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Rimpatriata Nara

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con Furaya, Ayame, Akahiro

16:01 Akahiro:
  [Strada] Quartiere Nara. Due Hokage sono passati per quelle strade, come anche un noto Mukenin. Ora a muoversi per una delle vie del quartiere è proprio Akahiro, ancora certo non paragonabile a queste figure, ne nel bene, ne nel male. Attualmente si muove apparentemente senza meta con una postura ben eretta, un incedere sicuro e come sempre un espressione seriosa nel volto. E' vestito con una giacchetta bianca, ancora piuttosto leggera, un paio di pantaloni neri dove sono presenti varie tasche ampie e una camicia nera a collo alto a "V". Non mancano ovviamente i sandali da ninja a calzargli i piedi, questa volta scuri. Non sembra avere molto altro con se, a parte un sacchetto di carta marroncina al braccio sinistro, dalla quale spunta del pane. Evidentemente è andato a fare un poco di spesa, difatti pochi metri dietro di lui, al lato destro della strada, si potrebbe facilmente notare un panificio. Nella mano destra invece tiene un pezzetto di carta, con il viso abbassato di pochi gradi su di esso, proprio come se stesse leggendo <Vediamo..che altro mi hanno scritto da prendere?> è chiaro si tratti della lista della spesa. Evidentemente è a far compere per la famiglia, infondo oggi non l'hanno chiamato per nessuna lezione, non è che avesse molto da fare. Eppure un sospiro viene emesso dal dodicenne, alzando gli occhi azzurri verso il cielo <Mi dovrei esercitare sulla moltiplicazione però> un sussurro, emesso con un timbro di voce vagamente seccato però.

16:04 Furaya:
  [Quartiere] Il Quartiere Nara può definirsi per DAVVERO casa propria, ora. Essendo stata proclamata Capo Clan da poco, abita ancora in quella sorta di Bilocale. Potrebbe spostarsi alla Magione, ma vuole prima sistemare le ultime faccende in sospeso, come: dove mettere il suo Zoo. Le hanno lasciato - come eredità - cani, gatti e persino un falco. Alterna le inferiori leve, avendo da poco superato l'entrata del Quartiere col simbolo del Clan in bella mostra. Si presenta con indosso uno Yukata corto totalmente nero, con il simbolo dei Nara ( il classico cerchio con la sbarra centrale ) posto dietro la schiena. E' decisamente più grande del normale, giacché copre tutta la zona posteriore ( ma superiore ) del tessuto. Al centro, è tenuto sorretto da una cintura, alla quale è appeso il fodero, all'interno del quale ha la Katana. Attorno alla coscia destrorsa - sicché la Katana pende a manca - vi è la Tasca Porta Kunai e Shuriken. La Tasca Porta Oggetti è invece posta sul gluteo dallo stesso lato, sorretta anch'essa dalla cintura. Una sorta di contrappeso, constatando che sia da un lato sia dall'altro v'è qualcosa. Le maniche, lunghe e larghe, coprono i vambraci in metallo che son portati lungo gli avambracci fino ai polsi, e sia i due Fuda che ha sui polsi, all'interno dei quali ha sigillato la Falce ( a destra ) e la Naginata ( a sinistra ) - entrambe avvelenate. Sul capo, vi è la bandana nera che ne copre tutto, anche quei pochi capelli che stanno ricrescendo. Il coprifronte è attorno al collo, con la placca metallica a coprire la parte anteriore e la carotide. Mera difesa da possibili attacchi letali. Ai piedi, invece, vi sono un paio di sandali ninja, alti fin sotto le rispettive ginocchia, rinforzati in metallo. Avanza a passo lento: oggi si può dire che sia giornata di riposo anche per la Consigliera che, di solito, non ha mai un momento libero poiché s'occupa delle scartoffie alla Magione. Lo sguardo glaciale, stanco, guizza però a destra e a manca. Gente che la saluta, gente che le fa un inchino. E lei che saluta con un mero cenno del capo o un sorrisetto appena accennato. Neppure li conosce. Non ricorderà mai il nome di tutti. Sta di fatto che si trova per la Via principale del Quartiere. Sta tornando a casa. Niente di più, niente di meno. Chakra ovviamente attivo, dal momento che - a sue spese - ha imparato che è sempre meglio esser pronti a tutto. La battaglia non inizia quando lo si decide, ma quando meno lo si aspetta. [Chakra ON]

16:22 Ayame:
  [Quartiere Nara] Ecco che finalmente il tempo le permette di uscire per fare una bella camminata in giro per la città, anche se non ha voglia di andarsene tanto lontano da casa, quel poco che basta per sentirsi sempre ben voluta, ma che non stia sempre appiccicata ai fratelli per il loro quartiere tant'è che la sedicenne non si allontana tanto da casa, giusto un poco, lo stretto necessario che la faccia sentire ancora tra le quattro mura di casa anche se non è così. La sua ricerca per Furaya, però, non è ancora cessata ed è per questo che spera vivamente di incontrarla come quella volta per il centro, anche se alla fine non si sono dette chissà cosa ed è per questo che quando intravede una chioma rosea quasi come la sua che con un piccolo balzo scende da dove si era seduto e a passo svelto inizia a seguirla, facendosi strada tra le altre persone lì presenti. La ragazza indossa una felpa viola scuro aperta sull'avanti e con le maniche tirate su fin sopra il gomito, dalla quale si intravede un top grigio che le arriva fino a metà pancia, lasciando il resto scoperta (se la vedesse la madre sarebbero guai seri), i pantaloni neri con la solita fasciatura sulla gamba destra e i sandali chiusi di un viola eccessivamente scuro, quasi nero. <<Furaya-sama! Furayaaa-saaama!>> incomincerebbe a chiamare la capo clan con entusiasmo, per poi dirigersi affianco a lei, tutta felice e sorridente per poi indicarsi conil pollice della mano destra: <<Si ricorda di me?>> domanda con un sorriso in volto <<Sono la ragazza che l'ha aiutata quel giorno con la spesa>> aggiunge sempre sorridendo, portando entrambe le braccia sulla schiena e posando la mano sinistra sul polso destro, tenendole vicino a sè mentre guarda Furaya tutta sorridente.

16:30 Akahiro:
  [Quartiere Nara] <Mmm...> un mugolio, seguito da un altro sospiro emesso mentre le palpebre vengono socchiuse. Non una parola però questa volta, si limita semplicemente ad alzare il capo ponendo i suoi occhi azzurri di fronte a se. Nemmeno se ne era accorto, ma la stessa Furaya, Capo Clan dei Nara e Celebre ninja di Konoha, la starebbe per incrociare. Una figura tanto nota dovrebbe essere dunque conosciuta da AKahiro, a maggior ragione se è facente parte del suo stesso clan e ancor essendo che ella ne è la stessa guida. Eppure poserebbe su di lei uno sguardo molto serio, i suoi soliti dunque. Il che forse gli rende un aspetto molto strano, un espressione così seriosa e apparentemente distaccata disegnata in un volto dai lineamenti ancora immaturi di una figura alta ancora un metro e cinquantaquattro. Un ragazzino di tredici anni che andrebbe ad osservare in maniera quasi fredda e con la coda degli occhi la propria capo clan, alla quale però non mostrerebbe maleducazione, non è da lui. Difatti un piccolo gesto del capo viene emesso in segno di saluto, non certo formale quanto un inchino, ma che nemmeno mostra la mancanza di rispetto di una totale assenza di saluto. Non indugia di più sulla figura della Jonin, ne riduce il proprio passo che continua con la stessa velocità, al contrario l'albino riporta subito le pupille di fronte a se in silenzio e in un'espressione che mai muta. Come marmorea quella mimica serio e all'apparenza fredda permane, ancor più quando la figura della Capo Clan è entrata nel suo campo visivo. Dunque, se gli fosse permesso, si limiterebbe a passarle affianco senza null'altro dire, quando poi improvvisamente giungerebbe una voce che già ha sentito e che sicuramente non può aver scordato dato che l'ha conosciuta solo il giorno prima. Stiamo parlando di Kajitsu. Bloccherebbe dunque i suoi passi improvvisamente, ed è li che qualcosa nei suoi lineamenti cambia. Un cenno con gli occhi che mostrano uno sguardo vagamente sorpreso, provando a volgere il capo dietro di se ad osservare le due figure.

16:40 Furaya:
  [Quartiere] Sente una voce richiamarla, non molto distante da sé. < ... > Inarca il sopracciglio destro verso l'alto, volgendo l'attenzione in direzione di Kajitsu. < Oh-- Sei Kaji- Quella ragazza dell'altra volta, esatto. > Non ricorderà mai i nomi di chiunque incrocia. E' pur sempre una persona, per quanto sia un Ninja celebre e d'alto livello. < Sì, certo. > Replica in sua direzione. < Ma puoi limitare gli schiamazzi? > Effettivamente ha alzato la voce per chiamarla. Vede passare un ragazzino che, personalmente, non ha mai visto. Per tale ragione, non ha alcuna motivazione per chiamarlo. Si limita soltanto ad una rapida occhiata, giusto per capire se lo conosce o se la sua è una svista. Ricambia il saluto con un tacito cenno del capo a sua volta. Ritorna a guardare la ragazza. < Ahh-- Sono quasi invidiosa nel vedere i tuoi capelli. > Così simili ai suoi e che lei, invece, ha perso per via di una ferita alla testa. < Comunque, dimmi. > Sbatte le palpebre. < Cosa ti serve? > Se l'ha chiamata, evidentemente, c'è una motivazione. Altrimenti, vuol dire che le sta facendo perdere soltanto tempo. < Avrei da fare. > E quando mai non ha da fare lei? Vuole solo andare a riposare in realtà, ma andrebbe compatita. Nel sentir il rumore dei passi che s'arresta, si volta nuovamente. Alterna lo sguardo tra i due e si rivolge dapprima alla ragazzina, poiché ha sicuramente più confidenza con Kajitsu che con chi non ha mai visto prima. < Vi conoscete? > Un sussurro appena accennato, cercando di farsi udire esclusivamente da lei. Si incuriosisce. Se si trova nel Quartiere Nara, evidentemente è un conclannato per ovvie ragioni. < Però-- Che ci fai nel Quartiere Nara? > Non sa delle reali origini di Kajitsu ovviamente! < Mi seguivi? > Sì, è proprio una piccola Stalker. La Stalker della Consigliera. Come se non bastasse l'Anbu che la segue giorno e notte e del quale lei s'è accorta, ma non le dispiace. [Chakra ON]

16:56 Ayame:
  [Quartiere Nara] Arrossisce per via dell'imbarazzo e del richiamo fatto da Furaya, tanto che si porta una mano dietro la nuca per grattarla un poco, per cercare di mandare via quella situazione e sensazione scomoda <<Si, mi scusi, ha ragione>> dice abbassando notevolmente il tono della voce insieme ad un'improvviso arrossamento delle guance per la figura poco carina che si è appena rifilata, comunque non demorde, rimane sempre lì vicino alla capoclan con un'enorme sorrisone in viso; <<I miei capelli?>> ripete stupita sgranando di poco gli occhi, per poi posarli su quelli della ventitreenne, capendo finalmente a cosa si riferiva, cercando di rimediare e iniziando a parlare velocemente <<Sono... Sono sicura che quando li ricresceranno saranno meravigliosi, non si preoccupi>> conclude con un piccolo sospiro, mostrando nuovamente un'altro sorriso alla Nara, abbassando le spalle che, incosciamente, aveva tirato su per via della paura di fare qualche brutta figura con lei, rilassandosi per un momento, ma giusto un momento. <<Ah, si>> commenta andando a schiarirsi la voce con un piccolo colpo di tosso <<Lo so che è una richiesta che potrà sembrare un po' egoista e invasiva, ma... Vorrei che lei mi aiutasse>> conclude per il momento, portandole le mani lungo i fianchi e facendo un piccolo inchino davanti a Furaya, abbassando anche il capo e puntando lo sguardo sulle scarpe della donna, che per il momento, sembrano la cosa più interessante del mondo. Alla domanda di lei alza lo sguardo per poi indirizzare le sue iridi magenta sulla figura di Akahiro, alla quale rivolge un grandissimo sorriso e saluta vigorosamente con la mano, senza però mettersi ad urlare, sperando che questo l'abbia vista; <<Si chiama Akahiro, l'ho conosciuto ieri, è molto simpatico>> dice alla Nara, annuendo con lentezza alle sue stesse parole e quando questa le porge l'ultima domanda, agita frettolosamente le mani verso la sua direzione, sgranando gli occhi e affrettandosi a risponderle: <<No no, io abito a qualche passo da qui, sono anche io una Nara>> conclude posando il palmo della mano destra sul petto e sorridendo tutta felice per via delle sue origini.

17:09 Akahiro:
  [Quartiere Nara] Quello sguardo perplesso ora va tutto verso la rosea figura, aggiungendo con una punta di stupore nella voce <Non lo sapevo che appartenessi al Clan Nara, Kajitsu> vede anche chiaramente il saluto della stessa ragazza, andando così a fare un cenno di saluto con la mano destra che ovviamente tiene ancora in mano il foglio con scritto ancora la spesa sopra <Ti sei esercitata sul richiamo del chakra e le cose che il sensei ti ha insegnato ieri?> domanda con aria vagamente interessata. Ma ecco che proprio quando la Capo clan le domanda se la stava seguendo, Akahiro non può fare a meno di ricreare nuovamente quell'espressione dubbiosa, ancora più di prima. Difatti le sopracciglia si inarcano, le labbra subito si storcono in una piccola smorfia e il viso ancora immaturo si corruga appena nella fronte. Un viso buffo possiamo dire e se ripensiamo al rapporto che hanno avuto ieri i due, sicuramente il motivo di tale mimica da parte dell'albino sarà piuttosto ovvio. Ma ecco che un piccolo sospiro viene emesso, aggiungendo quindi con la abituale aria seriosa che contraddistingue Akahiro <Kajitsu sa essere appiccicosa, ma dubito arriverebbe ad inseguirla ovunque va> tale frase giungerebbe dopo la risposta della stessa deshi, forse un tentativo camuffato di difenderla <Quindi penso che non debba preoccuparsi di trovarsela dietro ogni angolo> anche lo sguardo torna serio e più formale, sopratutto quando parla con Furaya.

17:21 Furaya:
  [Quartiere] Ferma accanto alla giovane, ne aspetta una reazione, anche solo una singola parola per continuare il discorso intrapreso. < Oh, lo spero. > Per quanto riguarda i capelli, s'intende. < Considera che-- li abbiamo quasi uguali. > E' fissata con quei capelli, soprattutto da quando glieli hanno dovuti tagliare. Le labbra si distendono in un sorrisetto. Non può avercela con una ragazzina così tenera apparentemente. < Ti aiutassi a fare cosa? > Piega di nuovo le sopracciglia, piuttosto dubbiosa e confusa. < Spiegati, per favore, altrimenti non so veramente come fare. > Si stringe nelle spalle, onesta. Il volto viene poi indirizzato verso Akahiro, sbattendo le palpebre. < Frequentate ancora l'Accademia? > Chiede, alternando questa volta gli occhi azzurro cielo tra l'uno e l'altra. < In questo caso-- > Blocca la frase a metà tornando su Kajitsu. < Sei una Nara che non ha risvegliato ancora l'Innata, no? E' raro che qualcuno possa farlo prima dell'Accademia. > Si stringe nelle spalle, affermando l'ovvio e forse anche il risaputo. < Tu, invece? Akahiro, giusto? > Così sembra averlo chiamato la ragazzina, d'altronde. < Qui vicino? > Domanda a Kajitsu, mantenendo un tono calmo, perfettamente limpido e chiaro. < Non credo d'averti mai visto prima, però. Me ne ricorderei. > Diamine, non frequenta sua cugina né sua zia, che vuole ricordare con quante faccende ha da fare? Sia in casa che fuori, s'intende, non avendo mai tempo libero a sufficienza. < Ahn-- Quindi, qualora avessi bisogno di un bodyguard, potrei usare lei. > Ci scherza su, indicandola. Ed è RARISSIMO che lo faccia. Segnate questa data sul calendario, perché non la vedrete tipo MAI più scherzare e parlare in questa maniera. Forse, si lascia andare perché sono dei ragazzini a confronto. Aspetta, infine, che entrambi abbiano qualcosa da dire in merito, sicché ha ben altro a cui dover pensare, come al solito, e vorrebbe soltanto andare a riposare. Vorrebbe, ma a quanto pare non può. Considerando che soffre anche d'Insonnia di tanto in tanto e dorma poco. [Chakra ON]

17:30 Ayame:
  [Quartiere Nara] Volge il capo in direzione di Akahiro e gli sorride, tutta contenta di averlo rivisto, ci sperava ed eccolo qui, solo che alla sua domanda, arriccia le labbra e posa entrambe le mani si fianchi, assumendo una forma ad anfora, tanto l'altezza è più o meno quella in realtà: <<Ma certo Aka-san! è stata la prima cosa che ho fatto appena mi sono alzata>> dice tutta contenta annuendo con vigore alle sue stesse parole, facendo un piccolo passetto in direzione di Akahiro, quasi come a dire di prepararsi che sta per sfruttane nuovamente la comodità della sua spalla come ha già fatto in precedenza; alle parole dell'albino su l'essere una persona appiccicosa corruga la fronte, gonfia le guance con un po' d'aria e assume così un'espressione abbastanza buffa e porterebbe l'indice della mano più vicina alla figura del tredicenne sulla sua guancia premendo ogni tanto e borbottando: <<Sei cattivo Aka-san>> giusto per farsi sentire dalla capo clan e da Akahiro stesso che, poverino, sta subendo di nuovo un'attaco dal mostriciattolo dai capelli rosa. <<I suoi sono più belli, comunque>> continua ad insistere con un sorriso, andandosi poi a toccare una ciocca dei suoi capelli che, con un gesto lento del braccio, decide di portare sulla spalla destra; <<Si, frequentiamo l'accademia>> conferma le parole della Nara annuendo ancora un volta e portando le mani verso l'avanti, incrociando le dita tra di loro e distendendo le braccia lungo il corpo, cercando di assumere così un'aria più seria e quasi più grande: <<Ed è proprio per questo, vorrei chiederle se è disposta ad aiutarmi con la mia innata, per favore!>> aggiunge quasi con tono supplichevole, andando ad abbassarsi con il busto verso l'avanti e facendo così una specie di inchino a Furaya, sperando che questa accetti, anche se lo trova abbastanza difficile come cosa, dato tutti i suoi impegni, ma la speranza, di solito, è sempre l'ultima a morire. <<Si, la casa in fondo alla via, quella dove c'è quasi sempre confusione>> specifica con una piccola risatina, alzando il busto solo un po' giusto per non formare un'angolo retto, le braccia sono sempre stese lungo i fianchi, ma in modo meno teso rispetto a prima; <<Tanto sa dove trovarmi>> aggiunge anche lei con una piccola risatina sorridendole, ma rimanendo comunque un poco chinata verso l'avanti, come a ricordare alla capo clan della richiesta appena fatta.

17:42 Akahiro:
  [Quartiere Nara] Lo sguardo serio indugia ancora sulla figura della Jonin, sopratutto quando questa le rivolge la parola. Un cenno del capo in segno di affermazione giunge in risposta alla domanda della Nara <Si, Akahiro> non sembra voler spendere molte parole oggi, forse è ancora più serio e introverso del solito <Ho ancora molto da imparare, Capo Clan..Signora> Signora?? Chissà come la prenderà Furaya. Speriamo non male, non lo ha fatto con malizia. Li è proprio venuto dal cuore, o semplicemente non sapeva bene come rivolgersi a lei e ha tentato di camuffare questa cosa il più possibile, fallendo ovviamente. Ma non può fare a mano di distogliere il proprio interesse sul Capo Clan, questo perchè l'altra deshi si sta avvicinando minacciosamente(?) verso di lui. Una cosa che subito porta quella che fino adesso era un'immutabile espressione seria e formale, a divenire subito preoccupata. Le labbra si schiudono persino, ruotando ora il corpo in direzione delle due. Ricordo che fino adesso solo la testa era voltata, una posizione assai scomoda. Lo sguardo è ovviamente fisso sull'allieva dell'accademia, fissandola sempre con quel velo di preoccupazione nel volto. Quando ecco che la parte "offesa" del suo corpo questa volta è la sua guancia. Subito socchiude le palpebre, le labbra si chiudono nuovamente e quella che fin'ora è stato un viso "spaventato", nei suoi giovani lineamenti prende si disegna subito quella che si può definire una sensazione di fastidio e di irritabilità. Tanto che gli occhi vengono chiusi <E poi dici che sono io ad essere cattivo?> le palpebre si riaprono <Mi stai dando fastidio alla guancia!> si, a volte è pure irritabile, ma alla fin fine sembra solo un ragazzino isterico in questi casi. Ma si zittisce non appena sente la richiesta della stessa rosea nei confronti della superiora, tornando velocemente serio e sopratutto con gli occhi puntati sulla stessa Furaya. Si mostra anche piuttosto interessato a quella che sarà la risposta, vedremo.

18:01 Furaya:
  [Quartiere] .. < Smettiamola con tutta questa riverenza. > Non l'hai mai sopportata, in realtà. < S-Signora? > Okay che è stata sposata, okay che è divorziata. Ma Signora le sembra eccessivamente TROPPO. < Se mi chiami semplicemente Furaya, va più che bene. > SENZA DUBBIO. Sospira, portando la mandritta in direzione del capo, laddove sfortunatamente non s'avvede manco un capello. < A che punto siete? > Si riferise ovviamente alle Lezioni, riprendendo il discorso dell'Accademia Ninja che entrambi, a quanto pare, stanno frequentando. < Posso, anzi devo. Sono l'attuale Capo Clan, quindi è il mio dovere. > Sbatte le palpebre. Potrebbe mai dirle di no. Poggia la mandritta sul suo capo, cercando di spingere la di lei fronte verso l'alto assieme al resto del busto. < Ma non ti fa male la schiena a furia di fare inchini? > Sbuffa, assottigliando le palpebre, in parte scocciata. La mandritta resta poggiata sulla di lei fronte, almeno finché non deciderà di sua spontanea volontà di restare in piedi e ben diritta. < Ad ogni modo-- Quei capelli mi ricordano mia madre. E anche tu, stranamente, mi sei dannatamente familiare, Kajitsu. > Ammette senza troppi fronzoli. La lascia andare anche perché si avvicina ad Akahiro. Li osserva, con le braccia che si piegano sotto il seno. Sembrano.. Divertirsi, cosa che lei non fa da tanto; cosa che a lei è sempre stata negata da una sorte o dall'altra. < Anche tu-- suppongo. > Verso Akahiro, dopo poco. < Dovresti imparare a risvegliarla prima o poi, no? > Si interessa dei suoi conclannati, come qualsivoglia Capo Clan dovrebbe fare. [Chakra ON]

18:09 Ayame:
  [Quartiere Nara] Ridacchia alle reazione del tredecenne, dando un'altro poco fastidio alla sua povera guancia, giusto per divertirsi e poi sorridergli dolcemente, scostando finalmente la mano dal suo povero viso, ma non può far a meno di trovare la suareazione troppo dolciosa, tanto che sarebbe tentata di strizzarlo in abbraccio, ma si tratiene solo perché c'è Furaya davanti a loro, quindi si limiterebbe a scusarsi con Akahiro, facendogli un piccolo inchino: <<Scusa Aka-san>> e poi tenderebbe il braccio per dargli una piccola pacca di incoraggiamento sulla schiena, sempre con dolcezza e gentilezza tipica, alcune volte, quando è tranquilla, della sedicenne che prima abbraccia e poi pensa. <<Io l'ho appena incominciata ed è proprio per questo, mi sento indietro rispetto agli altri>> specifica alla capo clan, riaddirizzandosi finalmente con la schiena, va a posare gli occhi su quelli di Furaya, sperando che lei la capisca e possa comprendere la sua sitazione, più o meno. <<Davvero?>> domanda con un grande sorriso in direzione di Furaya, alle sue parole e tutta contenta continua, allaetgando notevolmente il suo sorriso verso la Nara <<Magari siamo veramente imparentate>> quello che dovrebbeessere quasi ovvio per via dei tratti somatici simili, viene preso dalla sedicenne come uno dei più grandi sogni per la ragazzina e posando, poi, gli occhi su Akahiro, gli mostra un grandissimo sorriso senza dire nulla.

18:23 Akahiro:
  [Quartiere Nara] Non vi è gran reazione da parte di Akahiro per quanto riguarda il discorso su come chiamare Furaya, probabilmente la chiamerà "Capo Clan" ancora per molto tempo. Finalmente Kajitsu smette di tastargli la guancia con il dito, andando così a massaggiarsela con la mano destra come a volersi levare quella sensazione di "fastidio". Con la coda dell'occhio la osserva serio mentre si scusa, senza però rispondere nulla. Ora sembra piuttosto maggiormente preso dall'altra Nara, ascoltando attentamente la risposta che dà alla deshi. Non le scolla mai gli occhi di dosso, non ha nemmeno chissà quale reazione alla pacca sulla spalla della conoscente. Ma ecco che la Jonin si pone si avvicina alla sua figura da tredicenne, guardandola sempre con quell'aria seria che per un momento si fa interrogativa. Difatti le sopracciglia vengono inarcate, il taglio delle palpebre mostra subito uno sguardo attento. Ed ecco che poi giunge quella domanda, reagendo distogliendo lo sguardo a lato a destra <In qualche modo farò, Capo Clan> e rieccoci con questo "Capo Clan" <Non si deve preoccupare. Lei avrà cose più importanti da fare, posso rivolgermi anche ad altri membri dei Nara> ogni volta che si rivolge a Furaya si nota chiaramente la differenza che vi è nell'atteggiamento che rivolge a questa, rispetto a come si rivolge con la deshi. Non è certo baci e abbracci nemmeno per Kajitsu, non sarebbe minimamente da lui, ma è palpabile la sensazione di distacco che vuole tenere, almeno per ora, nei confronti della Jonin rispetto a quello che può essere con l'altra ragazza. E ricambia lo sguardo dell'eccitata Kajitsu, ma il suo è tutto il contrario in questo momento, seppur vada a socchiudere gli occhi e inclinare appena il capo, come a volersi un attimo "addolcire" con la rosea ragazza, magari non vuole essere proprio lui a smorzargli l'entusiasmo. Intanto Furaya se ne andrebbe via, lasciando i due da soli. Osserverebbe dunque la Capo CLan allontanarsi, rivolgendosi così alla conoscente e chissà, magari anche amica <Sembri avere una grossa stima della Capo Clan> ponendo poi le iridi azzurre sull'altra Nara.

18:33 Ayame:
  [Quartiere Nara] Rimane un po' delusa quando la capo clan decide di andarsene, ma del resto come biasimarla, con tutte quelle cariche importanti che ha, non può di certo rimanere a parlare con due ragazzini per strada per molto tempo, perciò il suo solito entusiasmo non viene smorzato, anzi, è ancora tutto intatto se non aumentato a causa della Nara che le ha concesso un po' di tempo per parlare, semplice fatto che l'ha resa più entusiasta di prima. Quando per un momento Akahiro si addolcisce con la sedicenne, ecco che parte all'assalto, povero ragazzo, ha fatto la cosa che non doveva fare: darle confidenza più del dovuto ed è per questo che la ragazza con qualche piroetta tornerebbe ad attaccarsi al braccio del ragazzino come ha fatto in precedenza, stavolta non si limiterebbe a posare solo la testa sulla spalla, proprio tutta la ragazza gli starebbe più vicino, questa è una cosa più vicina ad un'abbraccio che si permette di dare all'albino, per il momento. <<Ma certo! Un giorno mi piacerebbe tanto essere come lei>> commenta tutta felice, socchiudendo momentaneamente gli occhi e ridacchiando così, perchè le andava di farlo; <<E tu? Anche tu fai parte dei Nara?>> domanda incuriosita, facendo diminuire per poco il suo sorriso entusiasta.

18:45 Akahiro:
  [Quartiere Nara] Ed eccola li, di nuovo accollata a lui. La prima reazione spontanea di Akahiro è sempre la stessa: guance paonazze, i muscoli del corpo si irrigidiscono rispetto al normale e ora che ha quel sacchetto in mano, non fa altro che stringerlo con più forza, tanto che una pagnotta cade persino in terra. Ma non sembra preoccuparsene il deshi. No, perchè questa volta la ragazza si avvicina ancora di più a lui, cosa che lo porta subito a distogliere lo sguardo dalla parte opposta, ma non solo, cercherebbe persino di allontanarsi con la stessa testa rispetto a quella dell'altra Nara. Un movimento che porta tutto il busto a inclinarsi verso il lato, in un tentativo di aumentare le distanze fra i due che sicuramente risulterà essere fallimentare. Il cranio colmo di capelli bianchi viene mosso debolmente su e giù, in quella che vuol essere una risposta affermativa all'ultima domanda della compagna di lezioni <Si..sono un Nara> ed è adesso che debolmente il viso viene inclinato verso la stessa rosea figura e, per quanto si senta imbarazzato, non può fare a meno di mostrare anche un pizzico di dubbio nel vederla smettere di sorridere, anche se in realtà lo fa solo perchè è incuriosita, ma vaglielo a spiegare ora che è imbambolato. E il bello che non riuscirebbe a mantenere il contatto visivo con lei per più di pochi secondi in quella situazione, dunque ecco che subito volgerebbe la faccia di fronte a se <Se..senti..> la voce è quasi balbettante, forse in alcuni momento lo è pure <Che ne dici se...che ne dici se ce ne andiamo in un parchetto? Magari facciamo pratica su quello che stiamo imparando?> ecco, un tentativo di trovarsi in una situazione dove probabilmente si sentirebbe meno a disagio. PEr questo non aspetterebbe nemmeno la risposta di ella, le sue gambe comincerebbero a muoversi verso il giardinetto del Quartiere Nara più vicino, ovviamente movimenti talmente impacciati da sembrare per un momento quasi un robottino e non un ragazzino.

18:50 Akahiro:
  [Quartiere Nara] (//Uscita sia per AKahiro che per Kajitsu)