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Il numero della locanda

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con Yukio, Mekura

23:25 Mekura:
  [-> locanda] la serata a Suna per lo meno è fresca, quasi gelida in effetti, Tanto che vorrebbe stringersi nel velo per mantenere il corpo al caldo. Affretta il passo mordendosi il labbro dopo essersi assicurata che il cappuccio sia ben calzato sulla testa per nascondere i propri occhi. Indosso porterebbe i soliti abiti abbastanza simili nei toni di colore e nella forma a quanto i sunesi tendono a vestire per le strade. Una blusa color panna che copre il busto e lascia la schiena e le spalle libere, pantaloni morbidi di colore grigio chiaro lasciati larghi sotto i fianchi e che si aderiscono fin sotto il ginocchio. Manicotti grigio scuro, mezzi guanti dello stesso tono di colore e un paio di stivali neri che coprono l'intera caviglia. Non porterebbe con se nulla in vista se non qualche tasca portaoggetti di uso comune legata alla cintura, l'anello si troverebbe al di sotto della maglia.Allunga il passo non appena arriva nei presi dell'entrata del edificio adibito a locanda frugale, dove lei alloggia al momento. Prende un lungo respiro, intorpidita, ritrovandosi all'interno della "zona comune" una sorta di hall o spaccio dove poter accedere alle scale. Mugugnando sospira e si allontana dalla porta per andare verso le scale. [ch off]

23:31 Yukio:
  [Stanza] Ad attendere l'arrivo di Mekura nella hall c'è un foglio che le viene recapitato dalla commessa con su scritto il numero di un'altra stanza, di seguito nessuna firma e niente che possa ricondurre quella lettera a Yukio o Gojio se non la faccia di quest'ultimo. Yukio ha preso stanza proprio affianco a quella di Mekura, che disgrazia. Il corpo del tessai è completamente stravaccato sul divano in intimo, del resto dentro fa caldo in quelle mura spesse chissà quanti centimetri; a fargli compagnia c'è sempre Gojio con il chakra spento, un taijutser può benissimo farne a meno in casi estremi ma per Yukio è un po' una seccatura non poter usufruire del suo unico potenziale. Osserverebbe la tazza avanti a se con del thè dentro, resta lontano dalle finestre e balconi tutti chiusi con delle tende tipo fumè che fanno ugualmente capire la presenze sua all'interno se qualcuno da fuori butta un semplice sguardo all'interno anche se avendo preso i piani alti si vuole proprio evitare questo problema. Gojio nel frattempo si sta pettinando il suo unico ciuffo di capelli biondi e la propria barba, restando silente e contemplando quella poca peluria che ha sul volto "Ebbene... c'è stato un incontro carino la scorsa sera, non trovi...? Tutti quanti siamo entrati in un genjutsu o meglio, quello mi è parso di capire..." Scuotendo la testa a destra e a manca "Ma hanno un punto debole, tutti i nostri sosia" Bofonchia, ritornando a sorseggiare il proprio thè.[ck off]

23:43 Mekura:
  [->stanza] Stava per prendere le scale, quando viene avvicinata da una delle commesse, bhe quello che è in ogni caso. Legge il biglietto quasi sbuffando, lentamente e cercando di trattenersi per poi mostrare un timido "grazie" verso quella persona che nulla centra con la sua attuale frustrazione. Mekura allunga il passo ad ampie falcate dirigendosi verso il numero scritto sul foglietto, casualmente è solo un numero di distanza dalla sua camera. Si porta indietro una ciocca di capelli indietro e si abbassa il velo per poi arrivare finalmente di fronte alla stanza del messaggio. Nessun recapito, nessuna informazione, nulla di nulla, ma può immaginare senza problemi chi sia. Kurako no di certo, ha già un posto sicuro e Buro lo ha confermato a suo tempo quando glielo ha chiesto gentilmente, non avrebbe senso fare una cosa del genere e conoscendolo non ha voglia di parlare sopratutto con lei e sopratutto con quello che è successo. Azrael men che meno, il nemico? bhe...perché disturbarsi tanto con una come lei? è il vantaggio delle pedine essere insignificanti, quindi rimaneva solo una persona con tanta disperazione da trovarsi li e fare queste cose di nascosto. Allunga una mano verso la porta e darebbe due colpi secchi, non dice altro e non fa altro se non quello di giocare con il foglietto tra le dita in attesa [ch off]

23:50 Yukio:
  [Stanza] Uno schioccare pesante della lingua ed ecco che di conseguenza il bussare di mekura giunge forte e chiaro all'interno della stanza. Gojio ferma il suo momento di bellezza per sollevarsi di scatto, già previdente, verso la porta. La mano destra andrebbe a prendere la maniglia avvolgendola completamente con quel massiccio arto, piegandola verso il basso. La sinistra si metterebbe sullo stipite della porta per appoggiare il peso contro di esso osservando chi c'è fuori "Oh, buonasera" Osservando Mekura da capo a piedi aprendo poco di più la porta, quanto basta per poter farla entrare e chiuderla di conseguenza subito dopo lasciando le parole di Yukio che iniziano immediatamente "Uhm buonasera..."Buttando giù dell'altro thè che gli era rimasto in gola prendendosi un bel respiro "Diverte la scena, veramente... Ho ascoltato sia te che il collega, e devo dire che quest'ultimo è quello che mi preoccupa al momento" Parlando ovviamente di Kurako "Ma andiamo su di te" Scrocchiando la testa a destra e a sinistra "Come stai? Ti sei fatta male?" Domanda, incitandola a venire nella zona del salottino dov'è sdraiato lui sul divano da cui parla nascosto dall'imponente schienale, visibile solo la destra tatuata che fa vedere la direzione in cui venire, ovvero dove sta lui, no? "Non ho ancora capito che razza di genjutsu era... Non l'ho capito" Scuotendo la testa che poggia sulla mano sinistra, completamente sdraiato ad assaporarsi quel thè.[ck off]

00:01 Mekura:
  [stanza] Attende li piegando il foglio quasi battendo il piede destro tradendo il suo nervosismo e davanti a lei arriva niente più che un energumeno biondo, o meglio immagina che sia biondo visto quel semplice ciuffo, con una notevole prestanza atletica. Tenendo gli occhi sgranati oltre ad ammirare la muscolatura non può fare a meno che dare sfoggio alla propria deformazione professionale cercando di analizzarlo dall'alto verso il basso. Senza giri di parole mostra il biglietto e la sua faccia aspettando che si faccia da parte. <buona sera> non c'è molto da aggiungere se non un formale sorriso di circostanza prima di entrare dentro e notare Yukio o almeno una parte di questo. Le parla, riferendosi alla sfuriata che ha avuto prima del attacco, o così immagina. <buona sera anche a te> lo saluta avvicinandosi verso la zona del salotto sempre veloce mentre con le mani inizia a sfilarsi il velo completamente facendolo scivolare dal collo fino a liberarlo tra le sue dita, lasciando una parte strisciare per terra. <sto bene> commenta lei con un tono amaro <ho solo un livido al braccio, nulla di grave e se parli degli insulti..> si fermerebbe ritrovandosi di nuovo sconcertata di fronte alla visione di Yukio letteralmente in mutande all'improvviso appena il tempo di arrivare in salotto ed avere un contatto visivo migliore con il tessai..certe cose a quanto pare non cambiano mai. <..se parli degli insulti, ho sentito di peggio> detto ciò cerca un lungo dove potersi sedere rimanendo tuttavia ancora in piedi. <se non lo sai tu è un problema allora...cosa c'è di diverso?> domanda lei concentrandosi sulla questione delle illusioni e lasciando da parte altre preoccupazioni. [ch off]

00:10 Yukio:
  [Stanza] "Uhm si, stai benissimo. Si sente come muovi quei piedini velocemente e come liquidi le persone con poche parole, di norma sei moooolto più chiacchierona" Inarcando il sopracciglio destro, posando gli occhi su di lei nel momento in cui si rende visibile oltre il divano "Come pensi di buttarla giù la tua controparte?" Domanda d'istinto, guardandola unicamente dentro gli occhi, senza vacillare da lei. "Uhm si che è un problema. Il problema è il mondo stesso nel genjustsu. Non esiste nel mio repertorio un genjutsu in cui tu sei libero di fare ciò che vuoi, non avevamo restrizioni, non eravamo limitati. Ti ricordo che avevo il chakra disattivato e anche l'innata, li ho attivati nel mentre ed ho colpito la mia controparte, mi sono risvegliato con gli schizzi di sangue sul mio corpo, sangue rosso" Sbadigliando sonoramente "Già, rosso... Non ha il sangue nero, io sono certo di non avere la controparte che conosce la mia innata, forse pure voi avete la stessa cosa, non ne ho la più pallida idea sinceramente" Sorseggiando ancora quel thè dentro la tazza "Posso offrirti qualcosa?" Domanda, accavallando le gambe destra su sinistra distendendosi completamente sul divano mentre avanti a se c'è un altro divanetto ed una poltroncina, a lei la scelta su dove sedersi "E comunque come mai vi siete scannati te e Kurako?" Decisamente curioso visto che è arrivato in ritardo dalla loro discussione.[ck off]

00:25 Mekura:
  [stanza] Rimane in silenzio ad ascoltare le parole di Yukio mentre piega quel lembo di stoffa che si porta appresso, evitando di guardarlo direttamente o per lo meno evitare di guardare al di sotto della linea degli occhi. <precisa il termine chiacchierona> le viene quasi da ridere <dovete decidervi, o parlo troppo o parlo troppo poco, forse parlo troppo poco quando ce n'è bisogno e troppo quando non è il caso..> sorride <tipo ora> ma non ha tempo da perdere e rapidamente annuisce alla domanda <sei hai dell'altro thè lo accetto ben volentieri> sente anche le varie domande ma preferisce andare per gradi, partendo con quelle alle quali può rispondere con certezza <io e Kurako abbiamo parlato della mappa che mi avevi dato, l'ho cercato per raccogliere informazioni e lui mentre non ero presente ha rubato la mappa e messo a soqquadro tutto..dopo una settimana senza sapere dove andare, arriva un messaggio dove ci invita a raggiungerlo, è finita che io gli ho dato del ladro e lui li ha dato della inutile che non centra nulla con l'organizzazione> discorso rapido, terra terra il suo. poi si passa alla questione del genjutsu, della sua natura <non credo che il suo scopo fosse quello di bloccarci, non in quel senso almeno. Tempo fa tu mi dicesti che più il genjutsu è reale più è forte il suo legame mentale con la vittima perché non riesce a dividere la realtà con la finzione, in un ambiente così libero non era importante tenerci in scacco ma piuttosto creare un ambiente dove poterci osservare> commenta lei per poi sospirare <chiunque lo ha fatto comunque, in qualche modo ci ha letto dentro ed ha preso quello che è la nostra parte più...bhe deludente e credo che da noi voglia risultati differenti, per questo non so ancora dire come sconfiggerò la mia controparte> sbuffa <di certo non accetterò una me stessa che sto cercando da sempre di cancellare dalla mia vita>[ch off]

23:06 Mekura:
  [sfreeze] Rimane in silenzio ad ascoltare le parole di Yukio mentre piega quel lembo di stoffa che si porta appresso, evitando di guardarlo direttamente o per lo meno evitare di guardare al di sotto della linea degli occhi. <precisa il termine chiacchierona> le viene quasi da ridere <dovete decidervi, o parlo troppo o parlo troppo poco, forse parlo troppo poco quando ce n'è bisogno e troppo quando non è il caso..> sorride <tipo ora> ma non ha tempo da perdere e rapidamente annuisce alla domanda <sei hai dell'altro thè lo accetto ben volentieri> sente anche le varie domande ma preferisce andare per gradi, partendo con quelle alle quali può rispondere con certezza <io e Kurako abbiamo parlato della mappa che mi avevi dato, l'ho cercato per raccogliere informazioni e lui mentre non ero presente ha rubato la mappa e messo a soqquadro tutto..dopo una settimana senza sapere dove andare, arriva un messaggio dove ci invita a raggiungerlo, è finita che io gli ho dato del ladro e lui li ha dato della inutile che non centra nulla con l'organizzazione> discorso rapido, terra terra il suo. poi si passa alla questione del genjutsu, della sua natura <non credo che il suo scopo fosse quello di bloccarci, non in quel senso almeno. Tempo fa tu mi dicesti che più il genjutsu è reale più è forte il suo legame mentale con la vittima perché non riesce a dividere la realtà con la finzione, in un ambiente così libero non era importante tenerci in scacco ma piuttosto creare un ambiente dove poterci osservare> commenta lei per poi sospirare <chiunque lo ha fatto comunque, in qualche modo ci ha letto dentro ed ha preso quello che è la nostra parte più...bhe deludente e credo che da noi voglia risultati differenti, per questo non so ancora dire come sconfiggerò la mia controparte> sbuffa <di certo non accetterò una me stessa che sto cercando da sempre di cancellare dalla mia vita>[ch off]

23:40 Yukio:
  [Stanza] "Uhm si, Gojio, porti un'altra tazza per favore?" Ruotando lo sguardo verso il suo sottoposto che si munisce di pazienza e voglia di versare altro thè dentro un'altra tazza per metterla su un vassoio con la teiera e lo zucchero con tanto di cucchiaino e biscottini da thè, i classici che di norma vengono sempre abbinate.Gojio porterebbe così il vassoio semplice in metallo sul tavolino al centro della sala per lasciare a Mekura la completa autonomia "Grazie Gojio" Porgendogli un dolce cenno di capo, lasciandolo svanire all'interno di una port, ovvero la sua camera. "Esatto, credo sia proprio questo il problema, parli quando non dovresti e non parli quando dovresti, come facciamo?" Domanda, inarcando il sopracciglio destro mentre lo sguardo si posa su quello suo. "Già, esatto... Più il genjutsu è reale e più si forma un legame mentale con la vittima, ma come spieghi il tuo livido e i miei schizzi di sangue sulla pelle? Se fosse stata realmente una illusione non dovremmo avere alcun ricordo tangibile di ciò che è accaduto, eppure..." Abbassando gli occhi verso il pavimento pieno di tappeti che rivestono il suolo grezzo. "E questo è un problema non di poco conto. Se abbiamo ricevuto qualcosa da una illusione, possiamo anche rimanerci, detto sinceramente... E la cosa non mi piace, soprattutto se mi incastrano in un jutsu in cui so benissimo come muovermi, no no... Non mi piace la cosa" Sbadigliando sonoramente dopo quelle parole, muovendo la mandibola come se stesse cercando di togliersi qualcosa da dietro. La lingua biforcuta uscirebbe dolcemente, divaricandosi fino allo stremo mostrando a Mekura il netto taglio che le separa per poi ricongiungersi in un'unica entità rientrano nella caverna che la ospita. "Però, a prescindere dalla discussione fra te e Kurako e tutto sto macello, è da un po' che non ti facevo una domanda... Come stai?" Le parole mutano unicamente alle ultime due, divenendo più serie e forse più incisive, anzi certamente più incisive.[ck off]

23:59 Mekura:
 Immagina che sia snervante fare da cameriere quando ha già finito di servire il tessai, lo guarda con un cenno dispiaciuto nel volto prima di scostarlo e occuparsi di Yukio. Solo un grazie gentile e sentito viene offerto alla mastodontica guardia del corpo. Azzarda un sorriso amaro e afferra la tazza rigirandola tra le dita, niente zucchero e nessun biscottino per ora almeno, solo lei che guarda la sua immagine riflessa nel liquido <bhe, il problema l'ho finalmente capito, forse troverò una soluzione> commenta lei a metà tra il serio ed il sarcastico, in un atteggiamento colloquiale che mal si sposa con la situazione gravosa. Rimane ad ascoltare la spiegazione riguardo alle illusioni ed in effetti il sangue ed il livido non dovrebbero essere presenti, andrebbe contro l'essenza stessa della illusione dato che sono due eventi che si ripercuotono direttamente sulla materia <è strano...> chiude gli occhi pensando <il modo in cui ci ha mostrato i nostri doppi, le precise caratteristiche che voleva evidenziare, il modus operandi e come hai detto tu l'azione diretta sulla materia..un illusionista mostra quello che una persona si aspetta di vedere ma..questo> capisce perché lascia preoccupato Yukio. D'improvviso questo mostra la lingua, lei lo osserva limitandosi a bere un sorso una volta assicuratasi che non sia troppo bollente e questo le chiede di nuovo come sta <...> non sa che dire, le sue delusioni sono molte e si sommano insieme <...è così che mi vedevano? che mi vedete ancora? da fuori intendo?> commenta appoggiando la tazza a sul vassoio ascoltando in silenzio il clack delle due superfici a contatto. <...mi fa schifo> afferma riferendosi alla sua gemella <mi sento...disgustata da quella immagine...perché? ho cercato di perseguire la pace non l'apatia, è così che sono?> c'è una enorme collera in quelle parole strozzate guardando il vuoto davanti a se. [ch off]

00:07 Yukio:
  [Stanza] Resta in totale silenzio quando Mekura inizia a parlare, lascia tutte le sue pause in un silenzio quasi angosciante, come una di quelle classiche situazioni: bhe...? non parli? allora continuo. Stessa cosa accade adesso, la lascia parlare senza interromperla una volta e anche quando si ferma non si pronuncia fino a quando l'attesa delle ultime parole non diventa più lunga di quelle precedenti. "È così che ti stai vedendo..." Borbotta, sbadigliando nuovamente su quel letto "Non te ne sei accorta, tesoro?" Sbuffando sonoramente, sollevandosi con la schiena per sedersi su quel divano iniziando a rollarsi una sigaretta in pochi attimi ed accendersela "Dai troppa retta agli altri, però una cosa posso dirtela sinceramente: tira fuori i coglioni. E non parlo a livello colloquiale, li sei brava, parlo proprio a livello di situazioni. Passi spesso per la pedina inutile quando non lo sei, e se ti guardi dentro sai bene che non sei una coglioncella alle prime armi che è entrata in maniera del tutto casuale dentro l'akatsuki, no?" Domanda retorica la quale non degna ad uno sguardo verso la donna "E poi le restanti sono tutte balle, è solo un peggioramento di ciò che siamo realmente, insomma portati al massimo dello squilibrio, anche se devo dire fare una chiacchierata diversa con il mio doppio non mi dispiacerebbe, rimane sull'orlo del: mo ti uccido, però ti perdono. Tipo che si aggiusta quando parla, è figo... Ma lo ucciderò ugualmente, poveraccio" Tirando dal proprio filtro un massiccio quantitativo di fumo per poi espellerlo ampiamente avanti a se iniziando a formare il primo strato della cappa "Mh? Tu che mi dici? Sbaglio il pensiero su di te?"

00:24 Mekura:
 Afferra la tazza di nuovo e beve un sorso più lungo, tanto da finirlo completamente ed in breve tempo. Sospira e caccia via quella debolezza momentanea, deve smetterla di pensare per lei in modo egoistico: io , io, io, quando davanti a lei, nella stessa stanza ha la persona più ricercata al mondo che al momento dovrebbe essere lui a ricevere quella domanda: come sta? <si è evidente> risponde alle loro parti enfaticamente peggiorate. Detto ciò afferra un biscotto, quasi rincuorata dal modo in cui Yukio si esprime, lo sgranocchia degluttendo per poi ingerire metà dolce e lasciare il resto tra le dita. <...si è evidente...> rimane in silenzio come se stesse pensando sollevando lo sguardo solo dopo che Yukio le fa quella domanda, non risponde subito, rimane a fissarlo ripensando al suo tira e molla con la copia <perché tu sbagli Yukio?> lo prenderebbe un po' in giro mordicchiandosi il labbro prima di tornare seria sul discorso <Il mio crollo momentaneo,sempre meglio che accumulare...è vero mi disgusto ma...ho capito da diverso tempo che tutto sommato tra le varie difficoltà non mi sono mai spezzata significa pur qualcosa> Rimane li, lo fissa e alla fine con un colpetto di tosse si mette dritta con la schiena e lo fissa <e tu?> chiede cercando di non mostrare una faccia troppo preoccupata <non parlo solo del doppio> ovviamente si riferisce al fatto che il suo bel faccino sia sopra una dicitura vivo o morto, praticamente il suo incubo realizzato di diversi anni fa. <cosa è successo di preciso?> [ch off]

00:46 Yukio:
  [Stanza] "Sbaglio sempre guarda caso" Facendosi una piccola risata fra se e se sollevando gli occhi al cielo facendosi un ennesimo tiro "Bha, per me devi compiacerti e dare il massimo che puoi, e lo sai meglio di me che in situazioni critiche ti impappini e non ti impegni, sembra che ti stai a fare una canna,no ma sul serio eh" Guardandola di sottecchi "Bha, tira fuori quegli artigli quando serve! Che diamine, su" Accavallando le proprie gambe e distendendole, appoggiano la schiena contro lo schienale del divano in cui affonda dolcemente "Uhm? Io? Le solite cose che può fare un pazzo squilibrato, no?" Abbozzando un flebile sorriso e subito dopo un ennesimo tiro di sigaretta "Ho avvisato il consiglio dell'imminente carestia, non mi hanno ascoltato, non ci credevano. Volevo chiedere di liberarmi dal mio sigillo, e che hanno fatto? Mi hanno liberato rendendomi però mukenin dandomi poche ore per uscire fuori dal villaggio, e allora mi sono detto... Perchè uscire con una simile nomea se non ho fatto niente? Creiamo un bel gigante e radiamo al suolo ogni prova della mia esistenza, no? E così ho fatto, ho buttato giù la mia magione e ho direzionato il gigante contro il villaggio, credo che abbia distrutto un altro paio di cose... Poi niente, ho buttato giù uno dei ponti di collegamento le merci e altre cose simili, mi sono ripreso la fiducia del popolo ed ora eccomi qui ad aiutare pure l'akatsuki alla ricerca del grande capo, come se non avessi già abbastanza problemi io" Ennesimo tiro di sigaretta "Alla fine la carestia la porto io, ma solo per i nobili. Ho avvisato tutti giorni prima di munirsi di tante risorse per questi lunghi mesi. Mai abbandonare il popolo, è sempre la mia patria da anni" Spiega, riportando gli occhi verso di lei "È tutto, poca roba insomma..."

01:06 Mekura:
 Si lascia sfuggire un leggero sbuffo mentre sente l'odore sgradevole del fumo nella sala <meno canne siano allora> Mekura ascolta, paziente, in effetti per quella cosa non può dire che la compiace, poteva fare di meglio di quanto non abbia fatto. Le viene da sospirare in modo passo, quasi arrendevole alla definizione che si da <sempre ai giganti pensi...guerra ad Oto giganti, evocazioni? corvi giganti, sei sempre dietro ad esagerare e non ne avresti bisogno> commenta la ragazza prima di sollevare un sopracciglio <come ad esempio la maschera del lebbroso in cravatta> a lei sembrava quello più che altro. Ascolta il racconto e chiude gli occhi, paziente mentre affonda con la schiena sul divano incrociando le dita tra loro vicino al petto <un tempo avrei criticato aspramente la tua scelta e credimi, potevi giocartela meglio a mio parere...ma a conti fatti> sospira neppure troppo affranta <hai fatto bene a dare a quei pomposi ammassi di casi umani quello che si meritavano, oltre che alla fame e alla vita tuttavia sarebbe stato meglio se tu gli avessi tolto anche il potere e sopratutto il valore della loro parola nella alleanza...ma immagino che preso non sarà necessario accanirsi contro quei mentecatti> ancora non l'ha presa bene quel discorso che ha cercato di fare anni fa ed a malapena ascoltato. <in effetti Yukio...poteva piovere> afferma sarcastica finendo di mangiare il dolcetto. Rimane a guardarlo con la mano destra appoggiata alle labbra sempre pensierosa <il tuo travestimento, credo che nessuno si aspetti che tu sembri una persona normale potrebbe darti modo di muoverti meglio> [ch off]

01:29 Yukio:
  [Stanza] Sorride dolcemente alle parole di Mekura sulle proprie manie di 'gigantismo' "Bhe, devo pur farmi riconoscere in qualche modo, o no?" Lasciandosi sfuggire una soave e pacata risata "E poi sono i miei migliori amici i giganti, li evoco ovunque e sono ingombranti solo quando li creo, sono facili da nascondere nel sottosuolo e se li evochi in una struttura non hanno nemmeno il tempo di capire che cosa sta succedendo, semplice no?" Sollevando le spallucce, facendo stramazzare quella sigaretta artigianale fino al filtro per poi schiacciarla brutalmente nel posacenere facendole compiere qualche giro con il pollice e l'indice destro inclinando la schiena in avanti per poter inserire correttamente la sigaretta nel posacenere. Qualche attimo di silenzio per poi riprendere il discorso "Era l'unico travestimento plausibile quello, un vecchio malaticcio vestito pesantemente, e chi se lo cagherebbe mai? Un vecchio pieno di soldi con la classica scorta come badante e viene accompagnato nel centro per delle semplici compere ed una passeggiata, coperto il volto per la sua brutta malattia che gli ha rovinato la faccia e tutta la pelle. Mh? Basta poco per infiltrarsi del resto" Appoggiandosi nuovamente sul divano con tutta la schiena "Uhm mi piacciono le critiche, ma comunque valuta che con questi simili esseri l'unico modo per convincerli è la forza, ormai se non capiscono con poche parole è inutile continuare, si va a avanti con minacce e cose simili, basta" Sospirando pesantemente, ruotando le due punte della lingua fuori dalla propria bocca, leccandosi con la parte destra il labbro superiore e la parte sinistra quello inferiore "Comunque, riprenderemo altri discorsi domani, se vuoi venire a fare il pranzo qui scambiamo altre quattro chiacchiere, almeno vedo un po' di aiutarti pure con Kurako anche se devo dire che quel ragazzo mi preoccupa attualmente, sto valutando se farlo fuori o lasciarlo campare... Dura scelta" Schioccando quelle due estremità di lingua, riponendole dentro la loro sede "È arrivata l'ora di Morfeo" Sbadigliando per l'ennesima volta "Gojio, accompagna Mekura alla porta" Lo richiama, facendolo uscire dalla propria stanza. Non stava riposando per fortuna ma era in veglia, come sempre fino a che Yukio non si decide di andare a riposare, cosa molto rara "A domattina Mekura... E mi raccomando, se non vuoi che tocchi il tuo collo... Non come i mesi scorsi con amore ma con una bella lama... non pronunciare il mio nome fino a che resto in questo albergo ed in questo paese, chiamami Seb" Facendole un occhiolino, ovvio che sta scherzando, forse. "Buonanotte!" Alzandosi dal divano per dirigersi verso la propria stanza provvista di una porta separata con tanto di grattata sulle chiappe "A domani" Donandole un ultimo sguardo di sottecchi, lasciando la chiusura della porta a Gojio e il serramento di tutti gli infissi.[END]

01:50 Mekura:
 Oh bhe, c'erano delle alternative <potevi farti biondo, togliere le lenti a contatto e vestire con degli abiti sunesi da povero, nessuno guarda per troppo tempo i poveri sopratutto se si assomigliano tutti> afferma questa sollevandosi in piedi senza aspettare che il gigante, dato che si parla di questi, si prenda la briga di essere troppo servile con lei. <anche il vecchio va bene, spera solo che però non vengano a farti domande stupide riguardo al tipo della malattia> c'è sempre l'eventualità che qualcuno si avvicini per cacciarlo via solo perché è un vecchio contagioso. <infatti a prescindere da quello che ho detto, trovo che tu non sia stato abbastanza severo..Dio non ha mai cambiato opinione riguardo ai martiri, ovvero...chi è causa della sua piaga pianga se stesso> non meritano compassione <è grazie anche alla loro inettitudine che Ryoto e anche quello che verrà in futuro si manifesterà al massimo della sua potenza...non è molto differente dal tradire il villaggio o assecondare un nemico letale> insomma sono feccia che lavora da troppo tempo il letame e solo per razzolarci in mezzo. <mi domandavo sempre come mai Ryota avesse così tanti uomini e così tanto potere, c'è di base una ingente somma monetaria, non credo che lo facessero tutti spinti da chissà quali valori...mi domando se non siano stati loro a finanziarlo> congetture le sue, guidate in parte dalla sua antipatia ma...già allora non volevano fare nulla al riguardo. Ai avvicina alla porta, si gira mentre questo parla di Kurako, annuisce senza dire altro sul loro compagno, condividendo a malincuore le sue posizioni del tessai. <D'accordo signor Seb> dato che è un anziano <si riposi, ci vedremmo comunque> potrebbe persino passare per il terrazzo volendo. Imbocca la porta e lo guarda di sfuggita senza aggiungere nulla dopo avergli retto il gioco. Nel giro di un paio di minuti, dopo essersi messa comoda, la ragazza chiuderebbe gli infissi della porta e inizierebbe a studiare..ormai il sonno è andato e non sarebbe male iniziare a fare dei turni per assicurarsi che tutto rimanga tranquillo [end]

Da leggere, i due si confrontano sulla natura del Genjutsu e su alcuni problemi personali.