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con Tatsuno, Yumire

17:34 Tatsuno:
  [Periferia ~] E' il quarto giorno, ormai, che il Chunin Konohano è bloccato a Kusa. La missione era di portare i rifornimenti ed attendere lì. Cosa, o chi, non si sa. Lui e la compagna si sono separati, per avere più chance di non essere scoperti, e come ulteriore precauzione non si sono detti l'uno il nascondiglio dell'altra. Tatsuno, quest'oggi ma come ogni giorno, bazzica dalle parti di un capannone abbandonato nella periferia di Kusa, in special modo è quello in cui sono state nascoste i rifornimenti segreti di Kusa, ed è anche il luogo in cui si nasconde. E' nei pressi del capannone, che pare essere inaccessibile, e precisamente sul fianco destro, in un leggero spiazzo con quelli che sembrano essere strutture di gioco per bambini, anche se abbastanza mal conce. Non è un luogo molto frequentato, visto che con tutti i casini successi a Kusa negli ultimi tempi, la periferia è un luogo abbastanza pericoloso, anche se non troppo. Tats è intento ad allenarsi, appeso ad una sbarra di ferro, con le braccia completamente distese e le gambe piegate, con le caviglie incrociate. Indossa un paio di pantaloni neri lunghi, abbastanza aderenti ma comodi, che terminano in un paio di scarpe chiuse del medesimo colore. Il busto non è coperto da alcunché, se non una fasciatura che compre la spalla destra, a nascondere il tatuaggio Anbu. Tutte le cicatrici lungo il corpo scolpito del Konohano sono ben visibili, specialmente quella a forma di kanji "Zero" - leggermente rovinata a causa della crescita - che si estende su tutta la schiena e quella a forma di X sul lato sinistro, tra spalla e collo. Anche il tatuaggio che copre l'intero braccio sinistro è ben visibile. Le cicatrici, anche ad una occhiata fugace, si distinguono in vecchie e recenti. I capelli argenteo/violacei sono lasciati liberi, mentre gli occhi rosso spento sembrano puntare un punto imprecisato poco sopra la propria testa. Piega le braccia e si tira su, portando la sbarra a toccare il petto, poi riscende, lentamente, fino a formare un angolo di 120° con i gomiti, poi di nuovo su, poi giù. Torna così a trazionare, mentre sul volto l'espressione resta immutabile, distaccata e fredda. Non sembra, per ora, risentire troppo dell'allenamento, complice anche il chakra che ne potenzia la muscolatura. E' leggermente sudato, ma niente di più. Non indossa nulla che possa rimandarlo alla patria d'origine, né tanto meno qualcosa che possa identificarlo come un Ninja. All'esterno pare un semplice sedicenne dal fisico molto sviluppato. [Chakra On]

17:44 Yumire:
  [Periferia] E' ancor a Kusa, è ancora qui.Non può muoversi molto dal villaggio, costretta a camminare per le diverse vie della città. Indossa una maglietta a manica lunga, aderente, sebbene non abbia grandi forme da mostrare. Leggins neri che fasciano le gambe e che le donano una certa linea e una certa comodità. Ha appena iniziato il suo addestramento presso l'Accademia e deve indossare un abbigliamento che non sia d'intralcio per i movimenti. La velocità, la destrezza sono fattori essenziali nella vita di un ninja. Capelli color azzurro legati in una comoda treccia, cadente dietro la schiena. Occhi color verdeacqua che spiccano sul volto giovane, un volto segnato poco dalle battaglie che sono successe negli ultimi tempi. Ancora troppo inesperta, ancora troppo debole per poter partecipare attivamente. Nessun sorriso si potrà vedere aprirsi sul suo volto, solo una leggera smorfia di stizza per via della situazione attuale. Scarpe da tennis semplici ai piedi, bianche, che calciano qualche sassolino di tanto in tanto, spostandolo di pochi centimetri e urtando contro qualche muretto attorno a sè. Sguardo puntato verso il basso, a osservare proprio i gesti che sta portando con i piedi, ignara di poter incappare in qualche serio problema. Mente che fa passare diversi pensieri, ricordi, scene dell'infanzia piuttosto che della sua adolescenza. Priva di familiari, ignara di aver ancora una cugina su cui poter fare affidamento. Sguardo che ancora non si alza, limitandosi a guardare il terreno sotto di sè, quasi la terra e i sassi fossero uno spettacolo interessante. Mani che vengono tenute le tasche dei leggins, cucite appositamente a mano. Solo silenzio attorno a lei, nient'altro. Solo ora arriva nei pressi del capannone, rialzando gli occhi chiari e osservando la zona in cui è giunta. Non è completamente nuova, ma ci è capitata sempre e solo con una minima compagnia.

17:57 Tatsuno:
  [Periferia ~] < ... > non un solo suono viene emesso dal giovane, intento nel suo allenamento, quasi come se non ci stesse pensando, però. I movimenti delle braccia sono particolarmente rapidi, anche se non troppo, e non sembrano perdere di intensità neanche dopo una certa quantità di sollevamenti. Bello avere quattro volte e poco più la forza di un uomo normale. Quasi tutti i muscoli del sedicenne sono contratti nel movimento. Di Yumire non si renderà conto finché questa, giunta nei pressi del capannone, non entrerà nel suo raggio uditivo. Dovrebbe sentirla camminare e calciare i sassolini, anche se in maniera molto leggera, visto che non ha un grandissimo udito. Non rallenta minimamente il proprio movimento, né tanto meno accenna a farlo. Non può lasciar intuire l'interesse che, ovviamente, mostra per quel nuovo giunto - sconosciuto -, non volendo destare il minimo sospetto. Unica cosa cerca di osservare la figura con la coda dell'occhio, in modo molto casuale, mettendo a fuoco la figura della ragazza. Non emette il minimo suono, continuando negli esercizi. Andrebbe a distendere entrambe le braccia per variare la presa alla sbarra, andando a prenderla in rovescio. Subito dopo andrebbe a lasciare la mano mancina, che verrebbe portata dietro la schiena, come legata. Tornerebbe dunque a risollevarsi, questa volta monobraccio, portando sempre la sbarra al petto, tenendo il busto dritto. In questo caso le salite e le discese sono più lente di prima, dovendo sforzare i muscoli di un braccio solo. In tutto ciò tiene comunque sotto controllo la figura di Yumire. [Chakra On]

18:11 Yumire:
  [Periferia] Gesti assoluti di stizza quelli che porta nel calciare i diversi sassolini, quasi dovesse prendersela con il mondo intero. Nessuno le permette di poter andare in giro fuori dal villaggio e questo la snerva particolarmente. Nervosismo che si potrà avvertire in un suo gesto istintivo, un gesto che il corpo difficilmente riesce a controllare: un piccolo tic alla mano sinistra, una repentina apertura e chiusura della mano, senza sosta. Un gesto che, sicuramente, Tatsuno potrà notare, visto che non passa inosservato a occhi che iniziano ad abituarsi ad allenamenti estenunanti. Si guarda la mano sinistra, avendola tirata fuori dalla tasca e sbuffa appena verso il cielo. <Ancora> in tono alquanto alto e udibile dall'altro ragazzo, cercando di limitare i danni portando la mano destra a uscire dalla tasca opposta e schiacciare così il palmo della sinistra. Spinge nell'esatto centro con il dito indice, provando a smuovere qualche nervo e bloccare quel movimento indesiderato. Fa parte di lei da sempre, ormai. Sguardo verdeacqua che non potrà ancora individuare la figura di Tatsuno, nonostante sia quasi certa d'essere osservata. Occhi che si spostano prima verso destra, poi verso sinistra e, infine, sopra di sé. Si sente circondata ed è una sensazione che le farà socchiudere gli occhi e tendere tutti i muscoli delle braccia e delle gambe. Flette appena le ginocchia, le braccia lasciate a riposo lungo i fianchi. Piedi pronti a scattare in caso di bisogno, cercando di controllare la situazione attorno a sè.

18:20 Tatsuno:
  [Periferia ~] Continua il proprio allenamento, tenendo sott'occhio la ragazza. Ne studia la figura e gli abiti, non ritrovando alcun segno distintivo riguardo villaggio o occupazione. Sta quasi per distogliere lo sguardo, non più interessata, quando la vede compiere quei movimenti. Spasmi nevrotici della mano, occhi che si muovono come in cerca di qualcosa. Atteggiamenti di chi, in qualche modo, è nervoso per qualcosa. Un modo di fare che potrebbe essere innocente quanto pericoloso. Mille sono le spiegazioni che passano per la testa del ragazzo, dal fatto che lei sia pazza fino all'essere inseguita da qualcuno. In qualche modo questo lo porta a fermarsi da propri esercizi, senza però lasciare la presa dalla sbarra o mettere i piedi a terra, ma semplicemente distendendo il braccio. Andrebbe, quasi a trovare una scusa per quello stop, a cambiare poi mano, andando a sollevarsi con la sinistra. Nel mentre andrebbe a muovere testa ed occhi per osservarsi attorno, quasi in cerca di qualcuno che, seriamente, stia seguendo la ragazza. Non vuole farsi vedere troppo interessato, o in allarme, ma non è nemmeno così stupido da non controllare. Alla fine andrebbe a scendere dall'attrezzo, staccando la mano sinistra ed allungando le gambe, toccando semplicemente il terreno. Occhi che, ancora, controllano la zona e la ragazza. [Chakra On]

18:27 Yumire:
  [Periferia] Continua a mantenere quella postura, cercando di tenere le ginocchia leggermente piegate, le piante dei piedi contro il terreno e le braccia sciolte e pronte. Mano sinistra che continua quel tic nonostante il tentativo di limitare il movimento, rendendo ancora più nevrotica la figura della ragazza. Sguardo che si sposta di continuo, quasi come se fosse veramente inseguita da qualcuno o da qualcosa. Occhi che viaggiano senza sosta, cercando di trovare la fonte di quel problema, la fonte di quell'osservazione piuttosto insistente e duratura. Silenzio attorno a sè, silenzio dalla propria parte. I soli gesti, la sola postura e il solo sguardo parlano più di quanto parole potrebbe pronunciare nell'immediato. Non può sentire il tocco dei piedi di Tatsuno sul terreno sottostante, ignara che sia proprio lui l'oggetto del suo nervosismo. Non può percepirlo e non può ancora vederlo e, questo, non è molto gioioso nella testa della diciassettenne. Cerca di respirare a brevi intervalli, lenti ma frequenti. Adrenalina che pompa dentro alle proprie arterie, tendendo i muscoli al massimo delle loro attuali possibilità. Vuole sapere, vuole vederlo, vuole capire chi le procura tutto questo disagio.

18:35 Tatsuno:
  [Periferia ~] E' lì, in piedi, a guardarsi attorno, fingendo di fare chissà quale stretching. Continua a non vedere nessuno, ma la reazione nevrotica della ragazza lo incuriosisce e, ovviamente, lo tiene pronto. Alla fine, visto che la ragazza sembra quasi avere dei problemi seri, quasi spaventata o preoccupata, decide che è anche ora di chiarire le cose. Un sospiro, appena percettibile, mentre cerca di mutare lo sguardo vuoto e perennemente apatico che lo caratterizza in uno sguardo più... Umano. Inizia quindi a camminare in direzione di Yumire, senza troppi giri di parole, con le braccia lungo i fianchi ed un volto decisamente più normale, dissimulando alla perfezione il suo vero io. I muscoli sono meno tesi e più rilassati, togliendogli quell'aria lontana, fredda e mostruosa che solitamente ha. Assume una espressione leggermente più incuriosita, ovviamente falsa. Cercherebbe di arrivare giusto a due metri precisi dalla ragazza, guardandosi attorno con calma. < Che succede? > domanda. La voce è calma, sempre abbastanza distaccata, ma pare quasi seriamente incuriosita. Ha imparato a mentire ed ha sembrare umano da piccolo, adesso gli riesce perfettamente. [Chakra On]

18:55 Yumire:
  [Periferia] Quella posa non è il massimo della comodità per la ragazza, tant'è che i muscoli comincerebbero a tremare e dare problemi di mantenimento. Ma, tuttavia, cerca ancora di rimanere in allerta, pronta a fuggire o ad assestare una sottospecie di calcio o di ginochchiata nello stomaco di quel qualcuno. Sa di partire svantaggiata, ma chiunque farebbe di tutto per difendere la propria pellaccia. Soprattutto lei, soprattutto chi si è dovuto guadagnare tutto nella propria e breve vita. Iridi verdeacqua che continuano a spaziare ancora intorno, cercando la fonte del suo malessere, del suo malumore, del suo innato nervosismo. E' un carattere che ha da sempre, purtroppo sotto stress mostra questo sintomo. Deve imparare a controllarlo, deve imparare a occludere totalmente le proprie emozioni. E saranno quelle poche parole che Tatsuno pronuncia che la faranno scattare appena, distanziandosi di pochi passi indietro, prima di osservarlo e inquadrarlo. Sopracciglio destro che viene alzato, tic nervoso che aumenta e che vorrebbe quasi provocare un'infiammazione a quella mano da quanto è mossa. Voce alta andrà a uscire poco dopo dalle corde vocali della ragazza, mostrando al ragazzo tutta la sua magnifica ironia <Allora sei tu quello che mi osservava fino a poco tempo fa. Ti sembra il caso di fare il guardone e incutere terrore in una ragazzina innocente e priva di difese?> sì, molto sarcastica. E' decisamente su di giri, con la mano destra che andrà a scostare la treccia, portandola ad appoggiarsi sulla spalla del medesimo lato. Iridi chiare che si fissano feroci verso l'altro, quasi volesse trafiggerlo all'istante, quasi volesse impiantargli un palo nello stomaco, giusto per pareggiare il senso di disagio avvertito. E' rabbiosa, sebbene mostri il gelo nei lineamenti del viso. Il ghiaccio stesso può scottare, molto più delle fiamme.

19:03 Tatsuno:
  [Periferia ~] La osserva, calmo, fermo lì davanti a lei, respirando leggero come se avesse oziato tutto il giorno, quasi non sentisse minimamente il peso dell'allenamento. La osserva scattare, allontanarsi di qualche passo, senza la minima reazione da parte sua. Constata rapidamente che la sua agilità nei movimenti non è nemmeno lontanamente paragonabile alla sua. Le iridi di lei, fredde e glaciali, non lo scalfiscono minimamente, così come le parole. Lo sguardo perde leggermente quella falsa aria umano, tornando ad essere ben più freddo, più distaccato e decisamente più spento. Il messaggio che vuole inviare alla ragazza è chiaro ed implicito. < Sei tu che ti che cammini con aria nervosa come se stessi scappando da qualcuno. Cosa non improbabile di questi tempi. > secco, freddo e calmo. Lui è ben più alto di lei, nonché ben più prestante fisicamente, quindi la storia della ragazzina "innocente e priva di difese" per lui è vera. < E' pericoloso girovagare a quest'ora in periferia. > le sta praticamente suggerendo di tornare a casa. Non è ironico e non è sarcastico, è serio. Ha altro a cui pensare. [Chakra On]

19:10 Yumire:
  [Periferia] Non le piace essere spiata e non le piace essere, diciamo, seguita. Sguardo che continua a voler penetrare senza sosta il corpo del ragazzo, nonostante non possa avere la minima chance contro di lui. Sopracciglio destro che rimane inarcato verso l'alto, prima di rispondere, di nuovo <Fidati che se non venissi seguita con lo sguardo da gente come te, non avrei tutto questo aspetto di voler scappare a gambe levate. Mi inquieta la gente che mi osserva, mi fa sentire a disagio e non è propriamente qualcosa che mi piace> chiara e diretta, senza troppi peli sulla lingua. Non si avvicina verso il ragazzo, rimane a quella distanza di sicurezza, ma nel caso l'altro non avrebbe sicuramente problemi a bloccarla senza fatica. <Lo so che è pericoloso. Abito qui da quando sono nata, praticamente. Non credo che mi succeda qualcosa proprio ora, non credi anche tu?> non provoca, ma cerca di far comprendere al ragazzo il suo punto di vista. Per lei contano i suoi pensieri e le sue ambizioni, gli altri possono solo provare a sprecare parole nella sua direzione. Non coglie la serietà nel tono del suo interlocutore, ma percepisce che non è serata, per entrambi. <Tuttavia me ne vado. Non voglio di certo che un brutto delinquente mi rapisca e mi porti via> e lascerà cadere il discorso nel vuoto, girandosi di schiena rispetto a Tatsuno e tornando verso il centro del villaggio. <Exit>

19:22 Tatsuno:
  [Periferia ~] Tiene lo sguardo di lei come se nulla fosse. Ha guardato in occhi ben più mostruosi. La spiegazione della ragazza la comprende a pieno, ma non lo tange più di tanto. < Diventa invisibile, allora. > la sfotte tranquillamente, distaccato come sempre. Il resto del dire di lei non ha il minimo senso. < In tempi come questi non conta da quanto vivi in zona. > e non scherza. < Le persone mostrano il loro peggio in situazioni disastrose. > quando questa gira i tacchi e si incammina verso chissà dove, la segue con lo sguardo per un po', prima di voltarsi anche lui ed andarsene verso il capannone, sperando di non esser visto, girando appositamente sul lato più nascosto. Dopotutto per ora è ancora lì la sua base, in attesa di qualche ordine da parte di Konoha. Insomma, l'avete abbandonato in terra straniera? Nonostante Kusa in realtà l'abbia girata nei suoi 4 anni di pellegrinaggio. [EXIT]

Tatsuno durante i suoi allenamenti nei pressi del capannone abbandonato nota la figura di Yumire, che segue con attenzione. Quando questa mostra comportamenti nevrotici a causa degli sguardi del ragazzo ( sembrava fosse inseguita da qualcuno ) il Konohano decide di avvicinarsi per investigare senza dare nell'occhio. Chiarito il problema della ragazza in un rapido scambio di battute cariche di veleno tra i due, la ragazza se ne va.