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Kimi X Katsumi tanto belli

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con Kimi, Hanae

23:21 Hanae:
  [Pressi tempio] La notte è giunta, e il cammino dei due shinobi ha finalmente portato al tempio di Amegakure una volta appartenuto al ninja paragonato ad un dio, Nagato, altresi' conosciuto nell'Akatsuki e oltre come Pain. Eppure per quanto i tessai possano definirsi Dei immortali, altro non sono che succubi dello stesso Dio che tutti gli uomini incontrano. Lo stesso Yukio un giorno incorrerà nella sua fine, e potrebbe essere per mano di semplici uomini. Si spera soltanto che sia un futuro che non coinvolga ciò che attualmente coinvolge il tessai, ovvero una sorta di guerra personale contro l'alleanza stessa. Come capo dei cacciatori di taglie ha deciso di tenere fuori l'organizzazione dal caso. Dopo la missiva di Kurako, e il rincontrare Kimi..beh, perchè non rilassarsi con un semplice viaggio verso l'arido paese di Suna. A rivestire il corpo, dalle spalle alle ginocchia circa, una lunga giacca nera dalle lunge maniche, aderente alla forma del fisico e priva di stampo alcuno. Lasciata aperta all'altezza del petto, lasciando intravedere una camicia del medesimo colore totalmente abbottonata, quest'ultima, incastrata sotto una cintura in cuoio nero. Tale cintura sorregge inoltre un pantalone che segue lo stesso stile del resto dell'abbigliamento, con la sola differenza di poche righe grigiastre che verticalmente lo attraversano. A coprire i piedi un paio di stivali in pelle lucida, ed infine un paio di guanti color cremisi. Poggiati davanti alle proprie iridi un paio di lenti da vista dalla fine montatura rotonda, sa che fine ha fatto Sasuke dopo aver abusato del proprio sharingan, e non avendo nessuno al quale appellarsi per un intervento ai propri occhi vuole tenerseli stretti. Tutto ha nuovamente assunto un valore diverso. Da quel dannato bacio che ancora una volta lo ha riportato dove dovrebbe stare. Dove vuole stare. Sono cambiati, ma sembra semplicemente che si siano plasmati in diverse tessere di un grande puzzle, pezzi che combaciano perfettamente solo tra loro, nonostante tutti i possibili pezzi che potrebbero tentare di aderire alle proprie forme. Dovrebbero trovarsi accampati in uno piccolo spiazzo. Un fuoco centrale acceso quanto basta per riscaldare il proprio corpo, e un tronco in legno sul quale poggiare. Per terra un semplice sacco a pelo. L'uchiha si ritrova seduto su quello stesso tronco, le proprie iridi color sangue a riflettersi nel fuoco che osserva. Schiude appena le labbra. < Dove sei stata per tre anni? > Domanda, in un momento tanto..semplice. [ Chakra on] [ sigilli potenzianti sotto una fasciatura ad altezza petto, tonici chakra e coagulanti in una tasca della giacca.]

23:36 Kimi:
  [Pressi Tempio] Per il momento si è lasciata alle spalle i compiti a Kusa, nell’alleanza, non le è mai importato molto ma ha concluso quelle missioni per cui era stata richiesta e poi è partita con Katsumi, le motivazioni sono tante ma soprattutto le domande che la tormentano in quel momento di calma che si sta godendo semplicemente con la schiena poggiata al tronco le gambe distese davanti a lei e lo sguardo perso, come estraniata, si sta perdendo un perfetto momento forse, ma la sua testa è piena di dubbi e quesiti, Indossa giusto un paio di corti pantaloncini neri, come al solito le sue gambe sono completamente nude così come per braccia e busto dato che tanto per cambiare come fascia sta usando quella seta viola che viene incrociata intorno al suo collo così da andare ad accogliere il seno dolcemente e nasconderlo alla vista altrui senza però coprirla troppo, insomma il minimo indispensabile per una Doku che stranamente non ha nemmeno l’innata attiva. Sull’angolo del tronco alle loro spalle ci sta Apòria che pare quasi essersi addormentata per il momento, se ne sta lì quasi indifesa, facile da distruggere, chiunque potrebbe calpestarla, chiunque volesse imbattersi in una particolare Doku decisamente protettiva. Così mentre si tormenta per cercare un modo per raggiungere quella che ormai considera la sua vera famiglia, mentre cerca di capire cosa diamine succede a Yukio una domanda, ma soprattutto una voce, piomba nella sua mente cancellando qualsiasi pensiero e riempiendola completamente, si dimentica persino il battito leggero di quelle ali di farfalle notturne che attirate dal suo profumo timidamente e lentamente si avvicinano. Sbatte le palpebre su quel volto candido e segnato dalle occhiaie, si raddrizza quel tanto che basta per voltare il busto verso l’altro, la bruciatura con la testa di lupo è ben visibile tra le sue clavicole mentre la scarnificazione è parzialmente coperta dal top viola. Lo osserva qualche istante per poi andare a cercare con lo sguardo la periade del biancospino addormentata. Lenta si gira quasi per far spostare lo sguardo anche a lui, facendolo si scosta appena per lasciargli libera la visuale e non intralciarlo, lascia passare qualche istante mentre assapora quella visione, per farlo adrebbe a rannicchiale le gambe e poi usare il suo sedere come perno così da dare le spalle al piccolo fuoco e invece avere davanti sia Katsumi che la farfallina, così da scorgerli il più possibile nella penombra, analizzarli con attenzione. La mano destra, su cui ora l’anello brilla riflettendo la luce delle fiamme, si sposta su quei lunghi capelli neri che vengono scostati dietro all’orecchio <ho cercato lei> omette gran parte della verità, omette la presenza di Irou, ciò che è successo con Irou e soprattutto omette Zasso, quei fiori che puntualmente ancora le arrivano, la presenza quasi rassicurante dell’anbu, insomma quei tre anni non sono cose che ci tiene a condividere, pare quasi gelosa di Spettro <e forse in qualche modo cercavo anche te> e con queste parole quasi istintivamente l amano destra scorre lungo il suo petto, passando sul seno, accarezzando la seta profumata così da giungere sulla cicatrice di quella scarnificazione, di quel K-21 che si è marchiata sul cuore, i polpastrelli passano su quel poco che è visibile di quel segno

00:00 Hanae:
  [Pressi tempio] Continua involontariamente a sentire quel prurito che gli attraversa l'intero corpo. Da una parte della propria mente non riesce proprio a capire come tutto sia tornato a questo punto, come abbia fatto a mandare al rogo tutti questi anni di allenamento per poi cascare nuovamente nella sola trappola in grado di fermarlo. Una trappola che alla fin fine ha sempre cercato, sempre voluto, che gli da un tocco di vita che da sempre ha tentato di uccidere per poter trovare quella totale pace della quale ha una volta accennato ad una persona a se cara. Z-21 non riesce ancora ad emergere come vorrebbe, per quanto 0-21 si sforzi di continuare a mangiare, mangiare e ancora mangiare i propri avversari. Per quanto vorrebbe salvarsi e salvare lei, d'altra parte non vuole realmente farlo. Non si sente in grado di lasciare tutto ciò che lo attacca ad un filo piuttosto sottile. Sa che è piacevole farsi cullare dall'oscurità, ma una volta caduti totalmente in quella sensazione non si è più niente. Ed è per questo motivo che vuole trovare akendo. Vuole trovarlo e cercare dal sannin delle risposte. Ci sono altre vie? L'Uchiha puo' essere aiutato? Punta tutto su questo. E se da una parte l'idea di andare a Suna lo diverte, d'altra parte è diventata quasi un dovere. Akendo dovrebbe essere cronista di tutto ciò che era, che è e che sarà. Se non potrà ricevere risposte da lui l'akatsuki inizierà a divenire un peso, ma è quasi certo che ne riceverà. Lo sguardo a ricadere sulla presenza di Kimi che andrebbe adesso a smuoversi dalla sua normale posizione. La segue con le sole iridi, mantenendosi immobile. Le braccia poggiano entrambe con i gomiti sulle ginocchia stesse, mani incrociate tra loro e capo a poggiare su tale sostegno creato. Lo sguardo ricade sulla farfalla che accompagna il cammino di Kimi. Non capisce il perchè lei sia tanto legata a degli animali, ma è sicuro ci sia un significato ben più profondo che il mero identificarsi in esse. Non vuole sapere niente che lei non voglia dirgli, motivo per il quale andrebbe semplicemente ad accennare ad un sorriso. Non c'è molto da dire, tra loro. Sanno chi erano, e in qualche modo hanno intuito chi sono. < Pare tu abbia trovato ciò che cercavi..> Dalla tasca della giacca andrebbe ad afferrare lo stemma in argento dei cacciatori di taglie che lei gli ha ridato, lo fissa per diversi istanti. < D'ora in poi? > Un'altra domanda ancora, espressa tra secondi di silenzio. Il proprio cremisi plumbeo a mantenersi fisso su di lei. Inspira, inarcando il capo e cercando poco dopo il cielo che presiede sopra la propria testa. Coperto a tratti da nuvole, ma ben visibile. < La luna è molto più bella quando la vedo colorata..> colorata come a lei ha mostrato poco tempo fa al lago nero. [ chakra on ]

00:21 Kimi:
  [Pressi Tempio] Non può fare a meno di osservare quello che per lei è un passeggiata stupendo, da una parte il filo diretto con la sua famiglia, con quelle farfalle, quegli esseri dell’ade che la capiscono così bene, la parte della sua famiglia che è sempre mancata, dall’altra invece l’unica umanità che abbia mai posseduto, l’amore della sua vita, l’unico a reggere il suo cuore, colui che potrebbe distruggerlo nuovamente così come strapparlo dal suo petto e andarsene, colui che nel bene e nel male sarà sempre pronta a rendere felice a costo forse della sua stessa vita, l’unico che davvero vuole <ora> lascia passare del tempo, lo sguardo passa e si alterna tra i suoi due oggetti del desiderio. Le ali dell’insetto richiuse mentre le altre attirate dall’odore di quel top piano piano si avvicinano e poi punta gli occhi azzurri su quel viso chiaro e segnato del ragazzo, su quel centipede che quasi si perde a causa della penombra, eppure se chiudesse gli occhi riuscirebbe comunque a vedere Katsumi alla perfezione, eppure dovesse perdere la vista lei riuscirebbe comunque a poter osservare l’Uchiha, è assurdo quanto poco le ci voglia per memorizzare nuovamente ogni suo dettaglio. Lo fissa lasciando correre il silenzio mentre ora tenterebbe di inginocchiarsi, flette le gambe e poi andando a forzare gli addominali sposterebbe il peso del corpo, così facendo andrebbe a poggiare a terra le ginocchia nude, rivolte verso di lui. Tenderebbe quindi il busto e il volto così da raggiungere le labbra dell’altro, facendo questo le sue mani andrebbero a poggiare a terra così da reggere il corpo, le sue braccia sfiorerebbero i fianchi dell’Uchiha, riducendo ulteriormente le distanze, quasi avesse bisogno di tutto il contatto del mondo. Tenterebbe così un semplice eppur unico e appassionato bacio. Le labbra dovrebbero poggiarsi su quelle di lui e socchiudersi appena, lascerebbe che tutta la sua passione, il suo sentimento, si lascino sentire attraverso quello scambio di effusioni. Eppure proverebbe a scostarsi ben presto, quasi avesse voluto solo dargli un piccolo assaggio <mi prendo ciò che voglio> un sorriso sicuro sul suo volto sorge, rimarrebbe l’, dannatamente vicino tanto che l’altro potrà sentire il suo respiro sul volto, le labbra ancora appena socchiuse per via dell’espressione gli occhi puntati in quelle lenti, un gioco di luci ed ombra su quel volto, un gioco che si perde ad osservare, completamente presa da lui, lo studia ancora una volta, come la luce si riflette, come le ombre si allungano sui suoi zigomi, tutto è per lei una fonte di immensa curiosità, tutto è importante [chakra on]

00:41 Hanae:
  [pressi tempio] Mantiene il capo inarcato verso l'alto per degli istanti ancora, i palmi delle mani andrebbero a poggiarsi sul tronco in legno, mantenendo distese le braccia e i suoi muscoli tesi. Chiude gli occhi in quei brevi frangenti, come se stesse assaporando dopo tempo il sapore dell'aria che le labbra andrebbero a catturare dopo essersi schiuse leggermente. Come se da tempo immemore stesse respirando lo stesso identico odore, un sapore che ormai fa parte di lui in una percentuale schiacciante. Un sapore che Kimi ha potuto vedere nel genjutsu, che lei ha accettato senza esitare per un solo istante. E' forse per quello che L'uchiha ha ceduto. Se solo lei avesse...odiato..quel suo lato, le cose sarebbero totalmente diverse adesso. Se soltanto fosse facile lasciarla andare e ucciderla. Non puo' farlo, non è abbastanza determinato al superare Sasuke quanto lo è nel tenere a se stretta la Doku. Forse riuscirà a curare nuovamente il proprio malessere, come quando da chuunin fece passando mesi e mesi assieme alla Doku. Ma forse... non è qualcosa di fattibile. Katsumi non ha più bisogno di essere curato, perchè non vi è niente che non ami della propria identità. Ama quando uccide, quando prega per i morti, quando si ciba dei vivi e degli opposti. Un amore che paradossalmente rappresenta lo stesso attaccamento di Kimi nei confronti delle sue farfalle. Soltanto poco dopo andrebbe a chinare nuovamente il capo, davanti a se il volto di Kimi. Il corpo di lei vicino, quasi come lo stesse analizzando. Ed in breve verrebbe nuovamente a crearsi quel contatto tanto particolare, in grado di far percepire al proprio corpo un calore cosi'..innaturale e sbagliato. Un calore che identificava prima soltanto in ciò che faceva per mantenersi vivo. Schiude leggermente le labbra per accompagnare quel movimento, ruotando di pochi gradi il capo per accompagnarne l'esecuzione. Gli occhi permarrebbero chiusi per tutta la sua durata. Le braccia stesse immobili, mantenendo i soli muscoli tesi nella durata di quel gesto. Ascolta le sue parole, incurvando leggermente le labbra in un sorriso che non cela particolarmente malizia. Ama il modo nel quale si comporta. Quella determinazione che ancora deve abituarsi ad accettare come parte della lei. Assottiglia appena lo sguardo, cercando le iridi color ghiaccio della Doku. < Ti ho mai detto...che i tuoi occhi mi fanno impazzire? > Ciocche bicromatiche a scivolare appena sul capo, busto ad essere repentinamente flesso in avanti spostando il proprio peso nella direzione di Kimi. Ne cercherebbe nuovamente le labbra, mantenendo tuttavia un contatto visivo con la lei. Qualche istante, prima di abbandonare quel momento una volta ancora. < Anh, ho la brutta abitudine di prendere ciò che voglio..> Ancora malizia nel proprio tono. [ck on]

00:59 Kimi:
  [Pressi Tempio] Lo guarda dopo quel bacio, limitandosi ora a chiudere alle labbra, a risucchiarle quasi, come per assaggiare nuovamente quel sapore, ricordatelo nonostante abbia appena finito. Si lascia osservare, sbatte appena le palpebre mentre la sua mano destra andrebbe lenta a salire, per poi accarezzarlo, passare su quel mento, le iridi che si abbassano appena per seguire il movimento del suo arto mentre scende lungo il petto del ragazzo accarezzandolo <e tu sai che fai impazzire me?> nemmeno il tempo di rialzare lo sguardo che nuovamente si sente trascinare in un bacio, flette appena il braccio sinistro così da finire per schiacciare tra i loro corpi la mano destra, si lascia semplicemente andare a quel nuovo contatto, e farfalle può cercarle dopo, tanto sa che non dormirà nemmeno questa notte, l’insonnia è solo un piccolo prezzo da pagare per poter entrare in quella famiglia. Un pensiero passeggero quello, per un solo istante la coglia, cercare le altre, solo un attimo viene colta da quel dettaglio prima di abbandonarsi completamente a lui <fortuna che sia ciò che voglio anche io> l’unica risposta che gli donerebbe prima di tornare a baciarlo, intensamente, un attimo di pausa per respirare, per fargli capire quanto diamine le sia mancato. Continuerebbe quindi prima di staccarsi e andare poi, distendendosi verso il lato destro allungando anche la mano, a risvegliare Apòria con un semplice tocco sulla punta delle ali. Insomma se quel piccolo essere può tenere lei sveglia lei può fare lo stesso <mi aiuti a trovare le altre?> domanda appena sussurrando e rimanendo quindi sdraiata sul fianco destro, il volto abbandonato sul suo braccio allungato verso quel tronco e la piccola periade. Non si capisce a chi si stia rivolgendo davvero, solo la farfalla si alza in volo. E così lei si limiterebbe ad osservarla prima di tornare a guardare Katsumi come per aspettare anche una sua risposta a quella domanda, sono poche le farfalle notturne accampate lì fuori ma forse entrando in quel vecchio tempo gli inferi si apriranno solo per loro mostrandole nuovamente la strada, potrà finalmente ricongiungersi alla sua famiglia. Su un fianco, abbandonata a terra, con da qualche parte le vesti dell’Akatsuki, combattuta su cosa prendersi adesso, lui o gli inferi? La sua strada è ad un bivio e lo sa perfettamente, seguendo lui mai potrà rivendicare l’inferno come suo, mai potrà erigersi a regina eppure quell’amore la inchioda al mondo umano, il suo desiderio di difenderlo e stargli accanto è più forte di quello di prendere il suo posto e liberarlo da quella sofferenza che è la vita terrena, come farebbe invece con chiunque altro [chakra on]

01:25 Hanae:
  [pressi tempio] Lascia che il tocco della lei lo attraversi. Su quella pelle chiara quanto tiepida, come se in possesso di meno calore di quanto dovrebbe, nonostante cosi' non sia. Batte le ciglia, inspirando profondamente quando al proprio udito giunge il dire della lei. Quelle parole che rivolte alla propria persona sembrano cercare un cambio di posizione. In un certo senso è come se si combattesse, velatamente, per chi dei due abbia il dominio di quella scena. I loro corpi ad avvicinarsi ulteriormente quando il tocco della Doku raggiunge il proprio corpo. Non si farebbe invogliare due volte da quella leggera pressione al contatto che in poco avverrebbe. < Come sei..determinata. > Sorride dopo le prime due parole. La Doku dinnanzi a se è realmente cambiata più di quel che L'Uchiha potesse anche soltanto immaginare. Nella propria mente che per tre anni ha mantenuto la stessa identica immagine della Doku mai avrebbe immaginato di ritrovarla cambiata. Cambiata ma ancor più bella, più perfetta di ciò che mai avrebbe potuto definire precedentemente. Quando ancora Katsumi si crogiolava nella disperazione di essere un clone. Kimi è stata il suo conforto, la sua disperazione, la sua morte e la sua stessa rinascita nella forma psicologica di Z-21 che ora si mostra, ma che mai potrà prendere il sopravvento fintanto che non si potrà confermare come perfetto. Un prediludio al cambiamento, insomma. Un istante di pausa, le parole di lei, e nuovamente un contatto tra le loro labbra. Difficile esprimere a parole ciò che gli causa quel contatto. Come se ne stesse tornando dipendente, come se fosse il solo modo per sentire qualcosa. E difatti, è la realtà. Il contatto con lei è il solo modo per sentire qualcosa al proprio petto, normalmente cosi' freddo e privo di emozioni alcune, emozioni che non siano artificiali. Alla sua domanda andrebbe a silenziarsi per degli istanti. < Cercare farfalle.. > Chiude gli occhi per degli istanti, alzandosi dalla propria postazione e fissando la zona circostante per degli istanti, come se stesse riflettendo. < Se è questo che vuoi..> sfruttando la flebile luce donata dalla stessa natura continuerebbe ad analizzare la zona circostante. Sa qualcosa soltanto sulla categoria di insetti indicata da Kimi. Amano il nettare e generalmente si suddividono in diversi tipi di volo. Le diurne, ad esempio, dispongono di un volo ondeggiante, battendo le ali ad intervalli abbastanza lunghi. < Cosa sai delle farfalle che cerchi? > Le domanda. [ chakra on ]

01:46 Kimi:
  [Pressi Tempio] Continua ad osservarlo attentamente, lasciando che la farfalla semplicemente si alzi con pigrizia in volo, poco decisa a farlo davvero, un po’ infastidita forse. Eppure lei sta osservando solo L’Uchiha, dipendente persino da un contatto visivo. Lo ascolta senza ancora alzarsi, restando solo sdraiata lì <loro sono come me> si limita a puntualizzare in sua risposta <le riconosci dalle altre. Sono come lei> ed è ovvio che si riferisca all’esserino che svolazza intorno alla sua testa con fare quasi infastidito <sono diverse> puntualizza andando solo ora ad alzarsi lentamente. Subito la periade andrebbe verso il tempio ormai abbandonato e con lei quindi anche lo sguardo della Doku <loro sono creature dell’ade> sorride appena a Katsumi, un sorriso sicuro e deciso, un’espressione quasi calda di affetto in qualche modo materno, si vede quanto si reputi parte di quella famiglia. Con queste parole quindi tenderebbe a lui la mano destra, il palmo rivolto verso l’alto. Attende così qualche istante, se lui vorrà potrà stringerlo a sé, richiudere le sue dita affusolate intorno a quelle del ragazzo e non interrompere quel contatto di cui sembra aver bisogno persino per respirare, è tornata a vivere di lui così come in questi tre anni stava morendo e soffocando per la sua assenza ora lui è tornato a rappresentare l’aria, una boccata di puro ossigeno per lei. Così semplicemente se si unirà a lei si limiterà ad iniziare a camminare verso il tempio, sempre con quel top che dovrebbe fungere da “attira farfalle” grazie all’odore di Zasso. Quel luogo le ricorda tanto l’anbu di Kusa, chissà che fine ha fatto, i loro destini sembrano separarsi, solo quei piccoli essersi ancora li tengono uniti eppure non è mai stato tempo per loro, attrazione e curiosità certo ma null’altro, la sua vita è accanto di quell’uchiha, solo con lui e per lui. Comunque sia dopo un po’ muoverebbe i primi lenti passi. Cercherebbe d0essere silenziosa, quasi per non turbare quel luogo, come per preservarne il silenzio, i suoi occhi si assottigliano alla ricerca del bianco delle ali di Apòria, lenta sfiora quel terreno, si muove come un fantasma, i capelli che ondeggiando per via del movimento [chakra on]