentando di vedere ancora una volta quel Raion spensierato e forse tremendamente stupido che riusciva sempre e comunque a rallegrargli anche le giornate più nere. Uno sbuffo che si infrangerebbe contro il suo collo se mai gli avesse permesso di abbracciarlo < Ti odio… odio come mi hai fatto stare in questi giorni, odio la tua testa bacata quasi quanto odio la faccia di Crowler… però non ce la faccio vedere quella casa vuota> storce nuovamente il naso <Se combatto questa guerra è perché voglio salvare qualcuno e voglio proteggere qualcun altro. Non sei l’unico ad avere uno scopo e ti prego, non rendere il mio vano > si schiarisce la voce attendendo un paio di secondi prima di parlare <Guardami… non hai nulla da farti perdonare, non più> sospira< io… io penso di aver capito> aggiunge infine < Credo di capire cosa ti ha spinto a comportarti in un certo modo e … e va bene; solo non lasciarmi>[Chakra 30/30][Pacchetto sigarette]

23:23 Raion:
 Lo sente lamentarsi e sorride piano, non ci trova gusto nel vederlo soffrire ovviamente, ma lui ultimamente è diventato duro come la roccia, grazie alla sua crescita come agente immagina e per tutte le torture di Aiako, di Raflo e a quanto pare anche quelle mentali di Yukio. Lo accoglie tra le braccia quando questo cerca di abbracciarlo, se lo stringerebbe a se con tutto il vigore che dispone come se ne avesse sentito ferocemente la mancanza in questi giorni. Sente il proprio labbro tremare, cerca di trattenerlo e qualcosa gli irrita gli occhi costringendolo a chiuderli. Ride quando sente questo parlare del suo ego <huhuhu> una risata bassa ma che viene direttamente dal petto che sussulta più volte <ringrazia che sono ancora un po' sotto shock da quello che ho visto di recente> ovvero l'illusione di Yukio che ancora non riesce a capire del tutto <se no il mio ego sarebbe più grande della intera Kusa, dell'intero consiglio riunito e perché no anche di Yukio, visto che ho sfruttato il messaggio per il capitano solo per muovere a mia volta, a suo nome, certe frecciatine> lo ha fatto e non se ne pente di certo. <bhe..presto la sua non la vedrai più, mentre stavo combattendo ho visto Yukio andare verso il consiglio...non credo che li ucciderà ancora, vuole assaporarne il momento> almeno così lo ha inquadrato in questo modo. La mano sale dalle spalle del uchiha alla testa accarezzando lentamente quei capelli <sei sempre in disordine> afferma andando poi a rispondergli ed a guardarlo con la coda dell'occhio <no...no io, sono profondamente in debito con te...così come sono in debito con Kusa, ho macchinato alle spalle di tutti solo per il bene degli anbu, per farlo sopravvivere tanto alla ribellione quanto al consiglio, ero e sono tutt'ora spaventato a morte da Yukio...ma accetterò questo male minore sperando che si dimostri una scelta vincente per tutti> ma già la presenza della yakuza è sospetta...per farlo ho cercato informazioni e allo stesso tempo ti ho protetto quando mi hanno chiesto di portarti dagli anbu> insomma gli sta dicendo tutta la verità <sono uno stronzo bipolare lo so, me e me stesso fanno fin troppo spesso a gara con l'altro me per dire chi ha ragione, ho...fatto cose orrende e ne ho supportate altrettante e dovrò pagarne le conseguenze alla fine: Yukio forse potrà essere indulgente ma...non credo che lo faranno gli altri> spiega Raion seriamente prendendo un lungo respiro <oddio, magari non è così male, la reclusione per un po'...potresti portarmi qualcosa di carino ogni tanto e dirmi come stai, sapere che non hai dato fuoco alla casa per pulirla non sarebbe male in effetti> ridacchia nervoso scostandogli delle ciocche con le dita per poi cercare di avvicinare le labbra alla fronte e lasciarvi un bacio sopra <ma anche se fosse così...non ti lascerò a costo di evadere di tanto in tanto, avrei delle tattiche notevoli per farlo e anche una colonna sonora che mi canticchierei mentre evado...ah se mi mettono nella cella di isolamento, potresti portarmi una palla? voglio lanciarla contro il muro fin quando non faccio sbottare la guardia> [ch on]

23:41 Kami:
 E rimane li tra quelle braccia che sanno di casa ed emanano un calore oramai familiare. Mento che quasi entra ad incastro in mezzo alla clavicola destra mentre il naso poggia proprio sul collo con le lacrime che si asciugano per certi versi sugli indumenti dell’altro. Si lascia stringere perdendosi in quella mancanza che li lega come se quel famoso filo rosso che ormai da mesi li lega si fosse appena allentato negli ultimi giorni. Un secondo singhiozzo che muore in gola mentre tenta di riprendere parola per rispondere al Chenin < Oh quanto sei subdolo… sai che mi piace?> beh dai, chi non sogna di avere un fratello maggiore acido quanto un Doku? < E comunque dovrai un poco ridimensionarlo visto che intendo vendere casa una volta finito tutto questo macello. Penso che mi trasferirò da qualche altra parte, forse in periferia… forse fuori Kusa. Voglio un po’ di tranquillità, serenità> annuisce appena < tanto dovrò farmi comunque il sangue marcio per fare in modo che quello scellerato> si riferisce ovviamente a Yukio < righi dritto. Forse tu non lo conosci bene… sai, ha mille difetti ma infondo io e lui siamo simili… forse lui è semplicemente l’altra faccia della mia medaglia > scrolla le spalle < ma ci tiene davvero a Kusa ed a questo popolo> annuisce brevemente tornando subito dopo a parlare <Io ho ancora molto da fare in questa guerra… ho una promessa da mantenere e delle persone da vendicare> deglutisce un groppo di saliva < Non mi interessa> conclude successivamente < Non ho minimamente interesse nel sapere cosa hai fatto nella convinzione di proteggere il tuo villaggio. Un giorno, forse, anche io entrerò a far parte di quella forza e quel giorno con ogni probabilità entrerò a far parte di un mondo che mi porterà a compiere azioni orrende pur di salvare il mio popolo, il mio branco. Solo… e questo mi auguro tu lo abbia imparato, ragionerò sempre con la mia testa e nel momento in cui vedrò del marcio agirò di conseguenza > un piccolo rimprovero che comunque viene lanciato nei confronti del Seiun <Oh beh… disordine, sai com’è credo di non dormire da almeno un paio di giorni. Purtroppo siamo pieni di lavoro e tu stai ancora battendo la fiacca… senza contare che mi stai sporcando di sangue > simula una faccia schifata < ora andiamo insieme da qualche medico e ti fai guarire prima che decida di darti fuoco> e si ne è diventato capace nell’ultimo periodo < Non ti accadrà nulla, con Yukio probabilmente finirai a ricoprire lo stesso ruolo. Sei vivo e non ti ha fatto nemmeno tanto male visto a cosa mi ha abituato… gli piaci> aggiunge infine quasi divertito < Quindi mi toccherà sopportarti a casa> sembra quasi rassegnato da questa affermazione < Dai che finalmente ho i soldi per permettermi un po’ di buon cibo e ho bisogno di qualcuno che sappia cucinare > conclude mentre accoglie quel bacio sulla fronte con un sospiro appena accentuato che torna per l’ennesima volta ad infrangersi contro il suo collo. Mani che scivolano verso la schiena in una carezza appena accennata che quasi raggiunge quel simbolo, quel tatuaggio che per altro è mistero, incubo.[Chakra on][stesso equip]

23:59 Raion:
 <ah si eh? ripetimelo quando subdolamente ti scivolerò nella stanza e ti aprirò le finestra sbattendo furiosamente delle pentole attorno al tuo letto> lo provoca per vedere la reazione con un ghigno ferino mentre lo sguardo è rivolto verso questo che intanto da delle idee su dove andare a vivere dopo la guerra e si paragona a niente meno che il tessai Quindi sono molto simili hum? <e poi ti lamenti del mio ego..quindi tutti e due siete de cannibali sfrontati che non hanno rispetto per l'ordine e la sacralità della cucina e che tendono a troneggiare come dei dittatori? si...in effetti ti ci vedo molto ora che me lo fai notare> lo prenderebbe in giro tenendo ancora le labbra a contatto con la fronte e sorridendo furbo come una volpe mentre cerca di provocarlo, era da tanto che non si comportava così, Sbatte gli occhi quando sente quella dichiarazione, lo aveva inteso tempo fa, e la cosa lo spaventava in effetti dato che averlo accanto e costringersi a comportarsi in un'altro modo all'interno di un mondo che francamente preferirebbe che lui non veda MAI. Deglutte appena sente la dichiarazione <io piaccio a chi?> fa un po' di scena <lo so che sono un bel pezzo di manzo e non un insaccato! non ho conservanti dentro il mio corpo, non sono così vecchio da essere stagionato, ci tengo alla differenza> ma non è questo il punto <comunque! spero che non gli piaccia in quel senso spero, insomma..non è una frase confortante quando il cannibale che ha cercato di far scambiare il maiale del giorno prima la tua nonnina dice che gli piace qualcuno..magari accompagnato da un buon vino ed un piatto di fave...> insomma è palesemente teatrale ma comunque nervoso dalla considerazione. Si metterebbe in piedi e cerca di trascinarlo con se in una posa eretta sospirando ancora <andiamo a cercare il medico, così tu mi fai compagnia e dormi per un po', non va bene non dormire da un paio di giorni lo sai vero questo? non mi costringerai a fare il nonno spero>[ch on]

00:07 Kami:
 <Quando ci proverai credo che ti darò fuoco, solo che tempo di allora e sarò in grado di dar fuoco unicamente a te e non a tutta la casa. E se mi gira ti strapperò pure il cuore così da darlo in pasto a Yukio che penso possa quasi apprezzare la cosa > ma nonostante tutto pare parecchio ironico nei confronti dell'altro < Stupido!> biascica ridacchiando < Ero serio, intendo che dentro quel ragazzo è solo, soffre. Non è solo uno scellerato pazzoide omicida> sbuffa < cioè si è anche questo ma c'è di più e quel di più non è tanto male. Dovresti provare a conoscerlo un po' meglio... però devi saperlo prendere per il verso giusto> aggiunge subito dopo così da dargli una dimensione dei fatti < E comunque si... non mi lamenterei ad essere un dittatore, ti obbligherei ad essere il mio schiavo > doppi sensi che partono quasi senza pensarci mentre il giovane struscia il naso contro l'incavo della spalla < Ecco, ecco ritornato il solito, vecchio, bellissimo deficiente > ridacchia tutto contento reclinando un poco il capo < No, comunque gli stai simpatico... è un inizio no?> domanda sempre più divertito mentre si lascia alzare dall'uomo < Eh si... direi che è il momento di andare visto che domani avremo comunque da lavorare parecchio> sorrisone gigantesco che sancisce finalmente la pace tra quelle due anime dannate[END]

00:25 Raion:
 <mi troverai in una condizione in cui non mi potrai dare fuoco allora> fuseggia lui mentre prende le sue cose, lasciando li il pasto per gli spiriti ed il sakè. Afferra l'arma e la rimetterebbe al suo posto, poi si incammina per la strada portando il braccio sinistro attorno alla spalla di Kami ascoltandolo <forse...> commenta lui riguardo al tessai <forse si, ma chi non lo è del resto?> domanda il Seiun mentre sorride andando a rimettersi la maschera. Afferra del sangue dalla ferita e sulla suddetta si dipingerebbe un sinistro ghigno con la scia del sangue, inquietante e malato..tuttavia questo sembra soddisfarlo e molto. <questo feticismo verso di me è da parte di tutti, o siete tutti dittatori o mi faccio schiavizzare con troppa rapidità> la seconda, ne è consapevole. Raion sente anche un certo fraseggio, sgrana gli occhi e quasi gli cade la bocca. Poi guarda davanti a se e comincia a gongolare <mhhh sono un bellissimo deficiente, bellissimo, ma deficiente, ma bellissimo, però anche deficiente> solito e vecchio sono stati accantonati ma ritornano ogni tanto <come ti descrivi tu? mah insomma, un buon 90% bellissimo un 5 deficiente..no forse di più ok si siamo sinceri, un' altro 90% deficiente ed un 20% simpatico, sono un 200% di splendido esemplare di bellissimo e classico non vecchio..deficiente> e continuerebbe così per tutto, TUTTO il viaggio verso il medico, ove probabilmente oltre alle cure Kami chiederà anche la morfina, per un o per tutti e due visto l'intenzione di Raion di causargli abbastanza mal di testa da costringerlo a dormire. [end]

I due si incontrano nei pressi di un tronco e chiariscono la situazione dopo l'ultimo incontro con Yukio a casa di Kami.