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[ALBA] Un incontro nel Kamui!

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Missione di Livello D

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con Yukio, Kurako, Mekura, Kurona

15:28 Mekura:
  [centro/fuori da sala da thè] Rimanere a Suna per tutto questo tempo, non le giova, anzi. Sente che sta perdendo tempo li, fortunatamente ha sempre qualcosa da fare e Azrael l'aiuta come può. Ma ormai si sta stancando ed è da un paio di giorni che usa il byakugan di nascosto per controllare le zone del villaggio per cercare Kurako o Budo, molto più semplice al momento da trovare a modo suo. Al momento sta proprio pensando che cosa fare mentre sfoglia un libro stretto tra le mani con il cappuccio creato dal velo color sabbia arrotolato attorno al collo, il quale che cade per i due estremi sia davanti che dietro. Inevitabilmente si sarebbe abbronzata: l pelle chiara quasi pallida ha lasciato spazio ad una carnagione più rosea e scura che contrasta leggermente con la blusa color panna senza maniche che si chiude dietro il collo lasciando parte della schiena scoperta. Pantaloni grigio chiari che cadono morbidi attorno alle gambe, stivali neri e infine i soliti manicotti grigio scuri che le arrivano dai gomiti fino alle mani coprendo quest'ultime sul dorso e sul palmo, lasciando le dita scoperte. Legato ad una cintura assicurata alla vita poi terrebbe alcune tasche porta oggetti di comodo con all'interno solo qualche strumento, oggetti per non passare troppo nell'occhio, quali un rotolo, materiale da scrittura e un rocchetto di filo di nylon. Il resto sarebbe nascosto per sua convenienza anche l'anello della akatsuki si trova nascosto al di sotto della blusa assicurato ad un cordino di cuoio. L'unica arma che si porterebbe dietro è un Kunai assicurato all'interno dello stivale destro a contatto con il polpaccio in modo che non possa impedirle di ferirsi o fare spostamenti rapidi. Chiude il libro con entrambe le mani, producendo un tonfo sordo, sospira e si mette in piedi guardandosi intorno mentre ancora è presa dai suoi pensieri, indecisa su cosa fare. [ch on]

15:35 Kurako:
  [Centro] E' a suna già da un bel po' di giorni, non ha ancora iniziato le ricerche, ha preferito rilassare la mente ma la sua "guardia" gli ha riferito che Mekura e Azrael sono arrivati, la prima in particolare lo cerca incessantemente e come darle torto? Un caldo bestiale in quel posto opprime i sensi del ragazzo che, seppur allenati, tentennano un po' rendendo le sue percezioni meno affinate di quanto non siano in realtà. Le vesti, composte da una semplice maglietta grigia a maniche corte aderente al corpo costernata da piccoli rombi grigi, pantaloni neri da shinobi larghi nella parte delle cosce per poi stringersi man mano che si arriva alle caviglie; sandali ninja neri, anello giallo con il kanji del sud impresso sopra messo sull'anulare sinistro, una tasca portaoggetti legata alla vita e posto dietro la schiena contenente il minimo necessario per affrontare quelle battaglie per lui insostenibili ovvero 5 tonici coagulanti, 5 tonici per il recupero del chakra, 7 fuda contenenti, in ognuno di essi, un tronchetto per la sostituzione e 20 fuda potenzianti con il sigillo potenza impresso su di essi. La mantella nera con nuvolette rosse, simbolo della sua appartenenza all'Akatsuki, scende per tutto il busto del senjuu arrivando fin dopo il polpaccio, la cerniera è chiusa coprendo metà del volto mentre la chioma nera scende per la schiena, in testa ha il solito cappello di paglia con drappi bianchi che scendono sul viso impedendo ad esterni di vederne il viso in modo corretto. Sotto tutto quanto, a coprire la pelle del giovane, vi sono delle fasciature legate intorno a busto, braccia, mani, vita, collo e viso fino a metà del naso. Si sposta silenzioso per il centro del villaggio, passi veloci percorrendone le vie una dopo l'altra, corre arrivando alle spalle della ragazza con gli occhi perlacei..sicuramente lo ha sentito ma poco gli importa<Scusa se non mi sono fatto vivo prima, Mekura>con la solita nonchalance come se niente fosse successo. [Chk on]

15:39 Yukio:
 Il carro pieno di fieno passa il confine di Suna. L'allerta è mondiale ma avendo fatto solo danni a Kusa non dovrebbe aver causato un allarme generale da eseguire i controlli su ogni cosa, più o meno si dovrebbe esser giocato bene ogni cosa. È dentro ad un carro di fieno ricolmo oltre il massimo trasportabile attaccato con delle sbarre laterali prolungate per contenere tutta la merce derivante da lontano, prima del paese del Vento per ovvie ragioni di coltivazione. Il carro gestito da un agricoltore e da due cavalli è stato semplicemente ''comprato'' per permettere l'accesso dentro Suna, la promessa era quella di non causare alcun tipo di danno a Suna, nel caso il mercante aveva il permesso di dichiarare l'entrata di Yukio all'interno del villaggio di Suna, capitale dell'immenso paese del vento. Passando le porte del villaggio, decisamente imponenti anche se al momento invisibili per via della paglia soprastante, il carro si dirigerebbe verso le zone più desolate del quartiere vicino alle mura, diretto proprio verso un negozietto che si occupa della costruzione di interni, piccoli oggetti d'arrendo, con la paglia per l'appunto. Lasciano che il commerciante scenda dal carro per aprire il portone del negozio così da poter scaricare la propria merce. Pochi attimi ed ecco che la sbarra laterale dovrebbe ormai abbassarsi per far scendere tutto il fieno e di seguito anche Yukio, che rotola giù dal carro venendo travolto da altra paglia sopra di lui, sempre meglio di Kunai ovviamente. Sollevandosi andrebbe a togliersi tutta quella paglia da dosso, dal lungo cappotto nero con un sacco di tessuto sopra la testa con unicamente i due fori per gli occhi ed un ampio cinturone, anfibi e pantaloni lunghi;con questo tempo?! Bhe, deve pur fare il malato terminale in qualche modo, o no? Immediatamente, dal tetto del negozietto in direzione del cancelletto in cui è entrato il carro scende un sottoposto di yukio, uno dei pochi che il viso non è conosciuto a nessuno essendo stato sempre dentro la magione, almeno ha ancora qualche persona che può girare liberamente dentro l'alleanza, per fortuna "Bene, sarai tutto per me fino a quando starò a Suna, mi fido di te Gojio" Avvertire la sua discesa non è da meno del resto, un rumore abbastanza forte quando appoggia i propri piedi al suolo scendendo dalla tettoia. la mano di Gojio andrebbe a tendere un bastone usurato in più punti per porgerlo a Yukio, il quale con la destra andrebbe a cingerlo saldamente inclinando la schiena in avanti e mantenendo la testa lievemente inclinata in avanti ma con gli occhi verso il cielo. Le lenti a contatto sono state tolte proprio per evitare problemi anche solo con le proprie iridi. Gojio si metterebbe al proprio fianco, uscendo da quel cancelletto in direzione della strada principale. "Non guardarti attorno, per nessuna ragione al mondo, abbiamo una meta e quella seguiamo, non destiamo sospetti e passiamo per le vie principali, fermiamoci qualche volte su qualche bancarella per roba da vecchio decrepito e ripartiamo." Chiudendo li il discorso, per ora. I passi inizierebbero incessanti, lenti e tremolanti come un vecchio che sta per morire camminando ai lati della strada principale che porta alla zona in cui sostano Kurako e Mekura, arrivando dietro a Kurako e allo stesso modo Mekura, ma ci sono ancora un paio di metri a distanziarli, ancora molti.[ck off][png sj taijutser Gojio]

15:53 Mekura:
  [centro/fuori da sala da thè] C'è voluto tempo, molta pazienza ed alla fine eccolo qui. Quando solleva la testa sentendo un rumore alle sue spalle, si gira per affrontarlo tenendo ancora entrambe le mani appoggiate alla copertina del libro, la destra sopra e la sinistra sotto. Quando sente Kurako scusarsi, uno sbuffo seccato le sfugge dalle labbra <ah si? nulla che tu non possa spiegare spero> afferma sarcasticamente mentre mostra una fila di denti bianchi guardandolo fisso e scuotere la testa insoddisfatta mentre rimette a posto il suo velo per nascondere gli occhi e assicura con un laccio alla cintura il suddetto libro, che per inciso è qualcosa di molto leggero, un tascabile. Finito di armeggiare con le dita sulla cintura, inizia a muovere i polsi piegando il dorso della mano indietro sia con la destra sia con la sinistra cercando di spingere in modo alternato continuando sempre a fissare Kurako, come se si aspettasse qualcosa da lui, o chissà? sta di fatto che mantiene un leggero sorriso sul volto, non per questo troppo amichevole, rigido come se si trattenesse dal dire qualcosa. Solo dopo qualche secondo con un sospiro alla fine parla apertamente <allora, ladro, a che punto sei arrivato, da solo, hai già parlato con la tatuatrice?> afferma con lo stesso tono di prima. [ch on - scusate ma era troppo anche per me]

16:07 Kurako:
  [Centro] Prima o poi bisogna andare avanti, devono trovare Akendo prima di ogni cosa, devono trovare il loro capo a tutti i costi e ora è arrivato quel momento, parlare con Baba-Sama e avere il prossima indizio. Lo sguardo fisso sulla Hyuga mentre questa si volta, visibilmente arrabbiata per gli ultimi avvenimenti, dal prendere il foglio al covo all'aspettare troppo in un villaggio sconosciuto<Non c'è niente da spiegare, stavo svolgendo commissioni personali, nulla di cui preoccuparsi>semplice, non vuole dire di aver fatto niente per tutto il tempo, ne va della sua immagine di mistero, stessa immagine che usa da sempre con la Hyuga. Le parole del dopo sono quelle a scatenare un sorriso sul di lui volto, è un ladro, davvero? Non si vede così ma semplicemente come uno che cerca di andare avanti con la ricerca invece di stare con le mani in mano come tutti gli altri membri dell'organizzazione<Prima di tutto non sono un ladro. Il foglio te l'ho restituito, ho fatto una copia per evitare di farvi andare in...brutti posti>voce pacata, non si arrabbia ma resta calmo squadrando la ragazza<No comunque, non ho parlato con nessuno ancora. La sto ancora cercando purtroppo...tu invece? Trovato qualcosa?>domanda lecita ma qualcosa attira la sua attenzione. Si volta a guardarsi intorno notando un paio di figure dietro di loro a due metri di distanza. Le osserva in silenzio, qualcosa di strano in loro ma non osa dire o fare niente per ora. [Chk on]

16:14 Yukio:
 I passi di Gojio rallentano per far passare avanti Yukio, con il suo bastone tremolante e con i vestiti lerci da mendicante con una malattia chissà quanto rara quanto mortale dato il sacco sulla propria testa ed il cappello. Gojio rimane alle sue spalle dando unicamente uno sguardo a destra e a sinistra per verificare la presenza di eventuali spie, ma se tutto fosse andato per il meglio non dovrebbe aver attirato l'attenzione più di tanto. "State con il mio ragazzone, io vado più avanti rispetto a voi, seguitemi a debita distanza dall'altra parte della strada" Parole dette mentre avanza, passando proprio in mezzo ai due con quella piccola gobbetta, bastone nella destra e testa appena inclinata verso il basso "Cazzo mi tocca fare..." Oh! Ma è Yukio! Sorpresa. Gli stivali strisciano al suolo, sollevati come delle protuberanze inutili e morte, giusto per avere un sostegno e non avere un contatto diretto con il suolo. Il bastone sorregge ancora il proprio peso, tremolante ogni volta che poggia l'estremità inferiore sul piano della strada. Baba-sama non dovrebbe essere rintanata in chissà quale posto, le informazioni non errano dovrebbe essere pure qui vicino,da qualche parte, forse in una locanda? Deve però osservare bene le scritte, solo così riuscirà a ricordarsi, forse, qualcosa di quello che ha ricevuto tramite tutte le informazioni. Il caldo senza ombra di dubbio è impressionante, ma d'altro canto quei vestiti lo tengono in un certo senso coperto con il sudore che viene assorbito senza troppi problemi dai vari tessuti che lo coprono. [ck off][png taijutser sj gojio]

16:37 Mekura:
  [centro/fuori da sala da thè] Piega la testa di lato sempre con quel mezzo sorriso sulle labbra, incrociando le braccia tra loro mentre con l'indice della mano destra si tocca l'angolo destro del labbro grattandolo leggermente. <perché non provi a farmi un esempio> incalza la ragazza senza accennare a cambiare atteggiamento <Oh si che lo sei!> afferma con un tono secco quasi senza lasciare finire di rispondere a Kurako <sei entrato dentro la sede ed hai preso quello che ti serviva, hai lasciato indietro me e gli altri MENTRE cercavo di raggiungere informazioni> continua abbandonando il sorriso ritornando seria <invece sei il solito cretino che si crede al di sopra di tutti, di prendere e pretendere e in dovere di fare da solo vero?> sbotta allungando il passo per allontanarsi da questo con il sudore che scende per via del caldo che senza ombra si fa più pressante e l'incazzatura di base non aiuta <avrei voluto raggiungerti solo per strappare il tuo messaggio davanti ai tuoi occhi in tanti coriandoli, ma a differenza tua tengo a quello che lui rappresenta, abbastanza da sopportarti e fare quello che ci si aspetta> e per molto altro la ragazza lo sopporta. <immagino quello che sai tu:è una artista famosa nel settore, non è che il suo negozio sia sconosciuto ma prima di provare a dirgli "hei! non è che sei invischiata con l'armata delle tenebre? si quella con ragni che sputano acido" mi piacerebbe avere almeno qualcuno che mi copri le spalle> Prende un lungo sospiro mentre segue lo sguardo di Kurako verso il vecchio cencioso che sta camminando, Lo seguirebbe per un po' cercando di stringere gli occhi perplessa sia sul motivo del perché Kurako lo stia seguendo sia perché, bhe, ha un sacco in testa. Che sia un lebroso? forse anche questo è il motivo per la quale è così vestito, nel caso guarderebbe le mani per capire se anche quelle fossero piagate dalla malattia. Lo seguirebbe per un po' ma ovviamente buona parte della sua attenzione sarebbe rivolta a Kurako. [conoscenze investigare][ch on]

STOP. Attendere Masterscreen.

Oh, è passato così tanto tempo che quasi abbiamo dimenticato l’urgenza dei nostri compiti e delle nostre imminenti guerre. Fino a un mese fa, il fato ci aveva lasciato con il respiro sospeso e l’affanno di portar avanti qualcosa che ben non avevamo compreso, ma solo intravisto da uno spiraglio d’ombra che s’era affacciato sulla tana dell’Akatsuki scavata nella roccia, impregnandola dell’infettato puzzo di quelli che abbiamo chiamato “Inferi” con ignoranti parole. Ed oggi siamo a Suna a cercare e rincorrere qualcosa, un ago in un pagliaio del resto, se guardiamo ad un villaggio che or come ora, è tanto caotico quanto pacifico. Un sole secco, simile a quel dell’africa che conosciamo noi, picchia e pizzica sulla pelle ricordandoci che non siamo a casa nostra e soprattutto, siam componenti ben poco benvenuti in queste terre. E’ tutto così diverso, da Konoha e Kusa: Le persone che affollan il centro di suna, si vestono con colori tiepidi, color nocciola, beige, bianco. Uomini che lavorano a petto nudo e scaricano, più in la di Yukio, casse di legno contenenti frutta e verdura d’ogni tipo, in arrivo assieme al fieno, proprio da Konoha, il Paese del Fuoco che più di tutti, rifornisce l’alleanza ninja con la sua prosperità. E’ tutto così pacifico, questo vociar da mercato cittadino, persone che si richiamano, bambini che corrono, il sole che picchia sul ciottolato ampio dove la maggior parte delle persone e dei ninja, cammina con sandali in corda –monastici- o addirittura, a piedi nudi. Non è un gran segreto che le gesta di Yukio, avventante ma necessarie, siano arrivate anche qui, spargendo manifesti su ogni bianco colonnato e parete che tappezza le vie del centro e le principali ramificazioni, condannando il Tessai; “Vivo o Morto!” e ancora “Il ninja più pericoloso della nuova Era!”. Che sia vero? Ma oggi non siam qui per render protagonista Yukio, sebben una persona con così tanto stampo, bene o male, lo è sempre. Ma per crear scompiglio nei vostri animi e, soprattutto, per farvi incontrare le vostre dolci metà. Delle sensazioni s’affaccian pigramente, come farebbe una dama da una torre. Ma non sono sensazioni uguali. Yukio, per esempio, sentirà la terrificante morsa allo stomaco—quella che sentiamo quando siamo consci d’aver mentito, quando sentiamo il peso della bugia e quella paura, quel disagio, che ci mette l’idea di esser colti in fragrante. Un po paura, un po vergogna. Mekura, colei che si salva dal sadismo –o forse no?- sentirà un torpore piacevole. Come esser abbracciati al proprio amante le mattine di primavera, quando il vento filtra dalle tende, e ci coccola, ci spinge a sonnecchiare ancora, a cercar il calore della pelle. Kurako, Kurako conosce bene questa sensazione. E’ un pugno in pancia. Il cattivo, smanioso, alterato e malato desiderio di aver qualcosa che non puoi avere. Quello che provi guardando Yukio. Quello che provi guardando Akendo. Sapendo che no, forse non arriverai mai a ricoprire QUEL posto; Pur avendo rinunciato a tutto. All’amore. Alla famiglia. A te stesso, e la tua bontà d’animo. E’ il dolce preludio di qualcosa di nuovo, le gambe tremano debolmente e il pesante sonno, quasi, vi costringe a reggervi alle pareti, o al vostro compagno a fianco. Tutto inutile, certe sensazioni divorano—e il sonno, infame, v’abbraccia e vi strappa da quelle caotiche sensazioni. Non riposate troppo lo sguardo però, è appena iniziata. [GDR GO!][Turnazione libera.][Quest che risponde al filone; La minaccia dell’Equilibrio.][3°/4 sensazione 4°/4 mancamento dei sensi OBBLIGATORIO, i primi 2/4 sono liberi; MEN 80+ può aver le sensazioni 1/4 prima.]

17:26 Kurako:
  [Centro] <Non ne ho bisogno e a te non interessa>basta dare sempre spiegazioni, basta, è finito il tempo di dire ogni singola cosa che fa<Il solito cretino?>essere nuovamente insultato non gli piace, un qualcosa che odia. Nessuno parla con calma, nessuno si ferma qualche secondo a pensare ma quasi tutti aggrediscono<Senti un po' stupida che non sei altro. Tu e gli altri non fate altro che stare con le mani in mano mentre mio padre è rinchiuso chissà dove, mentre corre qualche pericolo e io cosa dovrei fare? Attendervi?>ha rivelato un importante informazione di se. Ha rivelato cosa lo lega ad Akendo così tanto, la rabbia sta salendo ma il tono è comunque basso, non osa alzare la voce per non dare troppo negli occhi<E poi tu non dovresti nemmeno parlare perchè tu, con noi, non centri niente. Sei solo una ragazzina inutile che non sa cosa fare, una ragazzina che ha sempre bisogno di aiuto anche per andare in bagno. Tu e l'Akatsuki siete due cose opposte e l'unico motivo per cui sei dentro è, o meglio era, la tua relazione con Yukio, niente di più>i pensieri escono, forti, la verità viene fuori, ciò che pensa della sua presenza all'interno di Alba. <Distruggerlo in pezzi? Fallo pure, a meno non interessa più di tanto>e poi le rivelazioni su Baba, non sa niente mentre ora, invece, sa ciò che gli serve per approfondire le ricerche su questa donna<Sei così stupida che parli senza pensare; eri un passo davanti a me mentre ora sei un passo indietro. Io non sapevo nemmeno chi fosse questa Baba mentre ora mi hai detto tutto>prima o poi sarebbe dovuto succede, ora Mekura sa la verità. Ecco che il vecchio passa in mezzo a loro con una voce familiare<Mh?>il Kokketsu è li con loro<Ci mancava anche lui ora>per poi fare ciò che viene detto loro. All'improvviso una strana sensazione si impadronisce del Senjuu; guarda Yukio, sorride ma in lui vede Kurona, vede la donna che ama, la donna che non è mai riuscito ad ottenere e, per causa sua, morta. Non può averla, non ci riesce e lo stesso con Akendo. Se adesso fosse lui il capo, l'Akatsuki sarebbe sotto il suo dominio, Mekura non si sarebbe mai rivolta a lui in quel modo, Yukio non farebbe tante cerimonie, potrebbe comandarli a bacchetta con un solo schiocco di un dito ma non solo, anche il potere. Entrambi, dotati di una forza ben superiore alla sua, una forza inarrivabile ma oramai ha abbandonato quella via, basta pensare al potere, basta pensare, è diventato inutile come una zanzara. E poi il sonno, un sonno possente, gli occhi si fan pesanti ed è quei che il cervello comincia a movimentarsi: che sta succedendo? [Chk on][Equip in scheda]

17:37 Yukio:
  [->Vicolo] "Andate al diavolo entrambi e muovetevi, non restiamo esposti,vi devo dire tutto?" A bassa voce, iniziando a camminare. Andrebbe a distanziarsi di poco dal gruppo imboccando un vicolo secondario, se succede qualcosa non possono essere tutti assieme, non può incasinare pure l'akatsuki in nessun modo. Muoverebbe i suoi passi verso destra, in un vicoletto; prima di ciò, però, andrebbe a battere sul suolo il proprio bastone per due volte ed ecco che Gojio dovrebbe cambiare direzione, seguendo quelle di Yukio. "Parlando tanto, ah?" Inclinando la testa verso sinistra per poter guardare quanto meno di sottecchi Gojio, la sua attuale guardia del corpo "Dovrebbe essere da qualche parte nel centro, ora sali sui tetti e..." Andando ad appoggiarsi bruscamente verso destra "...Ci hanno scoperti..." Tenendo gli occhi sgranati ad osservare il pavimento "Un genjutser di una simile bravura... Come...?" Guardandosi attorno, quasi come se stesse sull'orlo della pazzia con quegli occhi cerulei, privi di lenti a contatto, che ondeggiando a destra e a manca "Gojio, sull'attenti... Portami... Via..." Ma niente, non sa che cosa succede e cosa succederà. Andrebbe ad accasciarsi dolcemente al muro alla sua destra, in legno, facente parte di un muro perimetrale di una delle tante botteghe nella zona. Andrebbe ad abbassare il capo mentre il muro farebbe da accompagnatore su tutto il fianco destro del corpo di Yukio, fino al suolo. "Tagliami il palmo...Gojio... Tagliami..." Mentre i propri occhi vanno chiudersi inesorabilmente, non riuscendo a controllarli nemmeno con le proprie forze, prova in tutti i modi a tenerli aperti ma la situazione è ardua, fin troppo. "Mer-da"[ck off][png]

17:47 Mekura:
  [centro] <STARE CON LE MANI IN MANO?> inizierebbe a gridare addosso a Kurako girandosi di nuovo verso questo costringendosi a sibilare per tenere un tono basso di voce <Proprio tu parli? te ne sei andato via dalla sede mentre io ero già a cercare di fare chiarezza su quanto era avvenuto! TI HO DOVUTO CERCARE mentre eri a caccia di tigri!> Sgrana gli occhi mentre sente le varie affermazioni successive: la considerazione di Akendo, un padre per Kurako e alla fine la verità neppure troppo sorprendete su quello che pensa, sulla sua attinenza con l'Akatsuki <...> li non riesce a pensare nulla per un po' come se la cosa l'avesse colpita e bene anche <Sei un tale...> ma non ha tempo per dirlo, perché il vecchio/Yukio, ha da dire la sua, lui, adesso che da solo ha incasinato di nuovo tutto in ambito mondiale. Improvvisamente sfarfalla le ciglia mugugnando debolmente mentre si scosta una fastidiosa ciocca di capelli che le scivola giù di lato rimanendo troppo in vista al di fuori del velo. Flemmatica e lentamente cerca di posizionarla dietro l'orecchio sinistro mentre prende un lungo respiro, sfruttando il gesto come a cercare una mano invisibile che la sfiora con tanta delicatezza. Non è come il caldo di prima e le sue frustrazioni sembrano passare in secondo piano. <humf..ma che...> abbassa il capo cercando di riprendere l'equilibrio con le ginocchia, sente Kurako, è più vicino a lei al momento, non capirebbe subito anche perché sente le gambe cedere e costretta a portare le ginocchia a terra ed a tenere gli occhi aperti forzatamente, sente la sua mente vacillare pericolosamente verso la pace e quel tiepido calore. Anche se avesse inteso non sarebbe riuscita comunque ad usare il byakugan..richiedeva troppe forze. Gli occhi si chiudono e si lascia cadere con il busto di lato toccando la strada polverosa con la faccia, le forze l'abbandonano così come la coscienza. [ch on]

E’ stato come quella curiosa sensazione che ci dà il rilassarsi improvviso dei muscoli, cadere nel sonno; improvvisamente lo stomaco si ribalta, come se dormiste da secoli e poi, puff- quella sensazione orribile e l’aprirsi improvviso delle palpebre di un risveglio brusco, al limitar tra vuoto allo stomaco, e l’incubo più terribile che abbiate fatto. Il fiato che brucia la gola il petto, ma no, non siete sdraiati e non siete addormentati realmente. E’ stano, no? Chiuder le palpebre un attimo e poi, sprofondar nel baratro più limpido che possa esistere. E’ tutto bianco, come il latte che cola. E il bianco, sebbene voglia esser rassicurante, è un colore che infonde uno stato d’ansia pressante. Guardatevi intorno; Quanto è grande? Quanto è ampio questo spazio? Forse, è così stretto da chiudervi la base della gola e farvi boccheggiare. Forse è tanto ampio, da farvi notare che nessuna direzione è quella giusta, o quella sbagliata. Ah! Nudi, come vermi striscianti, spogli di mura, confini, ma pregni di quella sensazione che infondo infondo, sentite vostra. La vergogna delle bugie. La smania di potere. E Mekura, lei in questo contesto non c’entra niente—lo sappiamo e forse, buon anima, lo sa anche lei. Carica delle parole cattive che Kurako ha avuto la premura di riservarle, ferendola, o forse lasciandola indenne di tanta malignità? Un trio fa da specchio a voi, ma per assurdo ed ironico, appaiono più uniti di voi, che state tra vicoli e piazza a pizzicarvi come bambini, o peggio, come rivali. Uso e Hanga se ne stanno uno di fianco all’altro, cheti, sono il riflesso identico dei rispettivi Yukio e Kurako. Hanga “La Fame” l’abito dell’Akatsuki e il cappello coi drappi posato tra le scapole, dove una coda di capelli corvini scivola bassa. Il fiatone costante. Come una bestia, il labbro superiore leggermente ritratto in un sorriso sadico, mostra i canini tozzi e soppiato; non canini da perforazione, ma canini da macello, come quelli dei lupi, degli sciacalli, e delle iene. Mentre Uso, rispettivamente Yukio in tutto e per tutto, rimane leggermente ricurvo e con un aria crucciata e chiusa, come se provasse una costante vergogna. Come a ridicolizzarlo, si nasconde a tratti dietro Hanga che rimane in piedi, con le mani artigliate accostate sui fianchi. Joai, è quella che rimane del terzetto; di certo, non potevamo abbandonar Mekura alla sua rabbia. E’ lei, con un Kimono bianco molto leggero, dalla forma di Yukata –maniche ampie, ed un grande fiocco fatto con l’obi- ed i capelli raccolti in uno chignon e molte mollette colorate. Un po adolescenziale, certo, ma altrettanto bonaria e dolce nei tratti. Con le mani in mano, separata da Uso “Il bugiardo” e Hanga “La fame”, la guarda con curiosità e preoccupazione, rimanendo in silenzio. <Mhn- ch-> E’ Hanga per primo a far schioccare la lingua sul palato con un fare stizzito e scocciato, allargando la destra a far cenno ai tre shinobi, come se volesse schernirli con un solo gesto e verso. <Guardateli, Uso- Joai, guardate che schifo.> Pregni di cattiveria che ribolle, Uso nasconde il capo, Joai si copre il viso con le mani. <Così deboli da litigare tra le strade di Sunagakure, così deboli da divorarsi a vicenda. Un ricercato che si traveste da vecchio, e puzza di fieno.><E non riesce a rendersi conto che è solo un probabile pericolo per i suoi compagni.><E una donnaļƒ  Indicando Mekura. <Che in tutto questo, probabilmente, troverà solo la morte…> E Joai, per reazione, dal viso arrossato abbaia con grazia; <S-Smettila Hanga! N—non è vero, non parlare così> Ma Hanga, con un fare furioso, allarga la dritta scaraventando Joai ai piedi di Mekura, con un onda d’urto moderata a non ucciderla, ma a farla star zitta. [GDR GO! Stessi Tag]

[PNG; Hanga/Kurako - Joai/Mekura - Uso/Yukio, STESSI PV, STESSA VOCE| Uso è leggermente più ricurvo in avanti, Hanga ha delle zanne tozze e degli artigli dal color osseo]

18:24 Kurako:
  [Centro] Le palpebre sono pesanti oltre ogni limite, non regge più e, quel sonno, si impossessa definitivamente di lui facendolo accasciare a terra come corpo morto. Cade senza riuscire ad opporre resistenza alcuna, non riesce ad impedire a se stesso questo movimento quasi involontario per poi ritrovarsi in un limbo. Bianco come il latte, un posto vuoto, completamente vuoto; quel posto non gli è nuovo, lo ha già visto quando ha affrontato il capo delle tigri e i suoi sottoposti, un posto angusto e privo di una via d'uscita, almeno finché l'artefice non decide di farlo uscire. Gli occhi vanno da destra verso sinistra, veloci mentre tenta di rialzarsi; il palmo destro va ad appoggiarsi su quello che dovrebbe essere il suolo e così fa anche il sinistro. Le ginocchia seguono lo stesso processo e lentamente cerca di rimettersi in piedi, piano piano, con la dovuta calma. Lo sguardo scruta l'ambiente, non vi è niente se non tre figure ed è qui che gli occhi vanno a spalancarsi in modo figurato; osserva le figure, sono uguali a loro, la loro copia sputata se non per piccoli dettagli come il se stesso li davanti. Lo vede senza crederci, eppure ha visto di tutto in questo mondo, come può sorprendersi ancora? Non lo sa nemmeno lui ma si sorprende, forse troppo. Nota le zanne, la postura, le vesti, il viso, la chioma corvina, ogni singola cosa che fa parte di quell'essere tanto simile a lui da risultarne la copia sputata. Muove la testa, da destra verso sinistra e viceversa, non ci può credere ma anche la voce è la stessa, come è possibile tutto ciò? Viene definito debole, nuovamente, dopo tanti anni, si ritrova addosso questo appellativo da parte di qualcun altro. Come fa a essere debole? Come fa a essere ancora debole quando ha dentro di se un potere che supera ogni immaginazione? Dopo che ha fatto tanto, ha combattuto, ha ucciso per arrivare a questo punto, ora si ritrova a dover sottostare ancora a questa affermazione, perchè? Vorrebbe sbraitargli contro, perchè ha detto tutto questo? Ma alla fine, pensandoci, se lui è debole lo è anche il tipo dinanzi a se, sono uguali, persino la voce è la stessa<Se io sono debole, lo sei anche tu. Sei me, dico bene?>chiede curioso di ascoltarne la risposta, forse, attraverso le di lui parole, può capire cosa sta succedendo e fare il punto della situazione. [Chk on][Equip in scheda]

18:44 Yukio:
 Crolla, cadendo n quell'oblio completamente bianco, vuoto, spoglio di ogni cosa, assieme ai suoi compagni. Gli occhi vanno a sgranarsi bruscamente quando si ritrova oppresso in quella immensa quanto stretta stanza con un trio avanti a loro. Rimane praticamente sdraiato al suolo con gli occhi fissi verso il trio che si para d'innanzi a loro. Ruoterebbe appenail capo verso Kurako, porgendogli un cenno di capo docile "Ed io che non volevo farmi acchiappare" scrollandosi le spalle, allungando le gambe in avanti e sollevando la propria schiena con i gomiti che poggiano sulla pavimentazione bianca. "Mekura, buonasera... Aspettato un po' tanto, eh? Scusami per il ritardo... Anche se mi aspettavo una situazione più carina di questa per l'incontro a suna, sai?" Sollevando le proprie sopracciglia, ruotando nuovamente il capo verso il trio nemico "Tu, che parli troppo. Sicuro sicuro hai preso da lui" indicando con il pollice destro Kurako "Tu parli poco e ti fai trattare a merda... Hai preso da lei" indicando Mekura con il pollice sinistro "E tu... Non parli... Eh...?" Riaddrizzando la testa provando a scrutare meglio il suo presunto opposto "Guarda, sinceramente un derelitto come te non merita nemmeno una risposta" La mano destra andrebbe a mettersi sul proprio pacco, sollevandola e abbassandola lentamente "Puoi succhiarmelo" Uno schiocco di lingua sul proprio palato poi provare a proiettare lo sguardo sul suo opposto/gemello "Non farti vedere, è meglio... Ci viene lo schifo solo a vederti" Effetto contrario? Vediamo se riesce a fare qualcosa, ma nel frattempo il chakra non prova minimamente ad essere attivato, forse un po' difficile attivarlo.[stessi tag]

18:49 Mekura:
  [centro] Non stava dormendo, stava precipitando nell'abisso. Non riesce a controllare nulla del suo corpo e poi improvvisamente una sensazione da rivoltare lo stomaco e gli occhi si spalancano sul nulla. Come per gli altri il bianco più totale la avvolge, nessun riparo, solo un ampio spazio e tre individui davanti a loro. Afferra la sua gola con una mano libera, cercando di deglutire mentre cerca di fare mente locale e capire in che posizione si trovi <tipo una bella tavolata di thé e uno schiaffo a tutti e due? sarebbe stato grazioso> risponde a Yukio, solo allora si rimetterebbe in piedi rapidamente se non lo fosse già. Ognuno aveva delle caratteristiche fisiche similari a loro ma con dettagli palesi quasi grotteschi se così si vuole definire. Hanga, quello arrogante, assomigliava a Kurako e non certo a caso, poteva anche trovarsi d'accordo con quella visione, il tizio che si nasconde invece..Yukio, sembrava timoroso pieno di vergogna e poi lei. Lei o meglio la sua versione di lei per un motivo del tutto personale la guarda spendendoci tempo. Una "innocente" una "pura"..una stupida e incosciente, acerba e infantile ecco cosa vede, ecco il dipinto di chi la vuole rappresentare. E quando la vede che viene maltrattata anche repressa a una figura più potente; in un solo colpo, chiunque abbia fatto questo, ha rappresentato tutto quello che lei odia, tutto quello che le è stato detto nella sua vita riemerge impetuosa: l'inadeguatezza in cui si sentiva sempre di fronte al fratello, i suoi compagni che, anche se parigrado, la trattavano come se fosse inferiore, l'incapacità di salvarsi quando è stata rapita e torturata, l'impotenza di quando le hanno preso Ai e non ha potuto farci nulla, la sua incompetenza come poliziotta. In quel contesto lei non è altro che una bambola, un oggetto che rimane puro solo perché appunto non ha coscienza, uno stupido oggetto senza cervello...non sa se la cosa le faccia più schifo o rabbia, l'ha anche rappresentata carina come se fosse spinto anche da un qualche pretesto maniacale. La tiene ancora d'occhio cercando di tenere una certa distanza da questa, abbastanza tuttavia da non allontanarsi dal resto del trio, un paio di passi mentre la guarda con disprezzo. <grazie Yukio sono sempre felice quando rimarchi l'ovvio> Digrigna i denti continuando a puntare lo sguardo verso il basso: è evidente, sono sotto giudizio [conoscenze: investigare][ch on]

Alle parole di Kurako, Hanga lo guarda chinando il capo di lato, fermandosi ad ascoltare diligentemente quel che lui ha da dire. <Certo.> Il tono serioso e composto che rispecchia quello di Kurako, senza alcuna vergogna ad ammetter che lui stesso è debole mentalmente, e si lascia trascinare dall’ira. Com’ha dimostrato qualche istante prima scaraventando Joai ai piedi di Mekura stessa. <Ma—se io e te fossimo una cosa unica, Kurako..> Gli occhi si socchiudono, ed una risata sgraziata sbuffa fuori dalle labbra, lasciandogli intender bene. Cosa succederebbe se Kurako si abbandonasse ad Hanga, oltre ad esser spropositatamente cattivo? La sua forza raddoppiata, il suo potere raddoppiato. Forse, beh, senza dubbio, divorerebbe la potenza di Yukio e di Akendo con un solo jutsu, senza versar una goccia di sudore. Il silenzio significativo di Hanga, lo lascia pensare, scuotendo leggermente il capo. <Vedi, la differenza tra me e te, è sostanzialmente nel progredire delle nostre strade.> Muove un passo verso di lui, lasciando Uso scoperto e solo, a guardar a tratti Hanga, a tratti Yukio con uno sguardo improvvisamente vispo e curioso. <Tu continui a morderti la coda come un cane, rincorri quello che non puoi avere. La donna che ami. Il potere degli altri. Mentre dovresti guardare a te. E smetterla di combattere le guerre degli altri.> Ambo le mani si toccano il petto. <Vieni con me, e prenditi tutto quel che è tuo.> Uno scatto fulmineo, lascia nel bianco la macchia sbiadita di quello che era Hanga, facendo si che si trovi a trenta centimetri dal viso di Kurako. <Dimmi cosa vuoi, Kurako. Il mondo? L’Akatsuki? Vuoi Kurona ancora viva, nel tuo palmo? Possiamo prenderci T U T T O.> Uso scoperto, sosta uno sguardo atarassico su Yukio che fa da giudice non appena si rialza da terra e trova lo sguardo della sua controparte lì, ad accoglierlo, rossi come il fuoco, con la sclera nera d’un demonio, platealmente finto come lo è Yukio nei suoi giorni. E quando lo addita come reietto, Uso arriccia le labbra e lascia cadere il capo a ridosso della spalla. E’ effettivamente patetico, finchè sta zitto, ma quando parla-- <Uh?> .. <Oh, oh Yukio, il reietto tra me e te—oh, oh beh. Lo siamo entrambi.> Constata guardandosi attorno come se qualcuno dovesse ribattergli contro. <Sei finto.> .. <Un sacco di carne, sangue, e bugie.> Un sorrisetto di scherno gli tira le labbra, mentre la luce si scompone a mostrar quel che realmente c’è sotto. Capelli neri lunghi, occhi cerulei, la pelle bianca priva di tatuaggi ed un camice bianco da laboratorio. Niente. E’ tutto qui. <Il tuo amore è falso.>..<Le tue parole son false.>..<Ma sei così bravo a mentire, oh oh, cazzo! AHAHAHAHAHAH Sei così bravo a mentire che ci credi anche tu, quando vuoi la pace nel mondo. Quando vuoi esser in pace con te stesso. Quando vuoi il bene delle persone.> Una scheggia nera nel vuoto, un fruscio di vesti, ed il calore di una presenza che si palesa dietro le spalle di Yukio. <E’ una bugia persino, quando fingi di desiderare un contatto carnale, non è vero?> .. <Ti toccano, continuano a farlo, ma io me lo sento che l’unica cosa che può provocarti un er*****e è il pensiero di veder il mondo bruciare.> Ride, da dietro le sue spalle, un ridere nervoso e irritante, continuo. <Si?? Si?? Non trovi? Oh allora, di che cosa hai paura, dicendomi di nascondermi?><Che qualcuno ti dica cosa c’è dentro alla tua testa. Passi così tanto tempo ad ignorati, stupido—stupido coglione mascherato.> C’e un aggredirsi a vicenda, curioso. Chi avrebbe tanto schifo, tanto terrore di guardarsi in faccia? Mekura, addirittura riluttante a guardarsi, troverà Joai tentare di alzarsi in piedi rimanendo in silenzio, con il viso leggermente arrossato dal colpo. <Nh.> Mugola, solamente, carezzandosi una guancia e guardando verso la Hyuga. Non le parla, ma tenta di avvicinarsi. <Io-- > Rimane così, guardandola indietreggiare e valutare. <Mekura tu non dovresti essere qui!> .. <Questo viaggio per te, è pericoloso. Non- non sapete con cosa avete a che fare—ascoltami, ti prego..>[GDR GO – TURNAZIONE LIBERA][USO; 100%][HANGA; 100%][JOAI; 100%][HANGA>KURAKO; 30 cm][USO>YUKIO; 30 cm][MEK>JOAI; 3 mt]

[Mekura occhio ai tempi, utilizza il presente e smetti di giocare ai play by forum

19:29 Kurako:
  [Limbo] Arriva la risposta, una conferma alla sua domanda, forse ovvia, forse no ma si sarebbe aspettato qualcosa di diverso, qualcosa di più significativo, qualcosa...che cosa vuole realmente? La vera domanda è questa, non sa cosa vuole adesso, si evince l'inutilità di una vita che ha perso tutto, una vita senza più uno scopo da seguire. Non sa che fare, non gli basta quel semplice "certo", non gli basta più me nel vedere quel figuro, vede se stesso, il se stesso di un tempo, lo stesso che è nato nel momento in cui ha finto la propria morte, il Kurako di una volta che torna alla ribalta<La stessa cosa?>ascolta con una strana attenzione. Essere la stessa cosa con un essere così ripugnante, un mostro con delle zanne ma quel mostro, quell'uomo, è lui, è lui nella sua forma più indomabile, più oscura, una forma sconosciuta persino a lui<La differenza?>solo questo riesce a fare, porre domande senza mai giungere a una risposta. Tutto gli sembra lontano, troppo lontano, sta perdendo e ogni giorno non è altro che una pugnalata al cuore che sottolinea quanto egli meriti la morte. Va avanti, combatte per gli altri e non per se stesso, combatte per ciò che non può avere...è tutto vero, ogni cosa che fa, l'ha fa per uno scopo più grande e mai per se stesso, rincorre gli altri cercando di emularli, cercando di arrivare dove loro sono riusciti. Yukio con la sua forza distruttiva, così elevata da provocare spaccature sulla terra, terremoti, ogni genere di calamità naturale; Akendo con il rinnegan, il potere di un dio, un potere che può distruggere e creare allo stesso, potere che ambisce e che mai può avere. Uchiha più Senjuu, Senjuu più Uchiha, questa è la combinazione per avere il potere supremo eppure non riesce ad ottenerlo, i suoi sforzi sono vani, inutili e privi di senso. <Venire con te?>inconsciamente, a questa domanda, le sue gambe vanno a muoversi in avanti, un piccolo passo per poi ritrovarsi dinanzi, a pochi centimetri, se stesso. Cosa vuole? Non lo sa, una risposta difficile, quasi impossibile...perchè diventato ninja? Perchè ha lasciato Konoha? Proteggerla? Si, è vero, nel profondo vuole davvero proteggere Konoha, farla a suo modo per progredire sempre di più ma vuole anche il potere, vuole ciò che gli viene negato, l'Akatsuki, il rispetto, tutto ciò che non ha<Tutto!>ecco la sua risposta. [Chk on][Equip in scheda]

19:34 Yukio:
 "Oh bene, adesso mi riconosco... HAHAHAHA!" Porgendo vari cenno di capo alle parole di Uso, sorridendo soddisfatto dalle stesse parole della sua controparte "Mi sta... Piacendo la cosa, sul serio" Chiudendo dolcemente gli occhi, lasciandosi cadere nel mondo delle tenebre, ma il proprio mondo. "Hei, però non fregarmi la mia ideologia degli esseri umani che sono insaccati eh! Questo va contro la legge!" Scuotendo dolcemente la testa "Da quando ti hanno creato hanno mancato un punto molto forte della mia vita attuale, sai? E la cosa è decisamente moooolto interessante. Vedere com'è la mia VECCHIA controparte è qualcosa di sublime, sul serio. Pensa ad un vecchio pazzo come te, con le proprie caratteristiche aumentate per 100, come te. ORA" I gomiti si staccherebbero dal pavimento portando le mani avanti a se con velocità, andando a farle sbattere. Cercherebbe di incanalare la forza fisica e la psichica nella mezzeria del proprio corpo, nei pressi della bocca dello stomaco così che possa eventualmente sprigionarlo per tutto il proprio sistema circolatorio apposito. "E quel camice... Ridicolo..." Scrocchiando la testa a destra e a sinistra "Solo una cosa tu non puoi comprendere, la reale forza interiore... Sai... Si riflette unicamente in questo modo, aizzare una persona fino a che non ci attacca. È quello a cui si mira e basta, ma non è più così" Borbottando dolcemente, sollevandosi con calma dal proprio suolo, come un vecchio rimbambito che cerca di rimettersi in piedi con l'aiuto di uno stupidissimo e vecchio bastone di ulivo, raggrinzito ed inutile come sostegno. "Farsi toccare... Ah... Tremendo... Me lo ricordo bene... Ricordo bene quanto soffrivo ad ogni tocco con le persone, sia se lo facevo io con una banale stretta di mano sia che lo facevano loro, anche per uno stupido bacio..." Abbassando il capo. "P-perchè...?" Sollevando gli occhi, provando ad osservare la propria controparte dopo la rotazione del proprio busto, trovandola a pochi centimetri da se "Piacere...." La mano destra si solleverebbe, provando a mantenere gli occhi verso Uso, serio in volto come non mai "Mi chiamo Sebastian, e tu...?" Invertire le carte solo parlando? Ha la sua stessa intelligenza, risulterebbe difficile beccarlo in questo modo, ma... Se ha ancora questo atteggiamento significa che non ha ancora fatto l'illusione per mantenere il controllo, forse si forse no...[se ck on]

19:46 Mekura:
 Ogni mossa, ogni azione che porteranno avanti oggi è una sfida contro loro stessi. Ognuno ha davanti quello che più detestano e quello che infondo sono. Esattamente come dice il doppio di Kurako, esattamente come dice il doppio di Yukio..al quale però nel sentirlo le viene una stretta allo stomaco e la gola si stringe dolorosamente sopratutto quando sente l'originale parlare in quel modo, quasi le mani le tremano. Joai è troppo vicina e propensa ad avvicinarsi, non va bene. <NO> Portando indietro la gamba sinistra la distende indietro cercando di crearsi un appoggio stabile a terra mentre con le gambe si piegherebbe cercando di molleggiare sugli arti mentre con le braccia portate avanti tiene la destra al livello della spalla e con il palmo della mano rivolta in avanti mentre la sinistra è chiusa a pugno al livello del volto pronta a proteggersi nel caso attaccasse in qualche modo, infonde si conosce: alcune volte è imprevedibile, un certo suo avversario lo potrebbe testimoniare. <io sono dove voglio essere, nulla più, nulla meno, obbedisci come sempre e rimani li> quando sente poi le parole successive la guarda fissa: chiunque li ha osservati conosce bene i loro punti deboli. Cosa fare? anche l'indecisione è un problema per lei, ed è curiosa, qualcosa di pericoloso...il suo desiderio, le sue paure, lei, è li la persona che odia di più al mondo <allora parla.. poi ti uccido> per una volta lo sguardo è feroce. [ch on]

Hanga e Uso si lanciano in una danza con le loro controparti che rispondono esattamente come ci saremmo aspettati, e cos’è a spinger Yukio ad impastar il chakra, ora? Si sente minacciato? Uso di tutta risposta alle sue parole, ride a denti tanto stretti da far sussultare le gengive che iniziano a farsi sanguinolente, macchiando i denti. <AHAHHAAHAH! AHAH-AHAHAH!>..<Chi? Quel genjuster che hai ucciso pensando di poter prender il suo potere?> Gli domanda chinando il capo in direzione della spalla e guardando la sua mano tesa in sua direzione. No, non la raccoglie e non la tocca, lo guarda solamente, tenendo le sue mani distese lungo i fianchi. Un cenno di diniego. Odia, il contatto fisico. <No grazie..> Cortese, pure, a differenza di Hanga che sosta in parallelo alle parole di Uso, attirando a se Kurako come miele. Gli si avvicina, piano, mentre il mondo attorno a loro inizia a vibrare leggermente, come se dovesse crollare. <Perché sei così bugiardo, Yukio? Perché ancora temi e freni te stesso, quando potresti sorreggere il mondo nel palmo della tua mano?>..<Mukenin.><Odiato.><Cacciato da casa sua.> Storce il muso guardandolo, arretrando. <Vuoi davvero richiudere i cancelli?> Il capo che si muove a destra ed a sinistra, in un cenno chiaro. <Sei già affogato in quell’abisso. Lascia che tutto il resto del mondo-- > Si muove come una scheggia, al suo fianco, sussurra dolce al suo orecchio. <Affoghi come è successo a te. Cosa cambierebbe? Anche nel Chaos saresti il Re indiscusso.><Vuoi salvare qualcuno?><Vieni con me ora, e sarà intoccato. O bruceranno tutti. Bambini e città. A partire dai campi, dagli innocenti di Kusa.> Espira—dolce, come se gli stesse strappando l’anima. Joai che si blocca li dove Mekura le ha intimato di stare ferma, come un innocente sagoma, spalanca gli occhi ed improvvisamente—ride. <Un pugno?> Guardandole le mani. <Davvero, davvero tu vuoi abbattermi con un pugno?!> Come se si sentisse improvvisamente offesa da quella mossa, le mani composte formano due sigilli componendo qualcosa che Mekura non può vedere, momentaneamente. Tre kunai di vuoto che oscillano nei pressi del capo della sua controparte. <Hai paura di me?><Mi mostri così bene le zanne.. Eppure, dalla vita, si sei fatta portare via tutto come una sciocca!>.. <UNA SCIOCCA!> Quelle tre armi di vuoto che sibilano scagliandosi contro di lei, veloci, ma non impossibili da evitare. Un fischio che spezza l’aria, togliendo il torpore ad Uso e Hanga, che coccolano le loro controparti. <GUARDATI, GUARDATI MEKURA! PATETICA E TERRORIZZATA DALL’INCONTRARE TE STESSA.>..<NON SAREBBE PIU SICURO, RIMANERE A CASA? RIMANERE NELLA POLIZIA DI KONOHA, E PROTEGGERE GLI SCIOCCHI CONTADINOTTI?! AHAHAH!> In un modo d’euforica rabbia, si sospinge in avanti, sbraita, sgrana gli occhi, mentre Hanga, altro non fa che avvicinarsi maggiormente a Kurako. Posa le mani sui suoi bicipiti, avvicinandosi maggiormente. E’ come sentire la propria pelle, il proprio calore. <Con me, si. Io e te.> .. <Possiamo essere una cosa sola se lo vuoi.> Si avvicina lentamente, come se gli macchiasse e mangiasse l’anima. <Lasciami—entrare, e poi- poi potrai riprenderti tutto. Tutto.> E allora, allora si sporgerebbe verso di lui, come se divenisse polvere sul fondo del suo corpo, fumea nera, ed entrare dentro di lui, se lui sosta, senza scostarsi. Ma il mondo attorno a loro, si sgretola e lascia ogniuno faccia a faccia con urla, sudore, o tentazioni. Un semplice incontro conoscitivo, forse di più.. Forse—no. [STESSI TAG][Comunicate per sussurro la vostra disponibilità di tempo, così posso saper cosa fare e quanto fare]

Kurako e Kurona a pappa, fate con calma!

20:43 Yukio:
 "Potrebbe farti paura quel Genjutser, però" Sollevando le proprie sopracciglia in un lento movimento, mantenendo gli occhi verso Uso. "Scappi?" Inclinando la testa verso di lui, nuovamente, sbucando al proprio fianco quasi in modo impercettibile "Io non scappo più" Scrocchiando il collo a destra e a sinistra, lasciando che il piacere delle ossa fatte muovere rinvigorisca la psiche dello stesso Tessai "Guarda caso stai complimentando me stesso. Tu credi che non sappia chi sono?" Domanda retorica, corrugando la fronte "Ah... Carina come minaccia" Chiudendo nuovamente gli occhi, lasciandosi inabissare dentro la propria buia essenza "Tu credi che io sia come te, ma non è più così tesoro" Percependo quel serrasi di denti che fanno fuoriuscire il sangue dalle sue gengive "Fa male quella stretta, vero? Me la ricordo... Una stretta che serve unicamente a reprimere parzialmente odio, non attacchi per primo, vero? Mai attaccato per primo, perchè dovresti farlo, oppure dovrei. Una situazione di stallo in cui entrambi possiamo benissimo restare fino a che uno dei due non si deciderà di attaccare, di controbattere per portare a termine una stupida discussione. Stai così male? O meglio... Ero ridotto così male? Come ci si sente ad essere repressi? Come ci si sente ad essere odiati dallo stesso padrone? Sei un briciolo di ciò che sono realmente, sei un'inutile repressione che giace in questo futile mondo.. Ma questo non lo puoi sapere, sei bugiardo pure con te stesso, non sai nemmeno cosa stai dicendo, perchè sei qui, non sai niente, sei stato fatto così, in uno stupido laboratorio nell'inferno, fra le menti di chi ti ha dato la vita. Ed ora? Il tuo obiettivo è quello di recarti da me e convincermi di... Ritornare in quella merda? Io so cosa c'è dietro quella porta, me lo ricordo bene... Sono entrato nel vostro mondo o te ne sei dimenticato? Ah no, vero. TU CI VIVI. Questa è bugia? Uhuhuh... È verità..." Riaprendo gli occhi per posarli sulla propria controparte "Questa è una risata... Non quella tua sguainata e senza senso... Uhuhuhuhuh... UHUHUHUH!" Mettendosi la mano sinistra sul proprio labbro inferiore come a volerlo coprire ma inutilmente, fa apposta a lasciarlo scoperto "Sei così... Stupido..." Attimi di silenzio mentre la mano destra si fionderebbe sull'avambraccio sinistro andando ad affondare le proprie unghie su quelle della propria carne; prima di ciò andrebbe a togliersi ogni vestiario della parte superiore rimanendo unicamente con il torso scoperto ed il resto libero "Ognuno di questi ha un significato particolare, ammira la tua stessa tela che giace sul mio corpo, la mia intera storia, la tua" Strappando la carne dal proprio braccio arriverebbe anche ai vasi sanguigni come le vene, tirandole verso l'esterno per far uscire il proprio sangue nero facendolo inglobare con il proprio suiton che risiede dentro il proprio corpo, avvolgendo il sangue nero in un'ampolla iniziandone l'eventuale controllo "Avanti. ABBRACCIAMI! TOCCA IL TUO FUTURO!" Le braccia andrebbero ad allargarsi velocemente con il proprio sguardo puro, ceruleo come una volta, che si cala su Uso "Questa volta le cose andranno in maniera diversa, non cadrò nel medesimo errore" Andrebbe a sbattere le mani, generando un'onda d'urto ricca di schizzi di sangue che si proietterebbero, eventualmente, contro la propria controparte. Quegli schizzi genererebbero dai palmi di Yukio una sottospecie di distrazione, uno dei tanti è proprio un oggetto che si cristallizzerebbero in modo diverso rispetto agli altri, mantenendo ugualmente la forma di una gocciolina di sangue, pronta a scaraventarsi non in testa a Uso, ma nella zona dell'esofago, provando a trapassarlo da parte a parte "Sebastiaaaaaaan~" Chiamandolo con un timbro da canzoniere "Oh meglio... Nonno Hosoiiiii! Perchè non abbracci tuo nipote?!" Mantenendo una linea degli occhi molto semplice, quasi inespressiva se non fosse per il tono con cui dice quelle parole "Come preferisci essere chiamato? Oppure 'nessuno'? Questo è il nome che conosci di tuo padre, non è vero? Non lo sai... E mai lo saprai"[ck on][pv-4][se innata on][oggetti da innata: 1][stat innata in base a nin 145]

Pausa pappa pure per me (Yukio)

21:28 Mekura:
 Accettare se stessi, o battersi e dimostrare di essere differenti? cosa offre il gioco oggi? cosa è permesso nelle sue regole, come vuole distruggerli? o cambiarli? o manipolarli. Mekura ha scelto bene di fare un passo così falso per far aprire il suo marionettista? Oh che lei sia in pericolo è evidente, sta con due menti che hanno ben più problemi di lei e abbastanza potenti da metterla nei guai. Si tratta del gioco delle due porte: chi dice il vero? chi il falso? e alla fine eccola, sorride compiaciuta dalla risata, le viene quasi da ridere anche lei quasi <pensa che ridere se ci riesco> Non riesce a vederlo ma riconosce bene i sigilli e sa perfettamente dove vuole attaccare, probabilmente ha calcolato dove attaccare mentre cercava di convincerla a venire dalla sua parte. Può fare una analisi ma probabilmente i punti prescelti sono quelli vitali: testa, petto e probabilmente il terzo posizionato in modo da essere più spostato di solito nel lato dove decide di solito di spostarsi, la sinistra in particolare perché le permetterebbe di arrivare rapidamente in un angolo cielo per un non mancino, infondo lei è una assassina. Mekura tuttavia non lo darebbe per scontato, non può rispondere in maniera troppo complessa e neppure con una tecnica: hanno la stessa velocità probabilmente e una tecnica a raggio occupa troppo tempo a causa della quantità di sigilli da comporre, ascolterebbe il suono provocato dal sibilo delle armi e alla fine muoverebbe il proprio corpo decidendo di schivare a sinistra rischiando. UN cinquanta e cinquanta, ne è consapevole, ma conoscendola sarebbe facile per la sua "copia" pensare che per schivare scegliesse la destra, è più facile per una codarda no? in ogni caso, la tecnica ha delle regole, perciò la ragazza piegando le ginocchia cercherebbe di spingere il peso verso sinistra quasi con il ginocchio a toccare il terreno mentre la pianta del piede è completamente appoggiata al terreno. Rapidamente cercherebbe di tendere i muscoli e di spingersi lateralmente e in avanti di circa 2 m gettandosi quasi mentre porterebbe le mani avanti verso il terreno in modo da poter passare al di sotto di qualsiasi traiettoria bassa che puntasse ai piedi da dove era ha mirato. Cercherebbe di portare avanti il movimento e facendo forza con le braccia ed il petto cercherebbe di portare il braccio destro a protezione e quindi rigirarsi per poi rimettersi in piedi. Nel mentre cercherebbe di concentrare il chakra verso gli arti inferiori. Quindi la ragazza se fosse riuscita a fare questo lo comprimerebbe verso i punti di fuga. A quel punto si caricherebbe e cercherebbe di scattare in avanti al massimo della sua velocità, cercando di rimanere bassa puntando al suo mento. Se fosse riuscita a ridurre la distanza. Tenendosi bassa quasi accucciata, approcciandosi a questa la ragazza farebbe forza con le gambe e cercherebbe di spingere con la sinistra e con la destra cerca di colpire distenendola verso l'alto sfruttando le sue capacità atletiche tanto che il naso quasi tocca il ginocchio e nello stesso momento in cui rilascerebbe il colpo cercherebbe di potenziare il calcio rilasciando il chakra. [tifone della foglia - ch 66/80 tot - punteggio d'attacco 18][turno 1/4 spostamento - 2/4 tifone della foglia]

21:44 Kurako:
  [Limbo] Tutto ciò che avviene intorno a se perde di significato, non esiste niente se non lui, il suo io, il vero significato dell'essere se stesso ma...chi è lui? Lo chiamano Kurako Senjuu ma di Senjuu non ha niente, lo chiamano Nan, simbolo del suo anello ma non è parte nemmeno di questo; l'Akatsuki non lo ha mai accettato, i suoi componenti non lo hanno mai accettato e, forse, persino Akendo lo ripudia preferendo qualcun'altro al suo posto, qualcuno di migliore, di più forte, più simile a lui di quanto non sia lo stesso Kurako. Le orecchie smettono di funzionare, un silenzio tombale scende su quel limbo annullando le voci degli altri 4 li presenti, loro non sono altro che dei fastidiosi rumori provocati dall'ambiente, ciò che ha davanti è l'unica cosa che conta, l'unica persona a cui deve badare in questo momento. Si sente preso, non sollo fisicamente ma anche mentalmente; quelle parole arrivano forti e chiare come mai successo prima d'ora. Conosce quell'entità, sa chi è, è lui nella versione migliorata, corretta, forse l'estremo di tutto ciò che prova attualmente e perchè mai dovrebbe respingerla? Per tutta la vita ha sempre cercato il potere, ha sempre cercato di arrivare al massimo e di avere il massimo ma non ha mai dato sfogo a tutto se stesso; anche dopo la morte di Shusui ha mostrato un lato umano mettendo da parte l'assassino, il carnefice artefice di quei misfatti. Per anni ha mentito a se stesso, credendo di essere nel giusto, ha provato a essere se stesso ma ogni volta qualcuno ha condizionato le sue decisioni impedendogli di arrivare alla vetta. Ogni avvenimento ha plasmato la sua vita, nel bene o nel male lo hanno creato, forgiato completamente; la morte di Kurona, l'omicidio, il tradimento, il doppio gioco. Cosa vuole? Essere libero da ogni catena, vuole tutto e non vuole niente, non ha scopi, non ha obiettivi, non ha più niente per cui vivere e con questo pensiero che gli occhi vanno a chiudersi. Le palpebre diventano pesanti, impossibili da mantenere alzate, il corpo leggero, la forza svanisce e ogni difesa viene abbattuta lasciando entrare "l'altro" dentro di se, permettendo che questa sua parte nascosta si unisca a lui. [Chk on][Equip in scheda]

Uso, Joai; le loro risa riecheggiano nel bianco infinito del Kamui che altro non è se una dimensione parallela, vasta, dove nulla può crollare e tutti siam solamente oggetti di scorta, sigillati in un fuda. <Fa male quella stretta, vero? Me la ricordo... Una stretta che serve unicamente a reprimere parzialmente odio, non attacchi per primo, vero? Mai attaccato per primo, perchè dovresti farlo, oppure dovrei. Una situazione di stallo in cui entrambi possiamo benissimo restare fino a che uno dei due non si deciderà di attaccare, di controbattere per portare a termine una stupida discussione. Stai così male? O meglio... Ero ridotto così male? Come ci si sente ad essere repressi? Come ci si sente ad essere odiati dallo stesso padrone? Sei un briciolo di ciò che sono realmente, sei un'inutile repressione che giace in questo futile mondo.. Ma questo non lo puoi sapere, sei bugiardo pure con te stesso, non sai nemmeno cosa stai dicendo, perchè sei qui, non sai niente, sei stato fatto così, in uno stupido laboratorio nell'inferno, fra le menti di chi ti ha dato la vita. Ed ora? Il tuo obiettivo è quello di recarti da me e convincermi di... Ritornare in quella merda? Io so cosa c'è dietro quella porta, me lo ricordo bene... Sono entrato nel vostro mondo o te ne sei dimenticato? Ah no, vero. TU CI VIVI..> Te lo saresti aspettato? Ecco che la voce fa da coro alla tua, ti ripete, specchio dei tuoi movimenti e delle tue parole, ti vomita addosso quel che è invero, solamente rivolto a te. E poi, alzi il capo, e lo vedi sorriderti, con occhi vispi ed allo stesso momento stanchi, che ti fanno notare che sei niente più che il suo riflesso. O forse lui è il tuo. E quindi, come puoi sapere di non esser solo uno sputo degli inferi, un esternarsi di Uso? Scuote il capo lui, immobile, impercettibile respiro mentre l'innata che lo colpisce senza smuoverlo, lascia un foro alla base della gola dal quale si vede da parte a parte, e lui, scuote il capo come se fosse indignato. <Mi hai colpito, Yukio..> Glielo fa notare, come se dovesse pesargli sulle spalle. <Ti senti spaventato da me, da te? Da questo posto?>..<Avere paura di un Genjuster? Arrivati qui..> Le mani s'allargano, rendendo noto Kurako, rendendo nota Mekura, il Kamui, il mondo, tutta Kusa. <L'unica cosa di cui ho paura, è di me. Perchè solo io, posso essere il mio incubo peggiore.> Il sorriso se sorge sporco di sangue /ROSSO/ e gli sbuffi che fanno volare bollenti schizzi di sangue sulla faccia di Yukio. <Io ti leggo nella mente, Yukio.>...<Ma io sono fottutamente cattivo, e posso uccidere tutto quello che ami di più al mondo.>...<Ai? Kimi? Qualche puttanella viziata dai tuoi schifosi soldi?> Mentre il sangue scivola dalle labbra, lo macchia, macchia a terra. Ed è quasi poetico, quasi rassicurante, il macchiarsi di quel bianco. Segna una fine. Una superficie. Mekura che si avventa sulla sua opposta parte che per tutta risposta se ne sta immobile e la osserva muoversi, proprio come si farebbe con un moscerino che ti ronza attorno. Del resto Mekura, hai da affrontare te stessa. Forse, questa mossa, ti darà da pensare anche in futuro. Quando sbuchi per darle il colpo finale, dal basso verso l'alto, Joai scansa velocemente il capo ed il petto indietro, contrattaccando nell'immediato tirando indietro la spalla destra e caricando il pugno con il palmo rivolto verso l'alto e il gomito che sfiora a tratti il costato, spostando nello schivarti il busto stesso verso l'interno della gamba che ha tentato di colpirla e scaricando, letteralmente, un pugno semplice alla base del costato della Hyuga, che per disgrazia e svantaggio di posizione, avrà enormi difficoltà a schivare. <ah-ah-ah-- Mekura..> Mugola a bassa voce scivolando in sua direzione. <Ora avrai difficoltà, a guardarti in faccia..?> E con Kurako, chiudiamo la sessione. Hanga si sporge verso di lui e scivola come spiri d'anima nera, fetiscente, dentro di lui. E una possessione su concessione del caster, è cento volte più forte. Si concede. Forse è debolezza di Kurako, mentale. La tristezza del fallimento. Del non sentirsi più a suo agio al suo posto. Ma come l'ultimo filo nero scivola nella bocca di Kurako, facendo crepitar l'aria, tutto si spegne di botto lasciandovi solo il sudore ed il brusco risveglio in un luogo che puzza di sudore, sangue, ed inchiostro. Una donna dai capelli grigi sta seduta sulla sedia a dondolo e pigramente, lascia che il cigolio del mondo reale vi faccia ironicamente supporre di esser svenuti per il caldo sulla strada. Proprio com'eravate prima di entrare nel Kamui, ma sudati e lividi. Non c'è un rumore che vola, in quello scantinato polveroso, fatto di legno e ragnatele. Una donna fa la maglia e voi, siete sdraiati su un tavolone di legno rialzato ricoperto da un lenzuolo bianco. Vi osserva, china nuovamente il capo e torna a far la maglia. Nessun dubbio; Stavate sognando? E' successo davvero? Gli schizzi di sangue rosso sul viso di YUKIO permangono e così, nel caso Mekura abbia fallito la difesa, il piccolo livido alla base del costato e quella sensazione, fastidiosa, d'aver terminato un combattimento.. Kurako-- lui? Lui si sente al pieno, al massimo, della sua forma. Come se potesse spaccare il mondo con un dito.. [ATTO UNO END][Mekura 1/4 di difesa se vuoi provarci][Fatemi le end!]

[PS; scusatemi le tempistiche ma qui sto viaggiando di pc in pc]

23:13 Mekura:
 Attaccare da quella distanza era un buon vantaggio, non era scontato che potesse schivare, ma lo ha fatto, portando il busto indietro per poi cercare di contrattaccare verso l'interno coscia della gamba sollevata. Assumendo una posizione di vantaggio ma sbilanciata. Mekura ruoterebbe il busto e la gamba sinistra mentre abbasserebbe la gamba destra dandosi uno slancio per potersi girare abbastanza da poter utilizzare il braccio sinistro per difendersi. Deciderebbe così piuttosto di parare il colpo cercando di intercettare il pugno dal basso verso l'alto, cercando di spingere con il braccio dall'interno verso l'esterno cercando di fare forza sul polso verso l'interno avversario, ove c'è meno muscolatura e forza aiutandosi con lo stesso movimento del busto. Se fosse riuscita o meno, stoicamente guarderebbe la sua faccia e quindi le sputerebbe addosso <dolore, disperazione, paura, sono tutte queste cose che mi hanno tenuto in vita, non quello che mi offri, posso resistere ancora, la prossima volta non mi limiterò ad analizzarti> una sorta di mi spezzo ma non mi piego. In ogni caso, la ragazza alla fine si troverebbe a terra, rimarrebbe li respirando la polvere stringendo i denti mentre riprende fiato e cerca di capire..quale sia il prossimo passo. [end][tentativo di schivata]

Mekura; Parata disputata, ma concessa, hai solo un livido sull'avambraccio al risveglio

Il trio si ritrova a Suna dove, finalmente, incontrano le loro controparti facendo scatenare curiose reazioni.
Mekura, s'odia. Yukio guarda a se stesso come un reietto represso e Kurako, si lascia abbindolare dal dolce sapore del potere offerto da Hanga che da ora in poi, cercherà di traviare i suoi compagni spacciandosi per un Kurako più sicuro di se, più forte e soprattutto, più cattivo.

Siete stati bravissimi e molto pazienti, mi dispiace per i mille contrattempi ma continuavo ad avere problemi o con la rete, o con il pc. Faccio un piccolo appunto a Mekura, in nome dell'ultima volta che ti ho questata che ti dissi di buttarti di più in gioco; Brava, brava, brava. Hai colto gli spunti come tuo solito, ed hai dato libero sfogo a Mekura sul lato psicologico, e fisico, mi sei piaciuta proprio.

Yukio e Kurako, bravi come sempre.
La premiazione bassa solamente perchè è durata relativamente poco, ed è stata molto discorsiva e tranquilla, era più una presentazione ai personaggi, e qualche indizietto qui e li!