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"Se vuoi, posso cucinare"

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con Hiashi , Kurona

21:20 Hiashi :
  [Cascata] Il moro porta delle calzature ninja-style ai piedi di colore nero mentre la restante parte del corpo è coperta da un kimono grigio chiaro composto unicamente dal pantalone e la giacca, fermate in vita da una fascia del medesimo colore ed a coprirgli le spalle fino quasi alle ginocchia uno haori grigio scuro molto sobrio. Spicca sulla fronte una fascia di tessuto nero con la quale viene messo in evidenza il coprifronte con il simbolo del Villaggio della Foglia, gli occhi bianchi sono un altro simbolo caratteristico e distintivo del suo clan che è uno dei più noti a livello mondiale per cui è inutile nascondere la propria identità ovunque si vada. Una leggera cicatrice che ormai sembra particolarmente vecchia gli divide il volto in due metà simmetriche, una linea verticale che separa la parte destra da quella sinistra. La carnagione è sicuramente più abbronzata di quanto non sarebbe stata in passato, il suo periodo trascorso a Sunagakure ha ancora qualche strascico probabilmente. I capelli sono tornati ad essere lunghi, neri, lisci come fili di seta che disciplinati ed eleganti ricadono lungo la schiena e nella parte bassa, a livello dei reni sono fermati con un elastico. La mano destra porta delle evidenti bende che coprono completamente le dita salendo fino a metà del braccio destro, si muove tra le strade lungo una linea retta ricordando più un automa che una persona in carne ed ossa. Le mani sono parzialmente coperti da guantini ninja con placchette metalliche sul dorso, mentre gli avambracci portano delle placche metalliche come protezione. Dietro il fianco destro un porta kunai a destra dove sono inseriti 4 kunai e 4 shuriken ed a sinistra un portaoggetti con all'interno 5 Fuda vuoti, 1 bomba luce ed un paio di fili di nylon, più un gruzzoletto di monete e qualche carta bomba, un tonico coagulante ed uno per il chakra; nascosti sotto il coprifronte, sotto i vambracci metallici e sotto gli avambracci si trovano un fuda con sigillato un tronchetto pronto per la tecnica della sostituzione, cinque in tutto e tutti non visibili. Altri due portakunai sono legati alle cosce, quello destro contiene cinque kunai i quali sono collegati tramite un filo di nylon lungo un metro ai fumogeni, il cui stock è assicurato al portakunai stesso in modo che lanciando il kunai questo si porti dietro anche un fumogeno almeno secondo le intenzioni dello Hyuga; nel portakunai sinistro invece ci sono 4 kunai con le carte bomba arrotolate attorno all'impugnatura. Si trova ai piedi della cascata che scende affiancata dai ruderi delle due statue di Hashirama e Madara, sul braccio sinistro c'è poggiato un Falchetto da Caccia al quale va a dare uno slancio per aiutarlo a prendere il volo <Vai Hawke> gli impone con la voce [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Falchetto][Chakra on 60/60]

21:37 Kurona:
 E' passata un'ora, forse due, forse tre-- da quando ha potuto vedere il viso di quel che fu Hashirama venir deturpato dalle sue mani e dalla corruzione della tecnica della risurrezione impura. Avrebbe voluto entrare a Konoha-- cercare Hiashi, sapendo che lo stesso Hyuga ha combattuto su un terreno differente contro altri nemici dello stesso identico calibro. Tornando, mischiata come una macchietta di sporco tra le genti della foglia, ha sentito il brusio che parlava dello stesso, combattere con valenza al fianco di altri due shinobi tra le quali la Hyuga che s'è ritrovata nel team quello stesso giorno. E' tutto così calmo, dopo la battaglia. E tu hai ancora nel petto quel subbuglio rumoroso di chi non è ancora convinto d'esser uscito vivo da uno scontro di questo genere, dalla paura di perdere, dalla paura di fallire la missione e portare a casa una delle mille ennesime sconfitte. S'è costretta, cercando l'altro, ad accasciarsi qualche secondo sotto un albero e scoppiare a piangere. Mentre le ginocchia tremano e il cuore martella sulla pelle come una larva farebbe sulla sua crisalide. Si trascina- spettro di queste lande. Occhi arrossati di pianto e quelle labbra da donna, mascherate sotto uno strato nero. Come se la bugia di non esser un delicato fiore, servisse tanto a lei, quanto al nemico per non risparmiarla mai. Una mascherina nera di elastilene le copre la bocca ed il collo pitturandole la pelle di nero, solcando il setto fino all'inizio delle gote e sparendo nell'inizio di un quipao color grigio spento che le infiamma gli occhi rossi. Le mani affusolate si muovono sullo stesso, dove sopra oscilla nel vento un haori nero e lungo, riportannte uno stemma inesistente. Un drago arricciato all'interno di una carpa koi, che sembra navigare tra le scapole. Enormi le maniche, si lascian sbattere dallo stesso vento che prima l'aveva accarezzata, issandosi a scoprirle i polsi. Un porta-oggetti pende sul fianco destro, opposto alla sua katana a doppio filo ed al wakizashi datole in dono all'entrata nei samurai-- abbandonati nella sua stanza subito dopo la fine della battaglia. Ed ora quell'haori -simile a quello di Minato per intenderci, solo che è nero e con lo stemma descritto- scivola con pigrizia lungo la spalla, lasciandone la curva nuda, dal taglio mozzato di quel tipico vestito cinese ricamato solamente da un filo nero lungo il colletto e lungo lo spacco a lato del seno, come vuole la tradizione. I tabi neri, zori neri che arrivano fin sopra le ginocchia coprendole le cosce altrimenti scoperte-- e quella cicatrice sul viso che prende aria, oramai comune per la sua figura. In silenzio- pochi passi, la schiena bruciata, esposta- ancora dolorante. <Hiashi--> Un filo di voce morbida, sbuca dalle spalle di Hiashi ma-- no, non gli si avvicina ulteriormente, guarda il suo falchetto volar via con quelle pepite che si poggian fugaci da lui, alle sue spalle, al suo viso. <Ti-- ho cercato ma- non eri con gli altri..> Ovviamente riferendosi al team con cui esso ha combattuto, con quelli che si stavano ancora ritirando quando lei ha richiamato a se il suo team. [CK ON][Equip solo se necessario]

21:51 Hiashi :
  [Cascata] Il volatile con battiti potenti delle ali che sono generati da potenti contrazioni degli ampi muscoli pettorali si alza di quota lasciandosi ben presto alle spalle i due chunin dando dimostrazione della sua incredibile velocità [70Agi], addirittura supereiore a quella di qualsiasi Genin ed anche di molti Chunin e Special Jonin. Lancia un grido acuto che squarcia il silenzio della notte. Una voce forse anche troppo nota si insinua nelle sue orecchie e sembra accendergli il cervello generando una mezza valanga di emozioni contrastanti e se solo si potesse osservare il suo interno sembrerebbe quasi un albero di natale con le lucine che si accendono e si spengono senza sosta. Si volta quasi di scatto, incredulo <Ku... Ruko> si morde le labbra, una rapida occhiata nei dintorni prima di ricominciare a parlare <Kurona, ho avuto disposizioni di rientrare prima per fare rapporto> le spiega ma la gurda con una sorta di preoccupazione che si evince chiaramente dai suoi occhi. Cercherebbe di incrociare le mani davanti al petto all'altezza del plesso solare con le dita della mano destra che si alternano a quelle della mano sinistra ed entrambe si chiudono sul dorso dell'altra mano. Tutte tranne gli indici che, puntati verso l'alto, sono dritti e poggiati l'uno contro l'altro a livello dei polpastrelli: sta provando a formare il sigillo della Tigre. Prova a cercare la necessaria concentrazione per riuscire ad avvertire chiaramente il Chakra dentro di se e per riuscire a manipolarlo e quindi tenta di applicare un fine controllo in modo che una piccola quantità si incanali lungo le linee di flusso tentando di farlo muovere in direzione ascendente lungo il collo e fino alla testa dove tenterebbe di accumularlo a livello degli occhi mantenendo gli tsubo chiusi. Qualora vi fosse riuscito gli occhi andrebbero ad assumere una colorazione bianco lattiginosa e le vene del contorno occhi e degli zigomi andrebbero a gonfiarsi in modo innaturale per la maggiore affluenza di sangue e chakra nella zona agli angoli degli occhi. Se il Byakugan venisse attivato dovrebbe avere una visione frontale di 500 metri, che si estende per 250° arrivando ad una visione laterale di 60 metri. Si guarda nuovamente intorno, vuole evidentemente assicurarsi di essere soli ed ecco che ora e solo ora anrebbe a distendere il braccio sinistro tendendole la mano <stai bene?>[Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Falchetto][Chakra on 60/60 se 58/60][Tentativo Byakugan]

22:29 Kurona:
 Mentre i capelli appena più disordinati del tardo pomeriggio disegnano sulle spalle dei ricci bianchi, gli occhi scivolano ad osservare il viso di Hiashi ed i suoi cambiamenti. Quegli opali divenire luce-- piccoli frammenti di luna posti sul suo viso. E le sue gote bagnarsi di gocce che come insetti, rimangono incastrati in una rete di ciglia allungate e ricurve verso la palpebre inferiore. Le mani si alzano piano, sembrano quelle di un pianista sulla prima nota di un motivo nostalgico, appena ricurve e tremolanti. L'autunno è arrivato con quel sacco gelido sulle spalle, e cel'ha riversato addosso senza darci modo di convincerci che l'estate è oramai finita da un pezzo e che tra poco, dovremmo affrontare nuove e rigide stagioni-- dalla neve, al ghiaccio che decoreranno le terre ninja. Quel falco, un punto nel cielo- spedito a far qualcosa di cui Kurona non sembra interessarsi minimamente, dal punto che è catalizzata da quella sagoma. Da quegli occhi. E' come se in qualche mistico modo, la stesse risucchiando verso di se. Lei, e tutto il suo interesse. L'haori si ripiega rugoso come una vecchia signora sul bicipite, dove per uno strappo d'ilarità.. Kurona sembra vestire degli abiti troppo grandi per quella fisionomia minuta. Arriverà con il viso-- appena allo sterno di Hiashi, con quelle braccia che non sembrano capaci di uccidere e quelle ginocchia, che hanno visto giorni più cheti di questo. S'è sbrigata a saltare da un picco all'altro della missione, guardando una sua genin essere ferita e suo fratello quasi carbonizzato dai jutsu del fu Hiruzen. Come dovrebbe stare allora, in questo spin off di quel filone? Se non-- traumatizzata. Ed è come un altalena che si diverte a far su e giu sulle montagne russe dell'umore. Ha bisogno di qualcosa-- di qualcosa che la faccia star meglio. E se nel vedere che Hiashi, dal canto suo si riserva una migliore cera, tira un piacevole sospiro che le abbassa le spalle-- nel vederlo avvicinarsi ed assicurarsi che sono soli, trova un lieve conforto. Sentendo il suo nome, bruciato su quelle labbra dal ribadire invece quel che chi l'ha comprata le ha donato. La mano opposta a quella di Hiashi scivola sulla sua, carezzando con i polpastrelli il palmo e muovendo i passi come un bambino che ancora non sa camminare, fino a fiondar il viso nel suo petto, irrigidita tanto da tener le spalle issate ed il viso abbassato verso il terreno. La destra scivola sotto il costato e in un moto d'affetto- arriccia un lembo dell'haori di lui posto sulla schiena. <Capisco--> Mugola dolcemente, per quel che riguarda il ritornare prima dal campo di battaglia. E quella domanda: Come sta? Non saprebbe rispondere. <Namikaze-sama mi ha preso di sbieco con un jutsu.. Ma sto bene. S-si-- sto bene.> Gli occhi socchiusi, mentre Hiashi potrà ben vedere alcune lesioni agli tsubo violacei di Kurona -essendo il suo chakra di natura livida-, come se fossero stati rotti in parte da un apporto di chakra enorme all'interno di un corpo che non potrebbe supportarlo ne ora ne mai. L'essere così spossata- così-- turbata, forse è una conseguenza. <Tu? Tu-- invece? Stai bene?> Gli occhi che si alzano verso di lui, da quei tratti spigolosi ma incredibilmente piacevoli alla sua vista, fa scivolar la mano sul viso -la destra, sempre- a sfiorar una chiocca di capelli color delle castagne. [Ck on]

22:47 Hiashi :
  [Cascata] Quella visita inaspettata appare al contempo agli occhi del Chunin come una Oasi nel bel mezzo del deserto dopo due giorni di sete e come la pesante falce della morte che col suo mantello nero si aggira per il campo da battaglia mietendo le vittime che più gli aggradano. Ha un po un concetto ambivalente di quella donna, e la prima parte è sicuramente nata durante il loro ultimo incontro mentre la precedente è maturata durante gli incontri del passato e fatica ad abbandonarlo anche alla luce di una delle ultimi missioni svolte insieme in tempi recenti. La accoglie a se e data la differenza nelle corporature potrebbero anche apparire come padre e figlia, un padre estremamente giovane certo ma si sa che gli Hyuga invecchiano bene no?! Si è assicurato che la zona sia libera e quindi può parlare ed agire con maggiore tranquillità concedendosi si lasciarsi stringere dalla donna ed a propria volta prova a poggiarle la mano destra bendata sul capo ed accarezzarla dolcemente mentre la mancina cerca lei, le sue mani e la sua pelle <non sono un ninja medico, ma ci sono diversi danni all'interno del tuo corpo e non credo derivino da un colpo che hai subito> solo loro sono in grado di attaccare con tale precisione da lesionare gli tsubo ed il sistema di circolazione del Chakra <cosa è successo Ruko?> prova ad abbassare il viso per baciarle la testa, sui capelli e chissene frega di sudore, polvere e tutto il resto <io sto bene, non mi è successo niente> stava per rimaner pietrificato ma tutto sommato gli è andata bene, anche se la risposta forse dovesse essere diversa probabilmente le mentirebbe, ciò che realmente lo preoccupa è quello stato "sconvolto" in cui sembra versare Kurona. Si sente un frullar d'ali, è Hawke che si è abbassato andando a compiere una virata rapida a circa due metri di distanza da loro prima di tornrar in alto [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Falchetto][Chakra on 56/60][Byakugan II]

23:09 Kurona:
 Lei di certo, non può dire lo stesso di Hiashi. Si può dire che questo viso d'angelo abbia di Hiashi una visione più limpida e pura. Certo- conosce le sue gesta, concede l'orrore d'aver divorato il cuore di sua madre e concede l'onore d'esser partito completamente da solo per poter salvarla e sottrarla alle mani nemiche. Quel che potrebbe dire, è che rivede in Hiashi un nocciolo di onore mascolino che non ha potuto fino ad ora rivedere in nessun'altro che le sia vicino, in qualche modo. Un po come guardi un eroe, e ti trovi con gli occhi pieni di lui e delle sue gesta. Certo è, che non lo vede come il suo dolce eroe- lei non è propriamente il tipo che potremmo associare alla tipica fanciulla in pericolo. Un tempo lo era. Un tempo in cui avrebbe fatto qualsiasi cosa per Yukio, asservita come l'ultimo dei topi a lui. Come sua figlia, come sua allieva. Il lato del naso che scivola sul petto di lui, ispira in silenzio rubandogli una parte del suo profumo-- dell'odore della sua pelle. Che sciocchezza. A quest'età assicurarsi che nessuno li veda discutere sotto lo sguardo austero di Madara e Hashirama che da eoni si scontrano in un moto perenne sempre nello stesso punto. E lei, lei alza il viso a guardarli, tra le braccia di Hiashi, mentre questo nota i suoi tsubo lesionati come se qualcuno avesse applicato delle chiusure opposte su di lei, inondandola di chakra che non può controllare. <Uhn..> Le labbra piegate tra di loro, sotto quella mascherina che è stata abbassate, fanno sfuggire un mugolio basso, in cenno di star pensando al come mai lei abbia delle lesioni interne. Oh beh, dannazione-- l'unica cosa che è successa dentro al suo corpo è l'apertura aggiuntiva di alcuni tsubo. <Ho usato incautamente dei sigilli potenzianti..>...<Credo che il mio corpo non sia ancora abituato ad enormi quantità di potere.> Chiosa a bassa voce, distanziando appena il viso dal suo petto. <Ma-- non credo che avrei potuto davvero esser all'altezza del venerabile Hashirama..> Chissà se anche Hiashi li conosce i sigilli potenzianti-- oh beh, del resto son dello stesso grado, anche se Kurona sembra aver fatto più passi. Fino ad esser abile nel potenziarsi delle arti. Il dorso della sinistra si alza a passare sotto la gota ancora umida. Solo un po di tensione- ecco. Un po di tensione e un po di paura, per tutto quello che sta succedendo dentro e fuori dalla testa di Kurona. La guerra-- la guerra non da sosta a mezzo respiro da parte della Kokketsu che non riesce a sopportare proprio-- tutto tutto. Socchiude gli occhi, posandoli sugli opali splendenti di Hiashi. E il suo esser uscito indenne dalla battaglia contro Tobirama e l'anziano Sukui. Lascia che la saliva scenda piano a scaldarle la gola. <Mhn-- mi dispiace, per averti disturbato.> Alla fine- perchè giustamente, dopo la battaglia, s'è messa a cercar lo Hyuga con una foga tale, da spaventare persino lei. Ma voleva solamente sapere se era tutto okay-- se stava bene. Se-- si, se era tutto intero. Le eclissi che passan sul suo volto e come il tramonto, scivolano a terra tra il battito furioso delle ali del Falco che torna a volar in direzione del cielo. Del resto tra lei e Hiashi, non c'è niente che li leghi. Se non una notte. Ed una macchia sul petto dell'uomo, nascosta sotto l'haori. <E' che-- sto combattendo troppe battaglie e non sono sicura di poter riuscire a rimaner in piedi senza sputar il mio sangue sulla polvere. La povertà dell'Erba. I kage.> Combatte ogni battaglia eppure, in qualche modo, non sembra mai a casa. Scuote appena il capo, facendo oscillare la coda tra le scapole. <Cosa stavi facendo--? Non vai a mangiare?>

23:29 Hiashi :
  [Cascata] Corruga la fronte il moro sentendo le parole di Kurona, anche se non si nota molto per via della ragnatela meno evidente di vene gonfie che si allunga anche sulla fronte stessa <Hai riportato delle lesioni interne, molto simili a quelle che potrei creare io> le fa sapere ed è così dato che il principio del Juken è proprio quello di infondere chakra attraverso gli tsubo del nemico sovraccaricando il sistema tanto da portare a disturbi della circolazione del chakra ed anche la paralisi temporanea degli arti <nessuno di noi potrà mai essere all'altezza delle figure che sono state riportate in vita attraverso quell'indegna arte> che non conosce in effetti ma la considera altamente sporca perchè va a risvegliare il sonno di coloro che dovrebbero riposare in eterno. Non le impedisce nessun movimento ma sembra non voler permetterle di allontanarsi più di tanto, con la mano fasciata prova ad accarezzarle entrambi gli occhi come se volesse asciugarli con quel gesto <se mi avessi arrecato disturbo ti avrei già cacciata> no, troppo Hyuga per farlo ma suona bene a dirlo...magari anche a sentirselo dire <Non pensavo saresti venuta a cercarmi> si, beh questo lo ha spiazzato <avevo intenzione di venire io, ma impegni arretrati richiedevano la mia urgente attenzione> le spiega perchè in fin dei conti è vero, il pensiero lo ha avuto e come non potrebbe esserci proprio lei nei suoi pensieri. Chi dovrebbe esserci se non lei? <Posso offrirti riposo, un luogo sicuro e tranquillo dove recuperare le energie fisiche e mentali prima che tu torni alla tua vita ed ai tuoi doveri> non serve specificare il luogo no? <da dopo lo scontro non ho ancora avuto il tempo di mangiare> spiega ancora <tu sei affama? sei stanca?> Konohano fatto e finito insomma! <Ruko, vorrei mi parlassi in dettaglio della situazione di Kusagakure ed anche dei Samurai> non glielo nasconde <se non ti è di peso> ma alza lo sguardo al cielo, controlla la posizione di Hawke che non è propriamente un animale notturno e difficilmente tornerà con qualche preda[Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Falchetto][Chakra on 54/60][Byakugan II]

23:48 Kurona:
 Quella presa che vorrebbe trattenerla a lui, le scioglie il cuore come farebbe un coltello dalla lama calda su un panetto di burro. Quelle dita arricciate sul suo haori s'irrigidiscono come a volerlo cucire sulla propria pelle a far di lui il suo piccolo abito per il resto della sua vita. C'è qualcosa di così dolce e diverso in Hiashi. Qualcosa che la spinge a non rifuggerlo ma a cercarlo, come ha fatto oggi-- con una vena d'imbarazzo. Alle sue parole che si riferiscono al Juken, abbassa appena gli occhi- ignara di quale arte caratterizzi il dobujutsu dell'altro, guardandosi il petto dove spesso e volentieri si diverte a pensare ai suoi tsubo come piccole bocche da cui esce un filamento argentato -dal punto che essa non è neanche conscia dalla natura nefasta del suo chakra a causa del suo potere innato- facendo colar lo sguardo che come miele, carezza il suo stesso petto. <??> Le sopracciglia s'arricciano perplessa-- sa di aver usato un quantitativo esponenziale del chakra -e la player non dice che era tentata di usare il duecento percento sulla statistica per quel jutsu dannato- e di esser enormemente stanca nonostante a livello fisico riporta ben poche lesioni. E per questo sospira dalle narici scrollando le spalle come a volergli rispondere di non saper come può essersi provocata determinate arcane lesioni. Le labbra che scivolano dal petto alla base della gola dello Hyuga, posando all'apertura dell'haori un bacio dolce-- quanto debole. Un po come il fantasma del passaggio dello stesso, che ti fa dubitare che questo sia realmente arrivato. <Non ti preoccupare-- son venuta io-> A cercarlo, eh-- non pensiamo male. E con quello, lascerebbe una carezza tra le sue scapole, che s'abbassa appena, a coccolarlo in quell'abbraccio. Nel distanziare il viso, annuisce alla sua domanda; E' affamata? Incredibilmente, lo è. Ed è anche tanto stanca da poter crollare sotto la carezza di lui che le asciuga le lacrime facendole incrinare il viso appena. <Si, un po.> Signori e signore-- rullo di tamburi, cosa mai successa prima: <Se vuoi, posso cucinare la zuppa di Miso.. Dato che inizia a fare freddo..> Ebbene si-- oddio! Sembra quasi una donna vera! Sulle gote un'alone rossastro tradisce il suo imbarazzo nel--proporsi di cucinare. Non l'ha nemmeno mai fatto con Yukio perchè-- con lui è trattata come una regina. E hanno una cuoca. Preme appena le labbra tra loro, cercando d'intercettare la sua mano -quella che l'aveva carezzata- scivolando con le dita tra le sue. <Va bene-- hn. Ma non qui.> Oh, da quel che ha capito Rizu potrebbe esser anche alle sue calcagna, anche senz'esser una traditrice dei Kami Kashin, potrebbe benissimo volerla tener d'occhio. E anche se Hiashi ha gli occhi più potenti di un fucile russo ad alta precisione-- lei non può saperlo-- certo.

00:07 Hiashi :
  [Cascata] Se le loro mani non grondassero sangue si potrebbe quasi pensare a loro due come una coppietta qualsiasi guardandoli in questo frangente ed invece uno sfrutta le proprie abilità per colpire con violenza immane ma senza rinunciare all'eleganza del proprio clan mentre l'altra lacera con le sue armi e da sfogo al proprio arcano sangue nero nei modi più impensabili ed efficaci riesca ad ideare. Insomma lo Yang dei loro Yin nascosti. Seppur le sue attenzioni siano riversate su Kurona, non perde la concentrazione su Byakugan che sfrutta per controllare che nessun pericolo possa coglierli in un momento come quello e spezzare i loro discorsi. Si sente sfiorare appena, al collo, sono quelle labbra che ha tanto desiderato l'ultima volta e che quasi gli hanno fatto perdere il cotrollo anzitempo; le sorride con il sorriso più dolce che riesca a fare <sono contento che tu sia qui> perchè negarlo dato che si tratta di ciò che pensa realmente <Mi farebbe piacere se cucinassi per me> risponde senza esitazione ma è con altrettanta prontezza che prova lentamente ad allontanarsi da lei, di mezzo passo appena affinchè possa abbassarsi con una maggiore libertà di movimento e senza neppure chiedere dando fondo probabilmente a tutta l'iniziativa di cui è capace cerca di sistemare il proprio braccio mancino dietro le ginocchia della donna ed il destro dietro la schiena per provare a tirarla su e prendela in braccio. Dato che è stanca <non qui> ripete annuendo e subito dopo <hai intenzione di accettare la mia proposta?> ma prima che possa realmente rispondere <tappa le orecchie un attimo> e potrà vedere, che sia in braccio a lui o no, come il moro vada a sistemarsi le labbra inumidendole appena prima di emettere un solo lungo ed acutissimo fischio che sembra riecheggiare in quelle lande ed in quella vegetazione ed un grido di risposta arriva. Hawke è stato addestrato a tornare dal Chunin sentendo quel fischio [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Falchetto][Chakra on 52/60][Byakugan II]

00:23 Kurona:
 Beh- da una parte è incredibilmente vero. Come possano trovarsi in maniera tanto candida persone che candide non lo sono mai state. E come avrebbe potuto mai immaginare tanta dolcezza tra le mani di Hiashi che quando lo conobbe, camminava con il viso basso ed una maschera in faccia che potesse nascondere quegli sfregi. Ricorda ancora il piccolo Eiji tra le sue braccia, tendere le mani verso il viso di quell'eroe silenzioso e composto, che dava tutto il merito a chi mostra per gli shinobi il puro calore di una famiglia. Chissà... Chissà se è questa la volontà di fuoco. Si perde per un attimo a pensare a quel momento, tra il corteo di geishe che l'aveva accompagnata ad assistere agli esami della sua allieva ai tempi della guerra di Ryota- giusto tre o quattro anni prima. Sfiata dalle narici un sospiro che sembra esser singhiozzato. E' come quando piangi per nervosismo, in quel modo nevrotico, e non riesci a smettere. E la sua dolcezza non l'aiuta affatto. Come se fosse tra le braccia di suo padre- o del suo amante, spinge appena la fronte a cercar conforto, qualche secondo, prima di guardarlo allontanarsi con quel sorriso tanto dolce da farle venir voglia di replicarlo in un modo goffo ed insicuro. E' tanto, troppo tempo che non cucina per un uomo-- effettivamente. Abbastanza da farla sentire appena in imbarazzo quando lui la prende in braccio. <Nh- Ai--> Quell'assenso alla sua proposa mugolato, dolcemente- mentre si rannicchia nel suo petto e s'accinge a tapparsi le orecchie ponendo i palmi sui padiglioni, mentre i capelli bianchi scivolano come piume nell'aria, addosso alla spalla del moro, come una pelliccia albina. Chiude appena gli occhi, a quel fischio, avvicinando i polpacci sul suo braccio e, facendo scivolare il suo dietro il collo dello hyuga, così da sostenerti.<Nh-- Hiashi-- G-Guarda che riesco a camminare--> Such cavelleria inaspettata. Va bene che è fuori come un uovo, però ha solo subito una palla di fuoco sulla schiena da un tessai! <Sono-- sono solo un po debole, tutto qui--> E vabbè, brontolerà per tutto il viaggio, ma la conosciamo oramai. [cambio chat]

00:48 Hiashi :
 Brotonlando verso Sud e vado via vado via... no quello era "rotolando". Gli incontri tra questi due shinobi si possono contare sulla punta delle dita delle mani ed irregolarmente dispersi nel corso degli anni con momenti di maggiore vicinanza ad altri di completa indifferenza almeno fino all'incontro di alcune sere fa. Molto del Chunin è cambiato in questo lasso temporale, è cresciuto sicuramente e la visione di alcuni concetti è stata modificata mentre altri sono stati semplicemente rafforzati e tra questi non c'è sicuramente anche il relazionarsi con il sesso opposto in modo maggiormente carnale dato che sotto questo punto di vista il moro sembra avere ancora la visione "romantica" ed idealista che potrebbe avere un bambino di 11 anni. Nella realtà, nella cruda realtà di un mondo fatto di violenza soprattutto quello degli shinobi forse non sembra esserci spazio per simili concetti che per di più nel caso di questo duo vede estendere il rapporto oltre i confini del proprio paese, il paese per il quale si combatte. Sta di fatto però che nonostante i brontolii della Special cercherebbe di non lasciarla andare e di condurla in braccio fino alla propria abitazione. Una dimora di modestissima fattura e grandezza ma tenuta al meglio dal moro che ha in quella abitazione l'unica eredità lasciatagli dalla sua famiglia oltre agli occhi di suo padre che rivivono attraverso il chunin <Non ho grandi possedimenti> quasi si giustifica e solo una volta raggiunto l'uscio proverebbe a poggiarla delicatamente a terra. Una delle tante, tipiche abitazioni giapponesi che ha come unico difetto il fatto di aver il giardino sul retro riconvertito in stalla e voliera per i due animali di cui si prende cura. Oltre l'ingresso la pavimentazione è composta dai pannelli caratteristici che formano un corridoio ad L: la prima stanza a destra è la sala da pranzo; sulla sinistra invece si trovano la cucina prima ed il bagno poi mentre una volta girato l'angolo si trovano due porte l'una affacciata sull'altra che nascondono le due camere da letto. All'interno delle mura del villaggio si sente al sicuro quindi niente più Byakugan ed Hawke torna sul proprio trespolo senza difficoltà [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 52/60]

01:14 Kurona:
 Nonostante le lamentele-- è rimasta li rannicchiata tra le sue braccia, disattivando il chakra che--come hanno varcato le mura, s'è spento come una serie di lanternine dal vetro violaceo sotto gli occhi di Hiashi. Proprio mentre da qualche parte nel mondo, quello che fu il suo migliore amico in principio, e poi il suo aguzzino, esala il suo ultimo respiro. E lei diviene in quel gesto di spegnere il proprio chakra, più donna che kunoichi. Socchiude appena gli occhi quando i tabi di legno si posano a terra, obbligandola ad arretrare appena i piedi per farli scivolare via dalla loro posizione ed abbandonare le scarpe in quello spazietto che dovrebbe esser riservato a tutte le calzature. I capelli morbidi scivolano in avanti, non appena si ricurva per curiosare in giro con gli occhi. Non è poi tanto diversa dalla sua Okiya. O almeno, quella che fu la sua Okiya qualche tempo prima, distrutta dopo la guerra di Ryota o nel mentre. Le labbra appena schiuse, muovendo il primo passo e lasciando che l'haori bruciato in combattimento scivoli carezzando per terra, carezzandole le braccia, prima di rimanere inerme su qualche poggino trovato per strada. Ha dei passi lenti, silenziosi, con cui accompagna il rimembrare degli argomenti che lo Hyuga le ha richiesto. Lo fa in silenzio. <Essenziale-- come la tradizione.> E' solo un brusio di parole mentre rivolge lo sguardo alla prima finestra. Il sangue nero visibile solo flebilmente ora, oltre la pelle marmorea della giovane donna che si limita a spostarsi in direzione della cucina che dovrebbe esser in fondo al corridoio-- subito dopo il bagno. I capelli che oscillano piano e le mani che si muovono a prender il laccio per i capelli, lasciandoli ricadere prima liberi-- <Kusa-- Kusa soccombe. Prima ancora della stagione calda iniziarono a salire esponenzialmente le tasse, quelle che si pagano solitamente per gli appovigionamenti e per pagare il salario degli operai del governo..> Sai piccole riparazioni, rinforzi, missioncine, insomma-- anche Konoha una volta ogni tanto pagherà delle tasse per queste cose. Lei, fruga nella roba nella cucina di Hiashi, mettendo sul fuoco un pentolino pieno d'acqua e ponendo sul pianale il taglia-verdura e il coltello (che potrebbe trovarsi anche addosso per altro-. <Cifre esorbitanti, a stento io-- ai tempi, riuscivo a mantenere la mia casa del tè ed anche quelle tasse. Come seicento ryo-- forse cinquecento..> Abbassa il capo mentre la sinistra fa scivolare il negi-- incapace di usare delle velocità prettamente umane, il viso le si arrossa appena per lo sforzo. I capelli raccolti nel tragitto in uno chignon disordinato, scivolano in ciocche bianche e una frangetta sulla fronte pallida, ed ora, si muovono nel vento, mentre si muove con il suo quipao gigio ancora in parte composto. <Come potrai ben immaginare, nel gro di uno o due mesi che le tasse non calavano, iniziarono i contadini a subire degli scompensi economici, fino a non riuscir più a pagare le tasse... E quindi, mandarono squadre a fare-- gli strozzini.. Ora tutto quello che so, è quello che vedo e so dall'esterno di Kusa. Hanno chiuso le porte impedendo a chiunque di entrare o uscire come vorrebbero. E il governo ha tolto il corpo di Shinobi-- facendo subentrare un corpo di.. Samurai? No-- non noi. Altri samurai.> Dato che gli unici Samurai noti, o quasi, son i Kami Kashin, appunto. No, altri houjuster votati alla katana. Sospira, passando la lama del coltello sulla verdura -molto simile all'erba cipollina- che tenta di raccoglier con il filo, per poi buttarla in un acqua che già-- sta bollendo. <Ora si respira un aria tesa, dentro quelle mura. Sono tutti in fermento. Come se al primo fiato potesse scoppiare una bomba.>

01:34 Hiashi :
 Ed una volta in casa la lascia vagare, fare, girare, cercare e trovare ciò che le serve lasciandola esplorare quello che è il suo "luogo sicuro" ma la guarda sorridente come se una parte di se avesse sempre desiderato vedere quella scena o una scena simile, sol che se ne sta rendendo conto solo in questo momento. Che stolto che è stato <Non ho bisogno di molto> e si l'arredamento è veramente il minimo indispensabile quasi spartano si potrebbe dire. Non mancano le "comodità" in caso di ospiti ma il moro non è il tipo da avere spesso gente che vaga per casa; la osserva mettersi all'opera iniziando la preparazione di quella zuppa probabilmente leggermente in anticipo sul periodo ma pur sempre gradita e provando ad accarezzale il collo nudo con le dita <posso aiutarti?> non dimentichiamoci però di discorsi più seri che sono quelli riguardanti Kusa <Tasse così alte sono irragionevoli, neppure in tempo di Guerra Konohagakure ha mai imposto tassazioni neppure lontanamente paragonaboli a queste> si sente l'indignazione nel proprio tono mentre comincia a tirar su le maniche del Kimono dopo aver lasciato a propria volta l'haori all'ingresso insieme anche alle proprie armi <Protrarre una situazione di questo genere non può portare a nulla di buono, io non l'ho vissuta ma questo Villaggio porta ancora i segni della Guerra Civile: Kusagakure rischia di capitolare sotto le sommosse cittadine> si porta una mano al mento abbassando lo sguardo <un nuovo gruppo di spadaccini che non sono i Samurai di Mifune, una situazione decisamente delicata per azioni solitarie. Una sola scintilla e potrebbe scoppiare un incendio> e le mura chiuse non sono certo un aiuto <sono contento che tu non rischi di rimanere coinvolta in questi scontri> è lì a Konoha no?! Almeno per ora. Il sorriso dello Hyuga però si distende particolarmente quasi come se stesse abbandonando ogni remora e decide di rilassarsi al punto da disattivare perfino il proprio chakra <sei dolce a cucinare per me>

01:49 Kurona:
 Gli occhi rimangono bassi sul suo tagliere, mentre la destra stringe il coltello e la sinistra porta una carota al centro del tagliere presa qualche istante prima da qualche posto(?) nella cucina di Hiashi-- probabilmente in qualche cassetta dove un tempo si radunava la verdura presa ai campi direttamente, essendo Konoha particolarmente ricca a differenza degli altri villaggi. Prima il filo passa su questa togliendone la parte di buccia sporca solitamente di terriccio e poi, la taglia a rondelle spesse, a viso basso per poter ascoltare i passi di lui nei paraggi. E' buffo vederla in questi panni-- no? Le manca un panno in testa e qualche marmocchio attorno per poter sembrare veramente una di quelle donne da sposare e da tenersi sempre attorno quando si vuole un poco d'amore a fine missione. Gli occhi rimangono lì, ma-- lo ascolta, tanto che si trova a chinare leggermente il capo di lato sotto il passaggio della sua mano e-- socchiudendo appena gli occhi per il piacere di quella carezza così-- dolce. Eppure, ancora non sembra porsi nessuna problematica. Non sembra chiedersi cosa stia succedendo tra quelle due anime, chiuse in questo quadretto utopico per il mondo che calpestano. Le ciglia si alzano su di lui, quando le passa di lato carezzandola, riservandogli un sorriso infinitamente dolce. <No, non preoccuparti..> Non c'è bisogno che anche Hiashi cucini- soprattutto per il fatto che la zuppa di miso è una ricetta infinitamente facile da fare in poco tempo-- senza per altro necessitare di salatura quindi e quasi sempre perfetta -soprattutto quando si tratta di Kurona che essendo anemica, esagera sempre volentieri con il sale(?)-. <Già..> Ed anche le carote, dentro alla pentola finendo solamente per farci scivolare la pasta di miso -che è una crema di soya fermentata usata anche per altri piatti tipici quindi, fingiamo che Hiashi cel'abbia da qualche parte- e prender il mestolo. <La situazione è questa-- per ora. Una situazione di stallo. Io da fuori non posso tenermi informata, ed al momento quel che so son le voci di qualche carro che entra e esce. C'è un calo di morte, fame, povertà. L'erba non riversa in un bello stato. Eppure, i mali maggiori arrivano in silenzio-- non è vero?> Come quando ci si ammala e lo si scopre solamente una volta che si è dal dottore. Socchiude appena gli occhi, mentre il mestolo si cura di far sciogliere la pasta e il viso, finalmente si alza a cercare Hiashi. Il profilo del naso scivola a sfregare sul suo collo- dolce- come un gatto che fa le fusa. <Avresti-- un haori da imprestarmi?> Qualcosa da mettersi, insomma-- per non rimanere con quei vestiti sporchi.

02:06 Hiashi :
 Lui non deve far niente per cui non gli rimane che godersi quel momento che beh diciamocelo ha del paradossale per chi conosce il quasi asessuato Hiashi e... beh Kurona non ha bisogno di presentazioni giusto? Giusto! Per cui può concedersi far vagare la mente a quelle che potrebbero essere le conseguenze di una situazione tanto critica come quella che è venuta a crearsi a Kusa <Hai perfettamente ragione, i peggiori mali nascono ed uccidono nel silenzio più assoluto> si sente chiara la sua preoccupazione <la povertà porta fame e malattia> la prima possibile soluzione che gli viene in mente è allestire un "capo profughi" a shukosato e sfondare le porte della città del Paese dell'Erba invitando i cittadini ad uscirne ma il costo che dovrebbe sobbarcarsi Konoha è enorme e non è certo che sia sostenibile e comunque sarebbe solo un palliativo che non risolverebbe il problema alla radice; altra soluzione sarebbe spiare dall'interno il comportamento dei Consiglieri e del corpo politico tutto ma con le porte chiuse ormai entrare sarà particolarmente complesso senza contare che non sanno nulla di questa corpo di Shinobi; altra possibile soluzoine ancora sarebbe chiedere l'intervento diretto del Tessai Yukio. Tutti i suoi pensieri però vengono spazzati via insieme alla tensione che quel momento concitato di Kusagakure aveva creato nel suo corpo da quel semplicissimo gesto della Spadaccina Genjutser che lo accarezza con il suo volto riportandolo con i piedi per terra per quanto possa essere con i piedi per terra in questo momento <In fondo al corridoio, la porta a destra> la sua vecchia stanza, quella che ha usato fino alla morte della nonna <troverai i miei abiti, prendi pure ciò che desideri> non si è sbarazzato di tutto ciò che apparteneva all'anziana ma sarebbe alquanto macabro no?! <puoi fare il bagno se vuoi nell'attesa che sia pronto> ma c'è anche un altro pensiero che lo angoscia <di Mifune invece potresti parlarmene?> anche dopo il cambio, il bagno, la cena... senza fretta insomma

02:19 Kurona:
 Ancora il sentore di quelle dita sul collo, è come quando passi un lembo di seta sulla pelle ed ancora dopo la sua sparizione riesci comunque a percepirlo costantemente li a coccolarti. Quando il miso sciolto rende l'acqua opaca-- ricca di pezzetti di verdura e quell'odore salato e invitante della soia, gli occhi si fanno una fessura e il naso prende a rubacchiare stralscichi d'odore dall'aria che diventa satura di qualcosa che lontanamente-- Kurona riconduce alla famiglia. Sarebbe bello, non è vero? Che questo manga finisse qui e si concetrasse su questa scena, lasciando questo cuore di pace tra guerre e morti. Anche lei lo pensa-- forse è la prima a desiderar di possedere tutto questo. Ignara che negli occhi perlacei dello hyuga si nasconda lo stesso identico desiderio rivolto a lei. Si ritrova ad abbassare il capo nelle sue parole, concordandone. Sa bene che dalla fame nasce la malattia. Semplicemente con un accumolo di morti che il consiglio par sbrigare allestendo falò proprio di notte al centro della piazza dove spesso s'era trovata a passare le sue giornate in pattugliamento. Abbandona il mestolo di lato, posando il coperchio sulla pentola con un pezzetto rialzato per far passar uno strato sottile d'aria e non far schiumare le bolle come di solito capita se il fuoco è troppo alto o se va troppo a lungo. Abbassa il fuoco per una cottura lenta, diminuendo il borbottio di quelle bolle-- concedendosi a Hiashi-- finalmente- dopo tutta la dolcezza che le ha riversato addosso. Era stata presa dal discorso- qualche istante prima- da non riuscire addirittura a dar peso a quelle parole che- per certi versi, risultano nella pelle di Kurona tanto importanti da farle mancare un battito- ora che ci ripensa. Scivola con ambo le mani sull'haori di lui, arricciandolo sotto i polpastrelli. <Nh-nh--> Ha recepito il messaggio ma- perchè privarsi dell'altro tanto a lungo? <Sai che in qualità di kunoichi dell'erba-- io son in dovere di partecipare. Se necessario, di guidare, questa guerra?> E' un sussurro basso- per non illuder Hiashi del suo astenersi dalla guerra. Non potrebbe mai farlo. Ne andrebbe del suo onore, dei suoi valori. Morire, morire in battaglia prima di tutto. Quasi sembra distogliersi dal concetto Samurai del preferire il seppuku, alla morte in battaglia. Si allunga a sfiorargli le labbra con le sue, carezzandogli con i polpastrelli il collo. <Se vuoi saper qualcosa di Mifune--- devi fare il bagno con me. Qui- ci vuole ancora del tempo, prima che sia pronto..>

Due impensabili shinobi che si cercano
che si trovano

e che cucinano zuppa di miso mentre parlano di guerra
lo stereotipo della coppia normale!