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con Ketashy, Furaya

23:06 Ketashy:
  [sentiero-prateria della memoria] Passeggia con andatura lenta, senza una meta ben precisa, è uscito per fare due passi e fumare una sigaretta che stringe tra le labbra, mezza storta e ormai giunta quasi al termine. Chioma rossa legata, che ondula ai rispettivi passi mentre prosegue lungo il sentiero sterrato. Mani ferme in tasca e sguardo che punta dritto in avanti. La luna in cielo illumina il suo cammino, non sembra esserci anima viva intorno, regna un silenzio assoluto. Pace e tranquillità, proprio quello che stava cercando dopo una lunga giornata di allenamento, la sera come sua abitudine preferisce trascorrere un po’ di tempo da solo, lontano da tutti. Per questo si trova alla prateria della memoria, di solito a quest’ora è molto difficile incontrare qualcuno. Non indossa alcun indumento ninja, se non i guanti e il coprifronte, si presenta con dei jeans neri strappati, poco sopra la vita di questi, sul fianco destro ha legato alla cinta il porta kunai/shuriken. Ha una maglietta bianca con il simbolo del clan Nara dietro la schiena. Gli avambracci sono interamente ricoperti da dei tatuaggi tribali. Una serata come un'altra insomma, ci starebbe un salto al vecchio chiosco di ramen dove è solito andare, un po’ di sakè questa sera non guasterebbe, ma è troppo stanco per andarci e inoltre non ha tanta voglia di socializzare. Sono mesi ormai che si è completamente isolato da tutto ciò che lo circonda, senza rendersene conto, sembra quasi essere sparito nel nulla, la fissa per l’allenamento lo sta pian piano portando a perdere i contatti con le persone a lui più care, inoltre sembra che anche il fisico stia iniziando a risentirne. Le gambe sono leggermente indolenzite per lo sforzo intenso di oggi, per non parlare della schiena. Mano sinistra che esce dalla tasca per prendere la sigaretta con il pollice e l’indice, il fumo iniziava ad essere fastidioso per gli occhi. Aspira intensamente una delle ultime boccate, ormai è quasi terminata e la cenere cade da sola…

23:13 Furaya:
  [Prateria - Cimitero] Prateria della Memoria, in una candida notte estiva. Perché si trova in un luogo adibito a Cimitero se non andar a trovar qualcuno di caro? Appena uscita dall'Ospedale, ha optato per dirigersi verso la tomba di Kaneko Uzumaki. Sua madre. Indossa un abito adatto alla situazione: uno Yukata corto, ma senza maniche né spalle. Queste ultime, infatti, sono scoperte assieme al resto delle braccia. Anche dietro. Involontariamente, l'abito lascia scoperte le scapole e ciò che vi è al centro. Non avendo capelli - avendogli rasati per via di una gravissima ferita - le spalle sono nude, libere. Così come le cicatrici innumerevoli su braccia e parte superiore. Tra le scapole, è presente il marchio a fuoco, recitante: "Proprietà di Ryota Nara". Le mani stringono un mazzo di viole, le preferite di Kaneko. Ai piedi, porta un paio di sandali ninja di colore nero, alti fin sotto le rispettive ginocchia e rinforzati in metallo. Contro il fianco mancino, ha invece un fodero, al cui interno è tenuta la Katana. Non ha altre armi con sé. Ha preferito lasciarle nella propria dimora nel Quartiere Nara. E, infatti, nella parte posteriore del vestito, proprio sotto il marchio a fuoco sulla pelle, sbuca il simbolo dei Nara in piccolo e di colore bianco, cosicché sia visibile anche sul tessuto nero. Anche il capo è fasciato da una bandana dello stesso colore, per nascondere la testa calva. Sempre colpa d'un fato avverso e mai benevolo nei suoi confronti. Giunta in prossimità della tomba, non molto dopo l'inizio della Prateria della Memoria, espira. <Tutti devono vedere quello che ci ha fatto, mamma.> Piega la testa verso la spalla manca, senza salutarla. Fissa la lapide, le labbra assottigliate. Altre cicatrici sono quelle che si sono aggiunte al proprio corpo. Infatti, ne spicca una lungo la coscia destra, là dove il femore è stato rotto. Un'altra è sul capo, seppur piccola e, ora come ora, nascosta dalla bandana. <Anche da morto..> Sussurra, socchiudendo le palpebre. <..anche da morto..> Ripete, digrignando i denti. <..ANCHE DA MORTO.> Stringe le mani, quasi volesse distruggere anche i fiori. Si calma, o tenta di farlo. Sa benissimo che in caso di forte emozioni, non riesce a controllare lo Yoton come si deve. <..continua a prendersi gioco di me..> Si accovaccia, una figura ben conosciuta in quel di Konohagakure in mezzo al Cimitero. E quivi comincia a sistemare i fiori. Il coprifronte è ben visibile attorno alla gola. Il vestito è piatto, coprente fino a metà coscia. [Chakra ON]

23:31 Ketashy:
  [Prateria - Cimitero] Cenere che cade sulla maglietta bianca, impreca andando velocemente a pulirla come può con la destra. Un ultimo tiro, lungo e intenso e la getta lontano, il fumo esce dalle narici. Non dovrebbe fumare cosi tanto, ma non ci pensa nemmeno a smettere. Le mani vanno dietro la nuca sotto la folta chioma rossa, si stiracchia per bene la schiena, ormai stanco di camminare, ed è in quel momento che senza rendersene conto si ritrova nei pressi del cimitero, vicino l’ingresso principale. Senza motivo decide quindi di accedervi, nessuno dei suoi cari è li dentro, sua madre è ancora viva, di suo padre si sono perse le traccie molti anni fa, un traditore dicono al villaggio, un mukenin. Non lo ha mai conosciuto e del resto nemmeno gli importa, un carattere freddo il suo, non ha mai sentito la mancanza di una figura paterna. Varcato l’ingresso prosegue all’interno nell’intento di trovare un posto dove sedersi, lo sguardo va a posarsi su alcune tombe leggendo alcuni nomi, quando all’improvviso un brivido sale lungo la schiena. Una figura femminile di spalle proprio davanti a lui, nel bel mezzo del cimitero, sola. Si blocca per un istante per poi riprendere a camminare in sua direzione. Chi sarà mai? Di certo non un fantasma, almeno si spera. E’ buio e la poca illuminazione presente gli fa notare i simboli dietro la schiena quando ormai si trova a pochi metri dalla ragazza. A primo impatto è il simbolo Nara a rassicuralo, a sorprenderlo invece è il marchio a fuoco. <Ciao..> esclama, nulla di più stranito di vedere a quest’ora una ragazza nel cimitero, curioso di sapere chi possa essere aspetta solo che si volti verso di lui…

23:45 Furaya:
  [Prateria - Cimitero] Sistema i fiori, togliendo quelli vecchi e secchi che - da mesi addietro - non ha cambiato. Non ha avuto tempo e, oltre a lei, nessuno va a trovare Kaneko. La moglie di Ryota Nara. Chi andrebbe mai a trovare una donna simile? Tralasciando il fatto che sia morta prima che il marito gettasse l'Alleanza Ninja nel caos, tre anni addietro. Il respiro è regolare, perfettamente calmo. Solo il battito cardiaco sembra un poco più accelerato. Inginocchiatasi, resta in quella posizione per poter meglio guardar la lapide che ha davanti a sé. <Eri.. Così bella.> In quella sorta di Illusione così reale. Un'Illusione che ha avuto risvolti anche nella vita reale. Riesce a camminare correttamente, per fortuna, e non ha portato danni cerebrali per via della frattura al cranio che le stava costando cara, però non dimentica. Non dimentica ciò che l'Ex Capo Clan Nara le ha fatto. <E lui ti--> Si blocca, sobbalzando addirittura. I nervi a fior di pelle. Volge repentinamente il capo verso la figura che l'ha chiamata e che non ha mai visto prima. <Non si origliano le preghiere altrui.> Che poi non stesse pregando sono soltanto dei piccoli ed insulsi dettagli. Gli occhi azzurri si focalizzano in quelli scuri altrui, squadrandolo dalla testa ai piedi. S'erge, successivamente, nei suoi appena centosessantacinque centimetri e appena cinquanta chilogrammi. Una figura minuta, spalle strette ed esili, gambe altrettanto magre. Le forme, sì, ci sono, ma sicuramente non esagerate. <Chi ha avuto l'onore di interrompermi?> Cerca di distender le labbra rosee in un piccolo sorriso che, a conti fatti, sembra nient'altro che uno storcer delle carnose appena accentuato. Ha ben poca voglia e motivazione per sorridere, quest'oggi, così come nei giorni - negli anni - passati. Una Consigliera negativa, in tutto e per tutto. <Sei di Konoha?> La miseria, gli sta facendo l'interrogatorio. E' anche vero che è sempre stato il suo compito, ma dovrebbe trattenersi; anche se - considerato l'allarme attuale - non c'è mica tanto di cui stupirsi. Son stati riportati in vita ben quattro Kage, mica cazzi. [Chakra ON]

00:07 Ketashy:
  [Prateria - Cimitero] La ragazza si volta e alle sue parole capisce che forse si è intromesso in una situazione un po’ intima..certo sorpreso un po’ dall’ora un po’ inusuale cosa ci potrebbe fare mai una persona al cimitero se non far visita ai suoi cari? Scruta attentamente la ragazza che innocentemente, come giusto che sia lo assale di domande. La osserva per qualche istante senza dire nulla. Dalla voce intravede il dolore profondo che si porta addosso. <Chiedo scusa…non volevo origliare nulla> anche perché si ha sentito farfugliare qualcosa, ma senza capire esattamente cosa stesse dicendo <Mi chiamo Ketashy..> si interrompe per qualche secondo proprio quando i suoi lineamenti inziano a sembrare familiari..conosce pochi membri del suo clan, ma lei l’ha gia vista da qualche parte < Ketashy Nara> aggiunge < non era mia intenzione disturbarti..> pacato cerca in qualche modo di scusarsi < ..sei un Nara anche tu a quanto pare…il tuo nome?> curioso di sapere chi sia, è certo di conoscerla, ma ha come un vuoto di memoria. Lo sguardo va a posarsi ora sulla tomba della madre ed è in quel preciso momento che capisce chi ha davanti “Furuya Nara..è lei” famosa in tutta Konoha, ha sentito spesso parlare di lei..

FREEZE

23:06 Furaya:
 Spalle e schiena diritte, capo che lentamente viene reclinato verso la spalla manca. Le braccia si sollevano, andando a piegarsi sotto il seno. Agita la mandritta nell'aere, socchiudendo per un attimo le palpebre. <Non importa. Non volevo sembrare così aggressiva.> Volge l'attenzione alla lapide che ha di fianco, prima di tornar a guardare direttamente Ketashy in volto. <Nara?> Le balza subito all'orecchio il nome del loro Clan. Apre un po' di più le palpebre, guardandolo dalla testa ai piedi. <Eppure..> Aggrotta le sopracciglia. <..nel Quartiere Nara non ti ho mai visto.> Forse perché non abita al Quartiere? Anche lei non è mai stata una "Cliente" abituale di quel luogo, almeno finché non ha deciso di cambiare vita. Ricordiamo che è divorziata(?), nonostante abbia soltanto ventitré anni. <Sì, appartengo al Clan Nara.> E lasciamo stare il fatto che suo padre era il CapoClan venti anni prima. C'è chi lo sa, chi no. E per chi non lo sa è meglio così, sicuramente. Il fatto che sia conosciuta come la figlia di Ryota Nara - il peggior nemico in assoluto che la Foglia abbia avuto - però non giova alla sua sanità mentale né fisica. <Furaya..> Si presenta, tendendo il braccio destro in avanti, col palmo aperto. Oh, finalmente qualcuno che non la conosce per il suo ruolo di Consigliere? Cos'è, un miracolo? Lei, d'altro canto, non se ne fa niente di Fama, Notorietà e simili. Non le sono mai interessate, forse non le dispiacciono. <..Nara, ovviamente.> Ridacchia appena e, qualora l'altro le abbia stretto la mano, lascerebbe scivolare il braccio nuovamente nella posizione antecedente. <Cosa ci fai..> Si guarda attorno, lasciandogli intendere la domanda che sta per porgli. <..in un luogo del genere a quest'ora?> La stessa cosa che ci fa una Consigliera, ipoteticamente. La Nara sta pensando di profanare tombe, poco ma sicuro, peccato non possa farlo davanti a persone che la conoscono. E chi non la conosce? Un genio, eh? Sfarfalla le palpebre, infine, espirando. Cerca di mantenersi calma, sicché soffrendo di Insonnia, Irritabilità e Stress Post Traumatico, non è mai detto quanto riesca a star tranquilla. [Chakra ON]

23:22 Ketashy:
  [cimitero] A quanto pare non si sbagliava è proprio lei, in carne ed ossa. Frequenta poco il quartiere Nara e ormai saranno passati mesi dall’ultima volta che ci è stato, non vede qualcuno per svagarsi da parecchio tempo..ma la costanza e la dedizione per l’allenamento delle volte porta a questo. <Il piacere è mio!> esclama stringendoli gentilmente la mano. Per l’esattezza non sa molto di lei, l’ha soltanto incrociata un paio di volte e sentito spesso il suo nome, per il momento si limita a non fare troppe domande a riguardo. <Cosa ci faccio qui?...sinceramente nulla…passeggiavo nei paragi e senza volerlo sono finito qui> poco credibile come spiegazione, ma in fin dei conti è la pura verità < so che non è forse il posto più indicato…> abbozza un sorriso verso la ragazza, poi lo sguardo va a posarsi sulla lapide. <Era tua madre immagino..> esclama pacato facendo quasi finta di niente..

23:37 Furaya:
 Distende le labbra in un piccolo ed innocente sorriso. Sorriso che nel giro di appena due secondi netti sparisce, lasciando tornare alla ribalta il suo splendente.. NULLA. Labbra distese e assottigliate. <E' un posto pacifico, sai.> Si stringe nelle spalle. <Qui giacciono le persone innocenti..> Alcune, tipo sua madre. <..morte o uccise per via di innumerevoli battaglie. Anime spente nel fior dei loro anni, per via di lotte per il mero Potere.> Abbassa lo sguardo nuovamente verso la lapide della madre. <Di solito, vengo qua a meditare, se le Cascate dell'Epilogo non sono a portata di mano.> In realtà, utilizza vari posti - quelli più calmi e pacifici - per meditare, proprio perché ha bisogno di molta calma, cosa che in casa non può mai avere. Tra il gatto, il cane e il falco.. dove la trova la tranquillità? Il gatto cerca di mangiarsi il Falco, il cane di acchiappare il gatto. Insomma, è un vero e proprio Zoo casa sua. E, considerando che abita in un monolocale, lasciamo intendere ogni cosa! <Lei, per esempio..> Indica le scritte recitanti il nome "Kaneko Uzumaki". <..non aveva neppure quarant'anni..> L'ha avuta relativamente giovane. <..quando la sua vita è stata strappata di netto dal suo corpo.> Si gira, donandogli il fianco mancino, sciogliendo le braccia e facendole ricadere lungo i rispettivi fianchi. <Eppure, a non molta distanza da questo Cimitero..> Il Cimitero dei Traditori, dove ogni nemico della Foglia, o comunque reo di qualche reato, è stato seppellito, lontano dalle anime pie e pure, forse per non contagiar le anime altrui. <..v'è sepolto il suo Carnefice. Tutta una vita assieme e restano legati anche nella Morte. Non ti sembra.. banale?> Sì, ma che senso ha ammorbare Ketashy di nozioni delle quali - poco ma sicuro - potrebbe capire ben poco? In fondo, non sa a cosa si stia riferendo la Nara con quei vaneggi. Il suo, a conti fatti, altro non è che un pensiero ad alta voce. <Oh sì.> Aggiunge alla sua domanda. <Tu non hai persone care da visitare, ogni tanto?> Chiede, più per curiosità che per altro. <E a proposito.. Sei un Ninja?> Non ha notato ancora coprifronti. [Chakra ON]

00:02 Ketashy:
  [cimitero] Rimane sorpreso alle parole della ragazza, ovviamente non conosce la sua storia e non potrebbe capire di cosa stia parlando, resta comunque evidente il dolore che prova per la perdita della madre. La osserva nei lineamenti, docile a prima vista, anche se probabilmente non lo è affatto, ma sicuramente di animo buono. Si sente un po’ dispiaciuto per lei, non potendo fare niente, vedendola cosi fredda priva di espressione. Di sicuro la storia che vi è dietro la morte di sua madre non deve essere tutt’ora facile da poter accettare. In questi casi non dice nulla, un “mi dispiace” sarebbe troppo banale e di certo non risolverebbe la situazione, cerca quindi di cambiare discorso, cercando almeno di distrarla alleviandole come può quel dolore, poi a quella domanda una leggera smorfia gli si disegna in viso < No…non ho cari a cui far visita qui…> il pensiero va diretto a suo padre, non ha avuto mai notizie di lui, gira voce che sia stato ucciso durante una battaglia, ma questa è un'altra storia e non sembra il momento adatto per parlare. <Comunque si sono un ninja anch’io> sorride lieve < non uso portare il coprifronte di solito, lo trovo un po’ ingombrante..sai com’è..> a dirla tutta vestito in quel modo non ha l’aria da shinobi, ma di un teppista vagabondo dei sobborghi di Konoha. In quel momento lo sguardo va a posarsi su di una panchina posta a pochi metri dai due < Vieni siediti qui..> dice mentre si avvia in direzione della panca, motivo per il quale era entrato nel cimitero, le gambe continuano a fargli un po’ male..

00:20 Furaya:
 Che sia addolorata per la morte della madre o meno, è ora che si riprenda. Non può star lì a piangere per le anime perdute. Deve riscattarsi. Deve ribaltare ogni cosa. Suo padre, in certi aspetti del suo essere e pensare, aveva ragione. I Ninja non sempre riescono a difendere tutto ciò per i quali vengono chiamati. Non sempre la forza di un singolo individuo basta, perciò si ha bisogno di cercare sempre potere, ogni giorno, ogni istante, ogni attimo della propria vita. Il capo vien mosso dall'alto al basso alle parole di Ketashy, in un tacito annuire, seguito però subito da un: <Capisco.> Continua a fissar per un attimo le lettere che compongono il nome della madre. <A volte, forse è meglio.> Forse, non sempre. Può anche accadere che qualcuno non sappia dove siano i suoi cari. <Se sei un Ninja, dovresti esser onorato di portarlo. Spero che tu lo tenga almeno dietro, con te.> Specifica, per ultimo, stringendosi nelle spalle. <L'Hokage e i suoi Consiglieri..> Ripete una frase fatta e finita, già detta e ridetta più volte. <..ci tengono molto ai propri Shinobi. Che diventino forti e valorosi, soprattutto.> Piega il capo verso destra, con un sorrisetto amaro a comparir sul volto. Sperando, poi, che un giorno non diventino dei Traditori del Villaggio come spesso è accaduto. <Che grado ricopri?> Genin, Chunin, Jonin. Insomma, quello. Una domanda come un'altra per capire qualcosa in più sul Nara che ha affianco. Lo segue, poi, verso la panchina che l'altro ha indicato. Vi poggia i glutei, piegando appena la schiena un po' all'indietro per sgranchirsi. <Sei a conoscenza degli ultimi avvenimenti nel Villaggio?> Vuole capire COSA abbiano detto alla Popolazione. Cosa sanno e cosa non devono sapere, ovviamente. Ci vuole riservatezza, per far sì che la popolazione non venga gettata nel panico. Ci son pur sempre quattro Hokage riportati in vita. FORTUNA VUOLE CHE NON CI SIA KUUGO! Sarebbe il remake di una storia trita e ritrita. [Chakra ON]

00:39 Ketashy:
  [cimitero] Trovato finalmente qualcosa su cui sedersi l’espressione in viso si rilassa <finalmente..> esclama sentendo i muscoli delle gambe rilassarsi, lentamente i gomiti vengono portati indietro appoggiandoli sullo schienale della panchina, le gambe invece vengono ben distese in avanti. Lo sguardo si posa ora sulla kunoichi che a dirla tutta vista bene da cosi vicino non è niente male, ma il suo intento non è certo quello di provarci. < beh ecco diciamo che lo indosso quando sono in giro per il villaggio…perdonami Furaya ma lo sempre trovato ingombrante> sorride portando la destra dietro la nuca < sono un genin> dice con aria fiera anche se in confronto a lei è poco più che nulla. Ketashy fin da piccolo ha sempre sognato di diventare un ninja, di diventare più forte migliorando sempre di più con il tempo, è questo che lo spinge ad allenarsi costantemente e così duramente ai limiti dei suoi sforzi. Ama battersi con chiunque, specie con avversari molto più forti di lui, perché sono quelle battaglie che danno esperienza, in quei momenti il dolore diventa solo un insignificante dettaglio. < ecco a dire la verità non mi reco al villaggio da mesi ormai…sono troppo impegnato con gli allenamenti> esclama <perché me lo chiedi? E’ successo qualcosa? C’è qualche evento particolare?> curioso chiede a Furaya..

00:56 Furaya:
 Sedutasi, piega la gamba destra sulla mancina. La schiena è appena arcuata in avanti, giusto per star più comoda. Le braccia son posate lungo i fianchi, cosicché le palme delle mani vengano poggiate sulla superficie della panchina. <Non devi scusarti. Non c'è niente di cui doverti perdonare.> Intima in sua direzione, fissandolo con i suoi occhi azzurro cielo. <Sono gusti. Sono.. Priorità.> Oh, suvvia, vogliamo mica fargli salire il senso di colpa per uno stupido coprifronte? <Allenamenti?> Replica, successivamente all'aver sentito quale grado il Ninja ricopra all'interno del Villaggio e anche il fatto che, da mesi, non si avvicina a Konohagakure. <Se sei interessato, potremmo anche allenarci assieme. Ho avuto ben poche occasioni di vedere la nostra Innata utilizzata da qualcuno.> Ammette. A conti fatti: lei, Azrael, Haruma e Takasugi. Azrael è sparito, non sa esattamente dove sia. Haruma è morto durante la Guerra del loro adorato padre! E Takasugi, in tre anni, sarà andato chissà dove. In fondo, nessuno decide della vita altrui. Il fato, il Destino, son sempre in agguato per cambiar le sorti future. <C'è stato un problema con un Sigillo del Diavolo. Ma, comunque, abbiamo la situazione sotto controllo.> SICURAMENTE! Non sanno come fermarli, palese come stia mentendo. <Pensavo fossero giunte notizie errate. Si sa com'è la gente, oggigiorno.> Ad ogni modo, resterà ancora un po' in compagnia di Ketashy, per poi andar via, essendosi fatta anche una certa ora! [END]

Furaya va a far visita alla tomba di sua madre. Quivi, incontra Ketashy e conosce un nuovo Conclannato.