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Piccole sorprese e rivelazione sopra i "Testoni"

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con Ayame, Akahiro

17:41 Akahiro:
  [Cima-Prato] Il cielo è piuttosto aperto, giusto con qualche nuvola qua e la. Nonostante tutto però i raggi solari picchiano su Konoha e sopratutto sulla figura di Akahiro, attualmente ubicata proprio nella cima della Montagna dei Volti di Pietra. Si, oggi fa parte di una di quelle diverse persone che giornalmente vengono li a godersi il panorama, o semplicemente a rilassarsi. Esattamente come sta facendo lui. Ha fatto molte lezioni in questi giorni, si è allenato sulle nuove tecniche, ora si gode un pò di pace sdraiato su di un prato li nella cima della Montagna. Le palpebre sono ben aperte, gli occhi azzurri diritti verso l'alto, puntato proprio su quel cielo che richiama il colore delle sue iridi. LE mani sono tenute dietro la testa, a mo di cuscino, la schiena si palesa lungo il manto erboso. La gamba destra invece è tenuta piegata con il ginocchio verso l'alto, facendo da appoggio alla sinistra il cui piede è di conseguenza a mezz'aria. Come sempre la sua espressione è vagamente seria, ma ora dona anche un senso di relax. Il deshi è vestito con una maglia nera, sopra di essa una giacchetta bianca che presenta un pò di pelliccia sporgente nel colletto, dalle maniche e anche nel bordo inferiore. I pantaloni sono blu scuri, privi di tasche visto che la cintura, anch'essa scura, sorregge al fianco destro un porta oggetti. La coscia, subito sopra al ginocchio, è fasciata, così a tenere un porta kunai e shuriken. Ai piedi infine calza un paio di sandali da ninja, aperto come vige la tradizione.

17:53 Ayame:
  [Cima - Prato] Da qualche giorno è ancora un po' scossa dalla grande rivelazione della Capo Clan dei Nara che le ha fatto, però non è dispiaciuta, anzi, è più contenta che mai perché ha una parentela diretta con una delle persone che stima di più a Konoha, perciò ecco che si ritrova di nuovo a passeggio con la testa tra le nuvole, pensando a come sarà esercitarsi con Furaya quando sarà diventata Genin, sempre se passa l'esame, ovviamente. I piedi la portano in cima al Monte dei Volti di Pietra con andatura lenta, ma saltellante, da fare ogni due passi un saltello; è passato fin troppo tempo dall'ultima visita della ragazzina in quel posto che ricorda tanto bene ed eccola qua, infatti, intenta a raggiungere quel prato che lei ricordava verde e rigoglioso, cosa che, come può vedere, è rimasta, dato che si trova a saltellare come un coniglio da una parte all'altra, sorridendo alla vista dell'erba così bella e apparentemente soffice. Tutta il suo entusiasmo, però, si ferma alla vista di una chioma bianca ormai diventata fin troppo familiare e con un sorriso sornione, si avvicina lentamente e a grandi passi verso la figura del ragazzino, venendo dal lato della testa, non potendosi così alzare per vedere la ragazzina, essendo costretto eventualmente a girarsi per vederla e sempre se lui non la noti prima, metterebbe le braccia dietro la schiena e piegherebbe il busto verso il tredicenne, trovandosi con il viso sopra al suo e una cascata di capelli rosei incorniciarle il volto, distanti l'uno dall'altro più di un metro. <<Hey Aka-san!>> saluta con entusiasmo il ragazzino, facendo una semi giravolta e lasciandosi cadere alla sua destra, con il fondo-schiena all'altezza di quello del Nara, incrocia le gambe e abbassa le spalle, rimanendo seduta accanto a lui: <<Anche tu sei qui per rilassarti? Lo sai che pensavo a dove potevi essere e ti ho trovato ? Piccolo il mondo...>>

18:04 Akahiro:
  [Cima-Prato] E' totalmente preso dai suoi pensieri. A sottolinearlo alla vista di chiunque lo guardi, sono proprio quegli occhi che rimangono vissi verso il cielo sopra di lui. Di conseguenza non si accorge minimamente dell'arrivo di Kajitsu, tranne quando questa improvvisamente sbuca letteralmente sopra la sua testa. Un cenno degli occhi, anche qualcosa di più evidenziato, tanto da portare le palpebre a sgranarsi con fare totalmente sorpreso, per non dire quasi "spaventato" dato che non se lo aspettava minimamente <Kajitsu!> ripete il suo nome improvvisamente con un tono di voce abbastanza alto, una parola detta in maniera improvvisa tanto quanto è stato per lui la comparsa della faccina sorridente della Nara. Qualche piccolo respiro per riprendersi da quella "scossa" improvvisa, concludendo poi con un sospiro attuato socchiudendo le palpebre <Si, mi rilassavo. Ho fatto molte lezioni in questi giorni, tanto da essere prossimo all'esame. Mi serviva sgomberare un pò la mente> la voce è bassa in questa frase, aprendo poi lo sguardo così da porlo su di lei appena assottigliato, inclinando appena il capo dunque in direzione della conclannata <Ma non mi aspettavo che arrivassi in quella maniera sopra di me> vagamente serio nella voce, seppur non calchi tantissimo questa cosa. Sopratutto ora questo velo di severità nei suoi occhi svanisce totalmente. Ne prende il posto una mimica più interrogativa <Come mai mi cercavi? C'è qualche problema?> per essere un ragazzino tendenzialmente rigido e severo, sa anche pensare agli altri, anche se cerca di nascondere questo suo aspetto. E' pure orgoglioso il nanoncello!

18:20 Ayame:
  [Cima - Prato] Guarda stupita e sorpresa il ragazzino e andrebbe così a tendere una mano per dargli un piccolo buffetto sulla guancia e sorridergli con enorme affetto: <<Già l'esame? Allora dei essere un ninja molto bravo! Quanto ti invidio! Mi mancano ancora due lezioni...>> commenta abbassando gli occhi da quelli del tredicenne per un momento, ma senza smettere di sorridergli come farebbe un'amica fiera di lui, perchè è così che si sente la Nara, orgogliosa di Akahiro, anche se non le è chiaro ancora il motivo. Ridacchia all'espressione quasi spaventata, anzi, spaventata del Nara, andandogli così a rispondere con il tono di voce più dolce possibile per lei: <<Scusami, ma non ha resistito>> ed emette così un'altra risatina divertita, andandosi così a sdraiare accanto a lui, lasciandosi cadere a terra e facendo così spargere i capelli intorno alla testa come un'enorme aureola rosata, tutto normale dicono; <<No, nulla, volevo passare un po' di tempo con un'amico, tutto qui>> conclude con un'alzata di spalle, girando leggermente il capo verso l'albino e soffermandosi a guardare i lineamenti da quel punto di vista, ammutolendosi per qualche secondo, creando n po' di pace destinata ad interrompersi con un'altra risatina e la voce della ragazza: <<Eri preoccupato per me Aka-san? Che cosa dooolce!>> e dopo questa parole Kaji-piovra dovrebbe attaccarsi nuovamente la braccio del povero tredicenne che sta diventando martire, povero Akahiro.

18:34 Akahiro:
  [Cima-Prato] Fa un piccolo cenno con il viso, puntualizzando <Ancora non sono un ninja> sospirando socchiudendo gli occhi <E chissà se lo diventerò> riaprendoli pone lo sguardo nuovamente davanti a se, ovvero verso il cielo azzurro. Dopo quelle parole nuovamente torna a essere vagamente pensieroso, perso fra la sua mente e chissà, forse anche fra le sue preoccupazioni <Sarebbe grave per me non riuscire a passare l'esame per genin> non fa nulla per impedire alla giovane Nara di sdraiarsi affianco a lui, perchè dovrebbe? <Devo farcela assolutamente> i lineamenti ora si induriscono, ma non per severità, rabbia o altro, ma per semplice determinazione <Non devo sbagliare> non fa quasi in tempo a concludere tale frase che le parole di Kajitsu lo attirano subito, piegando di poco il viso verso di lei, di tre quarti per l'esattezza, in simultanea alle pupille che si dirigono subito verso di lei. Rimane qualche attimo ad osservarla, inizialmente sembra quasi interdetto, ma poi ricambia quei suoi sorrisi sornioni con il proprio, meno evidente però comunque percepibile agli occhi rosei della deshi <Si, è bello avere un pò di compagnia> e visto che la stessa si sofferma ad osservare sui lineamenti di lui, come al solito vedrà un viso ancora giovane, immaturo, seppur non sia certo un brutto ragazzino, al contrario. Ma è chiaro che non sono connotati che tradiscono la sua vera età, ne in aggiunta, ne in diminuzione. Tredici anni ha, tredici anni di mostra esteticamente parlando. Poi che a volte sia un bacco nel deretano da quanto sa essere serio, è un altro discorso. Ma ora non serietà che viene esternata dall'albino, ne severità, al contrario un velo di rossore si forma nelle sue gote. Un viso dunque più infantile, un atteggiamento che per l'ennesima volta rimarca quanto ancora il soggetto del nostro discorso sia ancora poco esperto. Dunque tutto il contrario di quello che invece dimostrerebbe una maturità maggiore in lui, sia in senso buono che negativo <Non..non ero preoccupato per te, semplicemente mi sono sorpreso che mi cercassi> si si, cerca di darla a bere Akahiro! Di scatto muove il capo nuovamente dritto a se, verso il cielo sopra la loro testa <Pensavo avessi cose migliori da pensare che non a me> e ovviamente lascerebbe che le prenda il braccio, levando la mano da sotto la sua testa e distendendolo. Infondo che altro può fare?

18:52 Ayame:
  [Cima - Prato] <<Dettagli, solo dettagli>> dice con fare da maestrina agitando la mano che non è ancora avvinghiata al braccio di Akahiro, scoppiando poi in un'altra risata, nessuno è mai ruscito a capire il motivo di tutte le risate della sedicenne, ma si dubita di una sensata risposta dietro tutto ciò e sempre rimanendo appiccicata al poverino lì accanto a lei, andrebbe a posare la guancia vicino la sua spalla del Nara e alzerebbe nuovamente gli occhi sul viso né da bambino né da ragazzo, è un viso a metà in via di sviluppo ed è per questo che crea tanta tenerezza nei suoi confronti, il fatto che lo vede come una personcina carina da proteggere, anche se non ce ne è alcun bisogno. Al sorriso appena percettibile del ragazzo, per un mento la ragazzina si ferma a guardarlo dritto negli occhi, arrossendo, senza apparente motivo, anche lei, ma giusto un po', per poi sorridere nuovamente anche lei e stringersi sempre di più al povero ragazzino in preda della Kaji-piovra, troppa pucciosità in una volta sola Akahiro, qui c'è rischio che la ragazza svenga per la troppa coccolosità; <<Mmmmhh>> dice con un sorriso sornione, alzando un sopracciglio e guardando tutta divertita il Nara, rimanendo con le iridi magenta posate sul suo visino, per poi continuare tutta felice e troppo divertita da quella stramba situazione: <<Dicono tutti così i ragazzi che si preoccupano per le ragazze>> e sempre con fare amichevole, emetterebbe un sospiro che dovrebbe solleticare la spalla del ragazzino, che potrebbe provocargli prurito, imbarazzo e rigidità, oppure tutte le tre cose messe insieme; <<Ma scherzi vero?!? Sei uno dei miei più grandi amici, è ovvio che pensi quasi sempre a te>> dice con nonchalance, andando poi ad alzare gli occhi al cielo come Akahiro; <<Veramente c'è un segreto che vorrei dirti, ma dei giurare che non lo dirai a nessuno>> si affretta a dire, rimanendo però, sia visivamente che vocalmente tranquilla, come se nulla fosse.

19:03 Akahiro:
 Non dice nulla per ribattere alle parole di Kajitsu, l'unica cosa che riesce a fare è distogliere lo sguardo a lato diventando ancora più paonazzo! E sicuramente il fatto del respiro di ella che si fa sentire nel suo corpo, non solo lo fa sentire più in imbarazzo, ma anche il corpo diviene immediatamente più rigido! E' talmente tanto imbarazzato e a disagio, senza contare che si metta di mezzo anche il suo aspetto orgoglioso di non volersi tanto aprire sotto certi punti di vista, come questi, che nemmeno si accorge di quando è la stessa conclannata ad arrossire a sua volta. Ma ciò che conta è che Akahiro, letteralmente si arrende all'affermazione della rosea ragazza. Kajitsu uno, Akahiro zero e palla al centro! Ma ecco che alla fin fine qualcosa sotto c'era, anche se non come se lo immaginava il deshi in tutta la sua positività, subito a pensare a qualche guaio! Anche se comunque è ancora da verificare che non sia un problema. Ed è per questo che tale frase dell'amica lo porti a muovere la testa in direzione della Nara, quasi di scatto e con un viso chiaramente interrogativo, oltre che incuriosito. Si, ha attirato talmente tanto l'attenzione del tredicenne da riuscire a voltarsi subito verso di lei infischiandosene del rossore in faccia. Dirò di più, inclinando la testa verso di lei arriverebbe quasi a sfiorare la pelle sicuramente morbida, tipica femminile, con il proprio volto. E quindi sarebbe ora lui stesso che potrebbe far sentire il proprio respiro su di ella <Che cosa volevi dirmi?> Socchiude gli occhi, addolcendo un pò di più la propria mimica nonostante la situazione non lo aiuti ad essere sciolto e naturale <No, puoi fidarti, non lo dirò a nessuno giuro>

19:16 Ayame:
  [Cima - Prato] Allo scatto del ragazzino verso la sue direzione, Kajitsu rimane per un momento senza parole, con la bocca semi-dischiusa e gli occhi magenta fissi su quelli azzurri del tredicenne, per poi uscirsene, anche questa volta, con un sorriso piccolo, ma carino, rimanendo sempre amichevole con il Nara e questa sua improvvisa attenzione verso di lei non fa che fargli piacere, poi, quando, teoricamente, il ragazzino dovrebbe arrivare con il viso verso la spalla della ragazza, questa si fa più vicina, permettendo al conclannato di sfruttarla (?) come cuscino momentaneo se in caso stia scomodo, il suo respiro provoca un piccolo brivido, cosa insolata, soprattutto la vicinanza con un cosidetto maschio, ma non gli dispiace, sia ben chiaro, essendo una persona che ama il contatto fisico, questa posizione le va più che bene; <<Ok...>> dice con un sospiro, rimanendo sempre con un piccolo sorrisino in volto, giusto per farsi vedere tranquilla e rilassata con lui <<In pratica, qualche giorno fa mi ero persa e ho incontrato Furaya-sama...>> e fin qui ci siamo, tutto va bene e una piccola pausa viene fatta <<Mi ha insegnato la moltiplicazione e devo dire che ci sono riuscita al primo colpo, cosa che non mi aspettavo...>> questa parte viena detta con più enfasie cona piccola risatina smorzata, ma nulla che un'altro sospiro non possa interrompere; <<Ci siamo messe a parlare del fatto che ci sembravamo familiari e...>> pausa ad effetto, perchè ci sta tutta <<Abbiamo scoperto che sua madre, la moglie di Ryota Nara, era la sorella della mia madre e questo fa di noi... cugine>> conclude, mordendosi poi le labbra e rimanendo in silenzio, per poi chiamare il ragazzino <<Aka-san?>> perciò girerebbe il viso verso di lui, con gli occhioni lucidi e il sorriso tirato un in microscopico sorriso, nella speranza di una sua risposta.

19:34 Akahiro:
  [Cima-Prato] Non si appoggia nella spalla di ella, ora non esageriamo, ma non tanto per il contatto o meno, ormai ci sta facendo il callo con lei. Semplicemente perchè la vuole guardare in volto mentre gli dice questo segreto, tant'è vero che il suo volto rimane su di lei, attento e interessato a ciò che ha da rivelargli. Non la interrompe difatti, nemmeno quando viene nominata una delle persone che odia di più al Mondo: Ryota Nara. Però è ben chiaro come il suo volto muti di espressione, di come un chiaro velo vada a contaminare quell'espressione inizialmente attenta e curiosa verso la ragazza. Oserei dire quasi genuina e spontanea per uno che si sforza di mostrarsi serio, ligio e addirittura, in certi momento, anche freddo. Invece i suoi connotati emanano una chiara sensazione di oscurità, dovuta a una rabbia che spesso tiene dentro di se. A dire il vero questo è uno dei motivi per cui l'espressione sia mutata tanto repentinamente, ma questo lo si dovrà scoprire con il tempo se si vuole conoscere davvero un tipo tanto strano come lui, dalle molte sfaccettature per essere così giovane. E difatti ora fa qualcosa di ancor più sorprendente per una personalità come la sua, tenta di ruotare il busto verso Kajitsu e, se ella glielo permette, tenta di porsi con il fianco nel manto erboso donando totalmente il busto del suo corpo totalmente in direzione della Nara. Lascerebbe ancora che lei si stringa al suo braccio, anzi, lui stesso proverebbe ad afferrarlo con quella stessa mano dell'arto che, figurativamente parlando, è diventato di sua proprietà. Non una stretta forte ovviamente, ma abbastanza da lasciare, forse, un senso maggiore di intensità in quel momento. Il braccio opposto invece, sarebbe poggiato sul proprio fianco, ed è per questo il lato del suo volto ora è adagiato sui fili d'erba. Le dita si stringerebbero appena, per poi riaprirsi quando cercherebbe di avvicinare la mano verso di lei. E la cosa più sorprendente è che adesso cercherebbe di accarezzarle la guancia. Si, avete capito bene! Una carezza non a piena mano, un pò più timida, fatta sfiorandole la pelle con la punta della dita. Ed è li che un sorriso andrebbe ad allargare le punte delle labbra, non un sorriso pieno, non di quelli sornioni come è capace di fare la stessa Deshi. Nel suo rimane qualcosa di amaro, evidentemente però non vuole smorzare la felicità che l'amica sta dimostrando per quella scoperta <Sono contento per te> ed è vero, il motivo è semplice <Ricordo ancora che mi avevi detto che la stimavi moltissimo, posso quindi immaginare la tua felicità> e allora come mai rimane sempre quel senso di tristezza nei suoi occhi e nei suoi connotati? <Posso chiederti una cosa?> quasi incerto a porre quella domanda <Come ti sembra la Capoclan? Tua cugina?> distoglierebbe appena lo sguardo a lato, mostrando ora chiaramente un aspetto più triste di lei <Io non riesco a fare a meno di guardarla, senza vedere in lei il ricordo di suo padre> la voce è bassa ora, come se un peso dentro di lui lo stesse schiacciando <E suo padre, o meglio, il suo ricordo, di ciò che ha fatto, lo detesto. Lo odio con tutto me stesso>

19:57 Ayame:
  [Cima - Prato] Rimane senza parole quando il ragazzino si gira completamente nella sua direzione, rimanendo per un momento sorpresa e priva di parole, cosa rara che, di solito non capita così frequentemente in una conversazione, soprattutto se è con una persona che conosce abbastanza bene come Akahiro e questo provoca un piccolo arrossamento appena accennato alle gote, provocandogli anche una specie di respiro affannato, tanto è che dischiude di poco le labbra, lasciandole appena un po separate l'una dall'altra, senza sfociare in nulla di troppo eccessivo; quando il Nara le da una piccola carezza sulla guancia, ecco che diventa rossa come un peperone, in questo momento sembra tanto che i ruoli si siano invertiti, però non le dispiace, tanto che gli rivolgerebbe un sorriso particolare, un sorriso che di solito non mostra, uno sincero, felice e dolce, uno di quelli che si limita a mostrare alle persone alle quali tiene veramente, perciò Akahiro, il sorriso è tutto tuo; <<Beh, si, da una parte sono molto felice e dall'altra spaventata...>> dice, girandosi anche lei su un fianco e rimanendo sempre con il braccio attorno a quello del tredicenne, guardandolo così dritto negli occhi. Rimane per un momento senza parole, di nuovo, spiazzata dalla domanda di Akahiro e ascolta prima cosa altro ha da dire per poi rispondergli, sempre con gentilezza: <<Credo sia una gran persona e nonostante i suoi genitori, lei è venuta fuori bene, buona e anche simpatica, almeno così mi è sembrata... Non mi interessa, Ryota può essere stato un mostro, ma lei non centra nulla e ha avuto il coraggio di riscattarsi, per questo la stimo molto... Per me è un modello da seguire>> conclude con un sospiro seguito subito da sorriso dolce rivolto al Nara; avvicinerebbe così il viso verso il petto del ragazzino e tenterebbe di abbracciarlo, stringendolo a se, a meno che questo non si ribelli, dicendogli: <<Trai due, certe volte sembri tu quello più grande, Aka-san>> chiude perciò gli occhi e continua a sorridere <<Mi puoi dire tutto, sei hai bisogno di parlare io ci sono, gli amici servono anche a questo>>.

20:18 Akahiro:
  [Cima-Prato] Ormai l'oscurità della sera li ha avvolti, talmente preso da quel discorso nemmeno se ne era accorto. Però è abbastanza vicino da poterla vedere chiaramente, come vale anche per lei nei suoi confronti. Rialza gli occhi quando Kajitsu risponde alla sua domanda, posando su di lei quelle iridi azzurre tagliate da uno sguardo intenso. Se la Nara mostra di rado i suoi veri sorrisi, Akahiro mostra raramente quegli occhi. Hanno una luce differente rispetto al solito, sembra quasi che dentro di lui si sia accesa nuova vita o magari, molto più facilmente, una tristezza che preferisce lasciare celata dentro di se piuttosto che mostrarla quotidianamente agli altri. Ascolta attentamente la risposta dalla deshi, senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Le sue labbra sono chiuse invece, rimanendo immobili come il resto del suo volto per tutto il tempo. Ed è lui a sorprendersi, anche se fino ad un certo punto questa volta, quando ella lo abbraccia. E la lascia fare, semplicemente ora il labbro inferiore e quello superiore della sua bocca si separano, lasciando una piccola fessurina. Le palpebre si aprono di poco, dando così mostra di quel piccolo gesto che normalmente dovrebbe essere normale fra due persone legate. Ma che lui ancora non è molto abituato. Ma al contrario di ciò che ci si aspetterebbe da un ragazzino con il suo carattere, ecco che andrebbe a muovere le braccia attorno al suo corpo. La mano sinistra si muoverebbe dietro il capo di lei persino, l'arto superiore destro intorno alla schiena. E la stringerebbe a se, una stretta forza, non in senso violento a dire il vero. Ma come se quel gesto avesse riscaldato l'animo di una persona che all'apparenza si mostra freddo, quella stretta sarebbe più calorosa. Una situazione molto affettuosa <In effetti non deve essere facile essere la figlia di un traditore che non solo ha danneggiato Konoha, ma ha tradito il suo stesso clan, i suoi stessi parenti. Si è messo contro a tutti e tutti lo hanno odiato per questo, temuto. E ora il clan Nara ha dovuto redimersi, ma probabilmente lei ancor di più> la stringerebbe sempre intorno a se, dicendo debolmente <Sempre che lei non sia come lui> con la mano destra proverebbe a prendere il mento, toccandolo con le prime dita come a volerlo alzare verso il proprio <Per favore...stai attenta> un sussurro.

20:35 Ayame:
  [Cima - Prato] Rimane palesemente sorpresa dal fatto che il ragazzino la lasci fare, ovviamente arrosisce lievemente, dato che ora si è accorta dell'estrema vicinanza al ragazzo, non se lo sarebbe mai aspettato, ma ovviamente questa cosa non dispiace mica, anzi, la ragazza ne è più che felice, solo che non vuole tanto farsi vedere rossa come un peperone e tenterebbe di nascondere il viso, posandolo tra il petto del ragazzino e l'erba, anche se, buona parte di questo non riesce a trovare nascondiglio; quando questo ricambia l'abbraccio, ecco che diventa verampe rossa, talmente tanto da sembrare quasi una luce a neon ed è per questo, uone dei tanti motivi per il quale lei si andrebbe a stringere ancora di più ad Akahiro, godendosi un po' quel calore tanto carino e dolce che il tredicenne sta emanando, tutto quella coccolosità è sfociata in qualcosa che Kajitsu non si aspettava di certo, ma che piace, ovviamente. Ascolta le suo parole nemmeno fossero oro colato, ma in quel momento, con quell'atmosfera e dopo quelle parole, sembrano qualcosa di più prezioso, inutile dire che si lascia prendere tranquillamente il mento dalle dita di Akahiro, socchiudendo le labbra nel mentre e rimanendo sempre rossa, con gli occhioni che le brillano, prima di fargli un'altro sorriso cosiddetto speciale, per poi rispondere con dolcezza e qualcosa in più, qualcosa di nuovo: <<Lo farò, basta che mi sta vicino>> e rimarrebbe così, a fissarlo negli occhi sorridendogli e godendosi il momento e poi, se viene qualcosa in più da tutta quella situazione, non dovrebbe dispiacere alla ragazza che, stringe nuovamente le braccia intorno alla figura di Akahiro, sorridendogli sempre e parlandogli con la stessa dolcezza di prima: <<L'importante è che rimaniamo sempre uniti, qualunque cosa accada, d'accordo?>> concluderebbe con questa semplice domanda, rimanendo con gli occhi magenta fissi su quelli del Nara.

20:54 Akahiro:
  [Cima-Prato] La sente intorno a lui, attaccato alla sua figura come lui a quella di lei. Forse lo stesso Akahiro si sta sorprendendo per questa cosa, non solo la conclannata. Ricambia anche li sguardi di ella con i propri, cercando di incrociare gli occhi con i volti molto vicini l'uno all'altro. Ascolta quelle sue parole, probabilmente nella sua mente si chiede come mai quella persona, quella ragazza che nell'effettivo non conosce da tanto, si sia tanto legato a lui, come lui stesso a lei. Ma per la prima volta forse non vuole nemmeno darsi una risposta, non gli interessa. Un piccolo sorriso si crea allungando le sue labbra, persino meno restio a mostrarsi rispetto al precedente <Quando c'è stato l'attacco dell'Ex Hokage, di Ryota Nara e di tutti gli altri Mukenin, ho perso un mio carissimo amico. Non avevo mai avuto molti amici, da bambino ero cagionevole, molti pomeriggi dovevo passarli a casa. Le poche volte che uscivo ero anche preso di mira dai bulletti, attiravo le loro prese in giro per i miei capelli e non ci volle molto perchè si accorgessero che ero una facile vittima per loro. Ma lui e un'altra bambina mi aiutarono molto, questo fino a che Heiachi, il mio amico, venne ucciso non so in quale circostanza durante l'attacco. So solo che venne ritrovato il suo corpo fra alcune macerie> si sfoga, lascia libero tutto ciò che ha detto e lo fa quasi istintivamente, guardando dritto le iridi magenta della deshi. Il tono è chiaramente nostalgico, l'espressione ha un chiaro velo di sofferenza <Per questo odio tanto sia Ryota Nara, che l'ex Hokage> un nuovo rossore prende vita nelle sue gote, provando ad avvicinare del tutto il viso ad ella e provando a darle un piccolo bacio sulla fronte. Dai, è ancora un pivello. Se Kajitsu spera in qualcosa di più, deve pensarci lei, come si sa le donne sono più furbe degli uomini, a maggior ragione a questa età. Ma non pensiamo troppo a questo, perchè staccandosi lascerebbe il viso molto vicino al suo, tanto che ambo i due giovini potrebbero sentire il respiro di uno sull'altro. Quello di Akahiro sarebbe molto più profondo e lento, troverebbe anche il coraggio di porre tutto il palmo sul viso di ella per un altra carezza <Quindi non voglio perdere un'altra persona che sta diventando sempre più cara per me> un altro sussurro che però Kajitsu potrà sentire chiaramente, detto con le pupille ben dirette verso quella della ragazza.

21:13 Ayame:
  [Cima - Prato] Tutto quello che può fare è ascoltare, ascoltare tutto ciò che Akahiro ha bisogno di dirle, lo ascolta attentamente, rimanendo con le iridi magenta fissi su quelle azzurre di lui, dischiudendo le labbra all'udire di quelle terribili cose che gli sono successe da bambino, tant'é che sgrana gli occhi e posando i palmi delle mani sulla maglia del ragazzo, l'andrebbe a stringere mentre ella stessa va a richiuderle in dei piccoli pugni, senza sapere cosa dire all'inizio, non si sarebbe di certo aspettata un passato così tormentato dietro le spalle di un tredicenne, chissà da dove sarà uscita tutta quella forza d'animo ed è per questo che Kajitsu si sente ancora di più unita con il Nara, si può benissimo vedere che ormai, la Kaji-piovra è diventata qualcosa di più grande e pericolosa (?). Al bacio sulla fronte rimane spiazzata, letteralmente, cosa davvero inaspettata, soprattutto per Akahiro che quando la ragazza i attaccava a lui diventata flessibile come un sasso, questa cosa però fomenta il suo attaccamento con lui; quando questo rimane con il viso vicino a quella della ragazza, lei andrebbe a togliere una mano da dietro la schiena del ragazzo per posarla sulla guancia più vicina al tappeto d'erba, dove, con la punta delle dita, gli da una piccola carezza sulla parte superiore della guancia, lasciando poi lì la mano, a diretto contatto con il viso di Akahiro: <<Non mi perderai, mai>> gli risponde, sorridendogli e poi avvicinandosi all'altra guancia dove lascerà un piccolo bacio a stampo, con un po' di lentezza, pensando a cosa altro potrebbe fare, per poi tornare con la schiena a terra, vicino a lui e gli occhi fissi su quelli azzurri: <<Rimarrò con te, fino alla fine>> aggiunge con voce bassa, come se quela cosa non dovesse essere udita da altri e rimanere solo tra loro due (non si sa alla fine di cosa, ma la frase dovrebbe essere poetica, si spera che Akahiro la capisca).

21:32 Akahiro:
 Non si ritrae. Nonostante l'inesperienza del giovane Nara, nonostante il suo carattere, preferisce lasciarla fare e non ritrarsi. Anche quando le dà quel bacio sulla guancia, un tocco delle sue labbra grazie al quale Kajitsu sentirà un calore in più emanato proprio in quel punto della sua pelle, come abbiamo detto un piccolo velo di rossore era tornato ad aleggiare nel suo viso. Rimane ad osservarla ancora per qualche attimo, alzando poi il busto e posando nel manto erboso le mani dietro di se. così che lo aiutino a sorreggere meglio il peso del suo corpo. I suoi occhi azzurri sono ora posati di fronte a se, verso il panorama serale che dona Konoha. Il loro villaggio illuminato per le strade dai lumi, come anche dai raggi lunari. Questo, oltre ad essersi un poco sfogato con la Nara, lo porta ad avere dei lineamenti ben più rilassati. Ancora non è serio come al solito, è più calmo mentre osserva ciò che riesce a vedere di quel villaggio <Sai, non a tutti racconto questa cosa. Fino adesso le persone che sanno queste cose su di me si contano sulle dita delle mani. E ancor meno quelle che la sanno per intero> anche se c'è da dire che ultimamente sono di poco aumentate, eh. Ed ecco che il collo si muove in direzione di Kajitsu, un piccolo gesto lento e vagamente sereno persino, atto a condurre il volto in direzione della rosea ragazza. Ed è in quest'ultima che ovviamente i suoi occhi si posano, poco prima di socchiudere le palpebre e di donarle un altro piccolo sorriso, non certo grande quanto era quella nel momento in cui erano così vicini, ma chiaro ed evidente agli occhi della Nara <Ricordo bene, alla tua prima lezione con il sensei, quando hai detto cosa ti ha spinta ad entrare in accademia per diventare una Ninja> un sospiro <Io l'ho fatto perchè odio i traditori, detesto quelli del nostro villagio, ma penso che detesterei anche quelli dei Regni stranieri se mai ne dovessi incontrare uno> un pizzico di rabbia appunto si formerebbe nella sua voce, di vera e propria repellenza <Li trovo vili, codardi. Gente che pensa solo al proprio tornaconto, dubito fortemente che ci sia qualcuno che lo faccia per gli altri. Come l'Ottavo Hokage, voleva solo il potere e il controllo sugli altri. Ha fatto soffrire tutta Konoha per questo. E quindi li disprezzo e ucciderò ogni traditore del Villaggio della Foglia quando giungerà il momento di incontrarli> le mani andrebbero a stringere con più forza i fili di erba, strappandone alcuni fra le sue dita.

21:48 Ayame:
  [Cima - Prato] Ovviamente quando il tredicenne si alza, lei rimane comunque sdraiata a terra, non le va di alzarsi, vuole aspettare che prima le guance diminuiscano il proprio rossore, facendole tornare di quel roseo colorito non eccessivamente acceso, continuando però a sorridere in direzione del Nara fino a che non decide anche lei di affiancarlo, facendo forza sulle braccia e avvicinandosi a lui con un piccolo movimento del bacino; ricambia nuovamente il sorriso ad Akahiro fermandosi con gli occhi sulla sua figura, e tenterebbe di ritrovare il contatto posandogli la guancia più vicina sulla spalla, sperando sempre che non dia eccessivamente fastidio. Tutto quello che può fare, ancora una volta è ascoltare la sua voce, che la porta a rilassarsi, tanto che si lascerebbe leggermente andare sulla sua spalla; <<Aka-san, anche io odio persone così, ma ora, tutto quello che possiamo è diventare veri e propri ninja passando l'esame per poi diventare sempre più forti>> qui si concede una piccola pausa, mettendoci in mezzo un sospiro ad effetto <<E un giorno, quando saremo abbastanza forti, faremo vedere a questa gente, tutto il dolore che hanno procurato ad alcuni di noi, gli faremo vedere, proprio come hai detto tu, ma ricorda, non c'è forza senza squadra, quindi, rimaniamo insieme, ti va?>> proporrebbe, alzando lo sguardo vero di lui e sorridendogli con dolcezza, aspettando una sua risposta con gli occhi puntati su di lui.

21:57 Akahiro:
 Un altro piccolo sorriso. Sembra lesinarne moltissimi stasera, sopratutto rispetto ai suoi standard di..uno, due al giorno? Socchiude appena le palpebre in questo piccolo sorriso, facendo un piccolo cenno del capo in segno di affermazione <Si, come ti ho detto non voglio perdere un altra persona cara> poi, volgendo il viso davanti a se <Ma ora si è fatto tardi e non abbiamo nemmeno mangiato nulla> si dà una spinta con le braccia, alzandosi così in piedi. Un'azione che porterebbe sicuramente Kakitsu a togliersi dalla sua spalla, anche se ora l'intento non è quello. Difatti inclina il corpo verso di lei, porgendole la mano destra <Vieni, andiamo a mangiare qualcosa da qualche parte, oppure direttamente al Quartiere Nara> e così, se ella glielo permettesse, la aiuterebbe a tirarsi su in piedi. Ed in compagnia della stessa Nara, si dirigerebbe verso le scalinate che portano dalla strada alla cima del Monte e dal cima nuovamente alla strada. Ovviamente e quest'ultima direzione che i due prenderebbero, perdendosi così fra l'oscurità che ora alberga su Konoha, ma con l'uno la compagnia dell'altro(//UScita sia mia che di Kajitsu)

Sia Akahiro che Kajitsu sono nella cima del Monte dei Volti in Pietra per rilassarsi, darsi uno stacco dagli allenamenti e dalle lezioni. Qui la discussione prende una piega che porta i due Nara ad avvicinarsi ancor di più l'uno all'altro e chissà, forse anche a far nascere qualcosa di più che una semplice amicizia, ma si vedrà!


P.S. purtroppo mi sono accorto che entrambi ci siamo scordati di registrare e abbiamo fatto 3 azioni a testa in più rispetto a quelle che si vedono>__< pardon, abbiamo iniziato un'oretta prima rispetto all'ora che si vedrà qui