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how I met the fifth member of Akatsuki

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con Mekura, Buro

20:32 Mekura:
  [quartieri povri] Suna, alla fine eccoci qui. Il viaggio è stato lungo e piuttosto faticoso per la Hyuga che ora come ora mantiene il suo cappuccio sollevato sopra la testa per nascondere gli occhi, tipici del suo clan. Indosso oltre a quel cappuccio, ovvero una sorta di lunga e larga sciarpa color sabbia che è rigirata attorno al collo e scende per i due vertici sia davanti che dietro, una sul petto e una sulla schiena. Sotto questo porta una maglia senza maniche chiudendosi sul collo lasciando la schiena libera, pantaloni neri aderenti che arrivano fino alla caviglia e una sorta di sovra pantalone in cuoio che protegge l'esterno della gamba chiudendosi verso l'interno con delle cinghie; Stivali neri ed alle braccia un paio di manicotti grigio scuro con tanto di mezzi guanti ninja con tanto di placca sopra. A discapito di quanto sarebbe saggio fare, la ragazza si è diretta verso i quartieri poveri, il posto in cui con molta probabilità si dovrebbero trovare Kurako e Azrael, conoscendo Kurako ovvio. La rabbia non è ancora svanita, anzi il solo pensare a questo fa stizzire la Hyuga. L'anello che la riguarda, l'indice destro, le ricorda il perché è li e non per chiudere i punti di fuga di Kurako fino a quando non avesse vomitato sangue, ma per salvare Akendo ovunque sia. Ma per ora tiene un profilo basso e continua l'ispezione per il villaggio di Suna. [ch on]

21:02 Buro:
  [Quartieri Povri] La testa si china leggermente mentre il giovane avanza lungo le vie del quartiere accompagnato dal chiarore della luna che lo fa sembrare uno spettro, pallido com'è, il suo lungo soprabito dà l'impressione che stia fluttuando quasi, il suo sguardo pensieroso si muove da un lato all'altro della strada, preoccupato, i suoi ricordi della cattedrale sono ancora vividi nella sua mente, le parole di Kurako e Yukio sono difficili da accettare, eppure i due gli hanno spiegato che nonostante egli sia solo la replica di un clone, difettosa, incapace di usare lo sharingan e percepire sensazioni e stati d'animo come le persone normali, a modo suo egli possiede le caratteristiche di un Originale.. ma come? E' soltanto un genin.. e se dovesse fallire? Se non riuscisse a diventare più forte? Se deludesse l'Arufa? Così tante preoccupazioni, non riesce neanche a pensarci, non vuole. Si muove lento, i suoi passi silenziosi lo portano allo scoperto, in un'area più ampia dei quartieri poveri dove sarebbe facilmente individuabile, lo stemma della famiglia Kokketsu sembrerebbe quasi risplendere, chiaro com'è, ricamato su quell'haori nero come la notte con cui farebbe contrasto. Non può fallire.. lo ha promesso a Lei.

21:16 Mekura:
  [quartieri povri] Il pattugliamento continua , infruttuoso, non sapendo dove fermarsi. Forse era meglio trovare una camera e lasciare perdere, ma vuole provarci ancora, anche se fosse per un paio di minuti. Nel momento in cui intraprende una delle strade del quartiere la ragazza si ritroverebbe davanti una figura familiare. Corruga la fronte mentre lo vedrebbe di sfuggita e subito si blocca girandosi verso questo. <Katsumi?> si lascia sfuggire perplessa. La cosa non sarebbe così strana, Kurako deve aver chiamato degli altri insieme a lei e Azrael, ma non sarebbe in giro, anzi, probabilmente avrebbe già trovato il posto, magari Kurako si sarebbe fatto vedere. <...> congetture, dettate dalla conoscenza di quel individuo. Rimarrebbe li a fissarlo non troppo convinta e, il tempo di abituarsi alla luce notturna la giovane sgranerebbe gli occhi e quindi corruga la fronte ancora una volta <chi sei tu?> Katsumi, si ci assomiglia è vero, ma questo qui le pare...strano, per cominciare quegli occhi rossi, non sono lo sharingan. Rimane ferma senza muoversi, non ha modo di vedere il simbolo con chiarezza, del resto lo ha incontrato frontalmente e non di schiena dove altrimenti avrebbe notato altri indizi. [ch on]

21:48 Buro:
  [Quartieri Povri] Gli occhi del giovane si adombrano per qualche istante, quel nome, di nuovo, persino a Suna. Non è possibile, è una maledizione, ovunque vada c'è qualcuno che lo scambia per Katsumi, gli occhi si spostano rapidi alla ricerca della persona che ha proferito quelle parole, posandosi sulle iridi della Hyuga, squadrandola da capo a piedi. Sembra quasi tranquilla stavolta, non come Kimi, magari è fortunato e non si ritroverà a tornare a casa traumatizzato o avvelenato, stavolta. <..no.. Non "Katsumi".> Risponde con un filo di voce, la sua espressione sarebbe un misto di tristezza e disprezzo, non sopporta essere scambiato per qualcuno ai suoi occhi così diverso da lui, quasi alieno. Lo sguardo si posa sulla mano di lei, scorgendone l'anello dell'organizzazione. <Ah.. con quello sono cinque. Deduco che anche tu faccia parte dell'Akatsuki, come Yukio-sama e Kurako-Sama. Capisco..> Mormora, tentando di avvicinarsi alla chunin, fermandosi a meno di mezzo metro di distanza, le sue iridi rosso chiaro fisse su quelle della ragazza. Ignora la seconda domanda della giovane, non sentendo il bisogno di rivelare la propria identità ad una sconosciuta incontrata nel cuore della notte; si stringe quindi nel proprio haori, coccolandosi nelle pieghe morbide del vestito e battendo le palpebre lentamente. <Posso aiutarti in qualche modo?> Aggiunge dopo qualche istante di silenzio, le mani pallide vanno ad accarezzare i propri capelli cercando di rassicurarsi, un tic nervoso che non lo lascia mai. +

21:48 Buro:
  [Quartieri Povri] [edit][chk off]

22:01 Mekura:
  [quartieri povri] Rimane a fissarlo rimanendo calma ad osservare quella figura. Rimane stranita dalla risposta, sollevando un sopracciglio lo ascolta e incrocia le braccia prendendo un lunghissimo respiro sopratutto quando questo sembra essere a conoscenza non di uno ma bensì altri quattro componenti dell'akatsuki. Katsumi e per sua stessa ammissione, Yukio e Kurako, quindi l'ultimo doveva essere o Azrael o Kimi, difficilmente potrebbe essere Akendo, ma al momento è davvero irrilevante. Rimane ad osservarlo in silenzio lasciandogli compiere quel "rituale" quel tic che sembra colpirlo al momento e seriamente prende la parola <...da come mi hai elencato mi è sembrato che stessi facendo una collezione di farfalle, " se ne trovo altri tre completo l'album"> commenta più o meno ironica per poi tornare alle cose serie <ho bisogno di informazioni> afferma piuttosto diretta la ragazza continuando a guardare Buro senza mai lasciarlo <Kurako, hai detto che lo hai conosciuto, sai dove si trova?> non sembra di Suna, affatto e continuerebbe a scansionarlo alla ricerca di indizi <di preciso a Suna intendo> è imbarazzante fare una domanda del genere, sopratutto se si cerca uno della propria corporazione, m allo stesso tempo vuole capire il nesso tra Buro e Kurako, che sia un suo allievo? come fa a conoscere Yukio? ci sono delle domande che hanno bisogno di risposte. [ch on]

22:14 Buro:
  [Quartieri Povri] La testa viene scossa leggermente, l'ombra di un sorriso gli increspa le labbra a tali parole, sembra quasi divertito, di sicuro è lieto che la ragazza sia più "umana" di Kimi, è già qualcosa il fatto che non gli sia saltato addosso pestandolo, non ha mai avuto un buon rapporto con le donne. <No, no, non intendevo in quel senso. E' solo.. solo un brutto periodo per me. Tutto qui.> Si lascia sfuggire, carezzando con più decisione la chioma, nervoso, le dita attorciglierebbero le lunghe ciocche arricciandole. <So dove si trova, ma senza il suo permesso non intendo rivelarti la sua posizione, non mi ha detto nulla riguardo a eventuali incontri con membri del suo gruppo, non so come comportarmi. Spero tu possa capire.> Mormora incrociando le braccia e nascondendole nell'haori, la mancina comporrebbe il sigillo caprino, l'indice e il medio alzati mentre l'anulare e il mignolo si congiungerebbero con il pollice. Il respiro rallenterebbe mentre tenterebbe di risvegliare le due fiamme delle energie all'interno del suo corpo, rossa, l'energia della mente, e verde, l'energia del fisico. Queste si dovrebbero attizzare, spostandosi dai propri punti d'origine, si muoverebbero verso il centro del corpo del Kokketsu, in orbite sempre più strette, presso la bocca dello stomaco, andando inevitabilmente a scontrarsi e fondersi, dando vita al chakra del clone, che si andrebbe dunque ad espandere in ogni parte del suo corpo, permeandolo con la sua energia benefica e rinvigorente. <Qual'è il tuo nome, posso saperlo?> Domanda, battendo le palpebre lentamente, non staccandole gli occhi di dosso per un istante. [se impasto 30/30]

22:29 Mekura:
  [quartieri povri] Quando sente la risposta un po' nervosa o forse imbarazzata Mekura mostra un sorriso leggero, timido, forse di circostanza ma sicuro, calmo. <..comprensibile> dice solo questo rimanendo ancora ferma, senza ancora aprirsi troppo a quel individuo lasciandolo parlare. Quando sente come si atteggia Kurako tuttavia non riesce a non farsi sfuggire un sospiro pesante. Non si lamenta, non dice nulla, ma lo sguardo rabbuiato ce l'ha eccome. <..comprensibile> sibila portando le mani sui fianchi <...non accettabile ma comprensibile> potrebbe trovare la cosa positiva tuttavia. Osserverebbe il modo in cui attiverebbe il chakra, non la turba tuttavia mentre tiene la bocca serrata fino a quando non sente la domanda successiva, li un piccolo sorriso le spunta di nuovo fuori <bhe, dato che non so il tuo nome e tu non hai voluto dirmelo..direi che per ora io mi chiamo cinque...è un bel nome per un bel numero> sorride andando a togliersi il cappuccio, scuotendo poi il capo mentre fissa il ragazzo che assomiglia a Katsumi mostrando il byakugan ancora sopito. <e sono anche un cinque piuttosto stanco..dimmi, dormi con il tuo maestro?> in qualche modo si riferisce con Maestro a Kurako tanto per vedere come reagisce Buro alle sue parole. [ch on]

22:46 Buro:
  [Quartieri Povri] Sospira lentamente, abbassando la testa e valutando le sue opzioni, non ha voglia di finire nei guai per coprire Kurako ma lui farebbe probabilmente lo stesso quindi si mette l'anima in pace e torna a osservare i movimenti della ragazza. <Mi dispiace, fino a che non sarò sicuro che tu sia un alleato non rivelerò dettagli riguardo me, Kurako, o il motivo del nostro soggiorno a Suna.> Il clone mantiene un tono cortese, con una punta di dispiacere nel non poter accontentare la richiesta della Hyuga, tuttavia non riesce a trattenersi dal ricambiare il sorriso di lei alla risposta originale. <Cinque. E' un bel nome.> Commenta muovendo con riluttanza la mano dai capelli, allontanandola e tornando a nasconderla nel soprabito, le iridi rosse si muovono ad ammirare il suo inusuale colore di capelli. <Se sei stanca puoi sempre cercare un posto dove riposare e poi incontrarmi da qualche parte domani, potrei chiedere a Kurako di te, se dovesse darmi il permesso potrei sempre rivelarti la sua posizione in un secondo momento.> Suggerisce, schiarendosi la gola, facendo spallucce come a se volesse dire "fa un po' tu". <Rispondere alla tua domanda implicherebbe svelarti se dormiamo nello stesso appartamento per un'organizzazione ottimale o in due sedi separate per mantenere una certa individualità e riservatezza.> Il genin non è troppo ingenuo fortunatamente, Kurona lo ha cresciuto bene, non si fida degli altri, specialmente di chi si rivela essere troppo curioso. <Hai qualche domanda a cui potrei effettivamente rispondere?> Chiede di nuovo, il suo sorriso svanisce, rimpiazzato da un'espressione neutra. <Onestamente non so nemmeno perché ci troviamo a Suna, se questo può consolarti.> Ammette, restando poi in silenzio in attesa della prossima mossa della fanciulla. [chk on]

23:09 Mekura:
 Buro è abbastanza bravo, evita di rispondere. <va tutto bene? i capelli intendo> chiede la ragazza interessandosi al ragazzo mentre rimane ancora li, ferma a studiarlo. < in effetti si è un ottimo nome, sei bravo a scegliere i nomi> sorride massaggiandosi il mento con la punta delle dita della mano destra. <è una idea, se volessi pendere la cosa con calma..e ci sto pensando seriamente..> solo per dargli fastidio, effettivamente non avrebbe bisogno di Buro per farsi accogliere, o per trovarlo <ma sceglierò dopo tutto questo, per ora sono piuttosto curiosa sul motivo del perché Kurako si porta dietro i suoi galoppini, ma immagino che sia una domanda che tu non vuoi rispondere giusto?> la domanda questa volta è retorica mentre pensa a cosa dire <oh..se ti può consolare io sono qui per vedere quel ladro che si fa chiamare Kurako> lo dice con molta calma, una piccola infamia per un persona che se lo merita. <quindi...ricapitolando:tu non sai nulla eppure ti comporti come se avessi ricevuto degli ordini, hai un certo grado di fiducia verso questo soggetto vedo> sospira a questo punto mentre porta le mani di nuovo ai fianchi <humf> sorride <tu non hai altre domande da pormi su chi sia, o qualche domanda a cui potrei effettivamente rispondere?> domanda questa rigirando la domanda posta alla stessa da Buro. [ch on]

23:26 Buro:
  [Quartieri Povri] <Sono a conoscenza dei miei movimenti involontari. Mi è stato insegnato a controllarmi in caso di necessità.. scusa.> Mormora, chinando il capo e facendo un respiro profondo. <Oh no, non fraintendermi, abbiamo avuto poco tempo per conoscerci. Ma conosce Yukio-sama, e a me questo basta. Kurako si è offerto volontariamente di prendermi sotto la sua protezione, da quanto ho capito ha deciso di farlo in nome di mia madre. Non avevo nulla in contrario, così ho accettato. Una settimana fa mi ha chiesto se volessi seguirlo nel suo viaggio per raggiungere Suna. Penso tu possa indovinare la mia decisione.> L'albino riponde senza battere ciglio, non gli interessa particolarmente sapere il motivo per cui la ragazza definisce il Senjuu un "ladro", non sono affari suoi dopo tutto. Sospetta si tratti degli occhi dello Hyuga che lui e 0-21 si sono scambiati davanti a lui in ospedale, ma la sua è una mera supposizione. <Visto? A questo potevo rispondere.> Risponde ricambiando istintivamente il sorriso della misteriosa ragazza. <Domande a cui potresti rispondere.. mmh.. non credo di essere particolarmente interessato ai tuoi affari qui a Suna, dopo tutto sei stata tu a fermarmi di notte, nel bel mezzo di una strada vuota.> Le braccia tornano ad incrociarsi, restando pazientemente in silenzio per qualche istante. <Per favore, smettila di essere così dura con me, qualsiasi shinobi che si rispetti farebbe la stessa cosa.> Decide quindi di porre una domanda semplice e diretta. <Intendi attaccarmi per estorcermi l'informazione? Non puoi aspettare dodici ore?> Gli occhi di lui tornano quindi a incontrare quelli della Hyuga. [chk on]

23:46 Mekura:
 Forse sta mostrando un po' troppo astio, dovrebbe trattenersi, ma non importa: va bene se lascia questa firma. se e quando parlerà di lei, sapere questa reazione sarà come un biglietto da visita, oltre a tutto il resto. Ad ogni modo lascia parlare Buro <quindi...in realtà tu sei più associato a Yukio, sei uno dei suoi quindi> che sia uno dei suoi? strano, conosce più o meno tutti i suoi fedeli nella casa, lui è nuovo...potrebbe essere uno dei suoi figli. Quando sente "madre" la ragazza solleva un sopracciglio, ma non domanda, lascia perdere. <vero> risponde con un mezzo sorriso senza aggiungere altro, è una realtà insindacabile. Poi quando sente quella richiesta, il fatto di essere troppo dura per poco non scoppia a ridere sinceramente divertita <dura? pff..ragazzo mio abbiamo una diversa definizione di duro secondo me, te l'ho detto è comprensibile> e quando sente la domanda la giovane si lascia sfuggire uno sbuffo morbido, con un sorriso sulle labbra, tranquilla mentre prende un lungo respiro <non sono un barbaro, ragazzo, se attacco lo faccio per motivi più che necessari> rimane calma lei mentre afferra la borraccia e darebbe un sorso cercando di bagnarsi la gola. <hum...e tu sei una persona educata con una storia alle spalle, una giustificazione più che buona per lasciarti in pace> [ch on]

00:07 Buro:
  [Quartieri Povri] <Yukio-sama è il mio Arufa. Il mio capo clan. Mia madre, Kurona Kokketsu, mi ha reso ciò che sono oggi. Vorrei essere più simile a lei..> Il genin abbassa lo sguardo piangendo la morte della padrona, la mancina torna a scorrere tra le ciocche candide per un momento. <E' probabile che il nostro concetto di "duro" sia differente, se non altro tu non mi hai avvelenato le braccia come ha fatto tempo fa la tua compagna.> Kimi. Abbastanza ovvia come allusione. <Heh.. la mia storia sembra essere abbastanza complicata. Ho catturato l'interesse di diverse persone.. incluso quello di 0-21, per mia sfortuna.> Commenta amareggiato, il suo disprezzo per quest'ultimo è abbastanza chiaro. <Sai qualcosa di più sul mio conto adesso. Non mi aspetto che tu faccia lo stesso ma tenerti nascoste informazioni così facilmente reperibili, conosci Yukio-sama dopo tutto, sarebbe stato futile.> La voce calma e rilassata, entrambe le mani ora tirano indietro i capelli riordinandoli, lasciandoli ricadere sulle spalle. <Anche tu sei molto più tranquilla e a modo delle persone che ho conosciuto finora. Domattina chiederò a Kurako cosa fare. Come farò a contattarti? Posso farti recapitare una missiva o..?> Il Kokketsu si stringe nelle spalle, attendendo suggerimenti. <Ah già.. il mio nome è Amburoshia. Amburoshia Kokketsu.> Accenna un sorriso, posando la mancina sul fianco, gli occhi stanchi e socchiusi. [chk on]

00:32 Mekura:
 Lo immaginava, aveva solo bisogno di una conferma, che è arrivata proprio da Buro..e così anche la madre, Kurona. Anche se non sembra per nulla colpita dalla cosa un'ombra passa sul suo viso quando sente quel nome e anche a Buro, ma in un modo differente, tanto che la stessa Hyuga rimane a studiarlo senza aggiungere altro, si trattiene dal aggiungere altro. Quando si passa alla descrizione di Kimi lei si mette a ridere <ahh..il numero quattro> afferma lei soddisfatta <Lei è particolare a suo modo...ma è un po' tardi adesso per parlarne> Detto questo la ragazza arretra di qualche passo, lo saluta agitando una mano mentre continua a rispondere <mai dire mai Buro, se avessi chiesto a Yukio non avrei capito la persona che sei, ci sarebbe stato il suo filtro e lui tende a minimizzare tutto quello che non gli sembra importante> i suoi comportamenti ad esempio. Quando le fa quei complimenti lo saluta con un piccolo inchino <faccio quello che posso, per essere una persona migliore..e..cosa fare?> domanda la ragazza sorridendo smaliziata <fai semplicemente la mia descrizione e mi raccomando e digli che è una "primadonna", oltre che ladro si intende e riguardo al trovarvi, non vi preoccupate, ci penserò io a venire da voi> del resto il byakugan fa il suo lavoro. <cia..> lo saluterebbe e si allontanerebbe sentendo il lontananza il nome del ragazzo <..Mekura> sorride <Mekura Hyuga> e se ne andrebbe a cercare un posto dove poter riposare [end]

Buro e Mekura si incontrano per le vie del quartiere povero.
Nasce una interessante conversazione tra i due nella quale l'ex poliziotta ha modo di farsi domande.