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con Yukio, Yurashin

23:30 Yukio:
  [Confine] Un sorriso a mostrarsi sul volto pallido del kokketsu alla vista dello Yoton il quale è appena uscito dalla foresta identificando in pochi attimi la presenza sua e di Totoro. "Ti devo delle scuse!" Alza appena la voce per farsi sentire, rimanendo ugualmente fermo su quel macigno con la gamba destra sollevata e la sinistra distesa a sfiorare il pavimento erboso con quella punta di piede. Muove la sinistra sui propri capelli, avvolgendoli fra le proprie falangi tatuate, muovendoli in ordine per riportarli tutti verso il lato corretto e privo di rasatura mostrando l'altro scoperto e nudo. I suoi piercing a regnare come sempre su quella fattispecie di cornice, ornandogli il volto "Ammetto il mio errore" Sollevando la mano opposta a quella che ha usato per sistemarsi i capelli a mò di saluto/scuse anticipate. Ed ecco che dovrebbe arrivare ormai Yurashin vicino a loro, difronte praticamente. Un cenno di capo che si mostra nei confronti dello Yoton, leggero e per niente duraturo ma comunque un saluto più garbato di quelli che di norma fa "Prego, apri le danze con le tue domande" Allargando entrambe le braccia lasciando che un sorriso fluisca sulle proprie labbra, tirando la carne verso gli esterni.[ck on]

23:49 Yurashin:
  [Confine] Cortesia che si presenterebbe dalla parte opposta, a dir poco inaspettata, ma ben accetta ed ancora di più gradita dal Chuunin che, come volevasi dimostrare, non farebbe altro che accorciare le distanze tra il duo e se stesso. La mano destra che si alzerebbe lentamente, iniziando un processo di contrazione dei muscoli del braccio, come se fosse intenzionato, come una lancia, non appuntita in quanto la mano si chiuderebbe in un debole pugno, a colpire la spalla sinistra del Tessai, verso cui pronuncerebbe. <Salve Yukio-Sama.> Sinuoso anche nel mostrare parola, mentre quell'arto, ancora esteso, andrebbe a, pateticamente, minacciare l'avversario, seppur ad una velocità d'avvicinamento quasi irrisoria. Lo sguardo dello Yoton si fionderebbe su quello del Kokketsu, come se volesse trasmettergli, mediante un contatto profondo, a dir poco penetrante, un'autorizzazione a quanto starebbe eseguendo, una richiesta di non muoversi. E se fosse accaduto ciò, non farebbe altro che poggiare quel pugno ove pronosticato, con una potenza a dir poco nulla. Qualcosa di simile ad un colpetto, fin troppo debole per preoccupare l'altro, ipoteticamente. <Hai agito come meglio credevi, ma hai avuto...> Quasi ironicamente: <Abbastanza...> Dall'accento appena interrogativo, non totalmente sicuro di ciò: <Rispetto da non attaccarmi o farti influenzare fin troppo.> Ed il braccio che scivolerebbe verso il basso, a raggiungere il fianco apposito. <Probabilmente è dato dal fatto che la mia morte non avrebbe mutato nulla, alla fine.> Un respiro profondo, per lasciare che lo sguardo possa accarezzare anche la figura che si posa accanto all'uomo ricercato. Lo scruterebbe, gli concederebbe un legger cenno del capo, in segno di saluto, e poi si inoltrebbe totalmente su Yukio, il quale non si farebbe altro che carico di quella responsabilità. <Perché mai una persona che ha difeso Kusa dovrebbe essere definito traditore? Perché le tasse sono aumentate improvvisamente, a dismisura? Nemmeno ai tempi di Ryota e dell'incendio presso il carcere, ci siamo trovati a sopportare questa povertà.> Una rapida riflessione, per poi concretizzare: <Oltremodo, seppur non ti conosca perfettamente, la mia stima e rispetto verso di te l'hai potuto già constatare.> Che sia un'informazione inutile, questa? <Ti avranno detto che il Clan Yoton ha rinnovato la fedeltà al Consiglio?> Ipotizzerebbe, per poi tagliar il tempo di reazione avversa e continuare: <Vi è stato un attacco al Palazzo del Governo e mi son messo a disposizione per cercare il colpevole. Mi hanno chiesto di rinnovare la mia fedeltà al Villaggio e l'ho fatto.> Un legger sbuffo: <Dopotutto il Villaggio significa essere fedeli al Consiglio?> Un sorrisetto che si paleserebbe, appena accennato; qualcosa suona strano in quella domanda, palesemente retorica. <Non sarò mai una pedina, una marionetta di un burattinaio corrotto.> E dunque? <Se il consiglio è realmente ciò...> Ovverosia corrotto, quale sarà la reale intenzione del Chuunin? Non sembrerebbe esplicarlo, ma si affida all'intuizione avversa. <Io non mi schiero.> Che significa ciò? <Non devo schierarmi con il consiglio o contro di esso, ma io mi schiero nei miei ideali.> Affermerebbe, con una certa grinta, avvertibile: <Ed in questo momento, la salvaguardia dell'alleanza, della pace, hanno la precedenza.> E, come un aspirante Custode, si può intuire da dove nascano questi principi. <Per questo, credo che te ed io stiamo viaggiando nella stessa direzione, seppur con due percorsi differenti.> Che sia l'esordio di una collaborazione più ufficiosa? <Perché ti hanno dichiarato traditore, Yukio-Sama? Voglio conoscere la realtà dei fatti.> Una pretesa, che conseguirebbe un apprezzamento: <Ti ringrazio per avermi reso il prescelto di quella visione.> Ironia o meno, si sente fortunato nel conoscere quello che si prospetterebbe nel futuro. [Chakra On]

00:08 Yukio:
  [Confine] Ed eccolo, come prevedibile da parte di Totoro, il pollice sinistro di lui sull'elsa della propria katana a tirarne fuori due centimetri di lama ma senza estrarla ma lo sguardo minatorio di Yukio ferma il tutto. Uno sguardo di sottecchi dai suoi occhi a sclera completamente cremisi e larghe pupille nere che si posano sul viso di Totoro, basta uno sguardo ormai. Il pollice a rilasciare quella piccola pressione, quasi impercettibile, riponendo quei pochi centimetri di lama all'interno della custodia. Riporta in pochi attimi lo sguardo su Yurashin, una questione di frazioni di secondo alla fine. Lo lascia fare senza problemi, purtroppo non è il tipo da tanti convenevoli, saluti e cose simili. Osserva il suo braccio ed il successivo ritrarsi, rialzandosi infine per incrociare le sue di iridi. "Non avevo più motivo di far fuori un membro Yoton, era alquanto inutile la cosa... Proprio sul fattore di: influenza. Credono che il mio squilibrio mentale non mi permetta di ragionare decentemente e questo è un grosso errore da parte loro. Immagina una mina vagante capace di radere al suolo un intero villaggio. Bhe se la sono messa contro" schioccando la propria lingua biforcuta sul palato, ritraendo indietro la testa per poter osservare la luna e le stelle libere e tanto vaste su quella volta "Carestia, Yura" Abbrevia il suo nome continuando a mantenere lo sguardo verso l'alto "Una visione mi ha mostrato le condizioni di Kusa dopo il mio ritorno. Ho anticipato il mio arrivo al villaggio per evitare questa catastrofe ma non sono stato ben accolto. Si, mi hanno liberato dal mio sigillo" Che probabilmente di tale sigillo Yurashin non potrebbe mai sapere nulla, un patto di tale fedeltà da essere preso per sciocco dalla maggior parte dei ninja, un patto che limitava i suoi poteri all'interno del Paese dell'Erba "Ma hanno scatenato semplicemente la mia ira. Mi hanno detto che tutti i clan di Kusa sono loro alleati e contro di essi non potevo fare niente, come a sminuirmi, non hanno fatto nient'altro che aumentare la mia razionalità e ad essere meno impulsivo. Proprio per questo motivo ho anticipato io stesso la carestia e non me ne pento. Ho avuto l'occasione di rivolgermi al popolo direttamente, a quei poveri lavoratori sfruttati che si dannano giorno dopo giorno per la propria famiglia e per il proprio villaggio. Ed ora cosa hanno ottenuto? Semplicemente un peggioramento delle circostanze quando, ala fine, potevano semplicemente darmi retta e non prendermi come una stupida feccia, una delle tante." Riabbassa il volto volendo osservare negli occhi lo Yoton "Nessuno è mai stato fedele al consiglio, io primo di tutto. Io sono e resterò per sempre fedele a Kusa, se ciò non fosse non avrei motivo di ribellarmi con il popolo ed aiutarli, uhm?" Domanda retorica "certo, ho modi differenti di agire ma l'obiettivo è quello che è ed ormai le mie idee non cambiano, proiettato in una direzione quella seguirò" Si prende un attimo di risposo, umettandosi le labbra "I soldi non so nemmeno io dove vanno a finire, dove li consumano quei porci. Non ne ho la più pallida idea ma so che alla rivolta tutto si scoprirà e forse... Avremo un aiuto anche da un villaggio non molto lontano da qui. Tutto sta in base a come riesco a convincere il suddetto Kage" Oh, si parla di Kage? Roba grossa "I consiglieri non sanno che chi gestisce l'intera alleanza da dietro le quinte è stato cacciato dal proprio villaggio, poveri stolti..." Scuotendo pesantemente la testa; si gioca a carte scoperte.[ck on]

00:26 Yurashin:
  [Confine] E le prime parole inizierebbero a scorrere, come un torrente in piena, accogliendo quasi quello sfogo del Tessai, mentre gli riverserebbe quella cruda verità che già immaginava. <Non è così carino etichettarmi come una nullità.> Potrebbe esserlo, agli occhi di chi ha acquisito un'esperienza nettamente superiore a quella del Chuunin. Eppure quest'ultimo non cederebbe così facilmente, lasciando che la propria presenza, la stessa esistenza d'egli, deve essere delineata, ricordata quasi. Non un qualcuno che amerebbe esser trascurato, facendo fuoriuscire, probabilmente, la propria vena personale, appena egoista. <Sigillo? Quale sigillo?> Totalmente ignaro al riferimento commesso dalla controparte, non riuscendo a concepire il reale significato di tutto ciò. <E tu...> Quasi con un tono che sembrerebbe assumere un pizzico di delusione: <E tu hai creduto a loro?> Continuerebbe, con quella pseudo-sfuriata verbale: <Senza nemmeno preoccuparti di come stavano plasmando la realtà.> Inspira profondamente, per poi mostrare un sorriso apparentemente tranquillo: <Va bene così, almeno sono ancora vivo...> Le mani che andrebbero a sfiorarsi il costato: <E la mia mente funziona ancora egregiamente.> Gli sorriderebbe, prendendo quell'istante, per sdrammatizzare la tensione che si era concentrata in quella zona. <Che villaggio?> Curioso, senza ombra di dubbio. <Dopo l'attacco al Palazzo, ho avuto modo di udire anche della morte di un custode a Konoha.> Inizierebbe a spiegare: <Il primo è stato attuato con l'utilizzo di alcuni veleni, mentre sul secondo non ho ancora molte informazioni. Andavo a Konoha proprio per ciò, soprattutto quando un Genin di Konoha, inviato direttamente dall'Hokage, mi ha riferito delle informazioni interessanti.> Qualche respiro profondo: <Conosci qualche corporazione di samurai o qualcosa di simile? Credo che ci possano essere loro dietro a tutto ciò e...> Ignorante dell'esistenza dei Kami Kishin. Alzerebbe dunque le spalle, per qualche istante: <Perché no?> Continuerebbe: <Probabilmente sono alleati del Consiglio di Kusa. Ospitare il primo attacco ed aprire delle indagini potrebbero essere strumenti per distanziare i sospetti d'altri.> Forse sta fantasticando troppo o forse sta vedendo fin troppo distante: solo il tempo potrà decretarlo. <Non ho modo di reperirti con facilità.> Una seccatura vero? <Non possiamo trovare un sistema che possa permetterci di rimanere sempre a contatto, senza rischiare che qualcuno possa scoprire tutto ciò?> Non ha vergogna dell'altro, ma il Tessai può comprendere che per ora il Chuunin preferisce gestire la cosa in totale silenzio, all'ombra di tutto e tutti. <Posso rendermi utile in qualche modo, Yukio-Sama?> La domanda è diretta ed il sorriso sembrerebbe spegnersi totalmente, di scatto. <Non voglio più essere una comune goccia di quest'oceano; le mie ambizioni ed i miei ideali mi spingono a tutt'altro.> Chiaro e conciso. Ambire a divenire più potente, per metterlo a servizio dell'alleanza, non dovrebbe essere anche un suo dovere? [Chakra On]

00:40 Yukio:
  [Confine] "Ooooh bellissimo Yoton..." sorridendo in maniera molto maliziosa, staccandosi dalla roccia per andare incontro a Yurashin riducendo maggiormente le distanze "Non ti sto prendendo come una nullità. Ti ho lasciato in vita anche per altri motivi... Mi auguro che tu dia una svolta al tuo clan" Mantenendo quel lugubre sorriso stampato; ad inarcarsi il sopracciglio destro a quelle successive parole "Kusa mi ha cresciuto, è la mia famiglia. Io che non ne ho mai avuta una, anni or sono venni accolto a braccia aperte, ero disposto a tutto per il villaggio, uno stupido patriottismo come quello di cui ne fanno parte gli anbu. Ed ora eccomi con un palo nel fondo schiena. Stupidi complotti" Scuotendo la testa "Ero giovane" Per modo di dire "Non avevo un'esperienza tale da anticipare di gran lunga queste cose" E da quel che si può capire si parla sul serio di anni prima della stessa nascita di Yurashin. Chissà la reale età di Yukio dato il modo di parlarne "Era un sigillo che limitava il mio potere nelle zone del Paese. Non mi importava avere sotto controllo Kusa, volevo unicamente il benessere del popolo pur non essendo un consigliere o un kage" Spiega, semplice e coinciso "Ma ormai è passato, in questi giorni verrà scritta un'altra pagina della storia" Andando ad appoggiare tutto il peso sulla gamba destra mentre la gemella si distende appena portando le proprie mani dentro le larghe tasche dei pantaloni "Un villaggio che per ora non ha bisogno di essere nominato" In poche parole al momento non può dirlo ma a tempo debito forse si "Samurai? Oh niente a che fare con queste cose. Sono neutrali, non si schiererebbero mai per soldi o ricatti e sono più fedeli a Kiri stessa che all'intera alleanza" Altra pausa, riprendendo "Il vecchio mizukage, Kyuzo... Oltre ad avere quel ruolo a Kiri era il comandante dei samurai, si trasferì al monte di ferro per moooooolti e lunghi anni... Per questo motivo risiedono più fiducia al paese della nebbia che in altri, dubito della loro alleanza verso kusa, ne dubito seriamente. Una loro simile presa di posizione ne guasterebbe l'esistenza:già sono in pochi, quei pochi che verrebbero uccisi terminerebbero la dinastia dei kami kashin" Spiega senza troppi peli sulla lingua, ha fatto intendere che comunque in un modo o nell'altro chiunque si metterà sulla sua strada verrà schiacciato. Ascolta piacevolmente il suo continuare, le sue parole rimbombano nella propria mente analizzandone il tono ed ogni singola lettera scandita da lui. "Se vuoi essere utile... Invita tutti i tuoi familiari nel clan di: o mettersi da parte e non prendere posto alla rivoluzione oppure allearsi con noi. Io prima di tutto non voglio spargimenti di sangue, ne ho visti fin troppi. Voglio unicamente che il mondo stesso possa additare i consiglieri e che se ne vadano con le loro gambe, non voglio altro" Finita la su richiesta se il volere di Yurashin è quello di poter aiutare nel suo piccolo l'attuale situazione ed il suo paese "Comunque... A konoha tieni sempre gli occhi aperti, sei di Kusa... Ormai si sanno dei casini interni, bada sempre bene a ciò che dici..." [ck on]

19:45 Yukio:
  [Confine] "Ooooh bellissimo Yoton..." sorridendo in maniera molto maliziosa, staccandosi dalla roccia per andare incontro a Yurashin riducendo maggiormente le distanze "Non ti sto prendendo come una nullità. Ti ho lasciato in vita anche per altri motivi... Mi auguro che tu dia una svolta al tuo clan" Mantenendo quel lugubre sorriso stampato; ad inarcarsi il sopracciglio destro a quelle successive parole "Kusa mi ha cresciuto, è la mia famiglia. Io che non ne ho mai avuta una, anni or sono venni accolto a braccia aperte, ero disposto a tutto per il villaggio, uno stupido patriottismo come quello di cui ne fanno parte gli anbu. Ed ora eccomi con un palo nel fondo schiena. Stupidi complotti" Scuotendo la testa "Ero giovane" Per modo di dire "Non avevo un'esperienza tale da anticipare di gran lunga queste cose" E da quel che si può capire si parla sul serio di anni prima della stessa nascita di Yurashin. Chissà la reale età di Yukio dato il modo di parlarne "Era un sigillo che limitava il mio potere nelle zone del Paese. Non mi importava avere sotto controllo Kusa, volevo unicamente il benessere del popolo pur non essendo un consigliere o un kage" Spiega, semplice e coinciso "Ma ormai è passato, in questi giorni verrà scritta un'altra pagina della storia" Andando ad appoggiare tutto il peso sulla gamba destra mentre la gemella si distende appena portando le proprie mani dentro le larghe tasche dei pantaloni "Un villaggio che per ora non ha bisogno di essere nominato" In poche parole al momento non può dirlo ma a tempo debito forse si "Samurai? Oh niente a che fare con queste cose. Sono neutrali, non si schiererebbero mai per soldi o ricatti e sono più fedeli a Kiri stessa che all'intera alleanza" Altra pausa, riprendendo "Il vecchio mizukage, Kyuzo... Oltre ad avere quel ruolo a Kiri era il comandante dei samurai, si trasferì al monte di ferro per moooooolti e lunghi anni... Per questo motivo risiedono più fiducia al paese della nebbia che in altri, dubito della loro alleanza verso kusa, ne dubito seriamente. Una loro simile presa di posizione ne guasterebbe l'esistenza:già sono in pochi, quei pochi che verrebbero uccisi terminerebbero la dinastia dei kami kashin" Spiega senza troppi peli sulla lingua, ha fatto intendere che comunque in un modo o nell'altro chiunque si metterà sulla sua strada verrà schiacciato. Ascolta piacevolmente il suo continuare, le sue parole rimbombano nella propria mente analizzandone il tono ed ogni singola lettera scandita da lui. "Se vuoi essere utile... Invita tutti i tuoi familiari nel clan di: o mettersi da parte e non prendere posto alla rivoluzione oppure allearsi con noi. Io prima di tutto non voglio spargimenti di sangue, ne ho visti fin troppi. Voglio unicamente che il mondo stesso possa additare i consiglieri e che se ne vadano con le loro gambe, non voglio altro" Finita la su richiesta se il volere di Yurashin è quello di poter aiutare nel suo piccolo l'attuale situazione ed il suo paese "Comunque... A konoha tieni sempre gli occhi aperti, sei di Kusa... Ormai si sanno dei casini interni, bada sempre bene a ciò che dici..." [ck on]

20:05 Yurashin:
  [Confine] Quella malizia che avvertirebbe non gli dispiacerebbe, lasciando che la conversazione, i toni utilizzati, possono attingersi di una confidenza migliore tra i due. <Solo per il mio Clan? Credevo che potessi notare del potenziale differente dagli altri Shinobi, ma probabilmente è una presunzione che non ha un fondo di verità, per te.> Quasi a provocarlo con quelle parole, quasi a chiedergli il suo pensiero, il suo giudizio, a riguardo del Chuunin che avrebbe dinanzi. E' per lui solo uno strumento, un intermediario, o può esservi qualcosa di più simile alla fiducia? Per il resto, lo ascolterebbe senza battere ciglio, senza interromperlo ed immagazzinando i vari dati che verrebbero proferiti. E poi la battuta sui Kami Kishin. <Capisco.> Sussurrerebbe appena, per poi calare lo sguardo altrove, attorno, per un paio di batter di ciglia. <Però...> E qui riprenderebbe il contatto visivo: <A quanto abbia compreso, l'attuale detentore, l'attuale capo di questa fazione, è un impostore.> Una teoria che verrebbe espressa sotto forma di proprio dubbio: <Almeno questo mi è stato proferito e credo che ci sia un fondo di verità, in tutto ciò. Dunque credo che tale corporazione sia stata già corrotta da terzi, da una persona che afferma d'essere qualcuno che non è.> Esplicherebbe, prestando dovuta cura ad ogni fonema emesso all'esterno. Voce chiara, dall'accento gentile. <A proposito di Kirigakure no Sato...> Aprirebbe una parentesi: <Come ben conoscerai, il Clan Yoton è uno dei clan più prestigiosi di questo Villaggio.> Dove vorrebbe andare? <Son cosciente che ora sei tu a proteggere il nostro tesoro.> Non si cura di pronunciare quell'aggettivo possessivo, non dimenticando mai le proprie origini. <Le spade sacre.> Un sussurro rispetto all'intera discussione. <Non ho idea di quali spade hai già consegnato, ma terrei ad averne una anche io.> Glielo confesserebbe, senza alcun problema. Una pretesa eccessiva? <Credo che non ci possa essere uno Shinobi migliore per poter impugnare un'arma simile, di così tanta fama.> Dopotutto sarebbe qualcosa di personale, qualcosa che possa consolidare il suo legame con il passato e con la sua terra natia. <Sarà mia intenzione comunicare con l'attuale capo clan e convincerlo a posizionare il Clan o neutrale od a nostro favore.> Lieve cenno del capo, in senso positivo, ripetuto un paio di volte. <Ma voglio che ti ricordi del sottoscritto anche quando verrai ad emettere la tua sentenza.> Le mani che pizzicherebbero appena, lasciando che le dita si agiterebbero appena, ondeggiano fluidamente. Sta fremendo? <Dubito che possano congedarsi con così tanta facilità, senza combattere. Non sono lì per pura casualità.> Dovranno essere anch'essi forti, no? Altrimenti li avrebbero già disertati con facilità da quel trono che non meritano affatto. <Sai, saresti strano come Kage.> Uno sbuffo, mentre si estenderebbe un sorriso: <Le doti e le intenzioni ci sono, ma non riesco a collegarti ad un posto simile, tra le varie scartoffie da compilare ed altro.> Lo vedrebbe maggiormente come un'incognita folle, libero da ogni potere politico. <Non credo che argomenterò con persone non fidate. Probabilmente vorrei chiedere udienza anche al Kage per sapere maggiormente della morte del custode e sulla sua evoluzione.> Piegherebbe appena il capo, verso destra: <Non mi ancora risposto, Yukio-Sama.> A cosa, Tessai? <Come posso scriverti con sicurezza e rapidità, dato che non conosco la tua posizione?> Chiederebbe, con neutralità. [Chakra On]

20:29 Yukio:
  [Confine] Sorride, rilassando il proprio corpo. Muove la propria testa in senso orario andando a scrocchiare tutte le ossa del proprio collo mentre ascolta le parole iniziale dello Yoton "Ho detto che mi auguro che TU... Dia una svolta al tuo clan...Quindi qualcos'altro sotto può esserci, no? Ma non parlo molto fino a quando non ne sono sicuro" Solleva le sopracciglia e le mani come a fare il finto tonto ma del resto è anche giusto da una parte, illudere una persona? Non ne vale la pena "Mi auguro vivamente che le voci dette sui samurai siano false... Per il momento comunque stanno bene nella loro zona neutrale nel paese del ferro al freddo ed in alto sulla loro montagna, non disturbano i miei affari in pianura" Spiega semplicemente non dando, per ora, molto conto a quella corporazione di fanatici quasi quanto i devoti a jashin. "Uhm non è più il vostro tesoro, piccoletto" Facendogli un occhiolino, arretrando nuovamente così da potersi sdraiare su quella roccia "Sono riuscito a convincere il Mizukage a renderli oggetti liberi al mondo intero, ci sono solo sette spade e sai... Dovrai sudare parecchio per avere una di esse, stai tranquillo che io non le userò, non fanno per me. Ma c'è già una spada in meno, faresti bene ad affrettarti per farti notare all'intero mondo anche senza spada, o fai narrare di te o la cosa la vedo molto difficile" facendosi una dolce risata sotto i baffi. nelle sue successive parole inizierebbe ad afferrare una sigaretta dal proprio pacco e lo zippo, tasca sinistra di quei larghi pantaloni "Oh bhe, non sono pratici in arti ninja... Possono avere tutte le guardie che vogliono ma devono sul serio fare attenzione ad uscire allo scoperto, avranno pure una stanza anti chakra ma dall'esterno è facile distruggerla... Purtroppo hanno un 'nemico', se così mi posso definire, che sa a memoria quel villaggio..." Tirando dal filtro per accendersi la sigaretta con il bruciar della fiamma contro la sua di corona "Oh no, io andrò unicamente ai consigli e a prendere qualche decisione, per le scartoffie esistono i miei fidati, sennò che li pago a fare?" ruotando la testa verso Totoro ed ecco che sia il sottoposto che il tessai riderebbero quasi di gusto "Ci sono persone sul serio fidate che mi conoscono da una vita. A loro lascerei fra le mani il mio corpo privo di sensi per essere portato in salvo..." Ritornando con lo sguardo su Yurashin, ascoltandone le ultime parole "Uhm si fai bene... vedi un po' com'è la situazione a Konoha e se riesci informami sui Kami kashin, sempre se riesci a parlare con la volpe. Ah e digli così quando lo vedi: Ti saluta Yukio, dice: Un bacione alla volpettina." Un sorriso sincero a mostrarsi sulle labbra appoggiando il gomito destro sul macigno in cui prima sostava ed ora nuovamente "Chissà come starà, è da un po' che non parliamo" Borbotta, ritornando immediatamente sullo Yoton "Oh si, scusami, inviale sempre alla cattedrale, qualunque cosa inviala sempre li, ci sono i miei fratelli che lasciano tutto da parte e mi fanno ricevere le missive, quindi non ti preoccupare è un posto più che sicuro quello" Lo rassicura, porgendogli vari cenni di capo per confermare le sue stesse parole.[ck on]

21:53 Yurashin:
  [Confine] Il capo che continuerebbe ancora a piegarsi, spostandosi da un lato all'altro, concentrando anche l'intero asse verticale, portando il peso da una gamba alla sua gemella. <Non ho ancora appreso tutto del mio Clan, ci sono ancora conoscenze che non posso giostrare, ma concretizzerò ciò che voglio.> E se l'erba voglio non cresce nel giardino del re, per lui sembrerebbe esser tutt'altro discorso. Lui può? <E' la mia forza di volontà a spingermi a combattere per i miei ideali. E dovresti ricordarti che non mi piego così facilmente.> Stuzzicherebbe appena l'altro, affermando ancora una volta che lui potrebbe essere necessario, fondamentale, in qualche fase della storia che verrà. <False.> Ripeterebbe sulle informazioni ottenute: <Tu hai la possibilità di poter accedere alla mia mente e reperire qualche ricordo?> Avanza quella curiosità, senza mezzi termini, senza girarci intorno. Dopotutto sarebbe cosciente delle capacità mentali avverse, nell'arte del Genjutsu e dunque la curiosità nascerebbe spontanea. <Se così fosse, potrei mostrarti l'interrogatorio del Konohano che mi ha proferito quelle cose.> E poi aggiungerebbe: <Ovviamente hai il permesso solo per ciò, non per navigare sull'oceano di ricordi che ho.> Scherzerebbe, ma non in modo eccessivo; quanto chiederebbe ed i limiti imposti sono corretti, non espressi tanto per dar respiro alla cavità orale. <Puoi cambiare il nome, ma non il suo odore.> Commenterebbe: <Personalmente, rimarranno sempre spade legate a Kirigakure no Sato.> E sulla prova da affrontare? <Cosa è? Mi sfidi?> Provocatore, rispondendo a tono. <Ti dimostrerò d'esser degno di questo e tanto altro.> E la smetterebbe lì, con un sorrisetto alquanto malefico, beffardo delle sue reali potenzialità. Avrebbe ancora molto da apprendere, ma i requisiti sicuramente non gli mancherebbero. <Dunque Yukio-Sama, cosa stai attendendo davvero? Potresti arrivare lì, innescare la rivoluzione e mettere i consiglieri alle strette. Dunque cosa ti blocca nell'agire, anche domani?> Non comprenderebbe, in effetti. <Sei così potente, conosci il territorio perfettamente. Potevi farlo dal primo giorno, invece hai atteso.> Cosa lo avrebbe rallentato? E' questo che chiederebbe, in qualche modo. <Hai informazioni riguardo Hyena, Kokketsu Hyena?> Purtroppo lui non la conosce con il suo reale nome e dovrà limitarsi a questo appellativo, a quel nome conosciuto. <Volpe? Perché Volpe?> Non conosce a riguardo dei Bijuu e dei Jinchuriki, ma sicuramente non ha una profondità in quell'argomento, sostanzioso. E lui, curioso, ricerca il significato di quelle parole. <Ad ogni modo, lo farò.> Un occhiolino alla controparte, rilasciando anche qualche ulteriore cenno di capo, affinché possa far capire che lui abbia compreso, su dove cercare e come contattare il Tessai. <Yukio-Sama?> Un sussurro, mentre si avvicinerebbe alla controparte, finché gli sarebbe possibile: <A volte non ti annoi di come ruota questo mondo? A te basta un soffio per farlo ruotare dall'altra parte, mentre io noto qualcosa di immenso da compiere. La forza d'animo non equivale alle reali capacità, dopotutto.> Quasi una riflessione la propria, a sottolineare il divario che scorre tra i due. Un respiro poco più profondo, a dir poco pesante. <Credo che molti invidiano il tuo potere e l'influenza che puoi esercitare, ma quanto hai dovuto sacrificare per ottenerlo?> E qui punta ad un lato del Kokketsu fino ad ora inesplorato. <Forse un giorno riuscirò a starti accanto.> Ammette la propria inferiorità, eppure punterebbe ugualmente a rimanergli accanto, in qualche modo. Tosto, non facilmente succube di quella differenza netta tra lo Yoton ed il suo attuale compagno di parola.[Chakra On]

22:31 Yukio:
  [Confine] "Oh lo so... lo so che concretizzerai tutto... Lo so bene" Sorridendo bastardamente come se già sapesse tutto, tirandosi indietro con la testa per lasciarsi andare su quella risata "Oh no... Non preoccuparti, non ho bisogno di leggere la tua mente, ho altri assi nella manica da utilizzare e poi... Ho così troppi cassetti nella mente, più di cinquemila cassetti, decisamente di più..." Cassetti nella propria mente a riferimento di persone a cui ha 'rubato' o letto nella mente in poche parole "E come vedi mi basta sapere che Konoha sa simili informazioni, mi basta questo" Informare così tanto un soggetto instabile come Yukio di queste cose? Brutta cosa ma allo stesso tempo ottima "E poi concedere la propria mente ma con dei limiti? Un genjutser dato questo sfizio andrebbe a spolparti tutte le tue memorie, mai dirlo" Ricambiando quel suo occhiolino mentre la sinistra porterebbe la sigaretta fra le proprie labbra per attingere quel tabacco nei propri polmoni, espellendolo. "Attendo il momento giusto... E non si parla di vendetta, si parla di coerenza nei movimenti, accertarsi che tutto sia come prefissato e poi agire. Mai essere impulsivi quando si tratta di queste cose, anche se fosse stata un lite fra me e un'altra persona, singola. Mai agire subito" Sollevando le proprie sopracciglia, ancora un altro tiro di sigaretta. Si solleverebbe nuovamente da quel macigno, rimanendo in piedi. "Uhm no... Perchè il modo in cui ruota fa uscire sempre qualcosa di nuovo, mi tiene attivo... E credimi, nei miei cento e passa anni ne ho viste di cose" E a quelle parole Totoro metterebbe la propria mano destra sulla spalla sinistra di Yukio "Mi auguro che qualcuno stia accanto a me e che prenda prima o poi il mio posto... È un sogno per me" Porgendogli un cenno di capo "Ricorda dove consegnare le tue lettere" Spiega, finendo poi con: "Oh mi chiedi se ho informazioni? Certo che le ho... Perchè volpe? Ah bho... Scopri da solo queste cose, non è difficile" Stringendo gli occhietti e riducendo quelle due labbra come a farlo cadere in un tranello ma sfizioso, uno di quei labirinti che quando li vedi ti metti con voglia per risolverli perchè sai cosa puoi fare, sai che puoi riuscirci e quindi... Perchè non farlo? "È tutto, Yura?" Domanda, attendendo solo quelle ultime parole dato che il tempo stringe.[ck on]

23:28 Yurashin:
  [Confine] Un sorrisetto che si paleserebbe: <Veramente ne sei a conoscenza?> Chiederebbe, pronunciando un leggero stupore, ad udire quelle parole proprio da un personaggio del calibro avverso. Curioso, no? Lui, uno qualunque; l'altro, una delle personalità più conosciute, nonché detentore di un potere nettamente superiore alla media. Un altro respiro pesante, mentre lo fisserebbe, inquadrando come la sigaretta viene stretta tra le labbra, tra un tiro e l'altro. Ne osserverebbe le movenze, lasciando che il silenzio lo avvolga per qualche secondo, favorendo lo scorrere dei fonemi avversi. <Avrebbe senso spolpare la mia mente? Non ne guadagneresti nulla.> Taglierebbe corto, forse troppo. Ma non lo farebbe con cattiveria, ma semplicemente non avrebbe sufficiente materiale con cui far divertire il Tessai. Con cosa potrebbe giocare, se la sua attuale vita è principalmente una serie di obiettivi ancora da conseguire e pochi passi, quelli effettivi, compiuti nel migliorare se stesso. Mi dispiace, Yukio-Sama. <Qualcosa di nuovo?> Mugugnerebbe appena, non rumorosamente. Starebbe davvero riflettendo a quella risposta, quando un fulmine a ciel sereno penetrerebbe l'attenzione del giovane. <Cent'anni?> Alzerebbe il soppracciglio sinistro, nel fissarlo totalmente, da piedi a testa: <Certo che sembri ancora giovane. Te li porti in modo meraviglioso, al di fuori di ogni regola.> Eppure non lo vedrebbe come un lettore di qualche giornale, qualcosa che potrebbe mantenere allenata la propria mente. Che individuo... strambo. E lo sguardo calerebbe sul sottoposto accanto, per qualche frangente: <Son sicuro che ne hai di persone accanto a te, che sono semplicemente ad un passo o due, dietro di te.> Un sorriso che si plasmerebbe, di cortesia, che celerebbe un alone di tristezza od invidia. Purtroppo l'animo del Chuunin non sarebbe ancora esente da quelle emozioni negative, lasciandosi ancora influenzare da certi complessi. <Si, ricorderò.> Terminerebbe, notando poi la chiusura mentale nello spiegare alle domande d'egli. Dovrà scoprirlo da solo, a quanto sembrerebbe. <Affermativo.> Compierebbe un solo passo indietro. <Almeno credo.> Dubbioso, davvero, che abbia terminato, come se fosse un dispiacere congedarsi da quella compagnia. Con il Kokketsu, dopotutto, sarebbe riuscito ad aprirsi poco più, ad intraprendere una conoscenza più intima d'altri. Ma dovrà abituarsi che tutti corrono, tutti slittano verso un sentiero nuovo e nessuno sarebbe disposto a fermarsi più del dovuto. Ma almeno una cosa l'avrebbe ottenuta, no? <Almeno abbiamo chiarito.> Mostrerebbe un sorriso, ampio. Verità o falsità? Gli basterebbe solo questo? Un altro passo che verrebbe impresso, all'indietro, lasciando che il capo si pieghi in avanti, con un legger piegamento dell'intero corpo. Un inchino, leggero, per inoltrare il suo rispetto alla figura che avrebbe dinanzi, al suo cospetto. <A presto, Yukio-Sama.> Non si appresterebbe a mutare quel suffisso, quell'attributo. E se fosse riuscito, prenderebbe un nuovo passo, uno scatto che andrebbe a concretizzarsi con rapidità. Ma il movimento ora perseguito sarebbe differente da quello iniziale, quello impiegato per distanziarsi da Kusa. Questo sarebbe più rude, quasi come se stesse fuggendo da quel punto, in cui avrebbe incontrato il “traditore”. Perché? [Chakra On][End]

23:45 Yukio:
  [Confine] "Veramente" Ribatte, fermo in quella sua comunissima posa con Totoro al proprio fianco che non aspetta nient'altro che un ordine del suo superiore, più collega in effetti che superiore "Oh certo, qualcosa di nuovo... Ogni persona che arriva ad una certa età fa qualcosa di nuovo per il mondo, basta semplicemente coglierne il momento, tutto li è il divertimento" Sorridendo amichevolmente allo Yoton, porgendogli un cenno di capo quando quest'ultimo lo saluta con una sottospecie di inchino "Oh Yurashin, credimi... Ci vedremo molto presto... Non puoi nemmeno immaginarlo..." Un occhiolino dal suo occhio sinistro diretto proprio verso il ragazzo. Lo osserverebbe nei suoi scatti, una fuga da quella posizione "Totoro... Al ritorno manda qualcuno dei nostri a scortarlo, devo avvisare Hitomu del mio arrivo a Konoha"[END con dislocazione]

Role di riappacificazione fra Yurahsin e Yukio, un susseguirsi di domande da parte dello Yoton ed una promessa da parte del Kokketsu che avverrà a breve.