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Back from Hell, biAch!

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con Furaya, Tatsuno

23:48 Furaya:
  [- Esterno | Ronda -] Ha superato i Portoni di Konoha - diretta all'esterno - ormai da almeno una mezz'oretta. Cammina a pari passo con tre sottoposti: due Chunin e uno Special Jonin. Stanno assicurandosi che non vi sia nessun'altra minaccia all'esterno del Villaggio, poiché vorrebbero esser tutti tranquilli, affinché possano dormire sonni tranquilli. In particolar modo il Neo-Generale. Cammina, indossando i classici abiti da Anbu, quali: pantaloni neri, pettorina color sabbia, con al di sotto una t-shirt a maniche corte dello stesso colore dei pantaloni sottostanti. Inoltre, ha anche una mantella, la quale le scivola lungo le spalle, sin quasi all'altezza delle cosce; il cui cappuccio ne copre altresì il capo ( calvo, poiché i capelli stan ricrescendo anche fin troppo lentamente ) e le fattezze femminee caratterizzanti. Sul volto, com'è consono sia, vi è la maschera Anbu, bianca di base con striature rosse, dapprima violacee e ora scurite. Contro la coscia destrorsa, ha la tasca porta Kunai e Shuriken, assieme alla Tasca Porta Oggetti sul gluteo dal medesimo lato, laddove ha sistemato tutti gli oggetti che potrebbero servire in una ronda - seppur non sia importante come una qualsivoglia missione -. Contro il fianco mancino, opposto dunque, vi sarebbe anche il fodero con la Katana. Il coprifronte è legato attorno al collo, sotto alla maschera, affinché la placca in metallo ne copra tale zona. La spalla destrorsa, sulla quale vige il classico tatuaggio che la etichetta come Anbu, è ben visibile. < Proseguiamo per questa zona. > Esplica verso i compari, sbattendo le palpebre da dietro la maschera. < Occhi aperti, formazione a V. > Ossia lei in avanscoperta, gli altri tre dietro di lei, ad aprire una sorta di ventaglio per tener meglio sotto controllo la zona in questione. Son pur sempre otto occhi e otto orecchie. Dovrebbero bastare, seppur sia notte. Ebbene, sensi all'erta, prosegue in quella passeggiata notturna, nient'altro. Labbra che si serrano, respira che si regolarizza, onde evitare di prosciugar energie inutili. [Chakra ON]

00:08 Tatsuno:
  [Mura Konoha ~ Esterno] E' quasi lì. Quasi a casa. "Casa". Ci sarebbe da filosofare su questa parola, sul suo significato. Lo stesso Tats la chiama "casa" per inerzia, abitudine. Cammina a passo tranquillo, ormai, sulla via principale, o quasi, che porta alle porte (?) del villaggio, esattamente in direzione del gruppetto capitanato dalla GolaProfonda. Cioè, la VomitaLava. Gli abiti sono quelli del giorno prima, solo che non indossa lo spolverino logoro. Indossa quindi un'armatura semplice leggere, in cuoio e ferro che è modificata in modo da avere un cappuccio attaccato, calato sulla testa. Sotto all'armatura al busto indossa una maglia che copre l'intero braccio sinistro e lascia scoperto, invece, il braccio destro, dalla spalla in giù, mettendo ben in mostra il tatuaggio Anbu. Al volto, ancora, c'è la sua maschera. Forse un po' piccola ora, dovrà sicuramente rifarla, visto che gli copre quasi a malapena il volto. Ancora lo rende irriconoscibile, ma è poco utile. Non indossa gli abiti da Anbu perché, come ovvio che sia, in quattro anni è diventato sedicenne. E' cresciuto, fisicamente. Il braccio destro penzola lungo il fianco, con la cadenza dei propri passi, mentre il sinistro, piegato, regge come una saccoccia dietro le spalle, che altro non è che il proprio spolverino arrotolato al cui interno v'è la testa di Kinji. Il fratello. Ancora non si avvede di Furaya e del gruppo, ma in ogni caso non teme niente, continuando il suo cammino. Sensi pronti, a percepire il minimo pericolo. Piano piano il suono dei passi del gruppo dovrebbe pure giungerli, ma non si preoccupa e tira dritto. Il chakra scorre nel corpo, ma non è visibile, ovviamente, agli altri, avendo gli occhi coperti dalla maschera ed i capelli appiattiti dal cappuccio. [Chakra 50]

00:32 Furaya:
  [- Esterno | Ronda -] Prosegue in linea retta, gli occhi puntati lungo la zona che oltrepassano, metro dopo metro. Occhi e orecchie ben aperti, affinché possano captare qualsivoglia suono e veder ogni cosa sia possibile scorgere in quel buio fitto. Sbatte le palpebre, assottigliandole. < ... > Silenzio sia da una parte che dall'altra, prima che qualcuno avvisi la donna d'una presenza anomala ad ore dodici, direttamente frontale al gruppetto di Anbu di Ronda al di fuori del Villaggio di Konohagakure, ma sempre entro i confini della Terra del Fuoco. < Chediam-- > Biascica a denti stretti, tranciando di netto le parole che andava pronunciando, sicché la presenza che si palesa innanzi non è sconosciuta al cento percento. Ci ha collaborato con quell'Anbu. E finora l'ha considerato cenere, assieme a migliaia di altre buone e capaci persone che, nell'arco di quei quattro anni - con annessa la guerra -, son sparite e date per disperse, non del tutto convinti che siano morti. < Fermati immediatamente. > E con un cenno del capo richiama la gente dietro di lei. < Perquisitelo, ma lasciategli la maschera. Toglietegli soltanto le armi, qualora ne abbia qualcuna. > Vuole accertarsi che, chi ha davanti, sia realmente chi potrebbe essere. < Identificati. > Esplica ancora, seria, con la mano destra posata già sull'elsa della Katana al fianco mancino, cosicché possa estrarla con facilità nel caso in cui ne abbia veramente bisogno. < Non intendo lederti. Ma capirai tu stesso le motivazioni del mio gesto, se realmente sei un Anbu come noi. > Continua a spiagere verso la figura di Fukushu, ammesso che sia realmente lui, poi. Son passati quatro anni. La gente cambia, figurarsi l'aspetto esteriore. [Chakra ON]

00:39 Tatsuno:
  [Mura Konoha ~ Esterno] Continua a camminare, a passo lento e cadenzato, come se stesse effettivamente passeggiando e niente più. Cammina fino a riconoscere l'Anbu dalle fattezze femminile. Gekido. Il passo si ferma istantaneamente, ma di scatto. Non è una frenata preoccupata, tutt'altro. E' rilassato come niente. L'ordine di Furaya, ovviamente, arriva anche alle sue orecchie. La destra si muove con calma, con movimenti ampi e lenti, proprio per non risultare minaccioso. Con lentezza andrebbe a slacciarsi il porta oggetti da dietro la vita, lasciandolo cadere ai proprio piedi, poi il porta kunai/shuriken legato alla coscia destra. Movimenti calmi, come detto. < Fukushu, Anbu di Konoha. > risponde, con voce atona come al solito, distaccata, fredda e quasi mostruosa al contempo, sporcata e rovinata dall'otturazione della maschera. E' calmo, quasi come una statua, un'essere etereo che non appartiene a quel mondo ma a qualcosa di ben più oscuro. E' tornato dagli inferi. [Chakra 50]

00:53 Furaya:
  [- Esterno | Ronda -] Gli uomini con lei si occupano della figura di Fukushu, prendendo qualsivoglia Porta Oggetti/Porta Kunai/Arma possibile, allontanandola dall'altrui figura e tornando ai posti precedentemente presi. < Non vedo Fukushu da oltre tre anni. Sicuramente da prima della Guerra contro Ryota Nara. > O almeno questo ricorda. < Se veramente sei tu.. > A conti fatti, la maschera è quella e sembra collaborare. < ..puoi raccontare al tuo Generale dove sei stato tutto questo tempo? > Fa schioccare la lingua sotto al palato. La mandritta è ancor posata sulla spada al fianco opposto, mentre quella corrispondente cinge il fodero. < ... > Si zittisce, dal momento che molto da dire e da chiedere non ha, oltre a quelle domande che finora ha già posto, affinché possa sincerarsi che sia realmente Fukushu. Il capo si piega leggermente verso la spalla manca, la di lei figura resterebbe ad una discreta distanza di circa due o tre metri, non di più. Se vuol avere un dialogo, lo vuol avere a quattr'occhi, seppur si stiano osservando da dietro maschere che ne celano, per ovvi motivi, volti e voci. [Chakra ON | Equip Anbu]

FREEZE

15:15 Tatsuno:
  [Mura ~ Esterno] [Mura ~ Esterno] Permane lì, sul posto, tenendo ancora lo spolverino dietro la schiena con la mano mancina. Lascia che gli Anbu raccolgano le sue cose e tornino dietro Gekido. < Quattro. > corregge la donna, tranquillamente, distaccato come al solito. Inarca un sopracciglio dietro la maschera quando si parla di generale. < Sono stato mandato in missione dal Generale Yami. > lui non sa se qualcosa è cambiato. E' stato separato dal mondo, praticamente. < Se lui stesso non ha detto niente, certo non parlerò io. > calmo, mentre il buio permane per la zona, illuminata appena dalla luna. < Un gruppo di banditi della Konoha-no attaccò il parco dell'Isola Chumoku. Io, te e Section fummo mandati a difesa. > inizia a darle qualche informazione per capire che sì, è lui. < Ho partecipato al piazzamento di cimici e trappole fuori dal Tempio Nara in occasione di un incontro speciale. > non dà altre informazioni, non volendo comunque parlare troppo in una zona così aperta. Attende, dunque, la risposta, o la reazione, di Gekido. [Chakra 50]

15:27 Furaya:
  [- Esterno | Ronda -] < Mphf. > Sbuffa, volgendo il proprio sguardo verso le tre persone ( più lei quattro ) che le stan dietro. Inoltre, con Fukushu.. son proprio cinque. Tuttavia, opta per il non obiettare nuovamente, giacché non ha interesse nel contare effettivamente quante persone vi siano, a meno che non vi siano nemici nei dintorni. In quel caso, contare servirà particolarmente. < Purtroppo, non so dove cercare il Generale Yami, in questo momento. Dunque, dovrei crederti sulla parola. > Si stringe nelle spalle, spostando il peso corporeo da una gamba all'altra. < Ad ogni modo, mi informerò a tempo debito. > Se non è una missione segretissima alla quale solo Fukushu e il Generale avevano accesso, FORSE dovrà trovare qualche rapporto. Caso contrario, dovrà sul serio fidarsi. < Sì, mi ricordo chi sei, Fukushu. E ricordo anche le Missioni che abbiamo svolto assieme quand'ero Luogotenente. > Sospira, rilassando le spalle dapprima lievemente irrigidite. < Non che siano servite a molto, in realtà. Tuttavia, non è di questo che voglio parlare. > Chiosa ancora verso quegli, con gli uomini dietro di lei che dovrebbero controllare la zona. < Anche Section è scomparso. In realtà, durante la Guerra di Ryota siete spariti in molti. C'è chi ha pensato vi foste uniti al Nemico. > Lei l'ha pensato. Lei ha la mente malata in questi ambiti. < Comunque sia.. Rientrerai tra le fila. E.. > Lo squadra dalla testa ai piedi, con fare saccente. < Credo sia giusto sostituirti l'equipaggiamento. In special modo quella maschera. > Giacché non lo copre abbastanza. < Sei cresciuto parecchio, noto. > Mormora, cominciando a ritrovare la fiducia in un compagno d'armi. < Puoi venire al Villaggio con noi. Al minimo passo falso, non esiteremo a farti fuori. Lo sai come funziona, qui. > Lo avvisa. In fondo, dopo quattro anni d'assenza, come detto, la gente può cambiare il proprio modo di pensare. Chissà dov'è stato. E se la Missione fosse una balla? Il suo pensiero, ora come ora, è quello di assicurarsi che nessuno dei propri uomini faccia casini. [Chakra ON]

15:37 Tatsuno:
  [Mura ~ Esterno] Resta lì, fermo sul posto, ascoltando le parole di Gekido. Lui della guerra quasi non sa nulla, non si è preoccupato di informarsi, minimamente. Ha sentito qualcosa, ma niente più. < La guerra ha decimato le fila, dunque. > la cosa non lo scandalizza, preoccupa o rattrista in alcun modo. La osserva rilassarsi, capendo che, bene o male, si fida. Annuisce al fatto dell'equipaggiamento, tranquillo. < So già come fare la nuova maschera. > calmo, prima delle solite raccomandazioni di Gekido. < Lo so. > ed ovviamente vale il viceversa. Un passo falso ed anche lui potrebbe scattare. E' pur sempre tornato in un villaggio che, in quattro anni, è sicuramente cambiato. < Se il Generale è scomparso... > parla con calma, distaccato come sempre. < Immagino il comando sia passato a voi Luogotenenti. > continua a pensare che ce ne sia più di uno. Non si muove ancora dalla propria posizione, fisso, in attesa, aggiustando appena il peso che tiene sulla spalla sinistra. Le armi ancora non le chiede. Per ora. [Chakra 50]

15:54 Furaya:
  [- Esterno | Ronda -] < Tu e tu.. > Verso due dei tre. < Precedetemi. > Si volta verso Tatsuno. < Tu al centro con me. > Lo deve controllare e tenere sotto controllo. < E tu.. > L'ultimo rimasto del trio. < ..chiudi la fila. > Dovrebbe essere quello con i sensi migliori, con qualche Dojutsu particolare. < Purtroppo sì. L'unica cosa positiva è che è finita nel migliore dei modi, pur avendo perso molta gente. > Spiega ancora, mentre dovrebbero cominciare ad avviarsi verso Konohagakure, seguendo il sentiero che han tenuto finora per poter raggiungere quel punto oltre le Mura. < Non ho detto che è sparito. > In realtà, non sa proprio che fine abbia fatto né come Gekido né come Consigliera. Dovrebbe chiedere, informarsi, ma ora come ora i suoi doveri la tengono lontana da ogni fonte possibile di informazioni che possa rispondere ai di lei dubbi. < Ad ogni modo, il comando è passato a me. > Esplica, rispondendo alla di lui indiretta domanda. < Le armi te le ridarò appena arriviamo alla Base. > Intima verso quegli ancora, tenendolo sotto controllo. < Ad ogni modo, saltando questi convenevoli. > Poiché d'altro non si tratta. < Mi preme sapere come stai, Fukushu. > Deve sincerarsi anche delle condizioni fisiche dei suoi sottoposti. < Se sei ferito.. > Comincia nuovamente a spiegare. < ..abbiamo il corpo medico a disposizione e puoi farti curare. > Non appena arrivano, s'intende. < Altrimenti, dovrai aspettare soltanto che io ti dia il tuo Equipaggiamento. > Si ripete, ma vuol essere chiara che l'altro la ascolti e sappia cosa stia facendo. Camminano, il passo non è celere, ma calibrato. Si guarda ancora attorno, seppur sia maggiormente concentrata sulla figura del ragazzo al di lei fianco. [Chakra ON]

16:10 Tatsuno:
  [Mura ~ Esterno] Alle parole di Furaya non risponde, limitandosi a seguire, in sintesi, il suo ordine. La affianca, mettendosi alla sinistra di lei in modo da non avere la testa del fratello tra loro, sebben coperta. < In questi anni non mi sono tenuto informato riguardo a ciò che succedeva nel mondo. Giusto qualche sentito dire di fretta. Mi aggiornerò. > calmo. Per quanto riguarda le armi non risponde, si limita ad un semplice < Capisco. > quando lei si presenta come nuovo generale. < Allora immagino che avendo accesso all'ufficio del Generale troverà sicuramente una cartella relativa alla mia missione. A meno ché non si sia persa in questi anni. > calmo < Una missione come tante, vicino al confine del Paese del Fuoco. C'erano problemi, ora non più. > snocciola con fare semplice < Ho solo impiegato più del previsto. > in realtà ha impiegato poco, giusto un mesetto, più o meno. Ma questa è una cosa che sa solo lui. Quando parla di ferite risponde subito. < Ho lo zigomo destro rotto e qualche dolore al costato. Andrò a farmi vedere. > calmo. Segue il passo della ragazza, completamente a suo agio. Ormai il ragazzo ha superato non di poco il Generale, raggiungendo il metro ottanta senza problemi. Non è più un bambino, e non è nemmeno lo stesso Tatsuno di quattro anni prima, anche se per ora non lo dà a vedere, forse. < In assenza di Yami, dunque, c'è ancora qualcuno a capo della sezione torture? > si informa, placido. [Chakra 50]

16:29 Furaya:
  [- Esterno | Ronda -] Non si sono allontanati di molto dalle porte del Villaggio, per cui dovrebbero raggiungerle nel giro di pochi minuti. < Se riesci ad aggiornarti da solo, bene. Altrimenti, puoi sempre chiedere a me. > In fondo, lei si trovava proprio nell'epicentro di quella dannata guerra, ragion per cui conosce bene ogni singolo movimento compiuto e portato a termine. Comunque sia, si mette a disposizione. < Avevo intenzione di controllare proprio lì, infatti. > Potrebbe anche mandarci una copia, ma preferisce far le cose con calma appena arrivata alla Base Anbu. < Per averci impiegato ben quattro anni.. > Scrolla le spalle, lasciando la frase in sospeso. S'assicurerà sicuramente a tempo debito della veridicità delle parole altrui. < Beh, sai dove trovarlo. > Riferendosi al Medico del quale poc'anzi han già discusso. < A rigor di logica, dovrei esserne a capo io, avendo preso il suo ruolo. > Chiosa in sua direzione, continuando ad alternare le inferiori leve, così da arrivar presto a destinazione. La notte si fa sempre più insipida. < Qualora avessi bisogno d'una mano, probabilmente chiederò a qualcuno capace di adempire a tale ruolo. > Qualcuno che con le torture ci sa fare particolarmente. Tre anni e mezzo fa, c'era gente veramente capace di non vomitar l'anima innanzi a simili avvenimenti, anzi a trarne godimento. Comunque sia, quando arriveranno a destinazione, si occuperà del rientro di Fukushu, ridandogli l'Equipaggiamento, occupandosi di quanto concerne la maschera e le cure mediche. Per il momento, si limitano soltanto a percorrere quel sentiero, dal quale gli enormi Portoni di Konohagakure sono già ben visibili. [END]

16:47 Tatsuno:
  [Mura ~ Esterno] Ascolta le parole di Gekido, annuendo. < Sì, Generale. > è bene iniziare a chiamarla come tale, per ora. < Se non trova niente, mi faccia sapere. Ma a grandi linee è ciò che le ho detto. > calmo, distaccato. Nemmeno uno sguardo alle porta di Konoha, niente. Sembra quasi che non gli importa nulla, è può essere abbastanza disarmante, delle volte, come cosa. < Erano problemi più grandi del previsto. Ho proceduto all'eliminazione completa. > esplica chiaramente. Quando lei parla di essere a capo del reparto torture non batte ciglio. < Sì, Generale. > dopotutto è un degno allievo di Azrael, è uno dei migliori. Ed in questi quattro anni si è tenuto allenato. Si limiterà così, a seguirla verso la base con la massima calma, impassibile come al solito, mentre la luna illumina il cammino. [END]

Gekido e tre sottoposti sono di ronda all'esterno delle Mura del Villaggio.
Durante questa "Passeggiatina" notturna, incontrano un vecchio collega: Fukushu. Cambiato nell'aspetto, essendo entrato in pubertà(?), crea sospetti nella donna, la quale dapprima s'assicura che non sia ostile, per poi decidere di accompagnarlo - con loro - alla base Anbu, dove potrà riavere il suo ruolo e il suo equipaggiamento.