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I legami ed i vecchietti

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con Raion, Kami

15:03 Raion:
  [panchina] Bhe, siamo alla frutta, letteralmente. Avete idea di come sia la vita per un cuoco che lavora nelle cucine del palazzo del consiglio quando deve soddisfare i palati di potenti bambini viziati senza avere la materia per farlo perché i approvvigionamenti sono partiti così come i ponti per portare quei approvvigionamenti? un inferno in terra, ecco cosa. Il menù è ancora da fare e il capo chef ha invitato tutti a farsi una idea con quello che rimane, poco, e con poco le possibilità di combinazioni solo davvero limitate. Ha già fatto quello che poteva, insomma sta letteralmente andando di contrabbando quasi per avere alcune merci, sia lui sia altri ninja dello staff e la cosa non lo fa sentire bene anzi. Indosso porta un paio di pantaloni lunghi rossi con l'interno in nero, una canotta a righe sottili bianca e un paio di occhiali neri addosso che nascondono i suoi occhi verdi. I capelli dell'albino sono scompigliati sulla sua testa mentre al collo porta una sorta di placca di metallo, non troppo dissimile come forma all'orecchino dorato nel lobo destro formato da tre pendagli che scendono verso il basso senza intralciare in nessun modo la sua persona. Un paio di scarponi completano l'opera mentre se ne sta seduto su una panchina ad osservare annoiato i presenti. con le braccia larghe piegate a squadra con i gomiti sporgenti verso l'esterno e le mani che cadono in avanti mollemente. [ch on]

15:09 Kami:
  [Villaggio] Una giornata serena quella che si affaccia oggi su Kusa, il sole brilla alto in cielo e pochi banchi di nubi sorvolano oziosamente il cielo, sporcando di bianco la volta celeste. Ci troviamo nel centro di Kusa, per la precisione lungo una delle tante vie che portano alla piazza principale del villaggio. L'ultima guerra ha portato rovina e distruzione ma nonostante questo gli abitanti stanno tentando di andare avanti a testa alta e dunque non è difficile immaginarseli tutti intenti a sistemare questo o quel borgo, ricostruendo muri o dando nuove mani di colore sugli edifici non troppo alti che spesso e volentieri hanno sia la funzione di bottega che di appartamento. Noi ci concentriamo su un giovane figuro di circa quattordici anni, alto sui centosessanta centimetri e con un fisico asciutto dove a stento possiamo trovare la carne, figuriamoci i muscoli. Il volto completamente glabro mantiene i tratti tipicamente infantili seppur all'apparenza selvaggi, sensazione che viene maggiorata da quella folta zazzera corvina che ricade in maniera scomposta sul volto, coprendo a tratti due grosse ed espressive iridi color cobalto che sfrecciano da una parte all'altra della via, recependo indubbiamente tutti gli sguardi che gli vengono puntati addosso. Quest'oggi veste con una semplicissima maglietta a mezze maniche nera ed abbastanza larga da celare quella magrezza quasi molesta. Sotto indossa un paio di pantaloni della tuta, neri, semplici e soprattutto sporchi di fango che ben si sposano con un paio di sandali altrettanto malconci. Il nostro giovane eroe è impegnato in una corsa a perdifiato lungo la viuzzola del centro, corsa che per ovvi motivi lo vede spesso e volentieri impiegato in schivate più o meno goffe nel tentativo di non investire i poveri cittadini che si ritrovano volenti o meno sul suo cammino. Il volto dell'adolescente è sporcato da un sorriso euforico e a tratti selvaggio che ben si sposa coi suoi lineamenti. Un occhio attento, poi, potrebbe notare una piccola donna paffutella nei pressi di un piccolo negozio d'armi, il braccio è alzato verso l'alto e nella mano tiene un martello tutt'altro che piccolo, le urla non sono propriamente degne di una signora ed è palese che vengano rivolte verso il ragazzino che continua a correre, palesemente disinteressato ai rimproveri della donna. Solo ora, dopo aver messo tra loro diversi metri, si volterebbe <Torno per cena... Mamma!> un urlo abbastanza forte per farsi capire dalla donna e mani che vengono messe a coppa davanti alla bocca per accentuare la cosa. Si volta per la seconda volta nel giro di pochi secondi ed ecco che riprende la sua corsa col solito sorriso sul volto. Raion? Lui è semplicemente uno dei tanti, una zazzera bianca che sfreccia affianco a lui( o è forse il contrario?) durante la corsa. Ma ormai non è più necessario correre e difatti il passo rallentare progressivamente, tanto da interrompersi appena un paio di metri dopo la panchina. Ginocchia che si flettono appena mentre la schiena si incurva in avanti e le mani poggiano sulle ginocchia. La bocca spalancata prende aria manco dovesse riempire una mongolfiera e la zazzera nera si chiude a mo di tendina davanti alle iridi celesti del ragazzo. Tenta di riprendere fiato, del resto non ha un corpo allenato e questa fuga dai doveri familiari lo ha decisamente stremato.

15:28 Raion:
  [panchina] <urg.....> sbotta buttando la testa indietro mentre sente i fianchi scivolare verso il basso e le gambe aprirsi con i piedi che strisciano per terra. Praticamente un cadavere senza volontà, con la bocca spalancata sempre costretto a sospirare ed a sbadigliare annoiato come non mai. Ha un sacco di cose da fare, davvero ha dei doveri militari che deve seguire, ma fino a prova contraria al momento lui è in stand by. Nessun ordine, nessun messaggio, nessuna voglia di allenarsi in qualcosa, signori ecco l'uomo morto, opera interattiva di Raion Seiun, mentre impersonifica, anche la sua bellezza appassisce <rgh ti prego, gigante celeste, creatura abissale, antico..coso, quel che sei, ti prego...fulminami, ora, qui, guarda sono a forma di X c***o, sono un bersagli visibile, vai e gioca a freccette con i fulmini ma ti prego, fai qualcosa per cambiare la giornata> ma sa che l'abissale, celeste coso antico non può ascoltarlo al momento e ora li, costretto ad una feroce punizione: l'apatia. Lentamente gira la testa in direzione di Kami, il quale è arrivato li in corsa, abbastanza affaticato a dire il vero. Solleva gli occhiali guardandolo meglio e si rimette a posto in modo più composto sula panchina lasciando però il braccio destro nella stessa posizione ed incrociando la gamba destra sopra la sinistra, non è proprio da galateo ma ci sta comodo. Lo guarda meglio, sopratutto i vestiti visto il suo occhio da massaia vissuta. Sono un disastro: infangati, sporchi per non parlare dei sandali, non ci vuole poi chissà quale capacità investigativa per dire che è uno stecchino. <ragazzo, sei appena scappato da una palude spero> si lascia sfuggire ad altavoce, l'uomo di 2m e passa che lo guarda con una espressione incuriosita, quasi stesse osservando un animaletto selvatico. [ch on]

15:45 Kami:
  [Villaggio] Permane li, fermo, mani sulle ginocchia e schiena che si alza ed abbassa a ritmo di respiro. I secondi passano e pian piano il giovane comincia a tirarsi nuovamente in posizione eretta. Le ginocchia tremano un pochino e continua a respirare dalla bocca ma per il resto sembra stare abbastanza bene, nonostante le gocce di sudore che gli rigano il volto, incontrandosi all'altezza del mento prima di cadere al suolo dove formano piccoli aloni scuri. La dritta corre al capo dove va a ravviare i folti capelli corvini in modo che essi si soffermino sul lato destro del capo, senza andare ad oscurare anche solo parzialmente la vista. Le voti sono leggermente arrossate ma questo non pare essere un grande problema per il Deshi che ora ruota il busto di circa novanta gradi per riuscire a inquadrare nel suo campo visivo qualche panchina dove sedersi. Impiega diversi secondi prima di accorgersi che tutte le panchine sono parzialmente o completamente occupate e questo si tramuta in uno sbuffo quasi esasperato che viene rivolto al cielo, quasi con esasperazione. Le braccia scivolano inermi lungo i fianchi e le sopracciglia si aggrottano quel tanto che basta per forma una piccola ruga in mezzo agli occhi. Si umetta le labbra arse dal sole ed infine decide di avvicinarsi alla panchina dell'albino, probabilmente perchè la meno affollata tra tutte quante. Avanza con passo lento verso la panchina mentre le iridi celesti si posano con insistenza ma senza cattiveria sul volto dell'uomo, appare evidentemente incuriosito dal suo aspetto. Non si stupisce poi molto quando l'altro comincia a parlargli e difatti la risposta non tarda poi molto ad arrivare <No, molto peggio... sono scappato a mia madre che voleva farmi lavorare... dico io. Lavoro minorile! Senza contare che dovrei sollevare pesi, cioè no... dico io, ma mi vedi?> biascica quasi scioccato mentre si indica il petto con l'indice della mancina < Invece lei porta benissimo i suoi anni, cavolo! Ha i capelli tutti bianchi ma sembra quasi giovane, nonnetto ma quanti anni fa? No perchè voglio invecchiare anche io così!> Beh si, probabilmente è la prima volta in vita sua che vede un albino e la cosa pare confonderlo decisamente molto. Avanza ancora di un passo <Posso sedermi?> domanda tutto contento verso l'altro prima di buttarsi sulla panchina senza aspettare risposta. Il sedere scivola lungo il piano mentre le braccia si appoggiano sul ventre e i piedi lasciano una scia al suolo mentre puntano in avanti causa gravità.

16:01 Raion:
  [panchina] Quando sente da cosa stava scappando il ragazzo albino solleva il mento, si rimette a posto gli occhiali togliendoseli in modo quasi drammatico per poi esprimersi in un <ah> potente <comprensibile, mai avuto una, se ricordo bene almeno, ma ho sentito storie inquietanti sulle mamme, io frequento un circolo di nonne, ogni tanto si raccontano quello che facevano ai loro figli> afferma con tutta la tranquillità del mondo sia la stranezza di non avere una madre, sia il fatto che frequenta un circolo di anziane signore, e quello è molto strano. < credimi, scommettono su chi p stata più sadica con il figlio ormai, alcune volte ascoltarle è paragonabile ad ascoltare una storia dell'orrore, ma sono in momenti come questi che ringrazio di essere il loro "nipotino"> perché ovviamente essere nipoti è un'altra cosa. Il discorso continua e si viene a sapere che il ragazzo stava scappando per via dei lavoretti che voleva fargli fare la mamma, spostare cose pesanti e molto altro presume <infatti, non si chiede mai un lavoro senza compenso, forse dovevi parlarle perché potrebbe comunque essere una persona spaventosa ma che riconosce il duro lavoro, non vorrei che la cena fosse inclusa nel compenso> commenta Raion con un sorriso, non malevolo e neppure ironico, ma colloquiale, almeno prima di aprire la bocca a "o" sentendo come questo gli da del vecchietto e si riprende al volo a fine discorso. Rimane li, spiazzato non sapendo cosa dire per poi ,ala fine, facendo schioccare la lingua nel palato si esprime \questo è l'insulto più carino che abbia mai ricevuto, prego siediti pure> è vero che gli ha dato del vecchietto, a lui PUFF! ma non ha visto questa faccia da schiaffi? questa pelle di rose? l'inconfondibile profumo di bagno schiuma ai fiori di campo e ruscelli Kusani? d'altro canto dire che vuole invecchiare come lui cambia radicalmente tutto <oh bhe, ormai sono alla veneranda età dei 24 anni, ma se vuoi invecchiare bene basta dedizione, allenamento, un ottima alimentazione e gridare sempre "ti prego non in faccia"> [ch on]

16:24 Kami:
  [Panchina] Socchiude le palpebre a mezz'asta mentre la mano destra si sposta sopra la mancina iniziando a giocherellare con l'indice mentre lo sguardo spazia sulla stra e sulle persone che continuano a fare avanti e indietro per la ricostruzione del villaggio e per tutte quelle altre faccende domestiche che non possono di certo interrompersi, nemmeno a causa di gravi catastrofi. Pace, ecco cosa si respira nell'aria, nonostante tutte le fatiche non vi è un volto che non sia sorridente, una persona che non sia allegra, grata di potersi gustare una normalissima giornata senza pericoli e senza doveri sicuramente più grossi di loro. Raion è una compagnia come le altre, per quanto possa essere interessante, dunque il giovane scosta lo sguardo dall'uomo e si limita ad ascoltarne la voce mentre tenta di capire quanto gli viene detto e di conseguenza rispondere sempre in maniera cordiale, al limite dell'eccesso, forse.<Come si fa a non ricordarsi di avere una madre? Ti assicuro che è qualcosa che ti segna, sia mentalmente... che fisicamente> prende un respiro grosso quanto una casa< Beh soprattutto se è un aiuto fabbro ed è disposta a stamparti un martello in fronte appena riesce ad acchiapparti...Diavoli, quella donna è terrificante> aggiunge mentre si lascia scivolare ulteriormente lungo la panchina < Vedi? Sono semplicemente diaboliche... fanno tutte le gentili davanti agli altri giusto per fare bella figura ma in realtà sono delle tiranni dispotiche pronte a venderti al diavolo per avere l'ultimo scoop su un'altra zabetta del quartiere... racapricciante> ma non fa quasi in tempo a finire di parlare che torna a sgranare gli occhi < Circolo di vecchiette? Ma-ma è spaventoso... e poi perchè? Capisco che tu sia vecchio ma proprio con le nonne? Non potresti trovarti un gruppo di vecchietti alcolizzati con cui stare al bar?> domanda con sopracciglio destro lievemente inarcato verso l'alto. Arriccia lievemente il naso ma per diversi istanti si chiude in un silenzio totale mentre lo sguardo si posa su un genin appena più grande di lui che passa davanti al Deshi ed al Chunin <Cavolo... chissà se ci riuscirò mai> sbuffa infine verso il nulla. Solo ora, dopo essersi distratto, torna a concentrarsi sul Chunin <No quello è schiavismo, devo lavorare perchè nel caso non diventassi uno shinobi devo imparare il mestiere per mantenere sia me che lei... solo che io non sono in grado di fare nulla di queste due cose... sono troppo debole fisicamente... riesco a malapena a correre per duecento metri, figuriamoci combattere contro qualcuno o alzare martelli tutto il giorno per fare armi o armature... è illegale anche solo il pensiero di una cosa simile> pare davvero contrariato dalla cosa, tanto che ritorna ad aggrottare le sopracciglia mentre intreccia le braccia all'altezza del petto <Insulto? Ti ho detto che porti bene i tuo....COSA? 24 anni? Scherzi? E perchè hai già i capelli bianchi? Ti sei fatto una tinta? Perchè vuoi sembrare più vecchio? Ah no, aspetta... non ricordi di avere avuto una madre, sbagli età... sei vecchio e vai ai circoli di vecchie! HO CAPITO!> si gira sulla panchina e gli punta il dito contro < Soffri del morbo di Alzheimer! Ne ho letto sui libri, praticamente stai perdendo la memoria a lungo e breve termine, quindi non ricordi le cose del tuo passato, non ti ricordi la tua vera età e vai a circoli di vecchie megere per raccontarvi storie! Cavolo mi spiace> aggiunge infine guardandolo quasi con compassione.

16:41 Raion:
  [panchina] <eh non me la ricordo! che devo dire> risponde lui sollevando le spalle <mi hanno trovato abbandonato in mezzo alle colline con un vestitino di carta modello giuditta e nulla sotto direi che sapendo questo avere una madre è secondario> del resto non sa neppure come ci sia finito li, ne perché o cosa era prima di quella cosa. <sei giovane ancora non sei abbastanza saggio per pensarci, ma c'è un motivo perché ci sono più nonne che nonni> afferma questo mentre sogghignando convinto inizia a spiegare il motivo della sua strategia sopraffina <il primo è che loro sono molto, molto più intelligenti di noi, è inutile scappare tanto portano rancore per sempre, queste due qualità sono essenziali per sopravvivere a tutti gli altri e da loro puoi imparare un sacco di cose, sopratutto se ti comporti in modo amorevole con loro> prende una lunga pausa guardando verso l'alto e aggiungere sempre con grande convinzione <sono esseri umani anche loro e anche se sono toste come delle rocce e sono pronte a sotterrarci tutti, hanno bisogno ogni tanto di una mano, quindi eccomi qui, che sto intorno ad ascoltarle ed aiutarle, mi hanno insegnato un sacco di cose sai? non sarei un cuoco se non fosse per loro e il cibo è il più grande mezzo di corruzione della storia> insomma c'è logica in quello che fa, forse un po' da approfittatore ma almeno fa del bene a quelle care signore. <e poi tra una partita di carte e l'altra gira troppo testosterone nel circolo dei vecchi, alla lunga stanca, invece tra donne se sei da solo con loro sei beato> afferma in modo ironico esplodendo in una fragorosa risata quando sente il discorso finale sulla sua malattia <naah il dottore ha detto che sono sano, ho anche un certificato per dimostrarlo, si tratta solo di amnesia...credo>[ch on]

16:56 Kami:
  [Panchina] Rimane seduto comodamente sulla panchina, del resto si è già stancato abbastanza per oggi e non ha nessuna intenzione di peggiorare ulteriormente le cose, soprattutto perché vuole arrivare in forza alla martellata in testa che sicuramente riceverà sta sera da parte di sua madre. Sbuffa esasperato per la seconda volta nel giro di pochi secondi< E con sta sera son tre cene di fila che salto... penso che sta storia degli shinobi sia solo una cosa inutile, dovrei trovarmi un lavoro e andarmene di qui... magari Konoha, li dicono che si viva bene... sarei anche lontano da mia madre e il che non farebbe che aumentare il numero di possibilità di rimanere vivo almeno fino ai vent'anni> si stringe nelle spalle mentre torna a socchiudere le palpebre. Il chunin parla e lui nonostante tutto lo ascolta fin troppo bene, non attendendo nemmeno troppo prima di tornare a parlare per rispondergli <Uh, davvero? Beh brutta roba, quanto meno puoi essere ciò che vuoi, no? Non hai un passato che ti identifica come un certo tipo di persona... sei libero> annuisce pure in maniera convinta mentre regala all'altro un sorriso leggermente meno ampio degli altri ma anche molto più sincero < Non voglio minimamente diventare vecchio credo proprio che morirò prima, in un modo o nell'altro> annuisce pure in maniera convinta e senza particolare tristezza< Boh, di voi potrebbe anche essere... certo che vi sottostimate eh?Dai, siamo esattamente uguali a loro, solo che il novantotto per cento dei maschi pensano che i muscoli siano più importanti di un cervello e quindi risultano molto più stupidi di una donna, per fortuna non siamo tutti così> scrolla le spalle con noncuranza < Le donne hanno il pregio di saper osservare un contesto e reagire di conseguenza mentre molti maschi si limitano ad agire senza pensare e dunque a commettere errori... che provocano l'ira delle donne> annuisce pure convinto di quanto detto prima di concentrarsi sul resto del discorso <Un cuoco? Davvero? Non è che hai qui qualcosa da mangiare eh?> domanda all'altro quasi con l'acquolina alla bocca<bah contento te, contenti tutti, forse è per questo che hai i capelli bianchi, passi troppo tempo coi vecchi> annuisce tutto convinto <Vecchio? Problema? Amnesia? Ah boh, ne so poco e nulla, però mi spiace... magari un giorno ti tornerà>

17:08 Raion:
  [panchina] Solleva un sopracciglio quando lo ascolta, i suoi piani di andare via da Kusa solo per fuggire alla madre <hum..> mugugna non troppo convinto abbassandosi di nuovo gli occhiali scuri per poi rivolgersi direttamente al ragazzino <una cosa inutile dici? dipende da cosa reputi inutile ragazzo, i ninja difendono il villaggio ad esempio, cosa credi che sia essere un ninja?> non è un rimprovero ma vuole sinceramente capire cosa passa nella testa del ragazzo <e comunque hai già un piano per il futuro? che tipo di lavoro vorresti fare a Konoha?> commenta verso il ragazzo rimanendo ad osservarlo indossando gli occhiali lasciando perdere la questione delle donne che li tutti e due predicano bene ma razzolano male,d'altro canto sulla questione della cucina....<perché..non torniamo da tua madre e dici che hai trovato una persona che può fare da mangiare per lei? così non si deve affaticare a fare anche da mangiare, un piccolo aiuto per oggi insomma, potrebbe anche essere colpita se ci aggiungi anche delle scuse sentite> alla fine ridacchia piuttosto amaramente riguardo ai suoi ricordi come se avesse smesso di crederci anche lui. <forse > è la vaga risposta con la quale commenta la cosa . [ch on]

17:22 Kami:
  [Panchina] Ascolta le risposte dell'altro e si trova inevitabilmente ad annuire alle sue parole, tornando anche subito a rispondere < Inutile riguardo a me, credo sia inutile che mia madre mi veda come un futuro ninja, in fin dei conti sono magro al limite del possibile , non ho un minimo di forza e sono intelligente quanto qualsiasi essere umano medio... non ho nulla di particolare o speciale... in sintesi sono un fallimento. Credo sia inutile anche solo provare a diventare un ninja... io non sono come tuttiq quei stupidi bambini che continuano a dire di voler diventare Kage... so di non potercela fare e trovo inutile anche solo provarci... o sperarci> digrigna i denti per un momento prima di tornare a parlare < no, voglio trovare un lavoro tranquillo e non troppo faticoso e voglio vivere normalmente... fare fatica ad arrivare a fine mese ma magari incontrare qualcuno di cui innamorarmi e fare su famiglia, un po' come tutti, no? Sono uno tra tanti... e così voglio la mia vita> sbuffa < Non ho voglia di vederla... non ho voglia di vedere nessuno... sono stufo di tutte queste aspettative> si alza in piedi di scatto < ti invidio... tu non hai un passato a cui pensare. Non hai nessun legame. Sei libero> detto questo si volta e tenta di andarsene, probabilmente verso un altra via del villaggio meno trafficata, li trascorrerà la notte.END

17:56 Raion:
  [panchina] Sente il discorso del ragazzino e si lascia prendere dal discorso sopratutto quando questo si da del inutile solo per una convenzione fisica <non so da dove partire per dirti quanto sbagli> neanche lui è il massimo della forza ma parliamoci chiaro di ninja ne esistono davvero di tutte le taglie e forme. <e poi non si diventa ninja per diventare capi, lo fanno solo quelli che sono ridicolmente rincoglioniti> commenta Raion sollevandosi in piedi. Lo invidia? Raion lo guarda serio per una volta quasi fosse sul punto di schiaffeggiarlo li sul posto, ma lascia perdere e piuttosto lo guarda andare via <tu non sai quello che dici vero?> commenta Raion pronto a lasciarlo andare per la sua strada. Ed effettivamente lo, dandogli il vantaggio di qualche metro di distanza, poi inizierebbe a seguirlo per assicurarsi che non si faccia male in giro...probabilmente al momento opportuno deciderà cosa fare [end]

I due si incontrano per caso e ne nasce una amorevole discussione sulle mamme, sul futuro e su quanto sia bello non avere legami, almeno per come la pensa Kami.
Ad un certo punto il ragazzino se ne ve e Raion decide di seguirlo da lontano per evitare che si metta nei guai.