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corsa a Suna

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con Mekura, Buro

16:58 Buro:
  [Quartieri Povri] Un'altra giornata afosa e con poco vento a Sunagakure, l'albino si è alzato di buon'ora per non perdere tempo nonostante il suo corpo protestasse abbastanza insistentemente, facendogli notare che per via del caldo insopportabile è riuscito a malapena a chiudere occhio, ma il clone ormai è abbastanza abituato, non si fa una dormita come si deve da quando ha lasciato Kusa, sentendosi costantemente in ansia, come se in sua assenza fosse successo qualcosa, inoltre la presenza di un estraneo nella propria stanza non concilia molto il sonno. Dopo aver fatto colazione il giovane genin si veste senza perdere tempo, legando i capelli con un nastro nero e sottile, portandoli ordinati dietro la schiena, l'haori nero della madre lo avvolge e nasconde il suo corpo quasi nudo con facilità. Una paio di pantaloni e di stivali, il solito coprifronte di Kusa legato al collo ed è pronto per uscire, chiudendo la porta dietro di se ed allontanandosi a lentamente, esplorando il quartiere che sembra avere un aspetto del tutto diverso alla luce del giorno, gli occhi rossi ci impiegano un po' ad abituarsi alla forte luce del sole cocente di Suna. <..questo caldo è insopportabile..> Mugugna, avviandosi senza meta, optando per una passeggiata. [chk off]

17:04 Mekura:
  [quartieri povri] Come previsto, ha deciso di prendersela molto comoda: al momento infatti la ragazza si trova sotto una tettoia, seduta con le gambe accavallate e un libro tra le mani. Le sue giornate sono vuote e con la presenza/assenza di Azrael al momento ha ben poco da fare se non guardarsi in giro e disegnare qualche modello di armatura per se stessa. Insomma, viva la vita quieta..nei momenti in cui non è necessaria. Dovrebbe allenarsi, più di quello che sta facendo per non impoltrirsi troppo, ma non pensa di attendere troppo prima di passare all'azione. Indosso porta gli stessi abiti della sera prima, il cappuccio è alzato e lei se ne sta seduta su una sedia con le gambe incrociate e la testa bassa. La giornata è afosa, ma fortunatamente secca e stare all'ombra aiuta a passare il tempo; il libro aperto tra le sue gambe è semplicemente studio, riguardo al suo clan e riguardo alla sua storia: se vuole davvero concorrere alla carica di capo clan deve essere all'altezza sia in capacità che in conoscenza...ed in più forse può farsi una idea delle debolezze che può aiutare a mitigare..se non debellare completamente. [ch on]

17:22 Buro:
  [Quartieri Povri] Il giovane non ha molto da fare in questi giorni a parte gironzolare per le strade del villaggio che lo sta ospitando, Kurako spesso non è in casa e non avendo ricevuto ordini si limita ad esplorare il paese, curiosando e apprendendo le usanze e i modi di fare del posto, scoprendo le tradizioni di Suna e imparando di più sui suoi abitanti. Dopo tutto è sempre meglio di rimanere chiuso in camera tutto il giorno a non fare nulla. I suoi occhi sono più riposati stavolta, vigili e all'erta, scrutando il cammino dinnanzi a lui mentre la sua mente riflette sull'incontro fatto la scorsa notte, la ragazza aveva detto di chiamarsi Mekura, il cognome Hyuga invece lo farebbe sospettare di un clan, come il suo, probabilmente non appartenente a Kusa. Chissà cosa è venuta a fare qui, in cerca di Kurako. <...Oh.> Lo folgora l'intuizione. Katsumi e lui avevano parlato degli "occhi di uno Hyuga". Probabilmente la ragazza non è molto felice di aver perso un membro della famiglia. Ad ogni modo non sono affari che lo riguardano, Kurako sa badare a sé stesso, non c'è bisogno che lui si immischi. Chissà se oggi incontrerà la numero cinque, aveva promesso di rivelarle la posizione del suo compagno di viaggio ma non ha avuto il tempo di vederlo, la mattina dopo, quando il clone ha aperto gli occhi, era già sparito.. [chk off]

17:44 Mekura:
  [quartieri povri] La lettura continua, paziente e costante, con la borsa da viaggio vicino ai piedi e le spalle leggermente arrossate per via del viaggio sotto il sole. Si sente riposata e non poco, oltre che leggermente annoiata. <uff..> sospira mettendo a posto il libro all'interno della borsa e chiudendo gli occhi in silenzio leccandosi le labbra secche. <Mekura..non puoi continuare così, devi alzarti e almeno fare una passeggiata> o rintanarsi dentro il proprio alloggio..ma a che pro? Insomma, non ha un grande margine di scelta. Si alza in piedi e mettendo la borsa a tracolla la giovane inizierebbe a girare per il quartiere senza uno scopo preciso...ci penserà su immagina. Ma nel giro di poco, davvero di poco, si può calcolare la cosa in un paio di minuti, la ragazza si imbattere in una figura familiare..da ieri almeno <buongiorno> sorride guardandolo da sotto il cappuccio rimanendo ferma sul posto e aspettando il ragazzo, pazientemente. < ci si rivede> commenta la ragazza salutandolo e lasciandogli la parola nel caso volesse parlare con lei o meno. [ch on]

17:54 Buro:
  [Quartieri Povri] Le strade sono più animate di giorno, specialmente di mattina, il quartiere sembrava quasi morto ieri notte e oggi invece è così movimentato e pieno di vita, ci sono un paio di bambini qui e là, il resto sono adulti, quasi nessuno sembra vestito bene. D'un tratto sente una voce già udita in precedenza, lo sguardo del genin si solleva rapidamente per notare una sagoma incappucciata poco più avanti. <..?> La testa si piega leggermente, quasi volesse sbirciare sotto l'orlo del'indumento, una volta raggiunta la donna, la sua espressione di stupore svanisce, il viso torna a distendersi. <Giorno. Purtroppo non ho visto Kurako..> E qui si morde la lingua. Stava quasi per rivelare alla ragazza di dormire nello stesso appartamento del compagno. <...non riesco a trovarlo da nessuna parte ultimamente. E' sempre stato così.. sfuggevole?> Chiede, sinceramente rammaricato di non essere riuscito a tener fede alla parola data. <Stavo facendo una passeggiata visto che mi ha lasciato di nuovo senza direttive.. non sono abituato ad agire di testa mia.. trovo difficile prendere iniziative..> In effetti ha sempre seguito la volontà della madre o di Yukio, ha ancora problemi ad essere indipendente, sente sempre il bisogno di una figura da cui prendere esempio. <Tu invece? Sei qui per le informazioni o è un incontro fortuito?> Chiede poi, con tono gentile, tornando a fissarla negli occhi. [chk off]

18:05 Mekura:
  [quartieri povri] Quando sente la novità la ragazza annuisce, non sembra nemmeno arrabbiata ora come ora, forse perché sa bene che li con lui c'è il suo compagno, forse per altro ma in generale sembra al momento disinteressata alla sorte di Kurako <fa parte della sua natura> dice soltanto per poi spingersi su un'altro argomento, come se non volesse spendere altre parole per lui <non che si possa agire senza sapere che cosa fare, o cosa si vuole> risponde la Hyuga la quale anche lei al momento è a spasso. <te lo dico per esperienza: se non vuoi rimanere dipendente a vita, trovati qualcosa da fare che non riguarda Kurako o qualsiasi persona ti dia degli ordini..anche fosse solo un hobby> lei solleva le spalle e mugugna tra se se prima di rivolgersi e rispondere alla domanda di Buro <no, solo un incontro fortuito, ho bisogno di sgranchirmi e....> lo guarda di nuovo e poi sospira <...conosciamoci un po' ti va?> chiede la ragazza sempre gentile, ma in questo caso sembrava un tono imperatorio, di chi non avrebbe accettato felicemente un no, mentre gli farebbe cenno di avvicinarsi e di affiancarla mentre continua a camminare verso questo ma ad un ritmo più lento. <prima di tutto le cose importanti: Yukio, come sta?> chiede questa incrociando le braccia tra loro [ch on]

18:19 Buro:
  [Quartieri Povri] <L'Arufa è.. come posso dire.. non abbiamo avuto un rapporto molto stretto, ci siamo visti poche volte, abbiamo passato poco tempo insieme. L'ultima volta che l'ho visto stava bene, era il giorno della partenza verso Suna, mi ha svelato le mie.. origini.> Indugia a quella parola, sospirando leggermente, sistemandosi il soprabito e annuendo leggermente. <In effetti.. stavo pensando di imparare a cucire. Sembra un passatempo interessante..> Risponde, riflettendo sul suggerimento datogli poc'anzi dalla Hyuga. <A me sta bene conoscerci, ma potresti non trovarmi interlocutore interessante. Non converso spesso, la maggior parte del tempo sono da solo. Credo di essere abbastanza ingenuo in effetti, non ho molta esperienza con il mondo o le persone che lo abitano.. è Katsumi quello più "aggiornato".> Commenta con tono quasi infastidito, lo stizzisce il fatto di non riuscire a comprendere determinati argomenti mentre il suo originale ha avuto più tempo per apprendere e migliorarsi. <..Un giorno dimostrerò di essere qualcosa di più di un clone..> Mormora addolcendo il tono della sua voce, gli occhi si liberano di quella fiamma d'ira, tornando al loro solito aspetto tranquillo, come un lago placido e sereno. <Tu invece? Hai detto che Kurako è un ladro. E' per la faccenda degli occhi? Non ne so molto, ma ho visto lui e 0-21 scambiarsi un fuda con dentro.. beh hai capito, suppongo.> Una magra consolazione, se può dare problemi all'Uchiha, tanto di guadagnato. Resta al fianco della ragazza, tenendosi vicino ad ella e camminando lentamente, passeggiando lungo il viale coperto di sabbia. [chk off]

18:38 Mekura:
  [quartieri povri] Yukio non ha mai avuto un atteggiamento stretto con quelli che condividevano il suo sangue ha notato, è come un vampiro che non si prende cura di chi infetta, come se la cosa lo disgustasse.. Tranne Kurona, ma Kurona è una sanguisuga che ha raggiunto il suo scopo alla fine. Non lo ferma anzi, Buro continua a parlare e ancora una volta viene rimarcata la sua condizione di clone. <...> rimane seria mentre sente quella affermazione prendendo finalmente parola <sai...ieri sera mi sbagliavo, tu non sei poi così simile a lui> Commenta la ragazza aggiungendo <..e poi non importa, l'ingenuità fa parte del carattere, è una cosa che tutti hanno perché tutti mancano di esperienza, devi darti del tempo...e ovviamente costruire la tua vita> le pratiche di Oto, non riesce a nascondere una espressione amara che dimostrava biasimo, non verso il ragazzo ma verso quel villaggio. Non riesce neppure a nascondere l'espressione sconcertata, con gli occhi spalancati mentre sente quello che ha detto Buro. Occhi, occhi hyuga, kurako e Katsumi che si scambiano gli occhi di uno hyuga, Qualcosa dentro di lei scatta, come non lo sentiva da anni e istintivamente gli verrebbe in mente Shisui. La cosa è grave a prescindere: in qualche modo hanno messo mano agli occhi di qualcuno del suo clan e lo mantengono segreto. mekura quasi tentenna nel suo passo e sbatte gli occhi. <c..> stringe i denti e ancora una volta è costretta a trattenersi <si...anche quello, dimmi quando se lo sono passato quel fuda?> chiede la ragazza cercando di far finta di nulla. [ch on]

18:50 Buro:
  [Quartieri Povri] Un leggero sorriso gli compare in viso alle parole della ragazza, quasi lo conforta sapere che c'è qualcuno che ha realizzato quanto sia diverso, opposto, completamente un'altra persona rispetto all'Uchiha. <Grazie.. era da tanto che qualcuno non mi diceva qualcosa di carino.> In effetti quelle di Kurako e Yukio erano più parole di conforto che di affetto ma ciò nonostante le ha apprezzate. E' semplicemente felice di essere riconosciuto come Buro invece di essere ritenuto semplicemente il clone di un Uchiha. Gli occhi si socchiudono, adombrandosi alla reazione appena percettibile della ragazza, il sorriso svanisce ma dentro di lui si fa strada una sensazione di piacere. <Diverse settimane fa. Forse un mese, non ricordo con precisione. Eravamo nell'ospedale di Kusa, Kurako si era ferito gravemente perché gli avevo comunicato la morte di mia madre..> Si sofferma per qualche secondo quasi a recarle omaggio, poi riprende: <..stavano già parlando quando sono entrato, non so di cosa, ad ogni modo, prima di andarcene voleva scambiare ME in cambio di una tecnica.> I pugni serrati, infastidito solo al pensiero di essere considerato merce di scambio. <Kurako non ha accettato. Conoscevi il possessore di quegli occhi?> Domanda poi, abbastanza incuriosito dalla faccenda, lasciando che sia la ragazza a parlare, adesso. [chk off]

19:11 Mekura:
  [quartieri povri] La madre di Buro? Kurona? morta? e Yukio stava bene? Mekura si ferma perplessa, raggelata dalla notizia. Kurona, morta...che sia parte della situazione che Yukio ha detto che deve affrontare a Kusa? Sta ricevendo molte notizie che non le piacciono per niente. Aveva accettato l'idea che Kurako fosse innocente a modo suo almeno per quello che riguarda gli Hyuga e ora scopre che addirittura qualcuno lo ha visto mentre c'era una trattativa per lo scambio degli occhi <...ormai di chi erano non ha più alcuna importanza, forse lo conoscevo, forse no, non cambia il fatto che quegli occhi non gli appartengono> commenta amaramente lei mentre si concentra sull'altra notizia di cui non era a conoscenza <raccontami di più su Kurona per favore> vuole capire se è stato un attentato o se lei stessa si è attirata dei nemici di troppo, non che le sia difficile del resto. <e in che senso Kurako si è ferito gravemente a causa di questo? ha tentato il suicidio?> chiede a Buro, che canta come pochi al momento..forse le mente? può anche darsi, ma per ora vuole sentire questa versione. Curioso che abbia tirato fuori gli occhi per qualsiasi suo scopo. [ch on]

19:29 Buro:
  [Quartieri Povri] Il passo del giovane si arresta un istante dopo quello della Hyuga, leggermente preoccupato dalla di lei reazione. Sembra sconvolta, che fosse anche lei un'amica della madre dell'albino? Non lo sa, non vuole nemmeno scoprirlo, gli è bastato vedere come si era ridotto tempo addietro il Senjuu. <Stai bene..?> Domanda, ammutolendo dopo la richiesta della chunin di Konoha. <Va bene.. se insisti.. non so molto della sua morte, non mi ha detto quasi nulla. Si è suicidata davanti ai miei occhi, gettandosi da un dirupo.. non so perché l'ha fatto.. doveva essere un giorno di festa.. mi ero da poco diplomato all'accademia ninja. Disse che in tutta la sua vita l'avevano maltrattata, fatta soffrire, che era stanca di tutto ciò. Mi ha detto di portare la notizia della sua morte ad alcune persone, tra cui Kurako. Quando lo ha saputo ha perso il controllo.. credo abbia utilizzato un'eccessiva quantità di chakra, il suo corpo non è riuscita a gestirla. E' rimasto in ospedale per molti giorni, in condizioni a mio parere gravi. Non sono ancora granché come medico.> Confessa, rattristandosi mentre si abbandona al fiume di ricordi neri, stringendosi nell'haori. <Quest'abito me lo aveva donato lei, quella mattina stessa. Porta ancora il suo profumo..> Sussurra, chiudendo gli occhi, ricordando il viso della padrona, riaprendoli di colpo dopo un minuto, neanche accorgendosi del passare del tempo. <Ti chiedo scusa, mi sono lasciato trasportare.> Mormora poi, raddrizzando la schiena e abbassando lo sguardo. <..mi manca. Anche a lui.. quando ne parlo tronca subito il discorso e si allontana o rimane in silenzio.. credo gli faccia male più di quanto voglia lasciar credere.. vorrei comprendere meglio il significato di ciò.. ho problemi a identificare stati d'animo ed emozioni che non ho ancora sperimentato.. essere artificiale è.. orribile. Mi sento come un guscio vuoto.. malato..> [chk off]

19:58 Mekura:
  [quartieri povri] <..in modo esaltante> risponde questa con una espressione tetra e violenta, scura in volto, non depressa, anzi, con gli occhi gelidi e rabbiosi ha l'espressione di una tigre che sta andando in guerra. Sta pensando, in modo molto profondo ma sta pensando con abbastanza forza che vede lei stessa fiondarsi in avanti contro qualsiasi cosa per un eccesso di ira. <ma non mi dire> risponde con fin troppo trasporto <si è anche scelta il modo più teatrale di farsi fuori, lanciandosi da un dirupo in modo così... romantico> ha un evidente disprezzo per questa persona, se non solo per il racconto. Ma lo lascia stare e lo lascia finire mentre questo sembra essere ancora toccato dalla cosa, e chi non lo sarebbe? <no...no sono io che ti devo chiedere scusa, per averti chiesto questo e per il tono, lo so che non è rispettoso verso i morti ti offro le mie condoglianze per quanto possano significare, io e Kurona non eravamo amiche, per niente> lo guarda mentre si massaggia le tempie ormai ad una crisi di nervi. <..hu-hum...> Sospira e alla fine decide di parlargli, forse non è neppure una cosa che le concerne, anzi, probabilmente, ma qui non sta parlando con un "figlio di Kurona" ma con un ninja <lo capisco..ho perso i miei genitori affidatari, li ho visti spengersi davanti a me uno ad uno come delle fiammelle con poca cera da consumare, sono stata abbandonata ripetutamente da chi consideravo parte della mia famiglia e da chi amavo, tradita da chi consideravo amici, ho visto la morte in faccia in un periodo in cui non ero altro che una ragazzina ci sarebbe ben altro da aggiungere> commenta la ragazza per poi continuare <il tempo cancella le ferite solo se tu glielo permetti, non significa dimenticare, tutt'altro, quelle cicatrici saranno sempre visibili, ma significa accettare i propri errori, i propri dolori e andare avanti> sospira <significa ricercare la propria serenità, sempre e questo è una cosa difficile per chiunque, cloni o no> sospira ancora guardandolo <le tue emozioni non sono artificiale e questo fa di te..un individuo reale, complesso a prescindere da quale sia la tua origine, o quale sia il tuo passato, il resto sta a te scegliere...anche questo fa la differenza tra il semplice conoscere le tecniche ninja E essere un ninja> [ch on]

16:10 Mekura:
  [scongelo] <..in modo esaltante> risponde questa con una espressione tetra e violenta, scura in volto, non depressa, anzi, con gli occhi gelidi e rabbiosi ha l'espressione di una tigre che sta andando in guerra. Sta pensando, in modo molto profondo ma sta pensando con abbastanza forza che vede lei stessa fiondarsi in avanti contro qualsiasi cosa per un eccesso di ira. <ma non mi dire> risponde con fin troppo trasporto <si è anche scelta il modo più teatrale di farsi fuori, lanciandosi da un dirupo in modo così... romantico> ha un evidente disprezzo per questa persona, se non solo per il racconto. Ma lo lascia stare e lo lascia finire mentre questo sembra essere ancora toccato dalla cosa, e chi non lo sarebbe? <no...no sono io che ti devo chiedere scusa, per averti chiesto questo e per il tono, lo so che non è rispettoso verso i morti ti offro le mie condoglianze per quanto possano significare, io e Kurona non eravamo amiche, per niente> lo guarda mentre si massaggia le tempie ormai ad una crisi di nervi. <..hu-hum...> Sospira e alla fine decide di parlargli, forse non è neppure una cosa che le concerne, anzi, probabilmente, ma qui non sta parlando con un "figlio di Kurona" ma con un ninja <lo capisco..ho perso i miei genitori affidatari, li ho visti spengersi davanti a me uno ad uno come delle fiammelle con poca cera da consumare, sono stata abbandonata ripetutamente da chi consideravo parte della mia famiglia e da chi amavo, tradita da chi consideravo amici, ho visto la morte in faccia in un periodo in cui non ero altro che una ragazzina ci sarebbe ben altro da aggiungere> commenta la ragazza per poi continuare <il tempo cancella le ferite solo se tu glielo permetti, non significa dimenticare, tutt'altro, quelle cicatrici saranno sempre visibili, ma significa accettare i propri errori, i propri dolori e andare avanti> sospira <significa ricercare la propria serenità, sempre e questo è una cosa difficile per chiunque, cloni o no> sospira ancora guardandolo <le tue emozioni non sono artificiale e questo fa di te..un individuo reale, complesso a prescindere da quale sia la tua origine, o quale sia il tuo passato, il resto sta a te scegliere...anche questo fa la differenza tra il semplice conoscere le tecniche ninja E essere un ninja> [ch on]

16:32 Buro:
  [Quartieri Povri] All'inizio non comprende le parole della Hyuga, sgranando gli occhi stupito e confuso da una simile risposta, lasciandosi cadere in silenzio mentre lei commenta freddamente la morte della Kokketsu, la rabbia di lei non ha senso agli occhi del giovane, per lui la madre era e sempre sarà come un'angelo, l'unica persona che lo abbia accettato e che gli abbia dato un barlume di speranza, uno scopo, qualcosa per cui vivere. Gli ha dato un nome, un'identità e qualcosa da custodire.. gli occhi rossi dell'albino si assottigliano, scoccandole uno sguardo di collera, quasi sul punto di saltarle alla gola per farle rimangiare quegli insulti, le sclere bianche del giovane cambiano colore all'improvviso, diventando nere come pece, lo sguardo fisso sulla chunin. Poi, dopo qualche momento, tornano normali, i muscoli del Kokketsu si rilassano e il respiro rallenta mentre si calma, ascoltando la "giustificazione" della shinobi. <..non mancarle mai più di rispetto.. lasciala riposare.> E' tutto ciò che riesce a dire, chiudendo gli occhi mentre gli accenni della sua innata svaniscono, le sclere tornano bianche, le mani carezzano insieme l'haori. <La mia non è una ferita... Il mio è uno sfregio.> Mormora con voce più tranquilla e pacifica, riprendendo a camminare piano piano per lasciare che la ninja possa raggiungerlo. <Voglio aiutare la gente.. alleviarne il dolore. E' per questo che sono diventato un medico..nessun'altro dovrebbe soffrire come Lei o Kurako.. come te.. come Yukio-sama.> Spiega con un'aria molto più serena in volto, come se provasse una specie di benessere nel pensare che un giorno potrà curare la gente, magari farla sorridere. Le mani ora si andrebbero a congiungere all'altezza del plesso solare, componendo rapidamente il sigillo caprino e tentando di risvegliare i due fuochi interiori, quello dell'energia psichica e quello dell'energia fisica, cercando di muovere le due correnti, di controllarle, di spingerle verso un punto intermedio situato sulla bocca dello stomaco, ove queste andrebbero a mescolarsi e unirsi formando un tipo di energia completamente nuovo, il chakra, una potente fiamma intangibile di colore bluastro, un flusso di energia interiore che consentirebbe al denshi di contrastare i colpi del genin e di tenerne d'occhio i rapidi movimenti grazie alle proprietà benefiche di tale energia, che ora andrebbe a invadere ogni parte del suo organismo, potenziandolo e rinvigorendolo. <..la mia famiglia la chiama maledizione..> [chk on]

17:03 Mekura:
  [Quartieri povri] Se si possa passare il termine "riposare". Buro la guarda male, ha tutto il diritto di farlo ma non accenna a cambiare la sua espressione: non era una santa. Mekura guarda i cambiamenti nella innata del giovane e non risponde, mantiene le braccia incrociate e rimane fisso a guardarlo mentre si calma. <...è una buona cosa> commenta la donna riguardo alla parte di diventare medico e tutto, lo guarda con un mezzo sorriso del tutto disincantato, sta ancora pensando ma non vuole aggiungere altro su questo argomento, è chiaro che deve capire da solo cosa va incontro. Quando poi parla della sua innata Mekura lo fissa prendendo un lungo respiro <lo so, a suo tempo Yukio mi ha mostrato tutta la sua storia e tutto quello che è la vostra "maledizione"> si rattrista per un secondo a pensare a ricordare quello che ha visto. Chiude gli occhi per un secondo e poi pendendo di nuovo un lungo respiro riprende il discorso <...potresti vederla in un certo modo> commenta ad un certo punto amaramente ironica <nessuno cercherebbe di rubarti l'innata o un pezzo del corpo neanche fossi un animale da pelliccia> del resto anche questa è una maledizione in un certo senso, un pericolo che lei deve sempre considerare quando si muove fuori da quello che è il suo ambiente..e qualcuno pur di avere ciò che lei ha potrebbe anche entrare all'interno della sua stessa tranquillità. <come ci siamo depressi vedo...davvero, è imperdonabile> sorride questa tornando calma <dimmi, sai già come camminare sulle superfici verticali?> [ch on]

17:16 Buro:
  [Quartieri Povri] Il viso del giovane si distende, rasserenandosi mentre la ragazza riprende a parlare, il genin andrebbe quindi a mordersi i palmi delle mani, premendo con la mascella e affondando i denti nella sua stessa carne, praticando due forellini presso le basi dei pollici, dov'è più facile mordere. Il sangue pece inizierebbe quindi a sgorgare dopo pochi istanti, lento, nero, andandosi pigramente a espandere e a ricoprire le mani, colorandole di nero quasi fosse petrolio. <Non mi hai fatto finire..> Sorride, levando lo sguardo, e mostrandole le ferite, gli occhi diventerebbero nuovamente neri fatta eccezione per le iridi, sempre rosse e fisse sulla giovane mentre il sangue del Kokketsu si andrebbe ad addensare, iniziando ad assumere una forma più solida, quasi fossero dei rampicanti. Essi si andrebbero lentamente ad avvolgere intorno alle braccia dell'albino, senza toccarle o stringere, restando sospese intorno agli arti. <.. per me questo è un dono. Guarda.. non sento quasi neanche più dolore quando lo uso.. no.. questo è un dono. Proteggerà me.. e ciò che mi è caro.. ne sono sicuro.> Sussurra, avvicinandosi alla Hyuga, quel leggero sorriso non lascia le sue labbra, quegli occhi seppur così innaturali e oscuri non hanno traccia di malvagità o cattive intenzioni, solo ambizione. <Non è depressione, abbiamo solo riflettuto a fondo. E sì, so come camminare sulle superfici verticali, fu una delle mie ultime lezioni in accademia.> Spiega alla ragazza, fermandosi ad un paio di passi da lei, non volendosi avvicinare troppo, sa bene di avere un'aspetto inquietante ma lo accetta, molti hanno paura quando lo vedono, sembra quasi una malattia. [chk on]

17:34 Mekura:
  [Quartieri povri] Guarda il sangue nero, ci sta attenta, non sarà forte come quello di Yukio ma sa perfettamente che causa dolore, sopratutto a chi non ce l'ha nel sangue se così si può definire. Così una volta che ha finito di parlare e di mostrare le sue capacità, Mekura sorridendo alzerebbe la mano sinistra e patterebbe la testa dell'albino <bene, allora vedrò come sei messo a velocità> Risponde lei seriamente, ma in modo affabile mentre, concentrandosi, spingerebbe parte del suo stesso flusso verso le piante dei piedi. Ascolterebbe il fluire del chakra verso il basso cercando di arrivare ai punti di fuga associati alla pianta del piede. Li la ragazza comprimerebbe cercando di comprimere una certa quantità di energia e di conseguenza espellerla verso l'esterno, cercando di fargli assumere le dimensioni della pianta del piede al di sotto degli stessi calzari. Il risultato che la Hyuga ricercherebbe è la creazione di una sorta di patina di chakra che le avrebbe permesso di aderire a qualsiasi superficie verticale che potessero reggere il suo peso, come il muro della casa alle sue spalle, verso la quale si girerebbe <non prenderlo come un test, ma come un gioco> quindi punterebbe quello che in lontananza sembrerebbe una sorta di grosso edificio con una torre accanto <ci vediamo li> commenterebbe la ragazza prima di partire in avanti verso il muretto preso di mira precedentemente. Infatti la ragazza spingerebbe correndo in direzione di quella superficie cercano di arrivarvi appreso; sollevando ulteriormente la gamba destra cercherebbe di appoggiare il piede sulla superficie mentre spingerebbe col sinistro. Cercherebbe così di salire fino al tetto e da li correre verso destra in direzione della torre, la velocità, potrà notare anche Buro è piuttosto moderata, come se lo stesse aspettando [ch on - rilascio del chakra avanzato]

17:55 Buro:
  [Quartieri Povri] Il giovane chiude gli occhi per un momento mentre sente la mano di lei toccargli la testa, un paio di volte, il tocco aveva un che di familiare e non sembrava minimamente intimorito, segno che la ragazza probabilmente non teme lo strano potere del Kokketsu, che tira un sospiro di sollievo. <..velocità?> Chiede confuso, piegando leggermente la testa da un lato osservandola. <Ah già.. me ne aveva fatto fare uno Kurako.. è un'usanza abbastanza strana, ma se ti fa piacere parteciperò.> Risponde all'esortazione della Hyuga, il sorriso sul suo volto svanisce, sostituito da un'espressione di concentrazione mista a curiosità. Il chakra del ragazzo si andrebbe dunque ad espandere prima, inondando l'intero organismo con la propria energia benefica, poi si andrebbe a ritrarre, a concentrare nelle gambe, si convoglierebbe dunque all'interno dei piedi, fuoriuscirebbe dagli tsubo ed infine, si andrebbe a stratificare sotto le piante dei piedi del genin, in questo modo la patina di chakra dovrebbe permettergli di aderire a qualsiasi superficie solida verticale. <Va bene.. ci vediamo lì..> Mormora voltandosi di scatto, piegando il busto in avanti e flettendo le ginocchia, gli occhi fissi sul traguardo mentre inizierebbe a muoversi a falcate lunghe in direzione dell'edificio, le braccia rilassate e abbandonate dietro la schiena nel tentativo di minimizzare l'attrito con l'aria, preferisce iniziare da terra, gli conferirebbe un vantaggio di alcuni secondi, seppur pochi, le pieghe dell'haori svolazzano dietro di lui. [chk on][rilascio chakra base]

18:20 Mekura:
 Mekura sorride, dall'alto dell'edificio che si è scelta e inizierebbe a correre per il tetto continuando a procedere secondo una traiettoria prefissata. é vero che rimanere a terra offre dei vantaggi..tanto quanto gli svantaggi: persone che camminano per la strada, intralci di varia natura sopratutto in un quartiere povero dove gli stessi palazzi sono ammassati, tutto questo potrebbe essere un problema per lui. Sono comunque due linee di pensiero e Mekura è più dell'idea di vincere sulla altezza che riesce a guadagnare rispetto all'avversario piuttosto che la distanza in se. Mekura quindi arriverebbe fino al bordo e prendendo le dovute cautele e calcoli, salterebbe verso l'edificio accanto cercano sempre di sfruttare il rilascio a suo piacere per continuare la maratona in sicurezza. Mekura allungherebbe le gambe, spingerebbe con i muscoli degli arti inferiori muovendo ritmicamente le braccia in modo da usare l'intero corpo per spingere nella corsa, favorendo di base il suo equilibrio rispetto alla corsa ninja: utile nello scatto ma una perdita di tempo quando concerne l'atto più atletico. Continuerebbe a scattare cercando di affiancare, ma in alto, la figura dl genin <Nessuna usanza, solo gioco> risponde lei gridando dall'alto <e ora ti conviene salire> mentre prendendo un'altra carica, la ragazza balzerebbe verso il seguente edificio cercando di fare forza con le gambe e di spingere in avanti per poi puntare i piedi ed atterrare di conseguenza sulla superficie della parete rimanendo in equilibrio su questa [ch on - turni 1/4 corsa - 1/4 salto (metà tot) - 1/4 scatto - 1/4 salto (metà tot) - controllo del chakra avanzato]

18:55 Buro:
  [Quartieri Povri] Non ha idea di cosa abbia in mente la Hyuga, sembra si stia divertendo mentre a lui il gioco sembra più un modo per tenersi in allenamento, dopo tutto una buona corsa non può che fargli bene, il battito del suo cuore accelera mentre il respiro diventa più rapido e profondo in modo da ossigenare al meglio i muscoli mentre ascolta di nuovo la voce della ragazza chiamarlo dall'alto, consigliandogli di salire. In effetti scansare i pedoni non è un'impresa facile, molti di loro si muovono lenti o sbucano all'improvviso dai lati della strada, non molto piacevole. Dandosi uno slancio, il genin si sforzerebbe di aumentare la propria velocità di corsa per approcciare il muro alla sua destra, poggiandovi il piede destro contro, la gamba obliqua, l'altro piede, il mancino, darebbe una spinta contro il terreno, permettendogli di staccarsi temporaneamente dal terreno per poter continuare la propria corsa in posizione parallela al terreno, le piante dei piedi aderirebbero al muro grazie alla patina di chakra mentre il ninja si sforzerebbe di mantenere una traiettoria abbastanza regolare per non perdere secondi preziosi mentre cercherebbe di risalire il muro verso Mekura, poi lancerebbe un braccio in avanti, puntandolo in alto verso il margine del tetto su cui starebbe correndo la Hyuga, il viticcio di liquido ematico avvolto intorno al suo braccio scatterebbe verso il cornicione, avvinghiandosi ad esso come un rampino. Il clone, con un forte strattone, tenterebbe quindi di issarsi di colpo sul tetto, dovrebbe dunque atterrare di fianco alla ragazza dopo un volo di qualche istante, continuando la corsa verso l'edificio meta, sempre più prossimo. [chk on][innata on][1/4 corsa + 2/4 costrutto + 1/4 scalata] [rilascio chakra base]

19:12 Mekura:
 La conoscenza del territorio è fondamentale se si vuole avere vantaggio e per questo gli Hyuga sono formidabili: giocare a nascondino con loro è molto difficile, il che li rende essenziale per la caccia all'uomo. Mekura procedendo sulla strada rallenterebbe abbastanza da avere controllo sulle mani e sul chakra. Infatti la ragazza comporrebbe il sigillo della tigre portando entrambe le mani ad incrociarsi allo sterno; da li, la giovane cercherebbe di raccogliere il proprio chakra e di spingerlo verso i punti di fuga associati alla parte alta del proprio corpo ovvero quei punti presenti al livello della testa ed in particolare dei bulbi oculari. Mekura spingerebbe tale flusso concentrato verso i suddetti e da li cercherebbe di irradiare gli occhi con il proprio chakra, senza esagerare ne poco, ne troppo in modo che il controllo sia preciso e la ragazza potesse attivare la propria innata senza farsi male. Se tutto fosse andato al meglio la ragazza dovrebbe presentare attorno agli occhi delle gottesche venature in rilievo, spesse e multiple quasi quanto una ramificazione arborea. Gli occhi stessi sembrerebbero sotto stress e permetterebbero alla ragazza di riuscire a vedere oltre gli oggetti di un certo spessore, ed in generale delineare un tragitto da poter intraprendere. Continuerebbe a correre poco più avanti di Buro che avrebbe preso il suo tempo per usare in modo elegante la sua innata, oltre che funzionale. <bravo> si complimenterebbe lei senza guardarlo <seguimi> Detto questo cerca di accellerare un poco mentre la loro meta si fa sempre più vicina, ormai l'edificio infatti sarebbe solo ad una mezza dozzina di metri, davvero ininfluente se non si conta poi la corsa in altezza. [ch on - byakugan liv II 78/80 - 2/4 innata - 2/4 corsa]

19:39 Buro:
  [Quartieri Povri] <Cos'hai agli occhi..?? Le tue vene si sono ingrossate..> Chiede, sentendosi un po' gelare il sangue a quella vista leggermente ripugnante, in effetti quei capillari così evidenti mettono i brividi ma ciò non basta ad arrestare la corsa del Kokketsu che continuerebbe a fare del suo meglio per restare quanto più vicino possibile alla Hyuga, nel tentativo di recuperare il distacco, il respiro inizia a farsi affannato, le gambe impattano il terreno ad intervalli regolari mentre il ragazzo esamina il cammino difronte a loro, mentre i due iniziano ad appropinquarsi alla fine del palazzo sul quale stanno correndo, il che dà all'albino un'idea per darsi una spintarella in modo tale da portarsi in testa. Prima di raggiungere il bordo del tetto infatti, impiegherebbe il secondo rampicante di liquido ematico, il mancino, il flusso di sangue si amplificherebbe permettendogli di diventare tanto robusto quanto il primo che era stato utilizzato per la scalata, alle punte dei due tentacoli si andrebbero a formare degli uncini non troppo affilati, appena da garantire un'appiglio decente, entrambi i costrutti sarebbero lunghi un metro circa. Raggiunto il cornicione del palazzo, l'albino scaglierebbe i due rampini verso il bordo, tirando con entrambe le braccia, con forza, in modo tale da "catapultarsi" verso lo spiazzo di terreno immediatamente dinnanzi l'edificio con la torre, le punte dei piedi si staccherebbero per ultime dalla struttura su cui stavano camminando, le braccia rilassate dietro la schiena, libere e al vento proprio come i suoi capelli che erano fortunatamente legati dal nastro, le gambe si piegano leggermente, spostandosi all'indietro mentre il corpo segue la traiettoria appena impressagli dal salto. [chk on][innata on][1/4 corsa 2/4 costrutto 1/4 salto][rilascio chakra base]

20:00 Mekura:
  [quartieri Povri] <non ti preoccupare> commenta la ragazza continuano a sorridere soddisfatta mentre il ragazzo cercherebbe giustamente di passare avanti usando ancora una volta la sua innata. Indubbiamente è bravo, quello che doveva imparare dagli altri due lo ha imparato e forse in un modo più creativo, cosa che non può non apprezzare la ragazza. Lo lascia fare continuando e permettendogli di passare avanti dove vuole lui. Con il byakugan intanto controllerebbe la zona attorno a se cercando il punto di salita più congeniale per la situazione. Mekura quindi Prenderebbe la spinta necessaria deviando leggermente dal percorso, in modo da portarsi più vicino alla struttura utilizzando gli stessi elementi che sono presenti nella zona. Grazie infatti alla sua conoscenza della manipolazione del chakra infatti la ragazza cercherebbe di saltare prima verso la direzione di un palo alla distanza di 4m: piegherebbe le gambe e si lancerebbe in avanti, tenendo le braccia sollevate in modo da mantenere l'equilibrio in volo, successivamente la ragazza prenderebbe ulteriormente spinta ed a quel punto salterebbe per ben 8 m in avanti cercando non solo di superare lo spiazzo alla base della struttura con la torre, aiutandosi anche grazie alla presenza del palo alla mezza via, ma al contempo di toccare ancora una volta, o almeno tentare di raggiungere il muro della torre così da potersi ritrovare ancora una volta in alto rispetto a Buro <bel trucco, ma non puoi sempre usarlo> commenta lei rimanendo ferma ancora una volta attaccata al muro con le gambe piegate [byakugan liv II - 76/80 - 1/4 corsa - 1/4 primo salto - 2/4 salto da 8m][rilascio chakra superiore]

20:14 Buro:
  [Quartieri Povri] Il genin digrigna leggermente i denti mentre atterra, sforzandosi di raggiungere il terreno sulle punte dei piedi per attutire il colpo, in modo tale da giungere a terra morbido, poggiando le mani sulle ginocchia e alzando lo sguardo per fissare la shinobi ora incollata al muro con i piedi, la quale lo guarda dall'alto verso il basso, porgendogli quello che sembra un complimento unito a una critica costruttiva. <Non è un trucco, mi sono soltanto dato una spinta. Aiuta a compensare il fatto che io non posso fare salti come i tuoi. Perché dici che non posso sempre usarlo? Basta avere un po' di creatività.. e avere un muro con cui slanciarsi, ovvio. Avrei potuto anche ostacolarti se avessi voluto ma non mi sembra va fosse una gara. Sbaglio?> Chiede con voce che si alterna a respiri profondi mentre cerca di riprendere fiato, ansimando e rialzandosi con cautela, lasciando che i capelli tornino a poggiare sulla schiena, lasciando che i tentacoli si ritirino, tornando ad essere meri viticci neri attorcigliati alle sue braccia. <..quegli occhi somigliano vagamente ai miei quando utilizzo il mio potere.. ne possiedi uno anche tu, dunque?> La curiosità lo spinge, stuzzicando la sua mente e spingendolo a porre ulteriori domande alla chunin. [chk 26/30][innata on][rilascio chakra base]

20:31 Mekura:
  [quartieri Povri] La ragazza a questo punto scenderebbe verso il passo lasciando che la gravità faccia il suo corso. Cadrebbe e piegherebbe le gambe una volta toccato il suolo tenendo i piedi ben distanti cercando così di ammortizzare il suo peso. <non ti sto criticando tutt'altro> commenta la ragazza sorridendo <e come tu potevi fermarmi anche io potevo> forse non se ne sarebbe neppure accorto <la creatività sta anche nel non ripetersi ed usare quello che si ha nel momento opportuno; sei stato molto abile in entrambe le circostanze, hai creato un vantaggio dal nulla, ma nel secondo caso, in altre circostanze sarebbe stato letale: se uno dei tuoi tentacoli fosse stato spezzato, la tua traiettoria sarebbe cambiata finendo per metterti potenzialmente in pericolo, oppure essere colpiti in volo, o altro ancora..> prende un po' di fiato per poi stiracchiarsi <è un'ottimo utilizzo dell'effetto a sorpresa quello che mi hai fatto vedere, ma appunto, la seconda volta ero pronta a togliere il vantaggio..se avessi voluto ovvio> nel complesso sorride soddisfatta mentre si guarda intorno quando questo chiede del byakugan tutt'un tratto. <ah-ah? non è nulla di che, è una tecnica, il tuo invece è una questione di sangue> commenta la ragazza sfruttando il fatto che è costretta a dover usare un sigillo per attivare tale innata. Infatti comporrebbe il sigillo della tigre e cercherebbe di rilasciare il chakra cercando di tornare alla sua forma "normale" dopo aver minimizzato la cosa. <uff...> sospira <devono essere orgogliosi di te comunque> [ch on]

20:45 Buro:
  [Quartieri Povri] <Tranquilla, apprezzo le critiche, mi permettono di migliorarmi e mi spingono a trovare nuovi modi con cui impiegare le mie capacità in combattimento o in missione..> Sorride, scostandosi per fare spazio alla ragazza, consentendole un atterraggio privo di ostacoli. Rimarrebbe in rigoroso silenzio mentre ascolta la chunin esaminare le potenziali falle della sua strategia.<In effetti potrebbe darmi qualche problema.. ci penserò su. Qualche modo per difendermi ce l'ho, comunque.> Spiega incrociando le braccia e appoggiandosi leggermente contro il muro dell'edificio, osservando l'ambiente circostante per qualche secondo, tanto per controllare i dintorni, dopodiché tornerebbe a guardare la Hyuga negli occhi. <Ho i miei dubbi al riguardo..> Mormora abbassando lo sguardo per qualche istante, contemplandosi le ferite da cui fuoriuscirebbero i costrutti ematici. E' un po' duro con sé stesso, in effetti, ma non ha mai avuto modo di dimostrare a nessuno, se non a Kurona, il proprio potenziale. <..ti va un gelato..?> Domanda, cercando di cambiare rapidamente argomento. [chk on][innata on]

21:24 Mekura:
  [quartieri povri] Porta le mani indietro mentre lo guarda incuriosita e leggermente, ma davvero leggermente affannata. <il genio è fantasia, intuizione e rapidità d'azione, sai quanto sarebbe stato distruttivo se tu avessi usato i tentacoli per darti lo slancio e spingermi al contempo indietro? probabilmente ci hai già pensato> Detto questo si solleverebbe il cappuccio per nascondere ancora una volta i suoi occhi e quindi rivolgersi a Buro il quale sembra molto duro con se stesso <...non fare di te stesso un nemico, è un avversario difficile da affrontare è come se tu combattessi contro due persone insieme> lo sa per esperienza. <perché non un thè? credo che un gelato in pieno deserto sia difficile da trovare> commenta la ragazza piuttosto gioviale cambiando direttamente il discorso <e ripetimi un po' questa cosa che vuoi fare il sarto, sai mi interessa particolarmente> afferma lei mentre lo affiancherebbe <avrei davvero bisogno di un sarto per la mia attività: la concia e le armature sono ottime ma. sai com'è, il cuoio sulla pelle viva è un disastro, perciò mi sarebbe estremamente utile la collaborazione con un sarto> insomma, sta proponendo a Buro di lavorare insieme o quantomeno di tenersi in contatto. [ch on]

21:43 Buro:
  [Quartieri Povri] Il ragazzo non sembra troppo abbattuto, forse manca solo di autostima, inoltre non ha avuto molti contatti con i propri coetanei, i quali all'improvviso sembrano più interessanti di quanto pensasse. <Terrò a mente il suggerimento allora.. tendo a non perdonarmi errori quando si parla di lavoro o missioni, a volte ne va della vita di qualcuno.> Spiega, guardandola mentre si tira su il cappuccio, sistemandosi l'haori e tornando a sorridere anche se esitante. <Per me va bene, basta sia fresco, questo caldo è debilitante..> Si incammina al fianco della Hyuga, massaggiandosi i polsi un po' indolenziti dagli strattoni dati durante la corsa, lo sguardo perso nel vuoto. <Beh.. era solo un'idea. L'avevo letto sul mio dizionario, ne avevo uno a Kusa che portavo sempre con me, visto che alcuni concetti sono nuovi per me. Mi sembrava un passatempo divertente, soprattutto da quando ho imparato a fare questo..> Lascia la frase in sospeso, sollevando leggermente i polsi e lasciando che il chakra confluisca nuovamente nei due costrutti organici, dandogli vita e manipolandoli, cercando di farli sfilacciare in tanti sottili fili, composti di liquido nero, che si andrebbero poi ad intrecciare gli uni con gli altri, si creerebbe una specie di tessuto fitto e intricato, composto unicamente dal proprio sangue, il quale si indurirebbe dopo alcuni secondi, seccando e perdendo la forma liquida. <Staccalo.> Le intima, avvicinando i due polsi alla ninja. <..prometto che non ti succederà nulla.> Aggiunge poi, sa bene che il suo sangue può costituire un pericolo per gli altri ma con la dovuta attenzione non dovrebbe causare alcun danno. [chk on][innata on]

21:56 Mekura:
  [quartieri povri] Sbatte gli occhi vedendo il tessuto come si forma, addirittura lo secca e diventa a tutti gli effetti una tela i sangue. Mekura osserva con curiosità e con perplessità le capacità del sangue nero. Arriverebbe a sfiorare il tessuto per capire la consistenza. Lo afferrerebbe con l'indice ed il pollice di entrambe le mani sul bordo e li lo staccherebbe cercando di tenerlo tra le mani <capisco quando è in un stato semi liquido, mi è più facile immaginare che si mantenga in uno stato simile..ma secco..hai praticamente tolto una caratteristica della tua stessa capacità> continuerebbe a toccarlo cercando di tenderlo, tirandolo per i lati senza cercare di romperlo <quanto può durare? nel senso, quanto si può mantenere stabile una cosa del genere?> domanda la ragazza mentre terrebbe in mano la suddetta cosa <può tornare allo stato liquido?> è davvero incuriosita e non può fare a meno di domandarsi se possa avvero essere funzionale come materiale. [ch on]

22:15 Buro:
  [Quartieri Povri] <Ho pensato che se posso trasformarlo in fruste e lame.. perché non in una maglia resistente e leggera?> Sorride alla riuscita del suo esperimento, lasciando che la ragazza tocchi e sperimenti sulla propria pelle la bizzarra consistenza del suo operato. <Non ne ho idea, ad essere sincero.. voglio dire.. non è solo sangue, è un miscuglio di.. sangue..suiton..un po' di tutto.> Tenterebbe di spiegare, non comprendendo nemmeno lui il funzionamento della propria creazione. <Temo di no, vedi, non è "seccato", l'ho fatto coagulare nella forma che aveva assunto. E...no. Non può tornare liquido, almeno credo. Forse Yukio-sama ne sarebbe capace, non io. Mi spiace. Ma come puoi vedere è molto resistente e duro quasi come una cotta di maglia. Magari.. non so.. potrebbe funzionare..?> Chiede stringendosi nelle spalle, senza perdere il sorriso, una punta di orgoglio si fa strada dentro di lui riscaldandolo. [chk on][innata on]

22:26 Mekura:
  [quartieri povri] Tutto questo è molto interessante, ma allo stesso tempo ancora non è sicura <..cerco certe caratteristiche: la capacità di traspirazione, quanto calore possono raccogliere, l'elasticità del tessuto, la resistenza e la sua morbidezza, oltre che alla raffinatezza della stoffa e per ora anche se è molto interessante penso che sia una cosa acerba, potenziale, ma acerba> commenta la donna seria mentre lo piegherebbe a fazzoletto <dovresti davvero parlarne con lui e fare dei test...non mi sembra molto comune fare una cosa del genere...> per fortuna, in ogni caso ha i guanti quindi glielo porgerebbe di nuovo <lavoraci su..e vai per gradi> commenta questa per poi battere le mani <E ORA direi che è ora di andare a bere qualcosa,la serata e lunga e Kurako probabilmente neanche questa sera si farà vedere> detto questo se ne andrebbe verso la prima sala da thè che avrebbe incontrato per strada, probabilmente accompagnata dallo stesso Buro con l quale passerebbe la serata, tra i suoi pensieri e qualche frecciatina amorevole tra se e se mentre ricorda una certa persona. [ch on] [end]

I due si incontrano a caso per la strada dei quartieri poveri, parlano un po' e successivamente parte una corsa verso una torre. I due alla fine parlano degli interessi di Buro riguardo al cucito.