Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

{Cos'hanno fatto a Chomei?}

Free

0
0
con Kurona

19:12 Kurona:
  [Entrata] La tipica pioggia d'estate che bussa pigra al suo aogiri dal tipico colorito rossastro appena scurito dall'acqua, sembra voler donare una ninna nanna dolce-- infinitamente calma. E' l'umore nostalgico che si trascina dietro la stessa a disegnarle sul viso labbra piene e leggermente incurvate verso il basso. Qualcuno la definirebbe particolarmente seriosa, composta-come l'idea d'un samurai vorrebbe, tutto pieno dei suoi precetti rigidi e della morale di viver zen per combatter meglio. Le spalle tenute alzate, il busto ritto in un qipao dalle sfumature aranciate e color del cielo divenuto drappi di seta, si muove nella dinamicità dei giorni che vogliono vederla più decisa di prima ad esser una samurai. Non più donna. Non più geisha, perchè del resto-- esser umano prima di bushi ha voluto dire solamente ferirsi tanto profondamente le ginocchia da zoppicare per giorni e giorni, fino a non avvertir più quel male. Non che abbia mai realmente smesso di zoppicare, lei-- solamente ora, socchiude gli occhi ed evita di farci caso. Gli occhi come pepite d'inferno vagano sul portone del Tempio dei Custodi del Fuuijutsu. E' qui solamente da qualche istante, con la destra stretta al suo aogiri e la sinistra chiusa a pugno su quelle pagine di diario rubate alla biblioteca del consiglio di Kusa. Una volta sotto la tettoietta da cui scorre qualche goccia di pioggia, abbasserebbe solamente quell'ombrello di carta rigida, posando la punta contro le travi lignee dell'altrata, preceduta-- voce e figura, dal batter dei suoi tabi sul viottolo d'ingresso. <Ohayo-> Chiosa mentre lascia che la pioggia scorra dall'ombrello contro le travi, spostando il capo dai capelli raccolti in uno chignon a curiosare con lo sguardo all'interno. C'è qualche figura, forse qualche apprendista, qualche custode-- a cui non si risparmia un sorriso gioviale e infinitamente calmo.S'è annunciata educatamente ed ora, posa l'ombrello all'entrata -accanto alla porta- posando i palmi rivolti verso il ventre, non intrecciati, solamente accostati, prima di chinar il busto in avanti. Non una riverenza-- sia chiaro, solo un gesto puramente educato di saluto, tipicalmente nipponico. [ck on] [vestiario: http://www.cozyladywear.com/static/images/20141012/orange-mulberry-silk-qipao-cheongsam-dress-folk-pattern-c13889bf-800x800.jpg]

19:32 Kurona:
  [Statua Demoniaca] I capelli attorno al viso -la frangetta appena disordinata, un paio di ciocche lievemente arricciate sulle gote- si spostano sotto un filo di vento che le fa arricciar il naso, mentre rialza il viso sull'entrata del tempio, permettendosi di muover un passo all'interno, tenendo sempre le mani basse sul ventre in una posa curata e composta, i tabi scricchiolano appena sotto quel passo fatto appositamente per attirar l'attenzione e, in un minuto preso a osservar il tempio, proprio come l'ultima volta l'aveva lasciato, schiude le gambe ponendo prima una leva e poi l'altra d'innanzi, così da potersi finalmente introdurre in quel posto dove ha visto ben più di una disgrazia. Socchiude appena gli occhi quando- rivede nella sua mente la perdita dei gemelli di Yukio, la perdita di se stessa, di ogni sua vana speranza di poter davvero concedersi qualcosa di più, di ogni singola battaglia. Forse, pensandoci, è semplicemente stata sciocca pensando di aver una via differente da quella che già possiede. Cercare valori che siano semplicemente più puliti di quelli che non abbia mai avuto fino a questo giorno. Ha cercato la famiglia, ha cercato la gloria, ha cercato il potere. E ha fallito nel più candido degli intenti di amare puramente qualcuno che l'amava. Oh, ma l'umano è egoista e lei non è di certo ipocrita. Debellerà ogni male dal suo spirito. Debellerà ogni male, dal suo corpo. E guarderà oltre l'amore, che non si può permettere. Perdendo gli occhi in un frangente sotto lo sguardo imperiale dello Shinigami- ne risale la figura, fino a scontrarsi con la lama che tiene tra i denti e qualcosa (qualcuno) la riporta alla realtà, facendole aprire gli occhi di scatto. <Nh?> -- <nani?> "Cosa?". [ck on]

19:52 Kurona:
  [Statua Demoniaca] Le ciglia che s'abbassano e s'alzano più volte, volgendo il profilo di quel volto affilato verso uno dei custodi che le viene in contro accogliendola e-- chiedendole probabilmente il motivo della sua presenza nel tempio-- si sente sciocca, ancora una ragazzetta che si perde nei suoi pensieri che dal sorriso sbatato che rivolge all'uomo- sembran esser mai gravi quanto lo sono poi realmente. Si tendono quei petali, fino ad impallidire divenendo più prossimi a quell'albinismo sviluppato alla morte di sua figlia. Abbassa appena il volto, puntando gli occhi dove la linea del qipao sfiora tra motivi astratti le caviglie coperte dai tabi, dove ai lati i due lembi s'aprono a mostrare i polpacci e parte delle cosce in quei due spacchi paralleli dove solitamente sorgono i kunai- ma non oggi, dal punto che è qui in veste non ufficiale. Si posa la destra oramai nuda d'impetimenti sulle labbra, sfiorandole. <Ah-- stavo- stavo cercando Kusaga-san..> Ovvero il novello capo dei Custodi del Fuuinjutsu, eletto solamente qualche settimana fa davanti ai suoi stessi occhi. Preme pigramente il fondo della lingua contro il palato, muovendosi in direzione di colui che l'ha accolta, seguendolo ove può discutere i suoi dubbi e porre i suoi quesiti, che sia a questo- o se la fortuna l'assiste, a Kusaga stesso. Del resto il paese del Fuoco ha un debito con lei. Non che sia-- quel tipo di donna che riscatterebbe la sua stessa aria. Ma quando non si ha ematomi dove premere, devi tirar un pugno- giusto? Non è colpa sua-- se la vita ti mette alle strette, sei costretta a scalpitare per uscirne, no? Abbassa appena il capo, con un cenno di ringraziamento, cercando di prender posto su una delle poltroncine, portando le mani alle ginocchia- di cui la sinistra rimane chiusa attorno ai suoi scarsi documenti *replicati* a mano, giusto per avere un pro-memoria di quel che ha letto nelle pagine di diario che invece sono ben nascoste al suo rifugio, tra i suoi mille coltelli da lancio. Da un colpo alla gola, schiarendosi la voce e arricciando le labbra nel moto d'introduzione. <Bene-- per prima cosa-> Chiosa con un tono basso e composto, tenendo gli occhi sul pavimento, alzandoli lentamente sul suo interlocutore, chiunque esso sia. <Penso lei sappia che il mio nome è Kurona. Kurona Hanabutsuji.> Beta e Genjushita del clan Kokketsu, traditore di Kusa, nonchè il clan che conduce la guerra civile come il sommo Pain fece con Ame ai tempi di Hanzo delle Salamandre. <Io-- a dire il vero, mi sento davvero sciocca a parlare di qualcosa su cui so relativamente poco. Provai a parlare con Kibou-san, tempi fa- ma non posso di certo dirmi informata sui cercoteri e sugli attuali Jinchuuriki esistenti-- ma la curiosità m'ha spinto, nei tempi in cui non c'era guerra nell'Erba, a cercare delle informazioni--.> Preme appena le labbra, spingendo la linguetta contro gli incisivi fino a emettere uno schiocco. Realmente Kurona è poco informata su quel che è un cercotero, o demone che dir si voglia-- si sa nel mondo, che hanno forze spaventose e differenti tra di loro. Si sa di quelle che erano le figure più rinomate, come appunto il precedente di Kibou. O la forza portante del fu Gaara Sabaku del Villaggio della Sabbia. Ma-- degli altri, si sa ben poco. <Son riuscita a risalire a delle pagine di diario, forse nascoste-- o forse, mhn-- dimenticate..> E il dubbio si dipinge sul suo viso, dal punto che-- tentenna quasi a dir che il Consiglio, astuto com'è- possa dimenticare delle pagine di diario tanto facilmente. [ck on]

20:05 Kurona:
  [Statua Demoniaca] La lingua passa a umettar le labbra in un gesto fugace, come lo spezzettar grave di un discorso che vuol esser articolato quanto meglio possa uscirle dalle labbra, ed altrettanto ascoltato da chi, dall'altra parte, s'è riservato del tempo per ascoltarla, limitandosi ad annuire per tanto che è Kurona ad aver in mano le redini delle sue domande e del discorso stesso che è in atto. Qualcuno -un apprendita dalla tenera età- le posa d'innanzi un bicchiere dalla forma cilindrica di legno, dove il sentore dolciastro del kocha si libera in una fumea pallida e solo appena visibile per tanto che v'è ancora un filo di cupa luce che vuol introdurre già così presto l'arrivo delle tenebre. <Bene-- io, io non pensavo fosse possibile condurre degli esperimenti su un cercoterio- Quindi ne sono rimasta affascinata- ho pensato che se qualcuno avesse dovuto sapere qualcosa, questo era proprio qualcuno che avesse un enorme abilità nei sigilli.. E quello che vi ho visto fare--> L'evocazione dello Shinigami e il sigillo delle anime dei Kage oramai deceduti e sporcati dal richiamo della risurrezione impura- insomma, non è uno spettacolo da tutti i giorni. Si suppone che- infatti, questi usino il sacrificio per casi di vita o di morte, dove il villaggio stesso ha una necessità profonda di eliminare o neutralizzare un problema che gli shinobi non possono debellare. <Quello che vi ho visto fare è al di sopra di ogni mia conoscenza- e credetemi, tentar di padroneggiar tre arti..> Houjutsu, Ninjustu e Genjutsu-- <Mi porta forse ad aver meno talento, ma ad aver molta più saggezza di chi percorre tuttta la propria vita cercando di esser il migliore in solo una delle stesse-> Oh-no, non pecca di modestia. Ma nemmeno dice d'esser la più forte kunoichi di queste terre, è coerente con se stessa. Ama sapere tutto egualmente. E sa allo stesso modo che l'affinamento d'un arte richiede tempo, tempo e dedizione. <Dunque-- io mi chiedo, che tipo d'esperimento è stato fatto, sul--- Nanabi.> Due battiti contro il palato, un battito tra le labbra. Saggia quel nome-- lo pronuncia piano. E quasi- sente un solletico al centro dello stomaco. [Ck on]

20:32 Kurona:
  [Statua Demoniaca] Le mani che hanno colto quella tazza di legno, hanno speso attimi tra parole e silenzi a sentir le vene di quello che forse-- dal colore, appare come un "noce". E' liscio, ma non tanto da sembrare un pezzo di plastica pitturata. Dall'odore dolciastro che, rende più intenso quello del tè nero nipponico. Le ginocchia scivolano a pendere appena di lato, mentre il capo s'abbassa e s'immerge nel vapore dolce lasciando lo spazio all'altro di pensare-- bere a sua volta, oppure semplicemente risponderle a quella prima serie di dubbi. Cerca di tenere un profilo-- cordiale, come chiunque abbia scoperto qualcosa che vorrebbe approfondire o capire. Se sono stati fatti degli esperimenti su Chomei-- Kurona vuole saperlo. E vuole sapere di che esperimenti si tratta e di che gravità sono- insomma, se lo scrittore del diario era un chunin- potevano esser benissimo di gravità {B} e risultare potenzialmente mortali. O forse, potrebbero esser di gravità {S} e quindi-- per lei non ci sarebbe forse, alcuna possibiltà di riuscita. Ora come ora- non ha importanza la gravità di una missione, e il potenziale tasso di mortalità alto-basso che incombe. Non le è mai importato di quelle cose, di fatto-- una missione può esser sempre mortale, dipende tutto da "come metti i piedi". Così come nella danza, puoi cadere in ogni passo che fai. Quando il liquido ambrato scorre a scaldarle la gola- dandole un sollievo mal celato in un sospiro, sbuffa sul vapore che sembra spargersi come il ritorno d'una bomba ad idrogeno. <Comprendo che forse-- è stata la scelta meno saggia venir a chiedere aiuto proprio a voi..> Come uno stuzzicadente in una piaga, Kurona rigira piano-- piano-- piano. <Ma la storia narra di -voi- custodi, come forse--- i più saggi tra gli esponenti mondiali. Ho sempre pensato a voi come, una barriera-- per il villaggio. Ma mi rendo conto d'aver amaramente sbagliato nel mio giudizio..> Le labbra ancora opache da quel vapore, si staccano dalla tazza quando questa vien scortata ad uscir di scena, contro il tavolino basso che tocca quasi le sue ginocchia. <I Custodi di Kusagakure, hanno scelto di protegger il Governo, e non il villaggio--. Ma lo comprendo. E' ostico capire chi sia il nemico, quando il male nasce dall'interno, non è vero?> Eppure Kurona-- ha la vaga supposizione che i Custodi siano i primi a sigillar il Kyubi se Hitomu impazzisse nel dediserio di distruggere il Villaggio del Fuoco. Ed infatti- lo fa appesta a provocarli con cotanta eleganza della retorica. Scuote il capo, ritrovando quel sorriso dolce-- amichevole. <Forse-- è stato addirittura fatto da chi ha le conoscenze necessarie per poter sedare tanta forza.. Da quel che mi riguarda- da questi documenti che ho trovato, erano solo tre uomini.> Lo scrittore, appunto, ed i due aiutanti.. Una supposizione soltanto, ovviamente. Socchiude gli occhi su colui che le siede davanti, pigiando le labbra in una smorfietta. <E dunque-- ogni informazione, è rimasta riservata al diretto interessato-- Chi comanda l'Erba e chi ora, ha deciso di distruggerla.> Ispira--- preme le labbra, alza il mento. E' cosciente di aver il novantanove percento di possibilità di ricevere un no- secco, ma che importanza ha? <So che-- sebbene lei m'abbia risposto in modo esaustivo--> Sia che questo abbia saputo dire qualcosa, o meno. <Io continuo a sederle di rimpetto a chieder qualcosa che probabilmente, non può permettersi di darmi. Ma io-- non vedo altra via che questa..> ... <Vorrei chiederle di-- aiutarmi. So che suona impossibile- so che è una stupidaggine e che se solo rimettessi piede nell'Erba risulterei un mukenin del Consiglio!>...<Ma ho combattuto per Konoha, ed ho guidato un team contro quelli che fino-- fino a qualche mese fa potevano esser per me solo favole della buona notte. Ho combattuto per il Villaggio del Fuoco-- e io le chiedo solamente di poter accompagnare il mio ritorno nel paese dell'Erba, così che quel consiglio corrotto-- mi veda non come una minaccia, ma solo come una povera--povera kunoichi ha che smarrito la via e che vuol chiedere perdono. Ho battuto la testa- perso la memoria, e quando il momento è giusto-- lei ha deciso di riportarmi al mio villaggio d'appartenenza..> Abbassa appena lo sguardo, carezzando il bordo della tazza con la punta delle dita. <A qualsiasi patto.> [ck on]

21:49 Kurona:
  [Statua Demoniaca] Lascia che un colpo di tosse a labbra strette le schiarisca la voce, mentre le mani si ritiano dal bicchiere di cui s'è permessa solo un paio di sorsi, posandole nella fessura tra cosce e ventre, sulla seta lievemente tesa verso il terreno e soppesando le sue parole, come se avesse costantemente in mente una bilancia e le stesse fossero dei pesi da aggiunger poco a poco, come sabbia sulle rispettive leve. Le punte dei tabi premono appena sul terreno, mentre rialza gli occhi e tira un leggerissimo sospiro- <Mi-- dispiace chiederle tanto. Ma- la determinazione vuole anche questo, non è vero?>...<Si tratta d'equilibrio, come sempre; non posso esser entrambi i pesi della bilancia.> Le mani sul grembo, si portano a lisciare per inerzia le grinze del qipao, poggiando il retro dei tabi a terra come aveva fatto precedentemente con le punte, così da potersi issare con una mossa fluida e omogenea, premendo il proprio peso sulle leve inferiori e portando ambo le mani collegate per tramite del contatto tra i soli pollici. Le ciglia ricurve verso il basso e poi, verso l'alto, sostano sul viso di chi l'ha accolta e le ha concesso il colloquio che permane-- per quanto invero piuttosto pesante, su una falsa linea cordiale. Come il parlar tra vecchi amici d'infanzia. Rinnova il suo saluto abbassando il capo e portandosi d'un passo più avanti alla sua postazione precedente, rimanendo chinata per qualche istante.<Vuol esser uno scambio di favori, caro- ne sarei davvero colpita..> Di ricever un qual si voglia aiuto dai CDF, ovviamente. Quando rialza il capo-- e vien congedata dalla controparte, s'accingerebbe solamente a rinnovare il saluto e abbandonare quella stanzetta-- passando davanti alla statua demoniaca- che osserva di sbieco, come se temesse ancora di vederla in vita. E poi-- e poi? E poi, si procederà ancora, verso l'obbiettivo. [END]

Kurona chiede d'esser ricevuta dai CDF del Tempio di Konoha, parla- chiede- provoca in modo molto velato l'orgoglio degli stessi custodi del fuoco.
Una delle tante tappe per arrivare a Chomei.