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Alla ricerca del gatto scomparso

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con Ayame, Ryuma

16:55 Ryuma:
  [Scalinata] < FERMATI!> Grida, strepita, schiamazza, e sfiata. Sta correndo, infatti, per una piccola via sterrata la quale incuenandosi sulla montagna porta nei pressi della parete rocciosa ove il volto dei Kage è stato inciso per l'eternità. Le falcate sono ancora goffe ed impacciate, quelle di una persona che è ancora ben lontana dall'apprendere i dettami della via del Ninja, una persona come tante altre, comune. Passi pesanti dovrebbero cercare di spingerlo a saettare alla ricerca di qualcosa, cosa stia cercando di acchiappare è noto solamente a lui, e chiaramente è difficile che nell'impeto della corsa voglia provare a farne parola con qualcuno. E' piuttosto rumoroso quindi non è difficile che possa essere notato, magari anche dall'alto dell'altura, trovandosi lui ancora in basso non avendo salito la via che porta sulla cima della montagna cara a tutti gli abitanti del Villaggio. Veste indumenti abbastanza comodi, pantaloni scuri che coprono fino alla caviglia, calzature comode per correre ed una giacca rossastra appena aperta sul collo per farlo respirare un poco. Degli occhialoni sono sistemati al collo, con lenti di un arancio piuttosto vivido. I capelli corvini coperti in parte da un berretto, in un vestiario piuttosto tipico per un ragazzino della sua età. Gli occhi gialli e scintillanti sono ancora alla ricerca di qualcosa che dovrebbe trovarsi ipoteticamente di fronte a lui, come se gli stesse scappando. Non è altri che un gatto, un gatto semplicissimo. Il problema di un comune individuo, sostanzialmente, al solito ancora distante dall'universo dei Ninja, i cui problemi sicuramente sono ben più impellenti e di grave intensità. Il correre di entrambi dovrebbe portare il giovane ad indirizzarsi verso i gradini della salita, in quella via che dovrebbe permettergli di raggiungere la cima del monte, certo non senza prima faticare nel salire le scale. < F- Fermo!..> Senza fiato in corpo, quasi.

16:55 Ayame:
  [Scalinata] a ragazzina, tanto per cambiare, è alla ricerca del povero Akahiro che, a quanto pare, sembra aver preso troppo alla lettere il suo voler diventare ninja e forse è per questo che Kajitsu non riesce ancora a rincontrare dopo tutto l'accaduto alle terme e alla loro cenetta (?) insieme, ormai quello che è accaduto è accaduto e per tanto appartiene al passato, riesce ancora a percepire le famose farfalle nello stomaco da quel pomeriggio e vorrebbe, tanto per cambiare, avvinghiarsi nuovamente al suo braccio, poverino. Infatti è questo ciò che l'ha spinta a dirigersi verso il Monte dei Volti dove si sono detti " alcune " cose e ne sono successe di altre, portandola a sperare di trovarlo lì ed è per questo il motivo che sta spingendo la rosea sedicenne a salire al massimo della sua velocità le scale che, il povero Ryuma sta salendo a fatica; all'udire degli schiamazzi del ragazzo, la Nara si precipita verso di lui, arrivando, con una specie di saltino, al suo stesso gradino, alzando gli occhi nella speranza di incontrare quelli di lui e parlargli: <<Tutto bene? Ti senti fin da sotto, sai>> tiene a precisare con voce gentile, andando a posare entrambe le mani suoi fianchi con un gesto rapido, assumendo una graziosa forma ad anfora. Da come potrà vedere il ragazzo, la ragazza dalle iridi magenta ha indosso una maglia priva di maniche e a collo alto bordeaux, con un paio di classici pantaloni neri e dei sandali chiusi anche questi neri, nulla di particolarmente colorato se non i suoi capelli, i quali sono legati in una morbida treccia laterale, adagiata sulla spalla destra. <<Cerchi per caso qualcosa?>> domanda alzando un sopracciglio e continuando a sorridere, come è di suo solito fare con chiunque incontri per il cammino.

16:56 Ryuma:
  [Scalinata] Non si accorge minimamente dell'arrivo dell'altra, preso com'è ad incespicare sulle scale, continuando, ovviamente, ma con velocità sempre più ridotta. E' solo quando la rosata, Kajitsu, si appresta a muovere un saltello leggiadro lì vicino a lui che il ragazzo sobbalza. < Da dove sei saltata fuori?!> Di primo acchito, graffiante nel tono di voce, come fosse stato scovato con le mani in una busta di biscotti che non doveva assolutamente toccare. Ancora intento a cercare di mantenere lo sguardo sul felino poco più in alto non dovrebbe trovare il modo di curare la sconosciuta di troppe attenzioni. < Il gatto!> E' il suo dire rapidissimo, come se non avesse tempo da perdere, come se dal ritrovamento del piccolo felide fuggiasco dipendesse quasi la sua vita. < Il gatto! Prendilo, è lì!> Continuando a parlare con un tono di voce ridicolmente troppo alto, visto e considerata la vicinanza con la giovane. Il tutto è dettato dal concitamento del momento, come se l'adrenalina gli stesse facendo scoppiare il cuore, in quel momento, ancora lì a cercare di avanzare gradino dopo gradino. < Non posso...farlo...scappare> Parole intrammezzate dalla fatica mossa dalle gambe per riuscire ad avanzare di scalino in scalino. Con un po' di fortuna anche Kajitsu dovrebbe riuscire ad intravvedere la sagoma del gatto, un comunissimo gatto domestico color crema, con qualche chiazza nera addosso, dallo sguardo verde furbissimo, lì, una decina di scalini più in alto, a sfidarli, quasi, nel raggiungerlo. Inutile dire che al primo movimento inconsulto il micio scapperà di nuovo a tutta fretta. < Gattaccio maledetto!> Ma detto con un tono così sciocco da non sembrare realmente cattivo.

17:00 Ayame:
  [Scalinata] <<De dietro l'angolo>> risponde sempre con tono tranquillo e un piccolo sorriso alla domanda iniziale di lui, andando a piegare l'avambraccio verso l'interno e ad indicare con il pollice la parte dove la scalinata è nascosta dalla parete di roccia che dovrebbe essere parte integrante del monte, lo guarda per un momento, piegando leggermente la schiena verso l'avanti e alzando il collo in direzione del suo viso, dove continua a tentare di incrocia e lo sguardo con lui, ma quando nomina il gatto, la ragazza sobbalza leggermente, togliendo l'altra mano da sopra al fianco e iniziandosi a a guardare intorno alla ricerca della sagoma del felino, come se fosse una ricerca al tesoro, trovandosi anche a salire un gradino e guardarsi intorno, fino a che, con un p' di fortuna, riuscirà ad individuare il micio e proverebbe dunque ad avvicinarsi con un rapido balzo verso l'avanti, facendole saltare tre gradini, anche se non servirà a molto, tanto che il felino scapperà e girandosi verso Ryuma, alzerebbe le spalle chiedendogli scusa tramite quel semplice gesto; <<Mi dispiace, se vuoi ti aiuto a trovarlo>> aggiunge con un sorriso, scendendo due gradino con l'ennesimo salto e alzandosi finalmente in piedi, anche se non servirà a molto, dato che rimane comunque più bassa del ragazzo, poi, come se le fosse venuta in mente una geniale idea, anche se non è così, sorride nuovamente verso Konohano, tendendogli la mano, con il palmo semi-rivolto verso l'alto: <<Io sono Kajitsu e tu?>> conclude mantenendo un sorriso allegro in viso, andando ad inclinare leggermente in volto verso un lato, assumendo così una posa abbastanza carina, nulla di eccezionale.

17:10 Ryuma:
  [Scalinata] < Sì ma..> Era retorico e non si aspettava davvero una risposta, restando quasi agghiacciato dalla spontaneità altrui. < Niente, niente, lascia stare> In un tono di voce già più moderato e placido. Forse dato anche dalla stanchezza, ha praticamente attraversato tutto il centro del Villaggio fino a questo punto senza fermarsi un secondo, sulle tracce di un gatto furbissimo. Un sospiro, riprendendo appena fiato, fermo adesso sui gradoni della salita verso la montagna. < Uff..> Sbuffa appena, ma più per la fatica fisica che per altro, di suo non molto infastidito dalla presenza dell'altra, alla quale dovrebbe rivolgere un'occhiata più attenta adesso, notandola, così bassina e rosea. < Beh, un aiuto mi farebbe comodo> Andando a passare appena la destra contro la nuca, tra i capelli appena sotto il bordo del berretto. < Io sono Ryuma> Un cenno del capo prima di fissare la mano dell'altra, arrossendo vagamente sulle guance. < No, la mano non te la posso dare> Andando a sollevare appena la testa. < Sono cose importanti..> Un brontolio farfugliato come se l'argomento lo mettesse appena a disagio, impacciato a riguardo, non per altro ma proprio per immaturità ed inesperienza sotto questo punto di vista, per altro avendo mancato anche di consigli paterni in questo senso. < Su, non stiamocene qui, abbiamo un gatto da trovare> Cercando di riprendere il controllo della situazione schiarendo appena la voce e tornando a salire poco a poco i gradini. < Grazie ancora, eh> Un sorriso larghissimo a mostrare tutti i denti, piuttosto genuino, di fatto piuttosto socievole con gli altri, seppur ancora un ragazzino scalpitante.

17:27 Ayame:
  [Scalinata] Sorride tutta contenta quando il quindicenne accetta il suo aiuto, socchiudendo appena le palpebre per permetterle di allargare il sorrisone che, tutta orgogliosa, mostra a chiunque si trovi presente su quella scalinata, ovvero solo loro due, però si limita a guardarlo con viso abbastanza confuso quando questo si rifiuta di stringerle la mano, alzando un sopracciglio e dischiudendo le labbra, posando le iridi magenta su di lui, per poi chiudere un poco le ciglia, assottigliando lo sguardo e domandando: <<Perchè no?>> non che ci sia rimasta male, ma questo gesto le ricorda troppo il Nara di cui è in ricerca, facendo così emettere alla rosea ragazza un sospiro, distanziando la mano da Ryuma e incrociandole proprio sotto la base del seno che non è poi tanto piccolo; <<Chissà dove sarà finito Aka-chan... Magari starà finendo l'esame>> commenta a bassa voce, rivolgendo gli occhi verso il terreno e rialzandoli solo qualche istante dopo, tornando a sorridere verso di lui: <<Allora Ryu-san, come si chiama il micio? O la micia?>> chiede con gentilezza, rimanendo con le braccia incrociate e incominciando a salire le scale scale a piccoli salti, quasi come se ci stesse giocando. Eccola che sorride ancora una volta a Ryuma, alzando gli occhi da terra e indirizzandoli verso quelli del ragazzo <<Di nulla>> si affretta a dire con tono gentile, come da quando ha iniziato a parlare con lui, del resto, anche a lei servirebbe un piccolo favore <<Hey, non è che per caso potresti darmi una mano per una cosa... Devo cercare una persona>> aggiunge, arrivando alla fine delle scale, aspettando poi, con pazienza, che venga raggiunta da quindicenne, per poter continuare a parlargli.

17:36 Ryuma:
  [Scalinata] Alla sua domanda arrossisce di nuovo. < Beh, mia madre mi ha spiegato che bisogna farlo solo con una ragazza che è davvero speciale e sai, io e te ci siamo appena conosciuti e non è proprio il caso, senza offesa..> Andando a fingere di sistemare il cappello sulla testa per evitare di ritrovarsi senza nulla da fare, nell'imbarazzo del momento. Spera di scamparla non sapendo esattamente come comportarsi in questo genere di siutazioni, percorrendo la via della pura verità. < Esame?> Orecchie da mercante. Ha capito benissimo quella parola, per altro per il suo interesse ad intraprendere la carriera del Ninja, anche per lui, già, come per altri giovani presenti nel Villaggio. Ma ovviamente potrebbe anche trattarsi di altro, aspetta conferme o ulteriori informazioni prima di esaltarsi, logicamente. < Posso usare un vezzeggiativo anche io?> Ridacchiando appena, chiedendo prima il permesso, logicamente, non volendo rischiare di risultare troppo invadente, piuttosto educato sotto questo punto di vista. < Il gatto si chiama Fubuki, ed è il gatto di mia Nonna...> Una piccola pausa < Uno dei gatti, di mia nonna> Precisando la cosa arricciando appena il naso in una smorfia. < A me i gatti non piacciono però se la nonna dovesse accorgersi che è scappato di nuovo finirebbe con lo stare fin troppo in pensiero e vorrei evitarglielo, ecco> Per altro svelando le motivazioni che lo hanno spinto fin lassù. < Certo che posso aiutarti, tu mi stai aiutando con il gatto dopotutto, sarebbe il minimo> Gentile, di rimando. Facendo per seguitare l'altra sulla fine dei gradini. < Fiuuu..> Sollevato nel sospirare. < Credevo non sarebbero finiti più> Un'altra mezza risata cercando di guardarsi attorno alla ricerca del Felino. < Mh, lo vedi?> Molto lontano non dovrebbe essere scappato, spera.

17:53 Ayame:
  [Scalinata] A quanto pare sembra che Ryuma abbia frainteso il gesto della ragazza che, di solito, tenta di stringere la mano con chiunque conosca, perciò si lascerebbe scappare una piccola risata dalle labbra prima di continuare, mantenendo un sorriso in volto che ormai non sembra volersene andare: <<Ma nooo! Cos'hai capito? Di solito due persone, quando si incontrano, si stringono la mano... In pratica è per dimostrare il rispetto per l'altro>> tenta di spiegare con voce dolce e gentile, nella speranza che lui non se la prenda per la piccola spiegazione e quando domanda a proposito dell'esame, ecco che l'esperta (?) incomincia a spiegare: <<L'esame per diventare genin è diviso in due parti, quello teorico e quello pratico>> aggiungendo così dei piccole movimento del polso che dovrebbero aiutarlo a comprendere, a grandi linee, di cosa stia parlando <<Aka-chan ha fatto il suo esame teorico e gli manca quello pratico, solo che non vorrei perdermelo ecco>> conclude con l'ennesima alzata di spalle che porterebbe, alla fine, al drizzare la schiena che, fino a qualche momento fa, era leggermente incurvata verso l'avanti. <<Ma certo che puoi>> risponde con fare entusiasta, incitando così Ryuma a darle anche lei un nomignolo come lei si è auto permessa di fare con lui e quando il ragazzo incomincia a spiegare la dinamica della vicenda e del fuggiasco (?), Kajitsu rimane in silenzio ad ascoltarlo, nel tentativo di capire al eglio nel guaio in cui si trova; <<Ecco, io starei cercando questo ragazzo... è alto, un poco più di me, ha i capelli bianchi e morbidi mentre gli occhi sono di un bellissimo colore azzurro, fa parte del clan Nara e di solito ha un'espressione seria in volto... Ah, si chiama Akahiro>> conclude arrossendo lievemente quando lei stessa nomina l'albino che continua a cercare senza voler smettere. Una volta che saranno giusti, si stiracchia alzando le braccia al cielo e chiudendo gli occhi, facendo ricadere le braccia in un secondo momento alla ricerca, anche lei, del micio che sembra sparito; <<No, non lo vedo, però, secondo me è su qualche albero>> dice con fare tutto fiero di sé mentre con un piccolo scatto si avvicina all'albero più vicino, alzando il capo verso i rami alla ricerca di Fubuki.

18:06 Ryuma:
  [Cima] < Ah.> Sbattendo appena gli occhi nel fissare la propria mano < D-davvero?> Andando nuovamente a prendere colore sulle guance, appena appena. < Beh, preferisco comunque evitare, a me hanno insegnato a fare un inchino, o ad abbassare la testa, ma solitamente sono cose che si vanno con persone mooolto importanti> Andando ad enfatizzare su alcune parole nella spiegazione dell'educazione ricevuta dai membri della sua famiglia, se così si può definire. < L'ESAME PER DIVENTARE GENIN?!> Ci è voluto meno di un secondo per innescare la reazione, facendo brillare gli occhi dorati del giovane di una luce incandescente. < Quindi conosci un ragazzo che sta per diventare un Ninja! Che forte!> Entusiasta, al punto da non riuscire quasi a stare fermo, per quanta sia la stanchezza cumulata nel corso del suo inseguimento. < Ge-nin> Andando persino a sillabarlo. < Prima o poi lo diventerò anche io> Andando a sollevare il capo quasi con fiera baldanza, il sogno di un ragazzino, in apparenza, seppur nel fondo del cuore nasconda significati ben più profondi di quanto appaiano. < Mi dispiace ma non l'ho proprio visto ultimamente, forse dovresti provare a cercare nei pressi dell'Accademia Ninja, se sta facendo gli esami probabilmente passerà del tempo lì, o magari..in qualche punto dove potersi allenare> Pensando a voce alta, così che anche l'altra possa cogliere i suoi pensieri. Ovviamente non ha intuito per nulla il debole che l'altra potrebbe dimostrare per lo sconosciuto Akahiro, ma è un ragazzetto ingenuo, quindi non si può pretendere così tanto da lui. < Penso che ti chiamero Kaji, è più corto e così lo ricordo meglio> Andando a sistemare appena i lembi della giacca rossa nel muovere appena qualche passo, guardandosi attorno, per godere della visuale rialzata sulla cittadina, prendendo un profondo respiro nel voltarsi all'indirizzo delle piante nei dintorni. < Il Clan Nara.. ci sono dei Ninja di quel Clan che sono diventati molto famosi> Facendo per grattare con la punta dell'indice la guancia, nel fermare il proprio incedere ai piedi del primo albero capitatogli a tiro. < Ehi! Sei lassù?!> Come se il gatto ovviamente potesse rispondergli. Più fortuna dovrebbe avere la ragazza in sua compagnia, sul suo albero dovrebbe trovare il gatto, acciambellato su uno dei primi rami, con gli occhi ancora aperti e scintillanti di verde, a miagolarle appena in faccia.

18:24 Ayame:
  [Scalinata] <<Eh si, anche quello>> aggiunge annuendo con il capo, confermando quanto i genitori hanno detto al quindicenne sia effettivamente il vero, tant'è che persino la Nara si ritrova certe volte in imbarazzo, dimenticandosi di farli e di farne troppi, come quella volta con Furaya Nara, la sua capoclan, beccandosi anche un semi-rimprovero; <<A me mancano poche lezioni e poi potrò fare l'esame, sono troppo emozionata!>> conclude accentuando con estrema felicità l'ultima parte della frase con un'altro saltello, ormai è diventata un coniglio (?) e imitando sempre questo animale, si attaccherebbe completamente al tronco prima di spiccare un piccolo salto, senza però aggrapparsi a nulla, sperando di intravedere il micio. <<Forse dopo dovrei farci un salto>> mugugna tra sé e sé, abbassando per un secondo gli occhi che punta su un lato della radice dell'albero al quale è appoggiata con la spalla sinistra; <<Mi piace, semplice ed efficace>> commenta all'udire del suo nome, posando la mano destra sul braccio sinistro e stringendo la presa, non in modo eccessivamente forte, intorno a questo, ruotando il viso in direzione di Ryuma e soffermandosi sulla sua figura e azzardandosi a dire, tutta fiera: <<Anche io sono una Nara>> gonfiando il petto con l'orgoglio, prima di aggiungere con un mezzo sorriso la brutta notizia del micio mancante: <<No, non lo vedo da nessuna parte... Forse è andato da qualche parte verso l'erba gatta, oppure dalla sua micia-fidanzata, non so>> scommettiamo tutto che sia dalla micia-fidanzata, essendo questa la risposta più logica da dare (?).

18:36 Ryuma:
  [Cima] Trattiene il fiato in un sussulto. < Oh! Quindi sei un Ninja anche tu> Sorridendo. < E' per quello che facevi le scale così facilmente?> O almeno, sicuramente più di lui. < Allora appena riceverai il coprifronte me lo farai vedere> Andando a ridacchiare di nuovo, basso nel tono, facendo ancora per cercare il gatto tra i rami dell'albero, affiancato a quello della giovane Kajitsu, non riuscendo a trovarlo là in mezzo. Un'ulteriore rivelazione da parte della ragazza lo fanno quasi sbiancare. < SEI UNA NARA ANCHE TU?!> Per altro facendolo automaticamente avvampare per l'emozione, irrigidendolo tutto sul posto. < Forse allora è il caso che ti chiami Kaji-Sama..> Abbassando pure la testa un poco e cercando di tenere un tono vagamente più composto. Dopotutto l'influenza del Clan all'interno della realtà di Konoha si è molto intensificata, passando da Shikamaru Nara arrivando fino agli attuali appartenenti, tra il popolo le loro gesta sono risapute, rispettate, tramandate nell'educazione, specialmente di quelle persone che non possono vantare di possedere il sangue dei grandi Ninja di un tempo. Per contro il gatto dovrebbe allungarsi poco a poco fino a decidere di propria spontanea volontà di scendere dal rifugio trovato sulla pianta così da lanciarsi in grembo alla giovane, nella speranza che i suoi riflessi siano buoni abbastanza da consentirle di afferrarlo al volo. Voluttuoso, viziato e lunatico, dopotutto è un gatto, non si sa mai perché facciano ciò che fanno, alle volte. < Attenta!> Per cercare di metterla in guardia, avendo intravisto con la coda dell'occhio qualcosa intento a piombarle addosso.

18:49 Ayame:
  [Scalinata] <<Ma certo che te lo farò vedere e se vuoi te lo farò anche provare!>> esclama tutta orgogliosa, incrociando le braccia nuovamente sotto la base del seno e abbazzando le spalle, assottigliando in seguito lo sguardo e ritrovandosi finalmente in una posizione di vantaggio rispetto al ragazzo nella ricerca, non accorgendosene ancora di avere il gatto proprio sul ramo sopra la sua testa; quando Ryuma inizia a diventare rosso, un'altra risata viene emessa dalla ragazza che, agitando con fretta e furia le mani, si sbriga ad aggiungere, con voce tranquilla e sempre gentile: <<Non preoccuparti, chiamami semplicemente Kaji>> e con questo, finalmente, dovrebbe aver sistemato la situazione che stava diventando leggermente imbarazzante. Al suo avvertimento, la ragazza si gira di furia verso l'albero dal quale dovrebbe sbucare il gatto che,tutto intento a scendere, si dovrebbe buttare sulla ragazza, ma questa,essendo abbastanza preparata, tenderebbe le mai verso l'alto per afferrarlo sotto le zampette anteriori, mantenendolo comunque lontano dal proprio corpo e poi, rimanendo immobile, si girerebbe verso il ragazzo e gli tenderebbe il felino: <<Eccolo>>

19:00 Ryuma:
  [Cima] < No! Non puoi farmelo provare!> Andando a sgranare gli occhi di colpo. < Il coprifronte è il simbolo materiale del passaggio di una persona al grado di Genin, è un simbolo vincolante che ti lega al Villaggio che decidi di servire, non puoi farlo provare ad un'altra persona. Deve diventare la cosa più importante che possiedi> Annuisce fermamente con l'aria di uno che pare saperne molto dell'argomento, così convinto ed energico nell'affermarlo. < Sicura che posso?> In relazione al suo nome, effettivamente impietrito da quella notizia, e pensare che fino a qualche secondo prima era stato proprio lui a proporsi di accorciarle il nome. E' incredibile come la fama, la sola ideologia, legata ad una cerchia di individui possa riuscire a ribaltare le impressioni di una persona nel giro di pochi attimi. Il gatto finalmente dovrebbe apparire di nuovo, tra le mani della Rosea, con il pelo appena arruffato in alcuni punti. < Oh, meno male lo hai recuperato!> Un sorriso molto ampio muovendo appena qualche passo verso l'altra. < Ti ringrazio. Se racconterò alla nonna che un membro del clan Nara mi ha aiutato a recuperare Fubuki penso che impazzirà, diventerà la nonna più in voga di tutto il quartiere> Un po' scherzoso nel tono di voce, lasciando comunque intendere comunque il riconoscimento delle azioni altrui. Cercherebbe, dopo essersi avvicinato abbastanza, di allungare le braccia di fronte a sé, così che l'altra possa passargli il felino, in uno scambio attento, logico, per evitare che possa fuggire di nuovo. Dovrebbe prenderlo sotto le zampe anteriori, prima di portarlo contro la spalla. < E vedi di non scappare ancora, stupida palla di pelo> Brontolando appena con la mano destra intenta a carezzare la schiena della creatura. < Lo so che ti ho già ringraziata, ma vorrei davvero fare qualcosa per sdebitarmi. Cercherò quel tuo amico. C'è un messaggio importante che vuoi gli riferisca, in caso lo trovi prima di te?> Così giusto per domandare, cercando di rendersi quanto più disponibile possibile. Cercando ancora, in qualche modo, con tutte le sue forze, di digerire la notizia dell'appartenenza di Kaji al clan Nara. Che ansia.

19:13 Ayame:
  [Scalinata] Sgrana gli occhi alle parole del quindicenne, alle quali non riesce a trattenersi e si lascia sfuggire una risatina mista tra l'imbarazzo e il divertimento: <<Woah, non sapevo che sapevi così tante cose sui genin, bravo>> aggiunge con l'ennesimo sorriso amichevole che sara il centesimo forse che mostra in giro, aspettando che questo abbia finito di parlare, la Nara, con un piccolo passo si avvicina a lui, annuendo lentamente con il viso e ammorbidendo, ancora una volta, il tono della voce: <<Ma certo che si, in fin dei conti sono ancora Kajitsu, mica L'Hokage eh>>. Ride di cuore alla battuta di Ryuma, andando a mettere una mano davanti alla bocca nel tentativo vano di smettere e nel mentre che riprenderebbe aria dopo averla consumata tutta nel ridere, aggiunge: <<Perchè no? Dai, sarebbe divertente>> un'altra piccola risatina le sfugge dalle labbra, sorridendo, tanto per cambiare; ci pensa un po' sul al messaggio da lasciare ad Akahiro, tanto da portare l'indice della mano sinistra sul labbro, alzando gli occhi al cielo e sollevando il sopracciglio sinistro, prima di farsi spuntare un sorriso sornione in viso e affrettarsi a dire: <<Digli che lo cerca la sua fidanzata>> e con questo, farebbe una piccola piroetta, avvicinandosi alle scale per poi scendere, fermandosi sul primo gradino: <<Ti va di venire a mangiare con me? Conosco un posto dovi si mangia benissimo>> e inviterebbe il quindicenne nella speranza che si unisca e se dovesse rifiutare, con una scollata di spalle scenderebbe per andare nel locale gestito dalle amiche della nonna. {Uscita}

19:23 Ryuma:
  [Cima] Andrebbe a poggiare il palmo della mano sinistra sul petto. < Ho avuto un maestro che mi ha insegnato praticamente tutto sui Ninja> Andando a sorridere subito dopo socchiudendo gli occhi, in una vena di malinconia vagamente amara. < Ma ho ancora molta strada da fare> Facendo per fare spallucce subito dopo riacquistando un po' di serenità sul viso. Per il resto annuisce facendo per tenere ancora ben stretto il Gatto. < Lo so che sei ancora tu e mi dispiace, non deve essere facile sopportare la pressione che deriva dal tuo nome, però, tu non hai davvero idea di quanto per i membri della mia famiglia e del villaggio i Nara siano diventati dei punti di riferimento e quindi è molto molto strano doversi confrontare come se fossimo alla pari> Spiegando più o meno ciò che è nato con il suo destabilizzarsi, quasi uno scusarsi, seppur il punto di riflessione sia decisamente più ampio aperto non solo a lui, ma anche alle altre persone del luogo e a come gli abitanti più comuni siano soliti vivere queste esperienze. < E no! Non è divertente. Non lo è rincorrere una palla di pelo per quasi sei ore. In pratica ci ho sprecato tutta la giornata..> Lamentandosi alla fine con un sospiro. Sbatte ancora gli occhi al suo dire ultimo. < La sua fidanzata?> Inclinando il capo di lato. < Perché la conosci?> Tonto. Non ha davvero capito nulla. Sta di fatto che dovrebbe negare l'invito dell'altra. < Mi piacerebbe molto, ma devo riportare questo mangia-tonno ambulante a casa e mia nonna mi sta ancora aspettando per cena, la prossima volta, promesso> Un cenno del capo verso il basso, in segno di saluto. < Ci vediamo presto, allora!> Solare, stringendo più forte il micio per evitare che scappi di nuovo, prendendo poi la scalinata per correre verso casa, nel cuore l'emozione dirompente per aver incontrato uno dei nuovi esponenti del Clan Nara, chissà, un passo in più per avvicinarsi ad un mondo che fino ad ora ha solo potuto guardare da lontano. [Uscita]

Il gatto di Ryuma, Fubuki, scappa dalla casa della nonna e mentre questo va alla sua ricerca, incontra Kajitsu, con la quale scambia qualche chiacchiera, aiutandolo alla fine a ritrovare il felino scomparso.