Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Una notte al rifugio

Free

0
0
con Azrael, Mekura

00:58 Azrael:
 Indenne, senza nemmeno un graffio sul corpo perfettamente curato, come se non avesse mai combattuto contro una pericolosa criminale. Eppure appare stanco e profondamente affaticato, ha perso energie più per conto di se stesso che per l’avversaria, ha usato il marchio maledetto per infliggerle un potentissimo affondo finale. Anche la camminata per tornare al rifugio non è stata particolarmente d’aiuto, nel farlo riposare un po’. Tornato quindi al rifugio dopo questa estenuante giornata di caccia all’uomo – o alla donna, in questo caso – corre con la mancina al bottone che regge il mantello dell’akatsuki sulle proprie spalle, lasciando che scivoli in modo che possa prenderlo e toglierselo di dosso, accartocciandolo in malo modo. Contrae il braccio come per lanciarlo, ma poi si blocca, prende un profondo respiro e distende di nuovo la stoffa nera a nuvolette rosse, per piegarla poi sull’avambraccio in modo da poterlo posare ai piedi della stuoia che utilizza per dormire. Pollice e medio della mano sinistra si dirigono lente all’anello che decora l’anulare destro, lo rigirano una, due volte, prima di sfilarlo e porlo sul mantello appena piegato. Indosso ha gli stessi vestiti da tutto il giorno, una maglia grigio chiaro a maniche lunghe ed un paio di pantaloni color sabbia. Sono umidicci a causa dell’umidità a cui sono andati in contro lui e l’Uchiha, in mezzo a tutta quella nebbia. Il contatto con la pelle è più che fastidioso, ma mai quanto il ticchettio che continua a distruggergli gradualmente il cervello. < Dannazione- avrei preferito essere io quello col cranio spappolato! > Borbotta, gettandosi a peso morto sul posto in cui dorme, quel materassino improvvisato, poco più che un tappeto. < Ho decisamente bisogno di fumare. > E non toccava una sigaretta da tre anni e poco più. Si torna alle vecchie abitudini, in momenti come questo. Sfarfalla le ciglia più volte, ruotando pigramente il capo alla ricerca della sua Hyuga, per un pomeriggio passato separati, gli pare di non vederla da una vita. [C on]

01:14 Mekura:
 Stava continuando a guardare la spada che ha sottratto a Katana. Non le fa molto onore prenderla in questo modo, anche se ha dimostrato bravura nell'ucciderla...ma diciamo che non era una cosa propriamente equa. <hum...> stava pensando cosa farci: un trofeo? andava bene ma era un insulto a questo metallo. La sguainerebbe di nuovo dal fodero osservando il breve tratto di metallo visibile. Osserva il metallo opaco e rifinito con onde ben definite vicino alla lama. Il modo in cui striscia all'interno del fodero producendo un bel suono. Non è una esperta ma è bella. Entra all'interno del rifugio con tanto di spada. Indosso porta un completo abbastanza leggero, la del resto fin adesso era dentro il rifugio. Trascina con se la spada tenendola dietro la schiena per nasconderla. Guarda verso l'angolo dove Azrael si è spaparanzato sul materassino mentre questo si lamenta <no non credo, non ti piace che ti tocchino la faccia, ti immagini le urla che faresti se ti vedessi con il cranio spappolato?> ironizza la ragazza avvicinandosi. Come detto prima ha una maglia bianca addosso, una sciarpa, un paio di pantaloni neri e stivali, insomma qualcosa di leggero ma non troppo. Sorride verso questo gongolando mentre fallirebbe nel evitare di mandare messaggi, neppure fosse una bambina che sta ridacchiando perché vuole mostrare assolutamente qualcosa. Si avvicina e si inginocchia di fronte al materassino mentre terrebbe le mani dietro la schiena <non ho sigarette, dovresti chiedere a Yukio, ho un bacio se vuoi> sfarfalla gli occhi mente osserva i vestiti umidicci. <avete inseguito il vostro "uomo" in mezzo all'acqua?> domanda lei alla fine aspettando che Azrael apra bocca. [ch on]

01:33 Azrael:
 Tornare in quel rifugio, per quanto esso sia inospitale, è l’unico attimo di pace in giornate intere di rumore costante, di continuo movimento senza mai un attimo di stasi. E tutto non per il posto, non per la situazione, ma per Mekura. Anche solo sentirne la voce lo placa nel profondo. A volte ha pensato al fatto che uccidere così tanta gente potrebbe renderlo insensibile, ma poi tutto torna alla normalità. In fondo basterebbe anche solo guardare come combatte. Non freddo, non privo di emozioni, anzi convive con esse in maniera da asservirle al combattimento stesso, come un’arma a proprio vantaggio. Come la rabbia, la determinazione, persino la felicità. Porta le mani dietro la nuca, intrecciando le dita per poggiarvi il capo e socchiude gli occhi, espirando l’aria contenuta nei polmoni. Sorride a quella prima battuta, vero è che più e più volte è andato vicino alla pazzia per qualcuno che ha anche solo tentato di sfiorargli il volto, ha il terrore di essere sfigurato e non è una novità. < Sarei l’unico a piangere se mi dovessero rovinare questo bel faccino, ah? > scuote lentamente la testa, ma è evidente quanto sia divertito. < Questo mal di testa mi distrugge, la mia controparte ha fatto un ottimo lavoro se aveva intenzione di farmi dare di matto. > Kenbosho, l’Oblio, la Dimenticanza. Che per non farsi dimenticare gli ha lasciato un simpatico regalino a livello nervoso, quanto è bello il destino e quanto ama fare questi scherzetti. < Non fumo da quando sono andato via da Konoha, altrimenti avrei l’occorrente con me e—ma Yukio è davvero sull’isola? Quasi non mi ricordo più il suo volto, tanto è il tempo che non lo vedo. > Riapre ora gli occhi, gli addominali si contraggono per dare la tensione necessaria a farlo mettere in posizione seduta, la schiena leggermente ricurva in avanti e gli occhi ora aperti, a cercare quelle iridi violacee tanto adorate. È quasi implorante, esaltato alla sola idea di avere quel bacio, ma attende che sia lei ad abbassarsi per darglielo, perché di alzarsi dal lettino proprio non se ne parla. Nel mentre, si occupa di rispondere alla domanda sui propri vestiti, disgustato sia nel tono che nell’espressione al solo pensiero di avere quelle stoffe umide ancora addosso. < No. Siamo finiti al centro di Lian Yu, in mezzo alla nebbia, l’umidità mi si è appiccicata addosso. E fa anche schifo! > Esclama, alzando leggermente la voce sulle ultime parole, impugnando tra le falangi la parte frontale della maglietta, la destra sulla pancia, la sinistra al colletto e tira con forza, in modo che la stoffa si assottigli e si strappi dal suo torso, lasciandolo privo di copertura, il marchio maledetto sembra fissare la Hyuga tanto quanto stanno ancora facendo gli occhi nero pece del Nara. [c on]

01:51 Mekura:
 Mekura ridacchia divertita <huhu direi che tutte le donne di Konoha lo farebbero, passato, presente e futuro> Detto questo porta avanti la schiena con le mani ancora dietro la schiena e solo con la forza degli addominali e lo spostamento del baricentro delle gambe più indietro rispetto all'asse della schiena, incrociate tra loro. Cerca le labbra di questo per dargli un bacio a stampo lungo sulle labbra. Si spingerebbe un po' e quasi a causa dello sforzo per mantenersi stabile che cadrebbe sopra questo ridacchiando. Da quella posizione Azrael dovrebbe capire che dietro la schiena Mekura nasconde effettivamente una katana. La porterebbe davanti al petto mentre darebbe spazio ad Azrael per togliersi i vestiti <toglili allora prima di inumidire il letto> Incrocia le braccia e le gambe mentre osserva affascinata come la stoffa si strappa arrossendo alla vista. <...> ridacchia bassa prima di rispondere <oppure si, strappati i vestiti! tanto qui li trovi ovunque...huhu e poi anche con i vestiti così fai la tua figura...> guarda il sigillo sul petto, il marchio ha un aspetto inquietante come al solito. Porta avanti una mano cercando di sfiorare la pelle con le dita in direzione del marchio cercando di carezzarlo pensierosa. Le ci vuole un po' per riprendersi e sussultando esclama verso il Nara <ah! un regalo!> prenderebbe la spada nel fodero con entrambe le mani e gliela mostra tenendola sollevata al livello dello sterno. <è la katana di Katana> sembra uno sciogli lingua <l'abbiamo sconfitta l'altro giorno, io non sono brava con le armi...e pensavo che magari ti sarebbe piaciuta> sorride aspettando che la prenda contenta come un gattino che fa le fusa.

00:59 Mekura:
 <amore> ripete, rapita, ancora con quella espressione sul volto e quel rossore sulle gote, dicendolo quella parola come un sussurro che se provasse a dire troppo forte si perderebbe nel nulla, quando invece va conservata, intimamente. Ridacchia scuotendo il capo e abbassando le braccia mentre si contorce seduta sopra il letto <ehehehe...scemo> risponde divertita dalle parole di Azrael prima di rilassarsi e sentire quello che ha da dire riguardo ad Harley, alla fine è morta anche lei. < praticamente sei libero da impegni ora> lo lascia fare mentre questo impiega il suo tempo con la spada per poi ringraziarla. Lei gongola mentre fa notare da un'altra parte il peluche dell'unicorno rosa di Boomerang. <quello è di boomerang...direi che sono stata fortunata a prendere elementi caratteristici> Harley non è che avesse molto. <è carino vero?> domanda un poco affranta mentre pensa a quello che è successo a Kimi. Si accoccola ancora a questo e le sue dita corrono verso lo sterno dando un bacio su questo. <suvvia..non troppo> nasconde la faccia mentre guarda altrove <quando sei mantido d'acqua io penso alla spiaggia..quindi è per questo che arrossisco ancora> poi alla fine si concentra su quella cosa del marchio, sorride e prende un lungo respiro <anche quella parte ha bisogno di scaricarsi...va bene così Azrael, non ti crucciare troppo> alla fine ha imparato a convivere anche con queste cose <ti ha fatto male? sei ferito?> chiede lei rimanendo in attesa mentre lo abbraccia <avrai sentito i miei vari urli mentali.:> sospira imbarazzata <e per inciso quella porta era un disastro: era la cosa più stupida che potessimo pensare e per cosa? perché il pannello non si sollevava> commenta lei che era disposta a mettere tutto in quel piccolo modulo a forza di comprimere la carne. <e...hai sentito anche l'altro...immagino> Kimi, tra bacio e tutto.[ch on]

01:18 Azrael:
 Quello è il loro momento, il Nara vive di quei frangenti in cui tutto pare sparire, tutto sembra disfarsi per lasciare spazio unicamente alle due figure degli innamorati presenti in quella piccola alcova. E a quel sussurro che lo riempie di gioia come può rispondere se non con un altrettanto mormorato < Ti amo > Due parole, cinque lettere, semplici suoni che si alternano tra le labbra appena smosse nel pronunciarle, eppure lì dentro c’è tutto, davvero tutto. Anni di sofferenza, di mancanza, mesi in cui l’ha rincorsa per poi avere il timore di perderla e poi ritrovarla ancora. E non stringerla a sé adesso sarebbe quasi un peccato capitale, qualcosa per cui finire all’inferno e non tornare mai più. Le braccia le circondano la vita, i palmi poggiati giusto sulla metà della schiena, quella dolce curva che viene naturalmente a formarsi quando il corpo è rilassato e disteso. Inspira il suo odore, profondamente, fissandone i particolari, le sfumature che si scostano da ciò che sente di solito. In ogni luogo ha un profumo diverso, ma al contempo è sempre lo stesso, sempre quello che lo fa sentire a casa. < Io sono sempre libero da impegni, se si tratta di qualcosa che mi terrebbe lontano da te. > Mai stato così. Di solito le sue relazioni erano un contorno alla vita da shinobi, alla protezione del villaggio, tra una tortura e l’altra nelle celle ANBU. Mai vissuto qualcosa di così intenso da mettersi al primo posto nella classifica della propria vita, da non volere anteporre alcun dovere a lei, ma volendo semplicemente viverlo insieme, fianco a fianco. Bando alle dolcezze adesso, prende piede un’altra sensazione, gli viene da soffocare una risata, gli gonfia le guance, uscendogli come un suono strozzato dalle narici. < Un—unicorno rosa? > Scuote la testa, piuttosto incredulo < Questo boomerang aveva qualche tendenza strana o cosa? > Domanda, distendendo le labbra in un sorriso tirato, di chi è evidente che si stia trattenendo dallo scoppiare a ridere fino alle lacrime. Quasi dimentica lo stato di disagio ed oppressione che gli provoca il dover confessare di aver usato quell’arma impropria contro qualcuno. Lo sa, sa perfettamente che è parte di ciò che è, convive con questa consapevolezza solo la convinzione che non tutti lo capiscano. Che in fondo la Hyuga ha sempre ripudiato quel marchio, è sempre stata una costante nella sua vita, prima Daiko, poi Yukio e adesso lui. Una maledizione anche per lei, in cui non è stato immesso alcun genere di chakra esterno, intruso. < Non sono ferito, sono piuttosto- stanco. È come un parassita che ti prosciuga le energie, ma che al contempo non ti fa avvertire nulla se non il bisogno impellente di muoverti contro qualunque cosa ci sia intorno a te. > Una piccola pausa, distoglie lo sguardo in vari punti indefiniti del rifugio, le mura, la spada—l’unicorno. < Ho imparato a controllarlo, certo, ma è sempre pesante disattivarlo e renderti conto della fatica e di ciò che hai combinato, di quanto può rendermi distruttivo. > Ed è anche per questo che non è riuscito a sentirla perfettamente, per quello e per il ritmico rumore nella sua testa, oltre al fatto di aver dovuto utilizzare quanta più concentrazione possibile nel comunicare con Katsumi. < Ho sentito- qualcosa. > Torna a guardarla ora, come a scusarsi del fatto che non ha recepito in maniera perfetta tutto ciò che è accaduto. < Ma era piuttosto confuso, non sono neanche riuscito a cogliere bene le parole. Combattevo e poi ho costantemente mal di testa, se non sono io a concentrarmi mi è complicato persino sentire i miei pensieri. > Eppure la Hyuga pare preoccupata, talmente tanto che al Nara viene spontaneo prenderle le mani e stringerle nelle proprie, carezzandone il dorso col pollice. < Cosa è successo? > Domanda, piuttosto apprensivo anche lui, al pensiero di aver magari mancato una sua richiesta d’aiuto. [c on]

01:40 Mekura:
 <ti amo anche io> lo abbraccia senza pensiero alcuno, chiudendo gli occhi mentre si lascia cullare da quella sensazione e dal suo respiro. <hu-hum! unicorno rosa e ti piacerà un sacco come lo ha usato> afferma questa sollevando la testa ancora affascinata dalla tattica adoperata <io e Kimi eravamo fermi in un punto morto, l'unicorno davanti a noi e improvvisamente delle armi ci sono venute addosso, boomerang..abbiamo cercato prima di rompere lo schema della trappola ma in qualche modo riusciva a controllare la cosa> solleva una mano verso l'alto con tanto di indice <al che abbiamo pensato che doveva essere vicino e comunque visibile, che sapesse di noi (come già sospettavo da un po') e che avesse usato quel sistema per essere nascosto in piena vista, geniale> prende un lungo respiro e continua <pensavo tuttavia che bastava attivare la trappola una sola volta ed i boomerang lanciati a ripetizione anche se non avessero colpito il bersaglio avrebbero toccato altre trappole che sarebbero scattate, INVECE è stata una componente magnetica a muovere le armi con al baricentro niente meno che. l'unicorno!> solleva i piedi e li agita su e giù mentre parla, come un micio che miagola esaltato. <è bellino vero?> chiede di nuovo per poi scuotere la testa <naa..gli piacerà sicuramente il rosa ed ha una passione per gli unicorni, come posso giudicare io?> la questione torna piuttosto al sigillo: alla fatica che comporta portarlo, a quello che si subisce, lei sa già tutto, lo ha già visto su suo fratello <ora ci riposeremo a dovere tutti e due, sono state giornate faticose hum?> chiede retorica prima che Azrael chiedesse informazioni. La hyuga sospira e lo guarda, senza giri di parole afferma a bassa voce <Kimi è incinta> si gira e guarda verso il soffitto <e indovina di chi è il bambino?> domanda lei senza guardarlo. <...comunque era spaventata e arrabbiata e confusa...mi ha chiesto di colpirla con un palmo d'aria per uccidere il "feto"> si massaggia le tempie e prosegue <ho cercato di tenerla tranquilla, sono arrivata a mentirle sulla condizione della bambina...> cerca una sua mano e poi dopo un lungo silenzio riprende <cosa dovrei fare? non posso operare un aborto e..la bambina è troppo grande, legalmente nessuno la estrarrebbe...il che ci porta a Kimi che si fa male e io che la dovrei aiutare...cosa dovrei fare secondo te?> chiede consiglio ad Az cercando ancora la sua mano.

02:11 Azrael:
 Resta silente, nell’ascoltare la telecronaca della missione avvenuta che ha avuto come punto principale quell’unicorno rosa. Forse Harley Quinn non era poi così pazza. Annuisce di tanto in tanto, per dare prova del suo ascolto, solo alla fine si sente di intervenire, dapprima mugolando pensieroso < Mh-mh > Poi commentando in maniera un po’ più tecnica e chiara, dopo aver osservato per qualche altro lungo istante quell’animale dal colore poco virile. < È piuttosto interessante, mi sarebbe piaciuto confrontarmi con un creatore di piani così astuti. Magari all’altro mondo. > Solleva un sopracciglio, sempre puntato a quello che è stato il loro cruccio nello scontro con Boomerang < L’hai controllato, vero? Non mi ritroverò affettato nel sonno? > Sia mai che inizino a gravitare di nuovo pezzi di metallo affilato attorno al pupazzo. E ora sì, vorrebbe decisamente riposarsi o—fare un po’ di attività fisica alternativa, che esuli dal semplice combattere contro i criminali. Comincia col semplice spingere il proprio viso nell’incavo del collo della Hyuga, senza interromperla, ma sperando di distrarla dalla chiacchierata in un modo piuttosto familiare, per chi lo conosce bene. E avrebbe certamente continuato, se non fosse arrivata la notizia bomba. Si blocca, come congelato, si allontana lentamente. Gli occhi sgranati, osservando la Hyuga, pregando mentalmente che lei stia scherzando. Ed invece no, la spiegazione prosegue e parola dopo parola la convinzione che quello non è uno scherzo, ma una cosa seria, diventa sempre più reale. Spalanca le labbra, come per dire qualcosa- poi le richiude. La riapre di nuovo, stavolta riesce ad articolare qualche parola che abbia un minimo di senso < Perché non l’hai fatto? > Il palmo d’aria. Un aborto istantaneo, praticamente. < Quella lì si—quella si uccide, se non verrà aiutata. > Ma poi all’improvviso, smette di concentrarsi su di lei, non è solo la Doku coinvolta in quell’avvenimento. D’altronde un bambino si fa in due. < K—Katsumi? > Boccheggia alla ricerca di aria, sconvolto a dir poco < È suo? Cazzo, non può essere suo, lo avrei sentito-- > E se non fosse suo? < … mica Yukio? > Si porta le mani alle tempie, massaggiandole < Se anche volessi aiutarla, che dovrei fare? Quella ragazza è terrorizzata da me, non posso avvicinarmi. > Termina, sospirando pesantemente. [c on]

15:42 Mekura:
  [sfreeze] La bomba l’aveva gettata proprio nel momento in cui Azrael aveva deciso di riposarsi, nel modo consueto, scatenando il panico nella sua testa, palesemente, vista l’espressione che il Nara stava facendo. <si, è proprio quella l’espressione che ho fatto> ma senza il punto interrogativo sul fatto che lo stessi prendendo in giro. Sospira mentre sente il panico crescere, non solo dal tono, ma da una vera e propria caterva di parole illogiche di seguito. <perché il colpo che mi aveva chiesto di usare di solito rompe le ossa> afferma con calma cercando di spiegare la situazione dal suo punto di vista lasciando spazio ad ogni dubbio di Azrael e lasciandolo anche sfogare. <guardami e respira> è inutile, deve migliorare la sua retorica se vuole parlare di cose così pesanti in futuro. <allora…io posso anche toglierglielo, ci sono tecniche meno invasive che in parole povere non dovrebbero danneggiare troppo Kimi e non in modo doloroso, il problema però rimane: poi come faccio a toglierglielo da li?> bisogna pensare anche a questo. <infatti, al momento le ho mentito dicendo che il feto è morto, questo l’ha tranquillizzata, per ora> abbassa lo sguardo sentendosi codarda <è già ad uno stadio avanzato…femmina e Doku. Il che significa che non può più abortire con il sistema attuale ed in altri modi rischia di farsi incredibilmente male, di quelli che lasciano traccia> scuote il capo mentre Azrael chiede chi sia il fortunato papà <bhe Katsumi sembra la scelta più scontata..lei non lo sapeva che era in quello stato vuoi che lo sappia lui? È stato per un caso che ho visto per prima il suo stato con il byakugan> Azrael boccheggia come un pesce fuori dall’acqua e Mekura si ferma dandogli un po’ di pace <ormai fate a gara te e Kimi a chi la prende più male…avanti affascinante Dannin hai sentito di peggio, respira e ascolta la mia soave voce> cerca di sdrammatizzare, sembra che sia l’unica che vuole mantenere una certa dose di sangue freddo. Quando sente Yukio sgrana gli occhi, non ci aveva pensato in effetti, del resto sono molto legati ma, non ha mai visto la loro relazione come amanti, più come padre e figlia adottiva, anche quando c’era lei erano così <Yukio può essere un semidio con l’emotività di un bambino, cannibale, distruttivo e ce ne scampi autodistruttivo> una bomba che potrebbe portare tutti all’altro mondo con lui. <ma tra Kimi e lui c’è un altro tipo di relazione, insomma secondo me Kimi la vivrebbe come incestuosa> anche se…<…ma non si può mai scartare…quando le ho proposto Yukio per smaterializzarsi altrove lei non ha voluto> può essere questa la causa <lo so, ma lo vuole fuori, non importa con chi deve avere a che fare ..c’è una possibilità tuttavia per raggirare il sistema ed essere tranquilli che Kimi stia bene> lo guarda seriamente <ci ho pensato mentre la portavo al rifugio>

16:10 Azrael:
 Il volto viene investito di più emozioni una dietro l'altra, deformandolo sotto il peso di queste ultime. La mano passa dalla fronte al mento, come per asciugare una serie di rivoli di sudore, che però non stanno nemmeno scendendo davvero. < Io credo sinceramente che si farebbe spaccare anche tutto lo scheletro. > Che poi la ragione per cui è davvero sconvolto non è tanto la gravidanza di Kimi, il fatto che Mekura le abbia mentito, ma un'altra, più particolare. Anzitutto, però, è meglio pensare alla maniera di liberare da quel fardello chi è evidente che non lo voglia. < Tu tieniti fuori da questa storia, nessuno dei due è medico eppure non serve chissà qualche preparazione per capire che se fai qualcosa al feto lasciandolo lì dentro, Kimi potrebbe risentirne fino alla morte. > Insomma, finché sono sull'isola non si può fare molto, ma una volta tornati, magari, si potrebbe < Serve un medico, anche piuttosto esperto e con abbastanza sale in zucca da non dirle di no ad una richiesta di aborto, sebbene sia illegale. > E ora, il punto più importante, quello più dolente, la ragione per cui è tanto in panico. Si alza dalla brandina, prendendo fiato quando è in piedi, dritto sulla propria schiena. Inizia a camminare intorno al rifugio, un paio di passi avanti, si gira e ripete i passi all'indietro, in un ciclo che non lo vede più fermo, ma in movimento costante. < Devo dirlo a Katsumi. > Giunge a tale GENIALE conclusione, senza smettere di camminare < Ci ho parlato prima di affrontare Harley e mi è sembrato sfiduciato, volenteroso di abbandonare tutto e tutti. E se lo facesse senza sapere di questo... guaio? > Dal modo in cui ne parla è piuttosto evidente che nemmeno riesce a considerare una creatura vivente quella roba che la Doku porta in grembo < Se non ha voluto parlarne con Yukio non lo dirà nemmeno a lui. Se c'è una cosa più complicata di dire "sono incinta" a tuo padre è dirlo al tuo compagno. > Ed infine- torna a sedersi. Sbuffando, alla fine ricerca gli occhi della Hyuga, uno sguardo dolce eppure piuttosto dispiaciuto, probabilmente per la reazione poco consona < Non so nemmeno io perché mi preoccupo per Kimi, se ne avesse la forza mi ucciderebbe alla prima occasione- che idea hai? > Termina, più rassegnato che altro. [c on]

16:29 Mekura:
 <infatti non è mia intenzione fare nulla a Kimi, sono stata costretta a mentire perché stava per darsi i pugni allo stomaco> afferma seria Mekura cercando di farsi capire <infatti è quello che sto dicendo: non sono adatta a fare una cosa del genere e non sono un macellaio, ho solo guadagnato del tempo> sospira <poco ma almeno possiamo lavorarci su> annuisce al medico e stringe le labbra appena sente l'idea geniale di dirla a Katsumi <sei sicuro?> domanda Mekura la quale a suo modo non crede che possa fare grandi differenze, anzi, probabilmente nella sua testa potrebbe girare il fatto che è colpevole di aver messo un bambino dentro Kimi ed averla fatta soffrire in questo modo. <questa storia...è per loro la cosa più complessa che dovranno affrontare in questo momento, se pensi che dire qualcosa a Katsumi sia necessario allora deve sapere> sospira guardando Azrael negli occhi ed azzardando un mezzo sorriso amaro come a discolparlo dalla reazione che ha appena avuto <il problema principale è che ha bisogno di abortire ed il "problema" è diventato troppo grande per farlo legalmente..ma> c'è un ma <ci sono delle alternative, la prima è dimostrare che il feto è un pericolo per la madre, di conseguenza l'aborto può avere atto, ma ripeto deve essere dimostrabile e loro due godono di ottima salute, oppure pretendere che sia il feto in pericolo di vita a causa della madre e quindi non abortire ma trasportare il problema all'interno di un'altro sistema> ed è quella più conveniente per loro <possiamo dimostrare che Kimi con le mansioni che ha, di fronte ad un medico, non può tenerlo e quindi trovare qualcuno che su questa base sia disposto a "salvare" il "guaio"..esiste un modo per far crescere i cloni uchiha, macchine per la crescita dei suddetti, basterebbe trovare il modo di mettere le mani su una di queste e avere così il pretesto per operare Kimi e salvare il "guaio"..tutti felici e la legge è stata svincolata rimanendo nella legalità, il guaio potrebbe anche morire nel processo ma sarebbe solo una condizione causale non intenzionale in quanto si è fatto di tutto per tenere entrambi i soggetti salvi..mi segui?> sospira ancora cercando di parlare con calma <e per questo ci serve anche Yukio: ha agganci e fa sempre comodo un tessai per qualche scambio di favori, può farci avere una di quelle macchine e poi far sparire la bambina lontano dagli occhi di tutti e due pretendendo che sia morta già prima di nascere> commenta lei aspettando che Azrael si esprima.

16:47 Azrael:
 Ce la vede Kimi a prendersi a cazzotti, a tagliarsi il ventre per far uscire qualunque cosa sia indesiderata. È certamente molto in linea col suo carattere. Bisogna sicuramente convincerla che sventrarsi non è una delle alternative. < Beh, io avrei fatto lo stesso. Ma - per fortuna - non sei tu quella incinta. > Prende a ridere, è l'unico lato positivo in tutta la situazione < No, perché io adoro Ai, la amo davvero come se fosse mia nipote, sorellina minore o quel che è, ma-- il pensiero di diventare padre non mi ispira. Penso che nemmeno tu muoia dalla voglia diventare mamma. > E la guarda, sorridendo, che alla fine è piuttosto sicuro di quel che ha appena detto. Per quel che riguarda Katsumi, invece, la questione è un po' più complicata. < Da un lato vorrei e dovrei, d'altra parte ho promesso di non incidere troppo nella sua vita col sigillo dell'empatia e- d'altra parte ancora, non voglio essere l'artefice di più di un suicidio. > Per il resto del tempo ascolta il suo piano, davvero diabolico, davvero ben congegnato. < Ah, io non lo so. Di solito, quando mi presentavano un problema del genere, ho sempre detto di essere sterile e che quindi non poteva essere affar mio. Di solito funzionava. > Fa spallucce, ridacchia tra sé e sé, benché non ci sia proprio nulla da ridere. < Io glielo farei cacciare e poi lo avvelenerei. > E questo è il massimo di "piano malefico" che riesce ad escogitare adesso < Ma riconosco che potrebbe essere piuttosto distruttivo, quindi mi affido a te. Sei-- piuttosto informata. > E la guarda, come a chiederle una smentita riguardo il fatto che sia COSI esperta riguardo bambini, gravidanze e quant'altro. [c on]

17:06 Mekura:
 E quando Azrael dice la scomoda realtà Mekura ruota istintivamente gli occhi verso destra, in alto e si gratta dietro il collo. <...> non sarebbe bello vedere Azrael che cerca di strapparle la pancia in un atto di ira per la cosa. <bhe si...sono giovane, è ancora presto e i bambini sono impegnativi...Ai a parte ma era già grande ed è sempre stata speciale> tempo fa l'idea di avere un figlio la accarezzava in modo preoccupante, ma adesso è più che altro terrorizzata all'idea che ci sia qualcosa che è suo e che non conosce nemmeno, in più con la vita che fa, avere un figlio è pericoloso e anche doloroso per il figlio stesso...no, non è il caso senza contare l'esperienza di Azrael. <lo capisco Az> mugugna riprendendosi dai suoi pensieri prendendo un lungo respiro <hum....è una brutta faccenda anche la sua> porta i capelli indietro e lascia cadere le braccia <cosa ti dice il tuo istinto?> domanda Mekura osservandolo. <...è un piano...> sembra una vaporiere per quanto sospira <non sono molto orgogliosa di quello che ho pensato sai? ma almeno è un modo che considero migliore per portare tranquillità e stabilità in questo momento...è anche un modo per non ammazzare altri bambini> ancora non le è passata quella storia. Chiude gli occhi e procede andando ad osservare un preoccupatissimo Nara che la guarda in cerca di risposte. La sua espressione persa la fa sorridere così tanto che non riesce a trattenere una risata di gusto <Azrael ahahah su cucciolo vieni qui> cerca di abbracciarlo e confortarlo <la polizia, dovevo studiare le varie leggi nel mio tirocinio e anche valutare alcuni casi che riguardavano queste situazioni, ti ricordi che studiavo tanto in quel periodo no? e non a caso> la sua esperienza lavorativa la sta aiutando più di quanto immaginasse. <non so nulla sui bambini e sulle gravidanze tranne quello che mi hanno detto da ragazzina> insomma il base.

Stanza Creata: Lian Yu.

00:47 Azrael:
 La ascolta, gli occhi si allargano sensibilmente. Preoccupati, praticamente nel panico. < No. La risposta è no. > Più che aggressivo sembra terrorizzato all’idea di essere un padre. Di dover tirare su un figlio o quello che è. Forse ci ha pensato una sola volta nella vita, ma—è scemata immediatamente, in fondo era un modo come un altro di far tacere la fidanzata del tempo. < Al momento il mio istinto mi dice di non combinare guai quando andiamo a letto insieme, ma—a proposito del problema, direi che è meglio pensare prima a risolverle il problema e lasciar gestire a Kimi la diffusione della notizia. > Della brutta notizia, vorrebbe aggiungere. E poi, lei non dovrebbe sentirsi orgogliosa di quel che ha pensato. Il Nara scuote la testa al pensiero, inizia a massaggiarsi la fronte con indice e medio. < Piuttosto che essere figlio non voluto di due pazzi assassini, preferirei non nascere, sai? Alla fine è solo un favore per tutti, se quella cosa non esce viva di lì. > Un po’ cinico, lapidario. Certamente il suo passato non lo aiuta a pensare bene di una gravidanza indesiderata, o di figli in generale. < Però- prima o poi Katsumi verrà a saperlo e… > abbassa lo sguardo, sicuramente se una cosa del genere accadesse a lui sarebbe un macello < …insomma, fossi io al posto suo avrei voluto saperlo prima, non che mi mentissero. Sai quanto detesto l’idea che qualcuno mi menta, ricordi con Kurako e la faccenda dell’Akatsuki? > Una delle prime volte in cui si unirono non solo mentalmente, un ricordo piuttosto amaro, pur essendo un momento importante vissuto con lei. < Quindi magari convinciamo Kimi che è meglio dirglielo. > Termina, tornando a guardarla. Si lascia abbracciare, abbozzando un sorriso tra le labbra sottili, ricambia quell’abbraccio, diminuendo la millimetrica distanza tra loro stringendola a sé. [c on]

01:08 Mekura:
 <Amore, non voglio diventare genitore> cerca di confortarlo anche se lei effettivamente per Ai lo è già <e lo so che non vuoi e va bene così, mi basti solo tu> si stringe ulteriormente affondando il volto nel petto di questo <staremo attenti, come al solito> commenta chiudendo gli occhi andando poi a rispondere ad Azrael <bhe, conta sul fatto che Kimi non dirà mai nulla a nessuno, io sono stata la prima a scoprirlo e se tu sai qualcosa finisce che mi strappa la pelle e ci fa una poltrona>Ascolta quello che dice Azrael rimanendo a pensarci un po' su. <tu...hai assolutamente ragione> commenta pensierosa sollevando il volto dal petto di questo <ma anche io sono una figlia non voluta, e c'è qualcosa di peggio di due pazzi assassini che almeno sono sinceri, la bambina non ha scelta: se vogliamo Kimi in salute, allora dobbiamo estrarla per vie legali, se sopravviverà...magari si troverà in un ambiente sereno, magari non sarà neppure una ninja e non scoprirà mai le sue capacità da Doku, che suo padre è un uchiha e che entrambi fanno parte della Akatsuki. Magari troverà qualcuno che le vorrà bene indistintamente da chi è...io ho avuto questa fortuna, perché non dovrebbe averne anche lei?> guarda altrove, verso il basso e aggiunge <...non lo faccio solo per Kimi, lo faccio anche per me...è da codardi lo so e da ipocriti> visto che per problemi di incapacità a gestire l''infante della donna ha deciso di ucciderlo. <avresti ragione di pensarlo ma, è una possibilità che limita le perdite per tutti> Sorriso amaro prima di guardarlo in faccia <convincere Kimi a dire a Katsumi del bambino...> buona fortuna, ma non lo dice, anche il Nara capisce che è una cosa poco fattibile quella che propone <allora parla con Katsumi ...sappi però che per Kimi la bimba è morta dentro la pancia almeno quella è una bugia a fin di bene>

01:23 Azrael:
 Sospira, sembra pensieroso. < Comunque- > inizia, con un filo di voce che fa appena vibrare le corde vocali < -se anche dovesse succede qualcosa, qualunque cosa > anche una gravidanza indesiderata- yuppie. < ne potremmo parlare, potremmo decidere ed affrontare tutto assieme, non ti lascerei mai da sola. L’unica cosa che mi interessa è che tu sia sincera con me. > Sorride e china il capo verso il basso, per baciarle teneramente i capelli, giusto al centro della testa. Inizia a ridacchiare, poi, al pensiero che Kimi possa scuoiare la Hyuga e farne una poltrona, così come ha detto lei < Lo trovo piuttosto improbabile. Le piace farsi del male, ma sa perfettamente che se ti tocca io comparirò dal nulla e le strapperò gli organi interni, altro che gravidanza. > Le da’ un altro bacio, questa volta cominciando ad accarezzarle pigramente la schiena < Oh, ma chi se ne frega di cosa potrebbe essere considerato falso od ipocrita. A me interessa stare bene e che stia bene anche tu. > Prosegue, distendendosi di nuovo sulla brandina. La coccola, la accarezza, pare che ora sia del tutto tranquillo. Le mani le viaggiano sul corpo non maliziose come potevano essere prima, ma amorevoli. < Chi manca da fare fuori? Sono stanco di stare qui, mi manca il ramen di Konoha, mi manca vedere Ai, mi manca dislocarmi in qualunque posto tu voglia passare una serata romantica. >< Sono stanco di fare il mercenario, stanco di vivere costantemente sull’attenti. > Si volta sul lato, lasciandole l’accogliente posto tra le proprie braccia, col petto a farle da cuscino ed intanto vorrebbe percorrerle il profilo del volto con qualche piccolo bacio, se lei glielo permettesse. Le dita a premerle appena sopra i vestiti, arricciandoli al loro passaggio ed intanto- si rilassa, il battito del cuore diminuisce di intensità, il respiro si placa e torna ad essere lento, poco ritmato. Un po’ di pace. [c on]

01:38 Mekura:
 Sorride e annuisce, non dice nulla riguardo alla poltrona, si limita a rispondere alla affermazione di prima di Azrael <ok> uno di quelli semplici e che si affidano completamente a lui<ma ti prometto che starò attenta...staremo attenti entrambi> . Le mani passano dal petto e dalla schiena e li rimangono mentre scambia il suo calore con lui in modo altrettanto gentile. <...deadshot, lui mi preoccupa> afferma Mekura sincera <la incantatrice e l'uomo diavolo> quello che è specializzato con il fuoco <ah si, non so se ho chi ha ucciso killer croc> afferma questa scuotendo il capo <comunque siamo già oltre la metà, sono solo rimasti quelli più brutti> quelli più pericolosi. <anche io voglio Ai, ho voglia di mangiare Ramen come quella sera nel deserto> non fare più il mercenario? bhe ci sono cose peggiori..e Konoha la attende. Si lascia baciare e anzi allunga il collo in modo da facilitargli il compito mentre a sua volta ricambia i baci cercando altrettanto di fare lo stesso spingendo il proprio corpo contro quello del Nara <hum....che bel battito che hai> commenta la ragazza a bassa voce <cosa vuoi fare per prima cosa appena siamo liberi da questo incarico?> chiede la ragazza guardandolo in faccia <io voglio andare alle terme, con tanto di bagno caldo, ci facciamo una vacanza in tre, tu?> chiede aspettando la risposta.

02:01 Azrael:
 Ormai sta pensando unicamente alla missione per cui sono stati gettati in quel covo di leoni, in quella missione suicida. < Killer croc- è quello che sembra un alligatore, giusto? > Domanda, piuttosto retorico dato che il nome lascia poco spazio ad ogni dubbio. < Io non ho altri incarichi, quindi… vorrei accompagnarti. Vorrei cimentarmi in qualche altra sfida, tanto non ho nulla di meglio da fare e voglio esserci se avrai bisogno di me. > Si lascia andare a quell’abbraccio. La punta del naso corre lungo la linea della mascella, arrivando al collo. Ne bacia una piccola porzione, le labbra appena umide stampano quel gesto leggero, poi le risponde, le labbra ancora rasenti alla pelle ancora umida dal bacio. <Voglio tornare a Konoha, tenermi aggiornato su ciò che accade, mi manca essere circondato dai miei Konohani,anche essere fermato dagli aspiranti ninja che hanno saputo di me per fama. Dopo la proposta di essere dimenticato e sparire per sempre- mi sarebbe molto utile. > La osserva, poi si rialza, a cercare la sua fronte con la propria e le sorride, sereno e rilassato. Persino dirle che la ama al momento sembra troppo scontato, troppo ovvio e quasi ridondante. < La tua idea però mi piace. Così come la prospettiva di entrare in una sauna con te, vestita unicamente di un asciugamano. > Sussurra, stavolta volutamente malizioso, il tono basso, rauco, denso e caldo come una stilla di miele a scivolarle lungo il corpo. Le si avvicina, riempie tutti gli spazi e le curve della Hyuga col proprio corpo, come due pezzi di un puzzle che si uniscono in uno più completo. [c on]

02:17 Mekura:
 <si> risponde con un tono non troppo interessato al Nara mentre questi si scambiano dei baci leggeri e lei si posiziona meglio spingendo con la schiena e sistemando le gambe, tanto da stringere con le ginocchia i fianchi di questo. Le mani vanno verso il capelli di questo e li rimangono, non tirano ma si limitano a coccolarlo mentre tiene il volto a pochi millimetri dal suo. Sente la proposta, annuisce e fa praticamente le fusa verso questo <è una missione in coppia con Kimi e credo che vorrà partecipare comunque..ma abbiamo da eliminare gli altri ed a me starebbe più che bene anche se significa toglierli a Kurako> ancora non ha ricevuto alcun messaggio sulla morte del ragazzo per mano di Yukio <sono stanca di aspettare, ci stiamo mettendo troppo a concludere questa storia> Rimane avvinghiato a questo ma mugugna sorpresa quando sente quelle parole <hum? davvero?> rimane ad osservarlo un po' poi solleva le spalle e ritorna come prima <bhe le due idee non si scontrano: andremmo a Konoha e ci chiuderemo in una delle terme> Allunga la destra verso la guancia del nara e la tira leggermente con la punta del pollice e dell'indice <malizioso...e cosa dovrei dire io scusami, completamente svestito da capo a piedi a fare il re della vasca?> ridacchia piano chiudendo gli occhi vicino a questo <hei...ora di dormire hum?> sussurra piano verso questo cercando di dargli un bacio sulle labbra <domani è una giornata pesante..a meno che...> sorride maliziosa e stanca <non ti serve un incentivo a dormire più profondamente> in ogni caso attende la scelta di Azrael e, in ogni caso sarebbe rimasta vicino a lui avvinghiata al suo compagno [end]

Piani diabolici. Aborto. Cose.