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il purgatorio

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con Mekura, Hanae

14:46 Mekura:
 Altra splendida giornata: il sole è assente coperto da un tappeto plumbeo, una coperta grigia che smorza i già colori rocciosi e freddi dell'isola almeno da questa parte della costa, il freddo sempre pungente e l'aria umida a causa della vicinanza con il mare gela le ossa e se non fosse per il riparo dal vento che la Hyuga è riuscita a scorgere mentre portava i due superstiti in "salvo". Continua a studiare il tanto tra le sue dita, ancora foderato mentre vicino alle entrata senza la divisa della akatsuki cercando di mimetizzarsi meglio con il colore chiaro degli abiti che indossa sotto mentre guarderebbe davanti a se. Presto dovrà partire a cercare i suoi criminali e questo comporta anche collaborare con Kimi. Cercarla non sarà un problema: grazie all'ultimo blitz di Yukio alla torre, venuta a conoscenza grazie alla indiretta informazione da parte di Kurako, adesso l'utilizzo delle proprie innate da entrambe le parti è assicurato, il che significa che chiunque non gli importi di combattere ed abbia trovato il modo di scappare lo ha già fatto e se l'incantatrice fosse davvero intelligente scapperebbe anche lei...ma ha quasi l'impressione che non se ne voglia andare. Indosso porta sempre gli stessi vestiti con la quale è sopraggiunta, tranne la divisa Aka, quindi copri pantaloni grigi, pantaloni aderenti neri sotto questi, stivali neri con la punta coperta, maglia lunga con il colletto alto color bianco, ormai sporco, manicotti neri e guanti ninja con una placca metallica sopra. Si è anche coperta i capelli violacei tirandoli indietro e nascondendoli sotto una sorta di cappuccio che è riuscita a ricavare dai resti di vela di uno dei tanti relitti sulle coste rocciose. Insomma, tutto sommato stava osservando il suo rifugio e nel mentre aspettava qualche imboscata, forse non si nascondeva proprio perché stava sfidando il prossimo ad attaccarla. Unirebbe le mani a formare il sigillo della tigre cercando di manipolare parte del proprio chakra. Comprimerebbe tale flusso all'interno del corpo e ne raccoglierebbe una quantità moderata che cercherebbe di spingere verso i punti di fuga presenti al livello della testa, in particolare gli occhi. controllerebbe il chakra lungo gli tsuba facendo attenzione a non esagerare sia nell'eccesso di spingere il chakra verso gli occhi sia nel difetto di rilasciare abbastanza chakra. Irradierebbe gli occhi rilasciando il flusso verso l'esterno cercando di risvegliare il byakugan con annessa ramificazione venosa attorno agli occhi. Se fosse riuscita nel suo intento la ragazza ora senza doversi preoccupare troppo del punto cieco, coperto dato che poggia con la schiena sulla roccia, osserverebbe la zona con attenzione, in attesa di qualcosa. [ch on tentativo risveglio Byakugan liv II]

15:02 Hanae:
 E' il momento di mettersi all'opera per eliminare il gruppo di pazzi che ha preso il controllo di quest'isola. Stanno succedendo davvero tante cose, e questo breve intermezzo a Lian Yu sembra una concessione del destino. Il tempo di riflettere, farsi delle idee, magari prepararsi al peggio. Si ritrova nei pressi della costa, in direzione del riparo utilizzato da Mekura. A coprire il corpo vesti tipiche; Camicia e pantaloni color pece avvolti in un lungo cappotto bianco. Il tutto nascosto dalla mantella dell'akatsuki circondata da qualche nuvola cremisi, similmente al proprio sguardo. Due sfere di chakra ad essere formate alle bocca dello stomaco, dense di tale energia verrebbero sospinte verso l'alto, in direzione del nervo ottico. Da quest'ultimo andrebbero a dirigersi ognuna ad una delle pupille, irrorandole della loro essenza e scatenando di conseguenza una reazione con il proprio gene innato. Una rotazione completa della pupilla, alla quale consegue la formazione di tre piccoli fori neri per occhio, le tomoe. Un metodo per agevolare l'arrivo al riparo di Mekura, al quale è ormai prossimo. Continua a correre fintanto che al proprio sguardo non diventa visibile la figura della Hyuga, che ugualmente dovrebbe accorgersi di lui. Una sagoma attorniata da una scala di rosso, a mostrare lo scorrere del chakra. Le labbra si schiudono appena in sua direzione, il tono è poco più che un sussurro. < Eventi recenti? > Insomma, si butta dritto sull'utile. Sulla mancina un rotolo nel quale sono indicati i propri bersagli. La destra a sistemare con ausilio dell'indice la montatura degli occhiali che poggiano sul naso, appena arricciato. < Stavo dando un'occhiata alla zona circostante aiutandomi con le alture presenti, e stavo pensando al nostro obiettivo. > Lo sguardo ricade sul rotolo, aprendolo appena per mostrare il nome di Katana. Qualche passo, cercando ancora la figura della Hyuga. < Pensavo di cercare una dispensa d'armi degli Anbu che prima sorvegliavano l'isola.> Del resto da qualche parte dovranno procurarsi le armi, questi prigionieri. < Ad ogni modo..> Inspira la fredda aria che circonda l'intera isola, prendendo qualche istante di silenzio. < Come stai? > Una domanda piuttosto semplice, sempre per rendere meno tediosa questa missione suicida. [ chakra on] [ sharingan on ]

15:24 Mekura:
 Ed ecco, dopo giorni di attesa, la persona che non si aspettava più arrivare: l'uchiha. non gli viene incontro ma rimane ad osservarlo e si stacca dalla parete rimanendo comunque vicina e nel mentre cercherebbe di tenere conto se è stato seguito oppure no. Questo la raggiunge in corsa e una volta arrivato alla domanda lei fa cenno con la testa di seguirla verso la grotta <diversi> commenta la ragazza seriamente <prima di tutto ho incontrato l'incantatrice, io e Kurako e ho avuto modo di osservare sia il modo in cui combatte quella donna, sia il modo con cui ci ha portato in trappola con tanta facilità> commenta abbastanza schifata Mekura ripensando all'accaduto <e grazie a quei due fenomeni non ho avuto modo di pensare al nostro obbiettivo> afferma seriamente prendendo un lunghissimo respiro prima di spiegare meglio come è andata la storia <per farla breve, eravamo nella costa, c'era qualcuno che urlava e lo stavamo abbandonando li, poteva essere anche uno dei prigionieri, in ogni caso non saremo scesi per un costone di roccia di 25m per andarlo a prendere...se non che esce fuori che la donna che urlava era un civile..ed ha un infante> se Katsumi l'avesse seguita all'interno di quel piccolo anfratto di roccia che la hyuga ha usato come riparo, coperti fino al collo ci sono una donna pallida che a malapena respira e un bambino tenuto stretto al petto della morente dalla stessa Hyuga costringendo una sorta di allattamento guidato segno che ha preso molte precauzioni per non farlo piangere o forse è solo pietà. <Kurako si è gettato nella trappola, io l'ho seguito sia per l'infante sia perché dividerci non è una mossa saggia..nello sbaglio ho fatto comunque bene, come dimostrato era una trappola, da niente di meno che l'incantatrice, la quale ha controllato un mostro marino per attaccarci e al contempo dividerci, infatti mentre io affrontavo lei e prendevo la madre, non potevo tenere d'occhio il mostro che arrivava alle mie spalle. Comunque sembra che quella donna sia capace di leggere nella mente o qualche altro trucchetto dato che conosce il mio nome ed ha tentato anche una strategia per incastrarmi su questa base...credo che si aspettasse che avvertissi Kurako della sua presenza> scuote il capo <non lo fatto, ci siamo traditi a vicenda e ci siamo salvati entrambi, per sua sfortuna> afferma seriamente lei sollevando un sopracciglio <io? sono viva, quindi direi che non c'è nulla di irreparabile no?> nervosa e sarcastica nella voce ma è comunque grata per la gentilezza offerta <sto bene davvero ed ho bisogno delle tue capacità per controllare una cosa: la donna è ancora viva e credo che ci sia una sorta di collegamento tra lei e l'incantatrice. Ho l'impressione che in qualche modo sia riuscita a truccare il sistema delle torri e che abbia volutamente controllato il loro schianto sulle rocce, forse nella sua testa ci sono delle informazioni in più, qualcosa che possiamo usare contro di lei e magari capire in parte come gli anbu hanno perso il controllo sull'isola> Infondo se conosci il tuo nemico hai più possibilità di sconfiggerlo. <riguardo al nostro obbiettivo..è una buona pensata...cavolo sto perdendo colpi> borbotta alla fine mugugnando appena: geniale, non ci aveva minimamente pensato [ch on][byakugan liv II]

15:48 Hanae:
 Lo sguardo scivola sulla giovane, ne segue il percorso per poter raggiungere quel piccolo rifugio messo su con poco e niente. Un riparo dal freddo è comunque una gran cosa considerando che il freddo potrebbe essere un loro enorme problema, se solo qualcuno delle personalità opposte sfruttasse al massimo i suoi vantaggi. < L'incantatrice..> Capo ad inarcarsi appena, riportando la sua memoria sull'identità che si cela dietro tale pericolo. < Essere in grado di esercitare un'illusione dei sensi su due menti è ben più che profondo studio dell'arte illusoria. > Afferma, mordendo appena il labbro inferiore e riflettendo. Non è qualcosa che si puo' semplicemente sviluppare con degli allenamenti. < E' ossessione pura. > Se è stata in grado di utilizzare un genjutsu su Kurako indubbiamente il suo livello di maestria è simile a quello dell'Uchiha, forse lievemente maggiore. < Civili? > sgrana appena le pupille, sorpreso all'affermazione altrui. Uno sguardo al piccolo anfratto di roccia dove posano le due identità presenti, borbottando appena. All'altezza del collo un piccolo nodo ad essere sciolto con l'ausilio della mancina, facendo scivolare la mantella dell'Akatsuki dal corpo. < Mi sembra stravolta. > Osservando la donna e riportando lo sguardo su Mekura. < Potrebbe essere una ex carcerata. Considerando le abilità dell'incantatrice manipolarle la memoria non sarebbe altro che uno spasso. > Inspira, facendo scivolare lo sguardo sul sistema circolatorio del chakra altrui, come da aspettative non dovrebbe vedere altro che una sagoma nera, segno che il chakra è disimpastato, o non c'è. < E' a conoscenza dell'esistenza di quest'isola ed è a malapena in grado di sopravvivere con il tuo aiuto. > Non è totalmente glaciale il tono, lasciando trasparire un cenno di preoccupazione verso la Hyuga. < La cosa migliore da fare sarebbe salvarla. In quanto al neonato ha più speranze. > La responsabilità è totalmente della Hyuga, puo' ucciderlo, salvarlo, fare ciò che vuole. In quest'isola non esiste l'etica. < Siamo qui per uccidere a sangue freddo delle persone, non per compatirle o per comprenderne le ragioni. Sai..scavare nei ricordi di un umano..> una smorfia sul volto, per alleggerire appena il concetto. < Non mi piace. Generalmente la vita di un ninja è una continua tragedia, un continuo sporcarsi ad essere sporcati. Comprendere quei sentimenti rende più difficile il nostro lavoro.> un cenno di umanità che nonostante tutto è vivo in lui, una rimembranza di ciò che un tempo era Katsumi agli occhi di tutti. Un'immagine che non dovrebbe neanche mostrare a Mekura, quella della comprensione. < Creiamo delle copie e mandiamole all'ispezione, dopo procederemo con l'attacco. > E' una proposta, ma pare che non abbiano di meglio per le mani. [ chakra on] [ sharingan on ]

16:17 Mekura:
 <non so, non credo che sia una incarcerata questa donna: ci sono sempre dei simboli ad indicare non solo la sua colpevolezza ma anche il grado e l'atto per la quale si trova qui: omicidio, stupro, ognuno ha il suo marchio personale insieme al numero..è molto più semplice che guardare dentro un modulo pieno di fogli di carta> almeno quella è la sua esperienza nella polizia. <inoltre in un ambiente del genere avere un bambino non è tanto raro, ma più che altro è impossibile che glielo lascino tenere se lo trovano...non so quanto si spinga in la l'incompetenza di questi anbu, ma trovo davvero difficile che sia possibile una cosa del genere> insomma vuole essere sicura che questa qui, non abbia trovato qualche inghippo strano che possa essere usato contro di loro. E poi ecco la decisione riguardo ai due, Mekura li osserva e anche se cerca di non palesare nessuna espressione particolare è evidente che è rigida sulla gambe, gli occhi fissi carichi di preoccupazione e colpa ed infine sconfitta. <lo è...ha ferite su tutto il corpo, già quando l'abbiamo trovata aveva non so quante ossa rotte e perdeva sangue...ho fatto quello che potevo con il poco che ho, ma è improbabile che si salvi, è già tanto se sono riuscita a tenerla in vita fin ora....il bambino potrei portarlo fuori dall'isola, abbandonare tutto e trascinarlo in qualche orfanotrofio, solo per farlo morire al caldo> mugugna appena seriamente estraendo il tanto e lasciando cadere il fodero. <ma non sono qui per salvare nessuno, sopratutto chi non dovrebbe trovarsi qui, non questa volta> sospira di nuovo in modo pesante <il bambino è stato in mezzo alle interperie ed al freddo, credo che abbia la febbre e tossisce, mi sorprende che ancora non gli sia venuta una polmonite> Katsumi sembra non volerla aiutare, o non può..è irrilevante. <non compatisco nessuno, non voglio comprendere nessun sentimento, voglio capire come gira quella testa per annientarla: se so chi ho davanti lo posso annientare> è un ragionamento lucido ma forse di chi osa troppo, di chi si strugge troppo nella ricerca del omicidio sicuro e rapido, si sforza troppo nel calcolare e cercare tutto, un difetto di quando era nella polizia forse, o forse no. <si è la cosa migliore, una volta scovata basta arrivare insieme, sfiancarla, lasciarle perdere energia e chakra contro le copie e poi bloccarla ed ucciderla...tu qui non puoi davvero aiutarmi?> chiede di nuovo guardando non lui ma il duo: Azrael si era proposto di farlo al suo posto, ma non sarebbe stato giusto, è responsabilità sua. [ch on][byakugan II]

16:39 Hanae:
 < La particolarità di questa "prigione" > gli indici a mimare delle virgolette, un tono che esterna palesemente del sarcasmo. < è che contiene soggetti dalle conoscenze o abilità particolari, per meglio dire cavie. > Sbruffa, lasciando quasi sottinteso quanto la sola esistenza delle strutture presenti sia una probabile violazione dei diritti umani. < Si parla di prigionieri, ma non di criminali. > Ingaggiare l'Akatsuki è probabilmente il modo migliore per avere certezza che il lavoro venga svolto con la maggiore accuratezza possibile, lasciando alla parte restante il solo compito di eliminare i resti degli scontri. < Con tutta questa storia di carestie e progetti segreti si rischia non solo l'ennesima guerra civile, ma anche una guerra fredda. > Sospira, rivolgendo una volta ancora lo sguardo sulla madre del neonato, in questo momento paragonabili a prigionieri dell'Akatsuki. < Fai ciò che pensi sia più giusto. > Il bambino ha una probabilità di salvarsi, la madre no. In ogni caso non ci sarà una scelta più sbagliata di un'altra. < Mi riferivo a me, riguardo al compatire..> l'indice a scivolare sul proprio mento. < Utilizzare lo sharingan per ispezionare la mente di qualcuno prossimo alla sua fine..> espira. Dagli tsubo delle onde di chakra vengono cumulate verso l'esterno, visibili al doujutsu di Mekura. Onde di chakra incorporee che tramite la volontà dell'Uchiha verrebbero ordinate per prendere una singola e semplice forma: la propria. Capelli neri che schiariscono al color bianco latte sulle punte. Iridi cremisi e pelle chiara, sporcata degli stessi segni visibili sul volto dell'Uchiha. Tatuaggio, cicatrici e sclera nera. Un paio di occhiali dalla montatura fine tonda a poggiare sulla forma del naso leggermente arricciata. 1.76 metri di altezza per un fisico non particolarmente temprato. Lo stesso vestiario ad essere riprodotto, e poi un tocco di colore, in grado di dare a quelle forme di chakra la caratteristica di essere identiche a lui. < Esplorate la zona circostante alle nostre attuali coordinate. > Un cenno del capo, e le copie andrebbero a viaggiare dove indicato, chiaramente prive di sharingan. Lo sguardo a tornare poi su Mekura, ascoltando quella sua richiesta. < Posso aiutarti inibendo la percezione del dolore. > Cosi' lei manterrà le proprie responsabilità, rendendo l'idea del suo dovere meno tediosa. [ chakra on] [ 10 copie in ispezione - 20 chakra] [sharingan on]

17:01 Mekura:
 <un motivo in più per non farli soffrire ulteriormente allora> commenta la ragazza dopo aver sentito quanto detto da Kurako: è vero, non per forza criminali ma prigionieri. Chiude gli occhi e afferra con più forza la presa del tanto sulla propria mano: se la madre muore a chi darà il bambino? chi se ne prenderà cura? chi vuole imbarcarsi una tale responsabilità mentre lei è dietro a cercare queste persone? gli altri della Akatsuki? Yukio? potrebbe tenerlo come giocattolino e/o farne il suo pranzo, no, non darà a nessuno questa responsabilità, a malapena sanno tenere conto di loro stessi...è meglio così, è più misericordioso <fai quello che puoi allora..> non lo forza, apprezza il gesto, un ultimo gesto comprensivo prima di mandarli dall'altra parte. Si inginocchia davanti ai due e delicatamente toglierebbe la coperta abbassandola abbastanza da scoprire il cuore della donna. Toglierebbe la fasciatura dove il neonato rimane aggrappato al senso e lo poggia sulle gambe della condannata a morte. Tutto è molto rituale e darebbe molto tempo a Katsumi di fare quello che deve fare ed a lei di prepararsi mentalmente mentre cerca di staccare gli occhi dal bambino. Prende un lungo respiro e attraverso il byakugan si concentrerebbe sul corpo della donna. In particolare cercherebbe la posizione del cuore nel petto e le vene principali che servono a farlo battere. Porta la punta della lama verso un punto preciso. Quindi sfruttando la sua vista affonderebbe
con un rapido e preciso colpo fatto con tutta la sua forza così da causare emorragia fino ad assicurarsi che non batte più..presto l'aria non arriverà al cervello e ne causerà la morte. Una volta fatto questo estrarrebbe l'arma e la pulirebbe. La abbandona a terra facendo un inchino verso la donna apparentemente e tirandosi via la coperta afferra il bambino guardandolo mentre lo tiene tra le braccia <...> è evidente che non lo vuole fare, ma rimane li, raggelata. <riesci a lasciarmi da sola? > domanda verso Katsumi rimettendosi in piedi mentre senza guardarlo con una mano va ad accarezzare la testa del bambino mentre sente la morte nel cuore. [ch on - byakugan liv II]

17:19 Hanae:
 Un unico e solo cenno del capo da parte dell'Uchiha, alle parole che la Hyuga gli espone. Uccidere è la cosa più naturale da fare per i membri dell'Akatsuki, forse una delle loro abilità è di farlo con coscienza. O forse è il contrario, chi puo' dirlo. Eppure adesso sono qui, dando peso a due volti sconosciuti. Che il fato stia sorridendo, in questo istante? Osservando Mekura, la sua presa a due mani di coraggio e responsabilità. Magari questo fato è soltanto parte di un'ossessione che scava dentro il corpo di Katsumi, causandogli un prurito indicibile. Inspira profondamente, limitandosi a portare il proprio sguardo in direzione della donna. Il proprio chakra ad essere esternato tramite le tomoe, una quantità non particolarmente densa che viene plasmata come la tela di ragno. Una tela alla quale la frastornata mente della donna non potrà fuggire in modo alcuno, una tela che inesorabilmente la bloccherà in una stretta della quale non si renderà realmente conto. Genjutsu che raramente sfrutta in questo modo, per non causare dolore. Eppure tra tutti potrebbe essere il più doloroso da usare. La vista diverrà pesante, leggermente oscurata, in modo dal non farle vedere cosa Mekura sta per fare. Il sistema nervoso non sarà in grado di dare alla mente segnali di genere alcuno, e all'udito non suonerà altro che una flebile melodia. Un violino in lontananza, malinconico, ma per certi versi tranquillizzante. Sarà la sola cosa in grado di sentire fintanto che Mekura non avrà fatto il proprio dovere, scavando con tocco glaciale in quella carne, affondando la sua lama nel petto altrui. E soltanto allora quel genjutsu svanirà, nello stesso modo in cui è nato. < Aspetto fuori. > Si volta, muovendo qualche passo verso l'esterno di quell'incavatura naturale. Il proprio udito, che lo voglia o meno, è abbastanza acuto dal percepire lo stesso spostamento di quella lama in relazione all'aria. Le braccia incrociate all'altezza del petto e il capo inarcato verso l'alto, osservando un cielo plumbeo, sembra essere pronto a piangere le sue lacrime. [ Chakra on] [sharingan on - potere illusorio 2/4]

17:35 Mekura:
 La sua completa attenzione è solo per lui e per i suoi pensieri: potrà mai perdonarla? potrebbero mai perdonarla se conoscessero quello che ha appena fatto? Ai, la sua piccola, non capirebbe. <io non ti conosco> commenta a bassa voce sussurrando verso il bambino <non so chi sia tuo padre e non sapevo chi fosse tua madre> con un dito scosta i pochi capelli che il bambino ha sulla fronte <non so perché sei qui, non so perché sei nato e non saprò quale poteva essere il tuo scopo nella vita, non...non ti potrò dare questa possibilità> aggiunge lei continuando a cullarlo comprendendo che sta rendendo le cose solo più dolorose, dovrebbe farlo senza cerimonie e via. Ma sta togliendo la vita ad un innocente, a uno che non centrava nulla con questa storia, che ha già sofferto abbastanza e che meritava quel poco di compassione che la ragazza poteva offrirgli ed il suo dolore <...se fossi stata più forte avrei potuto salvarti, ma non sono forte e non sono venuta qui per salvare nessuno> porta il volto ad abbassarsi verso quello del bambino labbra contro la sua fronte, ne annusa l'odore e ancora un lungo pesante respiro accompagna le sue pesanti parole <mi dispiace... mi dispiace> la voce si incrina per la debolezza ma riprende, sforzandosi, mentre parla a lui, a se stressa ed a qualcun'altro piena di vergogna per quanto sta facendo <e se mi maledirai lo capirò, se nona avrai pietà di me, lo capirò, ma tu mi lasci all'inferno mentre almeno il posto dove andrai sarà...migliore di quello che ti è stato offerto> Lo stringe a se con forza mentre la mano che accarezza la testa da un'ultima delicata carezza, la più di tutte mentre sente le labbra tremare di paura e dolore. Un ultimo flebile sussurro, così flebile che neppure senza parlare, muove la lingua senza suono, il palmo si appoggia sulla testa del bambino le dita si piegherebbero a stringere il capo e con un gesto rapido solleverebbe la testa dal collo allargando lo spazio tra le vertebre e girerebbe fino a rompere le ossa. <...> Chiude gli occhi mentre il suono le rimbomberebbe nella testa e il cuore le batte così forte da spingere avanti ed indietro il suo stesso busto. Tira su l 'aria dal naso mentre si trova davanti gli occhi vitrei del bambino. Li abbassa chiudendoli come se stesse dormendo e delicatamente poserebbe un'altro bacio sugli occhi e uno sulla fronte <lo affido a voi> chiude gli occhi e rilascerebbe l'innata non riuscendo più a tenerla attiva. Passano diversi minuti. Quello che serve a lei per coprire i due con la coperta di Azrael e chiuderla componendo una sorta di sudario, il bambino accanto alla madre come se lo abbracciasse. Cerca di contenersi e afferrando le proprie cose uscirebbe dalla grotta, ora tomba di quelle due persone. Osserva l'entrata e si girerebbe per non fare mai più ritorno, guarda Katsumi e rimane in silenzio con gli occhi lucidi ma con le lacrime cacciate a forza dentro di se. Quindi dopo una decina di secondi abbondanti si allontana <abbiamo molto da fare Katsumi, qui abbiamo finito.> il tono scende di una tacca diventando grave sul finire della frase [ch on ][byakugan off]

18:00 Hanae:
 La schiena poggia su una delle pareti composte di pura roccia, lo sguardo perso nel cielo che lo sovrasta. E' strano percepire quel sentimento come se fosse il proprio. E' strano che abbia impegnato tanto chakra per alleviare il dolore di qualcuno, in questo caso, più che della donna, di Mekura. E' forse colpa di Yukio se ha reiniziato a dare un valore a quella che è la vita e la morte. Se prima erano un gioco, adesso torna a percepirne la pesantezza. Acquisisce coscienza sul male e il bene, perdendo tuttavia la possibilità di riconoscere uno o l'altro, perdendo la possibilità di riconoscere sè stesso in una di queste fazioni. Distende le braccia in avanti, i palmi rivolti verso l'alto e ben visibili al proprio sguardo. Colorati su una scala di rosso grazie allo sharingan, forse è proprio quel rosso cremisi che gli si addice maggiormente. Inizia a perdere la capacità di riconoscersi, la capacità di controllare sè stesso. Come quella notte con Kimi al lago nero, dove quel lago di sangue gli sembrava magnifico. Come quella volta all'ospedale con Kurako. Sta prendendo coscienza di quel cambiamento ad ogni istante che passa, non riesce a controllare il proprio battito leggermente più veloce della norma. Attende che Mekura lo raggiunga, lo sguardo scivola su di lei, su quegli occhi che trattengono il dispiacere e lo sconforto della sua anima. <E' stata la scelta migliore. > Una consolazione magra, anzi, magrissima. Semplici parole, non calde, non fredde. Qualche passo per spostarsi all'entrata della caverna presente. Le braccia ad incrociarsi all'altezza del plesso solare per formare i sigilli del drago, del serpente, della tigre e del cavallo. Dal proprio charka ad essere repentinamente richiamata l'essenza tanto affine al clan Uchiha, l'elemento del fuoco, il katon. Richiamato tale elemento verrebbe separato dal normale chakra, per essere diretto ai polmoni. Braccio sinistro ad alzarsi, indice e pollice a unirsi per formare un cerchio, seguito da una presa di fiato che verrebbe rilasciata in tre intervalli di tempo, formando 3 sfere di fuoco che andrebbero ad impattare alle pareti della caverna, rendendo quella tomba inviolabile. < Sei cambiata. > Un tempo, dal punto di vista dell'Uchiha, lei avrebbe preferito sperare fino all'ultimo in un risvolto positivo. [ Chakra on][sharingan e palle di fuoco multiple, dimensioni adeguate alla caverna.][nin 90]

18:16 Mekura:
 Mekura segue con lo sguardo Katsumi, non dice nulla e osserva alle sue spalle il fuoco che si sprigiona dalla grotta tanto forte che non si stupirebbe se la roccia franasse e si sciogliesse. La hyuga guarda il fuoco in modo amichevole, silenziosamente amichevole come se fosse una consolazione, il segno che alla fine, alla fine qualcuno ha avuto pietà di loro, di questa assurda storia. <lo so> risponde lei senza aggiungere altro mentre prende un lungo respiro e gonfia il petto continuando a puntare il fuoco contenta che non rimanga più nulla che possa deturpare il loro ricordo: una fiammata di fuoco che si eleva verso l'alto all'interno di una grotta è una immagine infernale, come una porta che apre sulle sue colpe ed allo stesso tempo non riesce a considerare quella immagine sbagliata da un certo punto di vista. Rimarranno cenere, sempre insieme, il loro cadavere non marcirà, non verrà razziato e rimarrà intoccato. I loro resti si perderanno nel vento e fuggiranno da questo posto. Si...si questa, questa morte nelle fiamme è una magra consolazione ed un atto di pietà, che porta alla follia ed allo stesso tempo lascia il mondo pulito come se questo fosse il minimo che loro due potessero fare per quei morti. Una morte splendida. <lo so, grazie> ripete alla seconda constatazione mentre gira di nuovo i tacchi e si allontana senza aggiungere altro a testa alta mentre si rimette l'anello della akatsuki e si infila il mantello chiudendolo a metà. Si è cambiata, lo ha fatto lentamente e costantemente, come un bruco che esce dalla sua crisalide come qualcosa di differente, o una rondine che per la prima volta inizia a volare lontano dal nido. Si è diversa, è stato necessario. [ch on ]

18:29 Hanae:
 Si lascia alle spalle nient'altro che un cumulo di fumo e cenere. I resti di ciò che precedentemente posava all'interno di quello scomodo buco nella pietra. Si volta, dando le spalle ai resti di quella tomba che nessuno mai troverà. Il busto a flettersi in avanti, accompagnato dal piegarsi delle ginocchia. La mancina ad afferrare la mantella dell'Akatsuki precedentemente lasciata cadere per terra. Lega nuovamente il mantello all'altezza del collo, tornando a coprirne la fisionomia. Il ticchettare degli stivali ad essere nuovamente udibile, quando si appresta a seguire il passo altrui. Un tonico per il chakra ad essere afferrato, rapidamente portando alle labbra e sfruttato per rigenerare quanto perso. < Andiamo a prendere Katana. > assottiglia appena lo sguardo, glaciale in quel momento, nuovamente diverso. A breve i cloni svaniranno, come progettato dall'Uchiha, e quando ciò avverrà lui diverrà consapevole di quel che hanno scoperto. In quel momento dovrebbero avere qualche idea per ritrovare il loro obiettivo, e avvicinarsi ancor di più all'abbandono di quest'isola. Il purgatorio, un nome che per il momento si addice agli eventi trascorsi. Cosa succederà, quando torneranno nelle normali terre ninja? Forse troveranno il paradiso, o forse l'inferno. Magari non usciranno da quel purgatorio, chi puo' dirlo. [end!]

Dopo una richiesta di aiuto da parte di Mekura, Katsumi arriva e viene a sapere delle novità, tra questi anche due civili salvati a stento con uno prossimo alla morte (madre e bambino).
Mekura chiede a Katsumi di sondare la mente di uno di questi per scoprire di più riguardo alla incantatrice sperando di trovare un collegamento con questi e quindi avere a disposizione informazioni in più da poter utilizzare.
Tuttavia Katsumi si rifiuta e Mekura decide di non spingere oltre: grazie al sostegno dell'uchiha, la Hyuga uccide sia madre che il bambino come ultimo atto di pietà per poi lasciarsela alle spalle mentre Katsumi da fuoco al rifugio.