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con Kurako, Chie

Ogni giorno nel mondo ninja succede sempre qualcosa di diverso e imprevedibile, qualcosa che nessuno può mai pensare ed è quello che è accaduto ad Akuma Doku, giovane leva di Otogakura da poco trasferitosi a Konoha. Effettivamente, cosa sta succedendo al giovane? Si ritrova nella soffitta di una casa, è buio con una solo una piccola finestrella sul soffitto per la luce ma, voi direte, se è buio, come può sapere di essere in una soffitta? Dalla ragnatele negli angoli, dalla polvere accumulata, dalla puzza di topo e perchè no, anche qualche cacca di ratto sparsa qua e la, molto semplice ma ecco la vera domanda, come ci è finito? Non lo sa, ovviamente, altrimenti avrebbe gridato aiuto...ah no, è vero, è muto, si va sul sicuro con lui. Tornando a noi, è sul pavimento fatto di assi di legno, nella stanza non vi è niente tranne una maniglia sul pavimento che segna la via d'uscita, purtroppo però è chiusa a chiave. Luce proveniente dalla finestra va a riflettersi al centro della stanza, dove è possibile vedere la polvere volare, mini esseri viventi muoversi, moscerini e mosche ah, non dimentichiamoci la puzza al suo interno, di cacca e di sporco, direi l'essenziale per uno come Akuma, abituato a soffrire come un essere umano non è in grado di fare. [Ambient]

15:08 Chie:
  [Soffitta] Cosa succede? Quando apre gli occhi ad accoglierlo, c'è la confusione del buio pesto- forse, cosa molto probabile dal punto che Akuma si ritrova a dormire qui e li senza un vero criterio logico, è ancora notte. Eppure questo puzzo, tanto intenso quanto pungente, non l'ha cullato la notte prima. Le labbra seccate e impastate dal sotto si muovono debolmente in schiocchi ovattati, come a volersi riprendere del tutto. I capelli argentei tagliati corti come al solito, leggermente spettinati, hanno punte chiare che si arruffano una sull'altra, ricadendo contro le guance e la nuca, dove il nodo della solita chefia grigia e rossa si poggia sopra e tra i capelli solitamente più corti. Gli occhi in un filo immobile, serafico, mentre cammina battendo un ritmo stabile con quegli anfibi neri che al giorno d'oggi assoceremmo ad un tipico militaresco. Così come i pantaloni da shinobi policromatici; nero e grigio, ricordano quel che è davvero. La classica forma leggermente stretta nei pressi del ginocchio e della parte superiore del polpaccio, più larghi man mano che risalgono le cosce e la patta, chiusi con una cordicella intrecciata di cuoio, che pende di lato, annodandosi ai passanti. Sopra porta la tipica giacca a doppio petto con gli spallacci rinfoderati in pelle nera, con i bottoni grigi diligentemente chiusi dal primo, all'ultimo, dove il doppio petto s'apre ripiegandosi in due lembi: Sempre che sia vestito almeno. Farebbe scivolare i piedi sulle tegole cigolanti di quella soffitta polverosa, facendo un lieve e pigro rumore con gli anfibi che si scostano dal loro posto e s'allungano appena, verso l'esterno. <??> Quelle scintille dorate che fanno capolino in nulla più che scegge di fuoco, cercando di intravedere qualcosa o qualcuno nell'ombra. Forse una sagoma più scura. Una sagoma più chiara. O aspettando che, chiunque l'abbia portato li per un qualche motivo, venga a dirgli cos'è successo a questo giro. Saranno i Doku, pensa Akuma, ancora una volta vogliono giocargli un tiro mancino e abbandonarlo a terra sotto il dolore atroce dei crampi alla mandibola, dove le due ghiandole che emettono il veleno allucinogeno ancora, ogni tanto, gli bruciano o emettono fitte di dolore che lo obbligano ad una sosta. La schiena tocca nuovamente lo schienale della sedia, un cigolio che rompe l'aria come schegge di vetro. Le spalle ricurve, abbassate. Se il male deve arrivare- arriverà, e lo lascerà come sempre indenne. Si limita solamente a issare ambo le mani a comporre il sigillo della capra, visualizzare quelle due forze opposte ed eguali, finendo per ricollegare la forza psichica a quella fisica, e lasciare che il chakra s'estenda in una rete capillare che va a nutrire gli tsubo, così come va a dare maggiore vigore alle sue abilità fisiche- cosa a lui necessaria, poichè è un abile utilizzatore delle arti marziali. [Tentativo impasto]

Il chakra viene impastato correttamente dal giovane Konohano esperto nelle arti marziali. Non sa perchè si ritrova in quel luogo ed è giusto così, vivere nell'ignoranza più totale è un bene per gli esseri umani ma arriviamo al dunque. Dall'ombra, alla destra di Akuma, molto lentamente, esce una figura in tuta Anbu con tanto di maschera da gatto<Akuma Doku, finalmente ti sei svegliato>commenta la visione<Scusa per questo trattamento ma dovevamo assicurarci che fossi solo e portarti qui mi è sembrato l'unico modo>un cenno verso il basso con la testa in segno di scusa<Andando spediti e al sodo: ti stiamo tenendo d'occhio oramai da mesi, osserviamo le tue mosse, abbiamo visto cosa sei in grado di fare>si prende una piccola pausa prima di continuare<Beh, oramai avrai capito cosa voglio dirti. Vogliamo che ti unisci ai servizi segreti di Konoha, diventare un Anbu per il bene del paese>diretto e conciso nel dare le notizie ma questa, alla fine, è una bella notizia, almeno non viene maltrattato come suo solito. [Ambient]

15:39 Chie:
  [Soffitta] Gli occhi come monete d'oro sorvolano tutta la soffitta, finendo per posarsi sull'Anbu, sulla visione, qualsiasi cosa sia ad Akuma non importa realmente, rimane immobile ad ascoltarlo, lisciando la dritta sul doppio petto grigio e sciogliendo il sigillo caprino che ha in precedenza innescato l'attivazione del chakra- non è perchè lui si senta particolarmente minacciato, ovviamente- semplicemente sa che quella è da anni ed anni una semplice prassi. E' come se questo fosse un ordine e Akuma lo esegue senza fare troppe domande. Abusa del linguaggio dei segni, al termine di quel discorso, indicandosi il petto- esattamente il centro. "Io?" Come a non poter credere di esser soggetto di cotanta curiosità. Le gambe si estendono, fanno perno con il tallone sul pavimento al fine di rialzare la sua figura. Allampanata, secca- non proprio la persona che collegheremmo ad un Taijuster come potrebbe essere Shiro invece. "Io" .. "Fedele" .. "Kunimitsu". Semplicemente gesti che si susseguono ad articolare una frase vera e propria. Certo- lui vuole esser un Anbu. Ma un Anbu del plotone di Otogakure no Sato, poichè lui risponde solamente alle chiamate della Kokukage. Gli occhi si abbassano per qualche istante sulle tegole del pavimento, scivolando da una, all'altra, in silenzio. "Lavorare con voi" Le mani si muovono celeri, assomigliano effettivamente-- a bizzarri sigilli. Ma solo chi li conosce, può capire facilmente che sono invece parole. Tra il fruscio sulle vesti, e i colpi dati dalle mani a segnalare qualche parola. "Solo fino a quando Oto no Kuni non si rialza in piedi." I patti sono chiari. Non vuole giurare la sua cieca fedeltà all'Hokage, non ora-- almeno. Non potrebbe mai mentire, ne mordere la mano che lo nutre- ma sa che il corso degli eventi, lo porteranno sempre a rispondere alla chiamata della Yakushi, così come risponderà sempre alle chiamate di Itawooshi. Lo guarda ancora- quell'aria interrogativa, forse, infondo-- è fiero di esser stato convocato per far parte degli assassini scelti. [Ck on]

Il ragazzo non parla, comunica a gesti attraverso le mani ma l'anbu è studiato, molto esperto, sa ogni cosa sulla comunicazione riuscendo a recepire il messaggio forte e chiaro<Capisco la tua fedeltà verso Oto ma devi parlarne direttamente con il Nono, io sono solo un intermediario, nulla di più>commenta fissandolo negli occhi<E' una questione delicata, forse fin troppo delicata>oto in fin dei conti è distrutta e farla risorgere non è facile, servono soldi, ninja volenterosi e pieni di energia e speranze per il paese. <Comunque, mi fa piacere che tu abbia accettato, sarà un lavoro duro. Noi siamo le forze speciali, interveniamo quando il villaggio è in difficoltà e ci occupiamo di eliminare potenziali minacce come i mukenin>gli spiega in breve cosa deve fare. Infine, prende un fuda da cui ne trae una maschera e la divisa da Anbu con tanto di lama<Questa è per te, ora, attendi qualche minuto>la mano destra va a poggiarsi sul di lui braccio e, con una piccola infusione di chakra, va a spingere sulla parte della spalla. Il giovane sentirà un bruciore per poi ritrovarsi con il simbolo degli Anbu addosso mentre la veste viene bruciata ma pazienza<Tienilo sempre coperto e non dire a nessuno che sei uno di noi, massima segretezza>si raccomanda<Ah, scegli anche un nome in codice da usare>ultime cose prima di andare a inserire la chiave nella botola aprendola<Sei libero di andare ragazzo e grazie dell'aiuto>è fatta, Akuma ha scelto il suo destino. [END]

Akuma viene rapito da un Anbu il quale gli annuncia di essere stato scelto per entrare nelle loro fila e il giovane accetta.

Note: Entrata negli anbu per akuma, niente px