Il bunker - il sigillo maledetto
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Giocata del 27/09/2016 dalle 13:35 alle 21:50 nella chat "Prati Fioriti"
[Prati] Indosso porta un armatura leggera in cuoio fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti 5 tonici del chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 10 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso; nel polso destro vi è sigillata una nodachi, nel polso sinistro una katana a doppia lama. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato mentre sul lato destro della cintura un ulteriore fuda con dentro una wakizashi. In più ogni lama è cosparsa di veleno stordente grado S, una sicurezza in più per se. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Continua la sua ricerca del genetista, l'unico che possa spiegargli il sigillo, donarglielo permettendogli di studiarlo a fondo, meglio di quanto si possa pensare. E' uscito nuovamente dal villaggio, sta rischiando nel fare tutti questi spostamenti ma deve, è un obbligo verso la sua gente, un dovere verso Kiri, tenere al sicuro il villaggio da ogni male, da tutto ciò che mina la sicurezza della nebbia. Cammina silenzioso tra quei prati, pensieroso e, nel mentre, osserva tutto quanto intorno a se, cerca indizi e tutto ciò che può tornargli utile<Mh>deve trovarlo...deve. [Chk on][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama] lo sentite questo suono? è il suono del silenzio, ma non è il solito silenzio, quel silenzio disturbato di tanto in tanto dal vento che soffia sull'erga facendola vibrare, non ci sono i suoni degli animali, o qualche rumore più forte che echeggia lontano dal villaggio di Kusa. No, questo è il suono della morte, della decadenza, della apatia e Raido è circondato da questa sensazione; i prati fioriti sembrano l'anticamera di un inferno che si fa sempre più freddo e spettrale, la luce stessa del luogo non sembra vivida come al solito. Le informazioni che ha raccolto il jounin lo hanno portato qui, il genetista è sicuramente da quelle parti, ma l'ambiente circostante è immutato, non sembra che vi siano tracce evidenti del passaggio di nessuno e sempre ammesso che Raido non abbia un asso nella manica la ricerca richiederà il suo tempo. Tuttavia la speranza è l'ultima a morire. infatti nella zona si troverebbe una vecchia base costruita ai tempi della guerra di Ryota, una sorta di torretta o bunker diroccata e lasciata nelle mani della natura che l'ha plasmata a propria immagine, non è troppo lontana dalla posizione attuale del uomo [bunker 150m ad ore 2 rispetto alla tua posizione]
[Prati] La ricerca continua senza sosta, ricerca il genetista e i suoi esperimenti, ogni cosa che esso ha fatto. L'aria che si respira in quei prati è morte, un odore che conosce bene, fin troppo bene; la stessa luce del sole risulta soffusa, poco luminosa. Gli occhi del jonin passano da destra verso sinistra e viceversa. I passi sono lenti, la mano sinistra è posta sull'elsa della katana, tiene stretta quella parte; il paese dell'erba è un luogo pericoloso di questi tempi e la guardia viene mantenuta alta, ogni senso aperto, vista, udito, olfatto, tutti quanti insieme alla ricerca di qualcosa, pronti a sentire il minimo spostamento d'aria, un movimento...qualcosa che gli possa dare la certezza di essere o di non esserlo. Grazie a questo riesce a scorgere un edificio proprio davanti a se a 150 metri, non molto distante ma nemmeno molto vicino. Lo fissa indispettito, curioso di sapere come mai si trova proprio in un posto del genere. Inizia a camminare verso la struttura facendo attenzione a dove mette i piedi; squadra il terreno, possibili trappole nascoste da evitare e, nel mentre, guarda il palazzo che ha difronte, forse vi è qualcuno all'interno o forse. I passi sono calmi e misurati, cammina con attenzione mentre la destra prende il posto della sinistra sull'elsa andando ad estrarre la katana dal fodero. La lama, bianca come la luce lunare, brilla davanti ai raggi del sole. Tocca con essa il terreno, lo tasta per avere una maggiore sicurezza e poi, se tutto dovesse andare liscio come l'olio, dovrebbe raggiungere l'edificio, davanti alla porta di esso, porta che vorrebbe trovare e aprire. [Chk on][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]Nulla frena l'avanzata del oboro, nulla si piazza davanti o lo rallenta, procede con calma verso il bunker diroccato arrivando li in poco più un paio di minuti. La zona è isolata, i resti della guerra sono ancora evidenti tutt'oggi anche se ricoperti di edera e radici. Il tetto è crollato e un teschio è abbandonato a poca distanza tra le macerie. Non è umano, troppo piccolo, sembra più quello di un cane che ha deciso questo posto come suo cimitero. La polvere regna e camminando all'interno Raido lascia una traccia appena metti piede su un rialzo di cemento, una scia di passi costanti fino alla porta che non esiste. Infatti quella è abbandonata poco lontano, distrutta dal tempo, marcia e arrugginita...un rottame inutile. Fatto sta che alla entrata riuscirai a vedere la parte della scalinata fatiscente, ma ancora intatta che porta verso il piano inferiore. Non riesci a vedere nulla di più da quella angolazione se non una scritta su tutta una parete pitturata con una scritta quasi illeggibile in segno di sfregio e sporcizia varia, un luogo per imboscarsi e fare delle pagliacciate da stupidi adolescenti insomma, un posto dove testare il proprio "coraggio" o la propria stupidità andando all'interno di un vecchio bunker, non sembra proprio il rifugio di un genetista come quello che sta braccando il nostro eroe [Ambient Raido - chiusa]
[Prati] Il tetto è distrutto dalle guerre, il passaggio di Ryota su queste terre è ancora evidente. La porta è letteralmente saltata via, distrutta, nulla più che un rottame e poi quel cranio, troppi piccolo per essere umano...forse un animale morto qui durante la guerra. Fissa il di dentro dell'edificio, la sporcizia, tutto cade a pezzi, scale fatiscenti ma ancora funzionanti, agibili in qualche modo eppure non si fida di quel posto, potrebbe crollare tutto da un momento all'altro. Il chakra comincia a muoversi all'interno del corpo dell'Oboro, veloce e potente, si muove per tutto il suo essere passando per ogni zona, ogni buco e tsubo, infonde energia in esso fortificandolo come non mai. Cerca di convogliare tutto il chakra nella zona dei piedi, concentra una quantità moderata in quella parte di corpo tentanto di farlo uscire dagli tsubo posti sulla pianta dei suddetti provando a creare una patina fatta interamente di chakra sotto di essi. Se ci fosse riuscito e il chakra si fosse plasmato su di essi creando la patina, dovrebbe avere una maggiore aderenza al terreno e su ogni superficie esistente su questa terra. Si inoltra nell'edificio con il solito passo ponderato, osserva tutto il loco, ogni singola parte di essa senza perdersi niente; scruta la scritta sul muro...forse qualche adolescente a cui piace scherzare o il cui coraggio va ben oltre le aspettative comuni. Molto probabilmente sono solo degli stupidi che non sanno ciò che fanno. Gli occhi vanno a fissare le scale che portano al piano inferiore. Si dirige verso quest'ultime cominciando a scenderle, passi lenti, fa attenzione a dove e come mette i piedi cercando di arrivare fino in fondo, sano e salvo. [Chk on][Se rilascio del chakra finale][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama] La scala porta verso le tenebre, un buco profondo e non illuminato, l'Oboro può sentire un odore di chiuso persistente, qualcosa di marchio si alberga nelle profondità, qualcosa di umido e viscido, la muffa abbraccia le pareti e sembra quasi una estensione della oscurità stessa, l'occhio viene intrappolato verso l'abisso e quasi ne strappa il respiro. Camminando sulle scale potrà accorgersi di quanto sono vecchie: <crreeeeck> un cigolio lungo e sinistro appena appoggia il primo piede lentamente, con successivi suoni, qualcosa di sordo un <toc, toc, toc> metallico che scende verso il basso come se la scala si stesse assestando per resistere al peso di Raido. Lentamente e con cautela scende, impossibile avvicinarsi ai bordi senza il rischio concreto di ferirsi e di portarsi con se il tetano, la ruggine, la decadenza anche in questo caso regnano sovrani ed il tempo ha sadicamente seviziato quel luogo strappando lembi lentamente e sempre più grossi. Il metallo cigola pericolosamente a metà scala Raido sente chiaramente che il metallo sta quasi per cedere, il suono che letteralmente canta il metallo o meglio urla come un doloroso moribondo che non ha più forza è un gorgoglio metallico continuo, qualcosa si tende e nella poca luce vede il metallo deformarsi, ma dopo un attimo di terrore non accade nulla di più. continuando a scendere sentirà che il rumore è attutito da qualcosa e camminare sembra più sicuro. Alla fine nel buio..non riuscirebbe a vedere nulla se non la luce della giornata che scompare sopra la sua testa, in questo limbo è difficile capire che posto sia questo, senza contare che l'oboro riuscirebbe a percepire qualcosa di opprimente e appiccicoso nei piedi, e non è solo melma e acqua. [Ambient Raido - chiusa]
[Prati | Edificio abbandonato] Le scale sono vecchie, molto vecchie e stanno per rompersi, cigolano, il rumore è tanto, stanno per rompersi e cadere può fargli male, molto male. Tutto trema e poi...niente, si ferma. Raido resta ferma cercando di non fare movimenti equivoci per poi cominciare a scendere veloce cercando di arrivare oltre quelle scale ma qualcosa non va, tutto è buio, non vede niente e poi per terra, una melma gli incolli i piedi, un qualcosa che gli si appiccica sotto, forse è qualcosa di peggiore della melma...e lo schifo sta salendo. Va a prendere un fuda dal portaoggetti, un fuda vuoto e inutilizzato. Il pollice va a mettersi tra i denti i quali ne provocano un taglio abbastanza profondo da far fuoriuscire un po' di sangue. Con esso proverebbe a scrivere sul fuda il kanji della parola fiamma con velocità, concentrazione e precisione. Se l'avesse fatto cercherebbe di convogliare il chakra nella mano che tiene il fuda, in questo caso la destra, provando a convogliare nel suddetto foglio di carta la quantità necessaria di energia perchè si accenda. Se tutto andasse come previsto il fuda dovrebbe prendere fuoco illuminando l'ambient in un raggio di 6 metri riuscendo a vedere tutto con la luminosità di una torcia. Comincia a guardare intorno a se, abbassa il capo andando a guardare cosa vi è sul terreno, cosa c'è oltre alla melme e all'acqua e, una volta fatto, inizierebbe a camminare andando avanti e percorrendo quella strada che si trova dinanzi a se. I passi lenti, moderati cercando di fare attenzione a dove mette i piedi, a dove cammina evitando altre e possibili trappole o peggio, possibili ratti e cacche di quest'ultimi. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Uso fuda: scrittura del Kanji fiamma][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]Il kanji si illumina con successo, il fuuda inizierebbe a fare luce attorno a se con un certo raggio e il mondo delle tenebre si apre e si ritira alla luce artificiale di Raido e vede strisciare qualcosa nelle tenebre. Più tempo passa, più l'oboro si accorge e comprende il perché la parte inferiore delle scale sembrava così stabile: ragnatele, un mucchio di lattiginose e fibrose e dense quanto numerose ed appiccicose ragnatele. Non sembra neppure un tessuto che si può strappare con facilità, ma sembrano delle ossa sciolte sulla base della scalinata ed è li, vicino alla scalinata che hai appena superato, che un enorme ragno peloso e nero delle dimensioni di un gatto si sta tranquillamente dissanguando un topo che passava da quella parti per poi rigirarlo come un involtino nella ragnatela mentre la luce degli otto occhi giganteschi che vengono illuminata dalla luce del fuuda. Ci sono un sacco di cadaveri piccoli e grandi imbalsamati attaccati alle ragnatele a testa in giù qualcuno è già seccato, qualcuno invece è ancora in putrefazione ecco perché quel odore di chiuso e fermentato. Le ragnatele sono ovunque, sono una palla di ragnatele, ovunque e ovunque c'è qualcosa che si agita e si muove, ombre che corrono di qua e di la con uno strano stridio di sottofondo. Solo una parte non è toccata dalle ragnatele, anzi è stranamente pensata come un corridoio ma l'Oboro ha bisogno di camminare ancora per capire dove porta.
[Prati | Edificio abbandonato] Non avesse mai illuminato l'ambiente, non avesse mai acceso quel maledetto fuda. Per fortuna la sua istruzione gli ha insegnato a mantenere la calma in ogni momento, in ogni situazione. Respira, lentamente, il muschio è dappertutto, le scale sono fissate grazie ad esso, alle ossa dei morti e...alle ragnatele. Anche queste sono veramente ovunque e, come se non bastasse, un grosso ragno si trova nelle vicinanze mentre mangia un topo di fogna. Putridume, lo schifo nell'ambiente è tanto. Con quella luce riesce a vedere avanti a se, una strada che non sa dove porta, non sa dove conduce. Camminare in quello stato è snervante, le vesti sono sudice, sporche ma deve continuare, non può arrendersi ora. Comincia nuovamente a camminare, lentamente in avanti percorrendo quel corridoio lungo ed estenuante alla ricerca di una sua fine. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]sono interminabili minuti, estenuanti, eppure ci vuole davvero poco tempo alla fine. I ragni sono dappertutto e l'Oboro si accorge che quello grande come un gatto non era il più grosso li dentro, nella penombra si vedono delle zampe grosse come quelle di un cane di media grandezza, sembra che siano disturbati dalla luce e al tempo stesso affascinati tanto che più cammini, più si vedono bagliori di occhi nella notte e quel interminabile stridio. Alla fine, dopo quella interminabile camminata di un paio di minuti ecco che davanti agli occhi si rivela un enorme bozzolo. é davvero gigantesco, sollevato da terra sembra un cuore appeso a delle grosse vene biancastre con una luce che fioca viene fuori da una sorta di fessura, insieme ad un leggero fumo. Una strana quanto inquietante situazione casalinga, le note di una melodia orecchiabile sono percettibili chiaramente e nessun ragno nell'arco di 4m da quel bozzolo si azzarda ad avvicinare. Sulla fessura una figura di un anziano che fuma in modo pacato mugugnando a sua volta le note della canzone in sottofondo <hummm.huhu huuuuuuuummmm> mugugna mentre questo abbassa lo sguardo verso Raldo osservandolo nella penombra <ah! visite, huhu> una risata bassa e divertita scostandosi dalla fessura per poi aprire una apertura più grande, una sorta di porta "tenda" di ragnatele. <prego entra> a lui la scelta, vorrà entrare? farà dietro front per tornare dai ragni della grandezza di cani?...o peggio? [ambient Raido - distanza bozzolo di 30m di altezza e di circonferenza. ]
[Prati | Edificio abbandonato] Interminabili minuti in cui vede anche dei ragni sempre più grossi fino a quando non raggiunge un bozzolo enorme, un bozzolo fatto interamente di ragnatele dentro il quale vi è un vecchio che fuma, fuma a una sotto specie di finestra, il tutto illuminato dal suo fuda che prende fuoco. Osserva la scena stupito, in silenzio e immobile mentre quello canticchia una canzoncina per poi guardarlo, gli parla, lo invita ad entrare aprendo la tenda fatta di ragnatele. Spegne il fuda impedendo al chakra di andare nuovamente in esso, anche perchè, se non lo avesse fatto, le ragnatele avrebbero preso fuoco e tutti si sarebbe incendiato creando l'inferno. Cammina verso il bozzolo andando ad alzare la gamba destra mettendo al suo interno il piede e, facendo forza, va a sollevarsi mettendo dentro anche l'altro, ovvero il sinistro. Si guarda intorno, guarda l'abitacolo con interesse e un po' di schifo negli occhi senza farlo trasparire troppo. Resta calmo, guarda e fissa il vecchio osservandolo, forse lo ha già visto o forse no<Buonasera>saluta con un piccolo inchino verso quest'ultimo, leggero e non troppo pronunciato<Scusate l'intromissione...mi chiamo Raido Oboro>si presenta come è giusto che sia ma, il problema è, chi è? E' il genetista? Non lo è? Se lo è, deve parlargli, deve avere ciò per cui è venuto. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]
Giocata del 05/10/2016 dalle 14:06 alle 17:51 nella chat "Prati Fioriti"
Dalla struttura si sente un suono caldo, confortevole,, sporco come quelli dei giradischi che danno un'aria malinconica e familiare per quanto paradossale in una situazione del genere. Raido avvicinandosi potrà notare che l'interno appare come una casa normale, più o meno: Il bozzolo regge quello che sembra una vera e propria casa a più piani, tenendola sollevata da terra e nascondendo le sue fattezze reali; l'interno è in legno, un po' vecchio con dei colori fumosi ma tenuti dignitosamente. Al centro in qualche modo il vecchio è riuscito a creare una sorta di focolare in pietra che tiene l'interno caldo ma non distrugge il pavimento in legno o mangia letteralmente le ragnatele attorno alla struttura. La sala in primo piano è un salotto con due poltrone verde antico, un tavolino solido laccato di legno ed i muri letteralmente composti da librerie. Libri di ogni cosa, ogni dove, ogni interesse: scienza, medicina in abbondanza. ma anche testi di letteratura, saggi d'arte, alcuni addirittura antichi tanto da sembrare fragili. Rotoli posizionati in apposite scaffalature, divisi con criterio e disciplina e come preannunciato dalla musica dall'esterno, un grosso grammofono dalla forma ottagonale su un ripiano di legno massiccio, elegante e antiquato con una larga campana di ottone che vibra leggermente ad ogni suono che fuoriesce dall'interno. In aggiunta vicino alla porta delle scale un mobile, una credenza per enoteca anche questa in legno massiccio [immagine -->http://www.idfdesign.it/immagini/arredamento-enoteca-e-cantina/art-540-mobile-enoteca.jpg] <ah buona sera, si si so chi sei> sogghigna il vecchio per poi girarsi da dietro la poltrona [http://spazioinwind.libero.it/japancorner/Dragon_Prot/Images/dottorgelo.JPG] è un vecchio, ben vestito, con un paio di baffi vistosi, occhi chiari e non proprio l'aspetto fresco. <bhe! non conoscevo il tuo nome> tossisce <ma ero curioso di vedere se saresti riuscito ad arrivare al mio rifugio, spero che ti piaccia> commenta l'uomo incrociando le braccia tra loro <posso offrirti qualcosa?> non è gentile è solo formale. [ambient per Raldo]
[Prati | Caverna] L'interno di quel bozzolo è come una casa normale, mobili di un certo valore, tavolino e altri oggetti al quanto antichi rendono il posto confortevole e strano allo stesso tempo. Si trova all'interno di un bozzolo di ragnatela fatta da ragni a dir poco gigante. Si guarda intorno scrutando persino il vecchio, forse è lui quel genetista che hanno avvistato fuori Kusa e, dalle sue parole, sembra proprio di si. Sa chi è l'Oboro...vuol dire che lo ha osservato per tutto questo tempo? Possibile che le cose stiano davvero in questo modo? Non ne ha idea ma al momento non sa cosa fare o come comportarsi, forse agire nel suo solito modo...distaccato e incisivo come al solito senza mezzi termini<Si, penso di si>commenta a quella richiesta di offrirgli qualcosa perchè, effettivamente, qualcosa gli può offrire ed è ben più della conoscenza ciò che può dargli<Era curioso...>inizia a parlare a bassa voce ma abbastanza da farsi sentire dalle orecchi stanche del vecchio che ora sta osservando<...confortevole se si pensa il posto in cui è collocato>apprezzamenti sull'organizzazione del bozzolo ma ora vuole passare al dunque<Lei sa già il perchè della mia visita, dico bene? Sa cosa sto cercando>il punto è arrivato ma ora come si potrebbe comportare uno come il vecchio, considerato criminale proprio per i suoi esperimenti? [Chk on][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]Mugugna con una voce roca mentre dalla tasca si tira fuori un pacco di cerini e nel tavolino posiziona il tabacco per la pipa. Con precisione rituale la accende quasi mai guardando Raido direttamente portandola poi a sistemare il beccuccio sulle labbra e stringerla tra queste. Il suono secco del cerino passato sulla carta ruvida del pacchetto e lo sfrigolare del fuoco che s'accende sono palesi; con una mano a conca crea una protezione per il fuoco e dopo aver acceso la pipa darebbe due boccate sbuffando il fumo da un angolo della bocca. <il migliore posto per una persona della mia fama che vuole avere uno spazio isolato, fresco e lontano da scocciatori...huhu bhe tranne quelli che cadono dalle scale> risponde criptico rispetto a qualcosa che lo diverte molto. <si certo giovane, ma la cortesia mi sembra d'obbligo dato quello che chiedi, quindi, prima di iniziare, vuoi qualcosa da bere? magari?> sogghigna tenendo lo sguardo fisso <ma rimanendo seri...so bene che cosa stai cercando, ma ancora non mi è chiaro in che modo dovresti convincermi a darti quello che cerchi, o dirti quello che vuoi sapere...in entrambi i casi il prezzo è alto> commenta il vecchio dando un'altro sbuffo riportando la pipa tra le labbra, il sopracciglio sollevato mentre tira su con il naso producendo un rumore fastidioso <quindi contratta e vedremmo se sono io quello interessato, se riesci a tenere vivida la mia curiosità> detto questo lo lascia parlare in rigoroso silenzio, sempre con quel gigno malefico sulla faccia. [ambient Raido]
[Prati | Caverna] Osserva il fare del vecchio che va ad accendersi la pipa, il fumo intasa tutta la stanza sopportandolo difficilmente<Io non sono...caduto dalle scale, a un certo punto si sono stabilizzate>non è caduto, è rimasto in piedi e ha continuato a camminare senza indugiare in modo alcuno. Purtroppo il vecchio ha ragione, amico o meno, la cortesia va rispettata. Si volta cercando una sedia o un qualcosa su cui possa sedersi e, una volta trovata<Posso?>domanda all'uomo per poi prenderla, se la risposta si rivelasse affermativa, e portarla all'altro capo del tavolo andando a sederi difronte all'uomo<Del tè se lo ha e un paio di zollette al suo interno>se proprio deve, almeno beve ciò che più gli piace o quanto meno ciò che lo mantiene tranquillo e in pace con il mondo anche se un eccitante come il tè non è la bevanda giusta per restare tranquilli ma dettagli. Il discorso torna serio e si focalizza sul motivo per cui l'Oboro ha deciso di andare alla di lui ricerca, ovvero il sigillo maledetto in mano a Sasuke Uchiha, un dono da parte di Orochimaru che, ora, ha anche lo stesso Yukio<Immaginavo>riferendosi all'alto prezzo ma è una cosa che ha messo in conto<So che lei è stato cacciato per degli esperimenti che ha fatto ma non sono cose che mi interessano>china il capo andando a mettersi comodo su quella sedia che ha prelevato poco prima<Io voglio studiarlo, capirne gli effetti, capire come contrastarlo per proteggere la mia gente, a Kiri. So che è un potere potente, fin troppo e l'unico modo per tenere al sicuro il mio villaggio è provare sulla mia pelle i suoi effetti riuscendo a batterlo>finisce di parlare, si zittisce<Non so se può attirare la vostra curiosità ma il motivo è questo>non sa cosa altro dirgli se non la verità sul perchè ricerca tale fonte di potere. [Chk on][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]Il vecchio si alza, con una certa dose di disappunto e aprendo uno scomparto vicino alla mansarda dei vini ne tira fuori una scatola dall'aspetto raffinato, vi soffia sopra togliendo la polvere e inizierebbe a preparare il thè come richiesto con calma e pazienza. <devo dire che in questo senso è una delusione, non solo prendi il thè che praticamente è acqua calda con una miscela di foglie per dargli sapore e sentirsi importante, ma addirittura lo alteri con lo zucchero, cos'è? siete una di quelle persone che cercano di coprire gli eventi amari con un po' di dolcezza superflua?> domanda ironico il vecchio ma non chiede oltre, non in quel campo. Mugugna ascoltandolo mentre i ricordi procedono spediti <ahh..bei tempi, begli anni, quel lavoro era una vera manna dal cielo, trovare volontari per gli esperimenti è sempre difficile, ma nessuno del resto sente la mancanza dei criminali, huhuhu chissà se il governo vincerà potrei mettere mani anche sul corpo del venerabile...ex...capo carceriere di Kusa> sibila con astio sottile, trattenuto per poi sbottare in una risata allegra <ahaha! ma del resto, il venerabile mi ha dato tutto quello che mi serviva, infondo..> afferma sempre criptico calmandosi mentre questo continua a parlare di valori altissimi e importanti <...> lo guarda di nuovo come se stesse cercando una ironia nella voce del individuo per poi cambiare come se stesse confermando mentalmente quello che pensa di questo..individuo. <in pratica, mi vuoi rubare il lavoro> commenta il vecchio girandosi <oppure anche tu ce l'hai con qualcuno in comune? contrastarlo per proteggere la tua gente e ...> a quel punto scoppia a ridere <ahahahAHAHAHAHAHAHAHA quindi! ripeti un po': vuoi questo potere per scoprire i suoi segreti, vuoi impossessartene per proteggere un prossimo che non te lo ha chiesto e per motivi che non hai precisato ed inoltre come se non bastasse vuoi farti maledire diventando la CAUSA del problema?> afferra la tazza e la appoggia sul tavolino <se tali stupidi riescono ad arrivare in questo posto è arrivato il momento di cambiare casa...> continua a ridere ripensando a quello che ha detto, tornando a fumare mentre guarda la finestra <sai, nella mia vita ne ho visti di tipi come te che si sono venduti l'anima per motivi nobili, hanno lastricato l'inferno letteralmente sulle loro convinzioni ed ogni volta è sempre esilarante, quindi non ti mentirò: non mi incuriosisci, non nel modo in cui vorrei, ma ti trovo spassoso giovane Raido e quindi vedrò cosa sarai capace di fare e...SE sopravviverai, tornerò per fare in modo che tu saldi il debito> lunga boccata spostando la pipa di lato per poi girarsi <pensi ancora di volere quella cosa?>
[Prati | Caverna] Lo ascolta in silenzio riguardo alle sue affermazioni sul tè, sorride nel sentirlo per pi andare a rispondere a sua volta<No, è solo una mia abitudine da quando ero bambino>tranquillo nel rispondere mentre ode ancora le parole del vecchio, questa volta riguardanti Yukio, sul suo essere ex capo carceriere e ora mukenin di Kusa<Buona fortuna allora>è certo che non ci riesca ma perchè essere scortese e farglielo notare? Meglio fare buon viso a cattivo gioco. E poi, nuovamente, si torna a parlare del vero fulcro di quella visiti e i vari motivi spingono il vecchio a ridere di gusto su tutta la questione. Un sorriso viene esibito sul viso del Jonin<Si>semplicemente, non fa altro e non dice altro, solo la pura e semplice verità, farsi maledire divenendo la causa di tutto per cercare di impedire che avvenga il peggio. Non è un tipo nobile, non lo incuriosisce ma ha un asso nella manica da giocarsi. Si alza in piedi, il braccio destro allargato, mano aperta mentre il chakra comincia ad agire, una nuvoletta bianca va a formarsi e la samehada dovrebbe comparire in mano al giovane. Una spada completamente fasciata alta 150 centimetri<Ho controllato lei, non mi farò soggiogare dal potere>detto questo va a far scomparire la spada nello stesso modo in cui è venuta, in una nuvoletta di fumo bianco<Si, sono arrivato fin qui e non torno indietro>queste le parole del Jonin a riguardo di tutta questa storia. [Chk on][Equip: 5 tonici per il chakra, 5 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]Il vecchio guarda la spada e guarda lui, vi è un lungo silenzio mentre osserva la determinazione negli occhi di questo. <convinto quindi...bene> afferma malevolo mentre da uno scomparto segreto in una delle librerie tirerebbe fuori un kit medico o almeno così sembra apparentemente. <siediti, farà molto male> commenta il vecchio preparando la siringa <vedi, io sono piuttosto convinto del contrario>Batterebbe con le dita la superficie di vetro della siringa togliendo l'aria della siringa per poi spingere lo stantuffo ed eliminare le "scorie" d'aria. Si piazzerebbe davanti a questo ad ampi passi e senza troppe cerimonie si avvicina al collo piantandolo nello sterno con la punta dell'ago e lo infilza ad una velocità inusuale. Spinge nello stantuffo e subito la cosa si fa critica. <buona fortuna allora, e buone ricerche..sempre ammesso che tu sopravviva> appena estratto l'ago Raido riuscirà a sentire prima una pressione crescente nel petto, come se qualcuno stesse decomprimendo il punto, poi scorrere e spingere lungo tutto il corpo con lentezza. La sensazione è fredda, violenta e non è per nulla veloce. Quello che sente è come un veleno ed una lama al tempo stesso, come se qualcosa lo stesse mangiando dall'interno e prosegue dall'alto verso il basso. Gli occhi bruciano così come la pelle, Raido sentirà tutto e anche un minimo movimento provoca dolore. Il vecchio si gode lo spettacolo soddisfatto mentre nella casa iniziano ad entrare varie masse scure con otto occhi. La musica continua al solito modo, ma la luce si perde mangiata da quella massa scura e con tanti arti poi nulla: il sigillo è stato impresso ma Raido non riuscirà ad accorgersi di nulla fino al suo risveglio in una stanza spartana in una casa abbandonata, insieme a diversi sudari di kusani morti per la peste. [fine ambient fare end]
Ritorna a sedersi mentre il vecchio va a prendere una siringa con dentro un qualcosa, non sa bene cosa ma sente l'ago penetrargli il collo e subito il dolore pervade il corpo dell'Oboro. Un oppressione al petto che si espande per tutto il corpo, sente pizzicare come se qualcosa lo stesse mangiando mentre tre tomoe vanno a formarsi sul di lui collo, tre tomoe a simboleggiare il sigillo appena impresso<AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH>si agita in modo violento sulla sedia, cade a terra in preda alle convulsioni, sbava per il forte dolore e poi tutto cessa. Sviene inesorabilmente per poi risvegliarsi in una topaia con dentro dei morti. Alza il capo mentre il collo brucia, sente un dolore lancinante, un bruciore immenso come se gli stessero mettendo addosso una fiamma; digrigna i denti, la mano sinistra va a mettersi su quella zona di collo, preme più forte che può cercando di resistere ma le forze vengono meno, si sente debole ed è con questa debolezza che va ad accasciarsi a terra nuovamente privo di sensi. [END]