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Domande ai custodi

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con Kaori, Raido

15:26 Kaori:
 La strada che conduce al Tempio dei Custodi del Fuuinjutsu par libera e tranquilla. Il sentiero attraverso la vegetazione esterna al Villaggio è lievemente smossa da una fresca brezza autunnale mentre i passi della genin si mostrano misurati e cadenzati. Avanza col cuore un po' in tumulto, non desiderando tornare in quel luogo così presto. La sua ultima visita si è conclusa con un dolore immenso nel corpo e nella mente, una confusione a livello emotivo che l'ha scombussolata per giorni punzecchiandola lì sulla sua paura più profonda. Forse sciocca, forse banale, ma sinceramente spaventosa per lei. Grazie all'aiuto di Azrael, Hitomu e soprattutto di Raido è riuscita a superare quel periodo di profondo turbamento traendo da esso nuova forza e convinzione; più si avvicina all'edificio, però, più un vago senso di disagio par avvolgerla come calda coperta. Non sa se riuscirà ad ottenere delle risposte utili o soddisfacenti, ma sa che deve fare questo tentativo per avvicinarsi di un altro mezzo passo alla verità oscura che incombe su di loro. Un alito di brezza va a sfiorare il suo viso candido, a scuotere i lunghi capelli viola raccolti in due sottili trecce. Ondeggiano esse, ad ogni moto delle leve inferiori, lungo la schiena coperta di un coprispalle nero e un corpetto color pece unito tramite una cintura ad un paio di shorts scuri. Alla vita, la cintura, porta connessa una tasca porta oggetti legata sul lato sinistro mentre alla coscia destra è invece legato un porta kunai e shuriken di stoffa scura, buia, poco sopra gli alti stivali ninja che coprono invece le gambe snelle ed atletiche. Al collo porta ben legato e visibile il coprifronte della Foglia che Azrael Nara le ha donato poco prima del suo esame genin come buon auspicio per la sua promozione, il sigillo dell'Hiraishin inciso sul retro della placca metallica così da permettergli di raggiungerla ogni qual volta lo desideri. Il chakra è stato precedentemente impastato grazie alla fusione delle energie fisiche e psichiche che compongono la sua linfa vitale tramite il sigillo della Capra: sebbene stia andando alla semplice ricerca di informazioni preferisce essere cauta e pronta ad agire in qualsiasi momento. Se per qualche motivo dovesse succedere qualcosa durante la sua permanenza al Tempio, potrà così reagire in modo istantaneo e pronto. Eccola perciò giungere alla sua meta fermandosi per un istante dinnanzi l'ingresso dell'edificio ormai ben noto. Alza lo sguardo sulla struttura prendendo un profondo respiro così da ricercare una calma profonda e, alcuni istanti dopo, ecco che tenterebbe di muovere i suoi primi passi oltre la soglia d'ingresso del Tempio, muovendosi lungo la navata centrale limitata dalle tre colonne poste su ambo i lati. Si guarderebbe attorno nel muoversi lentamente, cercando la figura di qualche consigliere cui potersi avvicinare per iniziare la sua missione. [Impasto]

Domande e risposte, questo ha e cerca la ragazza che in questo preciso momento sorpassa la soglia d'ingresso del tempio dei CDF ovvero dei custodi del fuuinjutsu, quegli uomini che custodiscono i sigilli più potenti che il mondo ninja conosca. Il tempio è sempre lo stesso, stessa sala grande, stessa statua mentre le due pareti laterali sono riparate alla ben meglio per il momento. All'estrema sinistra dell'entrata vi è una porta di legno che porta ai piani superiori del tempio dove vi sono le stanze dei custodi, le varie aree più "normali" ed è proprio da questa che va a sbucare il gran custode del tempio ovvero Kinmochi Kusaga, eletto personalmente da Sukui prima di sparire nella pancia dello shinigami della morte. L'uomo, vestito con un abito grigio, un medaglione appeso al collo, cammina verso la ragazza con il passo lento e tranquillo, la fissa senza distogliere lo sguardo da lei<Posso fare qualcosa per lei?>domanda rivolgendosi alla ragazzina per poi fermarsi a un paio di metri da essa. E' solo una ragazzina, questo si vede ma la riconosce, è la stessa presente durante quegli avvenimenti spiacevoli. Gli occhi di ghiaccio del custode non lasciano trasparire emozione alcuna, gelidi come l'artico attendono una risposta dalla suddetta. [Ambient][Gran custode http://i63.tinypic.com/2mcjaqb.jpg]

15:59 Kaori:
 Quasi come fosse stata attesa, ecco che, mossi pochi passi, la giovane si ritrova a incrociare lo sguardo del nuovo Gran Custode del Tempio, eletto personalmente da Sukui Aburame prima di venir definitivamente imprigionato nello stomaco del Sigillo del Diavolo. Kaori ruota il corpo in sua direzione, ritrovandosi ad inchinare appena busto e capo in un ossequioso segno di saluto. <Buon pomeriggio, Gran Custode> saluta la genin rialzandosi, la voce gentile ma ferma nel rivolgersi all'altro. <Sono qui per chiedervi delle informazioni circa l'ultima apparizione del Sigillo di qualche tempo fa> esplica lei il motivo della sua venuta, portando una mano a sistemare una ciocca di capelli color campanula dietro l'orecchio destro. <L'Hokage in persona mi ha chiesto di venire a domandarvi aiuto, per così dire> direbbe lei come a voler lasciare intendere quanto importante possa essere quell'incontro, considerando che è stato richiesto dal Kyundaime in persona. <Quante più informazioni possono essere raccolte, tanto più potremo cercare di capire chi c'è dietro tutto questo.> .. <Per cui mi chiedevo se non potessi parlare con i consiglieri che sono stati attaccati l'ultima volta, come me e i miei compagni> termina lei attendendo una risposta da parte dell'altro. Ricorda che prima di provare quell'intenso e perforante dolore alle tempie, due fra i colleghi e compagni del ragazzo che ha ora di fronte, erano caduti in ginocchio in preda a urla di dolore apparentemente immotivate, inspiegabili, comprese soltanto una volta che lei stessa ha provato il medesimo dolore. Sicuramente parlare direttamente con loro avrebbe potuto essere più d'aiuto essendoci passati a loro volta. [chakra: on]

Gentile come al solito dona il suo saluto al custode che ricambia con un cenno del capo verso il basso, gli occhi chiusi per qualche attimo per poi risollevarsi andando a riaprirli. Ascolta la genin restando in silenzio ma non appena conclude quella frase<E lei è?>si fanno richieste senza nemmeno presentarsi? Da maleducati ma forse è solo una svista da parte della Hyuga, una piccola dimenticanza eppure è una dimenticanza molto importante in certe occasioni, la prima impressione è la migliore. Continua ad ascoltarla silente senza dire verbo alcuno e poi quella richiesta, parlare direttamente con le vittime dell'attentato<Mh>una richiesta difficile da ottemperare, forse impossibile ma è il Kage stesso che ha incaricato la ragazza di rivolgersi a loro per eventuali domande<Mi segua>ordina alla ragazza mentre le da le spalle dirigendosi verso la porta di legno da cui è arrivato. La destra si movimenta andando ad aprirla affacciandosi su delle scale che portano verso l'alto. Inizia a salirle piano, tranquillo e senza fretta con la genin al seguito e, una volta arrivato in cima, andrebbe a svoltare a destra, nell'unica via iniziando a percorrere un corridoio aventi pareti bianche e con porte nere, ognuna di esse porta in una stanza. Il custode va a fermarsi davanti all'ultima in fondo al corridoio<Questa è la stanza di uno di loro, l'unico che sa cosa dice>detto questo va contro la porta aprendola. La stanza è semplice, vi è un letto, un comodino, una finestra e un armadio; fanno una vita semplice e priva di vizi<Buongiorno Kumero>direbbe all'altro seduto sul lato sinistro del letto a guardare fuori dalla finestra. Si volta<Buongiorno signor Kusaga>va a rispondere per poi fissare la Hyuga<Questa ragazza è venuta qui per conto del Kage>lo sguardo del gran custode si posa su Kaori<Torno tra poco>e con questo lascerebbe i due soli andando a chiudere la porta dietro di se. [Ambient]

16:33 Kaori:
 Un rossore violento va ad accentuarsi sulle gote della genin quando l'altro le chiede il suo nome. Ovviamente. Così intenta e decisa a raggiungere il suo scopo ha tralasciato quel *piccolo* basilare dettaglio che la porta a maledirsi mentalmente per quella sua sciocca goffaggine. <Perdonate la mia scortesia> dice da subito con un nuovo mestissimo e umile inchino, le mani unite lungo il corpo con fare contrito e imbarazzato, prima di tornare in posizione eretta qualche secondo più tardi. <Il mio nome è Kaori. Kaori Hyuga, signore> si presenta scandendo bene le parole umettandosi poco dopo, nervosamente, le labbra. Espone la sua richiesta alla volta del Gran Custode notando la sua espressione pensosa, quasi fosse indeciso su come rispondere a tale proposta. Non verbia nulla, lei, attendendo semplicemente quieta la decisione altrui. Nessuna pressione a voler essere messa sulle altrui spalle, nessun tentativo d'insistere. Si tratta pur sempre d'una figura degna di una certa autorità, avrebbe senz'altro compreso quanto fondamentale sia questa breve chiacchierata. E, difatti, bastano pochi attimi perchè l'uomo accetti la richiesta della genin, indicandole di seguirlo lungo la porta dalla quale par essere appena arrivato. <Vi ringrazio> dice semplicemente la kunoichi con dolcezza, andando dunque a seguire i suoi passi lungo la scalinata che si presenta dinnanzi a loro oltre la porta di legno appena superata. Arrivati sul corridoio superiore ecco che andrebbero a percorrerlo mesti fino a fermarsi al termine dello stesso, dinnanzi all'ultima camera in vista. <Cos'è accaduto all'altro?> domanderebbe lei aggrottando appena le sopracciglia, l'espressione preoccupata per ciò che possa esser successo al secondo consigliere. Può solo immaginare quali risultati possa aver apportato una esperienza come la loro in una mente non troppo resistente. E si tratta di qualcosa di infinitamente triste. Segue i passi del Gran Custode fin dentro la stanza andando a rivolgere un sorriso leggero all'uomo presente, seduto su un letto piuttosto semplice e volto solo ora a salutare il suo superiore. <Vi ringrazio> ripeterebbe Kaori alla volta del Gran Custode quand'egli va a lasciarli soli, volgendosi solo a quel punto verso l'altro. Un inchino profondo di capo e busto vorrebbe esser rivolto all'uomo, movimenti misurati e lenti a voler cercare di ostentare una calma non propriamente sincera. <Buon pomeriggio> saluterebbe rialzandosi e tornando ad una postura eretta, ferma dov'era appena entrata nella camera. <Il mio nome è Kaori Hyuga, signore> si presenta evitando nuovamente l'inconvenienza di poc'anzi. <Ed ero presente qualche giorno fa al vostro rituale per risigillare le anime perdute ove appartengono> spiega muovendo un solo passo in avanti nella stanza ben attenta alle reazioni altrui. Non sa quanto possa esser scosso da tale evento, per cui vorrebbe evitare di fare qualsiasi cosa capace di peggiorare le sue condizioni emotive. <Desideravo chiedervi se vi andrebbe di parlarmi di quel che è successo dopo aver sigillato l'anima di Sukui-sama> La sua voce è gentile, cadenzata, e tuttavia nasconde una sfumatura di preoccupazione che lascia perfettamente intendere ciò a cui si sta riferendo.

Si presenta come è giusto che sia enunciando il suo nome al gran custode e poi, una volta salite le scale, quella domanda<I traumi possono essere potenti, si rifiuta di svegliarsi dal suo sonno. Non è coma ma nemmeno morte, è la sua volontà che rigetta questo mondo preferendo il sogno, un posto dove ne siamo a capo>una spiegazione mistica ma, ora come ora, niente ha più importanza. E' successo troppo per poter ribattere e non vi sono altre spiegazioni dopotutto. Il gran custode esce lasciando da sola la ragazza con il custode, un uomo pelato dagli occhi verdi<Io sono Kumero Uzumaki>un Uzumaki, fa parte dello stesso clan di Naruto, di Kushina, di Mito e di Nagato, ex possessore del rinnegan<Lo so, vi ho riconosciuta non appena avete varcato la soglia>commenta l'uomo continuando ad osservarla mentre si gira nel letto per vederla meglio. La richiesta è dura, difficile da ascoltare eppure è giusta, Konoha vuole sapere<Non ne ho idea, ho visto immagini, visioni del..futuro, qualcuno mi ha mostrato il futuro>il futuro...questo cosa ti ricorda Kaori? La tua visione è molto futuristica<Ma..il mio compagno, prima di addormentarsi ha visto il presente, ha visto tenebre, ha visto morte>si porta le mani alle tempia, le tiene strette abbassando il capo<Non so chi sia stato ma faceva male, molto male>. [Ambient]

17:04 Kaori:
 Ascolta la voce del Custode, appena fuori la stanza di uno dei suoi compagni, calibrando bene le sue parole, memorizzando ogni dire, ogni sillaba, così che ogni cosa possa essere opportunamente riferita e rapportata al Kage. A quanto pare uno dei due consiglieri colpiti deve aver veduto qualcosa nella sua illusione che lo ha portato a scegliere di rimanere intrappolato in essa piuttosto che tornare alla realtà, rimanendo così bloccato in uno stato di veglia incosciente. Lo sguardo della genin si adombra di pensieri scuri, tristi, mentre un leggero sospiro fluisce dalle narici, le labbra tenute strette mentre una matassa intricata di pensieri le si ingarbuglia in mente. <Mi auguro che torni presto alla vita...> mormora solamente, prima di lasciare che gli eventi si susseguano e che la porta le venga richiusa alle spalle, sola ora con il consigliere adagiato sul proprio letto. <E' un piacere conoscervi> direbbe lei con un sorriso candido prima di udire quelle successive parole che la lasciano leggermente colpita, interdetta. <Davvero? Ci conosciamo per caso?> domanderebbe lei incuriosita, cercando magari di mettere l'altro a suo agio con quelle chiacchiere leggere, chiedendosi come l'altro possa sapere chi lei sia. Dopotutto neppure il Gran Custode era a conoscenza della sua identità. Pone la propria domanda, osserva la reazione dell'altro e soprattutto presta orecchio alla sua voce. Ascolta, conserva ogni informazione ritrovandosi ad impietrire d'un tratto ad un determinato punto del discorso altrui. <Futuro...?> domanderebbe lei con la voce flebile, un tremito leggero lungo il corpo, un brivido gelido a salirle quasi al cervello. <Come...> si ferma cercando di respirare a fondo, ritrovare una calma quanto mai apparente per evitare di spaventare l'altro. <Come potete esserne certo?> domanderebbe lei quasi come a voler ricercare più una propria consolazione che una effettiva risposta. <Anche io ho provato lo stesso dolore, dopo di voi. Le ombre, quella risata, le tempie pulsanti...> ricorda nitidamente ogni cosa, la sua voce si disperde in quelle memorie dolorose mentre il cuore le batte forte nel petto. Stringe i pugni ricercando forza e determinazione, una costanza che aveva promesso di mantenere e da cui trarre nuova convinzione. <E una visione. Una visione che mi riguardava da vicino, che non si è mai verificata.> spiega lei prendendo una piccola pausa. <Kyundaime pensa che si trattasse solo di una illusione fatta per indebolire, per attaccare lo spirito, la tempra. Ma non l'ha vissuto. Non può esserne certo> .. <Voi invece sì. Noi lo abbiamo sentito sulla nostra pelle.> Un nuovo passo verrebbe mosso dalla genin, lo sguardo a ricercare speranzoso e bisognoso quello dell'altro. <Credete davvero che fosse una visione del futuro?> un sussurro pesante nell'aria, la richiesta di un parere sincero circa la natura di quell'evento. Una finestra sui giorni a venire o il semplice giocare con le loro paure profonde? [chakra: on]

La faccia del custode a quella domanda è abbastanza stranita<Vi ho vista il giorno dell'accaduto...l'avete detto voi>ovvio, non può conoscere il suo nome perchè, a conti fatti, chi è Kaori Hyuga? Solo il fato sa chi sia, solo il fato sa cosa può succedere alla ragazza e quali altre sorprese riceverà dopo questa giornata. Il custode osserva la reazione della giovane, osserva come rimane spiazzata da quell'affermazione e poi ecco le spiegazioni, anche lei ha visto un evento futuro non ancora verificatosi ma cosa ha visto di preciso il giovane Uzumaki? Cosa ha notato nella sua visione<Cosa ho visto?>trema al solo pensiero, trema portandosi le mani alle tempie. Resta silente per lunghi minuti a pensare e poi, alla fine<Ho visto il sole e luna incontrarsi, due fonti di luce pure la cui bontà si riversava sul mondo. Ma a un certo punto il sole si è spento e la luna, affranta, è diventata oscura, l'energia gialla che prima l'avvolgeva diventava nera, malvagia, incontrollabile e...la distruzione, la morte, la sofferenza si sarebbero abbattute sul mondo intero>ecco cosa ha visto ma questo cosa può ricordare? Forse il custode non sa di cosa ha visto ma forse Kaori si, forse lei sa a cosa si riferisce. Un enigma, ecco cosa è la visione veduta dall'Uzumaki<Ho paura>ammette senza trattenersi. [Ambient]

17:39 Kaori:
 Bene Kaori. Continua così. Come informatrice sei davvero geniale! <Oh... sì> arrossisce nuovamente, violentemente, ritrovandosi a portare una mano dietro la nuca, l'indice a grattare nervosamente la cute sotto la chioma violacea. <Avevo frainteso... pensavo...> balbetta scuotendo appena il capo, sospirando. <Nulla. Scusate> cerca di far cadere il discorso prendendo un profondo respiro, tentando di far svaporare quell'imbarazzo che le incatena ora le membra in uno stato di tensione piuttosto denso. Pian piano sembra tornare a rilassarsi, impegnata com'è a cercare di ottenere qualche informazione dalle parole dell'uomo e si ritrova ben presto a notare l'espressione spaventata di lui. Le sue mani vanno a premersi contro le tempie, quasi a voler far cessare quel dolore che ormai dovrebbe vivere solamente nei loro ricordi, nelle loro memorie. Le racconta, le spiega ciò che ha visto, ciò che è accaduto nella sua visione e le sue parole portano la kunoichi ad assottigliare appena lo sguardo, la paura a tornare pulsante nel suo cuore in quel temere profondo della veridicità del dire altrui. Il sole e la luna. Fin da subito trova la visione altrui piuttosto strana, distante dal tipo di immagini che lei ha veduto, ben più personali e profonde. Pare qualcosa di mistico e nascosto quel ch'egli ha visto, come una verità nascosta da un velo scuro. Al solo pensiero della luna il volto di Raido par fare capolino nella sua mente, il suo sguardo gentile, la chioma d'argento che rifletteva i raggi dell'energia dorata che veniva irradiata da quel kunai. Kaori ascolta la voce di Kumero, ascolta le sue parole, e rimane per un istante allibita al sentire una particolare frase di lui. “L'energia gialla che prima l'avvolgeva”. L'energia... gialla...? Possibile che...? No. No. Una coincidenza. È soltanto una coincidenza che quel suo caro ricordo paia combaciare con quella visione. Il viso di Raido è apparso nella sua mente soltanto a volerle donare forza, sostegno. Dopotutto lui stesso ha cercato di convincerla a non farsi dominare dalla paura, sicuramente ha pensato a lui solamente per mantenere il controllo. E' un caso. Deve esserlo. Perchè se lui è davvero la luna di quella visione allora lei... <E' finita> mormorerebbe lei cercando di voler dare un taglio più alle proprie assurde e folli riflessioni che non una vera e propria rassicurazione alla volta dell'altro. <Quella visione è finita, siete in salvo, ora> Lo sarà davvero? La sua voce vuol essere dolce, accomodante, ma i suoi occhi cosa gridano? <Ed è soltanto ciò che qualche essere malvagio ha voluto mostrarci. Probabilmente è lui la tenebra che avete visto abbattersi sul mondo... ma la fermeremo> direbbe lei cercando di cullare il dolore dell'altro, il proprio. <Riferirò all'Hokage quanto mi avete detto e lui si metterà ben presto in moto per scoprire chi c'è dietro tutto questo> Lo farà senz'altro. Lo ha promesso. <Vedrete che le tenebre non vinceranno. La luna non perderà la sua luce.> Un respiro lento e profondo, deciso, prima di tentare di abbozzare un sorriso teso alla volta altrui. <E neppure il sole> [chakra: on]

La ragazza trema al pensiero di quello che è successo, trema alle conseguenze ma cerca lo stesso di farsi forza, cerca di non lasciarsi abbattere<Forse ma non ne conosco il significato...perchè il sole, perchè la luna?>domanda rivolgendosi all'altra mentre nella stanza ritorna il gran custode aprendo la porta<Non lo sappiamo>commenta con la sua voce che arriva dal nulla<Solo il tempo potrà dircelo>rivolge lo sguardo verso la ragazza, gli occhi gelidi vanno a fissarla<Per oggi basta, credo sia il caso che vada>non può far stancare tanto quel povero custode ed è giusto che ora lei lasci il tempio con le sue informazioni ma un altro enigma si palesa davanti. Kinmochi va a indicare la porta di uscita invitandola a lasciare la stanza per poi guidarla fino al piano di sotto accompagnandola fuori dal loco dirigendola verso Konoha. Cosa farai ora Kaori? [END]

La ragazza si dirige al tempio dei cdf per avere ulteriori informazioni ma ciò che scopre le lascia più dubbi che altro.

Note: Sei brava e ora hai qualche spunto in più su cui lavorare, voglio vederti in movimento.

Niente px in quanto ambient