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Giocata di Clan

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con Mekura, Kaori

C'è stata una convocazione oggi alla magione Hyuga, una convocazione richiesta dallo stesso capo clan Juusan per la stessa Kaori Hyuga, Un uomo alto, piuttosto atipico per uno Hyuga, spalle larghe e carnagione quasi dorata, differente dalla pelle pallida tipica del clan, gli occhi tuttavia sono quelli, sono gli occhi di chi detiene un byakugan, forte e imperioso seppure sotto guardando bene le labbra un sorriso rilassato palesa una calma imperturbabile mentre se ne sta seduto al centro della sala bevendo thè insieme allo stesso corredo. Alla sua destra, distante un paio di metri, si trova invece un uomo che rappresenta l'immagine dello Hyuga fino al midollo. Lineamenti sottili, comportamento austero e regale, occhi che giudicano rigidamente in attesa di qualcuno. La sala in cui si trovano è minimale ma elegante, il pavimento è in legno chiaro, lucido mentre le pareti della sala sono bianche, alle spalle del capo clan si trova solo una parete di carta riso che lascia trasparire la luce tenue della giornata. Davanti a loro invece si estende il giardino come sempre tenuto sotto controllo da alcuni membri del clan, curato e sempre pulito. Le porte della magione sono lasciate aperte e c'è una strana tensione nell'aria. [quest per Kaori]

il capo clan--> http://vignette1.wikia.nocookie.net/itkingdomhearts/images/e/e1/Xemnas-Artwork.jpg/revision/latest?cb=20111007131629&path-prefix=it

14:02 Kaori:
  [Strada > Magione Hyuuga] Il pranzo con Hiashi ha dovuto aver termine prima del previsto. Un messaggio, giunto improvviso, l'ha informata di esser stata convocata alla magione da Juusan Hyuga, il ninja a cui tutto il clan fa capo e riferimento. La ragazza non sa cosa egli possa desiderare da lei, cosa possa volerle dire o chiedere, ma sa che non può in alcun modo evitare di presentarsi. Così, congedatasi dal compagno e concasato, andrebbe a dirigersi verso casa con una curiosità viva nelle vene, una leggerissima tensione a coprirla come un manto invisibile. Indossa quest'oggi un corsetto nero a coprirle il busto ed il seno gentile ed una cintura alla vita da cui si può notare appesa una tasca porta oggetti bianca sul fianco sinistro. Le spalle e le scapole son coperte da un coprispalle color pece che si unisce all'altezza dei bicipiti a dei lunghi guanti neri da ninja di quelli con delle placche di metallo sul dorso come difesa da eventuali attacchi o armi. Le gambe sarebbero nude se non fosse per quei pratici stivali da kunoichi alti al ginocchio che le coprono il resto degli arti fino ai piedi. A completare il suo abbigliamento v'è un porta kunai e shuriken assicurato alla coscia destra ed il suo nuovissimo coprifronte da genin legato attorno alla sua gola. I capelli violacei ondeggiano alle sue spalle legati in una unica morbida larga treccia che le scivola lungo la schiena fino a terminare all'altezza dei polpacci. Avanza Kaori per le strade di Konoha liberando la mente, cercando di non pensare al motivo per cui può esser stata chiamata. Cerca di scacciare ogni pensiero e di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla propria figura, sul proprio corpo. Tenterebbe di richiamare in due flussi ben distinti, le energie e le forze che costituiscono il suo essere: energia fisica e psichica. Andrebbe a visualizzarla come fonti luminose e colorate scorrere nel suo corpo e, solo a quel punto, andrebbe a comporre all'altezza del plesso solare il sigillo della Capra. Le due forze avrebbero dovuto ora unirsi e mescolarsi fino a dar vita ad una nuova ed unica fonte di energia: il chakra. Non sa se le servirà, se sta per esserle affidato un compito, sa solo che non si farà trovare nuovamente impreparata da un suo superiore. Con nuova determinazione continua a camminare fino ad arrivare all'interno della magione tenuta sotto controllo da alcuni concasati. I suoi occhi così rari e caratteristici sono una sorta di lascia passare oltre quelle mura. Arriverebbe lei a fermarsi dietro una porta di carta riso oltre la quale dovrebbe attenderla lo Hyuga. Prende un profondo respiro, lei, e andrebbe a bussare contro la struttura in legno della porta scorrevole per annunciare la propria presenza. <Sono Kaori Hyuga> si annuncerebbe nel mentre così da permettere all'altro di decidere se farla avanzare o meno. Solo se il permesso le fosse stato accordato, la kunoichi avrebbe fatto il suo ingresso nella stanza richiudendosi la porta alle spalle e avanzando fino a porsi a un paio di metri di distanza dallo shinobi, lo sguardo a notare la figura dell'altro uomo presente poco distante dal capoclan. [Se impasto riesce chakra: 30/30]

Il padre rimane fermo, immobile come una statua, non dice nulla ma osservando il vuoto lascia che sia il capo clan ad esprimersi. Juusan Abbassa la propria tazza con movimenti precisi e calcolati in modo che sia tutto perfetto nella sua presentazione. Porta il bicchiere di fronte a se al centro e infine solleva lo sguardo. Quando vede che Kaori non si presta in segno di rispetto, presentandosi senza inchinarsi, il padre di Kaori alza la voce in modo secco e autoritario, non si muove neppure dalla sua posizione, non la guarda, tiene le braccia dietro la schiena e così rimane <mostra rispetto per il capo clan ragazza, non ho cresciuto una impudente irrispettosa> Juusan tuttavia assottiglia le labbra, fa un cenno verso Kaori e piega la testa aprendo il braccio destro verso l'esterno come ad invitarla ad entrare <siediti> ordina gentilmente il capo clan mentre dal servizio tirerebbe fuori un'altra tazza da thè e la riempirebbe offrendola direttamente a Kaori <ho sentito dei tuoi risultati nel esame per diventare genin, rendi onore al clan> si congratula lui almeno con i modi pacati che al momento dimostra <raccontami, come ti senti?> chiede questo aspettando una risposta.

14:34 Kaori:
  [Strada > Magione Hyuuga] Stringe i pugni, Kaori, incassando in silenzio il rimprovero. Avrebbe preferito inchinarsi una volta entrata, di fronte a lui, non fuori da una porta ove non avrebbe potuto neppure guardarlo in faccia... ma forse il suo pensiero è sbagliato, forse semplicemente la sua idea di rispetto non è simile a quella comune. Cerca immediatamente di riparare chinando il capo e parte del busto con ossequio sebbene le sembri strano farlo da fuori una porta. Tuttavia la voce calma di Juusan Hyuga sembra quasi non aver fatto caso alla sua mancanza di rispetto e la invita con garbo e cortesia ad accomodarsi. La giovane esegue avanzando con passo pacato, elegante, fino a sedersi a poca distanza dal capoclan con la grazia degna di una fanciulla della sua età. Gambe chiuse, piegate sotto il corpo, busto dritto e mani poggiate sulle ginocchia. <Chiedo scusa per la mia mancanza di rispetto> andrebbe immediatamente a dire, una volta, seduta, a capo chino, un nuovo inchino a seguire quelle scuse sentite. Rialza il capo poco dopo nel sentire la voce dello shinobi congratularsi per la sua promozione e accenna appena un sorriso riconoscente e sincero. <Grazie> chiosa la neo kunoichi con voce gentile, l'espressione candida e pulita di sempre mentre accetterebbe di buon grado la tazza che le viene offerta. Una mano sotto di essa e l'altra a mantenerla sul fianco, all'altezza dello stomaco. La domanda che le viene posta la lascia per un istante interdetta mentre lo sguardo vola, involontariamente, a scontrare i lineamenti austeri e rigidi di suo padre. <Io...> inizia a dire Kaori prima di spostare nuovamente il volto in direzione di Juusan, le iridi candide e caratteristiche del clan a specchiarsi in quelle dell'altro. <Impaziente, direi. Un po' tesa> rivelerebbe rigirandosi appena la tazza fra le mani. <Vorrei mettermi alla prova e iniziare subito ad andare in missione, iniziare a vedere coi miei stessi occhi cosa è davvero un ninja, capire cosa voglia dire esserlo... ma al tempo stesso non voglio essere precipitosa. Non voglio sbagliare> dice sincera umettandosi le labbra, l'espressione seria mentre rivela i suoi pensieri ed i suoi sentimenti in merito a quella strada appena intrapresa. Solo a quel punto, finito di parlare, azzarderebbe a bere un sorso del tè che l'altro le ha offerto, temendo di risultare sgarbata a non assaggiare quanto le è stato proposto. <Anche se suppongo che un errore commesso adesso non possa portare le catastrofiche conseguenze che potrebbe portare più avanti> aggiungerebbe poco dopo scrollando appena le spalle. La presenza di suo padre la fa sentire a disagio, è come se qualunque cosa possa pensare o dire sia stupida o banale. La fa sentire così, lui. Scontata. Prevedibile. Ma se deve essere sincera non può lasciarsi frenare dalla tensione che le trasmette il genitore. [Chakra: 30/30]

Juusan torna a bere lasciandole tutto il tempo che vuole per rispondere alla sua domanda. Ascolta quello che preoccupa Kaori e la sua impazienza di andare in missione. Juusan sorride in modo basso <questo è un male> ma non è un rimprovero, tutt'altro, solo una considerazione, un commento forse un poco malinconico di quando lui stesso si trovava nella stessa posizione. Il sorriso si allarga guardandola di nuovo quando sente le ultime parole di Kaori <questo.. è un bene> Abbassa la tazza e continua a ridacchiare <il byakugan è un'arte che non richiede paura nell'uso, il terrore rende una persona cieca e noi dobbiamo vedere lontano..ma> sorride ancora guardandola affondo innarcando un poco la schiena in avanti <la presunzione, la troppa foga, ci rende altrettanto ciechi..dovrai imparare a gestire entrambe queste sensazioni> afferma mantenendosi tranquillo, ritirando le mani e stringendo le dita tra loro. Si rimette in piedi rapidamente, il kimono nasconde i movimenti delle gambe e rende il tutto più fluido a quel punto senza neppure parlare l'altro Hyuga si muove rapido al centro della stanza tenendo una distanza tra lei e il capo clan di circa 5m, dietro di loro, Juuban fa cenno alal ragazza di mettersi in piedi e girarsi <osserva> commenta mentre il padre mostrerebbe la posizione di partenza componendo il sigillo della tigre. In breve tempo le venature attorno agli occhi comparirebbero e lui spalancando le palpebre mostrerebbe in tutto il suo splendore il Byakugan. <controlla il terrore, l'impazienza, il timore, usali invece di farti usare, componi il sigillo della tigre e controlla il chakra guidandolo verso i punti di fuga associati alla testa ed agli occhi, come per il discorso di prima anche il chakra non deve essere ne troppo, ne troppo poco: con troppo chakra il tuoi occhi soffriranno, con troppo poco non attiverai il tuo byakugan, compreso?> domanda verso la ragazza per poi dargli carta bianca su cosa fare o dire <hai qualche domanda?>

15:19 Kaori:
  [Strada > Magione Hyuuga] Entrambi i ninja ascoltano il dire della genin senza chiosare verbo, quasi in religioso silenzio, comprendendo ora ciò che attanaglia la mente ed il cuore della neo kunoichi. Mille emozioni diverse la pervadono al solo pensiero di essere davvero una ninja della Foglia e riuscire a spiegarle è difficile ma ci ha provato al meglio delle sue possibilità. Il ninja non sembra giudicarla o rimproverarla, ma semplicemente commenta i suoi sentimenti con la stessa pacatezza con la quale potrebbe mettersi a discutere del tempo. Kaori lo osserva pendendo letteralmente dalle sue labbra, confortata in parte da quel sorriso leggero che rende la sua espressione gentile, cortese. Ascolta le sue parole con attenzione senza farsi distrarre da altro, soprattutto dallo sguardo severo di suo padre lì presente. Immagazzina e accoglie quell'insegnamento, quella massima di vita e annuisce appena alle parole altrui a dimostrazione di aver compreso il suo dire, sorseggiando appena un po' di quel tè. <Dovrò affidarmi all'intelletto e alla logica per impedire a queste sensazioni di farmi sbagliare> direbbe la genin dopo il silenzio altrui, ripetendo praticamente quanto Hiashi le ha ricordato e confermato quella stessa mattina. A quel punto Kaori osserva la figura del capoclan alzarsi con un movimento fluido e semplice seguita subito dopo dall'avanzare di suo padre che andrebbe a raggiungerli e distanziarsi di qualche metro da loro. Kaori, a sua volta, poggiata sul tavolino la tazza di tè, si alza su silenzioso invito del capoclan e si volta nella direzione che le viene indicata, rivolta verso suo padre. Punta le iridi candide su di lui, su quel volto perentorio e severo, sulle mani che vanno ad unirsi a formare il sigillo della tigre. E' un istante che l'espressione di Naru Hyuga muta; le vene si gonfiano risaltando sotto la pelle sottile, le iridi vanno a mostrare una sorta di pupilla bizzarra, diversa da quelle di qualsiasi altro tipo di occhi. Il Byakugan appare sul suo volto portando Kaori a stringere appena le labbra, mordendole con fare teso. Non appena ode la voce di Juusan la kunoichi volta il capo verso di lui osservandolo in viso, ascoltando il suo dire con dedizione e scrupolo. Le viene spiegato come risvegliare quel potere, come attivare quell'innata da molti invidiata e temuta. Si schiudono le labbra rosee, si sgrana appena lo sguardo sorpreso mentre il cuore manca un battito. E' emozionata, è agitata. Il momento della verità è giunto. <No... credo di no. Suppongo che dipenda da noi capire quando il chakra è sufficiente. Sarebbe inutile chiedere come sapere quando è abbastanza, vero?> domanderebbe accennando un sorriso. Come si può spiegare quando una quantità è sufficiente e quando no? Non può certo misurarla, è qualcosa che può semplicemente sentire dentro di sé. Perciò, se non le venisse detto altro, tenterebbe a questo punto di prendere un profondo respiro e chiudere gli occhi. Cercherebbe di ricercare quella pace e quella serenità che solitamente anela quando impasta il suo chakra. Tenterebbe di svuotare la mente, di non pensare a nulla, di immaginarsi sola in quella stanza, senza occhi penetranti e bianchissimi a osservare e scovare dentro di lei. Ricercherebbe il silenzio, il nulla, il vuoto prima di andare a portare le mani all'altezza del plesso solare ed unirle a comporre il sigillo della tigre. A quel punto andrebbe a concentrarsi su se stessa, sul chakra che le scorre in corpo come un fiume incanalato in una fitta rete di strade e vie che le percorre l'intera figura. Visualizzerebbe l'energia azzurrina viverle dentro, e tenterebbe di concentrare una certa quantità di energia all'altezza del viso, dei propri occhi. Tenterebbe di immaginare i propri bulbi oculari come contenitori vuoti bisognosi di carburante e tenterebbe di riempirne la forma intera con il proprio chakra spingendolo e concentrandolo solo nella zona degli occhi. Non deve aver paura di metterne troppo, un potere come quello deve aver bisogno di una certa forza per poter funzionare al meglio, ma nemmeno può lasciarsi prendere la mano e immetterne più del necessario. Spera di aver trovato un buon compromesso nella quantità concentrata nelle proprie iridi e, solo una volta che si fosse sentita sicura e pronta a provare, ecco che andrebbe a rilasciare il chakra e aprire gli occhi sollevando le palpebre mobili. Sarà stato sufficiente questo suo tentativo per risvegliare il potere nascosto e segreto dei suoi occhi? [Se Byakugan attivo, chakra: 29/30]

molto bene, tira un dado da 50

Kaori tira un D50 e fa 42

Il tempo passa immutabile, impassibile e silenzioso eppure con se trascina una tensione palpabile. Gli occhi di Kaori si chiudono, la mente non vaga ma si focalizza su un'unico punto, un unico scopo, la concentrazione che vi imprime è notevole e seppur con lentezza ma costanza il chakra si muove. Un leggero dolore può percepire alla base degli occhi, come se qualcosa la stringesse rendendo il suo sguardo affaticato. Ma aprendo gli occhi il mondo si aprirà a Kaori in un nuovo modo: la sua vista si espanderà arrivando a confonderla sul momento, ma sopratutto guardando il padre di fronte a lei potrà notare come il chakra scorre rapido e forte. Naru fa un cenno, non a lei ma alle spalle della ragazza verso Juusan <grazie Natu> e detto questo senza dire nulla, senza dare nessun premio alla figlia, o elogio, solo un'ultimo sguardo le darebbe la schiena uscendo verso l'esterno dopo aver donato al capo clan un profondo inchino.Apre la porta e la richiude andandosene lontano, altrove, lasciando la figlia a se stessa ed al capo clan. <...non giudicarlo male Kaori> sospira Juusan camminando al fianco della ragazza <ha i suoi motivi per comportarsi così, le emozioni umane sono una cosa complessa...parlo per esperienza> cerca di confortarla quanto meno stringendo le labbra tra loro prima di portarsi davanti a lei <il tuo Byakugan è potente, molto avanzato rispetto al normale e anche se non lo dimostra questo lo riempie di orgoglio, riempie d'orgoglio tutti> chiude gli occhi e le fa cenno verso la porta accompagnandola se vuole per lasciarla andare <ora vai a riposare, rilascia il chakra agli occhi e divertiti, gioisci sei una Hyuga a tutti gli effetti ora> sorride di nuovo dando a Kaori il tempo di congedarsi e concludere in questo modo la "discussione". [end]

fare l'end please

15:55 Kaori:
  [Strada > Magione Hyuuga] Cosa...? Kaori non può fare a meno si granare gli occhi al momento di alzare le palpebre. La sua vista è totalmente diversa rispetto quella di sempre, è come... immensa. Riesce a vedere cosa accade nelle altre stanze, nel giardino, nella strada subito oltre la magione. Vede le guardie passeggiare diligentemente e chiunque si stia aggirando per l'edificio entro... beh, parecchi metri. Schiude le labbra nel vedere una nuova realtà sotto il suo sguardo e rimane semplicemente sorpresa a fissare la figura di suo padre. Per una volta non fissa il suo volto, il suo sguardo, bensì rimane colpita nel poter vedere il suo chakra come se fosse sempre stato lì, in bella mostra. Vedrebbe i canali intricati del suo canale circolatorio, gli tsubo, ogni cosa. Un qualcosa a cui non è sicuramente abituata e che la porta a guardarsi attorno con fare sorpreso in una espressione vacua e interdetta. Le labbra son schiuse mentre portando una mano al viso sentirebbe quelle vene rigonfie all'altezza degli occhi. Ce l'ha... ce l'ha fatta! Quello è il suo Byakugan! Solo ora, realizzata la realtà dei fatti, si ritrova a ricercare nell'espressione del padre un minimo cenno di soddisfazione o di compiacimento... che non trova. Lo vede semplicemente salutare Juusan con un inchino e volgersi di schiena così da tornare alle sue faccende. Kaori stringe i pugni abbassando le spalle con fare sconfortato. Era certa che se gli avesse mostrato mai i propri occhi sarebbe riuscita a strappargli un minimo cenno di contentezza. Ma si sbagliava. Sospira appena prima di sentire le parole del capoclan al suo fianco. Lo vede anche senza il bisogno di volgere il capo verso di lui, è terribilmente strano. Si morde il labbro inferiore seguendo i passi dell'uomo, udendo il suo dire, cercando di fidarsi della sua raccomandazione, dei suoi consigli. E' la terza persona che le dice la medesima cosa su suo padre: come può essere che lei sola non riesca a comprendere davvero i pensieri e i sentimenti di Naru Hyuga? <Riuscirò a renderlo fiero di me... gli dimostrerò che potrà affidare la Foglia e questo clan nelle mie mani, un giorno> annuisce semplicemente lei dando così fiducia al dire di lui, donandosi una nuova speranza. Si fermano dinnanzi la porta e a quel punto i loro sguardi s'incontrano. Kaori ascolta attentamente le sue parole e rimane semplicemente colpita di quanto ode. Il suo Byakugan... potente? Non può certo negare di sentirsi felice, soddisfatta, orgogliosa di quel dire, ma sa che senza un duro allenamento quelle potenzialità non saranno abbastanza. Dovrà lavorare sodo per mettere a frutto quel potere, per cui la strada da percorrere è ancora piuttosto lunga. <La ringrazio, Juusan-sama> direbbe la giovane kunoichi inchinando capo e busto in un ossequioso cenno di rispetto, prima di rialzarsi e far defluire il chakra dai suoi occhi, così da disattivare il Byakugan e tornare al suo solito sguardo, alla solita vista. <Farò del mio meglio per rendere onore al nostro clan. Le do la mia parola> sorride infine con nuova determinazione, un'espressione convinta e seria sul volto prima di snudare i denti candidi in un nuovo sorriso e lasciare la magione per tornare alla sua vita di sempre. Oggi è un grande giorno. Oggi è nata una nuova Hyuga. [End]

Trama: Kaori viene convocata davanti al capo clan per capire se la ragazza è pronta per attivare il byakugan.
Ad aspettarla si trova davanti sia Juusan che suo padre.
Dopo una breve chiacchierata le viene chiesto di attivare la propria innata riuscendoci con successo.

Valutazione: non c'è molto da dire, sei stata brava, hai una role scorrevole e non hai fatto sbagli nella attivazione della innata, quindi molto bene.
Una cosa se proprio devo dirla è la tempistica, non ho dato limiti di tempo al riguardo perché non era necessario, tuttavia per il futuro con le quest è meglio abbassare i tempi.
ma insomma è proprio il pelo sul uovo.

Voto della role 50/50
Tiro del dado: 42/50

Complimenti! nessun punto perché il premio è l'innata.