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nell'isola ed i ravioli

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con Azrael, Mekura

00:30 Mekura:
  [grotta - zona C-4/3] Non ha avuto tempo per niente: fuggi dalla incantatrice, salva il duo, dare una pillola coagulante alla donna, affamare l'infante assicurandolo alla madre morente, fingersi una sorta di crocerossina tutto fare e soprattutto nascondersi. Ha trovato un anfratto nella roccia, una sorta di grotta piuttosto stretta per due persone e un quarto e da li sta chiamando i compagni da circa..bhe quanto può essere passato da quando Kurako l'ha abbandonata a se stessa? è la sera del giorno dopo l'attacco della incantatrice e da allora ha sempre cercato di contattarli, avvicinando così ad ogni occasione offerta altri nemici. Doveva lasciare indietro quei due ma, c'è qualcosa che la disturba e che ha bisogno di sapere, una paura forse infondata ma ha bisogno di capire alcune cose sulla incantatrice. Ma per ora eccola qui, rannicchiata con un le gambe strette contro il petto mentre nel il cappotto è stato usato per legare il bambino alla madre e tenerlo al caldo con la schiena attaccata alla parete e lei al fianco della donna, comunque legata, per sicurezza. Il chakra sarebbe attivo e avrebbe organizzato dei turni di veglia e sonno, oltre che ad un rudimentale sistema di difesa, con il Nylon legato da un capo all'altro teso in modo da segnalare se calpestato la presenza di altri nell'arco di una mezza dozzina di metri, davvero nulla, ma ormai sta raggiungendo il suo limite e tutto quello che ha cerca di farlo valere come oro. Il chakra sarebbe attivo nel suo corpo e mugugnando si prepara, cercando di sgranchirsi mani e gambe portando le prime infine a congiungersi..solo per sospirare pesantemente ricordando che la torre per l'innata è ancora attiva. <Kami..> si lascia sfuggire, rendendosi conto che oltre ad avere bisogno di aiuto, deve trovare un modo per arrangiarsi, il tempo di farla rianimare e poi darle il colpo di grazia. [ch on]

00:46 Azrael:
 La sera incombe, il freddo si fa sentire in quella isoletta in mezzo al nulla, dedicata a criminali così pericolosi da meritare quel luogo tutto per loro oltre che la costante attenzione di guardie e congegni che impediscono la loro fuga ed, in generale, rivolta violenta. Tra questi anche quel fastidiosissimo consegno che mette fuori gioco l’utilizzo del trasporto dell’Hiraishin. Quella è l’unica motivazione per cui sta camminando su quell’impervio tracciato, sotto possibile attacco dei nemici, per raggiungere la sua Hyuga. Le informazioni sono poche e confuse, un paio date dal sigillo dell’empatia, il resto date dalle comunicazioni radio che fa fin troppa fatica a tracciare. Indosso porta degli abiti assurdamente pesanti, pelliccia e cappotto, bardato dalla testa ai piedi, quasi irriconoscibile con il capo coperto da un folto cappuccio, il volto coperto da stracci neri, solo gli occhi color pece sono scoperti, il resto del corpo è completamente ammantato di drappeggi neri che avvolgono e scaldano il corpo. Si aggira nei pressi del settore in cui al momento si trova la ragazza, rifugiata in un minuscolo anfratto nella roccia. Per fortuna, anche senza Byakugan, è capace di scorgere abbastanza lontano con abbastanza precisione, per cui dopo tempi interminabili di ricerca dovrebbe essere riuscito a trovarli. Il passo non è sveltissimo, porta un bagaglio piuttosto voluminoso, una grossa coperta messa insieme alla bene e meglio con avanzi di altre stoffe oramai inutilizzabili in singolo, dunque cucite assieme. Per via della situazione critica porta con sé anche qualche piccolo, ma indispensabile bene, del cibo costituito da appena qualche pezzo di pane e poco altro, tre tonici coagulanti ed uno per il recupero del chakra. Si avvicina al luogo dove dovrebbero essere nascosti, inspira forte col naso ad ogni falcata. Non fa molta attenzione ai fili di nylon posti all’entrata, certamente attiverà il rudimentale sistema di allarme posto lì dalla kunoichi e francamente poco gli importa, gli basterebbe anche solo averla finalmente trovata. [C on]

01:01 Mekura:
  [grotta - zona D3] Radio in mano, la guarda e estraendo il tanto, si prepara a segnare un'altra tacca dietro la sua schiena per contare le ore, per darsi una sorta di tempo e stanno diventando troppe. Chiude per un secondo gli occhi e stringe la presa sulla radio per poi abbassarla e controllare la condizione di quelli che alla fine sono i suoi prigionieri. Solo a lei poteva accadere di salvare due civiili in un'isola carcere di massima sicurezza...e che diavolo, non è sfortuna ma una maledizione. Controllerebbe la condizione del bambino con il mantello dell'alkatsuki davanti per proteggere entrambi e quantomeno tenere il calore di entrambi " stabile". Scosta il mantello per controllare la situazione delle ferite più gravi, non sa neppure come tenerle chiuse o anche solo medicarle. In quel momento un suono: la corda...è stata toccata violentemente. Annaspa terrorizzata mentre rinfoderando il tanto alla cintura larga mentre mettendosi in piedi si spingerebbe verso l'esterno cercando di affrontare nell'unico modo possibile l'avversario in queste circostanze senza troppe tattiche o uso di trappole. Andrebbe incontro a questo praticamente correndogli contro. Non è lei: non è nel suo modo di avvicinarsi, neppure deadshoot a meno che non la trovasse in una situazione disperata. Ma è buio e qui è terreno praticamente piano per tutti e due, c'è poco da nascondersi per un assalto, per di più sembra il tipo che se può evitare lo scontro lo fa..no se avesse capito che lei si trova li da qualche parte, avrebbe pazientemente aspettato che lei crollasse per poi assalirla in un colpo di sonno. Katana? no, non è detto ma ad intuizione direbbe di no. Troppi pensieri affollano la sua mente ma ci va comunque di cattiveria, arriverebbe a circa 3m di distanza dalla grotta e guarderebbe in direzione di Azrael o meglio del figuro bardato. <...non fare un'altro passo> ringhierebbe verso il figuro <la zona è pesantemente minata> non è vero <fai un'altro passo e ti mando al di la della riva, chiaro?> ancora non avrebbe riconosciuto la figura del suo Nara. [ch on]

01:14 Azrael:
 Qualcuno esce dalla grotta, potrebbe essere anche uno dei nemici per cui sono stati portati in quel carcere di massima sicurezza galleggiante, ma almeno c’è qualcuno. La tundra ghiacciata è troppo silenziosa e monotona persino per un uomo amante del silenzio e della pace come il Nara. Ci mette qualche attimo a riconoscerla, è del tutto scossa, non ha nulla a che fare col solito aspetto della Hyuga, sembra un animale messo alle strette che, ciò nonostante, combatte allo stremo per la sua vita e per quella degli individui che sta proteggendo. Si rende conto di non essere stato riconosciuto nemmeno lui quando la ragazza lo minaccia di farlo saltare in aria. Il giovane si guarda attorno, no, non sembra per nulla un campo minato, non avrebbe nemmeno senso data la vicinanza troppo accentuata alla grotta, farebbe saltare in aria anche quella. Schiude le labbra, sfiorano la stoffa in modo da ovattare il respiro sorpreso eppure sollevato che ne esce < Sta tranquilla > La mancina corre al cappuccio, levandolo per rivelare il crine corvino che discende lungo i lati del viso ancor più pallido a causa della temperatura troppo bassa per qualunque essere umano. Le dita poi catturano i lembi di quella sciarpa improvvisata, tirandola giù dal viso per rivelarlo del tutto < Sono io > si dichiara, avvicinandosi a piccoli passi verso di lei, per non spaventarla ulteriormente. Un po’ trema anche lui, per la preoccupazione di vederla in quello stato, perché ha tardato un po’ ad arrivare per via dei vari impedimenti sparsi in quella dannata isola < Stai bene? > chiede infine, sfilandosi la grossa coperta dalle spalle per srotolarla ed accogliervi l’esile corpo della giovane. [c on]

01:23 Mekura:
  [grotta - zona D3] Assottiglia lo sguardo mettendo a fuoco la figura e sbianca quando sente quella voce. Non ce la fa, non riesce a mantenere il sangue freddo: riesce solo a pensare "si, finalmente, è salva" oltre all'assordante nome ripetuto come una sorta di allarme, "Azrael". Prende un lungo respiro e cerca di contenersi mentre la paura che tutto questo possa essere una trappola è più vivida che mai. Afferra il tanto e sfoderandolo fa un passo indietro e se lo porta alla gola. Attraverso il sigillo della empatia Azrael potrebbe chiaramente sentire altro: incantatrice, illusioni, mi conosce, abbastanza da spiegare perché questa preoccupazione. <fermo> questa volta è più gentile mentre si porta la lama alla gola <fermo...> ripete prendendo tempo pensando a come scoprire se è una illusione oppure no <Se tu sei lui, saprai esattamente cosa penso e saprai se fermarmi> Lo guarderebbe negli occhi mentre utilizzerebbe come meglio può la sua connessione con lui attraverso il sigillo. Si umetta le labbra e continua dopo un lungo respiro. <voglio morire?> domanda lei mentre cerca di pensare forte ad una immagine fissa: RAVIOLI, RAVIOLI DI CARNE AL VAPORE, gustosi ravioli di carne di maiale al vapore belli umidi e con la carne ben colorata <ripetimi esattamente cosa ho pensato> quella donna può anche averle letto nella memoria, ma si è avvicinata per farlo, non è detto che possa leggere quello che sta pensando sul momento, cosa che Azrael può fare e lei punta su questo. La mano le trema, si trattiene e cerca di mantenere la guardia alta maledicendo mentalmente la situazione e allo stesso tempo ringraziando che Azrael possa essere li, illusione o meno. [ch on]

01:34 Azrael:
 È più che comprensibile quella reazione, praticamente dopo quello che ha vissuto è già tanto che non abbia salutato definitivamente la sua sanità mentale e non si sia mangiata i civili. I suoi pensieri gli affollano la mente, quasi gli sembra di vedere Incantatrice che gioca con lei e Kurako. Kurako… poi dovrà fare qualcosa anche per lui, la situazione che lo riguarda sta degenerando. Si arresta sul posto, concentrato su quanto la ragazza gli sta stampando a fuoco nel cervello tramite il sigillo, concentrato più che mai su quella lama puntata alla sua gola. Manda giù un groppo di saliva, per fortuna ha abbastanza autocontrollo da non cedere alle emozioni in quella situazione fin troppo borderline per essere reale. < Mekura… > Mormora il suo nome, alzando le mani come in segno di resa < Va bene, va bene, sono fermo. > Resta in quella posizione e chiude gli occhi, più per non vedere la persona che ama minacciare il suicidio che per vera e propria concentrazione. E poi quel pensiero, folle, ma talmente particolare che persino la genjutser più andata di cervello potrebbe indovinare alla cieca. < Oh, andiamo… mi farai venire fame così. > abbozza un sorriso, anche se la situazione non lo richiede per niente < I ravioli al vapore sono buoni, ma quelli alla piastra di più > Le risponde, lasciando bene intendere che quel pensiero lo ha colpito forte e chiaro in testa, oltre che allo stomaco < Vieni qui adesso, per favore, morirai di freddo così… > La attende, stavolta che sia lei ad avvicinarsi, se si è davvero convinta che non è vittima di un’altra illusione. [c on]

01:45 Mekura:
  [grotta - zona D3] Mekura sentendo la risposta, lo guarda e lancia il tanto a terra scattando verso Azrael cercando di avvinghiarsi a questo fin anche ad arrampicarsi per cercare le sue labbra con foga cercando di farle sue se concesso, cosa non scontata dopo la paura che può avergli causato con questa trovata. <scusami..> cercherebbe di baciarlo usando le pause per respirare per sospirare pesantemente e ricominciare l'assalto. <scusami> sospira <davvero sono successe cose, è forte non ho nessuna possibilità di scappare dalle sue illusioni...ma posso fare in modo di creare congruenze, almeno con te> Appoggia la testa sotto il suo mento Le mani le tremano, è un sollievo che lui sia li, che lei non sia da sola e che sopratutto sia riuscito a trovarla prima del nemico...si vergogna un po' a questo pensiero, ma non può farne a meno. inspira di nuovo al contatto con la sua pelle quasi a volerselo mangiare assaporandone prima l'odore. <e anche io ho fame> sorride sboffocchiando con il cuore che batte a mille sul petto <oh Kami sei tu, sei tu...e bugiardo quelli al vapore sono meglio> Cerca il contatto con le sue mani e si guarderebbe in giro preoccupata. <dentro...rifugio...almeno non siamo in vista> le sue mani sarebbero fredde e la maglia lunga bianca non offre troppo calore ma, la sola presenza di Azrael al momento gli ha fatto non pensare al freddo. Lo afferrerebbe per i vestiti e indietreggerebbe verso la grotta andando poi ad afferrare il tanto nel tragitto. <dobbiamo parlare...dopo> [ch on]

01:59 Azrael:
 Quella situazione è impossibile. L’unica cosa che gli viene da pensare ora è che non è il caso di scambiarsi effusioni in campo aperto, eppure non può e non vuole sottrarsi a quel bacio, nemmeno avesse bisogno di assicurarsi anche lui di non essere sotto illusione. < Mai come ora non devi fidarti di nessuno se non di me. Nemmeno lei con le sue illusioni può falsare il legame che abbiamo. > Il sigillo dell’empatia, in particolare. Sarà tutto certamente meglio quando Incantatrice sarà dell’altro mondo, finalmente. L’unico peccato è che non tocca a lui batterla, forse a Yukio, data la natura del suo stile di combattimento. < Posa le armi e rilassati > Dice, entrando nella grotta e afferrandole la mano quando questa va a ricercare il tanto a cui si è affidata come arma di difesa < Ci sono io adesso, non serve che tu stia sull’attenti, prenditi un attimo per riposare. > Sposta ora lo sguardo sui civili, in condizioni ancora più pessime, se possibile. < Ho una coperta che basta per due persone, pane per tutti, qualche tonico in caso servano. Tu puoi prendere la mia giacca se vuoi. > Si appoggia con la schiena alla parete del piccolo anfratto di roccia, sospirando piano < Parlami adesso, invece > Non necessariamente dell’argomento di cui ha bisogno di parlargli in separata sede, ci sono tante altre cose da dire < I civili come stanno? Possiamo portarli in un luogo più sicuro? > Domanda, sebbene per lui possano anche morire lì, purché sia salva la vita della Hyuga. [C on]

02:16 Mekura:
  [grotta - zona D3] Ci sarebbero tutte le congetture da fare riguardo a quella donna e quel bambino che si trovano dentro la grotta, sarebbe anche il caso farglieli vedere, ma al momento sta cercando forzatamente di mettere in pausa il suo cervello dalla questione "isola di pazzi furiosi" se non le fa ora le effusioni quando le deve fare? Sospira prendendo un'attimo di pausa, fermandosi e lasciando che sia lui a parlare per un po' <li ho coperti con la divisa dell'akatsuki, posso usare quella per riprendere un po' di calore, non ti svestire..davvero> anche se con un certo dispiacere. Entra all'interno della grotta e si metterebbe a sedere accanto a lui, condividendo il suo calore visto lo spazio esiguo della grotta e si rilassa prendendo un lungo respiro, di nuovo. <uno è un infante, quindi piange, ha fame e se almeno posso rispondere per il cibo attraverso la stessa madre non posso dire per la sua condizione fisica o malattie varie, la donna è anche peggio> Mekura la guarda pensierosa <...non sopravviverà, ha più possibilità il bambino che lei, sto facendo quello che sto facendo perché non ho capito come l'incantatrice abbia messo mano su dei civili in una isola di criminali per usarli come trappola...forse è solo un caso ma se l'incantatrice ha trovato un modo per "bypassare" i controlli delle guardie sull'isola spiegherebbe perché hanno perso il controllo sulla prigione, in più non so dove portarli, Kurako ha inseguito quella donna, Katsumi è anche lui da qualche parte da solo, lo sto contattando da ore, se troviamo lui potremmo ricavare le informazioni che ci servono e andare immediatamente verso la torre radio, abbiamo BISOGNO di arrivare li se non vogliamo esplodere tra pochi giorni> li hanno davvero contati. [ch on]

02:29 Azrael:
 Scivola lentamente lungo la parete rocciosa fino a ritrovarsi col sedere a terra e le gambe incrociate. Sospira, scuotendo la testa < Non abbiamo medici in squadra e se anche fosse nessuno è interessato a salvare delle vite innocenti > nessuno né dell'Akatsuki, né dei criminali da ammazzare, naturalmente. < Se la donna è in condizioni critiche quanto dici allora è intrasportabile, il bambino non si staccherà molto facilmente da lei > abbassa lo sguardo sulla Hyuga, allungando il braccio per cingerle le spalle e donarle un po' del suo calore stringendosela al fianco < Hai fatto un ottimo lavoro, ma ad un certo punto arriva il momento di lasciar stare e guardare altrove > Le mormora a voce bassa, piuttosto rassegnata < Mi spiace non essere arrivato prima, sfortunatamente sono costretto a muovermi a piedi e ho avuto difficoltà a riceverti ed orientarmi > Ancora si scusa, posandole le labbra sul capo per schioccarle un tenero bacio tra i capelli < Questa non è la polizia, non ci serve capire come hanno fatto a prendere il controllo della prigione. Dobbiamo ammazzarli e basta. > Precisa, recuperando il pezzo di pane che aveva conservato per far mangiare i sopravvissuti e staccandone un pezzo per la ragazza < Non esploderà nessuno, se non saremo in grado di dare notizie e minacceranno la distruzione del luogo andrò a disattivare il dispositivo che mi impedisce di dislocarmi e ci porterò via da qui. > È un piano un po' disfattista, ma è comunque un piano < Per quanto riguarda Katsumi... anche lui ha il sigillo dell'empatia, posso chiamarlo. Io e lui abbiamo da fare fuori questa pazza classificata come predatrice, provocatrice e non so quali altri aggettivi per avvisarci del fatto che tenterà di fotterci in più modi. > Termina quindi, tendendole il cibo per farle recuperare un po' di energie. [c on]

02:52 Mekura:
  [grotta - zona D3] C'è un'altro motivo per la quale ha deciso di salvare quelle due persone, la paura. La paura di dover non tanto uccidere lei ma, il bambino. L'idea la perseguita e sa che prima o poi dovrà fare anche questo. Accoglie il bacio sui capelli passando il braccio dietro la sua schiena <non ti preoccupare: sei qui, mi basta> affonda la testa poggiandola contro lo sterno per poi sospirare. <mi basta> chiude gli occhi e poi osserva pezzo di pane con un mesto grazie guardandolo li tra le dita. <è un avversario temibile, se posso capire se fa cose che possono mettere a rischio il gruppo devo saperlo..potrebbe affrontarla chiunque> mugugna andando a dare un morso buttando lo sguardo ancora una volta verso il duo. Non può far sopravvivere lei, ne il bambino. Abbassa lo sguardo raggomitolandosi mentre si accorge che il suo salvataggio non è servito a niente, niente..forse era meglio lasciarli affogare li. <sono una sciocca> sospira pesantemente <mi sono gettata dietro Kurako sapendo che era una trappola, ma il fatto che, c'era un bambino mi ha...> l'ha costretta a scendere a causa del suo carattere. <..e ora lo devo uccidere> Chiude gli occhi cercando di non pensarci <perché...perchè tutti hanno un così basso rispetto della vita? che senso ha sopravvivere ad una tempesta e morire a causa della mia incapacità?> si domanda cercando inutilmente una spiegazione. <bene, perché questa stupida radio non funziona a quanto pare e....perché tra tutti gli aggettivi ti sei ricordato pazza, predatrice, provocatrice?> domanda guardando verso l'alto <è una richiesta?> [freeze]

conversazioni con Azrael durante la loro permanenza nell'isola.